francesca matteoni

Abitavamo nel bosco
Percorrevamo vene di terriccio
o su per ore umbratili
le code spenzolanti, il legno azzurro.
Genti di pelle e nuvolaglie.
Gli occhi dei rapaci erano bianchi
lumi ossuti nella notte.
Rocce, resti, ramaglie.
Nel mezzo della pietra stava l’acqua
sospinta sulle sagome del mondo –
una nerezza antica dal fondale.
Io l’annusavo corrermi nel volto
dentro il corpo rotto, arborescente.
L’erba che si fa limpida e tagliente.
poetarumsilva.com - 2012



lo sviluppo delle tecnologie digitali sta aprendo nuovi orizzonti nella concezione, costruzione e diffusione dei testi. come si evolverà la poesia in questo scenario?

Continuo a stampare quello che mi interessa e non trovo in formato libro .
Sono probabilmente molto feticista in questo, ma l’oggetto libro, o tutt’al più il suo surrogato in una dispensa spillata è ancora ciò a cui sono più legata .   Però ben vengano le sperimentazioni digitali .
La cosa importante per la poesia è che sia letta .

wuz.it - poesia2punto0.com

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TUNDRA E PEIVE
'Aspetta  !'  gridò. ' Ti conosco  ?'
L’ombra non rispose ed era tardi per seguirla .   Talia guardò l’erba :    si stava squagliando in una poltiglia fredda. Si chiese se quello fosse l’inizio del suo vero mondo dimenticato, sigillato dentro il crollo di quello più vasto di tutti  .

tundra e pieve - presentato anche a brescia_dalloway bookclub_nottetempo ed.  -  2024
diletta crudeli :
/www.altrianimali.it/2023/06/09/tundra-e-peive
da dove vengono le parole ?    scavano, s'inceppano e tu non mi senti .    mi togli il fiato dal petto .
dove vivono le parole, dove qualcuno le accoglie e io smetto di essere solo ?   e quando arrivano al cielo ?
verranno pure le stelle, verrà il futuro a farci niente .     da dove vieni tu, che non ricordo ?     dove mi lasci ?     non ho nemmeno una parola da darti .

testadilepre - tundra e peive - fb/ fm 2.5.2023
Le piante della città non sono più le stesse, non offrono riparo e sollievo ma si stanno inesorabilmente mutando in ibridi pronti a soffocare ogni esistenza. Soltanto poche creature se ne accorgono: Talia, una ragazza dai sogni turbati, Bess, una donna che ricorda troppo, e infine il folletto Tundra con Peive, il suo gatto.
Per salvare gli altri umani, indifferenti e ciechi di fronte al pericolo, intraprendono un viaggio nel tempo e nello spazio, in vite e luoghi remoti, alla ricerca della causa del male che affligge la natura.
Gli strani compagni seguono le tracce dei loro affetti perduti che ora si ripresentano sotto sembianti traumatici come un ragazzo lepre, un uomo dall’ombra lupesca, uno stregone che avvelena gli alberi (è la causa del male delle piante? O è solo una manifestazione della follia degli uomini?). Su di loro vegliano beffarde due sorelle del destino, che in questo racconto di trasformazioni entrano ed escono dalle proprie pelli d’orso.
Con “Tundra e Peive”, prima opera di narrativa della collana Terra,
Francesca Matteoni ci conduce in un mondo naturale ferito dall’umano. Un’avventura rischiosa in cui servirà tutto l’amore possibile, per ritrovare un’armonia tra i viventi.
mondadoristore.it - 2023 - https://pensierosecondario.wordpress.com/distopico-e-fantasmagorico
https://maurogarofalo.nova100.ilsole24ore.com/animali-creature-fatate-i-paesaggi-nature
Esce il 17 febbraio, il giorno della festa dei gatti.
Tundra e Peive sono le due creature che danno il titolo a questo racconto covato per molto tempo prima di divenire un libro. Sono felice e un po' emozionata perché sarà la prima opera narrativa della collana terra di nottetempo: starò accanto a Davi Kopenawa, anche se la sua saggezza non ha bisogno delle nostre "pelli di immagini", ovvero della scrittura, mentre noi abbiamo un gran bisogno di persone come lui. Forse davvero questa storia fatta di esseri strampalati può dire qualcosa del mondo in cui viviamo. E' quello che credo da quando so ricordare: che siano l'inutile e il piccolo, il fantasioso e il marginale a custodire, come il rospo della fiaba di Andersen, l'ultima bellezza della vita. Dedico le sue parole ai fratelli. Loro sapranno riconoscersi, ovunque siano migrati. E ad Ariel - sia quello shakespeariano sia quello bianco, rosso e felino, che da cinque anni custodisce la mia anima.
Ti ho scritto, libro, ma non sei più soltanto mio.
Che tu possa trovare accoglienza.

fb/fm - 2.2.2023
Francesca Matteoni usa il linguaggio della fiaba per raccontare la crisi ecologica che colpisce i luoghi quanto le persone e i loro affetti, umani, animali o vegetali che siano.
valdinievoleoggi.it - 2023
FM presenta il libro presso Atelier Nuova Eleusis -  Sarzana la spezia
2023
Nel romanzo c'è anche molta musica. Quella che ascoltavo, quella che è citata, quella che è in continuo dialogo con i suoi mondi: il nord, la città, la radura. Ho fatto una playlist caotica. Dura parecchio.    -fm
fb/fm - 10.2.2023
... Mentre io mi preoccupo e mi perdo in fantasticherie, questi due invece se la godono: Runa cresce indomabile e fa dispetti, Ariel mostra tutta la sua bontà verso questo cucciolo ed è ancora il mio compagno d'anima, colui che mi ha fatto forza negli ultimi tre difficilissimi anni. Anche loro sono una parte di Peive. Chi è o era, chi diventerà. Come i vivi e i morti (umani e non umani) si tengono, si trasformano e non smettono di sognarsi a vicenda ...
fm - 2023 - https://orso-polare.blogspot.com/tundra-e-peive - www.mardeisargassi.it/tundra-e-peive-reincantare-la-realta
A nord della città cresceva il residuo di una foresta, un garbuglio di rovi dove nessuno andava mai .    Era una foresta che un tempo metteva paura all'umano ma che poi, negli anni, aveva imparato a ospitarlo, annusarlo, temerlo  .
fb/fm - 16.3.2023
... La città era prossima a deflagrare. Marciva, rovesciandosi negli alberi . Ogni giorno il sole si scioglieva sulla superficie di foglie simili a lame; il cattivo odore toglieva il respiro e lungo i marciapiedi le cose che erano state erba e sterpaglie gorgogliavano nella melma . Da dove veniva il rancore, questo viluppo deturpato di materia cosciente ?   Gli alberi, pensò la ragazza, sapevano tutto ...
www.kobo.com/it/blog/tundra-e-peive-un-estratto 
www.minimaetmoralia.it/tornare-a-parlare-con-gli-alberi

La mia scrittura è una conseguenza del fatto che io racconto storie, inventate o rielaborate dalla tradizione, fin dalla primissima infanzia .   Nella narrazione orale non conta giungere a una conclusione, quanto accendere l’interesse usando la voce, le espressioni del viso, i silenzi, trasformando continuamente la storia finché non viene l’alba – immaginaria o reale – e i terrori della notte scompaiono in questo rito del narrare condiviso ... - fm
antonello saiz - www.satisfiction.eu/tundra-e-peive-intervista
...  sono felice di aver scritto questo libro perché i suoi personaggi sono, fra le altre cose, il mio piccolo tributo a tutti i libri sacri che mi hanno protetto, aiutandomi a trovare una voce .   Non si scrive per celebrare sé stessi, per capriccio o "tanto per". Si scrive perché si vive. Si scrive per donare un po' della nostra vita a quanto più di prezioso e indicibile c'è nel mondo .
fb/fm
Volevo trasmettere il concetto che non solo la vita umana ha valore, anzi a volte le vite non umane possono avere un significato addirittura maggiore .
ilaria giannini - www.intoscana.it/tundra-e-peive  intervista
facebook.com/valentina.berengo/videos - 2023
... La poesia fa nascere le storie, perché è la poesia, anche quando nascosta nella prosa, che evoca i mondi .   Comunque la si scriva o disponga sulla pagina .   Per me non esiste una differenza sostanziale :    l’idea di base è affidarsi al suono e allo stridore delle parole per tentare di ascoltare gli esseri nelle loro voci proprie ...
- intervista beatrice la tella - 2023 -  https://marvinrivista.it/eppure-tu-risorgi-nelle-storie-intervista
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LA LUNA SCOMPARSA E LA BAMBINA BIANCA
... ho scritto questo pezzo che è sia una fiaba sia la creazione di una fiaba.
Mi hanno aiutato cinque splendide bambine. Gli elementi di partenza erano: la luna scomparsa, un clan di balene e la plastica ...

 fb/fm - 14.7.2022      -       https://mailchi.mp

 

CIO CHE IL MONDO SEPARA  -  PRESENTE AL PISA BOOK FESTIVAL 2021  
Le sue poesie nascono in un terreno che unisce sapori fiabeschi, fantastici per non dire fantasy .
Che narrino drammi o poteri misteriosi, sono lievi, molto leggibili, a volte cantabili .
Somigliano alla loro autrice. E come se sbucassero da dietro il tronco di un abete, da un racconto inedito di Lewis Carroll .
Si sente il suo amore per Leopardi e per i poeti metafisici inglesi, per Dylan Thomas .

Per Umberto Saba .
Un libro di poesie che tutti possono leggere e godere .

mondadoristore.it - 2021

Il libro di Francesca Matteoni si compone come un’antologia in cui sono raccolti alcuni testi scritti tra il 2007 e il 2021 e una serie di poesie inedite in cui l’autrice racconta lo spirito del luogo, in particolare di quei luoghi dell’Appennino dove ha vissuto per molti anni  .
varesenews - 2021

zestletteraturasostenibile.com/intervista-a-francesca-matteoni - laregione.ch/francesca-matteoni-poesia -   2021



...  sorgiamo come popoli antichi
cancellati nella pelle vegetale .
come simboli antichi ci dipinsero
nell'ocra, nella pietra, con il sangue
della caccia o dell'amore .
ci chiamarono demoni
dal volto piumato
e con le lacrime ci trassero giu
fino al vuoto. ci dettero nomi
che non erano i nostri .
ci appesero nei sotterranei .
ci persero, ci dissero di camminare .
la vergogna tagliava il fiato ...
c'era donato un tempo .  scorreva
sula riva del tuo corpo nella foce .
da  : cio che il mondo separa - inedito
gilda policastro - la repubblica - fb/fm 20.6.2020
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cio che il mondo separa tu ritornalo
al bambino incantato
alla casa-conchiglia che schiude
l'ombra piccola sull'assenza del mare
riponilo nella sua pelle
di vecchio straniero

ricordalo, fallo svenire

pagina 89
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Stava, un giorno, una ragazza in una torre .
La torre si spellava il bosco di dosso
impediva la vista alla luna.
La torre era d’osso e cemento
e qualcosa come il rimorso .
Nella torre non c’era l’inferno
non c’era l’estate, l’inverno
non c’era l’ingresso o l’uscita
non c’era la morte o la vita
c’era un vago rumore di passi
di stomaci tesi.
E una livida stella sul petto .
.


venire al mondo
Foglie nascenti .   Due

filamenti sugli occhi .
Pelle verde, verdi ossa lucenti .
Verde sogno, verde giorno
racchiuso in un campo .
Nella linfa che sale e si annera
le radici che girano -
il sospiro, il respiro, la bocca .
Le parole di una megera ...
fb/fm
- 2021
.

la strega parla
Vinco il tempo nel mio spazio .
Lo creo solido e verticale .
Un telo di lamiera di traverso
al cielo .
Polvere dove era il sangue
polvere a compattare il male .
Chiudo una ciocca nel pugno -
nessun liquido, nessun sudore .
Io dico parole .
Purezza, perfezione .
Io ti dico chiudi l’orecchio
a ogni altro suono
chiudi il tuo corpo
nella mia mano .
Chiudi le cosce, le braccia
lascia salire alle tempie le spire
del mio volere .
Crescere è sempre tradire .

fb/fm
ciò che il mondo separa
.



Gli altri animali non li volevo mangiare
i loro corpi erano le parole per cui volevo vivere
e non infliggere dolore .
Volevo coprire un’ala per sempre senza piume .
La nascosi un una pianta di more
rovo inestirpabile della mia convinzione .
Ci vuole vista lunga verso ogni riparo
per chi sorge stupita e stupita rimane
si disarma fino alla fine, fino alla fine si espone .
Sono nata un giorno senza spine .
.


È tutta qui l’infanzia, campo chiuso
negli incubi si riempie di alberi
invalicabili. Qualcuno muore .
Ogni foglia è una cartina tornasole
Spalanca le mie cose all’erosione.
Crescete, non più semplici animali
non più del tutto immersi e separati
come chi dorme perfetto, al sicuro
ruba all’altro la lingua mentre sogna .
La lingua che vi chiama ora è la vostra
mostra le genti magiche, le spezza .
Eppure dentro il mondo, era il mio mondo .
Allora lo vedevo come un prato
in parallelo al cielo interminato .
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LA DONNA CHE DIVENNE L'ORSO - 2021
... questo mio scritto tira un po' le fila degli orsi nella mia immaginazione e nel folklore che meglio conosco .    Provo a dire dell'amore e dell'ecologia profonda, perché le due cose vanno insieme ... 
fb/fm - 17.1.2021
La Donna che Divenne l'Orso è un testo che ho scritto in prima stesura in due giorni di profonda crisi, a causa della situazione pandemica, ma riprende un discorso per me antico.    Di orsi nei miti, nelle fiabe, nel nord, vengo leggendo e scrivendo da anni.     Questo testo in particolare ruota attorno ai temi di una fiaba diffusa sulla costa nord-occidentale americana :    La ragazza che sposò l'orso .    E poi prova ad andare altrove, approdando qui dove siamo e sono.
fb/fm - 27.1.2021
Lei ha paura, perché ora sa che la verità non può essere piegata al desiderio e nemmeno insegnata con le migliori intenzioni :   è come un osso che entra nella gola e viene risputato, intero, dall’altro che amiamo. Con dolore .    La verità può essere guardata .    Cantata, forse, in una strana poesia che pochi capiranno .   Ora lei conosce la strana poesia di cui deve farsi messaggera .   Non sarà mai del tutto umana, ma avrà la voce degli umani per parlare .   Perché l’anima torni a essere la forma dei corpi, che si cercano oltre ogni pregiudizio o convinzione .    La forma perduta del nostro divenire .   Dell’amare .
www.altrianimali.it

Devono onorare il suo corpo, perché lui possa rinascere e non serbare rancore .   Il rituale è il segreto che l’orso condivide con la donna: si dona a lei, perché lei lo consegni alla morte .   Entrambi sono consapevoli. Questa consapevolezza si incide nella donna come la sopravvivenza : la cicatrice di chi resta fra le soglie .    Se i riti verranno rispettati gli umani non soffriranno la fame .    Se all’orso sarà reso il suo spirito, egli sarà amico delle genti .
fb/fm - 23.1.2021

La scommessa psichedelica  -  2020
Matteoni :   L’ayahuasca è senz’altro una sacra medicina, ma le sue vie di cura possono essere di non immediata comprensione ...
L’ayahuasca ci aiuta nel recupero di questa connessione (coi viventi come con i morti), e ci aiuta a farci sentire parte e non centro delle cose. Inoltre favorisce un approccio poetico al mondo, al riconoscere le voci dimenticate in noi. Prendere l’ayahuasca è un’esperienza di profonda umiltà: bisogna accettare il viaggio della pianta, senza poter decidere aprioristicamente dove andare. Penso che in questo ci sia una grande lezione per tutti. Accetta di essere guidato. E che a farlo non sia un umano, ma un altro tipo di essere senziente ...
federico di vita - esquire.com - 2020
... La nostra è una scommessa psichedelica .   Insieme a me ci sono gli scrittori, giornalisti, politici, scienziati, critici letterari, raver e memer che ho coinvolto con l’intento di mappare tutti insieme un panorama tanto vario quanto imprevedibile  ...
la scommessa psichedelica

libro di hor - matteoni - ballati
... In questo libro parlano animali, parla una persona che forse del tutto umana non è e mi è venuta a trovare spesso, anni fa, quando vivevo a Londra e poi sul mio Appennino, a Torri, dove molto di questo libro è stato composto, ma anche a Santomoro, dove ho imparato ad amare gli ontani del bosco quasi quanto ho sempre amato il castagno. Insomma, ci siamo. Di sicuro il mio lavoro più visionario, se questa parola può andar bene - riprende il discorso poetico che concludeva Acquabuia e che riprenderà, in parte, altrove. Dall'acquabuia alla montagna che sorge, indipendentemente dalla nostra presenza. O assenza.
fb/fm - 9.12.2019

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Tutti gli animali sento passare .
Squittiscono e ringhiano dentro il mio pelo .
Non si voltano eppure ricordano .
Spunta in un chiarore ogni piccola fine .
Non temete la morte, ma l’assenza
questa lunga deriva senza sponda
senza storie né soglia.
orsa maggiore - libro di hor - 2019

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La Montagna
Gli animali entrano nella montagna
portano con sé il dolore.
Guardano le nuvole scendere
dietro la luna e in solitudine
parlano .
Era l’ala di un gheppio
una serpe nel sottobosco ?
Nessuno trattiene l’impronta, la curva
dei musi, il sibilo, il fischio .  Il tempo
è restituito all’odio, espulso dai torrenti .
O forse qualcosa, qualcuno .
C’era laggiù una casa, c’era
una macchia di rovi e lamponi
c’era un margine di digitale bianca .
E sulla testa un seme di felce.
Non tenere nulla per sé
a tutto appartenere
smetterla con l’umano
lasciare al pesce il suo occhio strano
al frustone il passo -
sapere per sempre la folaga con il collo
riverso nel ghiaccio .
Chiamare viva la morte .
Chinarsi  .

poesiaurbana.altervista.org

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Pozzo
Sulla terra, orecchie di coniglio.
Dritte, chiare.
Nelle orecchie di coniglio un suono
metallico scardina travi
verso una luce sul fondo.
La luna si appende a un ferro
che sporge nel pozzo.
Dentro la luna il coniglio
che corre senza terrore.
Dentro il terrore la lingua.
Sotto la lingua il paesaggio
si srotola nell’alfabeto.
Cresce una treccia di sillabe
alla finestra antica.
Poiché nulla resiste là fuori
una teca d’oceano o di vento –
poiché il tempo è una fossa in salita
la bambina-coniglio è fuggita.
Un tanfo di fegato e d’ossa
raschiate da piccole dita.
libro di hor - fb/fm - 1.5.2019

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Ogni stagione devi nuotare più a lungo
verso isole di roccia e pulcinelle
adattarti al crescere dell'onda, al ruvido
del sasso sotto i polpastrelli, al sole fatto avverso .
Sei il corpo di un regno in dissolvenza .
orso polare - tam lin e altre poesie 2010

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Camminare porta sempre da qualche parte
per esempio all’invisibile
dove è nebbia e canneti
dove è fumo e pianeti
dove non sai finché non tocchi
un sasso scheggiato, un vetro
di lanterna rotta .


DAL MATTO AL MONDO - VIAGGIO POETICO NEI TAROCCHI

seconda migliore autrice nella sezione Saggistica della classifica di qualità de L’Indiscreto - 2019
Un viaggio immersivo nei tarocchi, in cui l'esperienza personale si mescola alla letteratura, alla storia e alla poesia, per evocare i significati e i misteri di ognuna delle carte.
Ci sono raccontate le tradizionali figure simboleggiate negli arcani maggiori e i semi e i numeri dei minori, ma il contatto con le carte avviene qui sul piano del magico, lasciando che gli archetipi e le immagini parlino, raccontandosi o nascondendosi, eludendo interpretazioni definitive e aprendosi, quindi, alla voce del lettore con la sua vicenda umana e le sue intuizioni.
Qui si passa dai mazzi di tarocchi classici a quelli moderni, si attraversano i miti dell'antichità, si incontrano i poeti di ogni epoca, si esplorano le fiabe e il folklore.

feltrinelli    -   https://oubliettemagazine.com/la-casa-dei-tarocchi  -  2023
Cosa sono le carte ?  
Provo a definirle con un breve elenco:  sogni lucidi, specchi della memoria, ponti immaginari, illusioni, visioni, piccoli oggetti d'arte, un gioco che con un soffio di vento si sparge nel mondo.
fb/fm - 29.5.2019
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libro per chi ama ascoltare : i poeti conversano tra di loro, le loro parole imbastiscono un senso, valicano le epoche e raggiungono, in modo diverso, ciascuno di noi.
achab - labalenabianca.com - 2019
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giardino  dei tarocchi - intervista  rai 
maggio 2019


https://youtu.be/LqW3EVryLPw

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Con una nota malinconica, una nota del flauto di Pan, getto un occhio indietro, a quel Diavolo che ha accompagnato nell’ultimo viaggio un amore e mi fa cenni beffardi d’intesa, quando la memoria lo richiama. Riesco a rispondere che lo seguirei ancora, proprio come il protagonista di una canzone di De André non può fare a meno di disobbedire ai buoni consigli e seguire Sally, la ragazza zingara, quando la natura è vivida e magica, la giovinezza curiosa.
Mia madre mi disse non devi giocare
Con gli zingari nel bosco
Mia madre mi disse non devi giocare
Con gli zingari nel bosco
Ma il bosco era scuro l'erba già verde
Lì venne Sally con un tamburello
Ma il bosco era scuro l'erba già alta
Dite a mia madre che non tornerò
Sostano su questa strada diseredati e criminali: il re dei topi, un assassino, le prostitute, un pesciolino cieco, eroinomani. Non ci sono condanne, giudizi, biasimo. Così è, ognuno come può sopravvive e chi cade non è peggiore di chi sale – ha la sua parte in questa commedia, in questa straordinaria gita nel bosco. Il Diavolo ci mostra che è un nulla volgere ali di serafino in ali di mostro - e viceversa. A coloro rimasti sulla strada, trattenuti dalla soglia, io mi volgo: serberò anche per loro le lacrime che mi ha donato la Temperanza, e forse per loro sarò umile abbastanza da accettare il crollo della Torre. A chi ho intravisto o amato nelle catene del Diavolo io dico grazie per avermi mostrato le fiamme, aiutandomi a farne luce – grazie per il mio cammino .
fb/fm - 25.5.2020 - arcano del diavolo - dal matto al mondo

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dall'incipit : Tutto inizia sempre come un gioco.     In questo caso un gioco di carte toscane nella cucina di mia nonna, per infinite partite a rubamazzo. E poi sola, quando la nonna si decideva a liquidarmi per dedicarsi alla sua macchina da cucire, disponevo sul tavolino le regine, i paggi e i re, gli assi, che nelle mie teorie infantili erano scrigni di poteri sconosciuti: rossi e neri su sfondo bianco, le passioni e le paure ...  -fm
marta meli - reportcult.it
Tarot drawing3 : Queen of Cups - mazzo Shadowscapes
Veglia, protegge, conforta, accoglie; tutto la tocca e la ferisce, ma per amore risana le sue e le altrui ferite: è una guaritrice, che impara a lasciar fluire nell'acqua il dolore.

fb/fm - 16.3.2020
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È arrivato !   
Rientrata dalla Cornovaglia ho trovato lo Stolen Child Tarot di Monica Knighton, che aspettavo da anni e di cui ho l'edizione limitata dei soli Arcani Maggiori.    Il mazzo si ispira alla
poesia di Yeats sul fanciullo rapito, un testo iconico per me, che ho voluto dei suoi versi in epigrafe al mio romanzo, Tutti gli altri.     E senza Yeats non ci sarebbero i tarocchi e Dal Matto al Mondo.     Detto questo il mazzo è trasformativo, una continua commistione di infanzia umana e mondo animale, dove i bambini degli Arcani si perdono. O forse, finalmente, trovano se stessi.
fb/fm - 10.8.2019
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dal matto al mondo - la pratica - 10 stese per lavorare coi tarocchi
Eccolo! Un
ebook con dieci stese (+1) e altre informazioni, pensato come un diario personale, con fotografie di carte, ma anche di luoghi speciali. Può essere considerato un compagno per il mio libro: Dal Matto al Mondo. Viaggio poetico nei tarocchi ... e usato quale strumento di lavoro con cui interagire liberamente. La vostra immaginazione è quanto conta di più ! Ha un costo super-popolare e potete acquistarlo ... oppure dal mio negozio etsy appena aperto ! etsy.com/shop/AlberodelleFate
fb/fm - 14.9.2019
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cosa ti hanno dato i Tarocchi rispetto alla tua attività di scrittrice e poetessa? Ed essere scrittrice, come cambia il modo in cui «leggi»?
Buona parte della mia passione per i tarocchi proviene dalla poesia .    Lavorare con i tarocchi è come comporre poesie – si guardano le figure e le traduciamo nella nostra lingua .  Forse potrei dire che aiutano a visualizzare meglio quanto arriva dalla sorgente fino alla voce :   quale sarà la storia delle quattro Regine ?   Quando sono stata Regina di Bastoni o di Coppe ?   Si possono ascoltare le carte o si possono disporre, far dire loro certe cose sfidando il senso comune .   Penso all’Eremita come al “fare” poetico, un atto solitario, in comunicazione con i luoghi aspri, le vette, il buio .   Solo quando si è pronti a quella via la luce nella nostra lanterna risplende, e allora ecco che parola e immagine acquistano significato .
vanni santoni - pressreader.com
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PS. Ho letto tante cose

sul farsi riprendere con una parete bianca alle spalle,   pettinarsi,   mettersi il vestito buono,   etc.    ogni volta che si fa una diretta online .     Bene  volevo rassicurarvi che  :      a) pareti vuote a casa mia non ce ne sono .     b) Più o meno mi pettino .     c) Non ho vestiti buoni, ho i miei vestiti e le mie sciarpe che mi fanno sentire come se stessi attraversando la buriana presso il lago Baikal .   Rossetti ne ho, ma mi fa fatica .       Questa sono io, per lo stile ingessato ripassate fra diversi secoli e diverse reincarnazioni. Quindi ... vi aspetto alle 16 per parlare di moda, arredi e tarocchi  !
fb/fm - 28.3.2020

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Paesaggi dell'anima. Tarocchi. Con Carte
Un originale mazzo di tarocchi in cui ogni arcano rappresenta un viaggio in un mondo nuovo, un paesaggio dell’anima, capace di offrire un diverso sguardo sulla realtà e su se stessi. Luoghi e ambienti evocativi diventano simboli della vita quotidiana, offrendo una prospettiva originale di introspezione e saggezza. Il manuale incluso descrive la simbologia intrinseca di ogni paesaggio, i suoi parallelismi con la realtà di ogni giorno e con la nostra anima, e offre chiavi di lettura per l’interpretazione dei tarocchi.
ibs.it - 2023

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orso
a volte
  io credo   il cielo è solo vetro
per questo
non cadiamo ma vediamo. siamo viste .
nuotiamo in una sfera di creature
le tracce oscillano tra il terreno e l'aria
se vien il vento rimbomba sulle superfici
si scarica nei buchi in mulinelli
animali intagliati affollano i sentieri
quello piu' grande fa tremare il suolo
voce di orso di caverna. non vogliamo
che tu sia un uomo.
scendi quando fa fumo dalla casa
quando non si respira per il fumo
ti puliremo il muso dagli insetti.
questa casa è una fossa di cibo.
chiamaci biancaneve e rosarossa.

rosarossa e la misura del mondo - matteoni e d'agostino

orso-polare.blogspot.it/rosarossa

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Ci sono molti modi di mentire
ma solo uno di essere sinceri

cose nascoste dietro le porte



TUTTI GLI ALTRI
  -  tunué francia 2014 - video
Ho scritto il libro in momenti e luoghi molto diversi, componendolo lentamente fra Londra e la collina pistoiese dove sono tornata ad abitare negli ultimi anni. Per spiegarmi: il primo capitolo è uno degli ultimi a essere nato, perché soltanto scrivendo, e quindi anche accettando di non sapere del tutto dove stavo andando,  i fatti narrati acquisivano senso. Alla fine è una specie di matrioska questo libro – ogni bambolina ne contiene un’altra e la più piccola contiene magicamente la più grande. Prima comunque vengono gli eventi, le storie. Quando narri una storia che ha contatti con il tuo vissuto personale ti stupisci di come essa non sia affatto nel passato, ma accade nel qui e ora del racconto e a ogni occasione si ristruttura in maniera differente. Però narri quando un certo processo empirico è concluso, quando puoi mettere dello spazio fra la terra dove ti rifugi a scrivere e quella dove hai incontrato per la prima volta le storie. La riflessione c’è prima e dopo, insomma, ma resta a margine: in primo piano gli oggetti e i volti che sono un tutt’uno con la memoria.   -fm
maria gaia belli  - tropismi.it - 2017

...
TENEVO ORA IN ME LE MORTI DI TUTTI.
QUELLE AVVENUTE CHE GONFIAVANO I FANTASMI, QUELLE FUTURE TRA CUI MI FIGURAVO, COME L'ULTIMO MOSTRO DA RICACCIARE NELL'OBLIO, LA FINE STESSA DI AKELA, CHISSA QUANDO E COME E MAI SEPARATO DALL'AMORE, ANCHE COSI FRANTO E INCAROGNITO, MA NON PIU CON ME.
LA MORTE COME IL SOGNO E' UNA TEORIA DELLA LUCE.

...
.   Sì, anzi no. Ti ho mentito. È vero che lo impiccano, ma lui non è cattivo, è il mondo che va sempre al contrario.

.   Che vuoi dire?
.   Voglio dire che ora è notte e si deve stare a occhi chiusi.
.   Ma se lui muore cosa possiamo fare?
.   Niente. Aspettare e dormire. Dormi, ora. Dormiamo tutti.

pag. 10
All’improvviso tu rallentasti e iniziarono a scendere le lucciole: una folla intermittente e luminosa che nessuno aveva intenzione di chiudere a partorire spiccioli sotto un bicchiere. Così tante e grandi e bianche non credo di averne più viste. Ci esplodevano addosso come stelle.

...
nembo kid - Mio padre era quello coi jeans sdruciti, le maniche di camicia arrotolate sotto il gomito, gli occhiali da sole sulla testa e quelli da vista nel cruscotto della A112 metallizzata, zuppa di fumo di sigarette, le MS, le Morte Sicura, diceva lui. Era quello delle canzoni di Bennato e il Cocco-rockodrillo, che ballava nella mia stanza, facendo smorfie buffe e imitando Capitan Uncino, e sapeva un mucchio di storie su cosa succede in Oriente, un luogo enorme dove si va solo a cavallo, pieno di tigri e principesse. La nostra tigre era Marana, la più forte e coraggiosa del mondo, che una volta aveva staccato con un morso un orecchio a un uomo cattivissimo. Chissà perché questa cosa dell’orecchio. Una tigre è un bestione tanto grosso e spaventoso che Dersù nella steppa ne parla quasi come di una divinità, ti può staccare la testa, ma la nostra strappava l’orecchio.
...
orientamento - Ho scritto la mia infanzia in sogno. Ne escono giorni primaverili, piogge improvvise e sciantillì rossi, visitatori emersi da vite sconosciute come dall’acqua i relitti o le sirene. Un gioco ordinario che si trasforma nella più ardita delle scoperte. Non ero mai certa che i miei compagni fossero solo bambini, proprio come me. Parlavo molto, moltissimo, ma giuravo nel silenzio di non dimenticare mai ciò che riuscivo a rubare oltre la soglia del visibile.
...
angela - Le lacrime venivano giù nel cerchio di luce dove stava il gatto, che era l’unico che io riconoscessi e non avevo abbastanza forza né linguaggio per oppormi a quanto sarebbe successo, alle voci dei miei parenti che dicevano di riportarlo dall’Angela, che di sicuro si era perso ed era finito alla nostra porta per caso.
È che non sa parlare - dissi.
... Sarei stata colpevole sempre della distanza tra me e gli altri, del restare appartenente al popolo dei muti, in fondo, nonostante la menzogna delle parole. Le persone nella stanza non avevano più volto. Le disprezzavo, tutte. Disprezzavo il fatto che non sapessero ciò che mi scuoteva, che sorridessero, che fossero sostanzialmente indifferenti al destino del gatto, preoccupati in primo luogo di bersi il caffè. Non volevo, in alcun modo, mai, essere loro.

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romanzo 'di luoghi e di persone'
' UNA PARTENZA. UN RITORNO. e la consapevolezza indicibile che ovunque noi possiamo andare, qualsiasi ferita inferta e subita o ambizione, sogni di grandezza ci vaghi per la mente, c’è una memoria che resta fissa, non ha fretta, ci attende sul limite delle cose e le ricompone, come se mai ci fossimo dispersi '  -  fm

martina salvadeo - reportpistoia.com - 2015


https://youtu.be/3Ghnh8NjnNA  -  TUTTI GLI ALTRI - INTERVISTA - 2015

soundcloud.com/whatsapp-audio  -  NINNA NANNA di FM - letta da FM - 2020

neve nel tuo paesaggio
sono sola.
osservo chi è sepolto
nel tuo petto
la traccia della gioia
il mio dolore.
dolore addormentato
come un figlio
sei un corpo tutto chiaro
di memoria.

fb/fm - 2015

Rondine
Il corpo non resiste dentro gli ossi
ghiaccia come acqua in superficie
è l’occhio frazionato nelle lastre.
Scrivere – è questo perdere peso –
le ali stese stracci di bucato
la polpa diradata dalle arterie.
Un pendaglio sospinto malamente
nel foglio dove schiarisce, allarga
la colla stinta sulle ragnatele.

tam lin e altre poesie -  2010

 

 

 



Dentro la casa c’è l’albero
e nell’albero la porta
conduce a un bosco d’impronte.
Una luce di terra e corolla
d’acqua riflessa in una foglia.
Ti conosco dal giorno in cui l’arco era un ramo
dove andiamo è dove ritorno.
Se respiro il tuo mondo è frescura.
Prenditi cura di me.

da lamponaia - ilprimoamore.com


Buio
io credo sia stato
ma come un lampo nel campo rovesciato
nell’anno che sortivo dall’ossario
e m’invischiavo al cretto
svenavo l’amnio della camiciola
nel foro sgangherato della terra.
Te la ricordi, la voce quando è un filo senza bocca
un fumo risalito come certe arie dell’alba
poi è limpido lo stelo,
la prima cavolaia, la farfalla?
Scendono per tre giorni le trivelle
inghiottono la pelle e il tremolio.
Sono il bambino-ghiaccio, il bimbo immobile
roccioso, il singhiozzo.
Non è che tutto ha sempre una ragione.
Dal fascio acceso della televisione, sei come me
mi senti, puoi salvarti. Puoi esistere
anche tu dimenticato,orbato
del tuo pezzo di paura. Non vedo più
troppo bene il sole.
Altri bambini, altrove, si proteggono.
Si calano l’un l’altro nel mio cuore.
Dev’essere così, mamma, che accadono
le cose morte, velocemente inutili nel mondo
– la screziatura delle pratoline
le ciocche troppo lunghe, aggrovigliate,
i graffi quando si corre forte
le braccia raggiate nel sudore
l’odore, le teste immerse, sporche.





ACQUABUIA

metamorfosi e storie che consegnano qualità umane agli animali ed alle piante per cercare di rispondere a spinose domande sull'esistenza .
manifesto - 2014
La poesia di Francesca Matteoni è un pieno di natura: alberi, bambini, animali, fantasmi di amanti e pietre, dalle quali sale il sussurro, ancora attivo, delle madri. Ma non ingannino i nomi veri di animali e piante: qui è natura che trasfigura in bestia, creatura umana, fiore e sangue che sporgono, a fiotti e a fenomeno carsico, dall'indistinto. Tutta questa materia espone sempre e comunque il suo rovescio fiabesco, ectoplasmatico, e chi si muove in essa ha raramente consistenza di creatura umana già formata, è idea preumana dell'uomo o narrazione dell'umano che si espande, a slancio o per crescita lenta, esponenziale, dal nucleo magico e onirico dell'infanzia.
ibs - 2014
PREMIO NAZIONALE POESIA E TRADUZIONE POETICA ACHILLE MARAZZA - 2015
motivazione -
Frammenti geografici della provincia e città di Pistoia: la strada della Riola, il Comune
della Sambuca Pistoiese, le Limentre e il paese di Torri, la vecchia ciminiera, i campi nei dintorni, le tre strade che s’immettono l’una nell’altra, formandone una sola, ellittica, dove sono cresciuta”. I nomi di luoghi che avete appena ascoltato hanno una precisa funzione in questo libro premiato nella sezione giovani ma assolutamente maturo: sono gli argini che frenano lo smottare di pagine-scaglie, di versi-tuorli, di fiori che crescono dalle pance dei morti. L’elenco scandisce un ritmo, evita l’enfasi, il dissolvimento nell’oscuro. L’acqua deve essere raccolta per non soccombere al dilagare del verso nell’indistinto, per non essere inghiottita dal gorgo sonoro del buio: Acquabuia senza trattino. Anche stavolta (come nei suoi libri precedenti) il mondo che Francesca Matteoni ci racconta è quello dell’infanzia, ma si tratta di un’infanzia definitivamente adulta, attenta a ogni minimo fruscio, con le orecchie della poesia dritte verso la luna come quelle delle lepri. E’ questa attenzione che fa di ogni poesia un’ architettura autonoma costruita da dettagli in cui la fiaba entra con l’autorità del rito e con la memoria della crudeltà delle creature e della paura delle prede. Ecco allora l’importanza di gesti come cucire, camminare, curvarsi: sono loro che modificano lo spazio tessendolo, solcandolo fino a trovarne il cuore, come in questi versi :

cuore

Questo è il mio cuore cucito .

Nella cucina di notte

sul ripiano che porta alla stufa

mi rannicchio e cucio ...

fb/fm





nazioneindiana.com/acquabuia  - poesie

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Nel 2013, in un appartamento del nord di Londra, scrivevo queste poesie, che poi sono diventate la parte conclusiva del libro Acquabuia, uscito l'anno seguente. Recupero la prima che mi ha "raccontato" per diverso tempo e ancora è una parte di me. A volte è più facile dire la verità così. Stamani pioviggina nel bosco e assomiglia al mio umore.

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QUESTO È IL MIO CUORE
Questo è il mio cuore cucito .
Nella cucina di notte
sul ripiano che porta alla stufa
mi rannicchio e cucio
piccole tigri dormienti
nella sua valvola rotta .
Filo di foresta dalla finestra sporca .
Ci sono molti strati di sonno
qua sopra -
ciglia che cadono sugli occhi
dal pelo delle tigri.
Luce che sfrigola, ringhia  -
il cuore è interrato
nel congelatore .
Non lo puoi aprire .
Ha un gomitolo di ghiaccio
nella coda .
Quando lo guardi
lo vedo .
fb/fm - 12.7.2020

 

 

IO SARO IL ROVO

OSPITE A POESIAFESTIVAL  - castelnuovo modena - 2021
Si pensa alla fiaba come a qualcosa di innocuo, un momento di condivisione, di commiato dalla veglia al sonno. Ma la fiaba, dietro i suoi toni di sogno, nasconde esperienze, ammonizioni, anche traumi: lo sapevano bene i fratelli Grimm, Andersen, Calvino, che nella loro riscoperta non ci risparmiano alcun dolore, e lo sa bene Francesca Matteoni, poeta, storica e folklorista, che in questa raccolta rielabora le fiabe dell'infanzia e le unisce ai suoi paesaggi, alle sue terre e alle sue esperienze, rinnovandole, vivificandole. Al fulcro di questo immaginario troviamo il rapporto d'amore e conflitto dell'umano con le altre specie, del mondo vegetale con il mondo animale, dell'uomo con la donna. È una magia semplice e terrena, quella di "Io sarò il rovo", e proprio per questo è impossibile resistere all'incanto.
ibs - 2021

... Sono fiabe ma molto crude .   Direi dai 15 anni in su !

estratto - fb/fm - 23.9.2021
Nella Terra dello Spirito Cigno crescono le ali per il dolore .   Ogni ferita una piuma .     Ogni male un battito d’ala. Nella Terra dello Spirito Cigno gli uccelli si affilano i becchi nelle viscere fino a toglierti l’umanità .     Che significa la tua disperazione .   Nella Terra dello Spirito Cigno i sentimenti vengono disintegrati nella bellezza .    Nella Terra dello Spirito Cigno non ti importa di essere amata .    Smetti di supplicare. Nessuna angoscia, nessuna attesa, nessuno che ti volti le spalle .   Nella Terra dello Spirito Cigno sogni solitudine e armonia mentre scivoli dentro le correnti dell’aria .    Nella Terra dello Spirito Cigno l’acqua è ghiaccio limpido che rimanda la tua immagine non corrotta .   Nella Terra dello Spirito Cigno dilaniano il tuo futuro per il presente .  Il presente ha la tempra di un re che fu scacciato dal mondo .   Lui non respinge nessuno a patto che i suoi ospiti si lascino sventrare. Nessun sacrificio .    Nella Terra dello Spirito Cigno sei libera dall’amore.
incipit io sarà il rovo - fb/fm - 2022

Bisogna avere il coraggio - o la sventura -  di perdersi per scoprire qualcosa di sé, perfino rischiando di non trovarsi mai del tutto, suggeriscono le immagini e le parole delle fiabe  . -fm
Nei campi, presso il ruscello, c'era una casa in un vecchio mulino .     Nella casa viveva un uomo con i suoi due figli :   un bambino sugli undici anni e la sorella, di poco più giovane .    La casa, i campi, il ruscello era tutto quello che avevano, il loro confine e la loro prigione :   quando la madre se ne era andata, sul luogo era caduto un sortilegio e nessuno di loro poteva uscirne .
Io sarò il rovo - fb/fm

-  Un giorno questa casa sarà vinta dai rovi e i rovi cercheranno il tuo corpo .    Lo culleranno, lo proteggeranno e quando arriveranno al cuore ritorneranno le tue ali, quelle che senti a volte pungere nelle scapole, quelle che fremono come piume nel respiro quando qualcuno ti ferisce e vorresti scappare, ma resti incollata al suolo  .

-  Vorrei tanto volare, mamma .  Voleremo insieme ?

-  Oh, questo non è possibile .    Ma tu non dartene pensiero: gli angeli non hanno memoria delle esistenze terrene, ricordano la luce e l’aria che li sospinge in una danza, lassù  .
-  E dove sarai tu ?
-  Io sarò il rovo .
fm - illibraio.it/il-brutto-anatroccolo -   tropismi.it/intervista  -  ecodelnulla.it/sperimentare-il-selvatico   -   2021
www.eurolitnetwork.com/italian-books-you-need-to-know - 2023

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STREGHE NOVELLE E MAGHI APPRENDISTI - MANUALE  ESSENZIALE DI MAGIA

La magia è più vicina di quanto si creda: tra le pagine di un vecchio libro, nella luce della luna che filtra dalla finestra, in gesti, luoghi e oggetti capaci di diventare simboli e speranze. Questo volume è un vero e proprio manuale per avvicinarsi ai segreti della natura, dell'anima e del corpo e raggiungere una nuova, più profonda consapevolezza attraverso il pensiero magico. La storia della stregoneria nei secoli, le figure e le personalità più significative, le caratteristiche e gli strumenti delle pratiche magiche si affiancano a una serie di esercizi, incantesimi e suggestioni per avvicinarsi al mondo affascinante e variegato della stregoneria contemporanea.
libroco.it - 2021

CHIEDI ALLA STREGA - TAROCCHI PER PRINCIPIANTI
Un viaggio, dedicato ai principianti ma anche ai cartomanti già esperti, alla scoperta della magia divinatoria dei tarocchi. Un manualetto ripercorre la storia dei tarocchi, descrivendone il simbolismo e le interpretazioni, e offre poi indicazioni pratiche e istruzioni su come leggere le carte. E non è tutto: su ogni carta, le illustrazioni riproducono immagini di celebri streghe della storia e di vari simboli della stregoneria - oggetti, strumenti, animali - pronti a rivelare i loro arcani segreti.
libreriauniversitaria - 2021
tarocchi grunge
La parola grunge ha originariamente il significato di "sporco", "trasandato"; si riferisce a un suono rock senza filtro e ben si adatta al simbolismo esoterico dei tarocchi.
Questo mazzo è un'avventura che attraversa il mondo misterioso degli Arcani per arrivare al cuore del grunge, l'ultimo grande fenomeno della musica rock, nato a Seattle negli anni Novanta e diffusosi come stile culturale in tutto il mondo.
Il cofanetto contiene il mazzo di 78 Tarocchi e un manuale che accompagna nella lettura dei loro messaggi divinatori.
ilgiardinodeilibri - 2021
Fenomeno culturale e musicale che ha segnato indelebilmente gli anni Novanta del Novecento, il rock senza filtri del Grunge, con le sue atmosfere ruvide e graffianti e i suoi personaggi iconici, ben si sposa con il simbolismo esoterico dei tarocchi. Nelle evocative e inedite illustrazioni di questo mazzo, canzoni e rockstar diventano archetipi delle inquietudini di un'epoca, icone del sogno, della trasgressione, della ricerca di identità di un'intera generazione. Accompagna il mazzo un libretto che ripercorre brevemente la storia dei tarocchi, spiegando significati e interpretazioni delle carte e offrendo istruzioni pratiche per la lettura divinatoria.
ibs - 2021

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Una strega si muove sul confine fra disgusto e fascino, capacità straordinarie ed emarginazione sociale
Il famiglio della strega

 

Montelago Celtic Festival - serravalle chienti_mc - incontro con francesca matteoni

sul significato delle  streghe  di ieri e di oggi - lug_ago_2024

ilcittadinodirecanati.it


FACEBOOK

C'è una cosa che mi rassicura sempre quando la gente parla e scrive di padri e di figli .    Non sarò mai né l'uno né l'altro .    Sono femmina  .
fb/fm - 27.1.2020

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Quando vivi o hai vissuto tanto a Londra

il tuo quartiere diventa un luogo elettivo da cui esplorare il resto di questo microcosmo urbano,   sempre in movimento eppure sempre fedele a sé stesso  ...  Poi mi sono seduta senza far niente a Leicester Square, una "nessuno" nella folla,    una figlia errante della città .    Grazie Londra per avermi accolto ancora .    La me ragazza, donna e strega .    La me che divide il cibo con piccioni e scoiattoli .    La me che sta nel rigagnolo, ma guarda le stelle.
fb/fm - 12.5.2022

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Ho un sogno
Non trovarmi più davanti la parola Natura con la maiuscola, come se fosse il totalmente altro da noi.
Forse così, eliminando questa distanza lirica e potente, inizieremo a capire che non siamo altro. Nel bene come nel male. E di male sappiamo covarne tantissimo.
fb/fm - 14.4.2023

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A notte tarda

Quando accadono le cose terribili di cui riceviamo notizia in questi giorni e di cui tranquillamente scriviamo sui social, con un po' meno tranquillità dovremmo almeno provare a rimuovere le certezze e chiederci chi è l'oppresso .    La sola domanda potrebbe rompere le parti .    E sgomentarci più dei morti  .
fb/fm - 11.10.2023

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Il riassunto di come inizia il mio anno 2024
Il vento che ha soffiato nel 2023 mi ha in molti sensi colpito, sballottato, e si è preso qualcosa di molto importante, che non potrà tornare  .
Mi spinge nel 2024, anno che già so sarà durissimo.
Ma anche io sono vento  .

fb/fm - 15.1.2024

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Non c'è opera umana, nessuna e ripeto nessuna, che valga una foresta, la neve, lo scandirsi - perduto - delle stagioni, l'acqua pulita  .
fb/fm - 16.2.2024

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Non dirò ovunque tu sia, perché per me ogni altrove è qui, nella materia che ci ospita e che prosegue, indipendentemente dalla nostra forma .   Materia che è tante cose - memoria, dolore, perfino incredulità, rabbia, ricordo e gioia .   E poi i boschi dove sei volato come cenere, i luoghi che conservano il tuo passaggio: casa, attrezzi, strade, persone .
Mi hai fatto arrabbiare così tante volte quando eri vivo e - da bambina - tante volte aspettare che tu arrivassi in qualche modo e non sei mai arrivato .
Le rivorrei tutte .
Buon compleanno, babbo .

fb/fm - 23.2.24

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. foto : FM a londra in camden town - 2013


Il Mercato delle Fate
Oggi giochiamo al mercato.
Inventiamo, cuciniamo, disegniamo
nell’inverno tutto illuminato
decoriamo, incartiamo e poi vendiamo !
È il giorno tanto atteso della festa.
Un suono di nevischio e campanelli
porta dentro la gente la foresta.
Rumore sognato, rumore appena udito
rumore che è sempre vicino
e ogni vecchio lo sa, se lo ascolta
di essere ancora bambino.
Venite che è l’ora speciale
l’ora vagante per cui curiosare –
c’è un gioiello di muschio e di lana
una stella di pietra, una collana
una lisca stregata di lino
una chiave, un baule e una mappa
il fiabesco acciarino di un mago
che trasforma le briciole in zuppa.
Guardate, comprate, non andate via
è fatta a mano la fantasia –
una torta farcita, una tazza di tè
una roba che non so che cos’è
ma sarebbe perfetta a casa mia.
festa di santomoro 2015

LA BAMBINA STREGATA
La fiaba la conosci, ma è diversa
non sono in pericolo e non mi sono persa
sola e segreta, se mi addormento
sono io stessa a gettare l’incanto.
Là nel tuo mondo annuso il male
e mi proteggo come fa un animale
tana o rudere abbandonato
tutto il paese si fa roveto
si cuce stretto al cielo spinato
e non c’è alcuna porticina
nel mio mondo di strega bambina.
I miei capelli son tutti nodi
le dita chiodi
non ti devi allungare
non mi puoi mai toccare.
Piegati sotto il bosco, tagliati, arranca
in me c’è qualcosa che ti manca
io non temo, se parli più non credo
non chiedo di uscire, non ti aspetto
serro il mio fuso come un’arma sul petto
non mi devi salvare
se vuoi entrare devi sanguinare
Svegliati se mi vuoi svegliare.




le pietre
La strada finiva in un muro verde
di cantiere, le montagne altissime
disintegrate al prato - la volpe
uccisa, le pozze disseccate
delle stelle. Le voci.
Non devono restare vuoti i luoghi
tenere stolti la fame, scarnirsi.
Tu come me amavi la finestra
della casa, i boschi filtrati piano
improvvisi dentro il libro, erano
belli i tetti macchiati dalla luce
il chiamarsi dai vicoli, i falchi.
Salgono dal basso, dalle lamiere
i fuochi, al freddo dei contorni
la pelle si disabita, si stringe.
Due bambini biondi con i vestiti
dei segreti, del tempo zitto, nostro
i pantaloni a coste, la lana stretta
dell’inverno, i giochi sul tappeto.
Sono rimasta sola nella foto.
La tua giacca composta nelle mani.
Dietro di me è questa feritoia
non posso ritornarvi né gettare
una moneta, un sasso, per farti
sollevare. Le dita appese ai ganci
ai chiodi marci della devozione.
Tu sei anche il riccio rannicchiato
il muso reclinato, indagatore
lo scavo nella carne il mio riparo.
Una ad una le pietre sul mio corpo
emergono dall’acqua al tuo passare.
Conoscerti raschiato dal silenzio.
Spezzarsi.
Accettare.
.


testo di chiusura di un poemetto più ampio, che uscì nel 2010, nel Decimo quaderno.    La scrissi nel 2008, una sera a Brixton dopo un pianto forte e liberatorio per dieci anni di mancanza e tutta un'infanzia invece di memoria. -fm
fb/fm - 21.3.2017

 

 

  







certi lupi
Devi vedere l’uomo
per liberare il lupo
Devi saperti dentro l’inganno
sporca di sangue e parole
aprire la bocca, sputare

Altri lupi ti guardano se li accogli
'Lascia il dolore'   dicono
'Cammina fino a qui'
Apprezzano la distanza
Ti fai spazio
estratto
nazioneindiana.com/due-poesie-sullamore 



Che cos’è il Viaggio dell’Eroe ?

Un percorso che ci porta a dar forma ai nostri sogni, all’incontro con l’altro e alla maturazione.   Un racconto di sé e della propria esperienza usando la via della fiaba e le sue parole-mondo .   partiremo da casa, ci inoltreremo nelbosco, conosceremo aiutanti misteriosi e affronteremo antagonisti sfuggenti. la destinazione è tutta da inventare.

...
l'eroe riprende il cammino per i paesi collinari e le periferie : attraverso la poesia imparerà a mutare forma, adattarsi, perdersi perfino, incontrando nuove possibilità e riconoscendo se stesso negli altri.   ricordandosi soprattutto che nella fiaba della vita si parte da soli ma si torna insieme .
da locandina




Poeti in classe

capo d'orlando messina - presentazione del libro per bambini - e non solo - in cui 25 poeti contemporanei - tra i quali francesca matteoni - si presentano e scrivono per loro un testo inedito. Ciascun autore accompagna il suo testo con una presentazione di sé ai bambini e un breve racconto del suo primo incontro con la poesia.
maria chiara ferraù - ecodisicilia.com - 2018

 


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AUTORITRATTO
Gli altri animali non li volevo mangiare
i loro corpi erano le parole per cui volevo vivere
e non infliggere dolore .
Volevo coprire un’ala per sempre senza piume .
La nascosi in una pianta di more
rovo inestirpabile della mia convinzione .
Ci vuole vista lunga verso ogni riparo
per chi sorge stupita e stupita rimane
si disarma fino alla fine, fino alla fine si espone .
Sono nata un giorno senza spine .

1 settembre 2017
(non lo faccio mai di mettere su mie cose
inedite, ma oggi ne ho bisogno).
fb/fm - 17.4.2020

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Vi ricordate le filastrocche

assurde che usavamo da piccole per fare la conta e altri giochi ?    Rime e assonanze fuori dai significati più comuni .  A me è sempre piaciuto inventarne .   E' l'aspetto più liberatorio della poesia .
Stamani, mentre Ariel reclamava la sua parte di coccole e Runa era dispersa in cucina, mi sono svegliata con questa in testa .    Eccola qui  !    
Buone filastrocche matte a tutti.

fb/fm - 9.11.2023
filastrocca tutta matta
.
due balene col cappello
tre caimani senza ombrello
quattro nuvole vaganti
cinque gatti saltellanti
sei cestini misteriosi
sette ghiri vanitosi
otto rane con la fionda
nove stelle dentro un'onda
manchi solamente tu ...
un leone col tutù !

 

 

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EMPATIZZARE CON GLI ANIMALI 

È difficile trovare nel panorama letterario italiano novecentesco opere o autori che si siano schierati apertamente con l’animale.    Difficile, ma non impossibile e non stupisce incontrare questo pensiero coniugato all’antifascismo in Piero Martinetti, unico filosofo accademico fra i dodici docenti universitari che rifiutarono di prestare giuramento al manifesto fascista.    Martinetti attribuiva agli altri animali una coscienza, accogliendoli nella fraternità universale.    Si schierava per la parità fra gli esseri sia che abbiamo ali, zampe, gambe, sia che si muovano in auto o strisciando sul suolo.

indiscreto.org/perche-dovremmo-empatizzare-con-gli-animali

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Oracolo degli animali sacri
Ispirazioni e messaggi dalla natura sacra e selvaggia. Vivida. Con Libro Carte
Da sempre ci seguono, ci aiutano, ci ispirano, ci guidano, ci spaventano e ci proteggono: da millenni l’umanità attribuisce agli animali un’intensa forza simbolica e spirituale. Questo splendido mazzo di carte divinatorie conta 50 immagini di animali considerati sacri in differenti culture. Splendide illustrazioni realizzate con la tecnica dello scratchboard riproducono su ogni carta la figura di un animale, la cui natura ancestrale si carica di significati e valenze capaci di fornire all’uomo le risposte che cerca, come un vero e proprio oracolo. Un originale mazzo di 50 carte divinatorie che riproducono figure di animali sacri. Un piccolo volume che spiega come interpretare le carte e il significato simbolico che ogni animale possiede. Splendide e poetiche illustrazioni realizzate con la tecnica dello scratchboard.
amazon - 2022

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