AMAZZONIA RESPIRO DEL MONDO
Ha un vestito
lungo, nero, ravvivato da una sciarpa verde e dai mille colori. Già
dall'aspetto Marcia Theophilo esercita un'incredibile fascino . Non
saprei spiegare il
perché ma le mie impressioni sono confermate nel momento in
cui la poetessa brasiliana prende la parola. La sua voce riempie lo
spazio del Chiostro di San Barnaba trascinando il pubblico in una
sorta di vortice magico, che pulsa e respira dal respiro del mondo. La voce Marcia Theophilo è la voce dell'Amazzonia, di quel Brasile un
tempo primitivo, incontaminato, oggi distrutto il cui nome deriva
dalla stessa natura; la sua origine etimologia è infatti ibirpitanga
, ovvero legno rosso. Marcia Theophilo dialoga con Elia Malagò, la
quale definisce la poesia come traduzione e simbolo di ciò che
avviene mentre avviene, aria che si fa respiro e parola. E corpo. La
parola di Marcia Theophilo, che con forza di canto e denuncia ci
trasporta alla sorgente di una mitica, panica cosmogonia,
risuona in tutta la sua corporeità. Apprendiamo che con la sua arte
Marcia ascolta la sua memoria e vi ricerca i significati e i suoni
della parole del suo popolo; restituendo una memoria anche a noi,
perché su questa si possa costruire un futuro. A tal proposito, si
passa ad affrontare la più specifica attualità dell'Amazzonia, le
promesse eluse dai potenti e la delusione scaturitane da parte di
chi di quella natura è profondamente innamorato. Come Marcia
theophilo, la cui poesia-ecologia è proprio quella poesia di cui
l'ambientalismo pragmatico odierno ha estremamente bisogno .
festivaletteratura.it AMAZZONIA - RESPIRO DEL MONDO
nei suoi
appassionati, commoventi scritti, la Theophilo entra nel vivo di
questa bellezza e ne invoca, implicitamente, la prioritaria
necessità di difenderla per non perdere irrimediabilmente ciò che
resta ancora della nostra. In questo volume, l'autrice si fa dunque
portavoce di una terra splendida ed oppressa, offrendoci
quell'intraducibile «respiro» a cui il mondo non dovrebbe e potrebbe
mai rinunciare:
Gli indios morti fanno
germogliare
culture sommerse per secoli e secoli
dentro l'arida terra
le tribù sementi rinascono
con la pioggia migliaia di fiori:
e il deserto torna a fiorire
monde-diplomatique.it
amazzonia.ch
AMAZZONIA
OCEANO DI ALBERI
PREMIO CAMAIORE 2012 - >
introduzione di
Mario Luzi <
AMAZZONIA MADRE D'ACQUA -
premio sandro penna 2008
um libro importante pela beleza, pela musica dos versos que
acompanham a musica d'agua como em uma sinfonia. E' um poema epico
dos rios em defesa de um grande rio -
O RIO MADEIRA VIVO.
hoepli.it - https://youtu.be/h87n2y5MpMs
VIDEO
Sui temi di
Expo 2015
è stata pubblicata l’antologia poetica
Nutrimenti ...
Si tratta di una singolare proposta
editoriale: ad alcuni poeti italiani contemporanei è stato fatto
l’invito a pubblicare i loro testi in buona parte inediti e scritti
per l’occasione. tra questi marcia theophilo con madre
d'acqua .
ilmessaggero.it - 2015
https://youtu.be/h87n2y5MpMs
- amazzonia madre d'acqua
Amazzonia è foresta ma è anche acqua,
una ragnatela di fiumi, che alimentano il grande 'serpente' che
attraversa da una parte all’altra il subcontinente equatoriale, il
Rio delle Amazzoni, la
madre
d’acqua. Non c’è foresta senz’acqua;
non c’è acqua senza foresta.
Non c’è civiltà senza foresta, senza acqua, senza persone che ne
vivono e che sanno viverci e anche morire, coperte dalle loro storie
e dalle storie della foresta e dell’acqua
-mt
fb/mt - 2018
.
amazzonia verde d'acqua
- 2020 Nel
vortice e nell'incanto di queste pagine si realizza al livello più
alto il grande canto dell'Amazzonia di Márcia Theóphilo, che nei
decenni ha composto un disegno epico articolatissimo, una narrazione
in versi che è poesia di fantasmagorica atmosfera. Con strenua
vitalità, ci parla di un mondo dove la natura - di cui gli umani
sono semplice parte - «lavora senza posa», e dove agisce un'energia
diffusa e inarrestabile, nel movimento di un continuo rinascere. La
poesia di Márcia Theóphilo, nota fin dagli esordi in ambito
internazionale, si impone per una rara ampiezza di respiro, che le
consente di convocare sulla pagina umani personaggi e figure
mitologiche, in un vorticare prodigioso degli elementi, dove «non
solo gli animali ma tutto in natura ha un'anima», o dove operano
senza sosta «memorie di verdi immensità».
In questa esoticissima
realtà troviamo la dea Giaguaro, che «si trasforma in tutte le cose
/ che vivono sulla terra / piante e animali / fiumi e piogge»,
mentre anche «gli alberi raccontano la loro storia». Ma è l'io
stesso dell'autrice a mescolarsi alle molteplici presenze di un
reale magico e immenso, fatto di «impensate foreste senza fine / di
fiori e frutti tropicali / e cuori di antichi animali», su cui la
nostra ormai plurisecolare "civiltà" opera con colpevole
indifferenza o ottuso disprezzo. Ed ecco, allora, il suggestivo
spargersi di Márcia Theóphilo nei suoi versi e il continuo
rigenerarsi della sua opera, in simbiosi intatta con l'habitat delle
sue radici, con l'orizzonte naturale in cui da sempre si esprime e
ci comunica la sua inconfondibile, preziosissima, testimoniale
presenza poetica.
fb/poesiamondadori - 2020_21 -
MT legge >
.mp4 <
.
ACQUA
Marcia Theophilo ci
porta nel mondo incantato e terribile della sua Amazzonia, un mondo
sospeso nell'acqua, un universo di isole e canali, di terraferma
instabile e di fiumi impetuosi. Una terra minacciata in un modo
continuato e scellerato, da politici e imprenditori senza scrupoli,
azione che potrebbe finire col distruggere il più grande polmone
verde del mondo.
La proposta della
Theophilo non è però politica, ma poetica, e altamente religiosa.
Con i suoi versi
avvolgenti, alternati a brevi contestualizzazioni in prosa, la
poetessa ci schiude la straordinaria bellezza di Madre Natura con
tonalità altamente francescane. Nessun sincretismo, ma la giusta
considerazione di un mondo, di un ecosistema fatto di terra e di
acqua che rimanda continuamente al Creatore.
mondadoristore.it - 2021
.
.
. Fumo
e grigiore negli occhi la macchina emette il suo ultimo
suono . Saltano spaventati dagli alberi i macachi
perché tanto rumore? È morta nemmeno un seme la farà
rinascere ancora lontana è la città mancano molte lune
... Il verde è la sua morte coperta di verde, tra
nugoli d’insetti nel buio della notte animale
illuminato la macchina mette radici tra le foglie .
.
|
.
Dove
possiamo deporre questo male ?
In tutti i luoghi della terra
suoni interferiscono, ricordi di
morti .
Il cielo che oggi ti accompagna è
senza stelle .
Il viso del dolore può scomparire
? Le vibrazioni rendono fertile l’aria .
Rimbomba il tuono e i fulmini
folgoranti . .
Tutto è qui :
l’orrore e il piacere dei sogni
la tempesta, la pioggia, le spiagge
le sembianze degli antichi dèi
il desiderio più folle finalmente sazio
il maschio mutato in femmina
la malinconia accorda gli strumenti
( chitarra, oboe, tamburi
pandeiro, berimbau, atabaque )
i sentimenti muovono i corpi . .
|
.
AMAZZONIA SEMPRE
Mi colpiscono da sempre i suoi
occhi: ridono quando ascolta le persone che ama, soffrono nel
sentire le cose che non approva, sognano se si parla della sua
Amazzonia. Lei canta più che scrivere, lei alza forte la voce quando
recita i versi delle sue poesie. Vuole farsi capire bene da tutti.
Ma le sue non sono poesie raccolte, poesie staccate, scritte e messe
insieme per la pubblicazione: sono un’epopea unica.
Cominciata quando vide e
scoprì per la prima volta i pilastri del cielo, gli alberi che
reggono le stelle e la nostra vita. Quando si trovò di fronte alla
foresta vergine, pluviale, primaria, unica e irripetibile. Marcia
aveva visto le stelle riflesse nel fiume, aveva sentito il grido
delle scimmie urlatrici e il respiro, nel buio, del botu, del
delfino di fiume accanto alla sua malora, la canoa.Non poteva
dimenticare.Lei ha avuto il privilegio terribile di averla vista
prima, l’Amazzonia. PRIMA.
presentazione fabrizio carbone
.
.
araracanga, kupahúba, jabuticabeira,
ubirajara, mangalô, maçarandúba La mia
poesia è ispirata dai suoni della foresta : tamburi, flauti, rumori
della natura. I nomi si caricano di
mistero, quanto meno si pronunciano, e i nomi indios non sono
diventati comuni come quelli di lingua europea. Essendo meno
conosciuti conservano una maggiore carica di mistero.
Il dizionario è considerato comunemente quello delle parole, ma è
pur sempre limitato nel numero. Quello della foresta mi sembra
illimitato, infinito, dove ci sono parole nuove. Anche il mare è un
dizionario, e il cielo. Il mio è un lavoro di
ricerca. Si tratta di una ricerca innanzi tutto nella mia memoria
personale, nei ricordi della mia famiglia. Poi vado in cerca di un
confronto direttamente sul luogo, la Foresta, cerco l'origine
antica dei nomi degli alberi, dei frutti, degli animali, dei fiumi.
Sono nomi che hanno già in sé il ritmo delle note musicali:
araracanga, kupahúba, jabuticabeira, ubirajara, mangalô,
maçarandúba. fb/mt - 2020
le
mie radici profonde
hanno vissuto
insieme a grandi piogge e fiumi :
io ho un passato
ho visto albe splendenti,
luminose
ho visto sole e luna dentro le
acque
io, janaúba, albero di
stirpe antica .
io,
albero immortale
le mie sementi : puro
pensiero
acqua il mio dio supremo
e sole .
fb/mt - 2019
www.hoepli.it/autore/theophilo_marcia.html
|
|
21 novembre GIORNATA
NAZIONALE DEGLI ALBERI
Il sottobosco s’illumina in
novembre, vellutato il suo cuore nella valle , odorosa
cascata di foglie, cade, lamenti cadenzati, ritmati.Le
mie radici sono profonde e hanno vissuto insieme a forti
piogge e a grandi fiumi, ho anch’io un passato, ho visto
albe splendide e il sole e la luna .
fb/mt - 21.11.2022
|
|
GLI INVITI - 1969
SIAMO PENSIERO - 1972
basta che parlino le voci - 1975
MASSACRO DEGLI INDIOS NEL BRASILE
DI OGGI -
TESI DI MT
- 1977
catuete curupira - 1983
il fiume l'uccello le nuvole - 1987
Io canto l'Amazzonia - 1992
I bambini giaguaro - 1995
Kupahùba - Albero dello Spirito Santo - 2000
- 320 esemplari
canto della foresta AMAZZONICA
-
edizIONE numerata 2010
INDIOS DEL BRASILE -
simoncini/theophilo
-
2002
Foresta mio dizionario - 2003
Amazonas canta - 2003
ANIMALI DI ARIA_MARE_TERRA 1966-2005
-
a.torchiaro - poesie di mt
Amazzonia respiro del mondo - 2005
AMAZZONIA MADRE D'ACQUA - 2007
AMAZZONIA SEMPRE - 2010
AMAZZONIA OCEANO DI ALBERI - 2011
IL CUORE PULSANTE DELL'AMAZZONIA - 2011
ama+zô
nia - 2012
- FOTOGRAFIE
DI
FABIAN E POESIE
DI MT
BOTO. IL FIGLIO DEL DELFINO ROSA - tauari - racconti
per l'infanzia - 2012
LA DEA GIAGUARO - edizione bilingue e OPERA
TEATRALE PEr RAGAZZI - 2013
AMAZZONIA - ULTIMA ARCA - 2013
ALBERI-FLAUTO - 2014
NEL NIDO DELL'AMAZZONIA - 2015
OGNI PAROLA UN ESSERE - 2017
AMAZZONIA E' POESIA - 2018
AMAZZONIA verde D'ACQUA - 2020
ACQUA - 2021
.
|
RICONOSCIMENTI PRINCIPALI
1969
NACTIONAL DE CONTOS EDITORIA
1983 PREMIO MINERVA
1992
PREMIO CITTA DI ROMA
1996
PREMIO FREGENE
2000 PREMIO SANT'EGIDIO
2005 PRIX JACQUES MUHLETHALER
2006
premio dell'Unione Lettori Italiani
2007
premio Farfa
2008
SANDRO PENNA
2008
premio Un bosco per Kyoto
2009
targa in
difesa della natura
2009
Premio
Faraglioni puglia
2009
premio mandir
per la pace - assisi
2010
PREMIO GREEN BOOK
2010
via della poesia -TAVERNA CZ
- dedicata a MT
2011
PREMIO LERICI PEA
2011
PREMIO IL SENSO della VITA
2012
Premio Montale Fuori di Casa
2012
Premio XXIV Letterario Camaiore
2013
PREMIO DANTE ALIGHIERI
2014
PREMIO CIVITAQUANA
2014
premio lett. int. montefiore
2015
PREMIO carriera festival POESIA CIVILE
2016
premio pegaso 8 marzo
2018
GLOBAL ICON AWARDS
2019
PREMIO cultura ambiente umanita
upter
2019
premio CARRIERA - jesi - l'ARTE IN
VERSI
2020
premio catullo
2021
PREMIO CITTA DI PESCARA_SINESTETICA
2023
PREMIO LERICIPEA ANNO DELLE FORESTE
2023
PREMIO HUMAN VALUE AWARDS
|
. MADRINA FORESTE DEL MONDO WWF
. CAVALIERE DELLA REPUBBLICA PER MERITI CULTURALI
.
comitato etico scientifico -
forestepersempre.org - DAL
2007
. GIURIA PREMIO INTERNAZIONALE FREGENE DAL 2003
.
testimonial Parchi della Notte/Sconfinando
Sarzana dal 2012
.
testimonial Biodiversità UNESCO
sviluppo sostenibile
2010-2020
. RAPPRESENTAnte UNIONE BRASILIANA SCRITTORI
IN ITALIA
. MEMBRO
GIURIA 'UN BOSCO PER KYOTO'
DAL 2009
. festival poesia femminile
Eros e Kairós
2014
. GIURIA QUANDO L'ACQUA DIVENTA POESIA 2015
. madrina giuria - 18mo Premio Parco Majella 2015
. premio alla carriera XI
Premio Città di Vercelli 2015
. SOCIO FONDAZIONE VERONA PER L'ARENA
. testimonial Università della Pace abruzzo 2016
. PRESIDENTE
giuria premio
internazionale POESIA ORAZIO
dal 2016
. madrina
Mediterraneo Patrimonio
Umanità dal 2016
. GLOBAL ICON AWARDs 2018
. PRESIDENTE GIURIA
Umile Francesco Peluso dal
2017
. ospite premio poesia inedita
anfitrite - nettuno 2017
. PROFUMI DI POESIA -
APRILIA LT 2018
.
MEMBRO ONORARIO ACCADEMIA DELLA POESIA VERONA 2018
. Esperidi Festival -
workshop poesia -
zagarise calabria 2018
. GIURIA
POESIA IMMAGINE on the road 2019
. testimonial associazione
culturale paese dell'autremond
2019
. madrina nautic event 316 -
alghero 2019
. GIURIA PrEMIO LETTERARIO
PONTE SISTO 2019
. PRESIDENTE GIURIA EMOZIONI
IN VERSI - tivoli terme 2019
. PRESIDENtESSA ONORARIA AIPAE
- PIANETA ANIMALI 2019
. CURATRICE ANIMALI DI
ARIAMARETERRA_ALDO TURCHIARO 2020
. presidente giuria premio
poesia orazio - tivoli terme
2020 - 2022
. ospite premio letterario
bper l'aquila 2020
. OSPITE PORDENONELEGGE
e XIX PREMIO INT.
LAUDOMIA BONANNI 2020
. ospite l'albero della
cultura - roma 2021 .
giuria con
tiziano
fratus
concorso ritratti di
poesia - 2023
|
marcia theophilo e
maria luisa
spaziani/presidente - 1922-2014
giuria premio
letterario nazionale
scriveredonna
dalla prima edizione 1992
|
nel nido dell'amazzonia
Per convincerci più profondamente,
coinvolgendoci come esseri capaci di scovare e intendere il
nostro più remoto passato, l’autrice usa non una lingua – il
suo portoghese di nascita – bensì due, cioè anche
l’italiano, lingua di ormai antica elezione. Márcia scrive
per ricordare agli uomini quello che hanno dimenticato, dal
rumore della pioggia al resto.
walter pedullà -
interlinea.com - 2016
|
Fiore, tu illumini i miei rami
ai primi ritmi del mattino
canto d’uccelli e di grilli
lontani tamburi – poi cadi e muori
per dare vita al frutto
|
Colibrì
Colibrì in aria sospeso
ritmo forte, emotivo
per capire meglio i fiori
bevete il nettare, bevete !
Vibrante trema, alato
fioriture di mulungù
colore arancio, saziatevi di colori brillanti
caleidoscopio di lunghe code
piccoli ciuffi col lungo becco, nella corolla
il succo così dolce …
ebbro entro i petali.
|
Dovrebbero cibarsi di questi versi
i giovani come la terra si ciba di pioggia per inseguire i
sogni di uno
spirito che pervade l'albero,
il fiume, la roccia, il filo d'erba e
la tela del ragno, dovrebbero pervenire a
questo grado di conoscenza, un
sapere primordiale da difendere per preservare il Pianeta e
la storia
dell'umanità.
rivistasinestesie.it
|
... frutti maturano sui rami
non serve lavorare per mangiare
non serve rubare per mangiare
basta salire su un albero
|
... Dagli alberi, dobbiamo prendere esempio.
Il racconto di Marcia Theophilo è un inno alla
bellezza e all’importanza
del bosco. È parte di una
sinfonia, dove suonano gli alberi, cantano gli
uccelli, sospirano le altre creature, sussurrano gli
spiriti, parlano le
parole di Marcia.
antonio canu - presidente wwf oasi -
2016
.
LA GRANDE ARQUITETURA DEL BRASILE
GLI ALBERI DELL'AMAZZONIA TEMPIO DELLA NATURA !
fb/mt - 21.6.2020
|
dopo Amazzonia Sempre a cosa sta lavorando?
due libri
- un’opera teatrale per ragazzi La
Dea Giaguaro
e un’epica sugli esseri della foresta di cui
al momento non cito il titolo.
cinzia
ciarmatori - dasapere.it - fb/mt
La dea
Giaguaro
edizione
bilingue italiano-inglese - salone libro torino 2013
L'opera gode del patrocinio di WWF -
United Nations Decade on Biodiversity 2011-2020 - Accademia
Mondiale di Poesia Verona - Commissione Nazionale
Italiana per l'UNESCO.
facebook/theophilo - 2013
La Dea Giaguaro è una divinità
precolombiana, rappresenta la qualità sacra della vita
.
È un inno a
tutto ciò che nasce, all'acqua, alle piante, a tutto l'universo, a
tutto ciò che deve crescere: nulla a che fare col consumo
.
fb/mt
Jupicahy : Chi siete ? Da quale tribù
venite ? Parla Tauarì : Siamo della
tribù dei bambini. La dea ci ha
chiamati, ci ha detto di unirci a voi e di andare in città.
Vogliono distruggere la foresta e noi dobbiamo salvarla.
Il mio nome è Tauarì. I nostri villaggi
erano abbandonati, i nostri padri e le nostre madri morivano.
Abbiamo preso i più piccoli con noi e siamo partiti .
fb/mt
La strada è
piena, da un capo all’altro di bambini in festa
.
Ė piena di alberi carichi di frutti
e di fiori.
E ora in questa grande festa sono
tante mani a toccare le altre mani, né grandi, né forti, solo
mani di bambini
.
Lanciano i loro richiami gli
animali, si chiamano i bambini, gridano battendo le mani, si
rispondono, ridono
.
Le
piante crescono, le radici si allungano spaccando asfalto,
cemento, acciaio intrecciano i loro rami alla pietra, al metallo
.
Il verde ha preso il
sopravvento e ormai copre tutto
…
Davanti
a loro cammina la dea Giaguaro .
fb/mt
La dea Jaguar . Come la
vecchia foresta è la tua vita, il tuo respiro è il vento.
I loro occhi rotondi come il sole e la luna sono fuochi notturni
. Immensi gli occhi conoscono ogni albero,
ogni seme che ha generato i suoi rami, le foglie, gli animali .
Sanno la storia, dell'acqua, delle gocce, di tutti gli esseri,
di ogni pietra .
È lei la
dea Jaguar, i suoi occhi sono luce e memoria .
fb/mt
ingrandisci
È immobile la terra
quando la dea Giaguaro
entra di notte nel villaggio
e con lei Urucú, Pajurá Jupicahy
Tauarí, Ararí, Mangalô
i volti illuminati, un fascio di luce
balla un guerriero dentro ognuno
è lei la divinità Giaguaro.
Apre l'universo chiuso scuro
la conchiglia, nido di tutti gli esseri
Murucú Maracá
|
kaiku-si ma gelê tape-wai
lo dicevo che questo era un giaguaro
che esce dal cerchio
kaiku-si ma gelê tapé-wai
lo dicevo che questo era un giaguaro
|
|
La rivoluzione dei bambini giaguaro è una
rivoluzione poetica, una rivoluzione di coscienza.
La loro violenza non parte all’attacco di qualcosa, ma a difesa
della vita, di tutta la vita.
-MT
|
ULTIMA
ARCA
Se c’è
l’arca, quand’anche fosse l’ultima, pure stavolta c’è speranza in un
futuro migliore. Difficile immaginarlo, ma se c’è l’arca, vuol dire
che è previsto di nuovo un diluvio universale. Sarà
ancora una volta l’acqua a salvare il mondo amato dagli indios e da
Marcia, che sempre ha affidato funzione salvifica all’acqua. Essa
naturalmente andrà a travolgere la barca carica di uomini che vanno
a defogliare e a sradicare la foresta amazzonica. La scena non è
descritta nel poema (solo il titolo di questo bel poema lo
suggerisce), ma due versi descrivono un desiderio che chiede di
essere esaudito: «nel silenzio implorò / il favore del
Fulmine».L’amore non uccide / ma tu amata foresta / bruci senza /
darmi un abbraccio.
dalla prefazione - 2013
Ne L'ultima Arca c'è una barca
che attraversa i fiumi dell'Amazzonia ma non è l'arca. Semmai è
proprio quella barca piena di uomini a rendere necessario di nuovo
il ricorso alla mitica imbarcazione di Noè da parte dei pochi
'animali' che sono degni della salvezza. Trasporta gli 'americani',
chi sta in alto, gli invasori, coloro che sfruttano le risorse della
natura fino al loro totale consumo in nome dello sviluppo ...
Il titolo minaccia con due parole molto eloquenti: sarà per l'ultima
volta: non sarà più offerta un'altra occasione.
Che ci saremmo meritata per la ferita mortale inferta alla regione
nella quale Marcia è nata, in Brasile, e da qui alla intera Terra.
"Il terrore cede il passo/nei nostri occhi/lo sterminio del
pianeta/fragile/microcosmo di insetti/d'uccelli".
Arriva la profezia che la poetessa ha raccolto. Forse è la voce di
uno sciamano, che risuona tremenda all'orecchio di ogni indio, anzi,
di ogni abitante del mondo che tremi per il destino della Grande
Foresta. ...
prefazione walter pedullà - passigli editore
Acqua
pensavi di dormire
nel nido della terra
ma così non fu
torrida estate
sei spessa
solida
liquida
sei viva
ma non lasciarmi
non so vivere
senza di te
...
Água pensavas
de dormir
no ninho da
terra
mas assim não
foi
tórrido verão
és espessa,
solida, líquida
és viva, mas
não deixar-me
não sei viver
sem ti
|
I sogni
che sono dentro di noi
non sono invenzioni
della nostra fantasia
sono concreti
hanno colori
i sogni ci fanno felici
ci insegnano a vivere
giocano con noi
ci tormentano
ci indicano i percorsi
i sogni aprono porte
e noi voliamo
Per terre sconosciute
- Iuruparí
Iuruparí voglio volare
sulle ali di
Iuruparí
|
KUPAHUBA
Tamburi onde, suoni senza radici
ebbri giocano gli indios
i legni più odorosi, più pregiati :
cedri, jacarandà, pau-brasil
balsami ocra, rossastri
grandioso vigore degli antichi
tronchi
èbano, claraybas, magarandùba
il più sacro di tutti,
l'albero-femmina
delle foreste del Brasile
rimedio alle ferite .
Possiede quest'albero
il colore rosso vivo
nel legno sostanza molto dura
foglie di forma ovale; il frutto
è un pane al colmo della luna
che offre un balsamo
il suo olio scorre nello stesso
albero .
Kupa'ùva,
Kupahùba, Copaiba
si riaccende in profumi tra i suoi
rami .
Albero dello
Spirito Santo
|
La poesia è l’unico strumento libero,
vero, senza condizionamenti, che può colpire il cuore e la mente
degli uomini . Perché tutto può essere business, tranne la poesia .
Con la mia poesia cerco l’origine
antica del nome degli animali, degli alberi, dei miti e dei fiumi . Ascolto la mia memoria e fra i suoi meandri ricerco delle parole che
abbiano il suono e il significato delle cose dette dai popoli
antichi della foresta . Scrivo queste parole e questi suoni e ad essi
seguono sogni e sentimenti di estasi, ma anche di terrore
.
.
La poesia è come l'infanzia che vive la vertigine delle ali sul
corpo .
fb/mt - 2020
Io dico
che il poeta è l’infanzia .
La mia infanzia è stata piena di spazi immensi, di grandi alberi, di
colori sgargianti dei fiori e dei frutti e tutto questo è la mia
poesia . fb/mt - 2023
.
IO
CANTO L'AMAZZONIA
2008 - campidoglio
A
U D I O
mp3
lacasadellapoesia.com
TESTIMONIAL UNESCO NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITA
dal 2010
unesco.it -
en.unesco.org
RAZZA UMANA
- OSPITE RAI2 - 2014
www.facebook.com/ladysilvia/videos
e-
co-lo-gia
__POESIA
I suoni di
quelle parole sono indimenticabili, la sua poesia è musica, la sua
poesia è colore, la sua poesia è
e-co-lo-gia
come lei stessa scandisce con la g
tipicamente brasiliana ...
Ecologia suoni e colori: è questa la grande grandissima forza della
sua poesia.
matteo bursi - marciatheophilo.it
Per me i miti antichi convivono con il mondo moderno ed esorcizzano
nel proprio idioma, ben 16 modi diversi di descrivere il verde:
ciò perché soltanto nel profondo di quella foresta
si possono cogliere tante sfumature e significati diversi
theophilo-amazonia-e-poesia.info
.
.
.
Cuando se pierde una lengua es una visión del mundo la que se
pierde
Los indios campas de la selva amazónica
tienen
veintisiete palabras para nombrar el color verde
cvc.cervantes.es
En la Amazonia los indios tenían diez
quince treinta palabras
para designar el color verde
y
nosotros ( pobrecitos ! )
no tenemos más que verde claro
verde
oscuro
verde que te quiero verde ...
-
Saramago
elpais.com.uy
.
LA NOCHE
Al principio no
existia la noche
no se sabía qué era la noche
solamente había luz y era tan intensa, en los trópicos
que se tênia la sensación de psar períodos de azul
de rojo, de verde
era tan fuerte la luz que las personas tenían
la sensación de flotar
dentro de los colores
dentro de las plantas
todo lo que hoy no habla, hablaba
se intercomunicaba entre si
los árboles se hablaban
y estimulaban el pensamiento con sus flores
no se sabía qué era lo negro
existían solo los
colores que emanaban de la luz
y distribuían energia-pensamiento
peero no se dormia
el hombre no conocía el cansancio
pero tampoco conocía la ternura del descanso
el silencio y la música
porque la música nació con el silencio y con la noche
la música nació con la conciencia de los primeros ritmos
y con la noche nació el primer canto.
1979
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Piove ?
È pioggia di cajú:
soffici ondate di vermiglio e di giallo.
Quando Itajuba con trombe,
fischi e trocanos, attira varietà di gorgheggi
e altri suoni,
ci abbracceremo Kuambú.
È tempo di cajú, succo per ogni dove
cadono i frutti sulle nostre braccia
nel mese di settembre.
Piove? È pioggia di cajú.
D'ottobre gli occhi di castagna
nella tua bocca, fra le tue mani
il mio seno, piogge d'amore
acqua corrente del fiume, fertilità
della terra e delle donne, piove?
Pioggia di cajú invade il tuo corpo
il tuo sangue, fuoco che scorre
in gola, nelle tue mani il ritmo.
"Questa è una piccola amàca"
e ricorderemo
i Kaapós, i Tukanos
i Mundurukús, i Tupinambás
nel passato.
Anche i frutti più alti cadono
ai tuoi piedi, echi di cascate
e scorre il succo sulle tue labbra
Piove? È pioggia di cajú.
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