POESIAPOESIAPOESIAPOESIAPOESIA

 

HAIKU   1  -  2

 


haiku 俳句
IS A FORM OF POETRY POPULAR IN JAPAN
WHICH IS BECOMING MORE WIDELY APPRECIATED AROUND THE WORLD IN THIS CENTURY
HAIKU WRITERS ARE CHALLENGED TO CONVEY A VIVID IMPRESSION IN ONLY 17 JAPANESE CHARACTERS
home.clara.net


Sotto i miei passi
Solo il fruscio si sentI
Di foglie secche
hisajo 1890-1946
 
Torno a vederli
fiori di ciliegio
sono già frutti nella sera
yosa buson 1715-1783

 

Chiaro di luna
il pruno bianco torna
albero invernale
yosa buson

 

Luna di bambù
mentre carezza il suolo
della prima neve

YOSA buson 

 

No sky
no earth - but still
snowflakes fall
Hashin

 

 

 

Green frog

Is your body also

freshly painted?

Ryunosuke Akutagawa

 

Non c’è mia moglie

Per due notti  e due notti

     La via lattea

kusatao   1901-1983

 

Raggi scarlatti

È come se ci fossero

- cielo d’autunno

kyoshi   1874-1959

 

tornata ancora

al bicchiere di sakè

la mosca annega

sono uchida

 

fra le tegole

filari d'acqua vanno.

alla grondaia

pietro tartamella

 

www.big.or.jp/~loupe/links/ehisto/ehisinx 

www.haiku-poetry.org/famous-haiku.html

 

 

*

 

jack kerouac

mancato un calcio
allo sportello della ghiacciaia
si è chiuso lo stesso

la luna
la stella che cade
guarda altrove

gli uccelli cantano
nel buio
alba piovosa

scesi dalla
mia torre d’avorio
e non trovai alcun mondo

LIBRO DEGLI HAIKU 2003 - POSTUMO
L'ULTIMO HOTEL E ALTRE POESIE

The Japanese Haiku  is strictly disciplined to seventeen syllables but since the language structure is different I don't think American Haikus  (short three-line poems intended to be completely packed with Void of Whole)  should worry about syllables because American speech is  something A “Western Haiku” need not concern itself with the seventeen syllables since Western languages cannot adapt themselves to the fluid syllabic Japanese.
I propose that the “Western Haiku” simply say a lot in three short lines in any Western language.

as a Vivaldi  Pastorella -  JK

jackmagazine.com
haikuneverdie.blogspot.it

gattivity.blogosfere.it

*

GIUSEPPE UNGARETTI

La poesia

è scoperta della condizione umana nella sua essenza, quella d'essere un uomo d'oggi, ma anche un uomo favoloso, come un uomo dei tempi della cacciata dall'Eden: nel suo gesto d'uomo, il vero poeta sa che è prefigurato il gesto degli avi ignoti, nel seguito di secoli impossibile a risalire, oltre le origini del suo buio.

- skuola.it

la poesia è poesia quando porta con sè un segreto

https://youtu.be/qPxrFZJXEq4   -  la poesia e il segreto

...

LA POESIA

A volte è un lavoro lungo, che si fa in pochi momenti.   Poesie brevissime mi richiedono sei mesi di lavoro, non sono mai a posto !   Si seguono con l’orecchio, non si sa poi che cosa sia questo orecchio, non si sa che cosa sia … perché l’orecchio poi va dietro al significato, va dietro al suono, va dietro a tante cose … non si sa insomma …  tutto deve finire col combinare e col dare la sensazione che sia espressa la poesia, no ?  Non si è mai espressa veramente; si è sempre scontenti no ? ...  Si è sempre scontenti.   Si vorrebbe che fosse detto diversamente ma la parola ...

La parola è impotente
la parola non riuscirà mai

a dare il segreto che è in noi
mai ...
Lo avvicina ...

giuseppe ungaretti - intervista 1961 - https://youtu.be/4qbNPMT915A

https://youtu.be/ALF7jX-Rifc - youtube.com/shorts/0KuZ9vG9KsA - ungaretti - cos'è la poesia ?

https://youtu.be/TqFHE1Wej_M  - con eugenio montale - a cosa servono i poeti

*
IL VERO AMORE È COME UNA FINESTRA ILLUMINATA
IN UNA NOTTE BUIA
IL VERO AMORE È UNA QUIETE ACCESA
*
STELLA

MIA UNICA STELLA NELLA POVERTÀ DELLA NOTTE SOLA
PER ME, SOLO, RIFULGI
NELLA MIA SOLITUDINE RIFULGI
MA, PER ME, STELLA
CHE MAI NON FINIRAI D’ILLUMINARE
UN TEMPO TI È CONCESSO TROPPO BREVE
MI ELARGISCI UNA LUCE
CHE LA DISPERAZIONE IN ME
NON FA CHE ACUIRE

da lettere a bruna

 https://youtu.be/Boc6BoOfQoA - legge margherita hack

*

e t'amo, t'amo
ed è continuo schianto !
da giorno per giorno - scritta per la morte del  figlio antonietto -  9 anni

 

Qui la meta è partire
da poesia 'lucca'

 

La tua luce
Scompare a poco a poco,  amore,  il sole
Ora che sopraggiunge la sera .
Con uguale lentezza dello strazio
Farsi lontana vidi la tua luce
Per un non breve nostro separarci .

tutte le poesie - 2009

.

 

MATTINA

MI ILLUMINO
 D'IMMENSO
con un breve
moto di sguardi

da una cartolina scritta a papini

SOLDATI
SI STA
COME D'AUTUNNO
SUGLI ALBERI
LE FOGLIE

1918 - bosco di courton

 

 

ETERNO
TRA UN FIORE COLTO

E L'ALTRO DONATO
L'INESPRIMIBILE NULLa

 

prima versione di mattina
Cielo e mare
M’illumino
d’immenso
con un breve
moto
di sguardo
.
26.1.1917 - nella cartolina a giovanni papini 
c'erano altre due poesie

burrasca e desiderio >>>

Burrasca 
Non posseggo più
che la crudeltà
di parlarmi 
Ma le mie parole urla
fendono
come i fulmini
la fiera
campana del cielo
e sprofondano
impaurite
della mia solitudine 

Desiderio 
Vorrei somigliare
a questo paese
steso nel suo camice
di neve
come in una
grande tranquillità
di sonno

Tappeto
Ogni colore si espande
e si adagia
negli altri colori
Per essere più solo
se lo guardi

Preludio
Magica luna
tanto sei consunta
che rompendo il silenzio
poggi sui vecchi lecci
dell'altura
un velo lubrico

Per i morti
della resistenza
Qui vivono per sempre
gli occhi
che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce

Non so che poeta io sia stato in tutti questi anni. Ma so di essere stato un uomo: perché ho molto amato ho molto sofferto ho anche errato cercando poi di riparare al mio errore come potevo e non ho odiato mai. Proprio quello che un uomo deve fare: amare molto anche errare molto soffrire e non odiare mai
gu - 1968 - 80aa - l'allegria è il mio elemento

.

Soltanto la poesia - l'ho imparato terribilmente, lo so - la poesia sola può recuperare l'uomo

      

GIUSEPPE UNGARETTI CHIAMATO AFFETTUOSAMENTE UNGà

Alessandria d'Egitto - 8 febbraio  1888 - denunciato all'anagrafe  il 10 febbraio

festeggiò sempre  compleanno il giorno 10

muore a milano nella notte fra 1 e 2 giugno 1970

SONO - E DOVREBBE ESSERE INDISCUTIBILE -

IL MAGGIOR POETA ITALIANO VIVENTE
E FORSE IL MAGGIORE DEL MONDO
...
perdo gli anni a vista d’occhi 

sto diventando ridicolamente giovane
l’allegria è il mio elemento

14 maggio 1967  -  gu - 79aa

.

NON VOGLIO

CHE MOLTI SAPPIANO CH'IO HO SCRITTO
VOGLIO CHE QUALCUNO MI AMI

da una lastra di deserto

lettere dal fronte a gherardo marone

Non gridate più
Cessate di uccidere i morti.
Non gridate più  non gridate
Se li volete ancora udire
Se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba
Lieta dove non passa l’uomo.

 

 

 

https://youtu.be/dMSNVgeKZ9c   -   inno alla morte 1925  legge GU

di che reggimento siete
fratelli ?
parola tremante
nella notte
foglia appena nata
nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
fratelli

mariano 15.7.1916

https://youtu.be/mi3UGy9BKFs    -    fratelli  - legge GU

https://youtu.be/16VZrDOx8Ks   -  guerra e imperialismo

  www.raicultura.it/Giuseppe-Ungaretti-Il-grande-innovatore  -  i fiumi - prima guerra mondiale

www.raicultura.it/Ungaretti-Quasimodo-Montale-lunica-volta-insieme-in-TV

www.liminarivista.it/corrispondenza-tra-ungaretti-e-mondadori

raiscuola.rai.it/articoli-programma-puntate/ungaretti

www.raicultura.it/letteratura/Giuseppe-Ungaretti-Il-grande-innovatore

   www.youtube.com/watch?v=1ECzXso5OoY  - bruna bianco : la mia vita con ungaretti

facebook.com/raicultura.it/videos

doppiozero.com/materiali/giuseppe-ungaretti-cinquantanni-dalla-morte - 2020

https://youtu.be/Kx80lT8ILX0  -   senza più peso

https://youtu.be/OtOMLIk4MUc   -  per sempre - legge GU

facebook.com/notes/poetarum-silva/giuseppe-ungaretti-sul-sentimento-del-tempo

https://youtu.be/AykcxObmUM4 - gu spiega 'porto sepolto'

https://youtu.be/TApDhjfCufQ  -  sentimento del tempo -  la madre - 1929 - legge GU
https://youtu.be/t9f9wT8336U   -  duecent'anni dovrò vivere !
www.club.it/autori/giuseppe.ungaretti/poesie   -    https://terebess.hu/english/haiku/ungaretti
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ungaretti  

PREMIO NAZIONALE DI POESIA GIUSEPPE UNGARETTI  - DAL 2011

I poeti che mi attrassero subito sono due. Un poeta italiano che è Leopardi, e un poeta francese che è Mallarmé. È curioso. Io ho conosciuto Mallarmé che ero ancora ragazzo, uno scolaro, e mi battevo con i miei compagni perché lo consideravano un poeta oscuro, come lo è difatti. Non lo capivo neanche io. Ma c’era qualche cosa in mallarmè che mi attraeva, sentivo che in quella poesia intensa c’era un segreto e che la poesia è tale quando porta in sé un segreto. Se la poesia è decifrabile nel modo più elementare, non lo è più. Anche la poesia che pare semplice è una poesia che contiene un segreto, non ha bisogno di contenere il segreto con quelle difficoltà da letterato che vi metteva Mallarmè. Leopardi aveva capito benissimo che la poesia doveva contenere un segreto. Si prenda per esempio la primavera, di solito viene considerata neoclassica ma non lo è affatto. Si prenda il titolo. Il titolo dice: Della primavera, ovvero delle favole meridiane, delle favole antiche. E quando si va a vedere nelle note di Leopardi si trova per la parola antiche una spiegazione straordinaria. Si trova che antiche è il contrario di postiche, cioè, è un punto cardinale, antiche vuol dire meridiane. Allora nel dire antiche, Leopardi vuol dire, che sono di un tempo lontano e nello stesso tempo vuol dire che sono del tempo del mezzogiorno, che ci è lontano. In questa parola, antiche, parola ambivalente, Leopardi vuole dare questo senso di durata, dal tempo del calore, il tempo antico quando l’uomo era vicino alla natura, al nostro tempo istituito dall’intelligenza. È tutto pieno di queste parole difficili a capirsi, soprattutto nella primavera dove in modo particolare il Leopardi ha esercitato la sue eleganza.  -gu
andrea colamedici maura gancitano - tlon.it

www.raiplay.it/Giuseppe-Ungaretti-Il-segreto-della-poesia-biografia-vita--poeta

Si fa poesia non pensandoci, perché occorre farla . La poesia non è poesia, se non porta in sé un segreto  .     La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi .    Ma lo avvicina ...
intervista 1961 rai -
https://youtu.be/qPxrFZJXEq4
https://youtu.be/E8Pslp5iA0A  -  https://youtu.be/TOD-MPHeiHo   -   intervista rai 1961 - parte 1 e 2  -  apollinaire  - cos'è la poesia

IN ITALIA IL POETA CHE PIÙ SI AVVICINÒ A QUESTA FORMA POETICA È STATO UNGARETTI .  RECENTEMENTE, STANNO SORGENDO NUOVE FORME DI HAIKU COME IL " FANTAIKU " TEORIZZATO NEL 1995 DA TOM BRINKS A SOGGETTO ESCLUSIVAMENTE FANTASCIENTIFICO E RIGOROSAMENTE BREVE E I  " VIEWAIKU"    GENERE CHE ACCOSTA BREVI COMPONIMENTI TALVOLTA FRASI AD IMMAGINI ORMAI DIFFUSOSI ANCHE COME GENERE PER L'INFANZIA.     

aikidoedintorni.com

 

UNGARETTI HA CHIAMATO DIARI I SUOI LIBRI DI POESIA
SONO IL GIORNALE ESSENZIALE DELLE FORME ESSENZIALI DELLA POESIA
CARLO BO

 

 

proverbi

UNO
S'incomincia per cantare
E si canta per finire

DUE
È nato per cantare
Chi dall'amore muore.
È nato per amare
Chi dal cantare muore.

TRE
Chi è nato per cantare
Anche morendo canta.
QUATTRO
Chi nasce per amare
D'amore morirà.

CINQUE
Nascendo

non sai nulla
Vivendo impari poco
Ma forse nel morire
ti parrà
Che l'unica dottrina
Sia quella che

si affina
Se in amore

si segrega.

spoletonline.com


 

SONO UNA CREATURA
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
valloncello cima quattro
5 agosto 1916

https://youtu.be/b7amm2ruTAU
https://youtu.be/HNPC2l5ffno

legge gu
.

 

 

SERENO

Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo
Mi riconosco
immagine
passeggera
Presa in un giro
Immortale.

bosco di courton  -  luglio 1918

 

 

Veglia
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita

cima quattro - 23.12.1915

https://youtu.be/QWoJR70L7hE  - legge GU

.

INNO ALLA MORTE
AMORE
MIO GIOVINE EMBLEMA
TORNATO A DORARE LA TERRA
DIFFUSO ENTRO IL GIORNO RUPESTRE
E' L'ULTIMA VOLTA CHE MIRO
- APPIÈ DEL BOTRO D'IRRUENTI
ACQUE SONTUOSO D'ANTRI
FUNESTO - LA SCIA DI LUCE
CHE PARI ALLA TORTORA
LAMENTOSA
SULL'ERBA SVAGATA SI TURBA.
AMORE
SALUTE LUCENTE
MI PESANO GLI ANNI VENTURI
ABBANDONATA
LA MAZZA FEDELE
SCIVOLERÒ NELL'ACQUA BUIA
SENZA RIMPIANTO
MORTE
ARIDO FIUME ...
IMMEMORE SORELLA MORTE
L'UGUALE MI FARAI DEL SOGNO
BACIANDOMI.
AVRÒ IL TUO PASSO
ANDRÒ
SENZA LASCIARE IMPRONTA.
MI DARAI IL CUORE IMMOBILE
D'UN IDDIO SARÒ INNOCENTE
NON AVRÒ PIÙ PENSIERI
NÉ BONTÀ.
COLLA MENTE MURATA
COGLI OCCHI CADUTI IN OBLIO
FARÒ DA GUIDA ALLA FELICITÀ.
1925 - sentimento del tempo
youtu.be/dMSNVgeKZ9c - legge GU

*

Inizio di sera
la vita si vuota
in diafana ascesa
di nuvole colme
trapunte di sole.

15 febbraio 1917

*

Ora il vento

s’è fatto silenzioso
e silenzioso il mare
tutto tace ma grido

*

san martino del carso
È il mio cuore
il paese più straziato

*

I giorni e le notti
suonano
in questi miei nervi
di arpa .
Vivo di questa gioia
malata di universo
e soffro
di non saperla
accendere
nelle mie
parole
Sagrado - 28.11.1916

*

Mi si travasa
la vita
in un ghirigoro
di nostalgie

*

Ogni anno

mentre scopro

che Febbraio è sensitivo e

per pudore, torbido
Con minuto fiorire

gialla irrompe
La mimosa

*

In quest'oscuro
colle mani
gelate
distinguo
il mio viso
Mi vedo
abbandonato nell'infinito
vallone 29.4.1917 - l'allegria 1931

I fiumi
Mi tengo a quest’albero

mutilato
abbandonato

in questa dolina
che ha il languore
di un circo
prima o dopo lo spettacolo
e guardo
il passaggio quieto
delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso
in un’urna d’acqua
e come una reliquia
ho riposato

L’Isonzo scorrendo
mi levigava
come un suo sasso
Ho tirato su
le mie quattr’ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull’acqua
Mi sono accoccolato
vicino ai miei panni
sudici di guerra
e come un beduino
mi sono chinato a ricevere
il sole
Questo è l’Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell’universo
Il mio supplizio
è quando
non mi credo
in armonia
Ma quelle occulte
mani
che m’intridono
mi regalano
la rara
felicità
Ho ripassato
le epoche
della mia vita
Questi sono
i miei fiumi
Questo è il Serchio
al quale hanno attinto
duemil’anni forse
di gente mia campagnola
e mio padre e mia madre
Questo è il Nilo
che mi ha visto

nascere e crescere
e ardere d’inconsapevolezza
nelle distese pianure
Questa è la Senna
e in quel suo torbido
mi sono rimescolato
e mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
contati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgia
che in ognuno
mi traspare
ora chè notte
che la mia vita mi pare
una corolla
di tenebre

da l’allegria

https://youtu.be/8SAegn2KtDc

 https://youtu.be/mpN0lhY0wJA    

GU legge i miei fiumi

 

 

 

 

*

La luna rimarrà la luna
E ci saranno sempre
Giovani che di sera
Al suo lume appartati
Si sorprenderanno
a dire le parole felici .
Anche se troppi
I satelliti artificiali
Non riusciranno mai
con le loro indiscrete

apparizioni
a disturbarne

l’incanto antico .

*


 
IO PERSONALMENTE SONO UN UOMO, SONO UN POETA

QUINDI INCOMINCIO A TRASGREDIRE TUTTE LE LEGGI FACENDO DELLA POESIA ...

Ora sono vecchio e non rispetto più che le leggi della vecchiaia

che purtroppo sono le leggi della morte ...
da intervista di pier paolo pasolini - dal film_doc. comizi d'amore 1965

Senta ... ogni uomo è fatto in un modo diverso -  la sua struttura fisica è fatta in modo diverso ed è fatto in modo diverso anche nella sua combinazione spirituale .   Tutti gli uomini sono a loro modo anormali - sono, in un certo senso, in contrasto con la natura ...

https://youtu.be/ypFcFh98vME - p.p.p intervista gu sulla normalità

.

ITALIA
SONO UN POETA
UN GRIDO UNANIME
SONO UN GRUMO DI SOGNI
SONO UN FRUTTO
D'INNUMEREVOLI CONTRASTI D’INNESTI
MATURATO IN UNA SERRA
MA IL TUO POPOLO È PORTATO
DALLA STESSA TERRA
CHE MI PORTA
ITALIA
E IN QUESTA UNIFORME
DI TUO SOLDATO
MI RIPOSO
COME FOSSE LA CULLA
DI MIO PADRE
locvizza 1.10.1916
l'allegria - il porto ritrovato
.

 

Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una cosa
posata
in un angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
26.12.1916 napoli

HAIKU ITALIANI

Andrea Zanzotto

Edoardo Sanguineti

Gabriele D’Annunzio

giuseppe ungaretti
https://haikusparsi.wordpress.com



riccardo crosa

solo haiku

Viviamo un'epoca in cui l'attenzione è diventata la risorsa più preziosa e i contenuti consumano il tempo delle persone, sempre più alla ricerca di concentrati emozionali. Lo stesso modo di comunicare tra individui tende alla brevità. Sms, tweet, whatsapp, sono paradossalmente figli dell'haiku, il componimento poetico in tre versi nato in Giappone nel XVII secolo, dentro al quale, la necessità di sintesi costringe chi scrive a concentrare il significato e a comprimere temi semplici e dilemmi cosmici, nella logica rigidità della metrica. L'autore di "Solo haiku", nel rispetto della struttura sillabica 5-7-5, va oltre le quattro stagioni dell'ortodossia nipponica e propone versi icastici che descrivono stati d'animo, luoghi, momenti, persone e sentimenti. Tramite il potere evocativo delle parole, chi legge può esplorare il punto di vista dell'artista, che si rivela anche nei cento disegni a fronte delle altrettante liriche prive di titolo, crude istantanee del mondo e della condizione umana.
ibs - 2022



Antonio Sacco
Distinguished Work Prize
13th Yamadera Bashō Memorial Museum Haiku Contest :


Per sempre insieme :
sopra la roccia incisa
cresce il muschio
nicola nicoletti - lacittadisalerno.it - 2022

LUIGI OLDANI

IN RIVA AL MARE
SULL’ACQUA DEI PESCI
CADONO STELLE

FOSCHIE SERALI
NEI PENSIERI ANDATI
CADE LA VITA

PENSO ALL’OGGI
QUANDO LA PIOGGIA BATTE
QUI SUL SILENZIO

 

DEL MARE MOSSO
HA L’ODOROSO ALLORO
NERO È IL CIELO

COME KIMONO
D’OTTOBRE, IL FRUSCIO
DI SOTTOBOSCO

È IL VENTO ROSSO
DI KAMAKURA DOVE
ERO E SONO

CALMO AMMIRO
UN CILIEGIO BAGNATO
MACCHIARE L’ALBA

 

TOMAS tranströmer
NOBEL LETTERATURA 2011

 

 

 Le orchidee.
Le navi cisterna scivolano via.
Luna piena.

Guarda, sto seduto
come una barca sulla riva.
Qui sono felice.

 

 

 

 HAIKU   1  -  2

 

POESIA SENZA FRONTIERE

ORIGINI 

MODERNA

AMERICANA

AFRICANA 

FIAMMINGA_OLANDESE

GRECA_MODERNA

INDIANA

INUIT

HAIKU

SENZA FRONTIERE & FEMMINILE

FUTURISMO

GRAMMELOT

GRIOT

SLAM_FLUXUS_VISIVA_CONCRETA_&_ALTRO

GRAFFITI STREET ART - DA NOF4 A BANKSY & OLTRE

NOBEL  -  STORIA NEWS EVENTI LETTERARI & ALTRO

 

 

 

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