POESIA SULLA PERGAMENA RAVENNATE -
FINE XII INIZIO XIII SECOLO -
www.treccani.it
POESIA VERBO-VISIVa-performativa
Neo-dadaismo, arte verbo-visiva. La poesia si materializza per lasciarsi non
solo vedere e sentire, ma anche annusare, toccare, gustare. exibart.com
artisti: Mariano Bàino - Tomaso Binga e Marco Palladini Bianca Pucciarelli in Menna, in arte Tomaso Binga
vive e lavora a Roma. In arte ha assunto un nome maschile per contestare con
ironia e spiazzamento i privilegi del mondo degli uomini. Si occupa dal ’70 di
“Scrittura Verbo-Visiva” ed è tra le figure di punta della poesia
Fonetico-Sonora-Performativa dei nostri tempi. bauprogetto.it
ecodisalerno.com
SCRITTURA VIRTUALE
importante infatti liberarci del luogo comune che l’uso esclusivo della parola
includa la visualità e che l’inserimento nell’elaborato poetico di elementi
grafici comporti sempre una scrittura visuale vincenzoaccame.com
POESIA VISIVA E
SONORA - SCRITTURA
VIRTUALE -
Viktor Sklovskij - Vladimir
Tatlin
la parola in arte è fattura, possiede una
sonorità
La fattura è il principale segno distintivo di quel particolare mondo di cose
appositamente costruite, il cui insieme siamo abituati a chiamare arte
documenti.ve.it/spazio/spazioskansi.htm
Henri Chopin, uno dei padri della poesia sonora morto a Londra a 86 anni. Il poeta francese e' stato uno degli autori piu' radicali della poesia europea del Novecento: il poeta del suono e del
corpo, il poeta che andava contro la scrittura, il poeta che scavava nel corpo e
nella tecnologia, che scopri' che c'era un mondo intero da scoprire e un nuovo
modo di scrivere per spiegarlo.
interfree.it
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Carla Bertola. E’ poeta verbo-visuale e sonoroDagli anni sessanta collabora con riviste, e organizza come operatrice culturale
rassegne e mostre artistiche internazionali. Nel 1978 fonda, insieme ad Alberto Vitacchio, “Offerta speciale”, rivista di poesia di ricerca verbale e visuale. arte.go.it
.
Anna Boschi verbo-visiva
La sua ricerca è incentrata
principalmente sul rapporto parola-immagine. Espone dal 1974 e dal 1982 si
dedica esclusivamente a questa attività. A tutt’oggi ha al suo attivo personali
e mostre di gruppo in Italia e all’estero.
Anna Boschi traccia segni geometrici in aree aperte quasi ad indicare spazi
infiniti in cui le tracce geografiche si perdono e si incontrano sulle grandi
tele delimitate agli angoli da molteplici immagini collage che ne determinano
gli equilibri spaziali. leggilanotizia.it http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Boschi
.
VALERIO DEHO' Tutto il Novecento è inscritto nel rapporto tra la parola
e l’immagine, da Mallarmé e del suo “Coup de des” in avanti. Passando per il
Futurismo, la Poesia concreta, Visiva, Cy Twombly fino ad oggi. Questa è
l’eredità che portiamo ed è stata una rivoluzione silenziosa perché puntava a
far prendere coscienza il pubblico di come cambiava la comunicazione. Si
trattava di affinare le armi contro la pubblicità e l’uso servile al potere dei
linguaggi. fano - mostra
BELLE PAROLE - Poesia visiva e altre storie tra arte e letteratura
d. carelli - infooggi.it
NUOVE FORME
DELLA POESIA
Si chiama Prix Littéraire Bernard Heidsieck – Centre Pompidou e
si avvale del sostegno della Fondazione Bonotto, da sempre
impegnata nella diffusione delle poetiche di Fluxus e della
Poesia Concreta, Visiva e Sonora,
attraverso iniziative espositive ed editoriali, l’istituzione di
borse di studio e centri di ricerca universitari. “La
collaborazione è nata in modo naturale tra due istituzioni che
da tempo nutrono un interesse comune per la letteratura
“hors-livre”, e in particolare per la poesia sperimentale
(Concreta, Visiva, Sonora)”, spiega ad Artribune Patrizio
Peterlini, Direttore della Fondazione Bonotto. “Il Centre
Pompidou, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, fu
promotore di un festival dedicato alle nuove forme della poesia.
Si chiamava ‘Polyphinix’. Negli stessi anni Luigi Bonotto,
introdotto da Dick Higgins e Emmett Williams, iniziava a
frequentare gli autori della poesia sperimentale. La collezione
nata da queste frequentazioni è ora una delle più importanti in
Europa e, grazie alla grande opera di divulgazione messa in atto
tramite il sito della Fondazione, un punto di riferimento per
ricercatori e curatori”. centrepompidou.fr
- fondazionebonotto.org/it claudia giraud -
artribune.com
Poesia Visiva e Cryptic Web
- Codici minati
di Francesco
Vaccarone e Gong Chen
- poco più che ventenni - trasformazione e
rinnovamento della vita e dei linguaggi
uno italiano ed uno cinese, due formazioni artisticamente e culturalmente
diverse, due generazioni tra loro lontane.
Di Vaccarone le
poesie visive ed i collages - le opere che esponeva nel 1965
con Bonito Oliva, Balestrini, Bueno, Isgrò, Jri Kolar, Miccini e Pignotti ed
altri - memorabile convegno aperto da Umberto Eco nel 1966.
diversa temperatura storica e culturale di Gong
Chen - superamento delle categorie percettive e di
pensiero determinate dall'innovazione continua della tecnica e dell'informazione
che soffoca questo nostro mondo ed i suoi archetipi junghianamente intesi per
lasciare spazio alle censure politiche praticate tecnologicamente dal suo stesso
paese di origine su personaggi ed eventi sensibili a cui il giovane artista
rende omaggio con il suo lavoro "I nomi che non
esistono".
comune.portovenere.sp.it
POESIA VISIVA
La linea di ricerca della poesia visiva, sviluppatasi nell’atmosfera di
avanguardia e sperimentalismo degli anni Sessanta e Settanta, tende a gettare un
ponte tra scrittura e pittura. La poesia si presenta come quadro, e si affida
quindi a un sistema di produzione e consumo affine a quello delle arti
figurative (mostre, esposizioni, ecc) . cirps.it -
artlini.net
maestri della Poesia Visiva internazionale Sarenco e Julien Blaine
Il
movimento della Poesia Visiva, nato negli anni '60 con la finalita' di creare
una relazione tra comunicazione verbale o scritta e immagini, si sviluppa anche
nel decennio successivo a livello nazionale e internazionale.
adnkronos
.
Lamberto Pignotti
è stato,
insieme ad altri importanti intellettuali ed artisti, tra i fondatori del Gruppo ‘70 ed è considerato uno dei padri, insieme adEugenio Miccini -
Firenze 1925-2007 - della poesia visiva italiana forma espressiva nata nei primi anni ‘60 che assunse quale principale oggetto
d’osservazione la comunicazione di massa.
.
MARTINO OBERTO
L'artista Martino Oberto maestro della ''poesia visiva''
Fin dagli anni Cinquanta ha elaborato un linguaggio e una forma di scrittura
nuovi. Nel 1953 il pittore e poeta espose a Milano con Bruno Munari e Gillo
Dorfles, entrando in contatto con il gruppo Mac, Movimento Arte Concreta. MUORE
A 86 ANNI NEL 2011.
adnkronos
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luciano orifondatore
CON MICCINI E PIGNOTTI del movimento della poesia visiva E morto a 80 anni
IN aprile 2007
artsblog.it
altri esponenti della
poesia visiva lia drei ed antonino russo
.
Le prime
forme di Poesia Visiva sono quelle prodotte da Eugenio Miccini e Lamberto
Pignotti ed esposte
nel 1963 alla Galleria Quadrante di Firenze ...
gli artisti che vi si dedicano tornano ad un serrato confronto con la società
che li circonda e con le immagini che essa produce, specie con quelle
provenienti dal mondo, sempre più condizionante, delle comunicazioni di massa.
Pignotti negli
anni Novanta spiegava che ' fino ad oggi non
è stata data la giusta importanza ad aspetti fondamentali in questo campo,
come le tavole parolibere futuriste, i fotomontaggi dadaisti, la poesia
visiva, tutti messaggi composti che prevedono la lettura e l'impiego
simultaneo di due codici diversi, di parole e di immagini ' .
clubart.it -
galleriamarcantoni.it
.
PIGNOTTI
Qualcuno ha definito i miei «francobolli» come «minuscografia»;
diventano poesia visiva. In ogni caso, seguo anche
altri ambiti, come i santini, i calendarietti dei parrucchieri, le fotografie, i
rebus.
vaccari.it
. Cristina Ruffoni
crea delle “immagini da leggere”. Attraverso testi di sua
invenzione, dà forma e colore alle parole, affinché pittura e scrittura si
scambino i ruoli e diventino un’unica cosa. Sulla tela segno e significato
possono prendere l’uno il posto dell’altro, creando un’immagine che è visiva e
mentale allo stesso tempo.
«Non ho mai voluto scrivere e dipingere separatamente, in maniera tradizionale»
racconta l’artista «ma ho tentato di raccontare delle storie...il sogno
inconscio e il desiderio inespresso di ogni artista è di inventarsi un film:
musica, azione, parole, colore, l'opera totale»
exibart.it
.
Chiari Giuseppe 1926-2007 Artista che ha fortemente
influenzato la Poesia Visiva, la Musica Post-Fluxus e i linguaggi dissipativi
delle giovani generazioni del Post-Concettuale italiano. Per Chiari Musica e
Arte si esprimono in modo “totale”, perché totale è la visione che l'artista ha
del mondo. Trasgredendo ogni pretesa fedeltà ai materiali ed alle tecniche, si
sfugge all'immediato riconoscimento del mercato ed alla sua strumentalizzazione:
in questo modo l'Arte cessa di essere “produzione di oggetti ” e diventa
“produzione di esperienza ”...
Con le sue operazioni visive e musicali, attraverso il gesto, il suono, la
fotocopia, il foglio, la carta, la stampa tipografica (materiali di facile
diffusione per aggredire il sistema dell’arte, della comunicazione, delle
istituzioni, tipica di Fluxus) e con “strumenti innovativi ” abbatte le tecniche
della Pittura, della Musica, della Poesia...
dopstart - italia-news.it
.
DisegnoInverso
Di segno in verso: Lamberto Pignotti Teorico e tra i fondatori della "Poesia
Visiva", Lamberto Pignotti indaga su quella particolare forma d'arte che ha
permesso ad immagine e parola di incontrarsi nello spazio di una comunicazione
sinestetica e dialogica, rinnovando gli orizzonti della ricerca verbo-visiva. Le
scritte di Pignotti sono favole di parole che creano immagini. Capovolgendo il
collaudato rapporto, l'artista propone il verso come immagine e la foto come
didascalia che illustra ciò che già ciascuno ha potuto immaginare. Si va così
"di verso in segno" o, se si vuole, "da parola a immagine". altri artisti
Antonio Freiles - Marco Gastini
- Lucia Sapienza
arte.go.it
.
Isgrò Emilio- 1937 Poeta visivo, pittore e scrittore, con le sue
“Cancellature” e “Installazioni liriche” indaga sulla contiguità tra segno
linguistico e segno iconico, giocando sul contrappunto tra significato e
significante sottolineando il valore assoluto della parola, insostituibile
baluardo contro l'appiattimento globale di una “cultura” tutta mediatica: una
difesa della civiltà verbale contrapposta alla civiltà dell'immagine. italia-news.it
.
Günter Brus -
1938 Le sue caratteristiche poesie visive, in cui riesce a
fondere e unificare le due discipline della pittura e della letteratura,
traboccanti di ironia verbale e rimandi iconografici alla storia dell'arte; gli
acquerelli, ma anche i singoli disegni, non collocabili in serie precise e,
soprattutto, esemplari delle sue incisioni all'acquaforte, fra cui una stampa di
quasi due metri di dimensioni.
Come nel resto della sua opera, nei disegni e nelle incisioni Brus ricerca una
conoscenza esistenziale, una 'ripulitura' dell'io in preparazione a esperienze
mentali estreme.
Qui, come nella sua body art, Brus si rivela radicale, aggressivo, sovversivo e,
spesso, fantasiosamente
grottesco. exibart
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SALVATORE LUPERTO
Parola + immagine = poesia visiva . All’interno della
Poesia Visiva insistono varie e articolate espressioni; tra le
più note, oltre quelle già definite (Poesia
Concreta, Poesia Visiva, Nuova Scrittura),
vi sono la Poesia Fonetica e
Sonora, la Poesia Gestuale e la Scrittura sul Corpo,
ed altre ancora diversamente aggettivate... antonio lupo - iltaccoditalia.info -2018
.
POESIA E/O POESIA
Eugenio Miccini - Situazione
della Poesia Visiva italiana - 1972 “La poesia visiva nasce, nonostante tutte le
diverse e molteplici relazioni con analoghi fenomeni precedenti…, in Italia
negli anni 1962/63. Alcuni personaggi si trovarono – tra Firenze, Roma e Napoli
– ad operare a distanza sopra le stesse esperienze che poi con diverse
motivazioni ideologiche, metodologiche ed estetiche furono raccolte e diffuse
dal Gruppo ’70 di Firenze. Vero è che nel suo ormai lungo corso le varie
puntualizzazioni poetiche hanno preso caratteri e sfumature diversi e perfino
antagonisti. Era ed è il segno di quella partecipazione ad un ‘movimento’ che,
ad opera delle singole personalità, doveva ulteriormente precisarsi in ordine a
determinate opzioni tecniche, stilistiche, ideologiche…”
….“L’arte, è stato detto giustamente più volte, non è un hortus conclusus ma un
processo, tanto più oggi che questo suo “divenire” ha preso una costante
accelerazione, con l’inevitabile, progressiva entropia negativa che caratterizza
gli aspetti transeunti di ogni “progresso”. La poesia visiva, infrangendo il
privilegio accordato all’uso verbale della parola o alla parola tout court, si
pone all’esterno della letteratura in quanto non le è complementare, non ne
attinge direttamente i modelli, non ne rispetta i “generi” e si postula
addirittura come alternativa…”
davide aronani - scrittinediti.it
POESIA VISIVA
La poesia visiva si propone con ostinata evidenza la problematica delle teorie
della comunicazione e dell'informazione.[...] La poesia visiva è guerriglia: e,
in quanto tale, si serve non solo della parola e dell'immagine ma anche della
luce, del gesto, insomma di tutti gli stumenti “visibili” del comunicare e deve
necessariamente tendere a trasformare i propri mezzi […] in quelli delle
comunicazioni di massa fino ad impadronirsene per trasformare “con” essi la
società stessa. Eugenio Miccini
Nei primissimi anni Sessanta numerosi artisti si interessano contemporaneamente
alle potenzialità espressive della parola, accompagnata dall'immagine, dando
vita a quel movimento artistico che verrà poi denominato Poesia visiva. A
Firenze, nel 1963, dall'incontro tra Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, nasce
il Gruppo 70, al quale successivamente prenderanno parte anche Lucia Marcucci,
Ketty La Rocca, Luciano Ori, seguiti da Giuseppe Chiari, Emilio Isgrò, Michele
Perfetti e Sarenco. I poeti visivi si rendono conto che sia la letteratura sia
l'arte stavano utilizzando un linguaggio eccessivamente lontano da quello comune
e decidono così per colmare questa distanza, di creare un moderno volgare, il
cui lessico proviene dall'ambito della comunicazione di massa, cioè dai
quotidiani, dai rotocalchi, dalla pubblicità e dai fumetti. Il fine è duplice:
raggiungere un pubblico sempre più vasto, grazie all'alto grado di decifrabilità
e allo stesso tempo esorcizzare il potere dei mass-media. La tecnica che risulta
più congeniale per raggiungere questo risultato è il collage che permette,
tramite il riutilizzo di testi e immagini provenienti dal mondo
dell'informazione, un impatto immediato e forte. exibart -
fondazioneberardelli.org
A
Fano,
a un passo
dal mare
aquiloni stretti
ad un filo e appesi
per la coda volano leggiadri
sospinti da arie fugaci.
lettere e caratteri tipografici
si formano e si trasformano in
anagrammi gentili che solo pochi sanno carpire.
Parole di fiabe solitarie destinate al vento si rincorrono e si
arrampicano orgogliosi per la collina per poi lasciarsi
andare all'ombra del buio di una notte stellata
Sospinti dall'ebbrezza del mare, formano strane scie
di seta vellutata dai colori intensi e delicati.
Sotto il portico di Citera, l'ora dell'oblio segna
il passo con Giove che raccoglie le ceneri
di un amplesso regalando all'amata Danae
sospiri, pagliuzze d'oro e dolci lettere cortesi.
Tra un bacio rubato e una parola galante
lettere al mittente
dal destino ingrato
francobolli
e Cervi
volanti
nati
per caso
vagano
curiosi
in
c
e
r C
a
d
i
t
e
LaMail art
è uno dei più longevi movimenti artistici
della storia, una rete ormai assai complessa
e sempre più imprevedibile, composta da
milioni di artisti del Network che si
scambiano messaggi creativi in forma di
lettere, buste, cartoline postali, collage,
poesia visiva, libri d’artista e persino
oggetti tridimensionali. È un'arte che non
viene creata per essere collocata in un
museo o per essere mercificata, ma è arte
spontanea che viene scambiata gratuitamente
senza fini di lucro. L’arte Mail è nata
negli anni ’50 grazie all’opera di Ray
Johnson, ed evoluta da precedenti correnti
artistiche, come il Futurismo, il Dadaismo,
il Surrealismo e il gruppo Fluxus nel quale
furono attivi personaggi come: John Cage,
George Maciunas e Joseph Beuys.
L'arte postale
in Italia
Tra gli autori italiani di oggi è giusto
ricordare: Ruggero Maggi, con l’Archivio
Amazon creato nel 1975 a Milano, Giovanni
Bonanno curatore dal 1989, dell'Archivio
Ophen-Documentazione Arte Contemporanea e
Mail Art di Mozzate (ora a Salerno), Claudio
Grandinetti (direttore dell'Archivio
Internazionale Mail Art), Claudio Romeo con
DodoDada, Vittore Baroni (curatore della
rivista in lingua inglese "Arte Postale!" ed
autore di libri dedicati all'arte postale),
l'Archivio di Arte e Letteratura "Luigi
Pirandello" di Sacile con il bollettino
"Mail Art Service", Piermario Ciani, morto
nel 2006, Vittorio Baccelli, Anna Boschi,
Francesco Mandrino, Bruno Capatti, Linda
Pelati, Claudio Jaccarino, Piero Simoni
(poesia postale), Daniele Ciullini, Fabio
Sassi, Serse Luigetti, Demos Ronchi,
Guglielmo Achille Cavellini, Giovanni e
Renata Strada, Franco Santini e Raimondo Del
Prete (I Santini Del Prete), Bruno Chiarlone
(Work Area), Alessandro Corsi e Luca Brunori,
Franco Nonnis, TommasoTozzi.
www.ophenvirtualart.it/mail_art.php
POESIA DIGITALE
La poesia digitale (a volte chiamata anche e-poetry) e' una definizione che
contiene due ambiti fino a pochi anni fa decisamente separati: la poesia e il
mondo digitale legato, in qualche modo, al computer. Provo a definire meglio
l'oggetto che andremo ad esplorare.
POESIA DINAMICA
La poesia dinamica e' figlia diretta, piu' o meno coscientemente, della poesia
concreta ma aggiunge l'aspetto dinamico che il mezzo cartaceo non poteva avere.
POESIA 3D - POESIA CONCRETA E
DISSOCIAZIONI
Per poesia 3D intendo la commistione di parole poetiche con spazi virtuali
tridimensionali: una sorta di poesia concreta tridimensionale, una sorta di land
art verbale. Il lettore puo' esplorare, come in un gioco, spazi architettonici o
onirici e, in questo modo, assorbire parole, immagini e suoni. robertogilli.it
La poesia
DADA che
componeva i messaggi di
dissociazione/associazione
ha come slogan Sono
Libero di farlo
Il calligramma o
carme figurato è un tipo di componimento poetico
fatto per essere guardato
e contemplato oltre che per essere letto -
poesia visuale.
Nei calligrammi, il poeta disegna un oggetto
relazionato al tema principale della poesia. Per esempio, se nella poesia si
parla di un GATTO,
le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine di
un GATTO - A
volte però il disegno che scaturisce dalle poesie visuali scritte non ha nessuna relazione con
il tema dell'opera. http://it.wikipedia.org/wiki/Calligramma
Opera prima - Arturo
Lini
- arturolini.it Opera
Prima è stato pubblicato nel 1983. Raccoglie testi poetici scritti in gran parte
nella seconda metà degli anni settanta: anni caratterizzati da una profonda ricerca formale e stilistica volta a superare modi
e caratterizzazioni proprie della poesia italiana del primo novecento e
ugualmente di raccordare la voce poetica narrante non solo a un io solipsìstico
portatore di una esistenziale condizione estranea agli umani accadimenti, ma
anche di rappresentarne aspetti sentimenti e momenti segnati dall'essere quello
parte di una società che ne condizionava, più delle celesti rotte, vita e
destino.
Ricerca che aveva avuto riferimenti nelle formulazioni linguistiche della Scuola
di Praga, quindi De Saussure, poi il gruppo francese di Tel Quel, e quindi in
Italia il Verri, i Novissimi, il Gruppo 63, e d'altro lato Pavese, Pasolini,
fino alle pagine di Zanzotto, Majorino; per non citare le parallele formulazioni
di poesia visiva, concreta
e visuale, che sul terreno del rapporto tra parola
e immagine, tra parola e segno, cercavano
di dare voce e spazio a quei fermenti e intenti prima accennati.
Opera Prima nasce in questo contesto, o almeno nella sua scia, facendo propri
quei propositi, anche se le sue pagine scorrono negli argini di un linguaggio
che sempre e principalmente rimane strumento di comunicazione. amazon -
mrebook - artlini.net / poesia - pittura - poesia virtuale ed altre storie
La poesia e la malattia nella recente poesia italiana contemporanea
Un’antologia e una riflessione
La malattia fa parte della normalità umana, ognuno di noi
si ammala nel corso della sua vita, la condizione può essere momentanea o
irreversibile ma certamente è questione quotidiana su cui chiaramente anche la
poesia deve cimentarsi. In questo senso la poesia italiana non si sottrae
decisamente all’argomento: gli ultimi decenni sono ricchi di esempi che andremo
ad analizzare, anche se credo sia doveroso partire da chi non ci sarà
all’interno di questo lavoro e mi riferisco forse all’autrice più “attesa”,
ovvero Alda Merini. Il “fenomeno”
Merini va infatti effettivamente al di là
della poesia stessa proposta che in una forma di morbosa attenzione ha finito
per giustificare l’immagine nel grande pubblico di poeta quale figura
problematica e cagionevole, affetta da patologie di natura psicologica che
sicuramente non mancano agli scrittori ma che in qualche modo esulano dalla loro
stessa poesia, non ne sono per lo meno condizione primaria ed essenziale.
mosaici.org.uk
C'ERA UNA VOLTA LA POESIA
Ma oggi esiste ancora la Poesia ?
Sono molti coloro che si pongono questa domanda: su Internet c’è
una lunga serie di risposte.
C’è chi dice di sì e chi dice di no.
Certo la Poesia esiste, ma mancano i poeti, quelli veri, e
l’ispirazione viene non dall’alto ma dal basso, da vicende e
sentimenti personali, e dunque rarissime se non praticamente
inesistenti sono le vere poesie. C’è chi
definisce “ avvilenti ” le “ poesiucole che si
leggiucchiano qua e là ”, chi sostiene che le poesie di oggi si
scrivono “ con la scusa di dover esprimere
‘liberamente’ la sensibilità personale del poeta, ma sono senza
metrica, senza ritmica, senza musicalità, banali, scontate,
ovvie, fatte di frasi fatte, abusate, d'amore, smielose e
sdolcinate, incapaci di suscitare un autentico sentimento o
brivido: sembrano una frase dopo l'altra scritta col telegrafo e
non dei versi poetici veramente artistici.
Che poesia oggi è fare un insieme raccapricciante di immagini
sconclusionate tra di loro, parole dal significato narrativo
oscuro, assemblare i cosiddetti ‘versi’ a
piacimento, a mo’ di mattoncini lego ? ”.
piantare l'albero della poesia- rive del balaton - ungheria 1926 - Rabindranath Tagore -
quercia 1961 -
Salvatore Quasimodo -
tiglio 2013-Dante Marianacci - quercia
HANNO ADERITO NEL TEMPO SCRITTORI
internazionali -scienziati - filosofi
E astronauti
.
Rabindranath Tagore nel 1926 e Salvatore Quasimodo
nel 1961 soggiornarono a Balatonfüred per motivi di salute ed
entrambi piantarono un albero dopo la loro guarigione .
. Con cuore felice metto questo albero sulle rive delle onde del
Balaton che avrà foglie al di là della mia vita provvisoria
- Le sue radici entrano profonde nell’eterna e fiera terra
magiara tormentata sempre nella storia - Ma ogni fronda dia un
saluto a coloro che venendo qui amano la poesia che fa nascere
gentilezza e giustizia nell’uomo di ogni nazione .
salvatore quasimodo - 27 giugno 1961
.
Oggi il tiglio di papà è alto trenta metri ed è un bel messaggio
di pace e di poesia, in tempi grigi di inquinamento come i
nostri è anche un messaggio di speranza ecologica . alessandro quasimodo
lorenzo morandotti - corrieredicomo.it - 2020
NATURALE . . . ARTIFICIALE
Una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale
non
è anzi è piuttosto artificiale
... Lo stile ... è cosa di inesplicabile difficoltà e fatica
tanto ad apprenderne l’intimo e perfetto artificio