francesca
matteoni
Pistoia 25
gennaio 1975
|
Sono nata a Pistoia nel 1975 .
Curo laboratori di tarocchi intuitivi e
poesia con persone di ogni età e racconto
fiabe in varie occasioni da sempre .
Insegno storia della magia e della medicina,
religioni comparate e altri corsi presso
alcune università americane a Firenze .
...
nazioneindiana.com/francesca-matteoni
.
quella di francesca
matteoni
è una scrittura che va 'nella direzione
di un'ermeneutica della differenza, che pensa
l'attualità del testo in relazione alla
finitezza del ' colloquio che noi siamo e
cioè all'evento dell'apertura del mondo nel
rapporto dia-logico dell'esistenza ' ...
m.ruggenini - il discorso
dell'altro - ermeneutica della differenza
eleonora pinzuti - nuovorinascimento.org
.
.
custodi della terra
FM_direttrice
artistica
Vorremmo che la valle divenisse un punto di
incontro per riflettere sulla relazione che
ci unisce agli altri: umani, animali, boschi
e acque, che con noi popolano i territori in
un momento di forte crisi in cui lo sguardo
ecologico dovrebbe essere il nostro primo
pensiero .
2nda edizione -
2024 - valdinievoleoggi.it
.
.
SCRITTURA SCRITTA DA DONNE e' DA FEMMINE ?
https://alleyoop.ilsole24ore.com/2024/07/28/poesia-donne
.
.
.
|
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poetessa - scrittrice - conduttrice di
laboratori di fiabe - storica -
folklorista - tarocchi e
immaginazione - Si è laureata in Storia delle
Religioni presso l’Università di Firenze con una
tesi su mitologia celtica ed esoterismo nella
poesia di William Butler Yeats.
dottorato in Storia moderna presso l’Università
dell’Hertfordshire - UK
COORDINATRICE CENTRO SOCIALE
SANTOMORO_PISTOIA
crocettieditore.com
COLLABORA CON LE RIVISTE ONLINE L'INDISCRETO
E KOBO ED E' REDATTRICE DI NAZIONE INDIANA
. si
occupa della rubrica di scrittura Metromorfosi
.
ibs.it - ciò che ilm ondo separa iV cop
Francesca Matteoni e
Azzurra D’Agostino danno vita ad un laboratorio
di scrittura unico sui monti alle spalle della
Capitale Italiana della Cultura - 2017
intoscana.it
nata nel 1975 a
Pistoia
.
HA VISSUTO A Londra
negli anni 2011_2013 ED ORA A PISTOIA
.
Ha pubblicato libri di
poesia, la silloge Higgiugiuk la lappone nel X
Quaderno Italiano di Poesia,
Tam Lin e altre poesie .
Gestisce il blog Fiabe,
da cui è nato il libro Di là dal bosco.
I
Suoi
scritti in prosa sono apparsi sia online che su
carta
.
pordenonelegge
dr. Francesca Matteoni
graduated in Comparative Religions at the
University of Florence -
Italy.
She completed a Phd at the University of
Hertfordshire, with a thesis focused on blood
beliefs in early modern Europe, considering
learned perspectives and popular ones,
witch-trials, medical and magical theories about
the body and its fluids. She is mostly
interested in witchcraft beliefs, the folklore
of the body, European folklore and fairy-lore up
to recent times.
www2.le.ac.uk
poetarumsilva.com/ho-questa-carne-scomposta-in-molte-vite
lestroverso.it/dallinizio-francesca-matteoni
- 2020
leparoleelecose.it
-
sedna - dea del
mare -
inuit
indiscreto.org/la-melma-come-simbolo-universale
di FM - 2023
indiscreto.org/fare-i-figli-o-non-farli
di FM - 2023
.
Francesca
Matteoni is a historian and folklorist whose
main fields of interest are the history of
witchcraft and the supernatural; medical
folklore and the body; traditions and beliefs
about animals. She is also an Italian poet and
writer and has published several poetry books
and a novel. She is currently teaching classes
on the history of medicine and Renaissance
philosophy in some American Universities in
Florence and conducting workshops on fairytales
and poetry in a small village on the hills of
Northern Tuscany.
The Geography of
the Criminal Corpse: Magic, therapies and bodily
pieces across Europe
I have been involved in the first two years of
the project as a postdoctoral researcher working
on the medico-magical employment of the criminal
corpse’s pieces: hands, fingers, blood,
corporeal fragments, but even those objects who
had a direct contact with the body, such as the
rope, or more intangible, mysterious substances
like the soul itself. Lots of information came
from European newspapers and folklore records.
The free access to whole digitized books,
magazines and texts through archive.org or
Project Gutenberg surely sped the timing, but
folkloric sources can be tricky, not completely
accurate and reliable. While they help to
evaluate the presence of the belief in the power
of bodily remnants within a determinate region,
specific, documented cases might be missing;
years and places might be vaguely assessed or …
the author might have added his personal style
to the story, probably improving the literary
quality, but not necessarily the historical
value. So I travelled to Switzerland, Spain,
Sweden, Germany and I used my weeks in Italy to
visit the National Libraries in Rome and
Florence.
-FM
emma buttell lawman - staffblogs.le.ac.uk
|
come vivi il tuo
essere donna in relazione con la tua
spiritualità?
La mia spiritualità è
nell’essere donna, dove accanto alla donna di
oggi c’è la bambina di stamani, la vecchia che
verrà a rimboccarmi le coperte stanotte. La mia
spiritualità ha a che fare con i margini, con il
credere che c’è qualcosa di molto importante
sulla soglia, l’attimo tra il prima e il dopo, i
segreti dei luoghi dimenticati. E dunque ha a
che fare con una visione non dominante, che
ricerca cura e coesione fra le differenze,
lasciando che alcune cose semplicemente siano
come sono, lasciando spazio all’indecisione, al
possibile. Mi accorgo sempre di più che questo
discorso viene portato avanti, anche
inconsapevolmente dalle donne, in modo
transgenerazionale e transculturale, mettendo in
atto la sorellanza sommersa.
qual è il tuo sogno più
ambizioso?
Non si può dire,
quindi mentirò. O mentirò in parte … il mio
sogno è il sogno delle lingue: sogno di
contribuire a un mondo dove ogni singolo abbia
una sua parola, che sia animale o umano, albero,
pianta. Sogno il mondo dei pari,
dell’uguaglianza radicale e anche per questo
scrivo, perché il mondo si commuove guardandoci
uno per uno: un pezzo, una zampa, un volto alla
volta.
da intervista di
stellefisse.wordpress.com - 2017
|
facebook.com/tylwyth.teg
nazioneindiana.com
santomorocentrosociale.blogspot
Sogno un mondo dove la
parola ' umano ' non sia né
positiva né negativa . Non
qualifichi nessun vivente come superiore a
un altro .
Sia il dubbio,
piuttosto, su quello che la mia specie è e
può continuare a essere .
fb/fm - 17.10.2023
.
FM -
Diario d’autunno. Poesie, alberi, animali
nazioneindiana.com/diariodautunno
.
LA POESIa RACCONTATA DALLA POESIA
rimini - voci allo specchio 2024 - lei aveva
dei cavalli : fm legge joy harjo
fb/fm - luglio 24
.
montelago celtic
festival - colfiorito_mc - ospite programma
tenda tolkien su rapporto tra uomo e
ambiente, razionalità e magia
umbria7.it - 2024
.
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Nodo Sottile - 2001
Artico - 2005
Appunti dal parco - 2008
Higgiugiuk la lappone - 2010
TAM LIN - 2010
IL PORTATORE D'ACQUA -
2012
LOVE OUT - 2012
APPUNTI DAL PARCO - 2012
e aggiornamento
2023
IL VENTO - 2013
NEL SONNO -
2014
IL FAMIGLIO
DELLA STREGA - 2014/2024
TUTTI GLI ALTRI
- 2014
ACQUABUIA -
2013-2014
SORGENTI CHE SANNO - 2016
UN PONTE
GETTATO SUL MARE - 2016
DAL MATTO AL MONDO -
2019
LIBRO DI HOR - 2019
la scommessa psichedelica - 2020
LA DONNA CHE DIVENNE L'ORSO - 2021
cio che il mondo separa - 2021
IO SARO IL ROVO - 2021
STREGHE NOVELLE E MAGHI APPRENDISTI - 2021
CHIEDI ALLA STREGA - 2021
TAROCCHI GRUNGE - 2021
ORACOLo DEGLI ANIMALI SACRI -
fm+r.lombardi - 2022
tundra e peive - 2023
GET TAROT - 2023 INCANTAMENTI -
FM_C.BABINO_L.DI CORCIA - 2024
crocettieditore.com
|
Poeta, scrittrice
e insegnante, cura laboratori di
poesia e fiabe
per varie fasce d’età e insegna storia
rinascimentale presso alcune università
americane di Firenze. Ha pubblicato libri di
poesia, saggistica e un romanzo ed è attiva
nella rete dove è fra gli editor del sito
letterario Nazione Indiana e gestisce uno
spazio dedicato alle Fiabe.
Collabora con altre artiste nella
realizzazione di eventi e laboratori e
lavora spesso con le categorie socialmente
fragili, dal
disagio psichico
alla
marginalità geografica e anagrafica. Della
fragilità ha fatto la sua cifra poetica e
artistica, cercando di dare voce e
condivisione a quanto di fragile e
importante è in ognuno di noi. Per anni ha
vissuto in Inghilterra, lavorando come
ricercatrice accademica in campo storico e
folklorico.
Attualmente è
tornata a vivere alle pendici dell’Appennino
pistoiese dove si adopera nel volontariato
con le comunità dei piccoli paesi della sua
valle.
fb/fm - 1.6.2017
|
Curo laboratori
di poesia
e fiabe
per varie fasce d’età - insegno
storia delle
religioni e della magia
presso alcune università americane di
Firenze - conduco
laboratori intuitivi sui tarocchi
.
Ho pubblicato questi libri di poesia :
Artico -
Higgiugiuk la lappone nel X Quaderno
Italiano di Poesia - Tam Lin e altre poesie
- Appunti dal
parco -
Nel sonno
- Una
caduta, un processo, un viaggio per mare -
Acquabuia
. Dal
sito Fiabe
sono nati questi due progetti da me curati :
Di là dal
bosco e Sorgenti che sanno
. Acque, specchi, incantesimi -
libri ispirati al fiabesco con contributi di
vari autori . Sono presente
nell’antologia di poesia-terapia :
Scacciapensieri
e in Ninniamo
. Ho all’attivo pubblicazioni
accademiche tra cui il libro Il famiglio della
strega
.
Sangue e stregoneria nell’Inghilterra
moderna .
Tutti gli
altri è il mio primo romanzo.
Insieme ad Azzurra D’Agostino ho curato
l’antologia
Un ponte gettato sul mare
. Un’esperienza
di poesia
nei centri psichiatrici
nata da un lavoro svolto nell’oristanese fra
il dicembre 2015 e il settembre 2016.
Abito in un borgo delle colline pistoiesi.
FM
da
nazioneindiana.com - al 2020
https://youtu.be/piQNZBE7VLg
-
appunti dal parco
- matteoni fb/fm -2023 -
poesiadelnostrotempo.it/appunti-dal-parco
La ricerca di un
nemico interno
alla
comunità da esporre e perseguitare non si è
affatto esaurita, e vede la
compartecipazione di vittime e aggressori,
entrambi spinti dal bisogno di aderire a un
gruppo, a una maggioranza, a un credo
condiviso che forma la società e la sigilla,
determina la sicurezza e azzittisce ogni
vocazione minoritaria e anelito al
cambiamento .
laura losi -
https://thesoundcheck.it/il-famiglio-della-strega
-
fatamorganaweb.it/la-cospirazione-del-sangue
- 2024
annachiara tzei -
https://poetarumsilva.com/il-corpo-e-lunica-lingua-piu-forte-di-ogni-scrittura
- intervista 2024 |
Il
luogo è lo stesso
dei
sogni, ma sei sveglia
e ti vedi
le mani .
Chi
incontri ha gli occhi strani :
vede il
dentro dei corpi
alberi
della preistoria .
Hai sete
eppure non bere .
Arriva al
pozzo delle radici
taci ogni
nome che sale .
È tutto
vero quello che credi -
ti salvi
se cadi -
dall’altra parte
|
qual è stata la tua prima esperienza di
viaggio?
La mia prima
esperienza di viaggio
risale a qualche anno fa .
Ero in Inghilterra . Avevo poco
più di vent’anni e, come molte persone, ho
iniziato come cameriera, lavapiatti e
factotum . L’esperienza di
quella generazione, come ancora oggi,
conduce alla casa in comune, agli incontri,
alle conoscenze .
E alla meraviglia
dell’avventura .
marta meli -
reportcult.it - 2020 |
Infanzia pistoiese:
la scorciatoia
Per giungere alla
casa materna, la casa dove ho trascorso
buona parte della mia vita, si può usare una
scorciatoia fra l'erba, che corre fra le
case e il campo sul retro della mia
abitazione. Non è certo niente di speciale:
una stradicciola, un viottolo di terra
battuta, largo meno di cinquanta centimetri
tra i cigli erbosi da cui, attraverso il
campo di magnolie, vedo il mio prato e le
finestre delle camere da letto che vi si
affacciano. Eppure ogni volta che vi cammino
mi sento di nuovo invasa dal mistero e
dall'attesa di quando ero piccola. Credo che
la prima persona a mostrarmi il viottolo sia
stata mia nonna. Un pomeriggio in cui
tornavamo a casa dall'asilo. Senz'altro era
piovuto e io indossavo la mantella
impermeabile di rosso sgargiante che la
nonna mi aveva cucito. Forse era l'inizio
della primavera, forse la fine dell'estate.
Senz'altro il verde dell'erba era intenso e
le gocce d'acqua si trattenevano a fatica
sui ramoscelli delle piante attorno. Dovevo
attraversare una soglia senza farmi prendere
da spiriti avversi, riconoscendo invece
quelli alleati, venuti su dalle piante come
una bruma. Prima e dopo il viottolo il mondo
normale, degli asili, delle case, delle
strade con gli autobus e le macchine. Lì,
invece, in quel minuto di passaggio, il
mondo sospeso dei sentieri magici, quelli
che vanno percorsi in silenzio, dove il
tempo smette di esistere finché abbiamo
fede. La scorciatoia è un luogo dove non si
può passare in molti, non ammette che poche
persone alla volta, in fila indiana, sotto
lo sguardo dei gatti sul muro o nel campo.
Si diventa personaggi fiabeschi, muti a
cercare ortiche, o con uno zaino, una borsa,
un paniere pieno di cose preziose solo per
noi. Si fa piano.
Non si racconta a nessuno. Si ascolta la
nostra vita nascosta.
orso-polare.blogspot.it
Tra gnomi e troll
Folletti e nani della terra dai nasi lunghi
o a forma di patata; ingrugniti leprecauni
irlandesi che ruotano sulla punta del loro
tricorno e se ne vanno in giro, finemente
vestiti, fibbie d’argento alle scarpe e
giacca con la coda, e soprattutto unici a
poter vantare di svolgere un mestiere,
(ciabattini che aggiustano una scarpa
soltanto alla volta), in mezzo al Brownie
scozzese, folletto domestico diligente
quanto trasandato e al folletto senza bocca
del mulino; o ai tanti folletti in frotte,
Pixie della Cornovaglia che se indossano uno
straccio di berretto è già tanto. E i troll
del grande nord che si pietrificano sotto il
sole, scarruffati, pelosi, con volti
bruciati color della e delle cortecce; o gli
assurdi Trow delle isole Shetland e Orcadi,
tra la Scozia e la Norvegia, notturni troll
in miniatura dalla camminata sghemba, che
Froud rappresenta come esseri con tutti gli
arti dislocati. E il suo Puck, bocca
larghissima e occhi strizzati nel pensiero
del prossimo dispetto; zampe caprine e
piccole corna di diavolo, seduto su un
tronco spezzato.
nazioneindiana.com
LE BAMBINE NEI
FUMETTI
Il fumetto è
costruito come una fiaba: l’eroina proviene
da un lutto, come Cenerentola o Biancaneve;
ha un padre amorevole, ma cieco davanti alla
sua natura e una matrigna insofferente;
viene allontanata per un periodo da casa con
lo spettro di un rientro che comporterà una
clinica psichiatrica. Perché Amina ha una
dote speciale: parla con gli animali. Sogno
avverato di tanti bambini (e adulti), la
straordinaria capacità è per la matrigna
sinonimo di squilibrio mentale, rompe le
sicurezze di un’esistenza dove le strade
sono già state tracciate da chi le ha
percorse prima. La vacanza estiva sull’isola
di Stromboli, presso la casa dei nonni
materni, è l’avventura iniziatica che la
libera, lascia che dentro Amina risplenda
l’Anima.
L’anima è infatti un contatto felice con la
creatura fantastica che ci conosce dal
profondo, che fa di quel mare stravolto in I
kill giants, una distesa quieta, immersa
nella luce degli astri ...
Aspetto di sapere cosa mai è accaduto a
Mamette nell’oscurità e di seguire Hilda in
un’altra storia di quotidiano incantesimo;
aspetto di sapermi ancora bambina in un
fumetto inesplorato. Metto nella mia borsa
magica cinque parole: viaggio, memoria,
dolore, trasformazione, immaginazione, che
sono Viola, Mamette, Barbara, Amina, Hilda e
moltissime altre bambine senza nome, tutte
mescolate insieme in un talismano.
nazioneindiana.com
-
nazioneindiana.com/corpi-aperti
Ho iniziato a leggere le carte
verso i vent’anni, poi quando mi decisi a
scrivere la mia tesi di storia delle
religioni sull’opera poetica di William
Butler Yeats, i tarocchi si caricarono per
me di una potenza tutta particolare. Yeats
li conosceva, li usava, li trasformava in
poesie, ricercava la visione e le fate
d’Irlanda. La Torre, La Luna, L’Eremita che
alza da se stesso una lanterna, una luce
tutta umana sotto gli astri, divennero
emblemi familiari e riconoscevo il mio poeta
quando incontravo La Stella, il buon
auspicio, la notte illuminata che mi
ricordava che ero protetta e piena di sogni.
faerytarot.blogspot.it
|
FIABA -
SENZA CUORE
.pdf
uscita su A Few Words
e condivisa da ArtNoise - fb/fm -
2015
|
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Luce di pozzo
Questo è il luogo dove
riempie il sonno
il pane scavato nelle bocche
le luci sui polsi
come cucchiai incerti.
Si scivola sotto ai mastelli
piegando le pelli al risciacquo –
trema la stanza fonda dove
calano le mani nella sete.
Siamo accolti e lavati
appena oltre un
celarsi di serpi
ceste ricolme di stracci -
qui non s'incontra ma si è separati.
La lavandaia non guasta
il panno sulla pietra -
lo passa più volte nell'acqua fino a che
il sangue è acqua.
Nulla si spezza
al passaggio
l'osso è nutrito e tradotto.
artico
|
Si è ricordati nelle case
nel salire a cerchio
della boscaglia
le mura sciacquate al grigio della pietra.
Alle pareti animali d'argilla
curvano riflessi in un bacile -
Noi siamo appena scorti
ombra scoscesa di mensole, cibi
vasi di steli recisi.
Parole fuggono via prima di dirci.
Di dire il luogo, la luce acquatica
dei contorni, la pagina riletta, fissa nel legno
per farsi quasi pelle nella notte.
Un'incertezza di foglie smorza
piogge sul fondo delle stanze.
Si è attesi negli oggetti - un'erba
tenue, trasparente di pavimenti
l'ossame ambrato dei mobili
pance perfette di barattoli, piene.
La bocca resa al bicchiere.
Fiordalisi crescono carnivori per le vene.
artico
|
Nel cielo
si flettono
masse muscolari
corpi glabri di acetilene
nuvole schermate a
coprire
come ci copre il sonno dopo il dolore
ci alimenta di campi sotto cavi d’acciaio
uova pregne d’alcol per il fuoco
fini polveri
stellari.
Il nome proiettato nell’aria
è sospeso più a
lungo
e i cani tendono le orecchie per il rumore
lontano dai punti luminosi di pianto.
Se c’era il tuo dolore era nell’acqua
passata con un panno sulle gambe infettate –
volevo rimuovere l’involucro
la pressione gelida per conservare gli organi
il sangue bilioso, verde di liquame.
Poi più di tutto volevo amare e finalmente vista
le mani serene sulla carta scritta -
ma solo i morti abissali nei vasi
mangiavano il cuoio sull’osso occipitale
mi tenevano la bocca nei detriti.
Ero il fondale opaco da dove aggallano le
scorie.
corale del sangue e del fuoco
gaetanobevilacqua.blogspot.com -
chiaradeluca.com
|
PAN
Farò pulizia di avanzi, scodelle perché tu
non mi spinga sotto i tavoli, tra le piastrelle
in basso succhiata nelle conserve
nei muschi d’acqua livida, storpi.
La tua lingua spella come ortica.
Raschia un solco verde d’uova morte -
reni mollicci implosi.
Con le dita mi conti – dieci paletti curvi
la polpa dei miei occhi, il taglio
inesorabile degli ossi. M’ingoi
la bocca prima – urticare d’ustione.
Le mani soppesano, assorbono dove
accennavo scapole, piume. Nelle mie linee
forbici le tue radici annaspano contrarie.
Le caccio fuori senza steli né semi.
Serro il legno dei bottoni sui miei affetti
sull’umido strappare dei tuoi abbracci.
Poi sarà scendere nei tubi delle gambe spessa
di temporali, i nervi stretti di vocali –
scavarsi
a croste d’aria. Il non temerti più, non sentire
vibrata china, sottile – come un lento ubbidire.
vertigine.wordpress.com
|
Tam
Lin - del difendersi
Della ruggine, delle cose esposte
è il colore del desiderio intenso
della rosa come si rapprende
dal buio verde del cespuglio –
dei tuoi occhi invetriati
aguzzi sulla pelle, un vaso
che si rompe, un'acqua che si asciuga.
I miei capelli sono quasi ramati, cresciuti
da una pezza del terreno.
Dove ti incontro è sempre un crocevia
un afferrarsi sghembo, urtare
un'immagine del corpo che puoi flettere
sotto il tuo peso.
Hai conosciuto bene l'arco delle braccia
quando stringe – io sono spezzata, sono scissa
dalla parte che sollevi nel tuo cappio.
Dalla parola amo, dalla durezza delle tue
tempie.
Dici che un vento e un sonno t'inasprirono
nei solchi dell'oblio.
Il giorno che me ne vado da mia madre
entro nel sanatorio delle anime.
È una strada nello sguardo altrui
nelle iridi atroci come specchi.
La mia anima sta inerte
rosicchiata dai topi del suo ventre –
mordono fori di vocali per uscire.
Mia madre è la Regina delle Fate.
Tu stai presso di lei nella collina
di sangue e di ferro arroventato.
Ogni seme che pianti è combustione
ogni passo che scavi il gelido sfiatarsi
dell'autunno.
E non passa, Tam Lin, la notte sul tuo volto
o la colata dell'alba, ma un'aria metallica
che stride, un sole calvo, svenato dalla luce –
raggi elettrici, senza protezione.
Questo non è il paese infernale
non ti scomponi dall'abito allo scheletro
non cadi sotto la terra
come un segreto nella cava –
ma resti stupefatto oltre il ruscello
la traccia a fil di spada di chi vive
ed essere per me è lottarti contro
scoprirmi debole, senza magie o parole
nel mostro che confondo con l'amore.
La Regina ti infossa nel profondo del tempo
dove si tiene una placenta opaca
la cecità forzata del presente.
Per guarire un'anima si deve
oltrepassare questo limbo ostile
lasciarla dritta nel dolore
darle cardini d'ombra –
che possa vacillare tra gli uguali.
Forgiarle da noi stessi le stampelle.
...
alleo.it - ilprimoamore.com
|
APPUNTI DAL
PARCO
Da quando
vivo sola ho
imparato
che l’autunno è
migliore
dell’estate
al suo versarsi
sulla terra
piega
il chiaro delle
voci
nell’interno.
Il bambino nella
finestra accanto
guarda le gazze
prendere il volo
pensa forte una
coperta d’alberi
di rami
dispiegati sopra
i tetti.
Gli scoiattoli
in cerca di
biscotti.
Ho messo nel
lettore Figure
Eight
perché spesso mi
tornano i
suicidi
con amara e
ironica pietà.
Solo i morti
conosciamo
davvero
il resto è
imitazione
dell’amato
nel buio non
capire o
trattenere.
I quaderni, le
penne, le monete
nella borsa di
Mary Poppins
verde –
sono uscita
senza aver
lavorato
ma ho bisogno
presto di un
lavoro
della notte
restituita al
sonno
con il gemere
delle tubature
l’urlo dei cani
spento sopra i
muri.
L’acqua nel
parco si ammassa
di foglie
un’isola
nell’isola
incostante –
le anatre
cercano pozze
scure
di pesci,
riemergono nello
strato
impietrito,
lontano delle
frasche.
Mi chiedo dei
sopravvissuti,
quanti
dai nidi – se
sanno, se
ricordano.
Un’altra acqua
restituisce
lenta
pezzi anonimi di
senso,
quest’osso
mutilato nel
fango, non più
bianco
l’inchiostro
evaporato delle
carte
un ordine di
buste e di
bottiglie.
Siamo
l’archeologia di
plastica
l’involucro
deforme ci
resiste.
Non scriverle le
poesie, tienile
per camminare
svelta nella
pioggia
o nella luce
quieta di
novembre –
L’aria sulle
vetrate
rannicchiata
una seconda
pelle che
declina.
Spingendo nelle
lame le parole
unirmi il sangue
al sangue di
altri uguale.
Non scrivere,
non sperare, non
dire.
C’è una gioia
nella mia
tristezza
e un’ombra
disarmante
nell’amore
mi cresce dentro
il nudo dei
tramonti.
Ho nostalgia del
ferire inquieto
mi mancano le
vite
sconosciute.
Io – non riesco
ad appartenere
eppure ogni
gesto
m’appartiene.
Esistono le cose
tutt’attorno
fatti più
trasparenti le
vediamo –
mantenendo la
propria
solitudine
si riconosce
meglio dove
amare.
Addomesticare
poi significa
creare dei
legami. Ogni
giorno
un po’ più
vicina, tenermi
stretta
l’erba ruvida di
spago, scorrere
i grani
sporgenti, i
nodi. La volpe
si può vedere a
volte nella sera
sgusciare in una
fiamma dai
cancelli.
|
L’AUTOBUS NUMERO
41
Siedo
sull’autobus
numero 41
c’è la neve
fuori. Una
caduta obliqua
sulle fiancate
rosse.
Odore di gelo e
di benzina.
La strada
inghiotte la
neve come una
borsa -
borsa delle
malattie, borsa
del tempo
sonoro.
Quando le ruote
stridono
si chiude la
cerniera.
Ho freddo. Mi
avvolgo nella
sciarpa-coperta.
Gli altri
passeggeri si
voltano nei
vetri,
sbattono gli
occhi che quasi
fanno luce.
Mi guardano
dentro cappucci
eschimesi.
Quasi li tocco,
quasi salgono
come spettri nel
cielo.
acquabuia
IL VICOLO
Alla fine del
vicolo la porta
si versa sul
fiume.
Il fiume è tutti
i miei sassi
tutti i tuoi
passi contriti
tutti i tuoi
morti
- i miei vivi.
Nel vicolo le
tigri si striano
di tutti i
lamenti
si mangiano
tutti gli errori
in una nube
d’insetti.
Le tigri non
hanno il
coraggio
e nemmeno
l’orrore.
Il vicolo si
lega alle code
come un
sonaglio.
Le stringe per
farle annegare.
Senti, qui si
interrompe il
mio fiato.
Si chiude in un
nodo al tuo
male.
Sotto, più sotto
dal greto del
fiume
ti investe un
colore, un
trauma mi
avviene.
Una promessa ci
espone.
acquabuia
La
riva
La casa è alberi
brillanti.
Dicono cielo
scosso dalla
neve.
Ogni passo fa un
grano
di sabbia del
mare.
Ogni pietra è
una testa di
animale.
Quando le teste
parlano
fanno dolore
gli alberi
tremano nel
bosco
il suono allarga
la riva.
La donna si
siede
si lascia
stormire.
L’acqua riflette
relitti
da un essere
intero
profondo
viene a una
striscia di
sangue
sul bordo.
Prima che il
tempo ritorni
la donna si
avvolge in
un’alga.
Con un sasso
scheggia una
pelle -
taglia una
piccola barca.
acquabuia
|
I fiori
E quando sono
morti tutti
molti metri
sopra le pance
sono comparsi i
fiori.
E in ogni fiore
un muso.
Nel giardino
ho staccato le
foglie dagli
steli.
I musi mi
annusavano.
Dentro un
sacchetto di
dadi
le foglie si
sono seccate a
ossicini.
Ho cotto un
infuso giù nella
gola -
ogni sorso
imparo un suono.
Questo per dire
che tremo -
mio fratello
flette le
orecchie sul
pelo.
acquabuia
FINESTRE
Dall’altra parte
della strada
le finestre non
hanno tende.
Tinniscono
oggetti dal
soffitto
fibre ottiche,
campanelli.
Una fotografia
appiccicata al
vetro
di una fiera
dell’usato.
La stanza è
vuota nelle
luci. La guardo
fare un sibilo
di foglie di
novembre.
Scricchiola
nella mente.
Scoiattoli
salgono e
scendono le
grondaie
fanno cadere
inviti scritti a
mano
FESTA DI
COMPLEANNO
lassù dentro il
comignolo numero
Uno.
Maschere di
gatto, topo,
pipistrello.
Nell’ora che
sai, quando non
c’è nessuno.
acquabuia
QUESTO È IL TUO
CUORE
La notte esce
dal libro alta
come un
lampione.
Leggo la traccia
nella tua voce.
Ora la città non
ci assale.
Sognano le
persone e io
non le temo –
si sposano ai
cigni nei parchi
agli abitanti
dei rovi di
more.
Si ornano del
rame dei nomadi.
Vanno
cantilenando
tra i loro
armadi e la
luna.
Per ogni sogno
sopporto
un inganno.
Tu non
m’ingannare
non rimandarmi a
domani
con il tuo sacco
svuotato
di piume.
Quando si logora
il libro
tu resta –
tieni una mano
dov’ero.
Chiamami sempre
sorella
nel ciglio
d’erba.
Durano i
sentimenti
più del tuo
corpo
e del mio.
Da questa tregua
si sfrangia un
calore -
una memoria ci
veglia.
acquabuia 2014
|
poesie
.pdf
|
|
la faccia della
paura
disegnato a 5 anni
.
trova
somiglianze col
suo gatto
che al
contrario
-
scrive -
non
spaventa nessuno
fb/fm
|
|
Dirò una cosa
sciocca
adolescenziale
- talmente
utopica da
sfiorare
l'ingenuità
. Sogno
un mondo dove le
uniche
appartenenze
siano le lingue
che impariamo a
parlare.
Sogno
un mondo senza
confini
nazionali. E in
tempi come
questi di
tragedia e
orrore così
vicini, di
disperazioni
quiete, mi
sembra di dover
sognare più
forte.
fb/fm
|
DI LA' DAL BOSCO
libro sulle fiabe
curato da FM
2012
|
LA LUCE
– E POI LA POLVERE
SPICCATA DALLE SEDIE, DALLE LINEE
DELLE BRACCIA NON RAGGIUNTE.
LA STANZA HA UN SUO RIFUGIO, UN TRATTO
REGOLARE DI CORNICE, DI PANNO
APPENA MOSSO IMMATERIALE. ENTRO
COME SOFFIANDO AL BASSO NEI CAPELLI
- UNA LENTEZZA D’OMBRA SUL CEMENTO.
TU NON TIENI LE PAROLE STIPATE
NELLE VESTI, IL SUONO SOLIDO
DISPOSTO NEGLI OGGETTI.
IL VOLTO STACCATO DEGLI SPETTRI.
tam lin e altre poesie
|
sotto la neve
scava sotto la
neve
sotto la neve c'è
un cuore
percorso da un
ramo, coperto
da macchie solari
.
scatta in una
trappola per topi .
si accende cavo
come una lampada
riempita d'olio .
temi sotto la
neve
il buio della
specie
o la tua voce che
scricchiola .
ma non c'è alcuna
neve, qui .
piove da giorni .
inedito
- tellus - ecopoetry - 2021
fb/fm -
zestletteraturasostenibile.com da
pag 113 |
Neve
ma tu ci vedi alle finestre ?
Noi ti guardiamo
in alto dove nasci
nel vuoto buio di
stelle lontane .
Scendi come le
briciole del pane .
fb/fm -
29.11.2021 |
GIORNO DI VENTO
L’uragano aveva spezzato i rami
e un grosso cavo elettrico sospeso
sulla linea ferroviaria, nel nord.
Dovemmo lasciare il treno a Totteridge.
Gli occhi un filtro di reticolati.
Respiravo nel cappuccio le raffiche
e solida, come fatta di mani
la corrente mi tirava gli abiti
spingeva. Dov’erano le persone?
Tratti invisibili, vocalici
dentro il rombo ellittico dell’aria.
Il vento asciugava il paesaggio –
staccava netto blocchi di vapore
premendoli sui muri, sul fogliame.
Gli animali arboricoli nei tronchi
come in gusci di ghianda e di nocciole.
IL VECCHIO CASSETTONE
Avevo questo vecchio cassettone
sul fondo della stanza, oltre il tappeto -
le venature oblunghe come lumi
nel legno rossastro del ciliegio.
L’interno era stipato di matite
l’astuccio disastrato dei pastelli.
Il Rosso Carminio, il Blu Oltremare.
La coccinella a molla, la matrioska
sbirciavano l’atlante sul ripiano
- le mani di grafite, di verde
di pianure, le coste giallo-azzurre
le depressioni carsiche, lunari.
Nella parete opposta, sull’armadio
i grandi animali antichi di pezza
costruivano il nido per il sonno.
Per prenderli scalavo una montagna
di tavolo, di sedie e polpa d’aria
una neve di trucioli sull’orlo.
Ecco il mondo - il nord e il sud del cielo.
Dal soffitto schiarito lo scoiattolo
spiccava il suo balzo immaginario.
|
L’AIRONE CINERINO
vita
segreta dei giardini
la pioggia circonda le persone
un margine curvo, propagato
dal bagliore dei cigni sulla Serpentina.
Le folaghe e le oche si spingono
su molliche di pane galleggianti.
Un corvo intruglia la carcassa sfatta
di un piccione, il ricamo scarlatto
aggrovigliato al becco. Se ne stacca
distratto al mio passaggio.
Un cestino di ferri, lana, spilli -
le matasse disgiunte all’apertura.
Sotto il ponte iniziano i giardini.
La vegetazione lacustre scava
nell’argine recinti naturali
d’alberi, terriccio, cespugli, giunchi.
Lo scoiattolo percorre i tronchi,
scorteccia frenetico al midollo,
la gazza si affaccia dalla ringhiera.
Sul fondo l’airone grigio osserva –
il salice cascante lo nasconde.
Le pupille laterali, inespressive
come insetti dentro biglie d’ambra,
gli arti lunghi, cauti sopra l’erba
la giuntura flessibile del collo.
Il rostro impercettibile si affila -
un bisturi dell’aria sulle rane.
Dall’entrata la notte procede
oltre il flauto di bronzo del bambino.
“Non è lui – mi ripeto – non può essere”.
Dove il ghigno d’elfo, la tristezza?
L’ombra, gli sterpi di taglio nel corpo?
Sul cerchio dei lampioni, la foschia
viola come un tessuto muscolare.
L’odore d’acqua penetra i vestiti
dalle foglie stampate nelle suole.
hyde park/kensington
gardens
28 ottobre 2007
|
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ARTU - ADA - SERAFINO - MALVA - SENIA - ARIEL
Il problema
di avere dei gatti
che sono anche degli avidi
lettori è che poi si immedesimano nelle storie
che leggono. Oggi, data la pioggia, Serafino ha
deciso di insegnare alla Malva a leggere. Hanno
aperto i libri di A.A. Milne ed ecco cosa ho
potuto capire dalla loro conversazione
iniziatica:
Serafino: "Vedi Malva, quello lì con la buzzetta
che si chiama Pooh, sono io. Kanga è la Senia e
tu sei, ovviamente Roo. Potresti essere Piglet,
ma lui ha paura di tutto e tu invece sei una
scellerata. La Senia è premurosa e materna
quindi non c'è dubbio: è una cangura. Tutto
quanto vedi dalla finestra è Santomoro, cioè il
Bosco dei Cento Acri. E' tutto nostro". Dunque
se i miei calcoli sono giusti, non potendo
essere Eeyore, io sono senz'altro Tigro.
fb/fm - 2015
La reazione
dei mie gatti
alle giornate di pioggia:
Serafino, dotato di grandi slanci immaginativi,
si autoconvince di essere un anatroccolo; la
Senia, alias la pazzoide, si esercita nella
Maratonda, fuori e dentro casa; la
Malva
prega con miagolii pieni di pathos la sua
divinità domestica, generalmente percepita quale
serva, cioè io. Ché poi ho l'idea che "dio" sia
per la Malva solo una variante opportuna di
"schiava".
fb/fm - 2015
Momento epico
che non ho immortalato: la
Senia,
dopo averlo accettato da settimane come allievo,
ha dato il primo bacino ad
Ariel.
fb/fm - 24.7.2018
Decalogo della Malva
trasfigurata nel giorno prima della Festa di
Paese.
1. Vi odio
tutti.
2. Lasciatemi
in pace.
3. La gatta
sono io e me la gestisco io.
4. Amare
Serafino solo quando offre occasioni per
dispetti.
5. Vi odio
tutti, sia chiaro.
6. Tutti i
calzini di Tiziano devono stare fuori dal
cassetto.
7. Adoratemi,
schiavi.
8, 9, 10 come al
punto 7. fb/fm - 17.12.2016
Dicono che i gatti
siano sempre in ordine e puliti, dotati di una
naturale eleganza, passo felpato, fare guardingo
e silenzioso. Mi sembra evidente che non hanno
mai incontrato Serafino.
fb/fm - 1.7.2016
.
Serafino -
stomatite - da tre
giorni prende la sua medicina che fa schifo, una
specie di rivoltabudella (l'ho assaggiata
...) senza un lamento. E dopo essere stato
mezza giornata dal veterinario per prima cosa,
ieri, mi ha dato una zuccata che sembrava dire:
"Era ora mamma! Sono stato bravo, portami a
casa". E io lo guardo con gli occhi
a cuore.
fb/fm - 22.2.2018
Vi
ringraziamo tutti, io e Tiziano. Scusateci se
non rispondiamo uno a uno. Serafino era un gatto
speciale, con una sensibilità particolare,
buonissimo con tutti. Aveva accettato le gatte
senza problemi e loro lo amavano. Io e lui ci
capivamo subito. Da piccolo abbiamo fatto di
tutto per salvarlo, perché era molto fragile. È
morto perfetto, bello come sempre. Non abbiamo
avuto il tempo nemmeno di sperimentare altro,
come si pensava. La Felv gli ha distrutto il
sangue. E ci ha spezzato il cuore.
fb/fm - 8.4.2018
L'amore si ricorda
con l'amore . Anche quando fa male .
L'ultimo a insegnarmelo è stato un gatto
speciale, che mi ha addomesticato .
fb/fm - 11.4.2018
I
tarocchi e la perdita -
Affrontare il
dolore attraverso gli arcani
Dopo
la perdita di
Serafino ho ordinato un mazzo, The
Everyday Witch Tarot, non particolarmente
ricercato, ma con una caratteristica che mi ha
attratto. La strega, disegnata su quasi ogni
carta, è accompagnata da uno o più gatti e il
gatto che appare con più frequenza è nero.
Non è l'unico mazzo con gatti neri che ho, ma
quelle carte mi hanno ricordato una quotidianità
perduta eppure ancora presente.
Fra tutte mi sono fermata a lungo sul Giudizio,
cosa niente affatto inusuale per me, che accolgo
sempre a questo arcano maggiore con sollievo.
Qui la strega e il gatto se ne vanno insieme
spensierati, suonando la melodia del risveglio,
inventando una nuova primavera. Siamo io e lui,
mi sono detta. Un giorno lo saremo
di nuovo e lì, in quel sentiero nel ventesimo
arcano, lo incontrerò. Intanto però devo vivere,
tornare come posso alla leggerezza.
Proseguire .
orso-polare.blogspot.com
- 1.7.2018
L'anno
scorso, dopo la morte di Serafino
e quel dolore
insostenibile che non riesce a passare, sono
venuta a Torri e con te, come tantissime volte,
sono salita alla chiesa e finalmente ho scritto,
mentre tu mi guardavi. Diciotto anni. Te ne sei
andato quieto ieri mattina e io so che hai
aspettato il mio arrivo: non ti vedevo da
gennaio. Oggi sono qui in paese, sono tornata
alla chiesa e non eri con me, era strano. Domani
salirò al Prataccio e chi chiamerò? Dove sarai?
O forse, come dice la Sara, nonostante tutto ci
sei. Libero come sei sempre stato, piccolo lupo.
Freak, cane dei boschi, amico, fratello.
fb/fm - 3.6.2019 .
Ci sono
gatti che vanno a caccia, cercano l'ombra,
elemosinano cibo dai vicini ... Il mio va in
pizzeria .
#ariel #smerfio
fb/fm - 17.7.2019 .
Volevo dirvi che i
miei gatti
hanno iniziato oggi un
volontario lockdown, pur essendoci sia porta che
finestra sulle scale aperte .
Scopo : distruggere la casa .
Sono disponibili per adozioni, affidi e carcere
. Contattatemi .
fb/fm - 2.5.2020
.
Conversazione con
Ariel
A: " Tu sei la
mia mamma bellissima più cattiva del mondo e non
devi abbandonarmi mai ! "
IO: " Va bene " .
A: " Non mi
devi mai-più-mai camminare davanti! Io sono il
capo, dammi cibo, dammi coccole, dimmi dove vai,
ti odio però ti amo " .
IO: " Va bene " .
Schiavizzata da un felino
.
fb/fm - 27.5.2020
.
Anche i cuori felici a
volte non ce la fanno . Ciao Artù .
( Grazie al nostro
veterinario che ha lottato con te e con noi, con
competenza e affetto . Non è scontato ) .
fb/fm - 24.6.2020
.
.
|
Gatto
che fai fuori
dalla porta ?
Entra
che il freddo viene sulla soglia
e il pelo si è riempito di ghiaccioli .
Le zampe fanno impronte di boccioli .
scacciapensieri - poesia che colora i giorni
neri 2015
LA CONSOLAZIONE E L'AMORE
CHE
PUÒ DARTI UN GATTO
CHE VUOLE TE E TE SOLTANTO
COME SUA POLTRONA A FINE
GIORNATA
fb/fm
- dic 2015
Io sono una di quelle
donne sottomessa dalla follia dei propri
gatti !
fb/fm - 2017 |
IO E ARIEL
fb/fm - 2022 |
Psicosi felina.
Appena svegli,
dopo aver passato 15 minuti a
cucciolare, ovvero biascicarmi il
pigiama, fare il pane, guardarmi
intensamente come a dire : Ti amo
come l'universo . Vivo per te, Non
lavorare, penserò io a tutto, topi etc
Sei la mia
MAMMA .
quando ho voluto
stritolarlo affettuosamente un
pochino io, Ariel mi ha tirato un bel
graffio sulla guancia.
Gatto disturbato.
fb/fm - 6.4.2022
.
TUNDRA E
PEIVE
. |
|
25
gennaio - auguri francesca !
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