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NOBEL  Letteratura  2011
TOMAS tranströmer

15 APRILE 1931 - 26 marzo 2015 -   STOCCOLMA

il poeta deI SILENZI  NORDICI E  BOREALI
.
NON CI SPERAVO PIU
Credevo andasse al mio amico Adonis

È stata una meraviglia, una grande felicità
ma anche che spavento !  NON CI CREDEVO PIU ...
E adesso come faccio a parlare a tutti quelli che vorranno incontrarmi?


Non pensava di poter più sentire questa gioia un giorno
la moglie Monica Bladh che lo aiuta per le parole piu' difficili
https://youtu.be/3058Tq66vNk


motivazione
attraverso le sue immagini dense, limpide, offre un nuovo accesso alla realtà
because through his condensed, translucent images, he gives us fresh access to reality


7.12.2011 - NOBEL LECTURE
www.nobelprize.org
www.nobelprize.org/prizes/literature/2011/transtromer/lecture
https://youtu.be/8qTdIUxbNSo

.

Tired of all who come with words, words but no language
i went to the snow-covered island .
The wild does not have words .
The unwritten pages spread out on all sides  !
I come upon the tracks of roe deer in the snow .
Language but no words  .

This poem by Tomas Tranströmer was read by his wife Monica Tranströmer at the 2011 Nobel Prize banquet

fb/nobelprize

...
15 APRILE 1931 - 27 marzo 2015 -   STOCCOLMA.

La sua opera si situa tra modernismo, espressionismo e surrealismo, ed è stata spesso criticata per il suo essere troppo legata alla tradizione svedese, priva di agganci con il resto della realtà contemporanea.
adnkronos.com - 27.3.2015

Era pianista, e dopo l'ictus che, oltre a renderlo pressoché muto, gli aveva negato l'uso della mano destra, suonava brani per la mano sinistra, anche di compositori italiani. Amava l'Italia. Dante era fra i suoi autori preferiti. E i classici latini e greci, e i romantici tedeschi ....
daniele abbiati - ilgiornale.it - 2015

.

sposato.  due figlie.  Nel 1990,  è stato colpito da un ictus che ha gli ha gravemente compromesso l’uso della  parola ed e costretto sulla sedie a rotelle ma ha continuato a scrivere ed a ricevere premi su premi.
Oltre a fare lo
scrittore, è  stato  uno psicologo. Ha lavorato nei carceri minorili, con i disabili, i detenuti e i tossicodipendenti.
TRADUTTORE E  anche  pianista, passione che ha coltivato anche dopo la malattia, con una sola mano.
Voce fondamentale del mondo letterario internazionale, le sue liriche sono state finora tradotte in quarantasei lingue, tra cui bengalese, bulgaro, gaelico, georgiano, giapponese, ungherese, cinese, serbo, ucraino ecc. Testimoniata da notevoli riconoscimenti critici, la sua funzione ispiratrice emerge anche da ammissioni di debiti “creativi” nei suoi confronti da parte di molti poeti: in particolare le giovani generazioni statunitensi, formatesi sui suoi testi letti e studiati nelle università, e polacche, per le quali Tranströmer è da tempo divenuto un vero e proprio
cult poet.
... 'Poesia dal silenzio' ha vinto l’edizione 2004 del prestigioso Premio Nonino.

alessandra muglia  - parolaallautore.corriere.it  - poets.org

https://youtu.be/28Uo61rvUms   -  www.pangea.news/transtromer-poesie

www.nobelprize.org/prizes/literature/2011/transtromer/biographical 

Poète de notre temps, qui prend le train et le métro, dort parfois dans des chambres d'hôtel, regarde par la fenêtre, visite des églises, écoute de la musique, contemple la nature et voyage beaucoup, l'écrivain suédois est cependant un homme de tous les temps, du permanent dans ce qu'il a de changeant et de mouvant. Un voyant à l'articulation du temps qui passe et de celui qui demeure. Du moment, de l'histoire et de la mythologie à la fois.
lemonde.fr - lefigaro.fr - lexpress.fr - 2011
AUTORE DISIMPEGNATO
giornale.it - 2011
.

.


I ricordi mi guardano
.

Dentro di me porto tutti i miei volti passati
come un albero i suoi cerchi
La loro somma sono ' io '
Lo specchio vede solo il mio ultimo volto
io sento tutti i miei precedenti

.
i ricordi mi guardano
Scritto nel 1996 e unica opera narrativa  e' il libro in cui Transtromer apre il suo scrigno dei ricordi per raccontare con grazia d'ispirazione e con la leggera spontaneita' di una confessione intima le esperienze dell'infanzia che hanno un posto speciale nella sua memoria, nella sua formazione di uomo e di poeta.
Transtromer lo ha definito "un libro perfetto per avvicinarsi alle mie poesie, la migliore introduzione alla mia opera". Otto brevi racconti immortalano episodi, immagini, piccole grandi avventure interiori nella quotidianita' di un ragazzino curioso e di acuta sensibilita' che vede nel mondo un incantato territorio da esplorare.

adnkronos - 2011

 

gli scarafaggi mi hanno dato il nobel
Come ho raccontato anche in 'I ricordi mi guardano'  sin da piccolo, avrò avuto cinque anni, raccoglievo scarafaggi, che mettevo nell’armadio, mentre nella casa di campagna sull’isola di Runmarö - in un barattolo di vetro stipavo gli insetti morti, le farfalle invece avevano una teca a parte.

Già allora nella mia testa nasceva quel museo immenso di immagini, figure animate e animali che poi avrei traslato nella poesia. Insieme all’angoscia che provavo dentro nella fanciullezza che in me è stata come un fertilizzante per una pianta.
luca bergamin . 3lastampa.it - 2012

 


 

 
Seminario di sogno
Quattro miliardi di uomini sulla terra.
E tutti dormono, tutti sognano.
In ogni sogno si affollano volti e corpi.
Gli uomini sognati sono più di noi.
Ma non occupano spazio ...
Accade che ti addormenti a teatro.
A metà dell'opera cadono le palpebre.
Un attimo di doppia esposizione :   là davanti
la scena è traversata da un sogno.
Poi la scena scompare, la scena sei tu.
Il teatro nella profondità autentica !
Il mistero dell'esausto regista !
Sempre nuovi copioni da studiare ...
Una camera.    E' notte.
Il cielo buio scorre attraverso la stanza.
Il libro su cui qualcuno si è addormentato
è ancora aperto
e sta ferito sull'angolo del letto.
Gli occhi del dormiente si muovono
seguono il testo senza lettere
di un altro libro -
miniato, senile, veloce.
Una vertiginosa commedia che si stampa
davanti alle mura claustrali delle palpebre.
Esemplare unico. E' qui, proprio ora !
Domani tutto sarà cancellato .
Il mistero del grande spreco :
L'annullamento ... come un turista

che viene fermato
da sospettosi uomini in uniforme -
gli aprono la macchina fotografica

svolgono il rullino
e lasciano che il sole uccida le immagini :
così la luce del giorno oscura i sogni.
Cancellato oppure solo invisibile ?
C'è un sognare-fuori-raggio visivo
perennemente in funzione.

Luce per altri occhi.
Una zona dove pensieri striscianti

imparano a camminare.
I volti e le figure formano nuovi gruppi .
Ci muoviamo su una strada, fra uomini
nel calore solare.
Ma altrettanti, o forse più, che non vediamo
stanno dietro oscuri edifici
che si levano da entrambi i lati .
A volte uno di loro si avvicina alla finestra
e getta uno sguardo in basso verso di noi .
poesia dal silenzio

 

 

 

 

 

Faccia a faccia
In febbraio la vita era immobile .
Gli uccelli non volevano volare e l'anima
grattava il paesaggio come una barca
gratta il pontile cui è ormeggiata .
Gli alberi mi voltavano le spalle .
La profondità della neve si misurava dai morti fili d’erba .
Le tracce i superficie invecchiavano .
Sotto in telo la lingua moriva .
Un giorno giunse qualcosa alla finestra .
Il lavoro si arrestò ed io alzai lo sguardo.
I colori ardevano .  Tutto si voltò .
La terra ed io balzammo l’una contro l’altro .

 

 

 

Silenzio
Passa, sono sepolti …
Una nuvola scivola sul disco del sole.
La fame e' un alto edificio
che si sposta di notte
nella camera si apre l’oscura
tromba dell’ascensore verso le viscere.
Fiori nel fossato. Fanfara e silenzio.
Passa, sono sepolti …
Le posate d’argento sopravvivono
in grandi frotte
a grandi profondita

dove l’Atlantico
e' nero.

poesia dal silenzio

 

 

CIMA
CON UN SOSPIRO GLI ASCENSORI INIZIANO A SALIRE
IN ALTI EDIFICI FRAGILI COME PORCELLANA .
FUORI SULL’ASFALTO SI FA CALDO IL GIORNO .
I SEGNALI HANNO LE PALPEBRE ABBASSATE .
LA TERRA UNA SALITA VERSO IL CIELO .
CIMA DOPO CIMA, NESSUNA VERA OMBRA .
VOLIAMO AVANTI A CACCIA DI TE
PER L’ESTATE IN CINEMASCOPE .
E DI SERA SONO UN VASCELLO
A LUCI SPENTE, A GIUSTA DISTANZA
DALLA REALTÀ, MENTRE A TERRA
NEI PARCHI FLUISCE L’EQUIPAGGIO .

poesia dal silenzio

 

 

Temporale
Passando, s’incontra all’improvviso

qui la vecchia
quercia gigantesca, alce pietrificato

dalla chioma sconfinata

sulla fortezza nero-verde
del mare di settembre.
Temporale del nord. È il tempo

in cui maturano
grappoli di nespole. Vegliando al buio

si sentono
scalpitare le costellazioni

alle loro poste
in alto sopra l’albero.

poesia dal silenzio

 

 


Una notte d’inverno
La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.
Ma gli occhi del bambino sono

spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.
La tempesta ha mani infantili e ali .
La carovana si lancia verso la Lapponia .
E la casa avverte

la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.
La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)
ma fuori infuria la notte!
Sul mondo passa una più grave tempesta .
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono – temiamo
che la tempesta soffiando ci svuoti .

poesia dal silenzio

 

 

 

Postludio
Come una sonda sul fondo mi trascino.
Mi si attacca tutto ciò che non serve.
Indignazione stanca, ardente rassegnazione.
I boia vanno a prendere pietre.

Dio scrive sulla sabbia.
Stanze silenziose.
I mobili stanno pronti

a spiccare il volo al chiaro di luna.
Entro in me stesso lentamente
per un bosco di vuote armature.

poesia dal silenzio

 

 

 

Sveglio nel buio

ascolto le costellazioni

scuotere le briglie nelle loro stalle

lassù, sopra gli alberi

 

 

 

Waking up

is a parachute jump

from dreams

 

 

 

 

 

Sfere di fuoco
Nei mesi oscuri la mia vita scintillava
solo quando ti amavo.
Come la lucciola si accende e si spegne
si accende e si spegne,
– dai bagliori si può seguire il suo cammino
nel buio della notte tra gli ulivi.
Nei mesi oscuri l’anima stava rannicchiata
e senza vita
ma il corpo veniva dritto verso di te.
Il cielo notturno mugghiava.
Furtivi mungevamo il cosmo

e siamo sopravvissuti .

poesia dal silenzio

 

 

 

Stazione
Un treno è entrato in stazione.

È fermo, vagone dopo vagone,
Ma nessuna porta si apre

nessuno scende o sale.
Ci sono veramente delle porte?

Là dentro un brulichio
Di uomini rinchiusi che vanno su e giù.
E scrutano dai finestrini immobili.
Fuori lungo il treno cammina un uomo

con un martello.
Urta le ruote che debolmente risuonano.

Tranne qui.
Qui il rumore aumenta incomprensibilmente:

un fulmine
Il rintocco dell’orologio della cattedrale
Il rumore della circumnavigazione del globo
Che solleva tutto il treno e le pietre umide

dei dintorni.
Tutto canta. Ve lo ricorderete.

Andate avanti.

poesia dal silenzio


 

 

La coppia
Spengono la lampada
e il suo globo risplende
un istante prima di sciogliersi
come una pastiglia

in un bicchiere di tenebre.
Poi si sollevano.
Le pareti dell’albergo
si gettano nel buio del cielo.
I gesti dell’amore si sono acquietati
e loro dormono
ma i pensieri più segreti s’incontrano
come quando s’incontrano due colori
e l’uno nell’altro fluiscono
sulla carta bagnata

di un dipinto infantile.
È buio e silenzio.
Ma la città stanotte
si è avvicinata in fretta.
A finestre spente. Le case sono qui.
Vicinissime, stanno serrate in attesa
una folla di volti inespressivi.
poesia dal silenzio - 2011

 

Pagina di libro notturno
Sbarcai una notte di maggio
in un gelido chiaro di luna
dove erba e fiori erano grigi
ma il profumo verde.
Salii piano un pendìo
nella daltonica notte
mentre pietre bianche
segnalavano alla luna.
Uno spazio di tempo
lungo qualche minuto
largo cinquantotto anni.
E dietro di me
oltre le plumbee acque luccicanti
c’era l’altra costa
e i dominatori.
Uomini con futuro
invece di volti.

 


Tracce
Come quando un uomo
è così immerso in un sogno
che mai ritornato al suo spazio
ricorderà di esserci stato

 

 

 

 Aprile e Silenzio
La primavera giace deserta.
Scuro come il velluto il fossato
si snoda al mio fianco
senza immagini riflesse.
Soli a splendere
sono dei fiori gialli.
Mi porta la mia ombra,
come la sua nera custodia
un violino.
La sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia portata
come l’argento
SUL BANCO DEI PEGNI.
la lugubre gondola - 2011

.

 

LA LUCE FLUISCE DENTRO
Fuori dalla finestra

c’è il lungo animale della
- primavera
il drago trasparente

dello splendore del sole
corre via come un treno locale
interminabile

- non siamo mai riusciti a vederne la
- testa.
Le ville sulla spiaggia si spostano di lato
sono disdegnose come granchi.
Il sole fa sbattere le palpebre alle statue.
Il furioso oceano di fuoco fuori nello spazio
si fa terra e diviene carezza.
Il conto alla rovescia è cominciato.

la lugubre gondola
.


April and Silence
Spring lies deserted.
The velvet-dark ditch
crawls by my side without reflections.
All that shines
are yellow flowers.
I’m carried in my shadow
like a violin in its black case.
The only thing I want to say
gleams out of reach
like the silver
in a pawnshop.
.


APRIL OCH TYSTNAD
Våren ligger öde.
Det sammetsmörka diket
krälar vid min sida
utan spegelbilder.
Det enda som lyser
är gula blommor.
Jag bärs i min skugga
som en fiol
i sin svarta låda.
Det enda jag vill säga
glimmar utom räckhåll
som silvret
hos pantlånaren.

sorgegondolen 1996 - epoetry.org - svd.se

 forumalfemminile.com -  libero.it -  wikiquote.org

poesieinversi.it

traduttori  maria cristina lombardi 

franco buffoni -  giacomo oreglia - 2011

 

 

L’usignolo di Badelunga
NELLA VERDE MEZZANOTTE
AL CONFINE NORD DELL’USIGNOLO.
PESANTI FOGLIE PENDONO IN TRANCE
LE AUTO SORDE SI PRECIPITANO
CONTRO LA LINEA DI LUCE AL NEON.
LA VOCE DELL’USIGNOLO

NON SI TRAE IN DISPARTE
È PENETRANTE COME IL CANTO DEL GALLO
BELLA E SENZA SUPERBIA.
MI FECE VISITA IN PRIGIONE.
ALLORA NON LO NOTAI, SOLO ORA LO NOTO.
IL TEMPO FLUISCE DAL SOLE E DALLA LUNA
E SCORRE DENTRO OGNI TIC-TAC
DEGLI OROLOGI RICONOSCENTI.
MA QUI IL TEMPO NON C’È.
SOLTANTO LA VOCE DELL’USIGNOLO
I CRUDI TONI SQUILLANTI CHE

AFFILANO LA LUMINOSA
FALCE DEL CIELO NOTTURNO.
per vivi e morti 1989

 

 

 

 

 

 

Archi romani
Dentro all’enorme chiesa romanica
si affollavano i turisti
nella penombra.
Volte che si spalancavano su altre volte:
nessuno sguardo d’insieme.
La fiamma di qualche candela svolazzava.
Un angelo senza volto mi abbracciò
e mi sussurrò per tutto il corpo:
“ Non vergognarti di essere uomo
sii fiero!
Dentro di te si aprono

volte su volte all’infinito.
Tu non sarai mai finito

e tutto è come deve essere”.
Accecato dalle lacrime
fui spinto fuori sulla piazza

ribollente di sole
insieme a Mr. e mrs. Jones

al signor Tanaka e
alla signora Sabatini
e dentro a ognuno di loro
si aprivano volte su volte all’infinito.

 scritta a venezia

 

 

 

Corpi accasciati sonnecchiano

nei vagoni della metropolitana

le catacombe che corrono.

So anche senza statistica

che proprio ora si suona Schubert

in qualche stanza lontana

e per qualcuno quelle note

sono più reali di tutto il resto

2.unich.it - albengacorsara

 

 



I ricordi mi vedono
Un mattino di giugno in cui

era troppo presto Per svegliarmi

ma troppo tardi per riprendere sonno.
Devo uscire nel verde che è colmo
Di ricordi, e mi seguono con lo sguardo.
Non si vedono, si fondono totalmente
con il paesaggio, perfetti camaleonti.
così vicini che li sento respirare
Benché il canto degli uccelli

sia assordante.
poesia dal silenzio




Le pietre
Sento cadere le pietre che abbiamo gettato,
Cristalline negli anni. Nella valle
Volano le azioni confuse dall’attimo
Gridando da cima a cima degli alberi

tacciono Nell’aria più leggera del presente

planano Come rondini da cima
A cima dei monti finché
Raggiungono l’altopiano più remoto
Lungo la frontiera con l’aldilà.
Là cadono
Le nostre azioni cristalline
Su nessun fondo,
Tranne noi stessi.

I swim out in a trance
on the glittering dark water.
A steady note of a tuba comes in.
It’s a friend’s voice:  

'Take up your grave and walk' .
 Two Cities

I dreamt that I had sketched piano keys out

on the kitchen table I played on them

without a sound.
Grief Gondola

I open the first door. It is a large sunlit room.
A heavy car passes outside and makes

the china quiver.
I open door number two. Friends!
You drank some darkness and became visible.
Door number three. A narrow hotel room.
View on an alley.
One lamppost shines on the asphalt.
Experience, its beautiful slag.

Elegy - newyorker.com - 2011


KYRIE

A volte la mia vita

apre violentemente gli occhi nel buio
un sentimento di folle trascinate nelle vie
tra la cecità e l'angoscia, lungo

la strada verso il miracolo
mentre io invisibile rimango fermo.
Come il bambino si addormenta nel terrore
ascoltando il rumore pesante del suo cuore.
A lungo, a lungo fino al mattino le stelle
restano chiuse a chiave
e le porte del buio si aprono.

.

Sometimes my life opened its eyes in the dark.
A feeling as if crowds moved through the streets
in blindness and angst on the way to a miracle,
while I, invisible, remain standing still.
Like the child who falls asleep afraid
listening to his heart’s heavy steps.
Long, long, until morning slips its rays in the locks
and the doors of darkness open.

.

At times my life suddenly opens

its eyes in the dark.
A feeling of masses of people pushing blindly
through the streets, excitedly toward some miracle,
while I remain here and no one sees me.
It is like the child who falls asleep in terror
listening to the heavy thumps of his heart.
For a long, long time till morning

puts his light in the locks
and the doors of darkness open.

.

 


lindberg.nu - living4stories.wordpress.com

corriere.it -  blackbird.vcu.edu -

blog.swedenabroad.se

guernicamag.com - shamrockhaiku.webs.com

  poesia.blog.rainews24.it

letteratu.it - larmegliamori - lavika.it  -  nytimes.com

.

 

 


NELLE PROFONDITÀ DELLA TERRA
SCIVOLA LA MIA ANIMA
SILENZIOSA COME UNA COMETA

 

SU UNA ROCCIA SPORGENTE
SI VEDE LA FESSURA DEL TROLL .
IL SOGNO UN ICEBERG

 

 

 

 

ALLEGRO
I PLAY HAYDN AFTER A BLACK DAY
AND FEEL A SIMPLE WARMTH IN MY HANDS.
THE KEYS ARE WILLING. SOFT HAMMERS STRIKE.
THE RESONANCE GREEN, LIVELY AND CALM.
THE MUSIC SAYS FREEDOM EXISTS
AND SOMEONE DOESN'T PAY THE EMPEROR TAX.
I PUSH DOWN MY HANDS IN MY HAYDNPOCKETS
AND IMITATE A PERSON LOOKING ON
THE WORLD CALMLY.
I HOIST THE HAYDNFLAG - IT SIGNIFIES
"WE DON'T GIVE IN. BUT WANT PEACE.'
THE MUSIC IS A GLASS-HOUSE ON THE SLOPE
WHERE THE STONES FLY, THE STONES ROLL.
AND THE STONES ROLL RIGHT THROUGH
BUT EACH PANE STAYS WHOLE.

.
https://youtu.be/ApiaFYq3wZc

the music says freedom exists

tranströmer playing the piano

.

 

 

Allegro
Io suono Haydn dopo una giornata nera
e sento un semplice calore nelle mani.
I tasti acconsentono. I dolci martelletti suonano.
I suoni sono verdi, brillanti e calmi.
I suoni dicono che la libertà esiste
e che qualcuno non paga la tassa

dell’imperatore.
Io spingo giù le mani nelle 'tasche di Haydn'
ed imito qualcuno che osserva il mondo con calma.
Isso la bandiera di Haydn – ciò significa:
'Non ci arrendiamo. Ma vogliamo la pace.'
La musica è una casa di vetro su un pendio
laddove le pietre volano, le pietre rotolano.
E le pietre vi rotolano attraverso,

da una parte all’altra
ma ogni vetro resta intero.
 

trad flavia villa

 

HAIKU

 

sto sul balcone
in una gabbia di raggi di sole
come un arcobaleno

 

 

E la notte fluisce
da oriente a occidente con
la velocità della luna.

 

 
Un vento pungente
stanotte soffia per la casa
I nomi dei demoni.

 

 

Le orchidee.
Le navi cisterna scivolano via.
Luna piena.



Guarda, sto seduto
come una barca sulla riva.
Qui sono felice.

 

 

 Il sole ora è basso.
Le nostre ombre sono giganti.
Presto tutto sarà ombra.

 

 

Dobbiamo vivere
con l’erba garbata
e le risate di osteria.

 

 

Querce e la luna.
Luce e costellazioni silenziose.
Il mare freddo.

 

 

Il sole bianco
si allena correndo da solo incontro
alle montagne blu della morte.



Vento grande e lento
dalla biblioteca del mare.
Qui io posso riposare.

.

Uppför branterna

 under solen – getterna

 som betade eld.


Su per sentieri erti
sotto il sole – le capre
brucavano fuoco.
.

När stunden kommer

 vilar den blinda vinden

 mot fasaderna.

 

Quando giunge l’ora
riposa il vento cieco
contro le facciate.

.

Hör suset av regn.

 Jag Viskar en hemlighet

 för att nå in dit.

 

Sento il mormorio della pioggia.
Io sussurro un segreto
per entrarvi dentro.

.

Havet är en mur.

 Jag hör måsarna skrika

de vinklar åt oss.

 

Il mare è un muro.
Sento i gabbiani gridare
accennano un saluto.

.

Novembersolen ...

min jätteskugga simmar

 och blir en hägring

 

Sole di novembre
la mia ombra gigante nuota
e diventa un miraggio.

.

Kraftledningarna
spända i köldens rike
norr om all musik

 

The power lines
tightened in the realm of coldness
north of all music
.
De väsnas ofta
för att skrämma tiden in
i snabbare lunk.
.

They often make noise
in order to frighten time into
a faster pace

.

 

 

Döden lutar sig
över mig, ett schackproblem.
Och har lösningen
.

Death leans
over me, a chess problem.
And has the solution

.

La morte si china
su di me, un problema scacchistico.
E lo risolve.

 

 

 

 

Nato a Stoccolma, capitale della Svezia, frequenta la Scuola Latina di Södra e si laurea in Psicologia presso l'Università di Stoccolma, la più prestigiosa del Paese, nel 1956. Nel 1954 aveva pubblicato una raccolta poetica intitolata 17 dikter (17 poesie), nella quale racchiudeva anche alcune opere realizzate all'età di soli tredici anni.
Nel 1990 è stato colpito da un ictus, che tuttavia non gli ha impedito di continuare a scrivere: nel 1993, infatti, ha pubblicato Minnena ser mig (I ricordi mi stanno guardando), la sua prima autobiografia, e nel 2004 Den stora gåtan, la sua più celebre - a livello europeo - raccolta di versi, è pubblicata nel Regno Unito con il titolo
The Great Enigma  - Il Grande Enigma.
È stato più volte accusato da altri poeti, specialmente negli anni settanta, di essere troppo legato alla tradizione letteraria svedese e di tralasciare i grandi mutamenti contemporanei, non parlandone in poesie e romanzi. La sua opera, in effetti, è posta a metà tra il
Modernismo, l'Espressionismo e il Surrealismo, tre correnti artistiche e letterarie esauritesi già da un paio di decenni.
La sua poetica, comunque, è concentrata nella
ricerca dell'uomo nella vita di tutti i giorni, nel bizzarro (espresso nei suoi versi mistici) e negli universali aspetti della mente e del suo immenso potere, al di sopra del bene e del male. Come scrittore, invece, non ha mai avuto un grandioso successo.
Tranströmer è molto amico del poeta statunitense Robert Bly, con il quale si è impegnato per anni in una fitta corrispondenza fuori dal tempo. Questa corrispondenza è stata raccolta nel libro Air Mail, opera che tratta le tematiche più vare non sempre "in modo tradizionale", come gli è stato invece criticato.
Ha vinto diversi premi letterari, tra i quali ricordiamo in particolare il macedone Struga Poetry Evenings, forse il più prestigioso, che è stato vinto dagli autori più importanti della Letteratura di questi ultimi anni.

wikipedia.org -- lastampa.it - wuz.it

 

Stupendo sentire
come la mia poesia cresce
mentre io mi ritiro.
Cresce, prende il mio posto.
Si fa largo a spinte.
Mi toglie di mezzo.
La poesia è pronta.

 

il grande mistero è la poesia
raccolta di 45 haiku
questa tecnica comunicativa che comunica più nel non detto che con quello che effettivamente dice o comunque in questa danza silenzio-parola, questa creatura che è sempre al confine tra l'essere e non essere, tra l'ideale e il reale, l'artificiale e il naturale, che è di chi la scrive solo nel momento in cui nasce nel suo cuore e subito nelle parole scritte diventa dell'altro

paola tricomi - criticaletteraria.org - 2013

Il grande mistero è tutto dedicato ai valori che l'haiku esprime, alla "profondità misteriosa" che l'haiku deve emanare, permettendoci di coglierla mediante fugaci contatti senza mai rivelarcela completamente. Queste poesie rappresentano davvero un sunto del pensiero poetico di Tomas Tranströmer. Leggere "Il grande mistero" è un calarsi nel suo universo, un naufragare in quel mare di oscuro cristallo che è la sua poesia.

amazon.it

 

 





 

HO SOGNATO CHE AVEVO DISEGNATO TASTI DI PIANOFORTE
SUL TAVOLO DI CUCINA.
IO CI SUONAVO SOPRA

ERANO MUTI
I VICINI VENIVANO AD ASCOLTARE

lugubre gondola

 

 

STANCO DI TUTTO CIÒ CHE VIENE DALLE PAROLE
PAROLE NON LINGUAGGIO
MI RECAI SULL’ISOLA INNEVATA
NON HA PAROLE LA NATURA SELVAGGIA
LE SUE PAGINE NON SCRITTE SI ESTENDONO
IN OGNI DIREZIONE
MI IMBATTO NELLE ORME DI UN CERBIATTO
LINGUAGGIO NON PAROLE

1979


Nelle prime ore del giorno la coscienza
può comprendere il mondo
come la mano che afferra una pietra
scaldata dal sole


Una bevanda effervescente in bicchieri vuoti
Un altoparlante che diffonde silenzio
Un sentiero che ricresce ad ogni passo
Un libro che può essere letto solo al buio

poesia dal silenzio



Una poesia non è altro che un sogno che io realizzo alla vigilia.
Il sogno e la poesia vengono dalla stessa persona.
Io ho una relazione di amore intenso con il sogno.
Vado a dormire come a una festa.
Il risveglio è quasi sempre una disillusione


Penso che anche l'autore più solitario abbia un pubblico nella sua mente.
Una specie di pubblico invisibile, che sta da qualche parte nella tua testa.
Io ho sempre pensato al mio come a un circolo di amici stretti
che mi capiscono molto bene


Da quando non sono più in grado di parlare
ho scoperto nuovi aspetti della scrittura.
E ora non posso più nascondermi dietro le chiacchiere.
In compenso il mio rapporto con la musica si è arricchito
adesso suono più spesso

tomas tranströmer  - corriere.it - 2011



rainews24
https://youtu.be/wpvxS_ergNA

https://youtu.be/8qTdIUxbNSo

https://youtu.be/C1WhK5ZCY_g  -   la radura - poesia del silenzio
.
Da adolescente suonavo, a quattordici anni scelsi la letteratura Ma mantenermi con le recensioni, come molti amici, non mi piaceva Divenni psicologo E mi sono domandato molte volte come scendere nell'animo umano abbia contribuito alla mia scrittura  
-tt
Tranströmer began using this notebook in 1946 when he was just 15 years old. Insects were one of his great interests early in life and the first page features a drawing of a beetle. A few years later, in 1951, he starting using the notebook to write poems. On the page pictured is a draft of the first poem in his debut collection 'Seventeen Poems'.
fb/nobelprize

 

 

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