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ELFRIEDE JELINEK 2004   -   HAROLD PINTER  2005   -   OHRAN PAMUK   2006

 

 

    londra 10 ottobre 1930 - 24 dicembre 2008

. NOBEL LETTERATURA 2005 

HAROLD PINTER
who in his plays uncovers the precipice

under everyday prattle

and forces entry into oppression's closed rooms

svela il baratro nascosto sotto le chiacchiere di ogni giorno e costringe

ad entrare nelle chiuse stanze dell'oppressione

 

 

serve una salda determinazione intellettuale per definire ciò che è vero nelle nostre vite e nelle nostre società. in caso contrario non abbiamo nessuna speranza di recuperare ciò che altrimenti è definitivamente perso:   la dignità dell'uomo .

unita.it


Harold Pinter – Nobel Lecture  -   Art, Truth & Politics
In 1958 I wrote the following:
'There are no hard distinctions between what is real and what is unreal, nor between what is true and what is false. A thing is not necessarily either true or false; it can be both true and false.'
I believe that these assertions still make sense and do still apply to the exploration of reality through art. So as a writer I stand by them but as a citizen I cannot. As a citizen I must ask: What is true? What is false?

nobelprize.org/prizes/literature/2005

 


STOCCOLMA - Figlio di un sarto ebreo, il nuovo Nobel è uno dei più famosi drammaturghi inglesi per opere come «The Birthday Party» e «The Caretaker».

Il suo stile scarno, pieno di silenzi, ha dato vita all'aggettivo  pintoresco .

corriere.it  

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Chi è Harold Pinter
- Non sono io .   È l’invenzione di qualcun altro .    Fa uno strano effetto quando la gente mi stringe calorosamente la mano e dice che è felice di conoscermi, io provo un misto di sentimenti contraddittori, perché non sono affatto sicuro di chi quelli credano di aver conosciuto .    Anzi, non sono sicuro di chi abbiano conosciuto, tout court .  

Non so bene come spiegarmi.     A volte avverto negli altri un agghiacciante senso di rispetto, e ne sono angosciato .
hangar teatri - comunicare l’incomunicabilità - triestecultura.it - 2019

 

DEDITO ALLA difesa dei diritti umani

E' AMBASCIATORE DI AMNESTY INTERNATIONAL

 

 

massima onorificenza francese. Il premio Nobel della letteratura 2005 e' diventato infatti cavaliere della Legione d'onore, che gli e' stata consegnata a Londra dal primo ministro francese Dominique de Villepin
I suoi drammi esprimono ''l'angoscia'' e descrivono ''quel torrente che e' la vita umana'' ... Pinter puo' apparire ''brutale'' a causa della ''franchezza'' del suo linguaggio.
leggonline.it

 

harold pinter 31°  -  SU 100 GENI VIVENTI

SETTIMI  DARIO FO     E     STEPHEN HAWKING  -  32° CHOMSKY

unico italiano nella hit parade dei 100 geni viventi, compilata da sei esperti di creatività
sulla base anche di un sondaggio tra i sudditi di Sua Maestà.    

ansa  -  ott 2007

 

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Può darsi che la morte stia invecchiando
però conserva ancora un certo peso
e con quella sua limpida luce
ti lascia disarmato
da poesie d'amore di silenzio di guerra

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Un pub. 1977.   Primavera .   Mezzogiorno .
Emma è seduta a un tavolino d'angolo .    Jerry le si avvicina con due bicchieri, uno di birra per sé e uno di vino per lei. Si siede .   Si sorridono .    Brindano in silenzio e bevono .    Lui si appoggia allo schienale della sedia e la guarda .

tradimenti - 1978

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Spooner :  No .  Sei in terra di nessuno 

 Che non si muove, non cambia, non invecchia, ma che resta per sempre gelida e muta .  Silenzio

Hirst : A questo io brindo

terra di nessuno

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In altre parole, oltre al noto ed all'ignoto, che altro c'è ?

HP

 

 

 

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NASCE Pinter Prize -  PREMIO IN ONORE di HAROLD PINTER
dal 2009  -  www.englishpen.org/prizes/pen-pinter-prize

Lo scrittore si è spento il giorno della vigilia di Natale  2008 a Londra  all'età di 78 anni 

dic 2008

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laurea honoris causa Università di Firenze - 10 settembre 2001

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il guardiano - versione teatrale
Nonostante appartenga al primo periodo di Pinter, è del 1960, Il Guardiano è stato sempre giudicato come una delle vette del futuro Premio Nobel ...    Un capolavoro calato nella working people che usa comicità banalità e minaccia  ...  una commedia sul potere tra personaggi senza potere .
politicamentecorretto.com - 2023

 

 

 

 

. 2004  Elfriede Jelinek - 20 ottobre 1946  Mürzzuschlag - austria
biobibliographical notes

www.elfriedejelinek.com  
Elfriede Jelinek
was born on 20 October 1946 in the town of Mürzzuschlag in the Austrian province of Styria. Her father, of Czech-Jewish origin, was a chemist and worked in strategically important industrial production during the Second World War, thereby escaping persecution. Her mother was from a prosperous Vienna family, and Elfriede grew up and went to school in that city. At an early age, she was instructed in piano, organ and recorder and went on to study composition at the Vienna Conservatory. After graduating from the Albertsgymnasium in 1964, she studied theatre and art history at the University of Vienna while continuing her music studies. In 1971, she passed the organist diploma examination at the Conservatory.

nobelprize.org

motivazione nobel : Il fluire musicale del canto e controcanto nei suoi romanzi rivela, con straordinario fervore, l’assurdità dei cliché della nostra società e il loro potere soggiogante.

NOBEL ON LINE

Il confine è sottile e la notizia, perciò, invita a qualche riflessione. Eccola: la scrittrice austriaca Elfriede Jelinek sta pubblicando il suo nuovo ROMANZo , intitolato Neid «Invidia»  a sPEZZoni sul suo sito internet   www.elfriedejelinek.com  . Siamo alla terza "puntata" – l'esperimento è iniziato in aprile – e l'autrice si dice particolarmente soddisfatta da questa nuova forma di "pubblicazione".
Effettivamente, per lei il web è una risorsa indispensabile: 60 anni, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 2004, la Jelinek soffre di una forma acuta di agorafobia, ragion per la quale per esempio non andò a Stoccolma a ritirare il premio ...

ilsole24ore - 2007

'L’addio' di ElfriedE Jelinek  -  comizio-monologo tra realtà e finzione
In questa pièce però usa una irriverenza nei dialoghi e nella totale struttura teatrale che è diventata oggi la scrittrice più odiata forse del governo austriaco. La sperimentazione che lo stesso Parenti attua con questo testo, che rimane comunque un emblema di protesta e ambiguità politica, non incide, per la sua scarsa e sottile linea autoironia e soprattutto per la sua difficile plasticità in quanto opera teatrale molto articolata.

federico pontiero - teatroespettacolo.org

La pianista
Il suo più bel libro .  cattivo rabbioso.
monologo teatrale in cui Jackie Kennedy Onassis parla in prima persona e rivela delle cose che non sospettavamo.

fai.informazione.it - 2013

Jackie Kennedy
Elfriede Jelinek rilegge il mito di Jackie Kennedy. Spettacolo in prima nazionale al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia .
Per nulla scontata la chiave di lettura scelta dalla Jelinek per indagare il mito di Jacqueline Kennedy: lontana da qualsiasi stucchevole intento biografico, l’autrice tratteggia attraverso il profilo di Jackie una riflessione sul rapporto tra potere e femminilità, che rivela tutta la potenza espressiva della sua scrittura.

ilgiornaledelfriuli.net - nov 2013

Jackie e le altre

I personaggi di Elfriede Jelinek non sono altro che corpi che danno parole. Le loro parole cercano identità . non personificazioni.

Festival Focus Jelinek - Fondazione Orizzonti d’Arte - Comune di Bologna

ilcittadinoonline.it - 2014


Elfriede Jelinek, 68 anni, conduce una vita claustrale nella sua Austria

per la stessa forma di fobia sociale che hanno tanti suoi personaggi. Di sé lascia circolare le foto - forse sempre la stessa che la ritrae bionda, bella, con la faccia dura e intelligente - e le sue opere, preferibilmente sul suo sito www.elfriedejelinek. com (dove è uscito Neid l'ultimo romanzo). E col mondo comunica solo via mail, come per questa intervista, grazie alla traduttrice Rita Svandrlik. "Mi sono dovuta ritirare a causa di una malattia fobica - spiega subito senza fingere Jelinek - Me la porto dietro da quando ero giovane. È diventata di nuovo acuta qualche anno fa. Non posso più fare vita pubblica, né viaggiare. Con mio marito, che vive a Monaco, conduco una relazione in cui ci si fa visita per alcuni mesi all'anno".
anna bandettini - repubblica.it - 2014

 

Per scrivere, devo rimanere in disparte
Da molto tempo ho deciso di non viaggiare più ma offro la mia anima, piena come la ciotola del cane.
...
Andare in Italia! Una volta era un richiamo famoso. Io non godo di buona fama, ma neppure di pessima fama. Non posso controllare, devo prima cercare di uscire fuori da me, ma ormai è davvero troppo tardi. Ma ciò che ho, ciò che ne è venuto fuori, potete averlo.

trad rita svandrlik - lastampa.it - 2015

 

 

Ritornare ! In Italia ! è il testo di Elfriede Jelinek scritto appositamente per il Festival Focus Jelinek. L’autrice ha donato questo brano dedicandolo all’Italia e al viaggio in Italia delle parole: una dichiarazione poetica della sua scrittura.

festivalfocusjelinek.it  - edizione 2015

 

la mia patria era un seme di mela - 2015

romanzo sulla sua vita elaborato sotto forma di conversazione con Angelika Klammer
... chi sono gli scrittori che in qualche modo l’hanno influenzata a scrivere in questa maniera molto originale?
- Non saprei dire quali scrittori mi abbiano influenzato. Io ho un rapporto molto fisico con le parole perché quando mi piacciono vorrei mangiarle, inglobarle e non restituirle più. Da questo punto di vista non faccio molta differenza tra testi letterari e testi saggistici. Mi piacciono molto anche i testi saggistici che possono essere straordinari, che hanno una poesia sotterranea che sta nella prospettiva, nello sguardo, nei dettagli. Quando scrivo devo seguire quello che in me funziona. Bisogna cercare di far funzionare quello che si scrive.
bookcity milano 2015 intervista di wlodek goldkorn - jessica chia - wuz.it - 2015

 

signora jelinek cos'è questa rabbia che ci sovrasta?
Qualcosa che distrugge gli altri, ma distrugge anche noi stessi e anche tutto ciò che ci sta intorno perché ci allontana dai fatti.     Ci acceca.      Per questo è un dovere riflettere attraverso la letteratura su certi meccanismi di offuscamento.     Io mi servo di classici perché mi facciano da guida, come fossero ammaestratori di orsi:    in questo caso mi ha dato l'orientamento Eracle.
anna benedettini . repubblica.it - 2017
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le amanti
Provocatorio e implacabile, "Le amanti" mette a fuoco un'immagine fosca e tagliente della razza umana, ribalta la visione comune dei ruoli generazionali e stigmatizza la posizione della donna nella società. A incarnare le tematiche del romanzo sono le due protagoniste, Brigitte e Paula, operaie in una fabbrica di reggiseni situata nelle Alpi austriache, ingenue figure femminili alla ricerca della felicità, l'una nel rozzo bevitore Erich, appassito fiore all'occhiello della propria famiglia, l'altra nello sciocco e vacuo Heinz. Imprigionate nello stereotipo borghese del ruolo femminile, ridotto infine a quello di madre e moglie devota, Paula e Brigitte soggiacciono al sistema di valori prevalente che contribuisce alla sottomissione della donna.
amazon.it - ibs.it - 2004 e 2020

- la nostra storia inizia nell’oasi di pace della città .   terminerà presto .   se qualcuno vive un destino, non è certo qui. se qualcuno ha un destino, è un uomo .    se qualcuno si vede imposto un destino, è una donna .   disgraziatamente, qui, la vita passa, solo il lavoro resta .   a volte, una delle donne cerca di unirsi alla vita che passa e di fare due chiacchiere con lei. purtroppo la vita scappa al volante di una vettura, troppo veloce per la bicicletta .    arrivederci  !  -

leggereacolori.com/recensione

 

 

gli esclusi
Siamo alla fine degli anni Cinquanta. Un uomo cammina in un parco a Vienna e presto sarà picchiato da un gruppo di quattro adolescenti. Non vogliono i suoi soldi, non vogliono niente, e lui non ha alcuna colpa. Vogliono solo sfogare la loro rabbia facendo qualcosa di assolutamente non necessario. Sophie, Hans, Rainer, Anna: tutti diversi e tutti accomunati dallo stesso sentimento. Sono gli esclusi, come se fossero rimasti chiusi fuori di casa e non potessero più entrare, perché chi è dentro non apre la porta. Nella Vienna che ancora combatte con i demoni del nazismo, nello specchio di un mondo che crea maschere e produce rassegnazione, questi quattro ragazzi sembrano agire con una logica ferrea e perversa.
deborah giorgi - leggereacolori.com - 2018

L’acqua è così presuntuosa, non ci si può far proprio niente. È dunque meglio lasciarla in preda al suo squilibrio, no? Se il lago è andato, possiamo sempre costruircene un altro lì vicino, esatto, proprio lì accanto, no meglio laggiù. Che ne pensate? Molti saranno contrari. A monte, se si continua, c’è lo sbarramento della centrale elettrica locale, lì proprio non è possibile. È un posto dove l’acqua deve lavorare e non ha tempo per giocare e fare sport. E non ci rimettiamo certo a fare un altro buco nel mondo con la dinamite tanto per divertirci, o mi sbaglio?

voracità p. 80

lavinia mannelli - nazioneindiana.com - 2018

 

 

la voglia

In una valle nelle alpi austriache, Hermann è il direttore della cartiera che dà lavoro a metà del paese.     È un uomo che si crede generoso ma che conosce solamente il possesso e il controllo come modo di rapportarsi al mondo.     A farne le spese non sono solo i suoi dipendenti, ma anche la moglie, Gerti, trattata come un oggetto per appagare le sue insopprimibili voglie sessuali.     Gerti, da parte sua, soffre ed è scissa tra i doveri di madre e moglie e il desiderio di sfuggire al dominio sessuale e morale che il marito esercita su di lei, nonché alla ripetitività e alla noia della vita di provincia.     Si sfoga andandosene di casa, sparendo quando può, bevendo e ubriacandosi. Per lei la tensione tra maternità e sessualità è insuperabile, l’una annulla l’altra, e per questo è ancora più frustrata. Un giorno, durante una delle sue fughe, incontra Michael, un giovane studente seduttore seriale, e se ne innamora perdutamente.      Ma per Michael è solo l’ennesima preda da conquistare e umiliare e Gerti non può sopportare per sempre.      Con questo romanzo molto discusso Elfriede Jelinek racconta, senza alcuna pietà né commiserazione e con una scrittura precisa e violenta, ironica e diretta, il dominio che l’uomo esercita impunito sui suoi simili, sulla natura ma soprattutto sulle donne. In ogni famiglia c’è sempre qualcuno che attende invano o che soccombe lottando per il proprio interesse. “Il fluire musicale del canto e controcanto nei suoi romanzi rivela, con straordinario fervore, l’assurdità dei cliché della nostra società e il loro potere soggiogante.” Dalla motivazione per il premio Nobel per la Letteratura  .

feltrinelli - 2022

 

 

DATI PERSONALI
...  Tanto autobiografico quanto universale, tanto sarcastico quanto rabbioso, Dati personali è la resa dei conti in cui Jelinek affronta se stessa e il dramma della sua famiglia, ma anche una società che è sempre – ed è sempre stata – più interessata ai carnefici che alle vittime e che permette ai pochi miliardari del nostro pianeta di divenire ancora più ricchi. Critica sociale e aspetti privati si mescolano con un ritmo incalzante, trasformandosi in un’invettiva spietata che il premio Nobel austriaco rivolge a tutta la società moderna, andando alla ricerca di risposte a domande vecchie e nuove che da sempre accompagnano la sua esistenza ma che, in fin dei conti, riguardano anche tutti noi  .
lanavediteseo.eu - 2023

 

 

 

Per me la letteratura probabilmente è il contrario della parola detta, del 'dire'_reden .   Letteratura è 'parlare'_sprechen ... Parlare è il contrario di dire, discorrere .    Si realizza - almeno nel mio caso -  in uno spazio completamente diverso da quello del linguaggio quotidiano .
david frati - mangialibri.com - 2019

No one should come too close to anyone at all
And what has been said

should also not come too close to what one wants to say

...

Language knows what it wants. Good for it

because I don’t know, no not at all
fb/nobelprize

 

 

 

 

 

 

 

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