. NOBEL LETTERATURA 2012 Mo Yan 莫言
PSEUDONIMO DI
Guan Móyè管谟业
mo yan significa ' colui che non
vuole parlare ' Gaomi
- Shandong - 2 febbraio 1955
SONO MOLTO SORPRESO DI AVER VINTO IL
PREMIO . SONO FELICE .
Il Premio è andato all’uomo
che con realismo allucinatorio è riuscito a fondere
racconti popolari - la storia e il
contemporaneo il premio comporta anche
l'elargizione di 8 milioni di corone
- 1,2 milioni di euro
Treating people with kindness and
sincerity are
the principles by which I engage in interpersonal relationships.
In my youth I hated evil with a passion and yearned to die fighting
evildoers; but as I grew older and gained a greater understanding of
human beings, my attitude gradually softened. I am
getting to know myself better all the time, and am gaining a more
thorough understanding of others .
fb/nobelprize
''Sono costernato . Mo Yan e' uno scrittore
di stato. Sono completamente confuso'' Non esistono i
valori universali. O sono cosi' ampi da poter conferire un Premio
Nobel a un uomo incarcerato e un altro a chi e' al servizio di
coloro che incarcerano e privano dei diritti ? '' LIAO YIWU - scrittore dissidente cinese
premiato alla fiera del libro di francoforte 2012 adnkronos - 2012
" SONO FURIOSO " - Dare il premio a uno
scrittore come lui è un insulto all'umanità e alla letteratura. E'
vergognoso che la Commissione abbia fatto una scelta del genere che
tra l'altro non è all'altezza della qualità del premio negli anni
precedenti". Wei Wei -
artista
" non ha una
personalita' indipendente " Mo Zhixu -
scrittore
" non ha senso " "Le sue opere sono
state influenzate dalla letteratura latino-americana, non
penso che abbia creato proprie cose originali. Noi intellettuali non
lo vediamo come un innovatore della letteratura cinese". Yu Shicun -
saggista e critico letterario
"mossa fatta esclusivamente per
compiacere il governo di Pechino. La Commissione per il Nobel ha
scelto Mo Yan perche' la sua elezione fosse piu' tollerata dal
regime comunista. Questo premio non è veramente basato sulle sue
capacita' di scrittore ma ha altri scopi e per questo non e' degno
di nota". wei jingsheng - intellettuale
dissidente * Mo Yan abbandonò
polemicamente la fiera del libro di Francoforte nel 2009 dopo aver saputo
della presenza di alcuni dissidenti in esilio alla manifestazione e
per aver al contrario partecipato a una commemorazione maoista nel
giugno 2011. south china morning - rainews24 - 2012
mo yan rappresenta bene le contraddizioni
del suo Paese criticato duramente dai dissidenti
risponde che '' il premio e' una vittoria per la letteratura .
non la politica '' - Visto che sono uno scrittore, il
modo migliore di comunicare con il pubblico è scrivere.
Tutto quello che ho da dire è nelle mie opere. Le parole che
escono dalla bocca se le porta il vento, quelle che stanno
scritte passeranno alla storia. Spero che voi possiate
leggere pazientemente le mie opere, sebbene, naturalmente,
io non abbia alcun diritto per obbligarvi a leggerle. E se
già le avete lette, non posso obbligarvi a cambiare
l’opinione che vi siete fatti perché in questo mondo non
esiste uno scrittore che possa soddisfare tutti i lettori,
soprattutto in un’epoca come quella in cui viviamo. Sono un
cantastorie e ho voglia di continuare a raccontarvi storie.
Mi hanno dato il Premio Nobel per le mie storie. In futuro,
continuerò a raccontarvi storie -
stoccolma - consegna del premio
mo yan - cantastorie
Mamma
contrasse una seria malattia ai polmoni quando ero
adolescente. La fame, la malattia e il troppo lavoro
rendevano le cose veramente difficili per noi. Il futuro
sembrava piuttosto lugubre e non avevo delle buone
sensazioni sull’avvenire. Avevo paura che lei se ne potesse
andare. Ogni giorno la prima cosa che facevo rientrando in
casa dal lavoro era chiamarla. Sentire la sua voce mi apriva
il cuore. Quando non la sentivo entravo nel panico e la
cercavo dappertutto. Un giorno che non riuscii a trovarla da
nessuna parte mi sedetti in cortile e piansi come un
bambino. Mi trovò così quando rientrò con una fascina sulle
spalle. Non potevo dirle perché stavo piangendo, di cosa
avevo paura, ma lei lo sapeva e mi disse: ”Figlio, non ti
preoccupare può non esserci gioia nella mia vita, ma non vi
lascerò finché il Dio delle Tenebre non mi chiamerà a sé.”
Ero nato brutto. Gli abitanti
del villaggio spesso mi ridevano in faccia e i bulli a
scuola mi picchiavano. Tornavo a casa piangendo e mia madre
mi consolava: “Non sei brutto, figlio. Hai un naso e due
occhi, e non c’è niente che non va con le tue gambe e le tue
braccia, quindi perché dovresti essere brutto? Se hai il
cuore buono e ti comporti a dovere quello che viene
considerato brutto diventa bello”. In seguito – quando andai
in città – trovai persone educate che mi ridevano dietro le
spalle, e a volte davanti; quando ricordavo le parole di mia
madre offrivo tranquillamente le mie scuse.
Lei era analfabeta e teneva in grande considerazione le
persone che sapevano leggere. Eravamo così poveri che spesso
non sapevamo da dove sarebbe arrivato il nostro pasto
seguente, ma non mi ha mai negato un libro o qualcosa con
cui scrivere. Era una grande lavoratrice, non vedeva di buon
occhio i bambini pigri, ma
finché mi vedeva con il naso infilato in un libro potevo
anche svicolare i lavori domestici.
dal discorso a stoccolma - anonimascrittori.it - 2012
www.nobelprize.org/prizes/literature/2012/yan/lecture nobelprize.org/mediaplayer
Vorrei saper scrivere come
Calvino Avrei voluto scrivere io 'Il barone
rampante'
Mentre leggevo il libro tiravo dei colpi sul tavolo.
E sapete perché
? Perché è scritto troppo bene.
E' troppo bello questo romanzo. Perché non ci ho pensato io a
scriverlo ? video.repubblica.it LIBRI IN ITALIANO Sorgo rosso 1994
L’uomo che allevava i gatti e altri racconti’ 1997
Grande seno, fianchi larghi 2002
Il supplizio del legno di sandalo’ 2005
Le sei reincarnazioni di Ximen Nao 2009
Cambiamenti 2011
LE CANZONI DELL'AGLIO 2014
IL PAESE DELL'ALCOOL 2015 . 2002 - Festival di
Mantova
2007 -
incontro
con studenti letteratura cinese dell’Università Kore di Enna
2007 - Fiera del Libro di Torino come ospite internazionale
2014 - prime tre posizioni TIMreading/store
Telecom It editoria digitale * uno degli
scrittori più forti creativi e travolgenti della nostra epoca claudio magris
Mo Yan poeta della Cina rurale dalla parte
delle donne federico masini - sinologo
premio importante per la
letteratura cinese
Gli scrittori cinesi
scrivono per amore della scrittura
fino ad annullare sé stessi Yan Lianke - scrittore
Mo Yan
non firma la lettera al governo cinese per Liu Xiaobo - nobel pace 2011 - pur
avendo avuto parole in suo favore in occasione della nomina a premio
nobel. 134 premi Nobel
tra cui il Dalai Lama e
Toni Morrison
hanno scritto ai leader del Partito comunista cinese ed al
presidente Xi Jinping chiedendo la liberazione di Liu Xiaobo e di
sua moglie. Liu dissidente
aveva partecipato alle manifestazioni in piazza Tienanmen nel 1989 .
L’anno prima era stato arrestato e poi condannato a undici anni di
carcere. Sua moglie Liu Xia è agli arresti domiciliari.
internazionale.it - 2012
.
.
The 2009 winner
Herta Muller
called it a ‘catastrophe.’ She talked of Yan as someone who toed
the Communist party line and failed to speak out for the
independence of intellectuals in China. In other words, she
called him a ‘State poet’ in a pejorative sense. tanuj solanki - newindianexpress.com - 2016
Non sono uno
scrittore senza capacita' di critica
non voglio lasciare
Gaomi . figurarsi se intendo lasciare la Cina.
qui ho molti amici . mi piace il cibo . perche dovrei
partire ?
ansa - 2012
LA CITTA DI Gaomi dedica un parco a tema a mo
yan
richiamo per il turismo - investiti 670 mln di yuan -
82 mln di euro
insignito
dell'Honorary Fellowship
dal
Regent's Park College dell'Università di Oxford, come
riconoscimento per il suo contributo alla letteratura cinese e
mondiale. mo yan professore presso
l'Università Normale di Pechino ... influenzato in grande misura
dai capolavori di William Shakespeare, nei prossimi anni
vorrebbe concentrarsi sulla scrittura di sceneggiature. ansa 2019 Mo Yan was awarded
Wednesday the Honorary Fellowship by Regent's Park College,
University of Oxford, in recognition of his contribution to
Chinese and world literature.
china.org.cn - 2019
La vita gli studi e le pubblicazioni nato a
Gaomi - provincia Shandong -
2 febbraio 1955
- nordest della Cina -
A diciotto anni va a lavorare in una
manifattura di cotone e facendo capriole tra le balle si riempie di
fili: è questo evento, come lui stesso ha raccontato, ad aver
scatenato la sua fantasia. Nel febbraio del 1976 abbandona il povero
e isolato paese natale per arruolarsi nell'esercito. Fa il soldato
semplice, il caposquadra, l'istruttore, il segretario e lo
scrittore. Nel 1997 congedatosi dall'esercito Mo Yan inizia a lavorare per un
giornale. Nel frattempo si è laureato presso la facoltà di
Letteratura dell'Istituto artistico dell'Esercito di liberazione
popolare 1984-1986 e ha ottenuto un master in Studi letterari e
artistici presso l'Università Normale di Pechino 1989-1991.
Inizia
a pubblicare nel 1981. Oltre ai romanzi ha scritto undici novelle tra le quali
"Felicità" "Fiocchi di cotone" "Esplosioni" "Il ravanello
trasparente". Tra i racconti "Il cane e l'altalena" e "Il fiume
inaridito" che Einaudi ha pubblicato nella nuova edizione della
raccolta di racconti "L'uomo che allevava i gatti" 2008. Conquistò il successo con "Sorgo rosso"Da cui è stata tratta la sceneggiatura dell'omonimo film Zhang Yimou
- Orso d'Oro a Berlino nel 1988. Mo Yan ha scritto
inoltre la sceneggiatura del film "Addio mia concubina" di Chen
Kaige.
Nel 1997 ha vinto il "China's Annual Writer's Award"
maggiore premio letterario cinese.
Nel 2005 ha vinto il premio per
la letteratura internazionale "Nonino"
- consegnato da
claudio magris. ...
In molti mi chiedono quando scriverò un
romanzo ambientato in città. Sinceramente non lo so. Ci sono ancora
troppe storie da scrivere sulla vita contadina.
...
penso che la
letteratura debba presentare la realtà di un dato paese . Ora c'è la modernizzazione e va bene . a Pechino abbiamo i
grattacieli . prima si viveva nella miseria . nessuno
stava bene né gli operai né i contadini né i soldati .
ora c'è chi sta meglio. qualcuno sta meglio. Ma se la cultura muore
come si può stare meglio ? Così posso dire che sono pessimista.
nelle campagne la gente è ancora molto povera. tutti pensano a cose
materiali. Certo rispetto a cinquant'anni fa c'è stato un
cambiamento ma cambiare non è sempre migliorare . il che non
significa che io voglia tornare indietro. no. Ma senza cultura la
gente avvizzisce. E che si può fare ?
penso che non si possa andare avanti
così
dichiarazione che ben riflette la sua scrittura: non critica gli
eccessi, si limita a raccontarli, descrivendone gli effetti sulla
pelle delle persone, inserendo spesso tra i protagonisti un seme
straniero, come se descrivesse una società arcaica che si sta
lentamente aprendo, che vive in bilico tra il vecchio e il nuovo. E
proprio per questo suo sguardo, rivolto anche alle origini, molti
critici preferiscono considerarlo esponente della corrente
letteraria cinese della "ricerca delle radici". Lui stesso ha
spiegato di volere dissodare in profondità la terra dove è nato e
cresciuto, perché in caso contrario ritiene di non potere avere
radici profonde. Indispensabili per "l'uomo che non parla" e affida
alla sua sola scrittura il racconto della Cina che è stata e che si
sta, dolorosamente, trasformando . ... Mo Yan,
57 anni, nato in una
zona rurale dello Shandong, nel nordest della Cina, rappresenta bene
le contraddizioni del suo Paese, lanciato nel ruolo di nuova
superpotenza mondiale e nuovo antagonista degli Usa, desideroso di
crescita, libertà e riconoscimenti internazionali, ma ancora
ingabbiato in un sistema autoritario per certi versi molto
efficiente ma che comunque pesa sulla sua immagine e gli impedisce,
a dispetto degli investimenti milardari, di sviluppare un
"soft-power" in grado di competere con la corazzata anglosassone ... Mo Yan vive in Cina e le sue critiche alla
societa' e al sistema politico cinese sono indirette anche se a
tratti evidenti, come nel caso del suo recente libro "Rane",
nel quale mette sotto accusa la politica del figlio unico, in vigore
in Cina da oltre 30 anni. "Mo Yan" e'
un falso nome che in cinese significa
"Non parlare".Il vero nome dello scrittore e' Guan
Moye.
Mo non ha voluto nei giorni scorsi commentare la sua candidatura al
premio e di non avere "alcuna opinione" in proposito Dopo il successo di Sorgo Rosso
- addio mia concubina - Zhang Yimou ha realizzato un altro film basato su un racconto di Mo
Yan, Happy Times.
In seguito, il regista Huo Jianqi ha adattato al grande schermo un'
altra delle opere del neo-premio Nobel, White Dog Swing. Mo Yan ha
ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il Newman prize for
chinese literature 2009 e il Mao Dun literary prize ... Mo Yan ha confessato che deve spesso destreggiarsi con la censura cinese
cercando di dire delle cose vere, senza farsi bloccare. E questo
"slalom" è un ulteriore incentivo alla creatività.
... Di fatto io sono uno scrittore senza cultura,
un contadino senza cultura. Quando non si ha cultura bisogna
scrivere di ciò che si conosce. Mi piace raccontare storie. Chi ha
più cultura scrive di argomenti più alti.
In Cina le torture le esecuzioni sono sempre state viste come uno spettacolo.
Esiste una forma di collaborazione tra giustiziato boia e
pubblico. Ho voluto essere duro per vedere se
riuscivo a suscitare una reazione .
il supplizio del legno
di sandalo - stefania
vitulli - ilgiornale.it - 2012
...
Il consumismo spinge molti cinesi a sprecare risorse. Tuttavia nel mio
Paese ci sono ancora persone che non hanno dove dormire e muoiono di
fame .
ti racconto un libro -
iris mediaset - 2012
...
l’assegnazione del Nobel ha
profondamente stravolto la sua vita. trova ancora tempo per
scrivere?
Poco. Mi sforzo di liberarmi da tutti i
vincoli legati a questo Nobel per scrivere,
ma sono più sollecitato che in passato. Non passa giorno senza
ricevere inviti da centri culturali, rettori d’università, circoli
letterari per dettare conferenze nel mondo intero. In più, ormai i
miei movimenti, gesti e parole sono scrutati al microscopio dai
media e devo essere molto prudente nelle mie dichiarazioni in
pubblico e persino in quelle private, poiché oggi nulla resta
confidenziale. Ma si tratta di ciò che qualificherei come
cambiamenti "apparenti’, poiché in profondità resto lo stesso. Resto
molto sereno rispetto all’assegnazione di questo prestigioso Nobel.
Provengo dalla terra e so restare con i piedi per terra. Fin dall’infanzia, osservo gli alberi
giganti del mio villaggio, granitici in quanto profondamente
radicati al suolo. Come me.
LE CANZONI DELL'AGLIO Nella provincia dello Shandong, in un luogo
di fantasia chiamato ironicamente Tiantang, ossia Paradiso, i
contadini si ribellano, prendono d'assalto la sede del distretto,
irrompono negli uffici, lanciano dalla finestra i vasi di fiori e
l'acquario che abbelliscono l'arredamento del capo, danno fuoco ai
documenti, alle tende, ai mobili. L'esasperazione che li ha
scatenati nasce dall'indifferenza e dagli abusi dei dirigenti del
Partito che, dopo averli spinti a coltivare esclusivamente aglio a
scapito di altre colture tradizionali, si mostrano poi incapaci di
acquistarlo e, soprattutto, di trovare una soluzione per uscire
dalla crisi che sia "dalla parte del popolo"; anzi, riattivano
vecchi comportamenti
di sfruttamento feudale. L'aglio che marcisce invenduto sotto i
cocenti raggi del sole esala un tanfo di putrefazione che avvolge
tutto il romanzo, come una grande metafora. Alla vicenda politica
(realmente accaduta), si accompagna quella privata dell'infelice
amore fra Gao Ma e Jinju, che è stata promessa in sposa a un uomo
anziano e malato per permettere a suo fratello maggiore, che è
zoppo, di trovare a sua volta una moglie. Gao Ma si ribella a questa
usanza e non avendo ottenuto il sostegno delle autorità preposte a
far rispettare la legge, che proibisce i matrimoni combinati, fugge
insieme a Jinju per rifarsi una vita in un'altra provincia. A fare
da cornice alla narrazione sono le canzoni del cieco Zhang Kou, il
cantastorie locale ... libreriauniversitaria.it - 2014 Muovendosi lungo tre diversi piani
temporali, Mo Yan racconta una tragica storia d'amore, le prime
avvisaglie della rivolta e il presente dei coltivatori ribelli,
imprigionati dalle autorità nel carcere distrettuale. Allo squallore
della vita quotidiana, dominata dalla crudeltà della lotta per la
sopravvivenza di una classe contadina che, calcolatrice e
insensibile, annienta i propri figli, fanno da contrappunto visioni
surreali popolate di sogni, incubi e ricordi. feltrinelli.it - 2014 Il racconto è ispirato a un fatto
realmente accaduto: la rivolta del 1987 nel distretto di Cangshan. I
contadini, esasperati perché l'intero raccolto di aglio era rimasto
invenduto a causa dell'incompetenza e dell'avidità dei funzionari
locali, avevano fatto irruzione nella sede del governo, bruciandone
gli uffici. La storia è narrata in ventuno capitoli, ognuno
introdotto dal cieco Zhang Kou che canta le vicende svoltesi
nell'immaginario distretto Paradiso - e le gesta dei suoi abitanti,
ormai interamente dipendenti dalla coltivazione dell'aglio a scapito
delle colture tradizionali. Le ballate di Zhang Kou parlano di
oppressione e soprusi perpetrati dal Partito Comunista attraverso i
suoi scagnozzi locali, che sfruttano le masse in nome della riforma
economica. Il cieco inciterà il popolo alla rivolta e, alla fine dei
tumulti che ha contribuito a scatenare, verrà ritrovato cadavere,
con la bocca piena di fango.
qlibri.it - 2014 …
La mia speranza era concentrata sull’aglio, era la mia vita. Ora
tutto è perduto. Non ho più niente.
- La mia bilancia è stata confiscata da quel bastardo dell’ufficio
dei conti.
- Niente insulti, - esclama il poliziotto seduto al centro.
- Ha detto che non era conforme, e siccome io ho replicato, me l’ha
sfasciata con un calcio. Mi ha anche fatto una multa di dieci yuan.
Il prezzo dell’aglio è sceso da dodici a un mao per mezzo chilo,
alla fine è precipitato a tre fen. Il contratto che avevamo firmato
con gli altri distretti per vendere l’aglio è stato annullato, e
quando sono arrivati i compratori la cooperativa li ha fatti
cacciare. Era tutto contro noi contadini, più ci pensavo più mi
arrabbiavo. Per questo sono saltato su un carro e ho cominciato a
gridare slogan reazionari, il primo è stato “Abbasso i funzionari
corrotti”, il secondo “Abbasso il burocratismo!” Potete condannarmi
a qualsiasi pena, fate come vi pare. Sono solo al mondo, tagliatemi
la testa, fucilatemi, seppellitemi vivo, come volete. Io vi odio,
funzionari bastardi che danneggiate il popolo! Vi odio! fb/moyan - 2015 .
IL PAESE DELL'ALCOL La metafora del cannibalismo è
profondamente radicata nell'immaginario cinese. A Jiuguo, il Paese
dell'alcol, essa raggiunge però una forma particolarmente raffinata
(e al contempo crudele): si dice che dietro adeguata ricompensa, i
genitori cedano i loro neonati a una società che a sua volta li
destina ai migliori ristoranti. Inviato per indagare, l'ispettore
Ding incontrerà molti ostacoli sul suo cammino verso una difficile
«verità». Un noir a tinte forti, un ritratto inquietante della Cina
profonda. . L'ispettore Ding Gou'er è sulle
tracce di un orrendo traffico che consente ad alcuni selezionati
ristoranti di offrire ai propri clienti un cibo prelibatissimo: la carne di neonato. Inviato a Jiuguo per verificare la fondatezza delle anonime
accuse ricevute in Procura, Ding è costretto a continue libagioni
nei banchetti ufficiali a cui è invitato dalle autorità locali, e,
obnubilato dai fumi dell'alcol, non riesce mai a capire se quanto
gli viene imbandito è veramente carne umana o una presentazione ad
effetto frutto della manipolazione di altri ingredienti: le braccine
che gli vengono offerte come leccornia si rivelano gambi di fiori di
loto abilmente modellati dal coltello del cuoco. Nelle indagini
trova antagonisti e compagni, non sempre fidati, e incontra una
serie di incredibili personaggi, dalla seducente autista di camion
al diabolico nano imprenditore, dal boss locale alla responsabile
dell'Accademia di cucina che insegna a cucinare gli ornitorinchi,
dal guardiano del Cimitero dei martiri rivoluzionari al venditore
ambulante di ravioli, una fantasmagoria di personaggi che spesso
sfumano nel fantastico e nel demoniaco. Nei dieci capitoli dedicati
all'inchiesta, sono incastonati uno scambio epistolare tra l'autore
e un aspirante giovane scrittore esperto di distillazione di
alcolici, e un suo racconto breve con personaggi e vicende che
rimandano o echeggiano la narrazione cornice: si viene cosí a creare
un gioco di specchi tra realtà e finzione in cui Mo Yan finisce per
ritrovarsi personaggio nel capitolo conclusivo che non offre né una
soluzione dell'enigma né una catarsi, perché i protagonisti e i loro
alter ego restano invischiati e presi in trappola, inseguendo le
proprie ambizioni e i propri fantasmi e lasciandosi catturare dai
meccanismi perversi del potere. Il Paese dell'alcol è forse il
romanzo in cui Mo Yan dà la miglior prova di quel «realismo
allucinato» che gli ha meritato il Premio Nobel. È un'invettiva
contro la corruzione che pervade la società, coltivata dai
funzionari al potere ma divenuta una necessità di sopravvivenza per
ciascuno, in una Cina che vive uno sviluppo tumultuoso a caccia del
successo e del guadagno ad ogni costo.
einaudi.it - 2016
Contiene, nella storia che narra, una dura invettiva contro la
corruzione, coltivata dai funzionari al potere e divenuta una
necessità di sopravvivenza, che pervade la società. E’ un noir a tinte forti e insieme un ritratto inquietante
della Cina profonda.
L'ispettore Ding Gou'er è sulle tracce di un orrendo traffico che
consente ad alcuni selezionati ristoranti di offrire ai propri
clienti un cibo prelibatissimo:
la carne di neonato
. oom - olioofficina.it - 2016
.
TREDICI PASSI
Pubblicato per la prima volta in
Cina nella primavera del 1989, poco prima dei fatti di piazza
Tiananmen, 'I tredici passi' appartiene a quella vena
farsesca e surreale di Mo Yan che si ritrova nel romanzo Il Paese
dell'alcol. Con le sue atmosfere bulgakoviane, cosí lontane dalla
tradizione cinese, questa sarabanda grottesca, strafottente e
blasfema fa emergere alcune delle profonde contraddizioni in cui si
dibatteva
in quegli anni la società cinese. . Stremato dalla fatica, il
professor Fang Fugui, che insegna fisica in un liceo, muore mentre è
in cattedra. Il suo corpo viene portato alle pompe funebri
'Belmondo' dove il chirurgo plastico Li Yuchan dovrebbe prepararlo
per la cerimonia. Ma poiché è impegnata a rendere presentabile il
vice sindaco della città, suo ex amante (deve renderlo magro per
dimostrare lo stile di vita frugale dei dirigenti del partito), il
corpo del professore viene messo in attesa in una stanza
frigorifera. Qui resuscita e fugge. Sulla via di casa, cade in un
cantiere aperto e si ricopre completamente di calce; la moglie,
credendolo un fantasma, lo caccia. Allora bussa alla porta dei
vicini che sono Zhang Hongqiu, professore di fisica nel suo stesso
liceo, e sua moglie, Li Yuchan, il chirurgo plastico delle pompe
funebri. Poiché preferiscono saperlo morto, per farne un emblema
della triste condizione degli insegnanti, i tre dirigenti della
scuola decidono di dare a Fang i connotati di Zhang (grazie alle
abilità chirurgiche di Li Yuchan), con l’intesa che andrà a
insegnare al liceo al suo posto, mentre il secondo cercherà di far
soldi dandosi agli affari a beneficio delle due famiglie. Assunte le
nuove sembianze, Fang forza la propria moglie a fare l’amore con
lui; la donna, credendo di essere stata violentata dal vicino, si
deprime e finisce per annegarsi nel fiume. Zhang passa innumerevoli
peripezie cercando di darsi al commercio delle sigarette e alla fine
si convince che il suo posto è l’insegnamento. Tutt’altro che a
proprio agio nella nuova identità, Fang tenta di tornare come era,
poi disperato cerca di impiccarsi con la cinta dei pantaloni.
Proprio in quel momento vede un passero ferito che avanza verso di
lui; ne conta i passi e arriva sino a dodici: secondo un’antica
leggenda vedere zampettare un passero è di buon augurio, il primo
passo porta ricchezza, il secondo potere, il terzo fortuna con le
donne e via di seguito fino al dodicesimo. Ma se lo si vede compiere
il tredicesimo tutto il bene si capovolge trasformandosi in
tragedia … fb/moyan - einaudi - 2019 Una bella leggenda antica dice che chi
vede un passero che cammina – normalmente i passeri saltano sulle
zampe, saltellano, non avanzano come i pulcini prima una zampa e poi
l’altra, come fanno anche gli uomini, i passeri sanno soltanto
saltare –, quindi, se una persona vede un passero che cammina come
un pulcino, sarà fortunata . Il primo passo
porterà ricchezza, il secondo potere, il terzo fortuna con le
donne, il quarto salute, il quinto gioia, il sesto successo nel
lavoro, il settimo grande saggezza, l’ottavo una moglie fedele, il
nono fama mondiale, il decimo bellezza, l’undicesimo una moglie
bella, il dodicesimo una moglie e un’amante che vivono in armonia
come sorelle . Però bisogna evitare in tutti i modi
possibili di vedere il tredicesimo passo, se lo si vede, tutte le
fortune appena elencate si trasformeranno in altrettante sfortune
! . einaudi 2019 Le stelle in cielo sembravano fagioli,
scintillavano e vibravano, incredibilmente numerose e indicibilmente
vivaci . La Via Lattea disegnava una grande strada
biancastra, contornata ai lati da un blu profondo, le stelle
sembravano perle appese su un velluto blu . Gocce
di rugiada simili a perle pendevano dalle punte e dai bordi delle
foglie di granturco. I grilli frinivano
sulle piantine spuntate da poco, seguendo un ritmo estremamente
preciso . librilamiavita.it in coda riaffora il sospetto che il
narratore voglia abbattere la parete di carta e inchiostro fra sè e
il lettore : ' con un sorriso subdolo, ci chiamasti dentro la gabbia
... e alla fine, eccoci chiusi nella gabbia con te ' . Nel
finale la voce si spegne, quasi un invito alla consunzione estrema
: ' in silenzio contammo i tuoi passi :
1-2-3-4-5-6-7-8-9- 10 11 12 ' . silenzio .
il narratore è in gabbia perché la sua immaginazione libera è una
minaccia per l’ordine costituito - quello sociale e
quello politico? È stato lo scrittore a intrappolarsi
nella gabbia . Forse proprio per questo, la sua
immaginazione è più vivace . marco del corona - fb/la lettura . corriere.it/corriere
della sera
- 2019 . In seguito l’uomo tornò al suo paese con
il bambino ma assalito dalla vergogna giurò di non sposarsi più
.
fb/my
a late bloomer
- FIORITURA TARDIVA - SBOCCIARE TARDI - primo libro dopo aver
ricevuto il premio nobel Infrangendo
il confine tra realtà e fantasia, l'autore
cinese pone i riflettori sulla gente comune e descrive la propria
vita in 12 diverse storie . - Queste storie proseguono il mio stile
di scrittura, ma fondono nuovi elementi
- MY ansa - 2020 Breaking the boundary
between reality and fantasy, Mo Yan sets the spotlight on ordinary
people, and depicts life after winning the Nobel prize with 12
separate stories in his new book.
china.org.cn - 2020
.
ogni volta
che torno a casa scopro sempre
qualcosa di assolutamente nuovo sul mio villaggio, che corrisponde
all'esatto contrario di quello che sapevo in precedenza .
la vita di campagna, con la sua molteplicità e complessità di
colori, è come una vasta opera monumentale : non è affatto semplice
leggerla e comprenderla fino in fondo . di
qui giunsi a riflettere sulla tediosità e la superficialità degli
uomini di lettere .
... se fai qualcosa fallo
bene . concentrati . e non
pensare ad altro . era questo il criterio
del nonno . i suoi attrezzi erano tenuti in
modo impeccabile, zappa, falce e vanga, lucidati alla perfezione,
non avevano la minima traccia di ruggine. l'uomo che allevava i gatti - 1997
Mo Yan, seduto in una
casa da tè, confida che la censura in Cina esiste ma si può
aggirare, professa il suo ottimismo per il futuro del suo Paese e
infine rivela la sua passione per i film d’azione hollywoodiani.
da un tè con mo yan - marco del corona - bookcity 2015
rio delle amazzoni
-
Diego
Portales University - Santiago - Chile -- I will simply imagine that the Amazon
is my river, the river of my childhood. It will give me inspiration,
guidance and confidence, as many readers do .
-- Dall'aereo, ho potuto vedere la vista panoramica del fiume. Avevo
già visto diversi grandi fiumi prima ma nessuno può essere
paragonato a questo per la sua grandezza, bellezza e vitalità .
Mo Yan ha ricevuto un dottorato
onorario dalla Diego Portales
University . tema 'fiumi e la mia
letteratura' - santiago 2019 - ansa-xinhua - china.org.cn
https://youtu.be/IhvRPiHQ1SY
ChatGPT ... Mo Yan ha ammesso di
avere utilizzato l'intelligenza artificiale per la stesura di
un discorso pronunciato in onore di un collega ... nel 2021... ed ha
confessato di non essere riuscito a scrivere un discorso convincente
... quindi ha deciso di ricorrere all'intelligenza artificiale
utilizzando ChatGPT e facendosi aiutare da uno studente di
dottorato. ... Con le indicazioni
fornite, inserendo parole chiave legate alla carriera letteraria del
collega in pochissimo tempo è stato generato un discorso di
più di mille parole, con uno stile letterario
'shakespeariano', ha detto lo scrittore.
tg24.sky.it - 2023
FOR A WRITER,
THE BEST WAY TO SPEAK IS BY WRITING YOU WILL FIND EVERYTHING I
NEED TO SAY IN MY WORKS SPEECH IS CARRIED OFF BY THE WIND; THE
WRITTEN WORD CAN NEVER BE OBLITERATED fb/nobelprize
-nytimes.com/mo-yan-excerpts-from-his-work
.
Com’era buono il gusto del carbone .
scrivo
poesie. di nascosto pero.
dai lettori.
da tutti
scrivere versi è come cantare sotto la doccia
un fatto intimo
non so se pubblichero' mai le mie poesie mo yan .