La cultura è la prima arma per combattere
l'intolleranza
La poesia è
e rimane un'arma fb/mf - 30.5.2019
... continuiamo ad avere bisogno della
poesia
Domani sempre fb/mf - 23.11.2019
.
... Abbiamo
bisogno di libri veri
e abbiamo bisogno di
poesia vera onesta ... fb/mf - 28.8.2020
.
Perché alla fine a rendere credibile una poesia
è la percentuale di verità rispetto alla percentuale
di artificio, di tecnica
fb/mf - 19.12..2020
.
... un poeta deve fare qualcosa di difficilissimo :
abbattere l’io, perché più l'io si conterrà più emergerà il noi .
Più ponti riusciremo a creare nelle nostre isole più diventeremo un
effettivo arcipelago e più capiremo i confini del nostro territorio, e più
faremo comprendere a chiunque i confini del territorio che più amiamo, cioè
la poesia . -MF -
università di aix-marseille - 2020
almapoesia.it/post/editoriale-poesia-rete-appuntamento-n-2
umanità Dovremmo porre maggiore attenzione (all’interno di
una società così dura, così spietata, così pronta a separare chi è diverso,
a identificarlo come “nemico”) al concetto stesso di umanità, e per farlo
dovremmo innanzitutto ritrovare noi stessi, le nostre priorità e il senso
del nostro cammino all’interno del mondo. MF - strisciarossa.it - 2018
.
generazione
Xanax I modelli che oggi vengono imposti a livello di
società portano inevitabilmente all’ansia, innanzitutto la necessità di
consenso come valvola di successo, non più esclusivamente nel micro-mondo di
vita ma in tutta la galassia dei social e di ogni altra forma virtuale di
comunicazione. E’ troppo spesso il numero dei like o delle condivisioni a
decidere il consenso o la riuscita di un’esistenza, consenso che si ottiene
con impatti sempre più legati all’immagine e sempre meno all’essenza della
persona. Una spersonalizzazione come questa dove è possibile filtrare
(quindi omettere o mascherare) ogni forma di imperfezione porta a dei
livelli di impossibilità di prestazione che non possono che in buona parte
delle persone portare disordine.
matteo fantuzzi -
strisciarossa.it/cinque-poesie-sulla-fragilita-da-proporre-alla-generazione-xanax
- 2023
.
*
LA GENERAZIONE ENTRANTE - POETI
NATI NEGLI ANNI OTTANTA Tra i poeti dell'ultima generazione viene a
mancare l'idea di "comunità", di intento di
gruppo che aveva caratterizzato i cosiddetti
"Settanta" o, ancora meglio, un buon gruppo di
autori, molto agguerriti, anagraficamente
compresi tra il 1968 e il 1977. Ora ci troviamo
al contrario di fronte a un'identità sfilacciata
e solitaria, debole e poco battagliera, una
potenziale nuova "generazione in ombra", non
classificabile in una sola semplicistica
categoria, ma in grado al contrario di creare
con il proprio lavoro come già è accaduto per i
nati negli Anni Sessanta opere importanti. E
proprio dalle opere dobbiamo ripartire se
vogliamo risuscitare lo stato della poesia
italiana contemporanea, l'unico antidoto
- e questi nuovi
autori lo hanno ben capito -
sono i testi. Solo la carta può
risolvere le cose. a cura di
Matteo Fantuzzi http://golfedombre.blogspot.it/generazione-entrante.html
-POESIA MODERNA
. conosci
realtà diverse dalla nostra, per quanto riguarda
il ruolo pubblico dei poeti, fuori d’Italia? il centro-sud america è
eccezionale come attenzione, i poeti
anglosassoni sono stimati e muovono l'opinione
pubblica sui temi che interessano i loro
connazionali, la svizzera sostiene i loro poeti
come i panda (ma anche l'estonia !) poi ci sono
stati anche dove si viene condannati per le
proprie poesie o altri dove ci sono reality show
seguiti come da noi x factor: l'eccezione reale
è l'italia . www.pordenonelegge.it/censimento-poeti/Matteo-Fantuzzi Questa è l'ultima copia
della quarta ristampa de La generazione entrante.
Oggi verrà spedita e da domani abbiamo deciso io e Giuliano Ladolfi non sarà
ristampata. È tempo che si parli delle ulteriori generazioni. Quando mi è
stato chiesto di farlo io ho detto che era giusto lo facessero persone più
vicine a quella decade. E così sta avvenendo. Rimane dopo dieci anni la soddisfazione che gli autori
presenti sono rimasti e sono oggi l'ossatura della nostra poesia. I miei
migliori auguri a tutti i poeti che assieme a me hanno iniziato questo
viaggio che oggi doverosamente si interrompe per consentire ad altri di
impegnarsi, beccarci, sbagliare e in generale sostenere la poesia. fb/mf - 20.2.2019
.
Premio Camaiore Opera prima - Premio Penne Opera
prima è il nome slavo della città di
Caporetto, scenario
di una delle più dure sconfitte della prima
guerra mondiale sul fronte italiano, assunto a
simbolo di disfatta totale, delle esistenze e
delle illusioni. Sul significato potente di
questa parola Matteo Fantuzzi costruisce il suo
primo libro di poesia, proiettando la Caporetto
storica dei primi del Novecento in un quotidiano
instabile, di voci diverse, accomunate da un
destino fallimentare che non ha nemmeno il dono
d’insegnare alle vittime un’adulta
consapevolezza. ... La voce dell’autore è in disparte, segue i
personaggi, senza esprimere giudizi enfatici, ma
innervando la scrittura di una nota amara, di
una morale suggerita più che dichiarata
marcatamente. I testi si sviluppano dunque come
microstorie, in cui emerge la prima persona,
sorta di comunicazioni interrotte, dove il
linguaggio spezzato della poesia aggalla dalla
prosa. Nella lingua, come nel tema narrativo,
Fantuzzi innesca per sottrazione (dell’altro, di
un sentire, del proprio io alienato e illuso dal
sistema) un ordigno esplosivo, che rimanda
all’immaginario scaturito da tanta cronaca nera,
dove la maschera dell’uomo mite, qualunque,
nasconde il volto del potenziale assassino o
stragista. E l’esplosione “devastante” chiude
l’opera, con l’ultimo testo lasciato cadere come
una nota a margine, che
evoca la ferita italiana della strage di Bologna
. la stazione - uno di quei luoghi di transito
che Fantuzzi tratteggia fin dalle prime poesie ma al tempo stesso la rabbia di un’intera nuova
generazione quella più atroce che non sappiamo
dire. FRANCESCA MATTEONI -
recensione tradotto in sloveno da
jolka miliç e in lingua
spagnola - centro sud america diariodecuba.com - fb/mf
Da oggi è nuovamente Kobarid, la mia opera
prima. È la quinta edizione in 9 anni.
Ringrazio l'editore Raffaelli che ha creduto
in me nel 2008 e ancora oggi, oltre a tutti
quelli che ancora se ne interessano. fb/mf - 23.6.2017
integrazione ... dobbiamo decidere se
aprire ovunque laboratori di dialogo, di
scambio, di dignità o rimanere attaccati alle
nostre paure, alle nostre incertezze, a un
diverso che qualcuno fa fatica a vedere come
essere umano identico a noi non a centinaia di
chilometri di distanza ma qui nelle nostre
terre, nei nostri quartieri, dietro l’angolo,
nella casa a fianco, nel nostro pianerottolo.
Dobbiamo scegliere, e non
possiamo più attendere.
-MF unita.tv - 2016
FB matteo fantuzzi
fa in poesia tutto quello che il galateo poetico
dice di non fare vincenzo
bagnoli - poeta e
critico -
2013
. -- domani
parto per la scozia che
devo andare a fare lezione qui cgi.st-andrews.ac.uk/events ma per arrivarci devo
1. uscire di casa 2. arrivare all'aeroporto di bologna
3. imbarcarmi per heathrow
4. prendere la coincidenza per edimburgo
4. prendere l'autobus fino alla stazione di
haymarket 5. prendere il treno per st. andrews quindi
(conoscendomi): avviso a tutti i conoscenti in lesotho, birmania
o lapponia se vedete uno sperso in lacrime con
una valigia rossa che mi somiglia ... sono
proprio io. dategli assistenza. grazie. fb/mf - 11.11.2014
.
Oggi era il mio compleanno
(e non se n'è accorto nessuno). E' vero sono
una persona fetente, è bastato togliere dai
social il riferimento alla mia data di
nascita per passare per esempio su fb dagli
oltre 300 messaggi dello scorso anno a zero,
zero assoluto nemmeno whatsapp. La mia vita
oggi è stata assolutamente normale, fatta di
messaggi normali, mail quotidiane se si
escludono alcuni parenti prossimi, una
collega di lavoro e una delle persone con
cui più strettamente collaboro negli ultimi
tempi (e queste due mi hanno davvero
sorpreso). Niente di grave, non amo
festeggiare il compleanno, come non amo la
giornata mondiale della poesia ad esempio
avendo sempre detto che il problema non sta
in quel giorno ma negli 364 dell'anno. Quello che forse più mi ha colpito è stato
il contenimento del messaggio, la funzione
che si esaurisce nel momento in cui il
social non decide di ricordarcelo, ma questo
non vale solo per i rapporti umani: vale in
politica dove il messaggio programmatico non
è più seguito, analizzato, dove basta dire
"mandiamo a casa tizio" o "i diritti sono
nostri e non di caio" per portare valangate
di voti. Vale in letteratura e in poesia
dove con la complicità della critica si è
confusa la velocita della diffusione
dell'informazione con l'informazione stessa
creando qui come altrove un depauperamento,
un abbassamento del livello che
inesorabilmente sta minando la nostra
capacità di analisi. Che cosa mi auguro, che
regalo mi faccio ? Tornare a scrivere sulla
carta le cose importanti, tornare a guardare
negli occhi le persone a cui voglio parlare .
Tanti auguri Matteo .
Ciao a tutti . fb/mf
- 23.6.2016
. mio
figlio si è fatto i capelli tipo qualsiasi
giocatore di #EURO2016 con le forbici
spuntate. da solo.
e comunque a 6 anni non stanno male
. fb/mf
- 20.6.2016
.
il vino è
poesia della terra > mario soldati Ma considerando lo stato della poesia su questa terra
meglio concentrarsi sul vino . fb/mf -
24.6.2018
.
Drin . Ciao sono la mamma .
Ti ho visto in
televisione! Volevo dirti ... Grazie mamma, beh sai mantenere viva
la memoria ... No volevo dirti : ti ho visto in
televisione . Ti si sono proprio ingrigiti i capelli .
fb/mf - 20.10.2018
20 anni fa avevo 20 anni... Uno dei primi premi che vinsi fu
nel comune limitrofo al mio natio, Ozzano dell'Emilia. Dopo
20 anni hanno riproposto i testi vincitori di tutte le
edizioni e in quarta di copertina hanno messo il mio testo. Non ricordavo il testo e vagamente
ricordavo quel giorno. Lo hanno spedito nella mia casa del
tempo, cioè la casa dove vivono ancora i miei genitori. Se avessero voluto farmi un regalo
gradito per questo nuovo anno avrebbero proprio dovuto fare
questo: riportarmi a una piccola, privata, gioiosa,
tenerissima memoria.
fb/mf - 8.1.2019 .
in un solo giorno
se ne vanno #lukeperry e il cantante dei #prodigy - se
dovevo perdere la fanciullezza in un solo giorno quel giorno
è oggi . fb/mf
- 4.3.2019
.
Al lavoro passa un dj molto noto
negli anni 90 che vive da queste parti. - Ma suoni ancora? - Si ogni tanto nei piccoli club, ma
sono sconsolato : facevo ricerca, sperimentavo .
Adesso basta che fai " DUM DUM DUM DEN DEN DEN"
che si entusiasmano tutti. - Tranquillo
- gli dico - succede anche in poesia. fb/mf - 22.3.2019
. ... I libri
vanno letti
non soltanto
esposti/fotografati/twittati. Quello che sta dentro i libri
può essere splendido o tragico, sta a noi deciderlo. Per
farlo esiste ancora un gesto, un gesto sempre più raro:
prendersi il tempo per aprirli, e leggere.
MF - strisciarossa.it - fb/mf - 14.5.2019
... Il tema alla fine non è nemmeno
scrivere libri importanti ma che questi libri importanti
siano in grado di ritrovarsi nelle generazioni future .
Perché se il dialogo o il
tema non esce dalle pagine del libro
per arrivare agli interlocutori qualcosa inevitabilmente si
interrompe ... fb/mf -
23.7.2020
.
Dal barbiere - Le do la cera per normalizzare i
capelli ? -
Normalizzare in che senso ? - Che sono bianchi . Ah .
fb/mf - 16.5.2019
.
È uscito il numero 94 della Rivista
Atelier, il primo sotto la mia direzione
Credo che
nei prossimi giorni ci saranno molti motivi di polemica ma
due cose mi sento fin da subito di sottolineare: 1. La necessità di una classe
dirigente, nel senso gramsciano del termine: riviste,
direttori di festival, direttori di collana, case editrici,
ricercatori, professori universitari e di ogni livello
scolastico, giornalisti, divulgatori ognuno avrà la
responsabilità di quello che sarà il futuro della poesia
italiana. Non possiamo arrenderci agli uffici stampa, ai
like e ai piccoli cenacoli utilitaristici. 2. La necessità di non disperdere un
patrimonio di generazioni che ha lavorato quasi totalmente
nell'ombra negli ultimi 20/30 anni, il racconto delle
eccellenze su cui tanti -me compreso- si sono formati è una
priorità per alzare una chiara scala di valori su cui tutti
possano finalmente confrontarsi con le opere e non coi
posizionamenti. Questo a mio avviso deve fare una
rivista militante come Atelier oggi.
fb/mf - 5.6.2019
.
Contro un possibile dadaismo
Se dovessi immaginare un reale motivo
per cui dopo parecchi anni - come redattore prima e come
coordinatore delle redazioni poi - abbia deciso di accettare
la proposta avanzata da Giuliano Ladolfi di assumere la
direzione della sezione cartacea di «Atelier», credo che la
vera risposta sia da ricercare nella rapida evoluzione alla
quale stiamo assistendo all’interno dell’attuale poesia
italiana, un’evoluzione che senza le giuste attenzioni,
contrariamente a quanto di solito accade in natura, potrebbe
davvero non produrre miglioramenti . Bisogna considerare che oggi uno
spazio di riflessione cartacea, in particolar modo in
poesia, assume davvero le caratteristiche di una forma di
resistenza, desueta, quasi un controsenso, un sasso che
lanciato nell’acqua di uno stagno, invece di formare cerchi
concentrici, finisce per affondare senza nemmeno produrre un
suono. Vale
davvero l’idea che non sia più possibile un momento di
discussione nella lunga sommatoria di testi, di opinioni,
nella continua sovrapposizione in cui in particolare la rete
ci ha sempre più negli ultimi anni abituato? E cosa vuol
dire oggi scrivere poesia?
mf - atelierpoesia.it - 7.6.2019 . .
Sono nato al confine tra l'Emilia e
la Romagna
e a un certo punto quel confine l'ho
anche oltrepassato . L'idea che qualcuno voglia
mettere muri e diffidenze in questa Regione non mi
appartiene . Certo
dobbiamo essere in tanti a sostenerlo . Nelle
piazze, nei bar, al lavoro, a scuola .
Ovunque . In questi giorni mi sono sentito meno
solo . Non essere soli nel disagio contemporaneo
è ancora un gesto rivoluzionario .
fb/mf - 8.12.2019 Oggi è
una giornata molto difficile per i luoghi in cui vivo
Nonostante si sia fatto molto per il
rischio idrogeologico negli ultimi anni, le piogge di ieri
hanno portato allagamenti, crolli, persone sfollate e
purtroppo anche vittime . Di fronte alla forza della natura
siamo davvero poca cosa e le nostre solitudini proprio in
questi momenti diventano ancora più grandi . La
protezione civile sta facendo il possibile ma è questo
scollamento tra di noi a rendere tutto ancora più difficile
. Il livello dei fiumi diminuirà, i danni in
qualche modo verranno riparati, tutto procederà ma è la
cultura del reciproco aiuto a venir meno . Oggi
ho avuto modo di conoscere (e riconoscere) tante persone
sole. Quest'acqua si porta via anche un poco di noi .
fb/mf - 3.5.2023 ACQUA
E FANGO IN EMILIA ROMAGNA :
strisciarossa.it/non-e-un-destino-ineluttabile
. .
... Cerchiamo di guardare sempre
nella poesia gli occhi degli altri, gli occhi di chi ci
viene incontro . Forse è così che capiremo anche
noi stessi . fb/mf -
22.7.2020
.
Aggiungo
Giovani impossibilitati a immaginarsi
una vita, a immaginarsi un lavoro. Giovani che spesso
trovano negli psicofarmaci, nell'alcool, nella droga l'unica
possibile via di fuga . Giovani che si suicidano
realmente o metaforicamente . Le ripercussioni
per chi si sta affacciando adesso alla vita sono e saranno
tantissime . Altre vittime ( invisibili ) si
stanno accumulando a quelle del covid . Altre
malattie . Identico disamore . fb/mf -
17.8.2020
.
A un cane se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo .
Di quante persone si può dire lo
stesso ?
Io & Marley fb/mf - 26.8.2020
.
... Tra qualche giorno inizierò a
fare i test sierologici
agli studenti e alle loro famiglie .
È una mia
decisione . Si accetta su
base volontaria ... Non
sono un eroe, non mi sento
un eroe . Ringrazio piuttosto chi da Marzo scorso sta
affrontando in prima linea l'emergenza sanitaria ... fb/mf - 19.10.2020
.
Percorso concluso .
Istituita la nuova figura
professionale del
poeta-vaccinatore . (Ragazzi vaccinatevi che abbiamo
bisogno di normalità, per ora tutti contenti della mia
manina, almeno qui pare leggera 😊) fb/mf - 21.7.2021
sta diventando ossessivo,
prevaricante, disfunzionale . Noi siamo
innanzitutto il nostro corpo, bello, brutto, rotto,
perfetto, morto, aggiustato . Il pensiero passa
attraverso questa immagine ...
Ci troviamo certamente di fronte a
cambiamenti radicali anche del nostro stesso mostrarci,
comprenderci e analizzarci . Sullo sfondo il mondo, sempre più
sfumato, sempre più impalpabile . Che cosa mostrano le
nostre fotografie ? fb/mf -29.3.2023
.
.
...
Sono lieto che sia la
giornata mondiale della poesia
ma quest'anno ancora di più mi chiedo
di quale poesia. La
poesia dopo tutta 'sta roba che sta succedendo sarà in grado
di scrivere qualcosa in grado di smuovere coscienze ? Noi da
domani (ma già da oggi) cosa scriveremo?
fb/mf - 21.3.2020
.
... il Piccolo dizionario della
cura Felice di farne parte assieme a tanti
ottimi autori. Sono davvero convinto che
leggere poesia possa
risollevare da tante storture quotidiane (questo vale anche
per tanti poeti che al contrario riversano le proprie
private idiosincrasie sui fogli di carta pensando così di
avere parlato all'umanità intera). Se leggessimo già solo un paio di
ottime poesie tutti ogni giorno avremmo in mano uno
splendido, potentissimo farmaco. fb/mf - 2.10.2019 . ... Credo sia necessaria la
piazza della scrittura e della lettura una piazza che gramscianamente arrivi
al cuore di tutti, una piazza ulteriore rispetto a quella di
chi manifesta e che assieme a quella sia in grado di muovere
le coscienze di chi ancora oggi cela la verità su quei
giorni e su tanti altri temi omette tanto altri diritti . Questo a mio avviso deve fare una
scrittura che non guardi esclusivamente alle proprie
battaglie private, alla propria privata indignazione ma che
sia in grado di restituire il senso oggi fragile della
comunità . fb/mf -
23.10.2019
.
Se il più somaro
di tutti finisce in un'antologia scolastica Sono davvero sorpreso, onorato,
lusingato ... non so nemmeno
che termini usare per essere stato citato in questa
antologia scolastica, Classe di letteratura, realizzata per
il triennio da Giunti e Treccani
e curata da Roberto Carnero e Giuseppe Iannaccone.
Felice è la parola giusta di ritrovarmi tra tanti che stimo
Umberto Piersanti Alba Donati Flavio Santi Corrado Benigni
Elisa Biagini e Andrea Temporelli e che nel testo si parli
espressamente di poesia
civile nei termini corretti in cui dovrebbe essere vissuta. Però
inevitabilmente la mente torna ai miei 18 anni,
alle mie insufficienze in latino (rimandato in quarta,
quell'anno la letteratura non riuscì a salvarmi incapace
com'ero di tradurre bene anche una sola versione scritta),
al mio non riuscire a rimanere in classe tanto che
l'avvicinamento alla scrittura fu l'ultima disperata mossa
del prof. di Inglese di tenermi buono e composto nel banco.
Ecco quel somaro che una volta durante la ricreazione scappò
fuori dall'istituto per andarsi a comprare nel vicino
negozio di strumenti una Fender Stratocaster usata ma
assolutamente perfetta coi soldi guadagnati durante l'estate
andando alle quattro di mattina a raccogliere la frutta come
operaio nei campi dei contadini locali, ecco quel somaro
credo sarebbe il più sorpreso e in fondo contento di tutti
di ritrovarsi su quei libri negli anni successivi poi tanto
amati ...
fb/mf - 10.5.2022
.
... La poesia italiana vive di tanti autori preziosi, di
tante case editrici coraggiose, di tante tematiche
importanti portate avanti proprio tramite la poesia .
Sta a noi innanzitutto da lettori consapevoli stare accanto
ai poeti e sostenerli con la nostra vicinanza e magari pure
un po' di entusiasmo 🙂 ... 2a edizione di
spaccature/universo poesia_strisciarossa 2022 - fb/mf 24.11.2022
POST '900 Qui ci sono voci
che appartengono a una voce sola,
quella su cui ostinatamente da oltre un
decennio entrambi lavoriamo, che, tolto il
rumore di fondo, cui ormai ci siamo abituati
sembra, volerci dire che la strada
intrapresa ha un proprio senso, produce le
proprie opere, porta dietro di sé i giusti
riconoscimenti, si affaccia alla dimensione
europea e internazionale, trova infine il
proprio equilibrio, quell’equilibrio
che spesso viene richiesto alla poesia e
spesso viene disatteso dai poeti. introduzione di Matteo Fantuzzi - curatore atelierpoesia.it - 2015 finalmente i tempi sono
maturi per 'risolvere' il postmoderno, per
andare oltre tutti questi orpelli, queste
pesantezze. abbiamo bisogno 'soltanto' di
leggere buoni libri, opere che si ricordino, che
rimangano nel tempo. pag 8 - introduzione di MF
e comunque costernato per la
scomparsa di #dariofo
fb/mf - 13.10.2016
Che idea meravigliosa il #nobel letteratura a #BobDylan
fb/mf - 16.11.2016
.Premio nazionale
poesia e traduzione poetica achille Marazza - 2018
. PREMIO GIACOMO MATTEOTTI - 2018
ASSEGNATO A OPERE CHE ILLUSTRANO GLI IDEALI DI FRATELLANZA TRA I POPOLI, DI
LIBERTA E GIUSTIZIA SOCIALE CHE HANNO ISPIRATO LA VITA DI GIACOMO MATTEOTTI.
poesia crocetti editore - fb/mf - 15.11.2018
motivazione giuria
del Premio
: È estremamente difficile
scrivere poesia politica: è sempre in agguato la
retorica. Invece c’è felicemente riuscito Matteo
Fantuzzi, che ha sentito nella propria coscienza
la necessità di tramandare il ricordo di un
avvenimento tra i più tragici della nostra
recente storia: la strage di Bologna del 2
agosto del 1980. La tragedia viene rievocata
tramite brevi annotazioni di cronaca accanto a
una poesia che fa emergere nudo e violento il
lato umano: «un padre che scava solo e a mani
nude», la vicenda di Marco che, privo di una
gamba, «non potrà più essere / mezz’ala», le
valigie sparse, l’odore del tritolo, le lacrime,
il sudore, la prospettiva degli attentatori,
«delle bestie perché non riconoscono più pietà».
Il poeta persegue un tipo di «poesia-vita» e non
solo perché assume come argomento un fatto
reale, ma soprattutto perché parla di morte, di
dolore, di disperazione, di speranze troncate,
di sensi di colpa che rovinano il resto
dell’esistenza dei sopravvissuti. E allora il
lamento per la strage diventa lamento per la
condizione stessa dell’uomo, cui per secoli
filosofi e teologi hanno cercato di offrire una
spiegazione, condizione che ogni essere vivente
ricapitola in sé sempre per la prima volta e
della quale la poesia può offrire solo una
testimonianza, non un senso. feltrinelli -
2018
. tradotto in
spagnolo - presentato alla biblioteca comunale
di imola e
poesia per strada
di ferrara con
matteo bianchi
. esce il libro su cui
sto lavorando da ormai dieci anni sulla strage
alla stazione di Bologna. Ho molte persone da
ringraziare per quello che hanno fatto in questi
anni, pubblicamente voglio farlo con Giona
Sequoia Tiziano Fratus. Spero sia un'opera
dignitosa verso chi era presente quel giorno e
che ne recuperi la memoria. Una memoria doverosa
per quella che è stata la maggiore strage di
civili del dopoguerra italiano. ... È una roba
complicata. Tecnicamente poesia ma ci saranno
degli inserti, delle parti prosastiche, dei
documenti del tempo. Insomma va letto ... Si può leggere
come un romanzo fb/mf - 13.3.2017 ... viviamo un momento in cui
si parla di società liquida ed emerge l'egoismo
dei singoli. anche per questo
sottolineare la grande prova d'umanità dei
bolognesi nella strage del 2 agosto del 1980 mi
sembrava doveroso. fb/mf - 30.3.2017 ... La persona che il 2
agosto 1980 guidò l'autobus numero 37 per 15 ore
consecutive trasportando le vittime della strage
alla Certosa di Bologna è venuta questo
pomeriggio alla presentazione e mi ha
ringraziato per quello che sto facendo. Ecco, io sono a posto.
fb/mf - 4.5.2017
... ho deciso di
raccontare l’avvenimento con un linguaggio
diverso da quello che era stato e non c’è più.
Un linguaggio che lo mantenga vivo e
contemporaneo. intervista di
matteo bianchi
. lanuovaferrara - 2017
... la piu grande strage
italiana del dopoguerra ... è dalla poesia che vengo e non ho mai avuto
dubbi sullo stile con cui raccontare questa
strage . intervista - settesere -
2017
...
Se vogliamo rifiutare l’idea stessa di strage e
opporci al fatto che la nostra cultura ne sia
stravolta bisogna arrivare all’essenza di una
strage. Questo è quello che io ho
fatto per 10 anni con la più grande strage
italiana del dopoguerra, quella della stazione
di Bologna
- mf fb/veronicalisi 20.4.2018
... A Bologna il 2agosto 1980 tutti aiutarono tutti, senza
chiedersi chi fossero o da dove provenissero. Oggi saremmo in grado
di fare altrettanto ?
fb/mf - 2.8.2018
... Quando uscì "La stazione di
Bologna" alcuni prodi commentatori (mai direttamente, ma il mondo è piccolo e si
viene a imparare sempre tutto) mi accusarono di sciacallaggio per il tema che
avevo trattato. Fortunatamente i familiari delle vittime e le persone coinvolte
in questi due anni mi hanno ringraziato per quanto ho fatto e per la volontà di
contribuire al mantenimento della memoria. Tra ieri e oggi parte di
questi prodi commentatori si è sperticata nella ossessiva ricerca del giusto
testo in grado di acchiappare il maggior numero di consensi. La circolarità dei
destini mi ha sempre affascinato. Soprattutto nella miseria. fb/mf - 16.4.2019
... dopo tre anni e mezzo
dall'uscita La stazione di Bologna Giangiacomo Feltrinelli Editore è tornata in
cima alle classifiche di vendita ... -mf fb/mf - 14.9.2020
.
Sono venuto all'incontro con molte aspettative
perchè avevo gia letto su diversi blog le poesie
di Matteo Fantuzzi e sono rimasto veramente
contento. Un pomeriggio di poesia
vera. Ho notato una cosa per me
importantissima, la capacità di mantenere, pur
scrivendo di argomenti così dolorosi e
coinvolgenti, una notevole eleganza
formale. Una poesia che fa i conti
con la nostra storia . daniele beghè - evento
biblioteca guanda di parma - 2017 . La
stazione di Bologna è un testo che non si può
perdere
se si è estenuati dalla poesia del vuoto
sperimentalismo, dell’ermetismo ombelicale, e
dello stanco gioco linguistico. Fantuzzi ci
aiuta proprio in questo, a riscoprire una
bellezza poetica nel linguaggio, se si vuole,
anche banale della quotidianità. Un linguaggio
che non si rivolge a iniziati, una poesia
insomma non solo per poeti e addetti ai lavori,
ma del popolo e per il popolo, che torni a
parlare di noi, della nostra storia, di questa
contemporaneità infame e incredibilmente umana. matteo fais -
barbadillo.it - 2017
.
il tema della memoria
è molto dibattuto in questi giorni, dobbiamo considerare
che sono cambiati anche i presupposti della nostra società : tutto è liquido, il
ricordo rischia di diventare una sorta di calendario come accade su facebook, il
tal giorno e per qualche minuto ricordi un avvenimento - anche con una certa
dose di retorica che normalmente rende immediato consenso - e dopo pochi secondi
sei pronto a condividere altro, magari meno decisivo, magari con un significato
completamente opposto al precedente . la liquidità e la fragilità delle
notizie e il numero sempre maggiore di informazioni che riceviamo vanno a ledere
l'approfondimento e la critica agli eventi : sappiamo forse che è accaduto
qualcosa ma non ci ricordiamo quando o cosa è successo, o chi è stato ... -mf
da intervista 31 luglio 2020 - silvia manzani - settesere.it
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crollano le travi,
cadono le pietre e i calcinacci