POESIAPOESIAPOESIAPOESIAPOESIA 

MODERNA

 

 

 

 

POESIA ITALIANA MODERNA

Il volume illustra, attraverso i protagonisti e le opere, le vicende italiane, tra Settecento e Ottocento, di un genere principe della letteratura come la poesia lirica e segue il costituirsi della sua inconfondibile facies moderna, nel confronto problematico con la grande tradizione e con le suggestioni europee. Ne risulta così geneticamente delineata, senza celebrazioni convenzionali ma anche senza complessi d'inferiorità, la dialettica interna all'orizzonte classicista che ha racchiuso e caratterizzato le proposte più innovative della nostra tradizione modernA

ebay - unilibro

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SULLA POESIA MODERNA

Fra la seconda metà del Settecento e la prima metà del Novecento la poesia occidentale si trasforma completamente e, al termine di un processo che in un breve arco di tempo distrugge convenzioni millenarie, i poeti acquistano possibilità del tutto nuove: possono scrivere in modo oscuro, infrangere le regole del metro e della sintassi, rinnovare continuamente il lessico, eliminare ogni mediazione fra la propria persona biografica e il personaggio che nei testi dice "io". La poesia diventa così il genere più egocentrico della letteratura moderna, una forma d'arte che rappresenta frammenti autobiografici in uno stile soggettivo.

guido mazzoni

http://poesia.blog.rainews.it/2012/12/22/guido-mazzoni-i-mondi

 

 

 

LA POESIA CONTEMPORANEA

Una coinvolgente lettura critica di alcuni poeti del Novecento, dal Pasolini delle «Poesie a Casarsa» al Giudici di «Salutz», passando per Morante, Sanguineti, Merini, Bertolucci, Fortini, per finire con le voci più giovani: un canone ideale per quanti vogliono conoscere la poesia italiana del nostro tempo. Il panorama delineato sembra dare ragione al Leopardi che, per esempio nella «Ginestra», ci invita a credere a una storia fatta di partecipazioni umane e di resistenze singole affondate nella coscienza del proprio presente.

alberto bertoni - mulino.it

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I poeti nati negli anni Ottanta
Tra i poeti dell’ultima generazione viene a mancare l’idea di “comunità”     di intento di gruppo che aveva caratterizzato i cosiddetti “Settanta”   ... Ora ci troviamo al contrario di fronte a un’identità sfilacciata e solitaria debole e poco battagliera     una potenziale nuova “generazione in ombra” non classificabile in una sola semplicistica categoria ma in grado al contrario di creare con il proprio lavoro come già è accaduto per i nati negli Anni Sessanta opere importanti. E proprio dalle opere dobbiamo ripartire se vogliamo risuscitare lo stato della poesia italiana contemporanea    l’unico antidoto - e questi nuovi autori lo hanno ben capito - sono i testi.
Solo la carta può risolvere le cose .

Matteo Fantuzzi
testi di :
Dina Basso, Marco Bini, Carlo Carabba, Giuseppe Carracchia, Tommaso di Dio, Francesco Iannone, Domenico Ingenito, Franca Mancinelli, Lorenzo Mari, Davide Nota, Anna Ruotolo, Giulia Rusconi, Sarah Tardino, Francesco Terzago, Matteo Zattoni

introduzioni di : Manuel Cohen, Gianfranco Lauretano, Roberto Carnero, Andrea Temporelli, Stefano Raimondi, Massimo Morasso, Antonella Anedda, Gualtiero de Santi, Andrea Gibellini, Giuliano Ladolfi, Maria Grazia Calandrone, Anna Maria Carpi, Rosita Copioli, Gian Ruggero Manzoni, Alberto Casadei.
luigia sorrentino - poesia.blog.rainews24.it -   facebook/fantuzzi 

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Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90
Il primo volume di poesia italiana contemporanea dedicato alle generazioni nate tra gli anni Ottanta e Novanta del ’900, a cura di Giulia Martini. Dodici poeti, dei quali si pubblicano i principali lavori inediti e editi, introdotti da altrettanti prefatori, per un viaggio dentro la poesia di oggi e di domani.
Poeti antologizzati: Maria Borio, Clery Celeste, Damiana De Gennaro, Manuel Giacometti, Anita Guarino, Giovanni Ibello, Demetrio Marra, Dimitri Milleri, Bernardo Pacini, Eleonora Rimolo, Damiano Sinfonico, Francesco Vasarri.
Prefazioni di: Davide Castiglione, Marco Corsi, Roberto R. Corsi, Michele de Virgilio, Riccardo Donati, Andrea Donna, Mario Famularo, Ilaria Grasso, Valerio Nardoni, Michele Ortore, Italo Testa, Davide Zizza.
a cura di giulia martini
internopoeialibri.com
pordenoneleggepoesia.it/autori-nati-negli-anni-90

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Dizionario critico della poesia italiana 1945-2020
In circa duecentocinquanta schede, alcune delle quali non lontane da veri e propri saggi brevi, questo Dizionario critico della poesia italiana (curato da un gruppo di specialisti coordinato da Mario Fresa) offre una ricca cartografia e un’articolata rassegna delle figure principali della letteratura poetica italiana degli ultimi decenni, da Zanzotto a Sanguineti, da Fortini alla Rosselli, da Raboni a Cucchi, da Scotellaro a Erba, dalla Spaziani a Zeichen, ecc.        -      Il Dizionario pone a disposizione del lettore una serie di precisi e documentati ragguagli non soltanto sull’attività dei poeti italiani più noti e conosciuti, ma anche su quelli le cui opere sono state non di rado sottovalutate o trascurate, o addirittura colpite da un’ingiusta, e spesso incomprensibile, damnatio memoriæ ( come, ad esempio, Landolfi, Cesarano, Piccoli, Blotto, Quadrelli  …) .
Una guida preziosa, destinata sia al ricercatore sia al lettore non specialistico di media cultura, che racconta le vivaci e complesse vicende della poesia italiana contemporanea, partendo dal 1945 per concludere con un’attenta ricognizione delle tendenze più attuali della nostra giovane poesia.
Tra i redattori delle “voci”, oltre al curatore Mario Fresa, possiamo ricordare Maurizio Cucchi,  Plinio Perilli,  Luigi Fontanella, Tiziano Rossi,  Davide Rondoni,   Eugenio Lucrezi,   Cecilia Bello Minciacchi,  Monia Gaita, Enzo Rega,  Giuseppe Marchetti,  Maria Borio, Marco Corsi,  Sebastiano Aglieco,   Matteo Zattoni,   Mary Barbara Tolusso,    Matteo Bianchi,    Ugo Piscopo .
a cura di mario fresa

laboratoripoesia.it

Uno dei più autorevoli storici della lingua italiana "attraversa" la poesia, scegliendo in maniera soggettiva, ma certo non occasionale o idiosincratica, una serie di testi "esemplari", ovvero sempre capolavori e mai prove marginali o atipiche. Ne risulta non un "canone", ma una scelta che punta molto più sui "classici" piuttosto che su quelli che sono stati fino a ieri contemporanei. Troveremo, allora, Iacopone da Todi e Cavalcanti, Dante, Petrarca, Boiardo e Tasso, Foscolo, Porta, Manzoni e Leopardi, Pascoli e D'Annunzio, Rebora, Ciotti, Montale e Penna, e poi, ancora Caproni, Sereni e Zanzotto, ma non troveremo, ad esempio, Carducci, essendo la scelta ricaduta su Di Giacomo, ritenuto poeticamente superiore.    Fondamento delle analisi è la critica stilistica, con le relative discipline che le afferiscono (metrica, retorica, grammatica testuale), perché è il metodo che fornisce agli utenti le necessarie conoscenze di base per una lettura consapevole della poesia  .
amazon - 2021

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È tutto così semplice
sì, era così semplice
è tale l’evidenza
che quasi non ci credo .
A questo serve il corpo :
mi tocchi o non mi tocchi
mi abbracci o mi allontani .
Il resto è per i pazzi .
Patrizia Cavalli

17 aprile 1947-21 giugno 2022

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Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei -  Primavera 2021
Dietro la realizzazione di un'opera come l'Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei, si nasconde sempre una sfida: tracciare un ritratto del panorama poetico contemporaneo, attraverso la conoscenza compendiata di nuove voci. Alla presenza delle poesie, si unisce infatti una nota biografica per ogni autore ivi presente e, per coloro che lo desiderano, anche una fotografia. Il dato biografico, benché le opere viaggino bene anche da sole, è un elemento importante, che agevola la comprensione dei versi e ne chiarisce il contesto di riferimento, fornendo uno strumento anche per una maggiore consapevolezza degli aspetti antropologici degli anni che stiamo attraversando e che potranno rivelarsi utili in futuro per gli studiosi che vorranno approfondire le caratteristiche della nostra epoca. Nell'Enciclopedia, sebbene rispetto ad una silloge personale si dia solo un assaggio della creatività poetica, è molto forte l'elemento storico, anche nel richiamare uno specifico anno di consultazione di ciò che accade nel mondo poetico. Come se quel lasso di tempo fosse cristallizzato, e contrastasse la fugacità della vita, restituendo i segni lasciati dagli autori prescelti per questa nuova edizione.
prefazione giuseppe aletti
ibs - 2021

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poeti italiani moderni 

https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Poeti_italiani_del_XX_secolo

https://internopoesialibri.com/libro/poeti-italiani-nati-negli-anni-80-e-90

https://internopoesia.com/tag/poeti-italiani

pordenonelegge.it/libri-dei-poeti di 20 anni

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silvia caratti
massimo dagnino
mario fresa
annalisa manstretta
wolfango testoni
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NUOVI POETI ITALIANI - MAURIZIO CUCCHI

La collana "bianca" offre periodicamente uno sguardo sulle nuove generazioni della poesia italiana. E ogni volta la scelta dei poeti antologizzati è affidata a un curatore diverso: questo è il turno di Maurizio Cucchi, una delle piú affermate voci poetiche italiane e acutissimo critico. La sua scelta è stata quella di selezionare pochi autori, solo cinque e tutti nati fra il 1968 e il 1973, assegnando loro uno spazio cospicuo con sillogi di ampio respiro, che possono testimoniare la solida maturità espressiva raggiunta da questi poeti.
mlolplus.it - 2023

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LA RILEVANZA DEL PAESAGGIO NELLA POESIA MODERNA E CONTEMPORANEA
Esiste una dibattito continuo sulle motivazioni che muovono il poeta verso l’atto della creazione e tra esse c’è ne è senza dubbio una che da sempre pone la cosiddetta ispirazione in stretto rapporto con l’idea di paesaggio e territorio. La letteratura moderna ha affrontato la questione mediandola con quella della industrializzazione e con la nascita dei diritti universali; quella contemporanea invece fa sì che l’osservare, il tendere verso un panorama infinito si debba confrontare con i valori simbolici e psicanalitici del verso stesso. In entrambi i casi la centralità del paesaggio risulta più di qualsiasi altra cosa epicentro e fonte di ispirazione.

facebook.com/leggeretutti

Cara poesia

se tu vuoi venire vieni
se non vuoi venire non vieni
fa’ come fossi a casa tua
con me devi fare così
solo non posso io non venire qui
monte

e non posso non ammirare le tue spalle
e non posso non respirare qui la tua aria
che mi nutre e senza la quale
non potrei vivere
non posso non respirare i tuoi colori
che ti circondano come vestiti
sempre diversi
e sentire l’odore delle tue piante

e della tua terra
e con la mano sentire calda
la tua pietra come testa d’un bimbo.

Bisogna avere un cuore di ferro
come Ulisse
per vivere
Penelope è davanti a noi e piange
e noi dobbiamo tacere
non possiamo dire niente
non possiamo commuoverci
È tutto così chiaro
eppure non possiamo rivelarci.



claudio damiani - 1957
premio
mario luzi 2006

www.claudiodamiani.it

Il suo approccio alla poesia può essere considerato prosastico, o quanto meno contaminato da uno stile narrativo?
Sicuramente, è una dote della poesia quella di poter incamerare prosa e narrazione, da sempre. C’è da un po’ di tempo una giusta reazione all’eccessivo lirismo della poesia moderna. In passato la poesia è stata anche narrativa, didattica, teatro, religione, filosofia, e chi più ne ha più ne metta. Penso che in futuro tornerà a essere anche queste cose.
unita.it
In tutti questi versi si sente la tensione d’amore e lo sdegno, l’accorato compianto per tutto ciò che attorno a noi si disgrega e distrugge, per tutto ciò che nell’indifferenza dei responsabili e la disperazione dei popoli sta rovinando attorno a noi
franco loi - poeta dialettale -   a proposito di  il fico sulla fortezza - sole24ore

 
Laurea honoris causa a Francesco Guccini

' The American University of Rome '   -   motivazione  :

I Suoi versi sono stati apprezzati per il loro valore poetico e letterario

e sono entrati a far parte dei canoni della poesia italiana moderna

 rettore :    ' Perché non ha avuto paura di prendere posizione E  ha diffuso in Italia una certa idea del nostro Paese '

        GUCCINI :    ' SONO EMOZIONATO '  ...   E PARLA DEI SUOI RICORDI ...   Beat Generation -  Kerouac  -  Ginsberg  -  Gregory Corso  ...

' il  rock'n'roll  ... che tutti cominciammo a cantare in  grammelot -  un inglese che non esiste '

ilmessaggero.it -  repubblica.it

 

 

 

POESIA E CULTURA CINESE

ogni anno il Club 4 maggio tiene il Festival di poesia Weiming, della durata di un mese, comprensivo di recite, simposi e gare poetiche....la poesia intesse rapporti di amicizia, presentando le poesie create dagli studenti e nel contempo permettendo una maggiore comprensione della poesia.
Il presidente del Club 4 maggio Huang Qian ci ha detto: 
"Oltre alla forte differenza quanto a struttura e metrica rispetto alla poesia classica, la poesia moderna presenta il pensiero dei giovani attuali, lo spirito dell'epoca e alcuni sentimenti... naturalmente la poesia universitaria descrive principalmente la nostra vita, con uno stile creativo piuttosto libero."

http://it.chinabroadcast.cn  

 

POETICITA O DISCORSIVITA ?

...la maggior parte dei poeti di oggi sono senza saperlo cultori di prosa poetica, anche se fanno finta di scrivere in versi; infatti per ideologia, o incapacità, o mancanza d'orecchio, la maggior parte ha in grande disdegno la metrica, oltre che la grammatica, e spezza i versi andando a capo quando gli pare e piace senza alcuna ricerca di ritmo musicale, così che i cosiddetti "versi" si potrebbero mettere in fila appunto come nella prosa poetica senza che cambi niente: cambiando l'ordine degli addendi infatti il risultato non cambia. ..

veniero scarselli    http://portaledellapoesia.it        giornaledeipoeti.it

 

 50º della morte del poeta Scotellaro

La pubblicazione è da intendersi pure come ulteriore e ricco apporto alla poesia moderna, nella più attenta definizione del ruolo di Scotellaro, uno dei suoi esponenti, su cui non poco resta ancora da conoscere.
La modernità reca, di per sé, l'attraente sfida all'indagine e su questa linea una nota di particolare interesse va anche all'edizione. Da Uni.Nova Parma è nata «cartemoderne» (Studi e Testi), nuovissima collana editoriale che si pone come luogo d'analisi e
studio sulla modernità, soprattutto letteraria.  

gazzettadiparma.it 

 

significato e storia del termine "romantico"
Il termine romantico comparve per la prima volta in Inghilterra alla fine del '600 nel senso di "cose di poesia da romances" «Roman» significava «francese» ed anche una narrazione poetica, una specie di poesia romanzesca, con un significato peggiorativo, come gotico, diverso dalla verità naturale. Nel Settecento il termine ebbe fortuna, assumendo il senso di "attraente, pittoresco, primitivo, nostalgico ed anche disposizione d'animo sentimentale e fantasiosa".
www.biblio-net.com/lett_ita/il_romanticismo.htm

biblio-net.com

 


BREVE STORIA DELLA POESIA OCCIDENTALE 

Una breve storia del lirismo occidentale in lingua volgare distinto in due diversi generi: la lirica classica (dai Provenzali al Settecento) e la lirica postclassica (quella successiva alla svolta ROMANtica, tuttora praticata). Il volume illustra quel fondamentale passaggio dal primo al secondo genere lirico e traccia le linee principali di quella tradizione lirica in nome della quale questi due generi distinti ancora oggi sono percepiti come uno solo. Poeti e opere sono considerati nei loro contatti con altre personalità e con altri testi. La discussione verte sul valore culturale, sull’importanza sociale e sulle forme espressive della lirica antica e moderna, evidenziando i suoi rapporti non solo con il sistema complessivo delle lettere, presenti e passate (ampio spazio trova il confronto con la tradizione greco-latina), ma anche con la storia vissuta, e seguendo la trasformazione del suo status attraverso le epoche, le civiltà, le lingue e le istituzioni.
I. La lirica classica
1. I Provenzali
2. Petrarca e l’invenzione DEL ROMANZo interiore
3. Una lingua comune per la lirica europea
4. La lirica diventa un genere classico: le teorie di Agnolo Segni e di Pomponio Torelli
5. Alternative anti e post-petrarchistiche
6. L’istituzionalizzarsi della metafora

II. La lirica moderna
1. Nascita di un nuovo genere lirico
2. Temi ROMANTICI
3. Verso il simbolismo
4. Altre modernità
5. Nel Novecento
6. Oltre il modernismo

nicola gardini -   brunomondadori.com - pearson.it/edizioni_scolastiche_bruno_mondadori

 

poesia moderna

La poesia moderna, invece, si è sbarazzata delle regole fisse, dopo un secolo di versi liberi e di difformità strofiche, eppure non per questo è diventata più semplice: i suoi rimandi al significato si sono ingarbugliati, anzi, al punto che l’ambiguità (il dubbio su "cosa vuol dire" il testo) è diventato uno dei suoi tratti costitutivi e forse proprio il principale.
Perciò la poesia di oggi si deve leggere come un percorso di ricerca di un senso che non è prescritto in partenza.
È come quando si guarda un quadro e non si sa da che parte cominciare.
Ci si potrà rivolgere alla sonorità delle parole, e dare ascolto alla loro musica o alla loro asprezza. E si potrà anche seguire il ritmo della ricorrenza degli accenti o di determinate parole "ritornanti" o disposte in posizioni-chiave. Abbandonate le regole che prescrivevano la misura fissa, la poesia moderna si affida a ritmi molto vari che comprendono i cambiamenti di ritmo, la dissonanza, il contrasto.

artcurel.it

 

lirica moderna
"In questo libro atroce ho messo tutto il mio cuore, tutta la mia tenerezza, tutta la mia religione (travestita), tutto il mio odio". È il 1866: Baudelaire scrive in una lettera che cos'è la sua opera, quei Fleurs du mal che erano usciti in una prima edizione nel 1855 segnando, per ormai concorde parere critico, la data di nascita della lirica moderna. Eccoci arrivati al punto, allo snodo fondamentale: in questo libro "atroce" confluisce tutto intero, per ammissione dell'autore, il suo io poetico, che è però cosa ben diversa dall'io empirico; Baudelaire non riversa le sue esperienze autobiografiche nei versi, bensì parla con la "coscienza di essere il sofferente della modernità". Una pagina che sa di uomo, per riprendere una formula che ci è ormai familiare (ed è per questo che per il poeta francese possiamo utilizzare senz'altro l'aggettivo "classico"), ma in senso profondamente esistenziale: siamo di fronte a un essere umano che si propone di parlare a nome di tutti, ma soprattutto di dar voce a qualcosa che ben pochi riescono a cogliere ed esprimere: un disagio, uno spleen, una sofferenza acuta, a tratti lancinante, che non abbandona mai. Il male di vivere, quel tormento senza nome, il cui mistero affonda nelle zone più oscure e profonde dell'essere, preme per essere portato alla luce: inizia un lavoro di scavo, di ricerca nel profondo, che porterà la lirica molto lontano.
clubautori.it

struttura della lirica moderna

«la lirica moderna pone alla lingua il compito paradossale di esprimere e al tempo stesso celare un significato. L’oscurità è divenuta un principio estetico universale. È essa che stacca così la poesia dalla normale funzione di comunicazione della lingua, per tenerla librata in una sfera in cui essa può più allontanarsi che avvicinarsi» (p. 187). Questa scelta viene poi esemplificata attraverso un ampia scelta di testi da Rimbaud a Guillen, da Saint John Perse a Ungaretti. Ma che cosa è successo nella cultura europea alla metà dell’Ottocento? Che cosa ha spinto i poeti, sempre più consapevolmente, a recidere il legame con il proprio pubblico? Per capirlo dobbiamo ricorrere ad un altro contributo critico di grande rilievo. George Steiner ha scritto che, a partire dal 1870 circa, avviene una delle poche rivoluzioni della storia umana: la rottura del patto millenario fra Logos e Cosmos, tra parola e mondo:... Poche altre volte era accaduto che la poesia tematizzasse con altrettanta oltranza la sua condizione solipsistica. I versi che si producono sono di solito lontani anni luce dall’esperienza della gente, sembrano fatti apposta per respingere il lettore, per non accompagnarlo nel suo quotidiano  ....

hugo friedrich
ilfoglioclandestino.it

 

dalla poesia antica alla poesia moderna

La lirica antica e quella moderna sono distinte dall'epoca, dalla mentalità dunque, dalla lingua, dalla poetica, dalla situazione dell'intellettuale che crea, dalla destinazione e dalle forme di divulgazione e da quanti altri elementi si voglia, ma appartengono al medesimo genere letterario.
A tale comune appartenenza il poeta moderno può fare più o meno coscientemente o dichiaratamente riferimento: l'autore che attinge a poetiche intinte di classicismo si porrà in più diretta emulazione con i modelli, l'autore, poniamo, ermetico batterà strade più originali. Tutti a ogni modo hanno la consapevolezza di appartenere a un genere letterario che ha una storia più che bimillenaria.
La poesia moderna e quel particolare settore di essa che è occupato dalla canzone d’autore sono produzione colta, robusta, opera di artisti che sono portatori di una formazione culturale completa, vuoi ottenuta seguendo un corso regolare di studi che comprende ...

- la cura formale. Il testo poetico riceve dall’autore una elaborazione formale che si riscontra nelle scelte metriche, nelle figure retoriche, nelle figure di suono e di ritmo, particolarmente funzionali nel caso dei testi di canzoni, nelle quali il fonosimbolismo trova una esecuzione immediata e diretta, non soltanto segnalata come nel testo destinato alla lettura. La metrica, in particolare, ha la funzione di ascrivere ipso facto il testo al genere letterario: scrivere in distici significa produrre elegie o epigrammi, in esametri poesia epica o bucolica, in strofi alcaiche o saffiche equivale a misurarsi con la poesia eolica, anche se il poeta è latino, come nel caso di Catullo e di Orazio ....

- dottrina e arte allusiva. Sotto l'influsso della poetica callimachea, la cui espansione va di pari passo con il drenaggio della cultura ellenica attraverso quella latina, si insediano stabilmente nella lirica i valori della cultura, intesa come capacità di intessere il testo di riferimenti dotti, citazioni occulte da predecessori cui l'autore si senta particolarmente legato, imitazioni di testi presi a modello.

Anche quando la trama delle allusioni si fa più fitta e le fonti si intersecano, la carica comunicativa non necessariamente ne subisce lesioni, come nell'ode I 9 di Orazio, che rimane una delle più felici espressioni dell'arte oraziana, ad onta dei numerosi influssi retrostanti, cui compete la funzione di conferire un equilibrio di classica serenità ai principi di morale epicurea professati dal poeta.....
Scaccia l'inverno aggiungendo fuoco,
mescendo vino senza risparmio,
dolce, e intorno alle tempie
avvolgendo morbida lana ...

- il paesaggio. Natura e paesaggio sono una componente importante del brano lirico, ove non vanno mai intesi come descrizioni fini a se stesse, ma come ambientazione di uno stato d'animo, come regioni ideali dello spirito, nelle quali la mente del poeta ama spaziare in piena libertà, senza vincoli di coerenza stagionale né di verisimiglianza denotativa ...

dimostrare la costanza del genere letterario attraverso i millenni e i registri espressivi, nel testo della canzone Inverno del cantautore contemporaneo Fabrizio De André:

 

Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti,
un campanile che non sembra vero
segna il confine tra terra e cielo ...

 

la dimensione lirica. La poesia lirica, come ormai si è visto dagli esempi antichi e da qualche estensione che si è fatta incidentalmente ai moderni, si caratterizza dunque per la proprietà assoluta che il poeta esercita sul componimento. Quando in un testo non compaiono elementi strutturali dotati di valore autonomo, come, per esempio, il mito nell'epica o la dottrina in un poema didattico, e il poeta intende esprimere in modo soggettivo i suoi sentimenti, presentandoli come vicende spirituali esemplari e irripetibili, si è dunque in presenza di lirica ...

Lirismo o liricità è dunque un modo di porsi di fronte al reale per coglierne gli aspetti di maggiore intensità e significatività nei confronti dei propri sentimenti e delle proprie vedute o dei propri ricordi, senza preoccuparsi di individuare la chiave della realtà stessa, senza intenti filosofici né pedagogici, senza interessi né tornaconti, ma con la risolutezza di chi afferma nel canto se stesso e i suoi valori.

D’altra parte, gli artifici della letterarietà fungono da sacche di decantazione per quella che potrebbe essere l'eccessiva urgenza dei contenuti ...

bdp.it/~copc0001/lirica/moderna

 

 

riflessione sui canoni lirici di fine millennio

i poeti contemporanei prediligono ancora particolarmente la linea Rimbaud - Mallarmé - Ungaretti - Eliot - Montale, con netta preferenza per un linguaggio evocativo, atemporale, monotonale e antiespressivo che riprende dagli ermetici in particolare:
- un
lessico selettivo che privilegia vocaboli elementari di ampio respiro cosmico: terra/cielo/ vento/ acque/ pianure/ azzurro/ verde;
- uso del
sostantivo assoluto con caduta dell’articolo che lo precede  - “monti secchi, pianure d’erba prima”: Quasimodo
- frequenza della
preposizione “a” come locuzione spaziale indeterminata  - “alle eccelse città battono i fiumi”: Luzi
-
verbi e sostantivi forti per denominare stati d’animo, situazioni esistenziali, con tendenza all’iperbole...

“la sera incendia le fronti … calda è come sangue”  -  Sinisgalli  -  “trafitto da un raggio di sole -  Quasimodo
www.letteraturaalfemminile.it/sogno_della_poesia.htm

www.oblique.it/images/formazione/dispense/novissimi_mono.pdf
www.tellusfolio.it/index.php?cmd=v&lev=66&id=8230
www.lellovoce.it


La voce della poesia moderna
La Poesia moderna non racconta fatti concreti: ti offre invece armonie di parole che disegnano immagini, perché il poeta è un pittore che proietta se stesso dentro di te, e ti parla con voce che si fa viva, e pur trattando astrazioni le rende tali che te ne possa appropriare, in modo diverso ogni volta che tornerai a rileggere gli stessi versi.  

opinione.it

 

 

la poesia moderna

che non ha più un ruolo ben preciso se non il tentativo di creare corrispondenze tra uomo e natura, anche se ciò è ricercato in modo magico e misterioso, attraverso quel simbolismo che non rispecchia certamente la chiarezza e la purezza della poesia classica. L’arte si viene quindi a configurare come un “lusso per scioperati” (Verga), non è più qualcosa di totalmente appagante e soprattutto la poesia è soffocata dalle ideologie moderne.
C’è chi si chiede, come D’Annunzio, “quando i poeti al mondo canteranno su corde d’oro l’inno concorde”, ovvero quando la poesia potrà rimpadronirsi della sua funzione nobilitante, che possa unire in un unico sentimento tutti i poeti e con essi tutti gli uomini, sempre più oppressi dalla materialità e distaccati dalla funzione suprema dell’arte (“…O voi che il sangue opprime…”). ........Quindi, nonostante l’imperversare della logica moderna che opprime il sentimento poetico e mira a soffocarlo del tutto, i poeti continuano ad appellarsi alla funzione elevatrice della poesia: il poeta deve proiettarsi verso l’alto, dando vita ad un sentimento che rimarrà intatto e risulterà appagante per chi se ne riesce ad appropriare. E’ questa l’idea di Ungaretti, che pur con la consapevolezza della dispersione dei versi poetici ( “Vi arriva il poeta…con i suoi canti…e li disperde”) , è convinto che il puro spirito della poesia, ciò che lui chiama “quel nulla di inesauribile segreto” non morirà mai, ed è grazie ad esso che il sentimento poetico rimarrà tale, incontaminato dalla modernità.
francesco de stefano  - vocedalbasso.com

 

 

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In Italia non ci sono più veri scrittori e veri poeti
luigi mascheroni intervista cesare cavalleri - ilgiornale.it/news/italia-non-ci-sono-pi-veri-scrittori-e-veri-poeti - 2022

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links

www.club.it

http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/category/poesia

www.facebook.com/poetryint 

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POESIA SENZA FRONTIERE

ORIGINI 

MODERNA

AMERICANA

AFRICANA 

FIAMMINGA_OLANDESE

GRECA_MODERNA

INDIANA

INUIT

HAIKU

SENZA FRONTIERE  &   FEMMINILE
FUTURISMO GRAMMELOT

GRIOT

SLAM_FLUXUS_VISIVA_CONCRETA_&_ALTRO

GRAFFITI STREET ART - DA NOF4 A BANKSY & OLTRE

NOBEL  -  STORIA NEWS EVENTI LETTERARI & ALTRO

 

 

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