italo calvino pagina 1 - 2 - 3 - 4 - 5 Italo Giovanni Calvino Mameli Santiago de Las Vegas_L'AVANA 15 ottobre 1923 – Siena 19 settembre 1985
Caro Palazzeschi quello che m’incanta nelle Sue novelle è il disegno geometrico che si nasconde sotto i casi umani. Leggendola scopro che il mio ideale stilistico è proprio questo. Le sono gratissimo della dedica e del piacere della lettura. Affettuosamente Suo Italo Calvino9 luglio 1966
6 febbraio 1957
La
saluto con gratitudine e amicizia. < ingrandisci
Il libro che Calvino manda
a Palazzeschi dovrebbe essere Il barone rampante. Il buffo
integrale, con diciotto novelle, fu edito nel 1966 da Mondadori. zenosbooks.com
All’origine di ogni storia che ho scritto c’è un’immagine
che mi gira per la testa, nata chissà come e che mi porto dietro magari per
anni. A poco a poco mi viene da sviluppare questa immagine in una storia con un
principio e una fine, e nello stesso tempo ... mi convinco che essa racchiude
qualche significato . | |||||||||||||||||||||
Il sentiero dei nidi di ragno - 1947 Il primo libro sarebbe meglio non averlo mai
scritto prefazione Il sentiero dei nidi di ragno - sololibri.net/Italo-Calvino-introduzione la guerra ... ladruncoli, carabinieri, militi, borsaneristi, girovaghi. Gente che… s’arrangia in mezzo alle storture, che non ha niente da difendere e niente da cambiare. Oppure tarati fisicamente, o fissati, o fanatici … basta un nulla, un passo falso, un impennamento dell’anima e ci si trova dall’altra parte, nella brigata nera, a sparare con lo stesso furore, con lo stesso odio, contro gli uni o contro gli altri, fa lo stesso Di fronte a ogni possibilità che s’apriva, io non riuscivo a essere quello che avevo sognato prima dell’ora della prova: ero stato l’ultimo dei partigiani; ero un innamorato incerto e insoddisfatto e inabile; la letteratura non mi s’apriva come un disinvolto e distaccato magistero ma come una strada in cui non sapevo da che parte cominciare . prefazione . Il mare che ieri era un torbido fondo di nuvola ai margini del cielo, si fa una striscia d’un cupo sempre più denso ed ora è un grande urlo azzurro al di là d’una balaustra di colline e case. . L'esperienza è la memoria, più la ferita che ti ha lasciato, più il cambiamento che ha portato in te e che ti ha fatto diverso . . Troppo presto per me o troppo tardi . i sogni sognati troppo a lungo io ero impreparato a viverli . . Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo. . L’uomo porta dentro di sé le sue paure bambine per tutta la vita. Arrivare ad non avere più paura, questa è la meta ultima dell’uomo. . Per arrivare fino in fondo al vicolo, i raggi del sole devono scendere diritti rasente le pareti fredde, tenute discoste a forza d'arcate che traversano la striscia di cielo azzurro carico. Scendono diritti, i raggi del sole, giù per le finestre messe qua e là in disordine sui muri, e cespi di basilico e di origano piantati dentro pentole ai davanzali, e sottovesti stese appese a corde; fin giù al selciato, fatto a gradini e a ciottoli, con una cunetta in mezzo per l'orina dei muli. Basta un grido di Pin, un grido per incominciare una canzone, a naso all'aria sulla soglia della bottega, o un grido cacciato prima che la mano di Pietromagro il ciabattino gli sia scesa tra capo e collo per picchiarlo, perché dai davanzali nasca un'eco di richiami e d'insulti. È triste essere come lui, un bambino nel mondo dei grandi, sempre un bambino, trattato dai grandi come qualcosa di divertente e di noioso; e non poter usare quelle loro cose misteriose ed eccitanti, armi e donne, non poter mai far parte dei loro giochi. Ma Pin un giorno diventerà grande, e potrà essere cattivo con tutti, vendicarsi di tutti quelli che non sono stati buoni con lui: Pin vorrebbe essere grande già adesso, o meglio, non grande, ma ammirato o temuto pur restando com'è, essere bambino e insieme capo dei grandi, per qualche impresa meravigliosa. Ecco, Pin ora andrà via, lontano da questi posti ventosi e sconosciuti, nel suo regno, il fossato, nel suo posto magico dove fanno il nido i ragni. . I grandi sono una razza ambigua e traditrice, non hanno quella serietà terribile nei giochi propria dei ragazzi, pure hanno anch'essi i loro giochi, sempre più seri, un gioco dentro l'altro che non si riesce mai a capire qual è il gioco vero . . Perché forse ? Bene, io allora non dirò più forse, non ci saranno più forse in me . E farò fucilare il Dritto . Adesso sono troppo legato a loro, a tutte le loro storture . Anche al Dritto : io so che il Dritto deve soffrire terribilmente, per quel suo puntiglio di fare la carogna a tutti i costi . Non c'è nulla più doloroso al mondo di essere cattivi . Un giorno da bambino mi rinchiusi in camera per due giorni senza mangiare . Soffrii terribilmente ma non aprii e dovettero venire a prendermi con una scala dalla finestra . . La gente buona ha sempre messo in imbarazzo Pin: non si sa mai come trattarli e si ha voglia di far loro dei dispetti per vedere come reagiscono. . Forse non farò cose importanti ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.
MA I RAGAZZI NON VOGLIONO BENE A PIN: È L'AMICO DEI GRANDI, PIN, SA DIRE AI
GRANDI COSE CHE LI FANNO RIDERE E ARRABBIARE, NON COME LORO CHE NON CAPISCONO
NULLA QUANDO I GRANDI PARLANO. PIN ALLE VOLTE VORREBBE METTERSI COI RAGAZZI
DELLA SUA ETÀ, CHIEDERE CHE LO LASCINO GIOCARE A TESTA E PILA, E CHE GLI
SPIEGHINO LA VIA PER UN SOTTERRANEO CHE ARRIVA FINO IN PIAZZA MERCATO. MA I
RAGAZZI LO LASCIANO A PARTE, E A UN CERTO PUNTO SI METTONO A PICCHIARLO; PERCHÉ
PIN HA DUE BRACCINE SMILZE SMILZE ED È IL PIÙ DEBOLE DI TUTTI. DA PIN VANNO ALLE
VOLTE A CHIEDERE SPIEGAZIONI SU COSE CHE SUCCEDONO TRA LE DONNE E GLI UOMINI; MA
PIN COMINCIA A CANZONARLI GRIDANDO PER IL CARRUGIO E LE MADRI RICHI
AMANO I
RAGAZZI: - COSTANZO! GIACOMINO! QUANTE VOLTE TE L'HO DETTO CHE NON DEVI ANDARE
CON QUEL RAGAZZO COSI MALEDUCATO ! . Le letture e l’esperienza di vita non sono due universi ma uno . Ogni esperienza di vita per essere interpretata chiama certe letture e si fonde con esse. Che i libri nascano sempre da altri libri è una verità solo apparentemente in contraddizione con l’altra: che i libri nascano dalla vita pratica dai rapporti tra gli altri . . Arrivare a non aver più paura, questa è la meta ultima dell'uomo. il sentiero dei nidi di ragno
se una notte d'inverno un viaggiatore 1979 . Questo intendo quando dico che vorrei risalire il corso del tempo: vorrei cancellare le conseguenze di certi avvenimenti e restaurare una condizione iniziale. Ma ogni momento della mia vita porta con sé un’accumulazione di fatti nuovi e ognuno di questi fatti nuovi porta con sé le sue conseguenze, cosicché più cerco di tornare al momento zero da cui sono partito più me ne allontano : pur essendo tutti i miei atti intesi a cancellare conseguenze d’atti precedenti e riuscendo anche a ottenere risultati apprezzabili in questa cancellazione, devo però tener conto che ogni mia mossa per cancellare avvenimenti precedenti provoca una pioggia di nuovi avvenimenti che complicano la situazione peggio di prima e che dovrò cercare di cancellare a loro volta. . Ascoltare qualcuno che legge ad alta voce è molto diverso che leggere in silenzio . Quando leggi, puoi fermarti o sorvolare sulle frasi : il tempo sei tu che lo decidi . Quando è un altro che legge è difficile far coincidere la tua attenzione col tempo della sua lettura : la voce va o troppo svelta o troppo piano . . Se una notte d'inverno un viaggiatore, fuori dall'abitato di Malbork, sporgendosi dalla costa scoscesa senza temere il vento e la vertigine, guarda in basso dove l'ombra s'addensa in una rete di linee che s'allacciano, in una rete di linee che s'intersecano sul tappeto di foglie illuminate dalla luna intorno a una fossa vuota, - Quale storia, laggiù, attende la fine ? - chiede, ansioso d'ascoltare il racconto . . GIÀ NELLA VETRINA DELLA LIBRERIA HAI INDIVIDUATO LA COPERTINA COL TITOLO CHE CERCAVI . SEGUENDO QUESTA TRACCIA VISIVA TI SEI FATTO LARGO NEL NEGOZIO ATTRAVERSO IL FITTO SBARRAMENTO DI LIBRI CHE NON HAI LETTO CHE TI GUARDAVAO ACCIGLIATI DAI BANCHI E DAGLI SCAFFALI CERCANDO D'INTIMIDIRTI . MA TU SAI CHE NON DEVI LASCIARTI METTERE IN SOGGEZIONE, CHE TRA LORO S'ESTENDONO PER ETTARI ED ETTARI I LIBRI CHE PUOI FARE A MENO DI LEGGERE, I LIBRI FATTI PER ALTRI USI CHE LA LETTURA, I LIBRI GIÀ LETTI SENZA NEMMENO BISOGNO D'APRIRLI IN QUANTO APPARTENENTI ALLA CATEGORIA DEL GIÀ LETTO PRIMA ANCORA D'ESSERE STATO SCRITTO . . Anche ricordare il male può essere un piacere quando il male è mescolato non dico al bene ma al vario, al mutevole, al movimentato, insomma a quello che posso pure chiamare il bene e che è il piacere di vedere le cose a distanza e di raccontarle come ciò che è passato . . Lettore è tempo che la tua sballottata navigazione trovi un approdo . Quale porto può accoglierti più sicuro di una biblioteca ? Certamente ce n’è una nella città da cui eri partito e a cui hai fatto ritorno dopo il tuo giro del mondo da un libro all’altro . Ti resta ancora una speranza, che i dieci romanzi che si sono volatilizzati tra le tue mani appena ne hai intrapreso la lettura, si trovino in questa biblioteca . . Persone la cui vista mi riesce per svariate ragioni sgradevole: i miei superiori gerarchici perché mi ricordano la mia condizione di sottoposto, i miei sottoposti perché detesto di sentirmi investito d'un'autorità che mi sembra meschina, come meschini sono l'invidia, il servilismo e il rancore che suscita. . Eppure, la vista dei libri a casa di Ludmilla ti riesce rassicurante. La lettura è solitudine. Ludmilla t'appare protetta dalle valve del libro aperto come un'ostrica nel guscio. L'ombra d'un altro uomo, probabile, anzi certa, viene, se non cancellata, relegata in margine. Si legge ' anche quando si è in due. Ma allora, cosa stai cercando, qui? Vorresti penetrare nella sua conchiglia, insinuandoti nelle pagine dei libri che sta leggendo? Oppure il rapporto tra Lettore e Lettrice resta quello di due conchiglie separate, che possono comunicare solo attraverso parziali confronti di due esperienze esclusive? . Volare è il contrario del viaggio : attraverso una discontinuità dello spazio, sparisci nel vuoto, accetti di non essere in nessun luogo per una durata che è anch'essa una specie di vuoto nel tempo; poi riappari, in un luogo e in un momento senza rapporto col dove e col quando in cui eri sparito . . Finché so che al mondo c’è qualcuno che fa dei giochi di prestigio solo per amore del gioco finché so che c’è una donna che ama la lettura per la lettura posso convincermi che il mondo continua … E ogni sera anch’io m’abbandono alla lettura come quella lontana lettrice sconosciuta. .
Io
?
Io non leggo libri! - dice Irnerio. . Il momento che più conta per me è quello che precede la lettura. Alle volte è il titolo che basta ad accendere in me il desiderio d'un libro che forse non esiste. Alle volte è l'incipit del libro, le prime frasi... Insomma: se a voi basta poco per mettere in moto l'immaginazione, a me basta ancora meno: la promessa della lettura. . Leggere è sempre questo : c'è una cosa che è lì, una cosa fatta di scrittura, un oggetto solido, materiale, che non si può cambiare, e attraverso questa cosa ci si confronta con qualcos'altro che non è presente, qualcos'altro che fa parte del mondo immateriale, invisibile, perché è solo pensabile, immaginabile, o perché c'è stato e non c'è più, passato, perduto, irraggiungibile, nel paese dei morti. .
i due protagonisti sono due
lettori, perchè si tratta, nelle stesse parole di Calvino, di «UN ROMANZo sul
piacere di leggere». Ed è proprio vero: non
importa se
le storie si sPEZZIno, si interrompano, è questo 'piacere di leggere' (che
Calvino ha scoperto e fatto proprio) che ci spinge avanti, obbliga i due
protagonisti, giustamente chiamati la Lettrice e il Lettore, a proseguire in
un'avventura e una ricerca intricata che è, in fondo, quella che facciamo sempre
anche noi quando ci troviamo davanti un nuovo ROMANZo , una nuova storia .
Hai con te il libro che
stavi leggendo al caffè e che sei impaziente di continuare, per poterlo poi
passare a lei, per comunicare ancora con lei attraverso il canale scavato dalle
parole altrui, che proprio in quanto pronunciate da una voce estranea, dalla
voce di quel silenzioso nessuno fatto d’inchiostro e di spaziature tipografiche,
possono diventare vostre, un linguaggio, un codice tra voi, un mezzo per
scambiarvi segnali e riconoscervi . E’ inutile che guardi l’orologio; se qualcuno era venuto ad aspettarmi ormai se n’è andato da un pezzo; è inutile che mi arrovelli nella smania di far girare indietro gli orologi e i calendari sperando di ritornare al momento precedente a quello in cui è successo qualcosa che non doveva succedere . . Ci sono giorni in cui ogni cosa che vedo mi sembra carica di significati: messaggi che mi sarebbe difficile comunicare ad altri, definire, tradurre in parole, ma che appunto perciò mi si presentano come decisivi. Sono annunci o presagi che riguardano me e il mondo insieme: e di me non gli avvenimenti esteriori dell'esistenza ma ciò che accade dentro, nel fondo; e del mondo non qualche fatto particolare ma il modo d'essere generale di tutto. Comprenderete dunque la mia difficoltà a parlarne, se non per accenni. . Per un istante mi sembra di capire quale dev’essere stato il senso e il fascino d’una vocazione ormai inconcepibile: quella del copista. Il copista viveva contemporaneamente in due dimensioni temporali, quella della lettura e quella della scrittura; poteva scrivere senza l’angoscia del vuoto che s’apre davanti alla penna; leggere senza l’angoscia che il proprio atto non si concreti in alcun oggetto materiale.
Come stabilire il momento esatto in cui comincia una
storia? Tutto è sempre cominciato già prima. La prima riga della prima pagina di
ogni romanzo rimanda a qualcosa che è già successo fuori del libro. Oppure la
vera storia è quella che comincia dieci pagine più avanti e tutto ciò che
precede è solo un prologo. come scriverei bene se non ci fossi ! Se tra il foglio bianco e il ribollire delle parole e delle storie che prendono forma e svaniscono senza che nessuno le scriva non si mettesse di mezzo quello scomodo diaframma che è la mia persona ! Lo stile, il gusto, la filosofia personale, la soggettività, la formazione culturale, l’esperienza vissuta, la psicologia, il talento, i trucchi del mestiere: tutti gli elementi che fanno sì che ciò che scrivo sia riconoscibile come mio, mi sembrano una gabbia che limita le mie possibilità. Se fossi solo una mano, una mano mozza che impugna una penna e scrive … Chi muoverebbe questa mano ? La folla anonima ? Lo spirito dei tempi ? L’inconscio collettivo ? Non so. Non è per poter essere il portavoce di qualcosa di definibile che vorrei annullare me stesso. Solo per trasmettere lo scrivibile che attende d’essere scritto, il narrabile che nessuno racconta. - cap 8 .
Difatti era stabilito che passassi di qui
senza lasciare tracce: e invece ogni minuto che passo qui lascio tracce: lascio
tracce se non parlo con nessuno in quanto mi qualifico come uno che non vuole
aprir bocca: lascio tracce se parlo in quanto ogni parola detta è una parola che
resta e può tornare a saltar fuori in seguito, con le virgolette o senza le
virgolette. Leggere significa affrontare qualcosa che sta proprio cominciando a esistere . . Sei uno che per principio non s’aspetta più niente da niente. Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa d’esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvenimenti, da quello che il domani tiene in serbo. Tu no. Tu sai che il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio. . La tua casa essendo il luogo in cui tu leggi, può dirci qual è il posto che i libri hanno nella tua vita, se sono una difesa che tu metti avanti per tenere lontano il mondo di fuori, un sogno in cui sprofondi come in una droga, oppure se sono dei ponti che getti fuori, verso il mondo che ti interessa tanto da volerne moltiplicare e dilatare le dimensioni attraverso i libri. . Senti, conosco un caffè qui all’angolo, pieno di specchi con un’orchestra che suona il valzer : m’inviti ? . Possiamo impedire di leggere: ma nel decreto che proibisce la lettura si leggerà pur qualcosa della verità che non vorremmo venisse mai letta ... . Non si meravigli se mi vede sempre vagare con gli occhi. In effetti questo è il mio modo di leggere, ed è solo così che la lettura mi riesce fruttuosa. Se un libro m’interessa veramente, non riesco a seguirlo per più di poche righe senza che la mia mente, captato un pensiero che il testo le propone, o un sentimento, o un interrogativo, o un’immagine, non parta per la tangente e rimbalzi di pensiero in pensiero, d’immagine in immagine, in un itinerario di ragionamenti e fantasie che sento il bisogno di percorrere fino in fondo, allontanandomi dal libro fino a perderlo di vista. . Puoi uscire dalla libreria contento, uomo che credevi finita l’epoca in cui ci si può aspettare qualcosa dalla vita. Porti con te due aspettative diverse e che entrambe promettono giornate di gradevoli speranze: l’aspettativa contenuta nel libro - d’una lettura che sei impaziente di riprendere - e l’aspettativa contenuta in quel numero di telefono, - di riudire le vibrazioni ora acute ora velate di quella voce, quando risponderà alla prima tua chiamata, tra non molto, anzi, già domani, con la fragile scusa del libro, per chiederle se le piace o non le piace, per dirle quante pagine hai letto o non hai letto, per proporle di rivedervi. .
STAI PER COMINCIARE A
LEGGERE IL NUOVO ROMANZO SE UNA NOTTE
D'INVERNO UN VIAGGIATORE DI ITALO CALVINO.
RILASSATI. RACCOGLITI. ALLONTANA DA TE OGNI
ALTRO PENSIERO. LASCIA CHE IL MONDO CHE TI
CIRCONDA SFUMI NELL'INDISTINTO. LA PORTA È
MEGLIO CHIUDERLA; DI LÀ C'È SEMPRE LA
TELEVISIONE ACCESA. DILLO SUBITO, AGLI
ALTRI: «NO, NON VOGLIO VEDERE LA
TELEVISIONE!» ALZA LA VOCE, SE NO NON TI
SENTONO: «STO LEGGENDO! NON
VOGLIO ESSERE DISTURBATO !»
FORSE NON TI HANNO SENTITO, CON TUTTO QUEL
CHIASSO; DILLO PIÙ FORTE, GRIDA: «STO
COMINCIANDO A LEGGERE IL NUOVO ROMANZO DI
ITALO CALVINO ! » O SE NON VUOI
NON DIRLO; SPERIAMO CHE TI LASCINO IN PACE. Non vedi l'ora di riavere in mano un esemplare non difettoso del libro che hai cominciato . Ti precipiteresti subito in libreria, se a quest'ora i negozi non fossero chiusi. Devi aspettare a domani . Passi una notte agitata, il sonno è un flusso intermittente e ingorgato come la lettura del romanzo, con sogni che ti sembra siano la ripetizione d'un sogno sempre uguale. Lotti coi sogni come con la vita senza senso né forma, cercando un disegno, un percorso che deve pur esserci, come quando si comincia a leggere un libro e non si sa ancora in quale direzione ti porterà . Quello clic vorresti è l'aprirsi d'uno spazio e d'un tempo astratti e assoluti in cui muoverti seguendo una traiettoria esatta e tesa; ma quando ti sembra di riuscirci t'accorgi d'essere fermo, bloccato, costretto a ripetere tutto da capo . L'indomani, appena hai un momento libero, corri alla libreria, entri nel negozio protendendo il libro già spalancato e puntando un dito su una pagina, come se quella da sola bastasse a rendere evidente lo scompaginamento generale . - Ma lo sa cosa mi ha venduto ... ma guardi ... proprio sul più bello ... . Rinunciare alle cose è meno difficile di quel che si crede: tutto sta a cominciare. Una volta che sei riuscito a prescindere da qualcosa che credevi essenziale, t'accorgi che puoi fare a meno anche di qualcos'altro, poi ancora di molte altre cose. Eccomi dunque a percorrere questa superficie vuota che è il mondo. . Ho provato un senso di vertigine, come non facessi altro che precipitare da un mondo all’altro e in ognuno arrivassi poco dopo che la fine del mondo era avvenuta . . Lei crede che ogni storia debba avere un principio e una fine ? Anticamente un racconto aveva solo due modi per finire : passate tutte le prove, l’eroe e l’eroina si sposavano oppure morivano . Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce : la continuità della vita, l’inevitabilità della morte . .
Interviene un
quarto : - Se volete insistere sulla
soggettività della lettura posso essere
d'accordo con voi ma non nel senso
centrifugo che voi le attribuite . Ogni nuovo
libro che leggo entra a far parte di quel
libro complessivo e unitario che è la somma
delle mie letture . Questo non
avviene senza sforzo: per comporre quel
libro generale, ogni libro particolare deve
trasformarsi, entrare in rapporto coi libri
che ho letto precedentemente, diventarne il
corollario o lo sviluppo o la confutazione o
la glossa o il testo di referenza .
Da anni frequento questa biblioteca e la
esploro volume per volume, scaffale per
scaffale, ma potrei dimostrarvi che non ho
fatto altro che portare avanti la lettura
d'un unico libro. . Sentivo il suo sguardo che non m'abbandonava un istante e intanto sentivo su di me un altro sguardo che mi seguiva in ogni momento e ogni luogo, lo sguardo d'un potere invisibile che aspettava da me solo una cosa : la morte, non importa se quella che dovevo portare agli altri o la mia . Aspettavo l'attimo in cui il laccio dello sguardo di Irina si sarebbe allentato . . Anche questo è un vantaggio del correre rispetto agli altri sport: ognuno va per conto suo e non ha da rendere conto agli altri .
. Italo Calvino mondadori .
l’origine degli uccelli - 1967 Vorrei capire .
Cosa ?
Il midollo del leone di Calvino
1955
Calvino evidenziava la necessità del rifiuto del
letterato di lasciarsi coinvolgere nella cronaca quotidiana; il vero
intellettuale per conservare la propria libertà di giudizio non deve diventare
parte integrante di un partito; l'eroe positivo è il prodotto demagogico di una
determinata ideologia.
Il midollo del leone di Calvino
in ogni
poesia vera esiste
per una morale
IL NOME IL NASO
- I CINQUE SENSI - SOTTO IL SOLE GIAGUARO
Per ogni pelle di donna c’è un profumo che esalta il suo
profumo, la nota nella gamma che è insieme di colore e sapore e odore e
morbidezza, e così il piacere di passare di pelle in pelle può non aver fine. Dovevo affrettarmi:
anche i profumi della memoria svaniscono. Nel 1985 Italo Calvino morì mentre scriveva una
raccolta intitolata I cinque sensi - pubblicata postuma nel 1986.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che
ha da dire a classic is a book that has never finished
saying what it has to say
Ma che ti piglia ?
Avertela a male per un manoscritto rifiutato
? Ma ti sembra il caso ?
Fallito: e perché ?
Falliti sono quei poveretti a cui editori troppo indulgenti …
hanno pubblicato i primi libri … e poi non hanno saputo continuare e
hanno visto la critica trascurarli, il pubblico dimenticarsi di loro
… *
Oltre il
ponte
il dopoguerra e la ricostruzione 1945-1962
in musica - scuola
teatro stabile torino - 2020
*
non sono capace di
scrivere se c’è qualcuno che mi guarda lasciare all’attesa che incombe nei loro occhi il foglio infilato nella macchina tutt’al più le mie dita che battono i
tasti
se una notte d'inverno un viaggiatore
beati quelli
il cui atteggiamento verso la realtà
è dettato da immutabili ragioni interiori !
100 anni - 1923_2023
Il cavaliere inesistente a
fumetti - di Sualzo e Silvia Vecchini.
artribune.com/mostra-italo-calvino-quirinale-roma
.
mondadorieducation.it/italo-calvino-centanni
Taobuk 2023 - Omaggio a Italo Calvino sostenitore
della interconnessione fra i saperi - fra letteratura e scienza .
.
PREMIO NAZIONALE
LETTERARIO
ITALO CALVINO
dal 1985 - scrittori esordienti
15.10.1923
Santiago de Las Vegas Cuba
19.9.1985
Siena
*
shop.ipzs.it - 100 anni
1973 - ITALO CALVINO E I
BAMBINI DEL 2000
Il suo nome da partigiano era :
'
santiago '
dal nome del paesino dove era
nato
it.wikipedia.org
AVEVAMO VENT'ANNI OLTRE IL PONTE ...
la strada di san giovanni -
ricordo di una battaglia - 1974
Amo soprattutto
Stendhal perché solo in lui tensione morale individuale, tensione storica,
slancio della vita sono una cosa sola, lineare tensione romanzesca.
... NULLA ci vieta di pensare che a un certo punto
la macchina letteraria senta l’insoddisfazione del proprio
tradizionalismo e si metta a proporre nuovi modi
d’intendere la scrittura e a sconvolgere completamente i propri codici
...
2023
.
tuobiografo.it/biografia-di-italo-calvino
www.illibraio.it/italo-calvino-libri
www.luzappy.eu/ita_quintad/italo_calvino
www.sapere.it/lato-green-di-italo-calvino
www.everyeye.it/italo-calvino
- linguaggio videoludico
https://youtu.be/Km_5qni9Qh4 -
intervista 1960 tv francia
www.letturegiovani.it/Calvino/ContadinoAstrologo.htm
https://youtu.be/y6bh02Hd_78
-
https://youtu.be/6jdiCztTLQw
un uomo invisibile
- 1974
https://youtu.be/VI98CmFePik - avventura
di due sposi
https://youtu.be/M5KEm_CPxEI - su
alfonso gatto >
facebook.com/raicultura.it/videos
- 1979 ricordi
facebook.com/cultura.rai.it
-
essere padri
https://vimeo.com - bio
- 1996
facebook.com/raicultura.it/videos
- 1979 IC ricorda
.
1985 / 2015 30 anni
.
teche.rai.it/libereso-guglielmi
lacittadiisaura.it/libereso-guglielmi
libereso guglielmi - giardiniere di IC
.
Italo
Calvino, l'écrivain perché
.
ALBERI E PIANTE
Il dramma della mia vita è stato quello d’esser nato da un padre
agronomo e da una madre botanica, e d’esser invece cresciuto
ostinatamente ignorante in fatto di piante .
doppiozero.com/calvino-alberi-e-piante
.
.
Amerigo Ormea uscì
di casa alle cinque e mezzo del mattino . La giornata si
annunciava piovosa . Per raggiungere il seggio elettorale
dov’era scrutatore, Amerigo seguiva un percorso di vie strette e arcuate,
ricoperte ancora di vecchi selciati, lungo muri di case povere, certo
fittamente abitate ma prive, in quell’alba domenicale, di qualsiasi segno di
vita . Amerigo, non pratico del quartiere, decifrava i nomi
delle vie sulle piastre annerite - nomi forse di dimenticati benefattori -
inclinando di lato l’ombrello e alzando il viso allo sgrondare della pioggia
.
...
Amerigo,
lui, aveva imparato che in politica i cambiamenti avvengono per vie lunghe e
complicate, e non c'è da aspettarseli da un giorno all'altro, come per un
giro di fortuna; anche per lui, come per tanti, farsi un'esperienza aveva
voluto dire diventare un poco pessimista.
E come chi,
tuffandosi nell’acqua fredda, s’è sforzato di convincersi che il piacere di
tuffarsi sia tutto in quell’impressione di gelo, e poi nuotando ritrova
dentro di sé il calore e insieme il senso di quanto fredda e ostile è
l’acqua.
.
La città dell’homo faber,
pensò Amerigo, rischia sempre di scambiare le sue istituzioni per il fuoco
segreto senza il quale le città non si fondano né le ruote delle macchine
vengono messe in moto; e nel difendere le istituzioni, senza accorgersene,
può lasciar spegnere il fuoco .
.
A tutto ci si
abitua, più in fretta di quanto non si creda .
.
La norma costante
del suo comportamento avrebbe voluto fosse questa, nella politica come in
ogni altra cosa: diffidenza tanto dall'entusiasmo, sinonimo d'ingenuità,
quanto dall'astiosità faziosa, sinonimo d'insicurezza, debolezza.
Corrispondeva, quest'atteggiamento, a una abitudine tattica del suo partito,
prontamente assimilata da lui, perché gli serviva da corazza psicologica,
per dominare gli ambienti estranei e ostili.
.
È bene avere la beatitudine
?
O è migliore quest’ ansia,
questa carica che irrigidisce i volti al lampo del fotografo e non ci fa
contenti di come siamo ? Pronto sempre a comporre gli estremi,
Amerigo avrebbe voluto continuare a scontrarsi con le cose, a battersi,
eppure intanto raggiungere dentro di sé la calma al di là di tutto
…
Non sapeva cosa avrebbe voluto
:
capiva solo quant'era distante, lui come tutti, dal vivere come va vissuto
quello che cercava di vivere
.
.
Libro cerniera nell'opera intera di
Calvino, contiene nuclei e tematiche appartenenti a diverse fasi, dando così
continuità ed integrità alla produzione letteraria calviniana. Racconto
- o
romanzo breve - certamente pensoso e sofferto
- Calvino
ha impiegato dieci anni a realizzarlo - dal 53 al 63
-
mostra tutti i sintomi di una crisi su diversi fronti, uno dei quali è
quello dell'impegno politico dell'autore. Ci si riferisce ai fatti
d'Ungheria del 1956, che mostrano a tutto il mondo la crudezza e la
brutalità dell'Urss nei confronti degli stati "satelliti", suscitando
scalpore in tutti i paesi d'Europa, e scuotendo gli animi degli
intellettuali di sinistra di ogni paese. Molti sono i dissensi e le
conseguenti uscite, volontarie o meno, dai partiti comunisti dell'epoca.
Calvino risente di questi fatti come ogni intellettuale schierato
similmente. Ma la sua, in quegli anni, è anche una crisi di metodo ed un
processo alle facoltà conoscitive della letteratura. Tutte queste
perplessità convergono ne "La Giornata", caratterizzandone la natura in
maniera complessa e leggibile su vari livelli.
"La giornata
d'uno scrutatore", quindi, rimane un ricchissimo serbatoio per comprendere un
autore ed un'epoca.. . Lo scrutatore
arriva alla fine della sua giornata in qualche modo diverso da com’era al
mattino - e anch’io - per riuscire
a scrivere questo racconto - ho dovuto in qualche
modo cambiare. ic
.
Visitando necropoli con donne
.
IERI PIOVEVA
PER LA FIGLIA GIOVANNA
Nel 1964 le nozze
all'Avana. La morte dello
scrittore nel 1985 le impose il ruolo, condiviso con la figlia
Giovanna, di «erede di Calvino». Chichita ha rispettato sino alla
morte la volontà dello scrittore che il suo archivio - messo a
disposizione soltanto per i «Meridiani» Mondadori fosse precluso
agli studiosi. Questo per evitare quello che accade a tanti
scrittori scomparsi: che si facesse scempio dei suoi scritti, quelli
non ancora terminati che in tanti casi alimentano la pubblicazione
di libri postumi. Chichita Calvino è stata la depositaria più
inflessibile delle volontà del marito tanto che in molti, nel campo
dell'editoria, la chiamavano la «vedova nera della letteratura
italiana».
muore a roma il 23 giugno
2018 a 93 anni.
fb/ansa - gian paolo serino_ilgiornale.it - 2018
ABORTO - CALVINO E
MAGRIS
SEI UN BELL’INCOSCIENTE, A DIR POCO, LASCIA CHE TE LO DICA.
dalla lettera di calvino in risposta all'articolo di magris 'gli sbagliati' -
corriere sera 3.2.1975
FIABA DEI GATTI___CONTADINO ASTROLOGO
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