in nessuna lingua
è difficile intendersi
come nella propria lingua
karl kraus
.
3 VERSI PER COMPLESSIVE DICIASSETTE SILLABE
wikipedia.org/wiki/Haiku
Inizialmente indicato con il termine
h o k k u (発句?
lett. "strofa d'esordio"), deve il suo nome
attuale allo scrittore giapponese Masaoka Shiki
(1867-1902), il quale coniò il termine verso la fine del
XIX secolo, quale forma contratta dell'espressione
haikai no ku (俳諧の句?,
letteralmente "verso di un poema a
carattere scherzoso").
Blue sky and twelve stars
Embracing a round red sun
A fraternal hug Cielo azzurro e dodici stelle
che abbracciano un rotondo sole rosso
Una stretta fraterna federica bertacchini vince 2° concorso
internazionale haiku in inglese promosso
dal ministero degli esteri giapponese e dall'unione europea
2011
dal 2013
primo concorso di poesia
"haiku" inglese Giappone-Ue Il ministero dell'Educazione giapponese e la Delegazione
dell'Unione europea a Tokyo hanno indetto un concorso per
selezionare i migliori "haiku", la composizione poetica tradizionale
giapponese, in inglese destinato agli amanti della raffinata arte
nipponica appartenenti all'Unione europea, compresa la Croazia, e in
Giappone. tema
l'"Arcobaleno". mos - tmnews.it - 2013
Un gatto nero in candeggina finì
dal 2012 primo libro che in Italia propone gli haiku ai
bambini.
E' firmato da Pino Pace e illustrato da Tai Pera,
giovane taiwanese, che ha cercato di proporre ai bambini lo spirito
degli haiku, che ben conosce, con disegni ironici e divertenti. Le
sue illustrazioni a piena pagina rendono il libro "Un gatto nero in
candeggina finì..." un testo tutto da gustare! ilfaroonline.it
HAIKU È UN
COMPONIMENTO POETICO
UNA BREVISSIMA POESIA FORMATA SOLO DA TRE VERSI. UNA POESIA DI
CONCENTRAZIONE. HA CARATTERISTICHE MOLTO PRECISE.
NELL'HAIKU CLASSICO I VERSI SONO FORMATI DA UN NUMERO PRECISO DI
SILLABE.
IL PRIMO VERSO CONTIENE CINQUE SILLABE, IL SECONDO SETTE SILLABE, IL
TERZO VERSO DI NUOVO CINQUE SILLABE. UN TOTALE DUNQUE DI DICIASSETTE
SILLABE.
la sillabazione non tiene conto dei
dittonghi. si possono unire due vocali.
esempio - bugie = bu - gie .
ALL'ORIGINE I
CONTENUTI
DELL'HAIKU ERANO LA NATURA, I SENTIMENTI E LE EMOZIONI DEL POETA NEI
CONFRONTI DELLA NATURA. MA OGGI SI SCRIVONO HAIKU IL CUI CONTENUTO
PUÒ SPAZIARE OVUNQUE.
cascinamacondo.com
METRICA
. primo verso
l’accento è piano e le sillabe rimangono 5 . secondo,
l’accento è tronco e la sillabe diventano 6 e non 7 . ultimo verso, l’accento sdrucciolo
impone 6 sillabe e non 7 Nel computo delle sillabe, altra regola è la
sinalefe : dal greco fusione insieme, è una
figura metrica in cui, nel conteggio delle sillabe di un verso, sono
unificate in una sola posizione la vocale finale d’una parola e
quella iniziale della parola successiva. Un primo
esempio lo si può notare nel verso «mi ritrovai per una selva oscura
- Dante, Inferno I, 2 antonio andriani - primonumero.it
HAIKU È UNA FORMA
POETICA
ASSAI BREVE
COSTITUITA DA TRE VERSI DI
CINQUE,
SETTE
E ANCORA
CINQUE
SILLABE. LA TRADIZIONE IMPONE CHE QUESTA COMPOSIZIONE CONTENGA
ALMENO UNA PAROLA CHE EVOCHI LA STAGIONE DELL'ANNO.
SI TRATTA PROBABILMENTE DELLA FORMA POETICA PIÙ BREVE ESISTENTE AL
MONDO: PER CREARE UN VERO HAIKU IL POETA DEVE ESSERE INSIEME BREVE E
CONCISO AL FINE DI RIUSCIRE A RACCHIUDERE UNA PROFONDA COMPRENSIONE
SPIRITUALE DELLA NATURA IN UNO SPAZIO ESPRESSIVO COSÌ LIMITATO. IN
QUESTO MODO, ATTRAVERSO I CAMBIAMENTI DELLA NATURA CHE SI
CRISTALLIZZANO NELLA SUA MENTE, EGLI ARRIVA AD ESPRIMERE IL MONDO
DELL'INTANGIBILE.
PER LORO NATURA GLI HAIKU NON HANNO MAI UN TITOLO .
Gli stati d'animo
Nell'haiku il poeta fissa uno stato d'animo attraverso le immagini
della natura che lo circonda. Sabi, il silenzio
il
sentimento della solitudine, del distacco, della calma immutabile;
sabi è la contemplazione senza tristezza. Wabi, l'imprevisto
lo
stato d'animo prodotto da qualcosa di inaspettato che attira
l'attenzione e risveglia dalla malinconia. Mono no aware, il sentimento delle
cose
la
nostalgia, il rimpianto per il tempo che passa, la comprensione
della mutevolezza e della caducità senza sofferenza. Yugen, il misterioso
lo
stato d'animo prodotto dal fascino inspiegabile delle cose, il
sentire un universo 'altro', colmo di misteriosa unità.
http://it.wikipedia.org/wiki/Haiku
HAIKU E DINTORNI
FORMA POETICA PIÙ BREVE ESISTENTE AL MONDO... ESISTONO ALMENO
DUE MODI ...IL PRIMO STILE È CARATTERIZZATO DAL FATTO CHE
UNO DEI
TRE VERSI - NORMALMENTE IL PRIMO
- INTRODUCE UN ARGOMENTO CHE VIENE
AMPLIATO E CONCLUSO NEGLI ALTRI DUE VERSI. IL
SECONDO STILE PRODUCE HAIKU CHE TRATTANO DUE ARGOMENTI DIVERSI MESSI
FRA LORO IN OPPOSIZIONE O IN ARMONIA ...
NATO IN GIAPPONE NEL DICIASSETTESIMO SECOLO È APPRODATO IN
EUROPA NEL VENTESIMO INFLUENZANDO SENZA DUBBIO LA PRODUZIONE POETICA DI NUMEROSI AUTORI EUROPEI DAGLI
ERMETICI - IN PARTICOLARE
UNGARETTI
- AI
FUTURISTI E DADAISTI
...FENOMENO MONDIALE... IN GIAPPONE CI SONO ATTIVISSIMI GRUPPI DI POETI CHIAMATI HAIJIN CHE SI
RIUNISCONO PER PARLARE DI HAIKU.
L’haiku è, infatti, una poesia essenziale,
dal linguaggio disadorno, scevra di fronzoli e retorica, che
fotografa un istante preciso ed intenso. Il suo tema principale è il kigo,
ovvero il riferimento stagionale, il
quale non necessariamente coincide con la stagione cui il poeta
allude ma, anzi, più spesso s’incarna in un luogo o in una festività
o in una pianta o in un animale rappresentativo della medesima; in
Giappone esistono addirittura delle antologie, che prendono il nome
di saijiki, che raccolgono tutti i riferimenti stagionali divisi per
categorie.
Attraverso il kigo, il poeta “fissa” uno stato d’animo e dà voce ad
un sentimento di malinconia, di nostalgia, di mestizia che è in
netto contrasto con la natura che lo stesso contempla.
La poesia haiku, da alcuni anni a questa parte, ha preso piede in
tutto il mondo, al punto di essere addirittura insegnata nelle
scuole americane e marocchine; da sempre, la letteratura ne è ricca:
scrittori del calibro di Kerouac, Neruda, Borges e Sanguineti, hanno
scritto magnifici haiku.
dalila giglio - retroonline.it
kigo
riferimento alla stagione nella quale è composto l'haiku o a cui è
dedicato
fu-ryu
haiku è un kata cioè una via, con propri percorsi
e specifiche caratteristiche.
Dentro il kata dell'haiku c'è il naturalismo lirico dell'animo
giapponese, ma anche il furyuovvero
“il gusto proprio dello zen nella sua percezione dei momenti senza
calcolo della vita”, nel quale sono ravvisabili, come elementi
strutturali,”quattro
stati d'animo fondamentali”: sabi,
wabi, mono no aware, yugen, tra loro
strettamente legati, separati solo da sfumature sottili. Sabi =
quieta, intensa solitudine (ma non c'è tristezza in essa, bensì un
non attaccamento, una non sovrapposizione del proprio ego agli
eventi) Wabi= il
rivelarsi dell'inatteso e profondo senso dell'essere dei gesti più
modesti, di ogni piccolo evento Aware =
il momento del rimpianto e della nostalgia, il senso della
transitorietà del tempo e del dileguarsi del mondo, però non è
sofferenza cieca, e non va confusa con un senso irreparabile di
perdita. Yugen =
il mistero, l'ineffabile, l'inafferrabile.
carlo menzinger - calamandrei.it/haiku.htm
keiryu
componimento poetico di quarantadue sillabe distribuite in
cinque versi secondo la metrica
7-9-8-9-9.
genere poetico che utilizza le suggestioni ispirate dalla natura per
generare riflessioni interiori profonde - primi
passi per iniziare un percorso di consapevolezza.
dal giapponese "torrente di montagna" dai toni
metafisico-esistenzialistici e filosofici il cui scopo è quello di
consentire all'uomo una profonda e sincera indagine introspettiva.
I primi tre versi costituiscono lo
izumi "sorgente" mentre gli ultimi due, ad essi intimamente connessi
ma di più ampio respiro concettuale, formano il cosiddetto nazo no
kaze - letteralmente, "enigma del vento"
ovvero un'incisiva e criptica conclusione o un paradosso che stimoli
il lettore ad una riflessione esistenzialistica sul tema affrontato.
Nel keiryu, a differenza di altri generi poetici quali ad esempiohaiku e tankale suggestioni ispirate dalla natura e dall'incessante
alternarsi delle stagioni divengono occasione di auto-analisi
intimistico-spirituale, punto di partenza per un percorso di
consapevolezza che nel nazo no kaze trova la propria essenza
giustificatrice.
poesia lunga - epoca più
antica fino al periodo Nara 1100 circa - con una struttura di
almeno 4 versi di 5-7 5-7 5-7 5-7-7 sillabe ciascuno. Bussokusekika
con una struttura di 3 versi
di 5-7-5-7-7-7 sillabe ciascuno. Sedōka
con una struttura di 3 versi
di 5-7-7-5-7-7 sillabe ciascuno. Katauta
con una struttura di 3 versi
di 5-7-7 sillabe ciascuno Waka - Tanka
poesia breve - dal periodo
Nara fino ai giorni nostri con una struttura di 5 versi di
5-7-5-7-7 sillabe ciascuno. Haiku
dal 1660 ai giorni nostri con una
struttura di 3 versi di 5-7-5 sillabe.
rosemary3 - memorygeisha.sitiwebs.com
.
elfchen
GENERE POETICO TEDESCO
- elf=11
- STRUTTURA DI 5 VERSI DI
1-2-3-4-1 CIASCUNO . small poem form called Elfchen developed in germany
for the "creative writing movement" . Senryu is a cousin to haiku, however its mood
is more ironic and/or satirical, plus senryu doesn’t necessarily
require a season word or that 2-punch juxtaposition. Haiku focuses
more on nature-nature and senryu is more about human nature, both
haiku and senryu can focus on people, so it’s attitude that
determines which is which. Haiku honors its subjects, whereas senryu
makes fun of, or scorns human folly. Haibun is a Japanese genre that permits an
author to express more than haiku via the addition of personal
prose. It allows a wider scope of subjects such as nature
orientation, literary allusion, intimate story-telling, and so forth.
It is a terse, relatively short prose poem in the haikai style,
usually including both lightly humorous and more serious elements. A
haibun usually ends with a haiku. The secret to composing a
successful haibun is the subtle pairing of haiku with prose while
linking and shifting, similar to the way each verse in a renku leaps
away. Haiga which translates to haiku painting, is
traditionally a combination of 3 art forms ie: brushwork, haiku, and
calligraphy. Typically the brushwork is not a direct match to the
haiku, however it is often in juxtaposition (or directly aside) the
moment. In modern times, this form is ranging from everything to
photographs with computer fonts to multi-media and its ilk. Tanka firstly known as waka during the Heian
period from 785-1185 CE which means "Japanese poem or song", is
presently known as "tanka" having been coined by Master Masaoka
Shiki in the late 19th century in an effort to bring traditional
Japanese poetic forms into the modern age. It is a non-rhymed nature
poem consisting of 5 lines down total with a short, long, short,
long, long syllable count. The concept of mono no aware or the
pathos of existence is frequently a key element in all Japanese
poetry, but particularly in tanka. Coffeehouse-ku C includes all types of alternatives,
sci-fi ku, dream ku, vampire ku, pattern ku, etc., just about any
kind of alternative ku that one can make up. Hokku is the first stanza of a linked-verse
poem. Formerly, "hokku" in both Japanese and English referred to
what we now call "haiku", but this usage is now generally obsolete
in both languages. Haikai is short for haikai no renga, the
popular style of Japanese linked verse originating in the sixteenth
century, as opposed to the earlier aristocratic renga. In both
Japanese and English, the word haikai can also refer to all
haiku-related literature - haiku, renku, senryu, haibun, the diaries
and travel writings of haiku poets. Renku is linked-verse in the haikai style,
and in Japanese, renku is the modern day equal to haikai no renga.
Usually written by two or more poets, the most important features of
renku are linking and shifting. A major point in writing renku is to
move forward, from stanza to stanza, through a great variety of time,
weather, environment, activity, fauna, and flora. Stanzas focused on
human activities and concerns should be balanced throughout with
stanzas concentrating on landscapes, animal and plant life, and
other subject matter. Onji is the Japanese sound-symbol which has
been mistranslated as an English "syllable" for many years. For
example, while "hokku" and "haiku" are each counted as three onji,
in Japanese, they are only two syllables in English. unitedhaikuandtankasociety.com
.
gendai haiku Da un punto di vista compositivo, il
poeta gendai non segue regole prestabilite. Il modello 5-7-5
viene, infatti, spesso sostituito da uno schema più “aperto” (jiyuritsu
自由律 o “forma libera”), mentre lo stacco (kire
切れ), pur continuando a trovare largo impiego,
può non di rado perdere la propria referenzialità nell’economia
complessiva dello scritto.
Per contro, conquistano maggior spazio figure retoriche come la
metafora e l’analogia, in grado di veicolare esperienze e
significati al di là del puro dato letterale; il linguaggio si
arricchisce del valore del simbolo, seguendo uno sviluppo meno
diretto e immediato e maggiormente prospettico, esaltando la
semantica delle parole mediante processi di associazione o
contrasto più raramente riscontrabili negli haiku tradizionali.
luca cenisi - cinquesettecinque.com -
facebook.com/gendaihaiku
.
.
aperto
ogni haiku viene
definito come un componimento 'aperto'
nel senso che è compito del lettore completare l’interpretazione
e i possibili significati evocati dallo haijin (scrittore di
haiku), a tal proposito ebbe a dire Ogiwara Seisensui
(1884–1976): 'Ciascun
haiku è come un cerchio, di cui una metà è frutto del lavoro
dello haijin, chiudere il cerchio è però compito del lettore'.
Da queste considerazioni nasce l’importanza di non iniziare mai un componimento
haiku con la lettera maiuscola o apporre il punto alla fine
dello stesso ... metrica
Un componimento haiku in lingua
italiana segue una metrica prestabilita, ossia presenta un
numero di sillabe precise, al primo verso (kamigo) abbiamo
cinque sillabe, al secondo verso (nakashichi) sette e al terzo
(shimogo) ancora cinque sillabe. Quindi tre versi che seguono lo
schema 5/7/5 sillabe.
Questo particolare tipo di metro viene usato perché è stata
storicamente provata la miglior resa fonetica rispetto ad altre
forme e modelli in lingua giapponese; in italiano, quindi, si
adatta e si adotta il “calco” del modello nipponico a questo
particolare metro che, secondo le direttive dell’ex Associazione
Italiana Haiku (AIH), può sussistere sia nella maniera del
conteggio sillabico ortografico sia nel metrico.
antonio sacco - oubliettemagazine.com - 2019
PHOTO
VISUAL
HAIKU
Haiku has been described
as a moment in time captured in words that somehow captures more
than the words might seem to convey. When the poet and the reader
connect and the deeper meaning is seen, it is called an "aha"
moment.
soji
Matsuo Bashō GRANDE POETA GIAPPONESE DI HAIKU - 1643
UENO - 1694 OSAKA
ELEVÒ LO STILE HAIKU ALL' ALTEZZA DELLA
SAGGEZZA ZEN. IL SUO VERO NOME ERA MATSUO
MUNEFUSA E BASHO ERA UN SOPRANNOME DATOGLI DA UNO STUDENTE DEVOTO
CHE GLI REGALÒ UNA MUSA CIOÈ UNA PIANTA ORNAMENTALE SIMILE
ALL'ALBERO DI BANANO. VIAGGIÒ MOLTO E NE
FECE IL SUO STILE DI VITA MA IN CONDIZIONI ESTREME DI INDIGENZA E
PRECARIETÀ.
Cos'è la poesia ?
domandò il monaco . È un mistero ineffabile -
rispose Yuko . Un mattino,
il rumore della brocca dell'acqua che si spacca fa
germogliare nella testa una goccia di poesia,
risveglia l'animo e gli conferisce la sua bellezza .
È il momento di dire l'indicibile .
È il momento di viaggiare senza muoversi .
È il momento di diventare poeti . Non
abbellire niente . Non parlare .
Guardare e scrivere . Con poche parole .
Diciassette sillabe . Un
haiku . Un mattino, ci si sveglia .
È il momento di ritirarsi dal mondo, per meglio
sbalordirsene . Un mattino, si prende il
tempo per guardarsi vivere . neve - maxence fermine
BASHO WAS THE POET THAT WAS INSTRUMENTAL
IN MAKING THE
HOKKU INTO
HAIKAI
THAT EVENTUALLY CAME TO BE CALLED
HAIKU
ISSA Kobayashi
1763 - 1827
kiru ki tomo mo shirade ya tori no su o tsukuru non sa che taglieranno l'albero - l'uccellino prepara il nido
Mondo di
sofferenza eppure i ciliegi sono in fiore
Nobiltà di colui che non deduce
dai lampi la vanità delle
cose
Si sveglia e
sbadiglia il gatto poi, l’amore
Ciliegi in fiore
sul far della sera anche quest’oggi è diventato ieri