POESIAPOESIAPOESIAPOESIAPOESIA
POESIA
GRECA MODERNA
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LA
tecnica analoga di valorizzazione della parola
si può trovare in molti grandi poeti dell'epoca
moderna, da Ungaretti a Lorca, da Kavafis a
Eliot. Pertanto la nostra immediata
simpatia verso la poesia greca
può nascere anche dal fatto che la tecnica della
poesia greca e quella di molta grande poesia moderna hanno molti e significativi
punti di contatto, e il poeta greco, così come molti moderni,
desidera un'espressione il più possibile potente
del proprio fantasma poetico, sgombra da
ogni ricercatezza retorica. Ma ci sono ancora altri motivi di rifiessione che
paiono avere un certo interesse. ....
Le motivazioni che stanno all'origine delta poesia greca consentono un
dialogo immediato con la persona che ha creato
quella poesia: una poesia che, come detto,
nasce dalla contemplazione della verità e dal bisogno di comunicare attrae
immediatamente la nostra attenzione, e quando il contenuto di essa corrisponde
ai grandi problemi che da sempre hanno destato l'interesse dell'uomo,
come il senso del dolore e della morte, o il
significato delle proprie azioni, del destino, della vita,
il dialogo che s'instaura consente di trovare dei punti comuni tra la nostra
esperienza personale e quella del poeta antico, al di là della barriera di
millenni e delle differenze di organizzazione sociale che sembrerebbero fare
dell'uomo greco qualcosa di indefinitamente lontano da noi.
www.rivistazetesis.it/Signoriparola.htm
Costantinos PETROU Kavafis 1863-1933 |
Alessandria d'Egitto 29 aprile
1863 – Alessandria d'Egitto 29 aprile 1933 - poeta e
giornalista greco.
era uno
scettico che fu accusato di attaccare i tradizionali
valori della cristianità, del patriottismo, e
dell'eterosessualità, anche se non sempre si trovò a suo
agio nel ruolo di anticonformista.
Pubblicò 154 poesie ma molte altre sono rimaste
incomplete o allo stato di bozza. Scrisse le sue poesie
più importanti dopo i quarant'anni.
Dalla sua morte la fama di Kavafis è cresciuta e oggi è
considerato uno dei più grandi poeti greci.
http://it.wikipedia.org/wiki/Konstantinos_Kavafis |
monotony
One
monotonous day is followed
by another monotonous
identical day.
The same things will happen
they will happen again
the same moments find us and leave us.
A month passes and ushers in another month.
One easily guesses the
coming events
they are the boring ones of
yesterday.
And the morrow ends up
not resembling a morrow
anymore.
Monotonia
Segue a un giorno monotono un
nuovo
giorno, monotono, immutabile .
Accadranno le stesse cose,
accadranno di nuovo .
Tutti i momenti uguali vengono, se
ne vanno .
Un mese passa e un altro mese
accompagna .
Ciò che viene si immagina senza
calcoli strani :
è l'ieri, con la nota noia stagna
. E il
domani non sembra più domani .
Prima
che il tempo li guastasse
Assai si dolsero nell'atto di lasciarsi.
Le circostanze, non loro lo vollero.
I casi della vita fecero che uno
lontano se n'andasse - a New York o in
CanadA.
Certo l'amore non era più quello d'un tempo
poco per volta
in loro era scemata l'attrazione.
Separarsi, però, non l'avevano voluto.
Le circostanze agivano.- Forse il destino
s'è rivelato artista, spaiandoli proprio adesso
prima che il fuoco si spegnesse
che il Tempo li guastasse.
Immutabilmente saranno l'uno per l'altro
il bel ragazzo di ventiquattro anni.
Le finestre
In queste tenebrose camere, dove
vivo
giorni grevi, di qua di là m'aggiro
per trovare finestre
- sarà
scampo se una finestra s'apre -
Ma finestre non si trovano, o non so
trovarle. Meglio non trovarle forse.
Forse sarà la luce altra tortura.
Chi sa che cose nuove mostrerà.
S’è avvolto
nelle tenebre il mondo
.
non temere
.
Non credere durevole tutto ciò ch’è oscuro.
Sei vicino ai piaceri amico, alle valli, ai fiori
osa, non ti fermare. Ecco, già sorge l’alba
!
Solo una nebbia lieve il tuo sguardo intimorisce.
La natura benevola prepara sotto il velo
ghirlande di rose e di viole, di nobili narcisi
per te, profumate ricompense ai tuoi canti.
Torna sovente e prendimi
torna e prendimi amata
sensazione
quando il ricordo del corpo si ridesta
e trascorre nel sangue il desiderio antico
quando labbra e pelle rammentano
e alle mani pare di nuovo di toccare.
Torna sovente e prendimi, la notte
quando labbra e pelle rammentano.
LA CITTA
Hai detto
"Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento
dove il mio cuore come un morto sta sepolto
ci sarà pure.
Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo attorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina".
Non troverai altro luogo
non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro.
Andrai vagando
per le stesse strade.
Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove,
non sperare
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita
in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra.
MARE MATTUTINO
Fermarmi qui !
Mirare anch'io questa natura un poco.
Del mare mattutino e del limpido cielo
smaglianti azzurri, e gialla riva: tutto
s'abbella nella grande luce effusa.
Fermati qui.
Illuso di mirare ciò che vidi davvero
l'attimo che ristetti
e non le mie fantasie, anche qui
le memorie, le forme del piacere.
|
E se non puoi la vita
che
desideri
E se non puoi la vita che
desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in
te
non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo
degli incontri e degli inviti
fino a farne una stucchevole estranea.
Turbamento
L’anima mia nel mezzo della notte
è paralizzata e confusa. Fuori,
fuori di lei si compie la sua vita.
E attende la favolosa aurora.
E anch’io dentro di lei, con lei
attendo, m’annoio, mi consumo.
il tavolo accanto
Avrà appena ventidue anni.
Eppure sono sicuro
che altrettanti anni addietro
questo stesso corpo io l’ho goduto.
Non è delirio erotico.
Solo poco fa sono entrato nella locanda
neanche il tempo di bere troppo.
Questo stesso corpo io l’ho goduto.
Anche se non ricordo dove - cosa da poco ?
Oh, adesso ecco che si è seduto al tavolo accanto
conosco ogni suo movimento – e sotto i vestiti
nudo rivedo il corpo amato.
MURA
Senza riguardo, senza pudore né pietà,
m'han fabbricato intorno erte, solide mura.
E ora mi dispero, inerte, qua.
Altro non penso
tutto mi rode questa dura
sorte.
Avevo da fare tante cose là fuori.
Ma quando fabbricavano come fui così assente!
Non ho sentito mai né voci né rumori.
M'hanno escluso dal mondo inavvertitamente.
UN VECCHIO
Interno di caffè. Frastuono.
A un tavolino siede appartato un vecchio.
È tutto chino con un giornale avanti a sé
nessuna compagnia.
E pensa nella triste vecchiezza avvilita
a quanto poco egli godé la vita
quando aveva bellezza facondia e vigoria.
Sa ch'è invecchiato molto lo sente lo vede.
Ma il tempo ch'era giovane lo crede quasi ieri.
Che spazio breve che spazio breve.
Riflette. A come la Saggezza l 'ha beffato.
Se n'era in tutto - che pazzia! - fidato
Domani. Hai tanto tempo - la bugiarda diceva.
Gioie sacrificate... ogni slancio represso...
Ricorda. Ogni occasione persa adesso
suona come uno scherno al suo senno demente.
Fra tante riflessioni in tutta quella pioggia
di memorie è stordito il vecchio.
Appoggia il capo al tavolino del caffè...
s'addormenta.
sulle scale
Scendevo quella scala
maledetta
tu entravi dalla porta; per un attimo
vidi il tuo viso ignoto e tu vedesti me.
Poi, per non essere osservato, mi nascosi, e tu
passasti in fretta, nascondendoti il volto
e t’infilasti in quella casa malfamata
dove non avresti trovato il piacere
così come non l'avevo trovato io.
Pure, l’amore che volevi l’avevo io da darti
l’amore che volevo – lo dissero i tuoi occhi
stanchi e diffidenti – l’avevi tu da darmi.
I nostri corpi si avvertirono e si cercarono
la pelle e il sangue capirono .
Ma tutt’e due turbati ci eclissammo .
andai
Non conobbi legami. Allo
sbaraglio andai
A godimenti ora reali e ora,
turbinanti nell'anima,
andai dentro la notte illuminata.
M'abbeverai dei più gagliardi
vini,
quali bevono i prodi del piacere. poesie 1991
http://digilander.libero.it/ccalbatross/poesia/kavafis/1.htm
*
un vero alessandrino nello spirito
e nella carne
di grande genialita
eugenio montale
|
Ottocento e Novecento - storia della poesia greca moderna
Constantinos PETROU Kavafis - 1863-1933
www.girodivite.it/antenati/xx1sec/gr900a.htm
Anghelos Sikelianos - 1884-1951
www.girodivite.it/antenati/xx2sec/_sikelia.htm
Kostas Varnalis - 1884-1974
www.girodivite.it/antenati/xx1sec/gr900a.htm
Konstantinos Theotokis - 1872-1923
www.girodivite.it/antenati/xx1sec/_theotok.htm
Nikos Kazantzakis - 1883-1957 http://it.wikipedia.org/wiki/Nikos_Kazantzakis
Kostas Karyotakis - 1896-1928
decadentismo e
intimismo greco ....
www.girodivite.it/antenati/xx1sec/gr900a.htm
generazione degli
anni Trenta
George Seferis - 1900-1971 Nobel 1963
nobelprize.org/prizes/literature/1963/seferis/lectur
Yannis Ritsos - 1909-1990 http://it.wikipedia.org/wiki/Yiannis_Ritsos
Andreas Embirikos - 1901-1975
surrealismo
www.agra.gr/english/31.html
- http://en.wikipedia.org/wiki/Andreas_Embirikos
Odysseus Elytis - 1911-1996
Nobel 1979
www.nobelprize.org/prizes/literature/1979/elytis/lecture
Manolis Anagnostakis
- 1925-2005 http://en.wikipedia.org/wiki/Manolis_Anagnostakis
Titos Patrikios - 1928
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2007/12/25/la-resistenza-dei-fatti-titos-patrikios-atene-1928
-
premio lerici pea 2013
Stratis Tsirkas - 1911-1980 http://fr.wikipedia.org/wiki/Stratis_Tsirkas
L'altra metà del XX secolo è
segnata da una serie di eventi che lasciarono profonde ferite nel
tessuto sociale: la seconda guerra mondiale, l'occupazione nazista
(1941-45), la guerra civile (1945-49), la dittatura militare dei
colonnelli dal 1967 al 1975 e l'emigrazione di molti greci verso il
resto d'Europa, gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia,
contribuirono fortemente ad imprimere una svolta della letteratura
in direzione di un ancora più sentito impegno sociale e politico
...
ALTRI AUTORI
http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Poeti_greci
www.girodivite.it/antenati/xx1sec/gr900a.htm
Antologia della poesia greca contemporanea
La casa
editrice
Crocetti, che da anni opera pressoché
unica in Italia per la diffusione della cultura greca
contemporanea, ha l’onore di presentare agli studiosi, agli
uomini di cultura, ma anche a tutti gli appassionati
della
grande poesia, l’Antologia della poesia greca contemporanea.
Per la prima volta in Italia un’antologia racchiude quasi
cento anni di poesia greca e dà conto non solo delle opere
dei grandi maestri del Ventesimo secolo (primi fra tutti
Costantino Kavafis, Ghiannis Ritsos, Ghiorgos Seferis e
Odisseas Elitis), ma anche di quelle meno note o sconosciute
ai lettori del nostro Paese; opere che hanno fatto della
tradizione poetica greca una delle più importanti e
significative d’Europa. Le traduzioni (opera dei maggiori
specialisti del settore) comprendono anche alcuni inediti di
Filippo Maria Pontani, uno dei più importanti grecisti
italiani; il tutto è accompagnato da un’introduzione storica
che fornisce al lettore alcune coordinate di lettura. Il
volume, davvero unico nel panorama editoriale italiano,
acquista un’importanza ulteriore in quanto esso sarà
presentato alla Fiera del Libro di Torino 2004 il prossimo
maggio, durante la quale il Paese ospite d’onore sarà
proprio la Grecia.
|
Quando parlano
Quando parlano nei bar
di amore, libertà e simili,
come dir loro dell’amore in rovina
che resiste anche all’isolamento,
della giustizia che si crea nel caos
di mille offese e violazioni,
come dir loro della libertà
che si conquista solo
dal fondo di prigioni soffocanti
che ingabbiano ogni ora
della nostra vita...
Titos Patrikios
crocettieditore.com
ibs.it |
Titos
Patrikios
Di cosa deve occuparsi la poesia?
La poesia risponde a questioni che
ancora non sono poste in essere.
La grande poesia prevede le domande dando piacere,
attraverso il piacere della lingua, come fa Dante che
anticipa fin dai primi versi Nel mezzo del cammin di
nostra vita/ mi ritrovai in una selva oscura/ che la
diritta via era smarrita…
La grande poesia prevede le domande, però mi piacerebbe
dire che cosa non è la poesia, ma non ho abbastanza
tempo per spiegarlo, intanto posso dire che non è
psicologia né filosofia, dato che ci sono quelli che già
vi si dedicano…
poiein.it/autori -
facebook.com/LericiPea
titos patrikios
premio lerici pea 2013
Rinvii
Rinviamo continuamente
l’istante
in cui non ci incontreremo in nessun luogo.
Nel frattempo ridiamo molte volte
di tante cose della nostra vita
e a volte piangiamo soli
di nascosto
per ciò che non ritornerà mai più.
la resistenza dei fatti
|
Manolis Anagnostakis
THE MORNING
In the morning
At 5
The dry
Metallic echo
After the loaded trucks
That shattered the doors of sleep.
And the final ‘adieu’ of the day before
And the final steps on the damp tiles
And your last letter
In the arithmetic notebook
from your childhood
Like the grill on the small window
Which slides up the parade of the morning’s
Joyous sun with perpendicular black lines.
|
Odysseas Elytis
1911-1996
I was given the Hellenic
tongue
my house a humble one
on the sandy shores of
Homer.
My only care my tongue
on the sandy shores of
Homer.
The sea-bream and perch
windbeaten verbs
green currents with the cerulean
all that I saw blazing in my entrails
sponges, medusae
with the first words of the Sirens
pink shells with their first dark tremors
from Axion Esti 1959
nobelprize.org/nobel_prizes
|
MORE MODERN GREEK POETS
Greek
Landscapes
Landscapes of my country
full of Light and Color.
I keep in mind Memories
in my fistful some native soil.
I walk on your ways
my Greece, and gaze greedily
I lock you up inside me.
I get across the extremity of the end.
To see the Light of your Sun
and to enjoy the Sunset.
On untrodden desert islands
my steps sound
joining seabirds's fate.
...
Zakharoula Gaitanaki 1966
|
The Future of the Earth
The loneliness will come
wherever you go.
In the shadow of fault
flicker the future of this world.
Those, who know, keep quiet.
Poet's pen, wounds open,
the way it's seeking justice.
Give us back our mother.
Give us back the Earth,
That with the sweet warmth
of heaven, infinitely,
constantly, get us ahead.
Ioannis G. Tsitsos 1960 |
Theodora
Naked,
without track of shame
- without titles and names -
Theodora,
sucked insatiably the Spring.
The smell of earth
disturbed her
and she long for you.
George
K. Stasinopoulos 1965
A Smile
A smile...
and every soul
is delighted.
Theodora
Koufopoulou-Heliopoulou
1949
|
Giocano
le luci sulle pietre .
Riscaldano il cuore
travagliato
dalla malinconia
della notte solitaria .
Gli sguardi
imprigionati
degli alberi
come ombre
si nascondono
e si perdono nel buio .
solitudine nel cortile del castello
Zosi
Zografidou - 1962
|
Yiannis Ritsos 1909-1990
Nikos Engonopoulos 1907-1985
Nikos Fokas 1927
Miltos Sachtouris 1919
Nikos Karouzos 1826-1990
Násos Vayenás 1945
Yorgos Markópoulos 1951
Kiki Dimoula 1931-2020
Yannis Patilis 1947
Athiná Papadaki 1945
Haris Vlavianós 1957
Sotìrios Pastàkas 1954
poetryinternationalweb.net |
Sotìrios Pastàkas
nato nel ’54 di Larissa ha studiato medicina a
Roma. apprezzato internazionalmente. Dal 1994 membro
della Società degli Scrittori Greci. Nel giugno del 2001 ha
rappresentato la Grecia a Verona in occasione della fondazione
dell’Accademia Mondiale della Poesia. Collabora con la Casa della
poesia di Baronissi. fondatore e condirettore della rivista
elettronica Poiein la più importante del panorama greco.
traduttore di poeti italiani quali Vittorio Sereni
Umberto Saba Sandro Penna Alfonso Gatto.
massimiliano-damaggio
lapoesiaelospirito.wordpress.com
https://penultimoorizzonte.wordpress.com
|
poeti greci del novecento
La tradizione
poetica neogreca ha toccato nel Novecento vertici assoluti. Dei quattro poeti
più celebri -Constantinos Kavafis, Ghiannis Ritsos, Ghiorgos Seferis e Odisseas
Elitìs - ben due vinsero il Nobel (Seferis 1963, Elitis 1979). Gli inizi della
poesia neogreca vengono comunemente posti alla fine del Settecento, quando nasce
l'idea culturale e politica della Grecia moderna: l'antologia si radica perciò
nell'Ottocento per giungere praticamente sino a oggi e comprende di fatto quasi
due secoli di poesia. Il percorso antologico propone non solo poesie dei grandi
maestri del Ventesimo secolo ma anche di voci poco note, e mette in evidenza il
ruolo culturale e sociale della poesia nella creazione dell'identità nazionale
ellenica e lo spazio pubblico privilegiato che essa occupa, senza eguali in
altre tradizioni europee. Si pensi ad esempio che due funerali di poeti - di
Kostis Palamàs nel 1943, in un'Atene presidiata dai nazisti, e di Sèferis nel
1971 , durante il regime dei Colonnelli - si trasformarono in occasioni di
autocoscienza collettiva (di nobile resistenza all'occupante nel primo caso, di
muta oceanica protesta nel secondo). Oltre all'impegno politico, altri temi
attraversano la letteratura neogreca fin dalle origini: il rapporto con la
musica, attestato dalle numerose liriche adottate come testi di canzoni dai più
popolari chansonniers e compositori del Novecento, e il persistente e
problematico rapporto con l'antichità classica e con la passata grandezza
culturale della Grecia. Il volume è corredato da un'ampia introduzione di
Filippo maria Pontani, che inquadra nascita ed evoluzione della poesia neogreca,
sottolineando i caratteri di originalità e i rapporti con la grande tradizione
europea, in primis con quella italiana. Le poesie presentano il testo greco a
fronte e sono accompagnate da cappelli e note; l'antologia è completata da
profili biobibliografici degli autori.
feltrinelli
.
La letteratura greca come non l'avete mai letta: parla De
Rosa
Quali sono i legami tra la letteratura bizantina e quella del
post-indipendenza? E in che maniera si sono potuti mantenere questi rapporti in
un paese per quattro secoli oscurato dalla dominazione ottomana?
Nella storiografia specializzata è comune il concetto di
“Bisanzio dopo Bisanzio”. In altre parole, Bisanzio ha continuato a vivere nella
mentalità, nella cultura, nella religione e in parte persino nelle istituzioni
delle popolazioni ortodosse sottomesse al Sultano anche dopo la caduta del
grande impero. Questo vale per i greci come per gli slavi della Penisola
Balcanica, che a loro volta condividono con i greci l’eredità dell’impero
d’Oriente. Nel caso dei greci, tale continuità è stata garantita dalla relativa
autonomia conservata dal Patriarcato di Costantinopoli e dalla presenza dei
Fanarioti, alti funzionari greci che negli ultimi due secoli prima della guerra
d’indipendenza riuscirono persino a introdursi nei gangli amministrativi
dell’impero Ottomano occupandone posti di rilievo. I Fanarioti si fecero garanti
della conservazione della tradizione greco-bizantina e tramandarono allo Stato
greco forme e strutture letterarie nate soprattutto in tarda epoca bizantina.
Non si dimentichi inoltre che la stessa letteratura greca moderna è una
derivazione della letteratura bizantina in lingua demotica, a sua volta
sviluppatasi anche grazie al contatto con le letterature volgari portate dagli
invasori occidentali con le Crociate. Sempre da Bisanzio deriva la doppia
tradizione della lingua greca, con la sua dicotomia tra forma dotta e forma
popolare, che risale in realtà al tardo mondo antico. E a Bisanzio si volsero
molti esponenti della generazione del 1880 e non solo, tra cui Kostìs Palamàs, e
numerosi studiosi, a cui si deve la sostanziale riscoperta di questo
fondamentale capitolo della storia culturale d’Europa.
george labrinopoulos - mondogreco.net
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