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NOBEL Letteratura 2011 TOMAS tranströmer 15 APRILE 1931
- 26 marzo 2015
- STOCCOLMA
il poeta deI SILENZI NORDICI E BOREALI . NON CI SPERAVO PIU Credevo andasse al mio amico Adonis
È stata una meraviglia, una grande felicità
ma anche che spavento ! NON CI CREDEVO PIU ...
E adesso come faccio a parlare a tutti quelli che vorranno
incontrarmi? Non pensava
di poter più sentire questa gioia un
giorno
la moglie
Monica Bladh che lo aiuta per le
parole piu' difficili
https://youtu.be/3058Tq66vNk motivazione attraverso le sue immagini dense, limpide,
offre un nuovo accesso alla realtà because through his
condensed, translucent images, he gives us fresh access to reality
Tired of all who
come with words, words but no language i went to the snow-covered
island . The wild does not have words . The unwritten pages
spread out on all sides ! I come upon the tracks of roe
deer in the snow . Language but no words .
This poem by Tomas Tranströmer was read by his wife Monica
Tranströmer at the 2011 Nobel Prize banquet fb/nobelprize
... 15 APRILE 1931
- 27 marzo 2015
- STOCCOLMA.
La sua opera si situa
tra modernismo, espressionismo e surrealismo, ed è stata spesso
criticata per il suo essere troppo legata alla tradizione svedese,
priva di agganci con il resto della realtà contemporanea. adnkronos.com
- 27.3.2015
Era pianista, e dopo l'ictus che, oltre a
renderlo pressoché muto, gli aveva negato l'uso della mano destra,
suonava brani per la mano sinistra, anche di compositori italiani.
Amava l'Italia. Dante era fra i suoi autori preferiti. E i classici
latini e greci, e i romantici tedeschi .... daniele abbiati - ilgiornale.it - 2015
.
sposato. due figlie. Nel 1990, è stato colpito da un
ictus che ha gli ha
gravemente compromesso l’uso della parola
ed e costretto sulla sedie a rotelle ma ha continuato a
scrivere ed a ricevere premi su premi.
Oltre a fare lo scrittore, è stato uno psicologo. Ha lavorato nei
carceri minorili, con i disabili, i detenuti e i tossicodipendenti.
TRADUTTORE
E anche pianista, passione che ha coltivato anche dopo la
malattia, con una sola mano.
Voce fondamentale del mondo letterario internazionale, le sue
liriche sono state finora tradotte in quarantasei lingue, tra cui
bengalese, bulgaro, gaelico, georgiano, giapponese, ungherese,
cinese, serbo, ucraino ecc. Testimoniata da notevoli riconoscimenti
critici, la sua funzione ispiratrice emerge anche da ammissioni di
debiti “creativi” nei suoi confronti da parte di molti poeti: in
particolare le giovani generazioni statunitensi, formatesi sui suoi
testi letti e studiati nelle università, e polacche, per le quali
Tranströmer è da tempo divenuto un vero e proprio cult poet.
... 'Poesia dal silenzio' ha vinto l’edizione 2004 del prestigioso
Premio Nonino.
alessandra muglia -
parolaallautore.corriere.it - poets.org
www.nobelprize.org/prizes/literature/2011/transtromer/biographical Poète de notre temps, qui prend le train et le métro, dort parfois
dans des chambres d'hôtel, regarde par la fenêtre, visite des
églises, écoute de la musique, contemple la nature et voyage
beaucoup, l'écrivain suédois est cependant un homme de tous les
temps, du permanent dans ce qu'il a de changeant et de mouvant. Un
voyant à l'articulation du temps qui passe et de celui qui demeure.
Du moment, de l'histoire et de la mythologie à la fois. lemonde.fr - lefigaro.fr - lexpress.fr - 2011 AUTORE DISIMPEGNATO giornale.it - 2011
.
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I ricordi mi guardano .
Dentro di me porto tutti i miei volti passati come un albero
i suoi cerchi La loro somma sono ' io ' Lo specchio vede
solo il mio ultimo volto io sento tutti i miei precedenti
. i ricordi mi guardanoScritto nel 1996 e unica opera narrativa
e' il libro in cui Transtromer apre il suo scrigno dei ricordi per
raccontare con grazia d'ispirazione e con la leggera spontaneita' di
una confessione intima le esperienze dell'infanzia che hanno un
posto speciale nella sua memoria, nella sua formazione di uomo e di
poeta.
Transtromer lo ha definito "un libro perfetto per avvicinarsi alle
mie poesie, la migliore introduzione alla mia opera". Otto brevi
racconti immortalano episodi, immagini, piccole grandi avventure
interiori nella quotidianita' di un ragazzino curioso e di acuta
sensibilita' che vede nel mondo un incantato territorio da
esplorare.
adnkronos - 2011
gli scarafaggi mi hanno dato il nobel Come ho raccontato anche in 'I ricordi mi
guardano' sin da piccolo, avrò avuto cinque anni, raccoglievo
scarafaggi, che mettevo nell’armadio, mentre nella casa di campagna
sull’isola di Runmarö - in un barattolo di vetro stipavo gli insetti
morti, le farfalle invece avevano una teca a parte.
Già allora nella mia testa nasceva quel museo
immenso di immagini, figure animate e animali che poi avrei traslato
nella poesia. Insieme all’angoscia che provavo dentro nella
fanciullezza che in me è stata come un fertilizzante per una pianta. luca bergamin . 3lastampa.it - 2012
Seminario di sogno Quattro miliardi di uomini sulla
terra. E tutti dormono, tutti
sognano. In ogni sogno si
affollano volti e corpi. Gli
uomini sognati sono più di noi.
Ma non occupano spazio ... Accade
che ti addormenti a teatro. A
metà dell'opera cadono le palpebre.
Un attimo di doppia esposizione : là
davanti la scena è traversata da
un sogno. Poi la scena scompare,
la scena sei tu. Il teatro
nella profondità autentica ! Il
mistero dell'esausto regista ! Sempre
nuovi copioni da studiare ... Una
camera. E' notte. Il cielo buio
scorre attraverso la stanza. Il
libro su cui qualcuno si è
addormentato è ancora aperto e
sta ferito sull'angolo del letto.
Gli occhi del dormiente si muovono
seguono il testo senza lettere di
un altro libro - miniato, senile,
veloce. Una vertiginosa commedia
che si stampa davanti alle mura
claustrali delle palpebre.
Esemplare unico. E' qui, proprio ora
! Domani tutto sarà cancellato . Il
mistero del grande spreco :
L'annullamento ... come un turista
che viene fermato da sospettosi
uomini in uniforme - gli aprono
la macchina fotografica
svolgono il
rullino e lasciano che il sole
uccida le immagini : così la luce
del giorno oscura i sogni.
Cancellato oppure solo invisibile ? C'è un
sognare-fuori-raggio visivo
perennemente in funzione.
Luce per
altri occhi. Una zona dove
pensieri striscianti
imparano a
camminare. I volti e le figure
formano nuovi gruppi . Ci muoviamo
su una strada, fra uomini nel
calore solare. Ma altrettanti, o
forse più, che non vediamo stanno
dietro oscuri edifici che si
levano da entrambi i lati . A
volte uno di loro si avvicina alla
finestra e getta uno
sguardo in basso verso di noi . poesia dal silenzio
Faccia a
faccia In
febbraio la vita
era immobile . Gli uccelli non
volevano volare e l'anima
grattava il paesaggio come una barca
gratta il pontile cui è ormeggiata .
Gli alberi mi voltavano le spalle . La
profondità della neve si misurava
dai morti fili d’erba . Le tracce
i superficie invecchiavano .
Sotto in telo la lingua moriva .
Un giorno giunse qualcosa alla
finestra . Il lavoro
si arrestò ed io alzai lo sguardo.
I colori ardevano . Tutto si
voltò . La terra ed io balzammo
l’una contro l’altro .
Silenzio
Passa, sono
sepolti …
Una nuvola scivola sul disco del
sole.
La fame e' un alto edificio
che si sposta di notte
nella camera si apre l’oscura
tromba dell’ascensore verso le
viscere.
Fiori nel fossato. Fanfara e
silenzio.
Passa, sono sepolti …
Le posate d’argento sopravvivono
in grandi frotte
a grandi profondita
dove l’Atlantico
e' nero. poesia dal
silenzio
CIMA CON UN SOSPIRO
GLI ASCENSORI INIZIANO A SALIRE IN ALTI EDIFICI
FRAGILI COME PORCELLANA . FUORI
SULL’ASFALTO SI FA CALDO IL GIORNO . I SEGNALI HANNO
LE PALPEBRE ABBASSATE . LA TERRA UNA
SALITA VERSO IL CIELO . CIMA DOPO CIMA,
NESSUNA VERA OMBRA . VOLIAMO AVANTI
A CACCIA DI TE PER L’ESTATE IN
CINEMASCOPE . E DI SERA SONO
UN VASCELLO A LUCI SPENTE,
A GIUSTA DISTANZA DALLA REALTÀ,
MENTRE A TERRA NEI PARCHI
FLUISCE L’EQUIPAGGIO .
poesia dal
silenzio
Temporale Passando,
s’incontra all’improvviso
qui la
vecchia quercia
gigantesca, alce pietrificato
dalla chioma
sconfinata
sulla fortezza nero-verde del mare di
settembre. Temporale del
nord. È il tempo
in cui maturano grappoli di
nespole. Vegliando al buio
si
sentono scalpitare le
costellazioni
alle loro poste in alto sopra
l’albero.
poesia dal
silenzio
Una notte d’inverno
La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita. Ma
gli occhi del bambino sono
spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che
dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal
linguaggio.
La tempesta
ha mani infantili e ali .
La carovana si lancia verso la
Lapponia .
E la casa avverte
la sua
costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.
La notte è
immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in
uno stagno)
ma fuori infuria la notte!
Sul mondo
passa una più grave tempesta .
Poggia la sua bocca alla nostra
anima
e soffia per emettere un suono –
temiamo
che la tempesta soffiando ci svuoti .
poesia dal
silenzio
Postludio Come una sonda
sul fondo mi trascino. Mi si
attacca tutto ciò che non serve.
Indignazione stanca, ardente
rassegnazione. I boia vanno a
prendere pietre.
Dio scrive
sulla sabbia. Stanze silenziose.
I mobili stanno pronti
a spiccare il
volo al chiaro di luna. Entro in
me stesso lentamente per un bosco
di vuote armature.
poesia dal silenzio
Sveglio nel buio
ascolto le costellazioni
scuotere le briglie nelle loro
stalle
lassù, sopra gli alberi
Waking up
is a
parachute jump
from
dreams
Sfere di fuoco
Nei mesi oscuri la mia vita scintillava
solo quando ti amavo.
Come la lucciola si accende e si
spegne
si accende e si spegne,
– dai bagliori si può seguire il suo
cammino
nel buio della notte tra gli ulivi. Nei
mesi oscuri l’anima stava
rannicchiata
e senza vita
ma il corpo veniva dritto verso di
te.
Il cielo notturno mugghiava.
Furtivi mungevamo il cosmo
e siamo
sopravvissuti.
poesia dal
silenzio
Stazione
Un treno è entrato in stazione.
È fermo,
vagone dopo vagone, Ma nessuna
porta si apre
nessuno scende o
sale. Ci sono veramente delle
porte?
Là dentro un brulichio Di
uomini rinchiusi che vanno su e giù.
E scrutano dai finestrini immobili.
Fuori lungo il treno cammina un uomo
con un martello. Urta le ruote
che debolmente risuonano.
Tranne
qui. Qui il rumore aumenta
incomprensibilmente:
un fulmine
Il rintocco dell’orologio della
cattedrale Il rumore della
circumnavigazione del globo Che
solleva tutto il treno e le pietre
umide
dei dintorni. Tutto canta.
Ve lo ricorderete.
Andate avanti.
poesia dal silenzio
La coppia Spengono la
lampada
e il suo globo risplende
un istante prima di sciogliersi
come una pastiglia
in un bicchiere
di tenebre.
Poi si sollevano.
Le pareti dell’albergo
si gettano nel buio del cielo.
I gesti dell’amore si sono
acquietati
e loro dormono
ma i pensieri più segreti
s’incontrano
come quando s’incontrano due colori
e l’uno nell’altro fluiscono
sulla carta bagnata
di un dipinto
infantile.
È buio e silenzio.
Ma la città stanotte
si è avvicinata in fretta.
A finestre spente. Le case sono qui.
Vicinissime, stanno serrate in
attesa
una folla di volti inespressivi.
poesia dal
silenzio - 2011
Pagina
di libro notturno Sbarcai una
notte di maggio
in un gelido chiaro di luna
dove erba e fiori erano grigi
ma il profumo verde.
Salii piano un pendìo
nella daltonica notte
mentre pietre bianche
segnalavano alla luna.
Uno spazio di tempo
lungo qualche minuto
largo cinquantotto anni.
E dietro di me
oltre le plumbee acque luccicanti
c’era l’altra costa
e i dominatori.
Uomini con futuro invece di volti.
Tracce Come
quando un uomo
è così immerso in un
sogno
che mai ritornato al suo spazio
ricorderà di esserci stato
Aprile e
Silenzio La primavera giace deserta.
Scuro come il velluto il fossato
si snoda al mio fianco
senza immagini riflesse.
Soli a splendere
sono dei fiori gialli.
Mi porta la mia ombra,
come la sua nera custodia
un violino.
La sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia portata
come l’argento
SUL BANCO DEI PEGNI.
la lugubre gondola - 2011
.
LA LUCE
FLUISCE DENTRO Fuori dalla
finestra
c’è il lungo
animale della - primavera il
drago trasparente
dello
splendore del sole corre via come
un treno locale interminabile
- non siamo
mai riusciti a vederne la -
testa. Le ville sulla spiaggia si
spostano di lato sono disdegnose
come granchi. Il sole fa sbattere
le palpebre alle statue. Il
furioso oceano di fuoco fuori nello
spazio si fa terra e diviene
carezza. Il conto alla rovescia è
cominciato.
la lugubre gondola
.
April and
Silence
Spring lies deserted.
The velvet-dark ditch
crawls by my side without
reflections.
All that shines
are yellow flowers.
I’m carried in my shadow
like a violin in its black case.
The only thing I want to say
gleams out of reach
like the silver
in a pawnshop.
.
APRIL OCH
TYSTNAD
Våren ligger öde.
Det sammetsmörka diket
krälar vid min sida
utan spegelbilder.
Det enda som lyser
är gula blommor.
Jag bärs i min skugga
som en fiol
i sin svarta låda.
Det enda jag vill säga
glimmar utom räckhåll
som silvret
hos pantlånaren. sorgegondolen
1996 - epoetry.org - svd.se
forumalfemminile.com -
libero.it - wikiquote.org
poesieinversi.it
traduttori
maria cristina lombardi
franco buffoni - giacomo
oreglia - 2011
L’usignolo di
Badelunga NELLA VERDE
MEZZANOTTE AL CONFINE NORD
DELL’USIGNOLO. PESANTI FOGLIE
PENDONO IN TRANCE LE AUTO SORDE
SI PRECIPITANO CONTRO LA LINEA
DI LUCE AL NEON. LA VOCE
DELL’USIGNOLO
NON SI TRAE IN
DISPARTE È PENETRANTE
COME IL CANTO DEL GALLO BELLA E SENZA
SUPERBIA. MI FECE VISITA
IN PRIGIONE. ALLORA NON LO
NOTAI, SOLO ORA LO NOTO. IL TEMPO
FLUISCE DAL SOLE E DALLA LUNA E SCORRE DENTRO
OGNI TIC-TAC DEGLI OROLOGI
RICONOSCENTI. MA QUI IL TEMPO
NON C’È. SOLTANTO LA
VOCE DELL’USIGNOLO I CRUDI TONI
SQUILLANTI CHE
AFFILANO LA LUMINOSA FALCE DEL CIELO
NOTTURNO.
per vivi e morti 1989
Archi romani
Dentro
all’enorme chiesa romanica
si affollavano i turisti
nella penombra.
Volte che si spalancavano su altre
volte:
nessuno sguardo d’insieme.
La fiamma di qualche candela
svolazzava.
Un angelo senza volto mi abbracciò
e mi sussurrò per tutto il corpo:
“ Non vergognarti di essere uomo
sii
fiero!
Dentro di te si aprono
volte su volte all’infinito.
Tu non sarai mai finito
e tutto è come
deve essere”.
Accecato dalle lacrime
fui spinto fuori sulla piazza
ribollente di sole
insieme a Mr. e mrs. Jones
al signor
Tanaka e
alla signora Sabatini
e dentro a ognuno di loro
si aprivano volte su volte
all’infinito. scritta a
venezia
Corpi accasciati sonnecchiano
nei vagoni della metropolitana
le catacombe che corrono.
So anche senza statistica
che proprio ora si suona Schubert
in qualche stanza lontana
e per qualcuno quelle note
sono più reali di tutto il resto
2.unich.it - albengacorsara
I ricordi mi
vedono Un mattino
di giugno in cui
era troppo presto Per svegliarmi
ma troppo tardi
per riprendere sonno.
Devo uscire nel verde che è colmo
Di ricordi, e mi seguono con lo
sguardo.
Non si vedono, si fondono
totalmente
con il paesaggio, perfetti camaleonti.
così vicini che li sento
respirare
Benché il canto degli uccelli
sia assordante.
poesia
dal silenzio
Le pietre Sento cadere
le pietre che abbiamo gettato,
Cristalline negli anni. Nella valle
Volano le azioni confuse dall’attimo
Gridando da cima a cima degli alberi
tacciono Nell’aria più leggera del
presente
planano Come
rondini da cima
A cima dei monti finché
Raggiungono l’altopiano più remoto
Lungo la frontiera con l’aldilà.
Là cadono
Le nostre azioni cristalline
Su nessun fondo,
Tranne noi stessi.
I swim out in
a trance
on the
glittering dark water.
A steady note of a tuba comes in.
It’s a friend’s voice:
'Take up your
grave and walk' . Two Cities
I dreamt that
I had sketched piano keys out
on the
kitchen table
I played on
them
without a sound.
Grief
Gondola
I open
the first door. It is a large sunlit
room. A heavy car passes outside
and makes
the china quiver. I
open door number two. Friends!
You drank some darkness and became
visible. Door number three. A
narrow hotel room. View on an
alley. One lamppost shines on
the asphalt. Experience, its
beautiful slag.
Elegy
- newyorker.com - 2011
KYRIE
A volte la mia vita
apre
violentemente gli occhi nel buio
un
sentimento di folle trascinate nelle
vie
tra la cecità e l'angoscia, lungo
la strada verso il miracolo
mentre io invisibile rimango fermo.
Come il bambino si addormenta nel
terrore
ascoltando il rumore pesante del suo
cuore.
A lungo, a lungo fino al mattino le
stelle
restano chiuse a chiave
e le porte del buio si aprono.
.
Sometimes my life opened its eyes in
the dark. A feeling as if crowds moved through
the streets
in blindness and angst on the way to
a miracle,
while I, invisible, remain standing
still.
Like the child who falls asleep
afraid
listening to his heart’s heavy steps.
Long, long, until morning slips its
rays in the locks
and the doors of darkness open.
.
At times my
life suddenly opens
its eyes in the
dark. A
feeling of masses of people pushing
blindly
through the streets, excitedly
toward some miracle,
while I remain here and no one sees
me.
It is like the child who falls
asleep in terror
listening to the heavy thumps of his
heart.
For a long, long time till morning
puts his light in the locks
and the doors of darkness open.
NELLE PROFONDITÀ DELLA TERRA
SCIVOLA LA MIA ANIMA
SILENZIOSA COME UNA COMETA
SU UNA ROCCIA SPORGENTE SI VEDE
LA FESSURA DEL TROLL . IL SOGNO
UN ICEBERG
ALLEGRO I PLAY HAYDN AFTER A BLACK
DAY AND FEEL A SIMPLE WARMTH IN
MY HANDS. THE KEYS ARE WILLING.
SOFT HAMMERS STRIKE. THE
RESONANCE GREEN, LIVELY AND CALM. THE MUSIC SAYS FREEDOM EXISTS AND
SOMEONE DOESN'T PAY THE EMPEROR TAX.
I PUSH DOWN MY HANDS IN MY
HAYDNPOCKETS AND IMITATE A PERSON
LOOKING ON THE WORLD CALMLY.
I HOIST THE HAYDNFLAG - IT SIGNIFIES
"WE DON'T GIVE IN. BUT WANT PEACE.'
THE MUSIC IS A GLASS-HOUSE ON THE
SLOPE WHERE THE STONES FLY, THE
STONES ROLL. AND THE STONES ROLL
RIGHT THROUGH BUT EACH PANE STAYS
WHOLE.
Allegro Io
suono Haydn dopo una giornata nera
e sento un semplice calore nelle
mani. I tasti acconsentono. I
dolci martelletti suonano. I
suoni sono verdi, brillanti e calmi.
I suoni dicono che la libertà esiste
e che qualcuno non paga la tassa
dell’imperatore. Io spingo giù le
mani nelle 'tasche di Haydn' ed
imito qualcuno che osserva il mondo
con calma. Isso la bandiera di
Haydn – ciò significa: 'Non ci
arrendiamo. Ma vogliamo la pace.'
La musica è una casa di vetro su un
pendio laddove le pietre volano,
le pietre rotolano. E le pietre
vi rotolano attraverso,
da una parte
all’altra ma ogni vetro resta
intero.
trad flavia villa
HAIKU
sto sul balcone in una gabbia di
raggi di sole come un arcobaleno
E la notte fluisce
da oriente a occidente con
la velocità della luna.
Un vento
pungente
stanotte soffia per la casa
I nomi dei demoni.
Le orchidee.
Le navi cisterna scivolano via.
Luna piena.
Guarda, sto
seduto
come una barca sulla riva.
Qui sono felice.
Il sole ora è basso.
Le nostre ombre sono giganti.
Presto tutto sarà ombra.
Dobbiamo vivere
con l’erba garbata
e le risate di osteria.
Querce e la luna.
Luce e costellazioni silenziose.
Il mare freddo.
Il sole bianco
si allena correndo da solo incontro
alle montagne blu della morte.
Vento grande e lento
dalla biblioteca del mare.
Qui io posso riposare.
.
Uppför branterna
under
solen – getterna
som
betade eld.
Su per
sentieri erti sotto il sole
– le capre brucavano
fuoco. .
När stunden
kommer
vilar
den blinda vinden
mot
fasaderna.
Quando giunge l’ora riposa il
vento cieco contro le facciate.
.
Hör suset av
regn.
Jag
Viskar en hemlighet
för
att nå in dit.
Sento il
mormorio della pioggia. Io sussurro
un segreto per entrarvi
dentro.
.
Havet är en mur.
Jag
hör måsarna skrika
de vinklar åt
oss.
Il mare è un muro. Sento i
gabbiani gridare accennano un
saluto.
.
Novembersolen
...
min jätteskugga simmar
och
blir en hägring
Sole di novembre
la mia ombra gigante nuota
e diventa un miraggio.
.
Kraftledningarna
spända i köldens rike
norr om all musik
The power lines
tightened in the realm of coldness
north of all music .
De väsnas ofta
för att skrämma tiden in
i snabbare lunk.
.
They often make noise
in order to frighten time into
a faster pace
.
Döden lutar sig
över mig, ett schackproblem.
Och har lösningen
.
Death leans
over me, a chess problem.
And has the solution
.
La morte si china
su di me, un problema scacchistico.
E lo risolve.
Nato
a Stoccolma,
capitale della Svezia, frequenta la Scuola Latina di Södra e si
laurea in Psicologia presso l'Università di Stoccolma, la più
prestigiosa del Paese, nel 1956. Nel 1954 aveva pubblicato una
raccolta poetica intitolata 17 dikter (17 poesie), nella quale
racchiudeva anche alcune opere realizzate all'età di soli tredici
anni.
Nel 1990 è stato colpito da un ictus, che tuttavia non gli ha
impedito di continuare a scrivere: nel 1993, infatti, ha pubblicato
Minnena ser mig (I ricordi mi stanno guardando), la sua prima
autobiografia, e nel 2004 Den stora gåtan, la sua più celebre - a
livello europeo - raccolta di versi, è pubblicata nel Regno Unito
con il titolo The Great Enigma - Il Grande Enigma.
È stato più volte accusato da altri poeti, specialmente negli anni
settanta, di essere troppo legato alla tradizione letteraria svedese
e di tralasciare i grandi mutamenti contemporanei, non parlandone in
poesie e romanzi. La sua opera, in effetti, è posta a metà tra il
Modernismo, l'Espressionismo e
il Surrealismo, tre correnti
artistiche e letterarie esauritesi già da un paio di decenni.
La sua poetica, comunque, è concentrata nella ricerca dell'uomo nella vita di tutti i
giorni, nel bizzarro (espresso nei
suoi versi mistici) e negli universali aspetti della mente e del suo
immenso potere, al di sopra del bene e del male. Come scrittore,
invece, non ha mai avuto un grandioso successo.
Tranströmer è molto amico del poeta statunitense Robert Bly, con il
quale si è impegnato per anni in una fitta corrispondenza fuori dal
tempo. Questa corrispondenza è stata raccolta nel libro Air Mail,
opera che tratta le tematiche più vare non sempre "in modo
tradizionale", come gli è stato invece criticato.
Ha vinto diversi premi letterari, tra i quali ricordiamo in
particolare il macedone Struga Poetry Evenings, forse il più
prestigioso, che è stato vinto
dagli autori più importanti della Letteratura di questi ultimi anni. wikipedia.org -- lastampa.it
- wuz.it
Stupendo sentire
come la mia poesia cresce
mentre io mi ritiro.
Cresce, prende il mio posto.
Si fa largo a spinte.
Mi toglie di mezzo.
La poesia è pronta.
il grande
mistero è la poesia raccolta di 45 haiku
questa tecnica comunicativa che comunica più nel non detto che con
quello che effettivamente dice o comunque in questa danza
silenzio-parola, questa creatura che è sempre al confine tra
l'essere e non essere, tra l'ideale e il reale, l'artificiale e il
naturale, che è di chi la scrive solo nel momento in cui nasce nel
suo cuore e subito nelle parole scritte diventa dell'altro paola tricomi - criticaletteraria.org - 2013
Il grande mistero
è tutto dedicato ai valori che l'haiku esprime, alla "profondità
misteriosa" che l'haiku deve emanare, permettendoci di coglierla
mediante fugaci contatti senza mai rivelarcela completamente. Queste
poesie rappresentano davvero un sunto del pensiero poetico di Tomas
Tranströmer. Leggere "Il grande mistero" è un calarsi nel suo
universo, un naufragare in quel mare di oscuro cristallo che è la
sua poesia.
amazon.it
HO SOGNATO CHE AVEVO DISEGNATO TASTI
DI PIANOFORTE
SUL TAVOLO DI CUCINA.
IO CI SUONAVO SOPRA
ERANO MUTI
I VICINI VENIVANO AD ASCOLTARE
lugubre gondola
STANCO DI TUTTO CIÒ CHE VIENE DALLE
PAROLE
PAROLE NON LINGUAGGIO
MI RECAI SULL’ISOLA INNEVATA
NON HA PAROLE LA NATURA SELVAGGIA
LE SUE PAGINE NON SCRITTE SI
ESTENDONO
IN OGNI DIREZIONE
MI IMBATTO NELLE ORME DI UN
CERBIATTO
LINGUAGGIO NON PAROLE 1979
Nelle prime
ore del giorno la coscienza
può comprendere il mondo
come la mano che afferra una pietra
scaldata dal sole
Una bevanda effervescente in
bicchieri vuoti
Un altoparlante che diffonde
silenzio
Un sentiero che ricresce ad ogni
passo
Un libro che può essere letto solo
al buio poesia dal
silenzio
Una
poesia non è altro che un sogno che
io realizzo alla vigilia. Il sogno e la poesia vengono
dalla stessa persona.
Io ho una relazione di amore intenso
con il sogno.
Vado a dormire come a una festa.
Il risveglio è quasi sempre una
disillusione
Penso che
anche l'autore più solitario abbia
un pubblico nella sua mente. Una specie di pubblico
invisibile, che sta da qualche parte
nella tua testa.
Io ho sempre pensato al mio come a
un circolo di amici stretti
che mi capiscono molto bene
Da quando non
sono più in grado di parlare ho scoperto nuovi aspetti della
scrittura.
E ora non posso più
nascondermi dietro le chiacchiere.
In compenso il mio rapporto con la
musica si è arricchito
adesso suono più spesso tomas tranströmer
- corriere.it - 2011
Da adolescente suonavo, a quattordici anni scelsi la letteratura
Ma mantenermi con le recensioni, come molti amici, non mi piaceva
Divenni psicologo
E mi sono domandato molte volte come scendere nell'animo umano
abbia contribuito alla mia scrittura -tt
Tranströmer began using this notebook in 1946 when he was
just 15 years old. Insects were one of his great interests
early in life and the first page features a drawing of a
beetle. A few years later, in 1951, he starting using the
notebook to write poems. On the page pictured is a draft of
the first poem in his debut collection 'Seventeen Poems'. fb/nobelprize