Portami il girasole
Portami il
girasole
ch’io lo
trapianti
nel mio terreno bruciato
dal salino
e mostri tutto il giorno
agli azzurri
specchianti
del cielo l’ansietà
del suo volto
giallino
Tendono alla chiarità
le cose oscure
si esauriscono
i corpi in un fluire
di tinte:
queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura
delle venture
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza:
portami il girasole
impazzito di luce
ossi di seppia 1925
|
Bring me the
sunflower
so I can plant
it
in my ground burnt
as may be with sea
salt
that all day it displays to
the blue mirror-
wise sky anxious concern
of its yellow face.
obscure things are impelled
towards
clarity
bodies exhaust themselves
in fluent change
of shades; these, in music.
To disappear
is then the chanciest of chances.
bring me the plant which
may lead us
where the fair rise
and are translucent
where life delivers itself
into finest spirit:
bring me the sunflower
crazed with light.
translator kendrick smithyman
nzepc.auckland.ac.nz
studenti.it/girasole -
commento |
Apporte-moi le tournesol
que je
le transplante
dans mon terrain brûlé
par l'air salin
et qu'il montre tout le jour
aux miroirs bleus
du ciel l'anxieté de son visage
jaune pâle.
a la clarté tendent les choses obscures
les corps s'épuisent en flux
de teintes: elles en musique.
S'effacer
la suprême aventure.
oui, porte-moi la plante
qui nous mène
où vont surgir les blondes transparences
et s'exhaler la vie
telle une essence:
apporte-moi le tournesol
fou de lumière.
p. angelini
inst.at |
doodle di google - 12 ottobre 2021
mario luzi disegnato da montale
disegno tullio pericoli
autoritratto
|
la danzatrice
stanca >
1 -
2
CARLA FRACCI
torna a fiorir
la rosa
che pur dianzi
languia …
dianzi ? vuol
dire dapprima, poco fa .
e quando mai
può dirsi per stagioni
che
s’incastrano l’una nell’altra, amorfe ?
ma si parla
della rifioritura
d’una
convalescente, di una guancia
meno pallente
ove non sia muffito
l’aggettivo,
del più vivido accendersi
dell’occhio,
anzi del guardo .
è questo il
solo fiore che rimane
con qualche
merto d’un tuo dulcamara .
a te bastano i
piedi sulla bilancia
per misurare i
pochi milligrammi
che i già
defunti turni stagionali
non seppero
sottrarti. poi potrai
rimettere le
ali non più nubecola
celeste ma
terrestre e non è detto
che il cielo se
ne accorga.basta che uno
stupisca che il
tuo fiore si rincarna
si meraviglia.
non è di tutti i giorni
in questi nivei
défilés di morte .
dedicata
all'amica
carla fracci
'eterna fanciulla danzante'
per la nascita
del figlio francesco
qn.quotidiano.net - 1999
|
Le rime sul lago d'Orta
1975
Le Muse
stanno appollaiate
sulla balaustrata
appena un filo di brezza sull'acqua
c'è qualche albero illustre
la magnolia il cipresso
l'ippocastano
la vecchia villa è scortecciata
da un vetro rotto
vedo sofà ammuffiti
e un tavolo da ping-pong.
Qui non viene nessuno
da molti anni.
Un guardiano era previsto
ma si sa come vanno le previsioni.
È strana l'angoscia che si prova
in questa deserta proda
sabbiosa erbosa
dove i salici piangono davvero
e ristagna indeciso
tra vita e morte
un intermezzo senza pubblico
|
Maestrale
S’è rifatta la calma
nell’aria: tra gli scogli parlotta la maretta.
Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma
a pena svetta.
Una carezza disfiora
la linea del mare e la scompiglia
un attimo, soffio lieve che vi s’infrange e ancora
il cammino ripiglia.
Lameggia nella chiaria
la vasta distesa, s’increspa, indi si spiana beata
e specchia nel suo cuore vasto codesta povera mia
vita turbata.
O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:
sotto l’azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai:
perché tutte le immagini portano scritto:
“ più in lA ” !
sololibri.net/testo-parafrasi-analisi
|
LA STORIA
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l'ignora. La storia
non si fa strada si ostina
detesta il poco a POCO non procede
né recede si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell'orario.
La storia non giustifica
e non deplora
la storia non è intrinseca
perché è fuori.
La storia non somministra carezze
o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi.
Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
LA STORIA NON E POI
non è poi la devastante ruspa
che si dice.
Lascia sottopassaggi
cripte buche e nascondigli.
C'è chi sopravvive.
La storia è anche benevola
distrugge
quanto più può
se esagerasse certo
sarebbe meglio
ma la storia è a corto di notizie
non compie tutte le sue vendette.
La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo
e più di
un pesce sfugge.
Qualche volta s'incontra l'ectoplasma
d'uno scampato e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori
nessuno
glie n'ha ha parlato.
Gli altri nel sacco si credono
più liberi di lui.
satura - la storia 1 e 2 -
pagg 51-52-53
|
LA STORIA - Analisi
Nella lirica Montale imposta la sua
definizione di storia negando innanzitutto ciò che essa non è
utilizza quindi in modo insistente la litote
(figura retorica che consiste nel dire una cosa negando il suo
contrario) e l'anafora (ripetizione di
una o più parole all'inizio di versi consecutivi) non per incapacità
di dare una propria definizione del concetto, ma per sottolineare
l'aspetto negativo di questa realtà e demolire tutte le teorie che
alla storia avevano dato grande peso.
Per Montale la storia non è fatta di cause ed effetti, non c'è una
sequenza temporale ricostruibile, non punisce i malvagi per premiare
i buoni (quindi non ha una provvidenza che la guidi), non ha un
andamento graduale, non rispetta le regole che l'uomo le impone e
men che meno può insegnare qualcosa (non è magistra vitae).
Il poeta demolisce quindi tutte le certezze che gli uomini hanno
riposto nel concetto di storia:
- che abbia una sua giustizia intrinseca
- che sia fatta dai grandi eroi o dai filosofi
- che sia una forma di miglioramento continuo
- che abbia una teologia
cioè una
finalità propria, una meta ...
coltina -
skuola.net |
Fondo
Scheiwiller
UNIVERSITA MILANO - ARCHIVIO inediti del
Novecento letterario -
TRA I DOCUMENTI oltre
40 lettere e poesie manoscritte di
montale - alcune delle quali risalgono al
periodo precedente la pubblicazione di Ossi di
seppia 1925
unimi.it
Centro Montale Europa
per iniziativa di
Maria Luisa Spaziani
e
Mario
Luzi
FONDAZIONE LIBREX MONTALE
dal 1982
DOPO 5 ANNI DI INTERRUZIONE
DIVENTA PREMIO
CHOICE-MONTALE.
dal ’91, ha aggiunto al 'poeta italiano e straniero'
il riconoscimento ‘Versi per musica’ .
librexmontale.com
PREMIO CHOICE-MONTALE dal
2012
premiati Paolo Conte,
Francesco Guccini,
Lucio Dalla, Franco Battiato, Fabrizio De André, Bob
Dylan e Ivano Fossati.
motivazione sul Prof Roberto
Vecchioni PREMIO 2012 :
rappresenta in modo esemplare
le finalità di questo premio volto a citare le
origini della parola “ Poesia ”
- definita da Dante
come
“
invenzione espressa in
versi secondo arte retorica e musicale
”
pippo augliera -
musicalnews.com - 247libero.it - 2012
PREMIO EUGENIO
MONTALE FUORI DI CASA - SCONFINANDO
ANNUALE
dal 1997 - consegnato ad alcune tra le più
importanti firme del giornalismo italiano.
comune.sarzana.sp.it
Premio
Montale Fuori di Casa 2018
sono stati mostrati, per la
prima volta in pubblico,
due scritti inediti di
Eugenio Montale.
Gli inediti si presentano in
forma di due fogli di carta ed una busta ingialliti
dal tempo e sono un’ode e una lettera che Montale
scrisse a Giacomo Costa, compagno di scuola ed
amico, con cui intrattenne un rapporto epistolare e
condivise diverse passioni come la musica, il canto,
l’opera lirica ed i concerti. La data
riportata è quella dell’anno
1915 e la grafia è quella di un Montale ventenne.
sabrina amato - cultora.it -
2018
NASCE
L’UNIVERSITAS MONTALIANA DI POESIA
La
nota poetessa Maria Luisa Spaziani è lieta di
annunciare al mondo letterario, agli amici e agli
operatori di cultura che il Centro studi di poesia
voluto da Eugenio Montale e fondato da lei nel 1978
con il “Movimento Poesia”, si ripropone oggi sotto
una nuova denominazione associativa.
3 Settembre 2005 -
teatronaturale.it
maria luisa
spaziani è presidente
autorionline.net
|
Io sono
stato un poeta
che ha scritto
un'autobiografia poetica senza cessare di battere
alle porte dell'impossibile . Non oserei
parlare di mito nella mia poesia ma c'è il desiderio
di interrogare la vita . Agli inizi ero
scettico, influenzato da Schopenhauer . Ma nei miei versi della maturità ho tentato di
sperare, di battere al muro, di vedere ciò che
poteva esserci dall'altra parte della parete,
convinto che la vita ha un significato che ci
sfugge .
Ho
bussato disperatamente come uno che attende una
risposta .
- EM
it.wikiquote.org
MARIO Luzi
Quell'Imbarazzante Incontro
Con Eugenio Montale
Montale era in un ovale di
luce verdognola e non alzava nemmeno la testa -
rievocava Mario Luzi a proposito di quell'incontro
di 70 anni fa - poi si si mise a parlare, ma con una
tale avarizia
di parole che mi passo' subito l'entusiasmo. Gli
dissi che anch'io avrei voluto scrivere qualcosa,
poi lo salutai rapidamente e me ne andai. Mi dissi:
'mai piu' andro' a conoscere uno scrittore, mai piu''.
Poi ci siamo invece conosciuti per altre vie, pero'
l'imbarazzo di quell'incontro e' rimasto.
adnkronos -
2005
i 50 anni di carriera di
maria
luisa spaziani
'LA VOLPE'
sconvolgentemente
appassionatamente
terrestremente vitale
MLS
negli anni giovanili fu sua musa ispiratrice
corriere.it/amicizia-amorosa-con-montale
.
Io ero la volpe, lui l’orso
Non sono mai stata bella
era sedotto dalla mia vitalità
Lui non era mai stato giovane
Avevo venticinque anni
e morivo dalla voglia di incontrarlo
MARIA LUISA SPAZIANI
.
su eugenio montale e maria
luisa spaziani
Maria Luisa fu il tuo
gingillo felice
vi ci giocasti la senilità
fiore di poesia
- alda
merini
|
Hai dato il mio nome ad un
albero ?
Non è poco
pure non mi rassegno a restar ombra, o tronco
di un abbandono nel suburbio. Io il tuo
l’ho dato a un fiume, a un lungo incendio, al crudo
gioco della mia sorte, alla fiducia
sovrumana con cui parlasti al rospo
uscito dalla fogna, senza orrore o pietà
o tripudio, al respiro di quel forte
e morbido tuo labbro che riesce,
nominando, a creare; rospo fiore erba scoglio –
quercia pronta a spiegarsi su di noi
quando la pioggia spollina i carnosi
petali del trifoglio e il fuoco cresce.
la bufera
|
in 'Hai dato il mio nome ad un albero'
si parla dello stesso
albero a cui lei si riferisce quando scrive “ il
ciliegio è solo un ciliegio ...
?
– Sì, è lo stesso ciliegio.
Quella poesia è
dedicata a me.
Quel ciliegio aveva le radici
e il tronco dentro l’officina di mio padre
...
era un bellissimo grande
ciliegio.
-mls
patrizia tocci - patriziatocci.it - 2005
|
Polvere è
anche cielo
Io piango lacrime di morte
sulla casa che invecchia,
sul tetto della mia casa vuota di incantesimi.
Il ciliegio è solo un ciliegio
e più nessun
amore mi attende oltre l'angolo
della strada.
Agosto smorza il verde con la polvere
e polvere è anche il cielo,
io piango le mie lacrime su questo deserto
che anche l'ultimo angelo ha tradito.
maria luisa spaziani
|
MANOSCRITTI
...
Le sue quattrocento lettere depositate
nel Fondo Manoscritti
università di Pavia ne costituiscono la
testimonianza palpitante. Sono lettere tutte
inedite, vi si rivelano il carattere di Montale, i
suoi rari entusiasmi, le sue malignità, le sue
malizie, i suoi abbandoni.
www-3.unipv.it/fondomanoscritti
www.sba.unimi.it/index.html
. carteggio 1915-1981
- lettere edite e inedite di Eugenio Montale in un
archivio digitale liberamente consultabile .
stefano
rissetto_telenord.it - 2023
.
|
TRENTENNALE DELLA
SCOMPARSA - TREBBO POETICO
Il Comune di Albissola
Marina in collaborazione con l’Associazione
Culturale Arte DOC organizza la seconda edizione del
Trebbo Poetico. L’evento interamente dedicato a
Eugenio Montale rappresenta il primo e doveroso
omaggio della Liguria al Premio Nobel della
Letteratura nel trentennale della sua scomparsa
... . presente
la nipote genovese del grande poeta
Bianca Montale .
ivg.it - 7.2011
Grande
studiosa del Risorgimento, si è spenta a 95 anni a
Genova. Per tutta la vita conservò l'eredità
culturale del poeta .
repubblica.it -
4.3.2023
.
IL SOLDALIZIO AFFETTUOSO tra spaziani e montale
DURO 14 ANNI
USCIRA '' un
mio romanzetto che parlerà proprio del legame fra
Montale e la Volpe, che sarei io''
mls - laprovinciadicomo.it - 2010
LA VOLPE
e tutte le poesie -
omaggio nella GIORNATA DELLA POESIA a em
... un gustosissimo volumetto
che
Maria Luisa Spaziani
ha licenziato proprio a
trent'anni
dalla scomparsa del poeta al quale fu legata da un
rapporto che fu strettissimo fra gli anni Quaranta e
Cinquanta, ma che anche dopo non si interruppe.
Montale trasfigurò Maria Luisa nella figura della
Volpe,
protagonista di quei Madrigali privati che
costituiscono la sesta e penultima sezione della
Bufera. La Volpe è l'altra grande icona della
femminilità nell'immaginario poetico montaliano dopo
Clizia, dominante fra
Occasioni e Bufera: Volpe sconvolgentemente,
appassionatamente, terrestremente vitale; Clizia
creatura angelicata, quasi dantesca Beatrice
riapparsa nella tenebra dell'anteguerra.
bresciaoggi.it - larena.it - 2012
|
Quando morì Montale
ricordo
che ero in bicicletta nella pineta di Viareggio e
fui avvertita da un passante. Pensai che in
Inghilterra esiste un genere letterario preciso a
cui ricorrere in morte di un poeta, e quello sarebbe
stato il momento di scrivere una poesia di quel
tipo. Ma sapevo che Montale sarebbe stato il primo a
urlarmi: “Non lo fare!”. Allora scelsi di parlare di
Montale usando i suoi simboli. Chiusi la mia poesia
con il verso “Il
meglio della seppia è l’osso, il resto è per i
cuochi”. Montale, uomo
attratto dalla cucina, sarebbe stato felice di
leggere che non avevo usato vessilli, angeli,
bandiere, spade ma cuochi, per il suo saluto
funebre. Questa scelta lo avrebbe divertito”.
MARIA
LUISA SPAZIANI
marianna natale - intervista -
gazzettadasti.it - 2012
|
MLS -
A Montale - 12 settembre 1981
Tu ti cancelli
e subito in altre forme ti annunci
falsetto sapienzale di nebbia allegra
antica palma adolescente tremula
in un bemolle di acque strane.
La tua scomparsa è scandalo
è messaggio che sconvolge
interiori meridiani
coinvolge il futuro
e trascina pitòsfori bufere e termitai .
Potrà mai dileguarsi il tuo passo
per chi eredita quegli impervi segreti?
Il meglio della seppia è l'osso.
Il resto è per i cuochi.
|
gina tiossi
- cavriglia ar 6 settembre 1922 - firenze 29
giugno 2014
Che cosa posso dire di
lui? Che è buono, che è grande, che è dolce, che io
lo considero come un padre .
Toccava a lei interpretare i suoi desideri -
scrisse
di lei Enzo Biagi.
arrivo' a casa montale in
autunno '44
a causa di Mosca
ammalata ovvero di Drusilla Tanzi -
ex signora Marangoni -
MONTALE SPOSA MOSCA CON RITO CIVILE IL
30.4.1963 - dal
'39 si era trasferita con
LUI A FIRENZE - viale Duca di
Genova 38/A - ultimo piano .
gina si occupa di montale in modo
ASSIDUO E discreto
senza implicazioni sentimentali - come promesso a
mosca che glielo aveva chiesto prima di morire.
E gina lo fara' sino alla morte di montale
- clinica san pio X
- 12.9.1981.
dopo essere tornata a vivere a
firenze gina dono' scritti ed oggetti
personali del poeta al Fondo manoscritti di Pavia
... dopo la morte dell'autore gina tiossi ha
rifiutato qualsiasi intervista ..
Nel destinare al Fondo la cospicua donazione
ha interpretato ed eseguito una volontà precisa del
poeta che dal '69 aveva più volte inviato carte
autografe e altro materiale a Pavia.
laura omodei/inchiostro.unipv.it
-
http://it.wikipedia.org/wiki/Gina_Tiossi - wiki.babilot.com
- fatti-italiani.it - paolo di stefano/corriere.it
La Gina
come il poeta la definì più volte nei suoi scritti,
divenne giorno dopo giorno un perno fondamentale per
i coniugi Montale . accompagnò il poeta a Stoccolma
nel dicembre del 1975 a ritirare il Premio Nobel per
la Letteratura.
Non sono tornata per molto tempo a Cavriglia dove
ho lasciato ricordi, amicizie, affetti carissimi che
per lavoro ho abbandonato per interi decenni
. ora
vorrei rivederla.
nel 2004 ... sono stati
rinvenuti due quaderni di
poesie inedite. Il primo presenta una nota
autografa di lascito «proprietà della Gina» mentre
il secondo reca la scritta autografa «a Gina
Eugenio Montale». Il volume
che
raccoglie le poesie inedite con il titolo La
casa di Olgiate e altre poesie è stato dedicato dai
curatori a Gina Tiossi.
filippo boni - valdarnotizie.com
- it.wikipedia.org/wiki -
villabarberino.it
.
'LA
GINA' . pdf -
OMAGGIO A GINA TIOSSI
.pdf >>>
CENTROMANOSCRITTI
-
http://centromanoscritti.unipv.it/gina-tiossi
---
' LA GINA ' MUORE IL 29
GIUGNO 2014 ED IL 30
MARIA
LUISA SPAZIANI
.
|
casa sul mare
il
viaggio finisce qui:
nelle cure meschine che dividono
l’anima che non sa più dare un grido.
ora i minuti sono eguali e fissi
come i giri di ruota della pompa.
un giro: un salir d’acqua che rimbomba.
un altro, altr’acqua, a tratti un cigolio.
il viaggio finisce a questa spiaggia
che tentano gli assidui e lenti flussi.
nulla disvela se non pigri fumi
la marina che tramano di conche
i soffi leni: ed è raro che appaia
nella bonaccia muta
tra l’isole dell’aria migrabonde
la corsica dorsuta o la capraia.
tu chiedi se così tutto vanisce
in questa poca nebbia di memorie:
se nell’ora che torpe o nel sospiro
del frangente si compie ogni destino.
vorrei dirti che no, che ti s’appressa
l’ora che passerai di là dal tempo:
forse solo chi vuole s’infinita,
e questo tu potrai, chissà, non io.
penso che per i più non sia salvezza,
ma taluno sovverta ogni disegno,
passi il varco, qual volle si ritrovi.
vorrei prima di cedere segnarti
codesta via di fuga
labile come nei sommossi campi
del mare spuma o ruga.
ti dono anche l’avara mia speranza.
a’ nuovi giorni, stanco, non so crescerla:
l’offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.
il cammino finisce a queste prode
che rode la marea col moto alterno.
il tuo cuore vicino che non m’ode
salpa già forse per l’eterno.
https://youtu.be/xvTZFmkC6Ws
https://youtu.be/XqOPTHmh9_U
legge
vittorio
gassman
|
la casa dei doganieri
tu non ricordi la casa dei
doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla
scogliera:
desolata t'attende dalla sera
in cui v'entrò lo sciame dei
tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
libeccio sferza da anni le
vecchie mura
e il suono del tuo riso non è
più lieto:
la bussola va impazzita
all'avventura
e il calcolo dei dadi più non
torna.
tu non ricordi; altro tempo
frastorna
la tua memoria; un filo s'addipana.
ne tengo ancora un capo; ma
s'allontana
la casa e in cima al tetto la
banderuola
affumicata gira senza pietà.
ne tengo un capo; ma tu resti
sola
né qui respiri nell'oscurità.
oh l'orizzonte in fuga, dove
s'accende
rara la luce della petroliera!
il varco è qui? (ripullula il
frangente
ancora sulla balza che
scoscende...)
tu non ricordi la casa di questa
mia sera. ed io non so chi va e
chi resta.
le occasioni
teche.rai.it/eugenio-montale-legge-la-casa-dei-doganieri
|
analisi
LA DIMENSIONE DEL
PRESENTE:
evocazione/
richiamo
Tu non ricordi
Tu non ricordi: altro tempo frastorna
la tua memoria: un filo s'addipana.
LA DIMENSIONE
DEL PASSATO:
evocazione /
richiamo / impossibile recupero
desolata t'attende dalla sera
in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
LA FORZA DEL
TEMPO:
oggettività
disgregante
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
...e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ripullula il frangente
ancora sulla bala che scoscende...
xoomer.alice.it
prof. R. Crosio
|
|
Boris Kniaseff
OSSI DI SEPPIA
- pag 51 -
''
a K.
'' Ripenso il tuo
sorriso, ed è per me un’acqua limpida scorta
per avventura tra le petraie d’un greto
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi
corimbi e su tutto l’abbraccio d’un bianco
cielo quieto. Codesto è il mio ricordo; non
saprei dire, o lontano se dal tuo volto
s’esprime libera un’anima ingenua o vero tu
sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un
talismano. Ma questo posso dirti, che la tua
pensata effigie sommerge i crucci estrosi in
un’ondata di calma e che il tuo aspetto
s’insinua nella mia memoria grigia schietto
come la cima d’una giovinetta palma …
.
Commento
Ripenso il tuo sorriso, lo vedo e vedo che mi
guarda, è come un'acqua limpida, vista per caso
tra le pietre di un greto, è un piccolo specchio
in cui è come se un'ellera guardasse i suoi
fiori. Cioè vedo in quello specchio di acqua
qualcosa di me, poichè lo specchio riflette
qualcosa di proprio e questo però non sono io,
ma il tuo sorriso così bianco, puro...
Codesto è il mio ricordo non saprei
dire o lontano
se dal tuo volto si esprime libera un'anima
ingenua
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo
estenua
e recano il loro soffrire con sé come un
talismano.
Commento
Questo è il mio ricordo; ma non saprei dire, o
tu lontano, se il tuo volto esprime un'anima
libera perchè pura o, poichè tu sei di quegli
erranti che il mondo ha sfinito di dolore, è il
tuo soffrire il mistero del tuo candore.
Ma questo posso
dirti che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma
e che il tuo aspetto s'insinua nella memoria
grigia
schietto come la cima di una giovinetta palma
Commento
Ma questo posso dirti, che il pensare alla tua
immagine sommerge i miei dolori che vengono da
una ispirazione (estrosi) in un'onda di calma e
la tua immagine mi torna alla memoria schietta,
limpida, fresca, come la cima di una giovine
palma... E su tutto questo l'abbraccio del cielo
bianco e quieto di chi incontra la lucentezza e
la trasparenza.
... Quanto
alla poesia ciò dipende da una
discussione tra Montale e Boris Kniaseff sulla ispirazione
artistica.
Che si tratti del ballerino russo Boris Kniaseff
- sposato ad una prima ballerina - lo sostiene Silvio Ramat, docente
universitario e tra i massimi esperti di Montale
e dell'ermetismo - "Mi sono laureato su Montale
nel '62 e chiesi al poeta chi fosse questo K. al
quale e' dedicata Ripenso il tuo sorriso. Lui mi
inviò una lettera in cui mi spiegava che era un
ballerino russo che aveva conosciuto. Precisò
anche di non
averlo detto subito per non passare da pederasta
nel 1925".
MARIA LUISA SPAZIANI CONFERMA .
donatella papi -
comincialitalia.net
magazine.excite.it - ansa.it -
adnkronos - it.dada.net - repubblica.it |
Il tuffatore
preso au ralenti
disegna un arabesco
ragniforme
e in quella cifra forse
si identifica
la sua vita . Chi
sta sul trampolino
è ancora morto,
morto chi ritorna
a nuoto alla scaletta
dopo il tuffo
morto chi lo fotografa,
mai nato
chi celebra l’impresa .
Ed è poi vivo
lo spazio di cui vive
ogni movente ?
Pietà per le pupille,
per l’obiettivo
pietà per tutto che si
manifesta
pietà per il partente e
per chi arriva
pietà per chi raggiunge o
ha raggiunto
pietà per chi non sa che
il nulla e il tutto
sono due veli
dell’Impronunciabile
pietà per chi lo sa,
per chi lo dice
per chi lo ignora e
brancola nel buio
delle parole !
diario 71-72
DOPO UNA FUGA
C’ERANO LE BETULLE, FOLTE, PER
NASCONDERE IL SANATORIO DOVE UNA MALATA PER
TROPPO AMORE DELLA VITA, IN BILICO TRA IL TUTTO E
IL NULLA SI ANNOIAVA . CANTAVA UN GRILLO
PERFETTAMENTE INCLUSO NELLA PROGETTAZIONE CLINICA
INSIEME COL CUCÙ DA TE GIÀ UDITO IN INDONESIA A
MINORE PREZZO . C’ERANO LE BETULLE, UN’INFERMIERA
SVIZZERA TRE O QUATTRO MENTECATTI NEL CORTILE
SUL TAVOLINO UN ALBUM DI UCCELLI ESOTICI IL
TELEFONO E QUALCHE CIOCCOLATINO . E C’ERO
ANCH’IO, NATURALMENTE, E ALTRI SECCATORI PER
DARTI QUEL CONFORTO CHE TU POTEVI DISTRIBUIRCI A
JOSA SOLO CHE AVESSIMO GLI OCCHI . IO LI AVEVO .
satura II
.
Se l'aria mi raccontasse di te
vorrei perdermi per sempre nel vento
lì ascolterei le tue parole e i tuoi sospiri
lì sarei vicino alla tua anima
e al calore del tuo cuore
le notti magiche - 1990
. |
Un mese tra i bambini
I bambini giocano
nuovissimi giuochi
noiose astruse propaggini
del giuoco dell'Oca .
I bambini tengono in mano
il nostro avvenire .
Non questi che lo palleggiano
ma generazioni lontane .
Il fatto non ha importanza
e gli ascendenti neppure .
Quello che hanno tra i piedi
è il presente e ne avanza .
I bambini non hanno
amor di Dio e opinioni .
Se scoprono la finocchiona
sputano pappe e emulsioni .
I bambini sono teneri
e feroci. Non sanno
la differenza che c'è
tra un corpo e la sua cenere .
I bambini non amano
la natura ma la prendono .
Tra i pini innalzano tende
sciamano come pecchie .
I bambini non pungono
ma fracassano. Spuntano
come folletti, s'infilano
negl'interstizi più stretti .
I bambini sopportano
solo le vecchie e i vecchi .
Arrampicativisi strappano
fermagli pendagli cernecchi .
I bambini sono felici
come mai prima. Con nomi
da rotocalco appaiono
nelle réclame delle lavatrici .
I bambini non si chiedono
se esista un'altra Esistenza .
E hanno ragione. Quel nòcciolo
duro non è semenza .
I bambini
...
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