www.facebook.com/matteo.fantuzzi
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Matteo_Fantuzzi
.
Matteo Fantuzzi
.
nato a Castel San Pietro
Terme il 23.6.1979 in provincia di Bologna e vive a Lugo di
Romagna in provincia di Ravenna.
. co-direttore
delle sezioni Creative
Writing e
Anthologies della rivista Mosaici - St. Andrews
University – Scozia .
. ex direttore editoriale
della rivista cartacea atelier - redattore
di clanDestino e
ALI .
.
collabora
con
Le Voci della
Luna
- con l’Annuario di Poesia
e con
La voce di Romagna per la Poesia Italiana
Contemporanea .
. I
Suoi testi sono apparsi su molte riviste tra cui
Nuovi Argomenti - Il Verri -
STRISCIAROSSA - Yale Italian Poetry
- Versodove e Gradiva
.
TRADOTTO IN SLOVENO E SPAGNOLO .
. Ha creato il sito
UniversoPoesia
e curato La
linea del Sillaro - Campanotto 2006 - sulla
Poesia dell’Emilia-Romagna.
.
GESTISCE corsI su poesia e scrittura creativa
A LUGO di romagna .
. COORDINATORE PD
BASSA ROMAGNA .
. direttore
collana
di Poesia Contemporanea della Giuliano
Ladolfi
Editore per cui ha
curato
La generazione entrante
sui poeti nati negli anni '80 .
. ha collaborato al Dossier di candidatura di
Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019 .
.
Questi sono i poeti
- progetto 2016 -
TRASMISSIONE SU NUOVI POETI E POESIA
ITALIANA -
https://youtu.be/_YWBDu1VdLU
.
dirige
Creative Writing di Mosaici. Learned Online
Journal of Italian Poetry
-
rivista di Poesia Italiana
dell'Università di St Andrews in Scozia -
consultabile on line -
2016
st-andrews.ac.uk
- fb/mf
info ricevute da
matteo fantuzzi
.
Dopo quindici anni si
chiude per divergenze con la direzione
generale la mia esperienza con la rivista
Atelier e con Ladolfi Editore .
Auguro il meglio a chiunque abbia a cuore le
fragili sorti della poesia in Italia .
fb/mf - 25.2.2020
.
UniversoPoesia - Strisciarossa
- 2020 - ...
Nasce così oggi UniversoPoesia -
Strisciarossa sarà un laboratorio di idee,
affronteremo le tematiche contemporanee e lo
faremo attraverso la letteratura e in ottima
parte la poesia. Proporremo testi in cui
crediamo, nuovi o meno, eventualmente anche
inediti . Il tema è raccontare
ottima poesia a un pubblico vasto e
dimostrare come la sostanza possa essere
nodo di discussione, anche del
contemporaneo, anche del quotidiano, anche
della cronaca, ben oltre gli aspetti formali
.
Eviteremo la poesia d'occasione e i
solipsismi . Quella roba
andatela a fare da qualche altra parte .
fb/mf - 31.5.2020 -
youtube.com/@universopoesiastrisciarossa
:
sezione di Strisciarossa tutta
dedicata alla poesia
facebook.com/universopoesiastrisciarossa
.
poesia dell'emilia romagna ...
... A me l'idea di una
Romagna che lavora tutta dalla stessa parte
per promuovere i propri autori, le proprie
riviste, le proprie case editrici, i propri
cicli di incontri non dispiacerebbe per
niente.
Per niente.
estratto da fb/mf
- 23.9.2021
.
Il portiere
di riserva non
esulta come gli
altri
rimane fermo
abbarbicato alla
speranza
che quell’altro
in calzamaglia
se lo stracci un
legamento
per entrare tra
gli applausi
conquistare il
proprio posto
avere donne
case al lago
delle macchine
potenti.
Avere gloria
finalmente. Il
portiere di
riserva
se ne gira col
cappotto anche
di luglio
per
non prendere un
malanno,
perché una volta
era il suo
turno ma lui
era a letto
con la febbre
ed entrato il
ragazzetto degli
under 18
strappò un 9
alla Gazzetta e
oggi gioca in
Premier
nel Newcastle
ed ha fatto
anche la
Champions.
E due réclames
per gli shampoo.
tradotto
in sloveno
da
kristina
jurkovic
per
poiesis.si
.
testo inedito
laboratoripoesia.it/matteo-fantuzzi
.
|
MA TU CREDI
VERAMENTE
D'ESSERE
UN FALLITO ? E
IO INVECE COSA
SONO ?
IO CHE HO
SOFFERTO
CERTAMENTE MOLTO
DI PIU
DI CHIUNQUE
ALTRO, SE
DAVVERO CREDI
CHE TI CEDA
QUESTO SCETTRO
PUOI SBAGLIARTI
CARO
MI HAI CAPITO ?
TU TI SBAGLI E
NEANCHE POCO.
L'HO OTTENUTO
CON FATICA
QUESTO POSTO
RINTUZZANDONE
GLI ATTACCHI, HO
SACRIFICATO
TUTTO.
IL FALLITO SI:
MA IL MIGLIORE.
Ogni volta che
si slacciano le
scarpe
mi immagino sia
tu a pensarmi
dopo tutto
questo tempo
assieme ancora
ci sia un posto
dove tieni
chiusi tutti i
nostri
giorni: un
piccolo
cassetto,
qualche scatola
da scarpe oppure
quelle latte
dove si
conservano i
biscotti
si depositano i
ricordi che noi
due
stringiamo notte
dopo notte,
mentre passano
le estati,
mentre si
ammansiscono gli
inverni,
tutte le volte
ci sei tu che
nel silenzio
arrivi e fermi i
miei respiri,
allarghi
il fiato, curi
l'anima, dai
vita.
|
HO DECISO DI
INIZIARE
DA 80 CHILI, IL
DUE PER CENTO
A SETTIMANA, E
FINO A CHE
POTRO DI NON
FERMARMI
HO CALCOLATO CHE
IN UN ANNO
SAPRO
RAGGIUNGERE IL
MIO TARGET
DI SCOMPARIRE
TRA LE PIEGHE
DELLA CASA SENZA
CHE NESSUNO
POSSA CREDERE DI
AVER CAPITO
CHE STO
LASCIANDO IL
CORPO
A QUESTA STANZA
COME UN REGALO
INUTILE A NATALE
DA RICILARE
SENZA
COMPLIMENTI
|
non si sveglia
mai
questa citta'
dal treno
come non volesse
ne' sentisse
poco l'obbligo.
e mentre chiude
le finestre
mentre si tappa
in casa, intanto
dorme il proprio
stato di
malessere:
la sua sconfitta
urbana.
kobarid
|
Aspetto davanti
alla stazione di Bologna
un mio
amico residente nel bresciano
e che non vedo ormai da tempo.
Non tutti i viaggiatori sanno che lì
c’è un orologio rotto: alcuni modificano
il proprio mentre altri si rivolgono
agli addetti chiedendo spiegazioni
lamentando il disservizio.
E per certuni quella lapide è patetica
porta tristezza alla mattina presto a
questi
che si recano al lavoro. Gradirebbero
piuttosto
un cartellone che la sostituisca
qualcosa d’esplosivo una pubblicità di
sconti
eccezionali di
prezzi bomba
qualcosa
d’inimmaginabile che
colpisca le coscienze
che sui passanti abbia un effetto
devastante.
kobarid 2017
*
2 agosto 1980 - bologna - inediti .pdF -
al 2016
2017 - PUBBLICAZIONE DI :
LA
STAZIONE DI BOLOGNA
|
Precariato
E non sai
più cosa aspettarti
da questo borgo in mezzo alle montagne
dove la gente invecchia e non fa figli
che si spopola. E tu che sei il becchino
del paese
come tuo padre e il padre di tuo padre
- e che non
vuoi, non puoi -
ti domandi come sarebbe meglio: che
crepassero
in un solo colpo tutti per chiudere
bottega
oppure un po’ alla volta,
goccia a goccia, per vivere di stenti
ma nel contempo andare avanti, per
resistere.
E sopravvivi in questa prospettiva di
precario
di chi lavora a termine, si attacca al
calendario,
e quando senti un’ambulanza tremi e
esulti assieme
perché è così: oggi si mangia
ma nel contempo non hai più un cliente
è un nuovo scatto
che procede e porta al baratro, ti
annienta.
|
Quale ruolo deve assumere la parola poetica
nella società, e in questo senso, quali sono
stati gli autori sui quali ti sei formato?
Se si vanno a guardare i
grandi poeti
internazionali così come i più recenti Nobel che
hanno lavorato con la poesia si può osservare il
ruolo sociale della poesia che nel resto del
momento è consolidato e fatica un poco in Italia
essenzialmente perché il recente passato ha
visto una predominanza di una certa poesia
intimista e di un'idea di poeta fragile, leopArdiana in qualche modo, che altrove
all'estero non accade:
di poesia si viene
processati e si può addirittura morire in certi
stati mediorientali, si parla di conflitti, di
tensioni tra etnie sorelle (come nel caso
dell'Irlandese Seamus Heaney - 1939-2013 - ), si riempiono gli
stadi come qua accade per
Vasco Rossi (senza che
per questo venga considerato poeta, come negli
ultimi giorni è accaduto), così nel Sudamerica
l'impegno del poeta viene premiato da un'elevata
percezione e captazione della poesia: tra tutti
direi che per me è stato fondamentale il lavoro
di Elio Pagliarani con quella sua spietata
fotografia ne La Ragazza Carla della
disumanizzazione entrante nella società degli
anni Sessanta, ma è un testo che ancora oggi
riletto può dirsi attuale. E poi poeti di
generazioni più vicine alla mia come Milo De
Angelis o Antonio Riccardi ma sempre con
quell'idea di opera all'interno della gente che
poi è stato anche il lavoro di Roberto Roversi e
di molti altri autori significativi del nostro
recente passato.
matteo bianchi - tellusfolio.it -
2012
|
Già che ci sei
mi parli
mi rispondi
come
non fosse mai
avvenuto il
lutto la
notizia
che gonfia il
corpo e gli
occhi
allora prendi la
mia mano
e tocca il petto
che ancora
batte e getta
sangue
quasi
non sapesse
come non fosse
mai accaduto
nulla
a noi
che assieme
siamo stati
tutto
|
Ha creato il sito
UniversoPoesia affermatosi
sin da subito come uno dei più importanti spazi
Web di discussione e critica poetica.
Riprendendo quanto già ben spiegato da
Gianfranco Fabbri – e che ricalco – sulla
poetica di Matteo Fantuzzi - giovane eppure
impostosi immediatamente all’attenzione della
critica - «è evidente come i testi si immergono
felicemente in un micro-clima-social-cittadino,
ed abbiano una furente ironia che gioca duro nel
mettere in evidenza, spesso, la
parte
paradossale dell’individuo». «Pur nella
sperimentazione», ci dice ancora Fabbri, «il Fantuzzi sperimenta – traversando strade diverse
– quel minimo comun denominatore che il fattore
sarcastico, la tragicomica visione
della
condizione mentale “dell’anello più debole” del
consorzio umano».
La versificazione di Fantuzzi ha un andamento
affine alla prosa, con rimandi armonici e
musicali, lievi rime interne e assonanze che
rimettono il testo a una vera composizione
poetica. La visione è sempre da spettatore
eppure è capace, nel comporre versi, la totale
immersione nella schiettezza e
nell’inconsapevole fragilità. Come un ciak,
questi eventi di passaggio – e se vogliamo del
tutto marginali – fermano l’istante,
restituiscono una verità altrimenti in fuga e
una domanda sinistramente sommessa - lasciando al
lettore la risposta - una limpidezza visionaria
del fantastico reale. Proprio quei piedi per
terra che i protagonisti delle poesia di Fantuzzi
suppongono d’avere nelle
confessioni kafkiane
con cui ci si presentano, sono
estratti dai canali della
solitudine, dalla sorte
dell’umanità cosi antilirica che
agisce come un congegno di
abbassamento tonale - di
oggettività fuori dal poetico.
fabiano alborghetti - tellusfolio.it
PORDENONELEGGE
Fantuzzi assieme alla poetessa Isabella Leardini
rappresenterà l'Italia nel progetto
"Crossroad of European
Literature Project" in collaborazione con
Vilenica Literarni Festival e Cuirt Literary
Festival.
Si tratta di un progetto europeo di
diffusione e traduzione
della poesia europea contemporanea
sostenuto dall'Unione Europea.
lugonotizie.it - 2013
Keep calm and love poetry
mf -
replica SUI risultati DELL'INCHIESTA di
Pordenonelegge 2014
su giovani
poeti under 40 - REALIZZATA
con l’Università Bocconi e la rivista Atelier .
emerge una nuova poesia italiana
estremamente fluida e
difficile da inquadrare in pochi nomi
certi, in poche linee precise, tuttavia credo
che questo non sia segno di sciatteria quanto
piuttosto una buona base da cui
ripartire
scrollandosi di dosso anche alcune pesantezze
che negli ultimi anni si sono create.
La giovane poesia è viva,
più di un milione di pagine lette all’anno .
Le forze e il materiale per costruire ci sono:
la poesia va diffusa,
letta e sostenuta piuttosto che costantemente
vessata.
Keep calm and love poetry.
admin - solferino28.corriere.it - fb - 2014
Tutti quei
campi
– quei
fiori –
bianchissimi.
Quei campi
quei fiori
tu
che stai
dormendo.
Bianchissimi.
|
Devo prendere
gli
antipsicotici
è quello che ha
detto Nazzoli
alla clinica.
I motivi già li
conoscete:
ho reazioni
scomposte ed
attacchi di
panico.
Alle volte
mi
pare qualcuno mi
fissi
sull’autobus
è
a quel punto che
cerco
di sfondare il
vetro scappando
per strada.
Fingo d’essere
un terrorista
due volte ogni
anno
minaccio
l’autista con il
tagliaunghie
gli dico di
portarmi in
Piazza dei
Servi:
lui ormai mi ha
presente -
è lo stesso da
anni -
in fretta mi
lascia nel luogo
richiesto
chiede scusa
alla gente sul
mezzo
e riparte.
Ridendo.
***
|
Dovrai pensare a
tenere un
riporto
oppure tagliarli
i capelli.
E a chi dirlo
se piangere in
pubblico
o in forma
privata
nel
bagno magari.
Dovrai chiederti
se vuoi lasciare
il lavoro
o darti la forza
con quello.
Quante ore
potranno
fiaccarti
se i
clienti se ne
accorgeranno.
E a tua moglie?
Che cosa vuoi
dire
a tua moglie
legata
a una
sedia a rotelle
da anni
che di peso
sorreggi
e
accompagni ogni
giorno?
***
Ode al
Lexotan®
Forse li avremmo
avuti per più
tempo
i Dino Campana
o
gli altri con
quei farmaci:
io ad esempio
previdente
per
entrar già ora
nella gloria
ho
iniziato con 10
gocce al giorno
prima di
coricarmi e ho
intenzione
di protrarre
tutto questo
fino
a quando
non saranno
conclamati
i
tempi di
dosaggio cronico
o non sarò
riuscito più a
trovare
un medico ben
disposto
nel
prescrivermene.
Vedi
pure il mio
testo
in questo
modo si modifica
ora è più lento
non fa male.
Non
mi assale nel
protrarsi
della notte.
Ora
questo testo non
mi sbrana.
***
La più bella
poesia di sempre
Oggi voglio
scrivere per te
la più bella
poesia di
sempre:
poche righe in
grado di
scavalcare
in un sol colpo
tutto il tempo
e il resto della
storia. Qualcosa
che rimanga pure
quando sarò
fango, o terra o
vivo appena
in qualche
flebile ricordo.
Intanto voglio
raccontare a
tutto il mondo
quello che io
provo adesso che
conosco
l’istante esatto
del tuo sonno ed
ogni
movimento, fino
al risveglio
fino a quando di
soprassalto
mi chiamerai
cercandomi,
piangendo.
Io sono lì, ci
sono stato
sempre
pure lontano
miglia, tra
secoli
e millenni
continuerò a
vegliarti,
rimboccherò le
tue coperte, ti
passerò
le mani tra i
capelli per
dirti ancora:
' Buonanotte,
sogna, sii
contenta,
non preoccuparti
mai per niente
'.
trad a.
nazzaro per
buenos aires
poetry
- atelier
atelierpoesia.it
- 2016
inedito al 2018
-
fb/mf
ritratti di poesia 24.1.2018
|
Ogni anno
almeno un giorno
lo passo a
Cesenatico
d’inverno
per vedere la
battigia vuota
le assi per
coprire i bagni
i pezzi di
lamiera
arrugginiti
le farmacie
con
la saracinesca
in basso
le
vetrine senza
manichini.
È questa la mia
stanza
quando manchi
sei al lavoro
o esci coi tuoi
amici
sei lontana
non m’è
possibile
vederti.
trad in spagnolo
centro culturale
tina modotti
caracas
***
Devi
diventare più
aggressivo col
lavoro
perché oramai va
forte anche
l’usato
e un poco
ovunque spuntano
degli outlet
devi andare
- avrai capito -
nei luoghi del
dolore
in clinica
oncologica ad
esempio
e dire:
“Lei è
incurabile per
caso?
E quanto tempo
ha a
disposizione
un anno?
E alla
bara ha già
pensato?
Io le vendo da
20 anni
importo il legno
dalla Svezia
sono bravo
costo poco”.
O ancora meglio
ti dovresti
fare
forza e suonare
porta a porta
nel paese
e
chiedere a chi
t’apre
se per caso è a
conoscenza
di
qualcuno che sia
morto
o lì per farlo o
se quello in
primis
- pure in
ottima salute -
non volesse già
decidere la
cassa.
Perché tanto
“quella” arriva
e non fa sconti
e per lo meno
allora la tua
bara
sia economica e
curata
di buon gusto
fatta a mano
da
un esperto del
settore.
***
VEDERTI NELLA
WEB-cam mi fa
bene
so che stai
dormendo e sei
tranquillo
che non ti muovi
che non ti agiti
nel sonno
è stato un buon
consiglio
quello delle
pompe funebri,
installarla
nella bara
per tenere salda
la speranza
che la tua
dipartenza
possa avere un
giorno
anche un ritorno
che se ne possa
essere certi
perché a sei
piedi
sotto terra
- a conti
fatti
-
nessun
telefonino
prende
e dovevamo un
po’ per forza
allora noi
propendere per
altro.
|
Linee guida per il
funerale
Quando muoio
voglio solo i figli al funerale
mia moglie
e il prete se vorrà venire
perché ne ho già combinate tante
e molte altre ne farò
da qui a quel giorno.
Niente fasce tricolori e gonfaloni
niente politici né musica né
applausi o pianti
niente facce scure niente tv e radio
perché la morte non è uno spettacolo.
Niente fiori
piantate alberi in giardino al massimo di
frutta.
E in casa dei vicini che mal sopportate
innestate
la lavanda a notte fonda che richiama le api
e gli altri insetti che gli forino il
sedere a quelli.
questo sia nel mio ricordo.
Ma soprattutto
quando muoio
voglio un gran silenzio
perché uno scrittore morto
è solo qualche ossa e poca carne
poco fegato poco midollo
uno
scrittore morto
è proprio come quando è in vita
articolo di
matteo bianchi
-
correnteimprovvisa.blogspot
https://youtu.be/CkXSwQinGnc
- MF legge 'italia' di g.ungaretti
https://golfedombre.blogspot.it/matteo-fantuzzi
mediumpoesia.com/abitare-gli-spazi-un-percorso-tra-poesia-e-architettura
facebook.com/crackerspoesia/videos
- intervista
- 2021
dimmelo mamma
che sono bellissima
come le ballerine alla televisione
anche se in classe mi chiamano
scimmia e mi gettano in faccia le
arachidi.
ma tu dimmelo. dimmi che io sono
intelligentissima meglio dei miei
professori
che mi urlano scema
perché non capisci che è così semplice:
è ovvio!
che mi hanno affidato a una tizia
che insegna le cose più semplici.
ed io te ne prego tu dimmelo: dimmelo
mamma ti prego
e smetti di piangere.
Basta.
|
Sembri una Madonna tra le luci della
Chiesa
contrita, addolorata, trafitta dalle
lame
attorno al cuore: hai un ventre che non
si scompone
non si muove. E mentre guardi altrove e
pieghi
il corpo si aprono le vesti e scopri il
fianco.
E ancora sangue perdi e sembri non
curarti,
mentre ti arrendi o meglio non ti opponi
a quello che è accaduto e accade ancora.
Ti genufletti e prostri il volto.
|
Sei bella.
Ma di una bellezza che quasi
non sembra
quasi non si tocca.
Entri nella mia
camera emi infili
in testa la flebo con dentro il mio
pranzo.
Poi ogni tanto mi spogli
e lavi con cura il mio corpo
ogni parte
il mio corpo che ormai non si muove da
anni
neppure comunica, mi resta soltanto lo
sguardo
– potessi parlarti, Dio quanto sei bella
–
anche se -
sono franco -
potresti
essere pure mia figlia
avrai sui trent’anni
ma ne mostri anche
altri ed a me
non ti sei mai rivolta
ma io ti guardo
e intanto mi nutri
o mi aspergi e non riesco a far altro
che amarti.
|
Porno
Mi mostri il corpo, allunghi una
pastiglia
dici “così c’è meno tempo refrattario”
sorridi
e mi seduci tra telecamere e tecnici di
studio
mentendo, sapendo di mentire:
urli di un piacere che non provi
mostri il tuo fiore come la cosa più
preziosa
il tempo di convincermi ad entrare
di fare il mio dovere.
omnibus
revista
intercultural n. 42
http://universopoesia.wordpress.com
|
Il poeta è un cittadino
Quali sono i fattori che più influiscono –
positivamente e negativamente – sull’educazione
poetica di una nazione? Dove credi che vi sia
più bisogno di agire per una maggiore e migliore
diffusione della cultura poetica? Chi dovrebbe
farlo e come?
Credo che la scuola, così
rispondo alla domanda, dovrebbe evitare di fare
fesserie, sarebbe già tanto. Evitare che la
gente detesti in generale la letteratura e la
poesia o le consideri cose del passato (mi è
capitato diverse volte, ospite delle scuole, di
essere presentato come poeta “vivo”. Che uno poi
si tocca anche un poco le palle…). Poi
la poesia dovrebbe andare
casa per casa, non
mi stancherò mai di dirlo, se la poesia come
diciamo sempre antropologicamente è dell’uomo
allora la buona poesia, quella non egocentrica,
non ombelicale è in grado di muovere la
coscienza di chiunque ci si avvicini, la ascolti
o la legga. Per questo credo che siano
importanti i festival anche nei posti più
lontani dai centri di potere culturale italiano,
per questo è importare scendere dal pero in cui
alcuni si sono disgraziatamente issati. Poi i
poeti dovrebbero fare poesia fatta bene ed
evitare di tirarsela, il resto, quel passaggio,
lo dovrebbero fare gli operatori che lavorano
sulla diffusione e sulla fruizione, che è un
vero e proprio mestiere, non una cosa
improvvisata.
Il poeta è un cittadino o un apolide? Quali
responsabilità ha verso il suo pubblico? Quali
comportamenti potrebbero essere importanti?
Il poeta è un cittadino,
la storia dell’apolide è una cazzata mostruosa.
La responsabilità del poeta nei confronti del
pubblico è la stessa di un neurochirurgo nei
confronti dei propri pazienti, o di un
architetto di fronte agli abitanti di un proprio
grattacielo. Gli eventuali disastri procurati
per inettitudine dovrebbero essere puniti col
penale, forse gli avventurieri sarebbero un poco
di meno e qualcuno eviterebbe di considerarsi un
fenomeno rigettato dal sistema perché troppo
puro (personalmente me ne ritrovo almeno 6 o 7
al mese di questi, quasi sempre con esiti
terrificanti). A parte che si potrebbe parlare
lungamente del presunto pubblico della poesia,
l’unica cosa da
fare è dare dignità a chi si accosta magari con
sospetto alla poesia,
senza rovinargli le buone intenzioni, ammorbarlo
con 200 robacce… ma pochi se lo possono
permettere. Mi ricordo una sera che andai a
sentire Derek Walcott, per tre ore centinaia di
persone, non si è sentita volare una mosca. Ma
una cosa simile mi è successa anche con Franzin
davanti a un pubblico che non capiva una parola
di veneto, tranne due originari di Rovigo con le
lacrime agli occhi, una scena pazzesca…
poesia2punto0.com
- issuu.com/poesia2.0
www.pordenonelegge.it
- autori
La poesia
che continuamente e anche in questo momento
ribalta i propri piani di comprensione sembra
insomma dovere ancora trovare un proprio, nuovo,
equilibrio. Ma tutto questo non sembra possibile
senza una base, un brodo appunto (primordiale)
da cui tutto possa essere generato, e se
Vittorio Sereni ed Eugenio Montale possono
essere considerati gli ingredienti
indispensabili di questa cucina (anche chi dice
di non utilizzarli in realtà mente sapendo di
mentire) il resto appunto è recupero e
attenzione, anche per chi da sempre appare
debole o per lo meno non sbandierato.
universopoesia.wordpress.com - 2012
Per quale motivo
dovremmo definire poesia gli slam poetry ?
Sono una forma spettacolare di testi che
hanno magari una buona dose poetica, ma non
collimano con la poesia .
Sono un’ottima forma di intrattenimento ...
intervista
di matteo fais -
pangea.news
- 2019
Definisco i poeti
della mia generazione 'poeti del limbo', ad
oggi infatti chi scrive e chi legge poesia
si trova confinato in un ambito sempre più
ristretto, con un divario sempre crescente
tra nord e
sud del paese.
L’industria dell’editoria, che legge e
commercializza la poesia che proviene dal
meridione, non abita al sud, e per questo ne
ha una visione alterata.
Oggi si pubblica e si legge soltanto ciò che
fa comodo proporre al pubblico, e questo è
un dramma; il clima dell’elite degli
intellettuali finisce per essere relegato e
distante dalla società, ed oggi, con un
bisogno di cultura sempre crescente, si
avverte l’inadeguatezza di coloro che tale
cultura hanno il compito di trasferirla.
C’è nel
meridione un sentimento di ripartenza,
chi muove cultura può muovere un’intera
società ...
irpinia24.it -
circolo della stampa - avellino - 2020
.
Ora che ti
abbraccio a tarda notte
e sfioro
con te il figlio
che accudisci
nella
pancia
adesso posso anche fermarmi
in questo
correre costante
e sbattere la testa
contro il
muro
contro le brutture
che fuori dalla casa stanno
giorno
dopo giorno.
Tu sfiori l’acqua come fanno le farfalle
e voli tra le pieghe quotidiane
come fanno i fogli che mi ostino a fare
le tele dal ricamo stretto
la semina di terra
chiusa nella madia al freddo.
|
poesia
inedita
al 2012
Quella di Matteo Fantuzzi è poesia
civile, vera perché non retorica ma
capace di diventare un fatto intimo.
Entrare nel privato, quello dei
protagonisti di una tragedia che
l’autore non ha vissuto ma fa vivere
ancora, e quello della sua vita, che
vibra della realtà esterna
continuamente, come in questa poesia di
pace, che mette con più forza al centro
l’amore e la nascita, quando fuori dalle
finestre si intuiscono lampi.
isabella leardini
hounlibrointesta.glamour.it
|
Più delle parole
valgano i silenzi
quello che non dici, il movimento
delle dita, il male e il bene uniti
nella stessa frase che racconta
tutta un’altra storia eppure parla così bene
a me che riconosco ormai qualsiasi
tuo respiro, l’incrinatura della voce
ogni lamento, disperazione, pianto.
Quello che non dici riempie
ogni tramonto
colora i capannoni industriali, copre le
saline
veste gli autotreni, muove l’asfalto
come un filo d’erba che entra nel cemento
- e porta un po’ di gioia su questo mondo .
castel san pietro terme - 1979 - inedito
tradotto in sloveno per poiesis.si
fb/mf 2014-2015
Questa sera davanti al
porticato di Via Cento
i cartelloni per le distribuzioni, scritti
a chiare lettere, non lasciano più spazio al
dialogo:
“Il 25 Maggio tutte le africane, il giorno dopo
slave, rumene, turche. La storia ci ricorda
che non buona cosa mischiare terre e differenze:
bolognesi e cesenati, spagnoli e baschi,
palestinesi, israeliani, curdi, armeni, somali,
eritrei.
La borsa per le madri è sempre quella:
qualche pannolino, un po’ di latte in polvere
ed il sapone che se ci lavi insieme più bambini
risparmi tempo ed ignoranza e l’acqua
non si sporca, l’acqua non si butta via per
niente.
2011
fb/mf - poesie contro la guerra - 2013
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Sentirsi innamorati
Sapessi come è strano
vivere qui tra file di
palazzi
fabbriche dismesse
nella polvere, nel
traffico
spostarsi nella bocca
della terra
passare nella metro al
buio
un’ora al giorno
almeno. Chissà
che cosa provano qua
sotto, se questi
corpi devastati e
stanchi, se questi volti
sfigurati dalle
polveri sottili, pervasi
dalle rughe, dalle
lacrime, dal pianto
chissà se questa gente
sradicata e sola
chissà se questa gente
si innamora, alza
la testa per un
attimo, si guarda intorno
e vede che ci sono
altrove occhi
come i propri, di
quelli in cui vale la pena
vivere una vita intera
come è successo a noi
che adesso la città
nemmeno sembra più la stessa
mia adorata perché il
dolore a volte
è solo non sapere
tutta la gioia
che ci può capitare
accanto
sentirla respirare
sotto le coperte, vedersi
risvegliare assieme
nel risveglio.
una mia poesia inedita (e molto diversa dal
solito)
oggi su 'gli stati
generali' - grazie a clelia
verde - MF fb/mf - 19.3.2018
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