Violette di
febbraio - Ada Negri Anche
quest’ anno andrai per le violette lungo la proda, nel febbraio
acerbo . Quelle pallide, sai, che han tanto freddo ma spuntano
lo stesso, appena sciolte l’ultime nevi; e fra uno scroscio e un
raggio ti dicono: 'Domani è primavera !' ogni anno ti
confidi al tuo tremante cuore:
' È finita ', e
pensi: ' Non andrò per violette, non andrò mai più per violette
- ché passò il mio tempo - lungo le prode, nel febbraio acerbo ' .
Invece - e donde ignori, e da qual bocca - una voce ti chiama alla
campagna : e vai; e i piedi ti diventan ali sì alta è la
promessa ch’è nell’aria . E per amor dell’esil corolle quasi
senza fragranza, ma beate d’esser le prime, avidamente schiacci
con gli steli la zolla entro le dita . O sempre nuova, o non
guarita mai dell’inquieto mal di giovinezza a chi dunque darai
le tue viole ? A nessuno: a te stessa: o, forse, ad una
fanciulla che ti passi, agile, accanto e ti domandi dove tu l’hai
colte : sola n’è degna, ella che fresca ride come il febbraio; e
non si sa qual sia più felice, se ella, o primavera. https://youtu.be/D-S50rYNdvk
- MLS recita 'le violette' di ada negri - 2014
La poesia può andare dappertutto e
si può teatralizzare ma in castità Parte dalle parole di Maria
Luisa Spaziani - ottava edizione di Libro che spettacolo!
A LEI DEDICATA. repubblica.it - 2015
La traversata della poesia - Maria Luisa
Spaziani e il Novecento
incontro omaggio alla poetessa
scomparsa il 30 giugno 2014
Centro Internazionale Scrittori della Calabria - Università di Messina reggio calabria - 2014
l’inizio è
montaliano - Non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l’animo
nostro informe - da ossi di seppia
Dal clima postermetico, o più precisamente
montaliano, delle prime raccolte, in cui risuonano echi lontani delle
avanguardie europee, il discorso poetico di Maria Luisa Spaziani si è volto a
poco a poco a un linguaggio più disteso e a volte quasi narrativo, senza mai
perdere la sua aura di controllata armonia sentimentale. In questi versi, da La
traversata dell’oasi. Poesie d’amore 1998-2001, il suo dialogo amoroso sembra
voler fare a meno delle parole per affidarsi ad altri segni, leggeri e danzanti,
come una musica-ultrasuono. Si vede, però, come in realtà tutto prenda sostanza
proprio dalle parole, che sanno chiudere il testo con un settenario - anzi, per
illuminata civetteria, un senario tronco - introdotto da un endecasillabo.
fb/treccani.it - 2014
Maria Luisa Spaziani poeta
- traduttrice e aforista italiana
- 7.12.1922 -
30.6.2014 Università di Torino facoltà di Lingue
-
si laurea con una tesi su Marcel Proust. Nel gennaio 1949 conosce Eugenio Montale durante una conferenza del poeta
al teatro Carignano di Torino. dopo un periodo
d'assidua frequentazione a Milano nasce un
sodalizio intellettuale ed un'affettuosa amicizia.
Durante il soggiorno francese del 1953 scrive nuovi testi che vengono aggiunti
all'originario disegno della prima raccolta e
Mondadori pubblica nel 1954 Le acque del Sabato.Nel 1956 la sua famiglia un tracollo economico che costringe la giovane a
cercare un impiego stabile come insegnante di francese in un collegio di Torino.
Il contatto con studenti adolescenti le fa vivere una stagione di luminosa
felicità che traspare nelle poesie più originali della sua prima produzione
poetica - Luna lombarda 1959poi confluite nel volume complessivo Utilità della memoria 1966.
Negli anni 1955 e 1957 insegna lingua e letteratura francese presso il
liceo scientifico del collegio Facchetti di Treviglio. A tale periodo e a tali luoghi dedicò la poesia Suite per A. con la
quale nel 1958 vinse il Premio Lerici . Nel 1958 dopo dieci lunghi anni di fidanzamento -
testimone di nozze il poeta Alfonso Gatto - sposa Elémire
Zolla studioso della tradizione mistica ed esoterica. il lungo legame con Zolla s'incrina quasi
subito finendo nel 1960.
fansdoriano - youtube
Chi ha Lottato con l'Angelo resta
Fosforescente - documentario
La poetessa Maria Luisa Spaziani muore a Roma
il 30 giugno 2014 dove viveva da più di quarant’anni. Il
poema-romanzo Giovanna d’Arco 1990 è una delle sue opere più sperimentali. Una
peculiarità del libro è l’invenzione di un linguaggio parlato dall’angelo.
L’angelo è, per lei, la poesia.
Con le sue parole: “Nessun sentiero inganna, nessun presagio mente. Chi ha
lottato con l’angelo resta fosforescente”. È come se, per chi ha frequentato la
poesia, le cose e le persone avessero un’aureola intorno. Diventano
fosforescenti.
cinemaitaliano.info
2019
PALLOTTOLIERE CELESTE - postumo
2013
CHI HA LOTTATO CON L'ANGELO -
DOCUMENTARIO
2012
tutte le poesie 1954 - 2006
2011
MONTALE E LA VOLPE
2009
L'INCROCIO DELLE MEDIANE - POESIE
2006
La luna è già alta
2005
La tundra dell'età
2004
Teatro comico e no
unilibro - bol - ibs
2002
La traversata
dell'oasi
la voce di mls cd audio
Poesie dalla mano sinistra
2000
Poesie 1954-1996
La freccia
Giovanna d'Arco
1999
La radice del mare
I FASTI DELL'ORTICA
1985
DONNE IN POESIA
UN FRESCO CASTAGNETO
TORRI DI VEDETTA
1986
la stella del libero arbitrio
1970
l'occhio del ciclone
Torino 7.12.1922- roma 30.6.2014
la città di Torino dove e nata compare pochissimo
nella sua poesia, mentre sono molto più presenti i paesaggi tra Piemonte e
Liguria o le campagne dell’Astigiano, dove vive gli anni dello sfollamento. È lì
che impara a conoscere "gli odori, i profumi, le scorze degli alberi, i ritmi
della semina” e tutto questo la avvicinata al mondo dei contadini. Nella
sua poesia, che rappresenta la “possibilità della verità e della concentrazione
di tutti i significati”, Maria Luisa Spaziani esprime l’esigenza di ritrovare
una capacità in qualche modo eversiva, in grado di “aggredire il
mondo compiendo qualcosa di forte”.
Per riaffidare alla parola un messaggio, 'non solo letterario', di significato
universale e, alla memoria, la funzione di parola chiave. Storica della
Letteratura francese, disciplina che ha insegnato all’Università di Messina,
Maria Luisa Spaziani ha vissuto a Milano e a Parigi, prima di stabilirsi a Roma
dove vive attualmente. Fin dalla fondazione nel 1981, è presidente del Centro Internazionale Eugenio Montale
e del Premio Montale. Insegna Lingua e Letteratura Francese all'Università di
Messina. Ha pubblicato la sua prima raccolta 'Le acque del Sabato' nel 1954
(Mondadori). Successivamente, presso lo stesso editore, sono apparse numerose
altre raccolte poetiche, tra cui 'Il gong' (1962), 'Utilità della memoria'
(1966), 'L'occhio del ciclone' (1970), 'Transito con catene' (1977), 'Geometria
del disordine' (1981, Premio Viareggio), 'La stella del libero arbitrio' (1986),
'I fasti dell'ortica' (1996) ed il poema-ROMANZo 'Giovanna d'Arco' (1990),
divenuto un testo teatrale più volte rappresentato.
Maria Luisa Spaziani, infine, è anche autrice di racconti, testi teatrali, di
lavori critici sulla letteratura francese, e di una serie di 'interviste
parapsicologiche' con venti grandi poetesse, vissute tra l'Otto e il Novecento,
raccolte in “Donne in Poesia” presso Marsilio (1992, 1994). Vasta e
diversificata la sua attività di traduttrice: da Ronsard a Goethe, da
Shakespeare a Gide, da Gombrich a Tournier . redaz targatocn.it
-
www.letteratura.rai.it
Maria Luisa Spaziani rappresenta una delle
voci femminili canoniche e più affermate della poesia italiana contemporanea.
Vive a Roma ed è stata per breve tempo moglie di Elémire
Zolla celebre studioso di misticismo ed esoterismo.
ha insegnato a livello universitario Letteratura tedesca e poi
Letteratura francese a Messina.
marco marchi - blog.quotidiano.net
nata a torino il 7
dicembre 1922 muore nella sua casa romana nel pomeriggio del 30 giugno 2014.
poetessa e francesista.
ha scritto per quotidiani e riviste e/o saggi - 19 libri poesia - 3 narrativa -
7 saggistica - 3 teatro - 17 traduzioni
Figura sempre presente nella vita culturale romana e italiana, fondatrice del
Premio Montale, ha continuato a scrivere sino alla fine e stava chiudendo una
nuova raccolta. repubblica.it - lastampa.it - 2014
Premio Letterario Internazionale Laudomia
Bonanni - MLS membro dal 2002
Con lei sicuramente scompare una delle grandi protagoniste della poesia italiana
ed europea del dopoguerra, una figura difficilmente sostituibile che ha sempre
amato profondamente L'Aquila e che ha spesso scelto come meta segreta di riposo
e di lavoro per la stesura delle sue ultime opere.
abruzzo24ore.tv - 2014
Il forte legame che c'era tra la Spaziani
e Gubbio è chiaramente testimoniato anche dalla donazione che lei ha fatto alla
Biblioteca Sperelliana nel 2011. Le istituzioni e gli Eugubini dovranno essere
sempre grati a questa bella e originale figura. orfeo goracci lagoccia.eu - 2014
BIOGRAPHIE1922-2014 Personnalité poétique parmi les plus significatives de la
littérature italienne contemporaine, elle a commencé à pu-blier ses
nombreux recueils de poèmes à partir de 1954, chez Mondadori. Candidate en
1990 et 1992 au Prix Nobel, elle a développé, tout au long des années, une
activité intense d'essayiste, de traducteur, de prosateur, d'auteur de théâtre. Originaire de Turin, elle vit à Rome, où elle préside le Centro
Internationale Eugenio Montale et le prix homo-nyme, attribué tous les ans à des
poètes, des traducteurs et des chercheurs italiens et étrangers. Avec Epiphanie
de l'alphabet, elle décrit un long parcours à travers de multiples thèmes
- privés et engagés - qui, depuis toujours, caractérisent ses choix, un
journal en vers, oscillant constamment entre mémoire et présent, une petite
somme de toute sa poétique.
phi.lu
From the very start Spaziani’s poetry was
marked by classical elegance and impeccable versification. The autobiographical element in her early
poems gradually gave way to a more narrative and argumentative content.
The two
trends come together in her recent cycle La traversata dell’oasi (Crossing the
Oasis, 1998). Remarkably enough, this comprehensive cycle – fifty-four poems of
two or three quatrains each – did not appear as a book, but in Poesia, an
unpretentious monthly magazine, on sale at the (better) news- stands. Even more
remarkable was that here was a lady well advanced in years, who exposed to the
public a love poetry as fervent as that of an adolescent, but shaped by wisdom
and experience.
poetryinternationalweb.net
Maria Luisa Spaziani - Torino 1922- roma 2014
La città di Torino compare pochissimo nella sua poesia; più
presenti sono invece i paesaggi
tra il Piemonte e la Liguria, e le campagne
dell’astigiano, dove vive gli anni dello sfollamento. È lì che impara a
conoscere «gli odori, i profumi, le scorze degli alberi, i ritmi della semina»,
e tutto questo la avvicinata al mondo dei contadini: «la raccolta delle patate —
lei dice — è inebriante, perché viene fuori il sapore della terra viva».
Una delle sue poesie più antiche, inserita nella silloge d’esordio, Le acque del Sabato 1954
racconta il paese della madre, Mongardino d’Asti
Alberi nudi dentro un tempo nudo
sul cielo del paese di mia madre.
Dove s’ingorga l’acqua nei canali
tra l’erba rinsecchita
e la vita s’attorce nella bruma
con mani disperate ...
Maria Luisa Spaziani esprime l’esigenza di ritrovare nella poesia, che
rappresenta la «possibilità della
verità e della concentrazione di tutti i significati», una capacità in
qualche modo eversiva, in grado di
«aggredire il mondo compiendo qualcosa di forte». Per riaffidare alla parola
un messaggio, «non solo letterario», di significato universale e, alla memoria,
la funzione di parola chiave.
italialibri.net
***
La Spaziani vive a Roma dove dirige il Centro Studi
Eugenio Montale e il premio collegato. Il centro ha oltre vent’anni di
attività e rappresenta un gruppo di studio di cui
fanno parte i più prestigiosi nomi di poeti, letterati, editori, studiosi e
amici del grande poeta del Novecento; tra di essi Mario LuziGiorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Giovanni Macchia, Dante Maffia, Geno Pampaloni, Goffredo Petrassi,
Giovanni Raboni, Vanni Scheiwiller, Andrea Zanzotto, Sergio Zavoli
...
Annoverata fra i maggiori critici letterari italiani, la Spaziani è pure
raffinata traduttrice di opere di prosa e di
poesia di vari autori tedeschi, inglesi e francesi: Ronsard, Racine, Goethe,
Shakespeare, Marceline Desbordes-Valmore, Gide, Gombrich,
Yourcenar, Tournier. ancorainviaggio.it
la sua città è poco presente tra i suoi versi che evocano invece altri paesaggi
del Piemonte della Liguria e anche dell’amata Sicilia, dove la Spaziani ha
lungamente soggiornato nel periodo di insegnamento presso l’Ateneo di Messina.
presidente universitaS montaliana.
railetteratura
Spaziani and
Eugenio Montale In the 1950s Spaziani became involved with
the poet Eugenio Montale (1896-1981). Montale encouraged Spaziani to write
poetry, and was a signficant influence in her early style. Maria Luisa
Spaziani's first book of poetry, Le acque del sabato, appeared in 1954. Montale
drew upon his affair with her in creating the character of la Volpe ("the Fox")
in his work La bufera e altro (1956). Montale's poem "Da un lago svizzero" is an
acrostic forming her name, Maria Luisa Spaziani. (Spaziani eventually published
her correspondence with Montale, some eight hundred letters, in 1995.)
http://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Luisa_Spaziani
M
ia volpe, un giorno fui anch’io il “poeta a ssasinato”: là nel
noccioleto r aso, dove fa grotta, da un falò i
n quella tana un tondo di zecchino a
ccendeva il tuo viso, poi calava l
ento per la sua via fino a toccare u n nimbo, ove stemprarsi; ed
io ansioso i nvocavo la fine su
quel fondo s
egno della tua vita aperta, amara a
trocemente fragile e pur forte . S
ei tu che brilli al buio ? Entro quel solco p
ulsante, in una pista arroventata à
lacre sulla traccia del tuo lieve z
ampetto di predace (un’orma quasi i
nvisibile, a stella) io, straniero a
ncora piombo; e a volo alzata un’anitra n
era, dal fondolago, fino al nuovo i
ncendio mi fa strada, per bruciarsi .
madrigali privati - la bufera e altro - eugenio
montale
ACROSTICO : LE
INIZIALI DI OGNI VERSO COMPONGONO IN MODO VERTICALE
IL NOME MARIA LUISA SPAZIANI
Quando morì Montale, ricordo che ero in bicicletta nella
pineta di Viareggio e fui avvertita da un passante. Pensai che in Inghilterra
esiste un genere letterario preciso a cui ricorrere in morte di un poeta, e
quello sarebbe stato il momento di scrivere una poesia di quel tipo. Ma sapevo
che Montale sarebbe stato il primo a urlarmi: “Non lo fare!”. Allora scelsi di
parlare di Montale usando i suoi simboli. Chiusi la mia poesia con il verso “Il
meglio della seppia è l’osso, il resto è per i cuochi”.
Montale, uomo attratto dalla cucina, sarebbe stato felice di leggere che non
avevo usato vessilli, angeli, bandiere, spade ma cuochi, per il suo saluto
funebre. Questa scelta lo avrebbe divertito”.
A Montale - 12 settembre 1981 Tu ti cancelli e subito in altre forme ti annunci
falsetto sapienzale di nebbia allegra
antica palma adolescente tremula
in un bemolle di acque strane.
La tua scomparsa è scandalo
è messaggio che sconvolge
interiori meridiani
coinvolge il futuro
e trascina pitòsfori bufere e termitai .
Potrà mai dileguarsi il tuo passo
per chi eredita quegli impervi segreti? Il meglio della seppia è l'osso.
Il resto è per i cuochi.
la nostra storia
trasuda tragedie ... ma passerà anche questa e la osserveremo distanziata e quasi
metabolizzata. ma senza memoria l’attualità sarebbe tutta piatta, un «presente senza sale».
articolo.it
2004
a
proposito di montale... Le sue quattrocento
lettere che ora sono depositate nel
Fondo Manoscritti all'università di Pavia ne costituiscono la
testimonianza palpitante. Sono lettere tutte
inedite, vi si rivelano il carattere di Montale, i suoi rari entusiasmi, le sue
malignità, le sue malizie, i suoi abbandoni».
IL SOLDALIZIO AFFETTUOSO TRA MLS ED EM DURO 14 ANNI . '' un
mio romanzetto parla proprio
del legame fra Montale e la Volpe, che sarei io''
MLS - laprovinciadicomo.it - 2010
Siamo stati vicini per quindici
anni, dal febbraio del 1949. Non abbiamo mai vissuto insieme, anche se insieme
abbiamo fatto molti viaggi. Poi la cosa è andata smorzandosi lentamente, si è attenuata la reciproca
curiosità anche letteraria.
Ricordava la Spaziani: A me non sono piaciuti molto i
suoi ultimi libri che considero una specie di tradimento a quel tono 'alto' che
difendevamo.
renato minore - ilmessaggero.it - 2014
Montale e
la Volpe- memorie
di mls
- 12 settembre 2011 trentennale della morte di
Eugenio Montale
"Sono stata molto vicina a Montale per quattordici anni, ma anche quando eravamo
distanti, ci siamo sempre sentiti nonostante lui non avesse tanta passione per
quello che aveva definito "il diavolo cancellatore", ossia il telefono. Con
questo mezzo la gente ha smesso di scrivere lettere e quindi non rimarrà per i
nostri discendenti una quantità di notizie e di sfumature che si possono avere
soltanto con gli scritti".
"Ci siamo visti spesso anche se io abitavo a Torino e lui a Milano. La nostra è
stata davvero una grande amicizia contrassegnata dall'umorismo, dai paradossi,
dai giochi che facevano del poeta un uomo completamente diverso. Tanto è vero
che nessuno s'immagina Montale così, o ballando la baiadera con il tovagliolo
stretto in vita, la prima volta che venne a pranzo a casa dei miei genitori.
Tutti lo vedono come una sorta di monumento sacro".
laprovinciadicomo.it - 2011
Tre decenni che non sono bastati a far diminuire l'affezione del pubblico nei
confronti di questo sommo poeta, uno dei pochissimi Premi Nobel italiani, così
come non sono bastati a far sbiadire il ricordo personalissimo che del Poeta
conserva Maria Luisa Spaziani, la musa cantata con il
nome di 'Volpe'
. In questo memoir la poetessa rievoca la lunga,
affettuosa amicizia che l'ha legata a Montale, regalando un ritratto di una
delle voci liriche più apprezzate a livello mondiale.
ibs - 2011
La sua vita è stata anche
ricchissima di incontri, collaborazioni, affetti con altri poeti. C’è una poesia
che ha impressa nella memoria?
“Certo, e parlo del vangelo
della poesia del Novecento: la prima parte degli 'Ossi di
seppia'- 'Mediterraneo'è di una intensità, di una concentrazione, un’illuminazione mai detta. Non è
possibile andare oltre. Lo ribadisco, “Mediterraneo” di Montale sarà il vangelo
del Novecento. Bisognerebbe farla leggere ai bambini, non perché la imparino, ma
per far capire loro cosa dice la poesia.
Leggere la poesia significa alla lunga saperla non
impararla.
Quando ero a scuola sapevo
“Piemonte” di Carducci, poema a saffiche che dura 14 pagine. La so ancora tutta
a memoria. Come la prima ecloga di Virgilio o alcuni epodi di Orazio, e Dante.
In quinta elementare una maestra meravigliosa ci fece studiare l’ultimo canto
della Divina Commedia. Mi è rimasto sempre dentro, per il suo ritmo interno ed
esterno. Quella poesia è diventata musica”. marianna natale - intervista
- gazzettadasti - premio asti d'appello 2012
appena sentì il mio nome alzò gli occhi e disse '
Ah è lei ' .
Rimasi senza fiato e dissi la prima banalità che mi venne in mente per vincere
l’imbarazzo ' Viene a pranzo da me domani
? ' - E lui '
Sì ' .
E lui mi aspetterà nell’ipertempo
sorridente e puntuale con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.
Ma riconoscerà lui ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un altro raggio
aria diversa glieli tradurrà. viaggio verona
– parigi 1987 – 1990 da I fasti dell’ortica 1996
Poco tempo dopo il primo incontro, Maria Luisa Spaziani
trova lavoro nell’ufficio stampa di una ditta anglocinese a Milano. Anche
Montale si è trasferito di recente a Milano dove lavora per il Corriere della
Sera. Iniziano a vedersi ogni giorno, avendo anche un’altra complicità: quella
del canto. Sodalizio è una bella parola un po’ vecchia che
vuol dire un’unione profonda di due creature, sulla base di cose comuni. Questa
base di fondo tra me e lui è stata sempre poesia. mls nicla morletti - manualedimari.it - 2013
Libro
- che Spettacolo! Maria Luisa Spaziani accompagnata dalla
musica - omaggio a filippo ruge - legge le poesie daI Meridiani e
presenta il libroMontale e la
volpe. iniziativa agis e fondazione cemat - roma
ilvelino.it - 2014
INEDITI IN BIBLIOTECA dal 2005
Esperienza poetica come esperienza
del profondo. Implicazioni suggestioni e modifiche nel cervello e nell'anima
rassegna nata
nel 2005 su impulso di un gruppo di Amici di Maria Luisa Spaziani ed ha subito
trovato la sua naturale collocazione nell'ambito delle attivita' culturali che
la Universitas Montaliana di Poesia porta avanti da quasi trent’anni, con
l'obiettivo di perpetuare la figura di Eugenio Montale, senatore a vita, massimo
poeta, nonché originario ispiratore del Centro di poesia che oggi prende il nome
di Universitas Montaliana.
genovapress.com
transitano primavere in pieno inverno il cuore della terra si riscalda
saltano gli orsi da una lastra all'altra
il mare è traditore . ubi consistam
noi
intrappolati nel pianeta impazzito
con potenti radar e telescopi
supplichiamo smarriti la voragine dei cieli
e come magrebini o tunisini
sogniamo
un'altra sponda . ardentemente vogliamo
sopravvivere .
io
cammino pestando la mia ombra non ne usciro'
nemmeno per un metro
ho paura di perdere me stessa
o mi spaventa l'orizzonte .
vorrei vederla
sciogliersi dissolversi
questa sagoma nera
emblema del mio peso .
so di essere altro .
un puro spirito
attenta ad inciampare . fb/ilrumoredellecose
- In occasione del Maggio dei
Libri
due inediti - al
2012
Io cammino pestando la
mia ombra e Transitano primavere in pieno inverno letteratura.rai.it- 2012
- pubblicati in pallottoliere celeste nel 2019
.
Guardàti di fronte,
guardàti di profilo gli abeti hanno corna ricurve mimano angeli che spiaccano il volo. Bella giostra. M’invitano a salire. Un viaggio senza meta in tutto il mondo : resteremmo lì immobili, legati a radici inflessibili. Ma il cielo senza radici ruoterebbe per noi . pallottoliere celeste - 2019
Io sono la polena
che qualcuno ha salvato dalla demolizione di un veliero . Aquila su scialba insegna d’osteria non fisso più orizzonti né tempeste . Tu che passi sforzati di credere allo slancio delle mie ali spiegate. Ai piloni dei ponti convergono gli oceani . A me, immobile, i cieli reggono il volo .
pallottoliere celeste - 2019
fb/poetarum silva
LA POESIA ITALIANA TRADOTTA IN
ALBANESE Erri De Luca,
Alda Merini,
Maria Luisa Spazianitra le grandi firme della poesia italiana tradotta in albanese grazie al
progetto del comitato minoranze linguistiche del ministero per i Beni e le
Attivita' Culturali che ha pubblicato l'antologia ''D'una o dell'altra riva di
questo mare. Voci e percorsi della poesia italiana contemporanea''. Adnkronos
Maria Luisa Spaziani traduttrice
diClairières dans le Ciel di Francis Jammes
rueBallu Edizioni
Su iniziativa dell'Istituto
Italiano di Cultura di Belgrado - Maria Luisa
Spaziani - Alessandro Baricco e Claudio Magris - sono entrati nella serie 'I
grandi autori contemporanei', promossa dalla Radio
Televisione Serba Digitale e trasmessa nell'intera area dei Balcani occidentali
e danubiana. Maria Luisa Spaziani e la sua poesia ''ispirata e
spiritosa'' com'e' stata definita da Italo Calvino - ha partecipato a ''Oltre i
confini. Aspetti transregionali e multiculturali dell'italiano'', realizzato
insieme al Dipartimento di italianistica dell'Universita' di Belgrado. Claudio Magris - scrittore
italiano contemporaneo piu' legato a queste regioni percorse dal Danubio - le
cui principali opere sono molto conosciute e tradotte nelle varie lingue dei
popoli di questa regione geografica.
ansamed.ansa.it - 2013
sto traducendo Marceline. Quel
canto
fraternamente si affida alla mia voce.
Sarà poeta in italiano spero.
M’inquieta la missione. E’ assai rischiosa.
Con lei mi fondo in nostalgia d’infanzia
alto pensiero e vortici d’amore.
Speranza fiamma tradimenti. Parlo
Io qui per lei o lei parla per me ?
MLS - PER MARCELINE DESBORDES VALMORE
MLS Presidente Premio Nazionale di Poesia Quaderni di
línfera - CONCORSO ISTITUITO NEL 2008 Il poeta è un sognatore che ce
l’ha fatta
La "Citta' della poesia per eccellenza" -
comeMario Luziamava definire Gubbio
accoglie il nuovo
Fondo Maria Luisa Spaziani MLS E MARIO LUZI FURONO SEMPRE GRANDI AMICI
giuriapremio letterario nazionale
scriveredonnadalla prima edizione 1992
Carla
Fracci ricorda Maria Luisa Spaziani .. 'la danza e la poesia sono tanto simili
quanto profondamente
diverse, ma al di là di struttura e contenutiemotivi sono unite dal ritmo' .. MLS Avevo sempre sentito parlare della Spaziani;
poi, grazie ad Eugenio Montale con il quale passammo delle vacanze
straordinarie, approfondii la sua conoscenza. Era forte e timida. La sua
poesia, un faro. La ricordo con amore ...
Mi viene in mente una delle ultime volte in cui vidi Maria Luisa, a Roma.
Non stava bene e il suo aspetto era poco curato, cosa insolita per una donna
abituata ad apparire sempre elegante. Per deformazione professionale,
osservai i suoi piedi, mi accorsi che erano gonfi. Mi dispiacque vederla in
quelle condizioni. Ma per me rimane straordinaria, immensa, sublime come la
sua poesia ... quando danzo esprimo ciò che a
parole non si può. L’interpretazione dei
personaggi non è mai solo tecnica, ma soprattutto espressiva. La danza
penetra il sacro a cui le parole aprono. CF -
rettorato messina
elena grasso/24live.it - 2015
Nulla somiglia a Lei
se non l’azzurro girotondo
degli angeli in volo
il suo corpo si spoglia
la guardiamo anche noi
senza peso di carne.
Se venisse la morte
con quel passo
bella fine svanire così.
Se venisse la morte
con quel passo
bella fine … bella fine …
svanire così.
Quando dagli occhi ancora vivi
sfuma lo sbarramento
tra la terra e il cielo. versi di MLS dedicati a CF
RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
PREMIO LETTERARIO CAMAIORE -
1991
membro Premio Letterario Internazionale
Laudomia Bonanni - 2002
Premio 'speciale' Letterario
Castelfiorentino 2002
Cavaliere di
gran croce Ordine al merito Repubblica
italiana 28 maggio 2003
primo premio borgo di alberona - 2007
Il coniglio bianco di
Gesu' di mls vince il 40° Premio Andersen
BAIA DELLE FAVOLE - 2007 Medaglia d'oro
per la carriera dall'Accademia Mondiale
della Poesia 2008 PREMIO DINO
CAMPANA E PREMIO PAVESE per L'Incrocio
delle Mediane - 2009 - 2010 MESSINA -
CITTADINANZA ONORARIA . 2010
premio 43ma
premi Rhegium Julii 2010
Premio Laurentum - I
Valori della Cultura - 2010
PREMIO
POESIA CIVILE - 2011
PREMIO LAMERICA - POESIA
- 2011
MERIDIANO MONDADORI
- il primo dedicato ad una
donna - 2012
CITTADINANZA ONORARIA MONGARDINO ASTI
- 2012
Madrina Premio Asti d'Appello - 2012
PREMIO
IPAZIA - ECCELLENZA AL FEMMINILE - 2012
Premio Nazionale di Cultura
Frontino-Montefeltro - 2013
Cattedra internazionale Poesia Centro Int.
Scrittori Calabria - CIS - 2019 istituto
comprensivo di via Luserna di Rorà 14 torino
intitolato alla poetessa mls - 2023
.
Quale ritiene essere oggi lo "stato di salute" della
poesia italiana?
Questo è un discorso disperatamente difficile. Nel ruolo di Presidente del
Montale (quale continuo a sentirmi), desidererei ricevere, dai giovani, più
emozioni di quelle che attualmente ricevo. Indubbiamente ci sono dei buoni
poeti, ma manca l'espressione di ciò che, una volta, si definiva "un'anima", che
si sveli, si riveli, aggredisca il mondo, compiendo qualcosa di forte. I nostri
poeti sono in gran parte minimalisti, raccontano cioè delle piccole cose;
sovente sono spiritosi. Stimo molto i poeti come Zeichen.
Quello che mi aspetto sempre che accada, però, è l'esplicitazione di qualcosa
che cambi il corso dell'esistenza... e in grado di riunire, in una formula di
parole, un messaggio vero che non sia solo letterario. In questo senso, oggi, di
poeti ne vedo pochi, non solo in Italia, ma anche in Francia, Inghilterra… Il
tasto epico, in grado di permettere di oltrepassare gli stretti limiti della
nostra biografia, è molto raro. Ritengo che il racconto di alcuni drammi vissuti
in natura, espressi in modo così efficace da Montale
ne L'anguilla, diventino un messaggio cosmico che, abbandonato il linguaggio
ottocentesco, riescono a impersonare, anche se in modo indiretto, emozioni e
sofferenze umane.
ilmolinello.it
Quella stella lucente che
sigilla il cielo il tre gennaio,
nessuno me la sposti, per favore,
nelle sere a venire –
ma se ne va, decresce, si rimangia
ogni promessa, correrà a brillare
su altri mari o mondi, giurerà
oltre ogni sciagura.
Testamento Lasciatemi sola con la mia morte . Deve dirmi parole in re minore che non conoscono i vostri dizionari . Parole d’amore ignote anche a Petrarca dove l’amore è un oro sopraffino inadatto a bracciali per polsi umani . Io e la mia morte parliamo da vecchie amiche perché dalla nascita l’ho avuta vicina . Siamo state compagne di giochi e di letture e abbiamo accarezzato gli stessi uomini . Come un’aquila ebbra dall’alto dei cieli solo lei mi svelava misure umane . Ora m’insegnerà altre misure che stretta nella gabbia dei sei sensi invano interrogavo
sbattendo la testa
alle sbarre .
E’ triste lasciare mia figlia e il libro da finire ma lei mi consola e ridendo mi giura che quanto è da salvare si salverà . tutte le poesie
quella voce segreta Volo sopra le Alpi, il tuo
ricordo copre la pianura
del Po fino alle nevi dell’Etna. Sei il mio paesaggio, la mia patria, il mio emblema, il respiro profondo. Sei l’albero di cui sono la chioma fiorisco alta sui tuoi folti rami. Le tue radici mandano la linfa che sale e canta e nutre le mie cellule. Chi le nutriva in quegli anni incredibili quando di te ignoravo gli occhi e il nome? Quella voce segreta che sussurra nei giorni giovani le sillabe: 'Aspetta !'.
la
barca andava controvento tramontane e alisei
si accanivano.
oh stelle menzognere, dove il mio destino
a nord, a est, a ovest o all'inferno ?
il dubbio durò a lungo e la mia angoscia.
il respiro bastava ? gli scalmi resistevano ?
senza interventi d'angeli
di colpo ecco apparire l'isola nel sole.
dovevo ricordarlo oltresperanza, oltre la ragione. sull'isola i problemi
ricominciano
inversamente perchè si annoia ?
apologo - la radice del mare
30 giugno
Bruciano e si consumano le stelle
regna la Grande Estate .
Passano dentro l’ombra dei balconi
figure esauste dagli occhi lucenti .
Grava sopra gli asfalti la polvere di Milano
al chiosco dei giornali i fogli gialli
pendono come bandiere disertate .
Morder l’erba vorrei. Morire un poco
con te, senza di te - contro la terra
che aspra inonda di profumo
anche la luna piena
come quando - è certo -
lunghe notti di grilli inebriate
splenderanno di fuochi e di comete
sopra la cieca pietra che fu un giorno Maria Luisa acque del
sabato 1954 - tutte le poesie 2012
.
30 giugno : data della sua morte
MLS oltre che
grande poetessa e instancabile intrattenitrice era anche un po’ sibilla
e profetessa. Un particolare che rivela questo suo
cotè esoterico è un testo della prima raccolta Le acque del sabato,
intitolato 30 giugno.
Una poesia in cui MLS parla di se stessa vedendosi
già pietra tra le pietre in un concerto notturno di grilli.
Il fatto che la morte l’abbia colta proprio in tale data mezzo secolo
dopo lascia stupefatti … pangea.news/maria-luisa-spaziani-ritratto-di-silvio-raffo
La
gloria
Seminavano al vento le loro frasi lunghe come sciarpe oscillavano al vento il vento strappava molte
sciarpe a caso e via se
le portava in forma
di nuvole sfilacciate - sempre il poeta scoriandola
le sue parole al vento tremila fuchi muoiono perché
uno tocchi la regina
- scrivono scrivono e
nemmeno
morendo sapranno se la pagina era marmo, era acqua - inutilmente tu che scrivi interroghi fissi negli occhi il tuo oroscopo
o il tuo angelo
- l’acqua talvolta si
rapprende in marmo e
questo è il paradiso cui si danno altri nomi - ti credevi una zattera
sei una nave ammiraglia ti credevi un ombrello
sei un bel cervo volante ti credevi una pietra pesante
incapace di
splendere e sei argento,
sei la vetta della piramide - e il più celebre marmo può di colpo svelare incrinature più esili di un capello poi tutto cricchia, si sbriciola, e i menhir
dell’orgoglio si
sciolgono in mulinelli
Ho avuto più di quanto meritassi amori, viaggi, e ho scritto trenta libri. Quasi ogni giorno un peso memorabile. Difetta solo, ormai, l'impercettibile. Io gli dicevo 'vieni' e lui veniva con la leggerezza dell'arcangelo. Nel consuntivo dei bei giorni andati solo la leggerezza è da rimpiangere. le onde del tempo - 2014
IL MONDO NON ASCOLTA CHE RUMORI Il mondo non
ascolta che rumori. Le
sfumature sfuggono
sfumano gli ultrasuoni. Io trasmetto parole su un'antenna che ogni giorno quel vento rovescia. Ti auguro buon Natale, nel più profondo sento di che magica forza quest'augurio è capace. Non t'ho detto che t'amo, forse l'avrei osato se mai nessuno al mondo lo avesse detto prima. l’uomo e l’albero 1950 - la traversata dell’oasi
2002
LAMPI
Stanotte un sussultante
cielo malato di nuvole
nere acuisce a sprazzi
vividi il mio
desiderio insonne e lo
fa duro e lucente come
una lama d'acciaio
Non si riposa il mare Gli anni si
accavallano ai riccioli di spuma e a intermittenti ondate nere. Mi divide dal mare una spiaggia che cresce nel cuore della notte e mi ributta relitti di naufragi. Bel museo in disordine. Gli oggetti non sono compatibili. Fra i libri della mia adolescenza vigoreggiano i balocchi dei figli, ed a brandelli sfilacciati il mio abito da sposa. Non si riposa il mare. E mi pretende vigile a contemplare quanto resta sul campo di battaglia. In prospettiva si inazzurra il passato. E benedico i miei e altrui peccati. settembre 2014
COME ZUCCHERO Ventiquattr'ore. Anche oggi ho inghiottito la cucchiaiata amara e dolce. Vanno insensibili in cielo le nubi. Sarà dolce domani quell'amaro e viceversa. In battaglioni fitti come nel terzo assalto a Waterloo si perdono i neuroni lungo il fiume del sangue. Sarà inutile contarli. Ricatturarli, un sogno. Giovinezza si scioglie come zucchero. i fasti dell'ortica 1996
ASPETTO
QUELLA SPOSA Sono
stata l’amante di quell’albero
della cicogna altissima
della nuvola errabonda.
Ma soltanto ho sposato
con un bacio che non finisce
la rugiada marina che fa amara la lingua.
Aspetto quella sposa sulla riva del mare
e non voglio più uomini, amiche né animali.
Ho aiutato il ragno a tessere la tela
e finita la tela il ragno mi ha mangiata.
i fasti dell’ortica - lo specchio - 1996
Papà, radice e luce
portami ancora per mano nell’ottobre dorato
del primo giorno di scuola . Le rondini partivano, strillavano : fra cinquant’anni ci ricorderai
Le bugie che mi diceva erano l’unica testimonianza del suo talento artistico poesia - n.62
.
vienimi almeno in
sogno
se non potrai di piu' ricorda la promessa
: io ti saro' vicina
oltre lo spazio e il tempo. era un'ipotesi in quei giorni la morte. vienimi in sogno e stringimi le mani con quel tepore a nessun altro uguale. non dormo. e' quasi l'alba per la prima volta tu manchi a una promessa.
.
Vorrei sentire la tua
mano fresca sulla fronte che brucia.
Così scende sopra i
roseti esausti la rugiada. Così sboccia la luna nel buio. Aiutami ad amarti, ad inventarti nelle tue assenze. La mia fantasia è comunque un tuo dono, un chiaro alibi in questo mondo senza altrove. pallottoliere celeste 2019
.
Invecchiare non sarà niente se nel frattempo saremo rimasti giovani
PALLOTTOLIERE CELESTE- postumo Due elementi si impongono in modo
netto in questo finale e compostissimo messaggio poetico di Maria Luisa
Spaziani: l'impeccabile maestria elegante dello stile e la saggezza
riflessiva sulle cose del mondo, sempre filtrate dalla sensibilità acuta
e dall'estro della propria esperienza, della propria articolatissima
memoria. Una memoria, appunto, quanto mai ricca di episodi e dettagli
pronti a riaffiorare. «Le
duemila poesie che ho scritto / sono graniglia di vasto fiume»,
ci dice la Spaziani, che se ne andò consegnando ai posteri questo libro,
senza dubbio uno dei suoi esiti più elevati e limpidi. Un libro che
parla ancora, anche, dell'amore, che ragiona sulla precarietà dell'umano
percorso, che indugia sui luoghi, come la Roma dove l'autrice a lungo
visse, o come la sua Torino. Ma che sa non di meno soffermarsi in
abbandono sul «mistero di un fiore», o che provvisoriamente si appaga
nella vitale apertura di chi è consapevole che «bellezza,
gioia, e giovinezza irrompono / rovesciando ogni diga».
In questa poetica e preziosa realizzazione di un consapevole e pacato
consuntivo, Maria Luisa Spaziani sa bene che «il
tempo passa di ora in ora», in una
sorta di «pallottoliere cosmico», eppure a noi resta la vantaggiosa
sorte dello scavo in profondo e della mirabile testimonianza che, in
un'avventura poetica come la sua, trapassa il tempo stesso e ci
perviene, ad alimentare e confortare il senso del nostro complesso
esistere. mondadoristore.it - 2019
QUESTA È LA GRANDEZZA DI PALLOTTOLIERE CELESTE : CHE NON È UN CIMELIO
IMPOLVERATO, MA È UN QUADRO DAI COLORI RAGGIANTI
E VIVI, UN SEGNO NELLA POESIA DEL NOVECENTO CHE NON SCOLORA MA ADESSO
ACQUISTA NUOVA LUCE ... QUESTE POESIE SONO UN TESTAMENTO INTELLETTUALE;
PER USARE PAROLE D'AUTRICE, COME "GRANIGLIA DI VASTO FIUME" SETACCIANO E
FILTRANO LA MEMORIA RACCOGLIENDO LA SABBIA D'ORO DELLA PAROLA E DEL
RICORDO PERSONALE ... oscarmondadori.it - 2019 IN QUESTA RACCOLTA, L'ULTIMA CONSEGNATA
DALL'AUTRICE AL SUO EDITORE E RIMASTA FINORA INEDITA, TROVIAMO LA
MEMORIA, L'AMORE, LA CITTÀ D'ADOZIONE (ROMA), BILANCI DI UNA VITA, LO
SCORRERE DEL TEMPO E LE STAGIONI. VERSI DI UNA DONNA GIÀ MOLTO AVANTI
NEGLI ANNI, MA ANCORA CAPACE DI UNA GRANDE E VITALE FRESCHEZZA DI
SENTIMENTI E DI VISIONE DELLE COSE. lafeltrinelli.it- 2019