josé de sousa saramago
kiamato ' zezito ' da piccolo
ammesso che i nomi e cognomi
abbiano mai potuto
aggiungere qualche vantaggio evidente
ai soliti riferimenti segnaletici
e ai vari schemi età altezza
peso tipo morfologico incarnato
colore degli occhi e dei capelli
se lisci crespi o ondulati
o semplicemente perduti
timbro della voce limpida o roca
gesti caratteristici
maniera di camminare
mentre l'esperienza dei
rapporti umani ha dimostrato che pur
sapendo questo e talvolta di più
neanche quello che conosciamo ci serve
nE' siamo capaci
di immaginare che cosa ci manca
forse soltanto una riga o la forma delle
unghie o lo spessore del polso o il tratto
del sopracciglio o una
cicatrice antica e invisibile
storia dell'assedio di lisbona
. Il mondo si sta trasformando in una caverna proprio come quella di Platone tutti guardano le immagini e credono che siano realtà . È di questa pasta che siamo fatti
metà
di indifferenza e metà di cattiveria Si dice che una barca ferma non fa viaggio
Infatti, ma si prepara a farlo quel che tarda è il tempo delle domande . Abbiamo tutti i nostri momenti di debolezza per fortuna siamo ancora capaci di piangere il pianto spesse volte è una salvezza ci sono circostanze in cui moriremmo se non piangessimo . La gioventù non sa quel che può la maturità non può quel che sa . La sconfitta ha qualcosa di positivo : non è definitiva In cambio, la vittoria ha qualcosa di negativo : non è mai definitiva .
É um disparate pensar que uma obra literária é imortal . Los escritores hacen la literatura nacional
y los traductores la literatura universal . |
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José Saramago era solito dire che i libri
avrebbero dovuto contenere un avviso che
dicesse fb/fjs - 2014 |
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Fernando Pessoa non riuscì mai a essere davvero sicuro di chi fosse ma grazie al suo dubbio
possiamo riuscire
a sapere un po' di più chi siamo noi |
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io sono
soltanto la memoria che ho Con questo diario è come
se Saramago avesse avuto la meglio sulla morte che è una signora stupida .
Diario dell’anno del Nobel è l’ultimo dei quaderni di Lanzarote,
quello relativo al 1998. Se ne conosceva l’esistenza
perché Saramago lo aveva promesso ai suoi lettori nel 2001, ma se ne sono
perse le tracce. Prima gli impegni, poi un cambio
catartico di computer, e il sesto quaderno si è smarrito, seppellito in una
macchina che nessuno usava più. Come racconta la moglie
Pilar del Río nell’introduzione, ci sono voluti vent’anni e varie casualità
'saramaghiane' perché questo testo venisse alla luce, ma forse ciò non è
stato un male, certe riflessioni e confidenze dovevano aspettare. Ritrovato per caso dalla vedova
di Saramago in uno dei computer di casa, l’ultimo quaderno di Lanzarote, il
sesto, relativo al 1998. . Fisicamente abitiamo
uno spazio ma
sentimentalmente siamo abitati da una memoria. Memoria che è quella di uno
spazio e di un tempo, memoria dentro la quale viviamo, come un’isola tra due
mari : uno che chiamiamo passato, l’altro che chiamiamo futuro .
Possiamo navigare nel mare del passato prossimo grazie alla memoria
personale che ha serbato il ricordo delle sue rotte, ma per navigare nel
mare del passato remoto dovremo usare le memorie che il tempo ha accumulato,
le memorie di uno spazio continuamente trasformato, fugace come il tempo
stesso . |
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Acqua che all’acqua torna
di luce sfrangiata
Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente è l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima ... è pur certo che se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a considerarne tutte le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero .
Le coincidenze sono le uniche certezze
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prendete un poeta non snervato
condite con un pizzico di morte
Oceanografia |
Il tempo non s’arresta e poco importa
l'amore verrà quando non ci saranno più barriere l'amore è la fine dell'assedio . Il mistero della scrittura è che in essa non c'è alcun mistero . Non ci stanno più cose in un anno che in un minuto soltanto perché si tratta di un minuto e di un anno non è la dimensione del vaso che importa ma quello che ognuno di noi riesce a mettervi
anche se dovrà traboccare e andare
perduto
TIRO ALLA FUNE - jogo das forças |
Spiaggia
No non c’è la morte.
Qui nel cuore
forse, o meglio ancora forse qui nel cuore … |
o caos é uma ordem por decifrar chaos is an order yet to be deciphered El caos es un orden sin descifrar il caos e' un ordine da decifrare
Non siamo ciò che diciamo siamo il credito che ci danno
Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere
è già tempo, Ines, finisce il mondo |
LA VITA E' UN'ORCHESTRA CHE SUONA SEMPRE INTONATA STONATA
Chiamami quando ti va, quando ne hai voglia ma non come chi si sente obbligato a farlo questo non sarebbe bene né per te né per me a volte mi metto a immaginare quanto sarebbe meraviglioso se mi telefonassi solo perché sì semplicemente come uno che ha avuto sete ed è andato a bere un bicchiere d’acqua ma so già che sarebbe chiederti troppo con me non dovrai fingere mai una sete che non senti ...
Sei tu, e lui rispose |
UNO SCRITTORE E' UN UOMO COME GLI ALTRI SOGNA
Probabilmente
il campo circoscritto .
Quindicimila
giorni secchi sono passati
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Vengano
infine le alte allegrie
e il fiore
delle anime .
.
Stelle poche portogallo 1922 |
È il solito problema di sempre se non parliamo siamo infelici
e se parliamo non ci comprendiamo Si dice che ogni persona è un'isola, e non è vero, ogni persona è un silenzio, questo sì, un silenzio, ciascuna con il proprio silenzio, ciascuna con il silenzio che è. ... Si osservò nello specchio, non si trovò nessuna ruga in più
Ce l'ho dentro, di sicuro, pensò Due debolezze non fanno una debolezza maggiore, fanno una nuova forza ... Ci si abitua. Sì, tante volte lo sentiamo dire, o lo diciamo a noi stessi. Ci si abitua, lo diciamo, o lo dicono, con una serenità che sembra autentica, perché in realtà non esiste, o ancora non si è scoperto altro modo di manifestare all’esterno con tutta la dignità possibile le nostre rassegnazioni, quello che invece nessuno domanda è a costo di cosa, ci si abitua . la caverna - pag 234 ...
La vita è così, è fatta di cose che finiscono, Ma
anche di cose che cominciano. Non sono mai le stesse. Por más espesas y negras que estén las nubes sobre nuestras cabezas, el cielo allá arriba estará permanentemente azul. ... Conosco quelle lacrime che non scendono e si consumano negli occhi, conosco quel dolore felice, quella specie di felicità dolorosa, quell'essere e non essere, quell'avere e non avere, quel volere e non potere . ...
la gioventu non sa quel che puo
- la maturita non puo quel che sa . |
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Ti sto davanti, e non capisco. Sono della tua carne e del tuo sangue, ma non capisco . Sei venuta al mondo e non ti sei curata di sapere che cos’è il mondo . Arrivi alla fine della vita e il mondo, per te, è ancora quel che era quando nascesti : un interrogativo, un mistero inaccessibile, una cosa che non fa parte della tua eredità : cinquecento parole, un fazzoletto di terra di cui si fa il giro in cinque minuti, una casa di tegole e pavimento di terra battuta . di questo mondo e degli altri - il bagaglio del viaggiatore ... Il silenzio è la terra nera e fertile, l’humus dell’essere, la melodia
silenziosa sotto la luce solare. Su di essa cadono le parole. Tutte le
parole. |
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Como se darán cuenta en mis novelas no hay
personas malas, no hay un sólo personaje que sea malo . En primer
lugar, los malos no me interesan, es decir, me interesan porque andan por
ahí y son malos, sociológicamente me interesan, pero
literariamente no. Al igual que yo no puedo tener
relaciones de amistad con una persona mala, tampoco la quiero en mi mundo
más íntimo, en mis novelas, en mis obras de teatro . |
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Sono così i labirinti hanno vie, traverse e vicoli ciechi, e c'è chi dice che il modo più sicuro di uscirne è di continuare a camminare e girare sempre dallo stesso lato ma questo, come siamo obbligati a sapere, è contrario alla natura umana . |
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Non vorrei essere
nella tua pelle se uno di questi giorni ti colgono in flagrante, Nella mia
pelle non ci potresti essere, tu sei solo un soffitto di stucco, Si, ma
anche quello che vedi di me è una pelle, e d'altro canto la pelle è tutto
quanto vogliamo che gli altri vedano di noi, sotto la
pelle neanche noi stessi riusciamo a sapere chi siamo . |
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Os escritores
fazem as literaturas nacionais e os tradutores fazem a literatura
universal. Sem os tradutores, os escritores não seríamos nada, estaríamos
condenados a viver encerrados na nossa língua . |
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Come è noto, solo i poveri muoiono per mancanza di
assistenza medica
noi abitiamo in una memoria |
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podemos muito
mais do que imaginamos ... Penso che la società di oggi abbia bisogno di filosofia Filosofia come spazio, luogo, metodo di riflessione, che può anche non avere un obiettivo concreto, come la scienza, che avanza per raggiungere nuovi obiettivi Ci manca riflessione, abbiamo bisogno del lavoro di pensare, e mi sembra che, senza idee, non andiamo da nessuna parte
... .
POESIA A BOCCA CHIUSA
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NON IMPORTA QUANTI ANNI HO
HO GLI ANNI CHE SERVONO PER ABBANDONARE LA PAURA E FARE CIÒ CHE VOGLIO E SENTO . books.google.it - poesie - 2007
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Amore mio
- Meu amor |
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Lettera a Josefa, mia nonna Hai novant’anni . Sei vecchia, piena di acciacchi . Mi dicono che sei stata la più bella ragazza del tuo tempo e io ci credo . Non sai leggere . Hai le mani grosse e deformate, i piedi induriti . Hai portato sulla testa tonnellate di stoppie e legna, laghi d’acqua . Hai visto nascere il sole ogni giorno . Con tutto il pane che hai ammassato si potrebbe imbandire un banchetto universale . Hai allevato persone e bestie, ti sei messa i maialini nel letto quando il freddo minacciava di gelarli . Mi hai raccontato storie di apparizioni e di lupi mannari, vecchie questioni di famiglia, di un morto ammazzato . Trave della tua casa, fuoco del tuo focolare, sette volte incinta, sette volte hai partorito . Non sai niente del mondo . Non ti intendi di politica, né di economia, né di letteratura, né di filosofia, né di religione . Hai ereditato un centinaio di parole pratiche, un vocabolario elementare . Con questo sei vissuta e vivi . Sei sensibile alle catastrofi e anche ai fatti di strada . Nutri grandi odi per ragioni che non ricordi più, e grandi dedizioni basate sul nulla . Vivi . Per te, la parola Vietnam è appena un suono barbaro che non si confà al tuo cerchio di una lega e mezza di raggio . Della fame sai qualcosa : hai già visto una bandiera nera issata sul campanile della chiesa - me lo hai raccontato tu, o avrò sognato che me lo raccontavi ? - . Porti con te il tuo piccolo bozzolo di interessi . E, tuttavia, hai gli occhi chiari e sei allegra . Il tuo riso è un fuoco d’artificio colorato . Come te, non ho mai visto ridere nessuno . Ti sto davanti, e non capisco . Sono della tua carne e del tuo sangue, ma non capisco . Sei venuta al mondo e non ti sei curata di sapere che cos’è il mondo . Arrivi alla fine della vita e il mondo, per te, è ancora quel che era quando nascesti : un interrogativo, un mistero inaccessibile, una cosa che non fa parte della tua eredità . Cinquecento parole, un fazzoletto di terra di cui si fa il giro in cinque minuti, una casa di tegole e pavimento di terra battuta . Stringo la tua mano, passo la mia mano sul tuo viso rugoso e sui tuoi capelli bianchi, rovinati dal peso dei fardelli -- e continuo a non capire . Sei stata bella, dici, e vedo bene che sei intelligente . Perché allora ti hanno rubato il mondo ? Chi te lo ha rubato ? Ma questo forse lo capisco io, e ti direi il come, il perché e il quando se solo sapessi scegliere delle mie innumerevoli parole quelle che tu potresti comprendere . Però ormai non ne vale la pena . Il mondo continuerà senza di te e senza di me . Non ci saremo detti l’un l’altro quel che più importava . Non ce lo saremo detto, davvero ? Io non ti avrei dato, perché le mie parole non sono le tue, il mondo che ti era dovuto. Resto con questa colpa di cui non mi accusi -- ed è ancora peggio . Ma perché, nonna, perché ti siedi sulla soglia della porta, aperta sulla notte stellata e immensa, sul cielo di cui nulla sai e nel quale mai viaggerai, sul silenzio dei campi e degli alberi attoniti, e dici, con la tranquilla serenità dei tuoi novant’anni e il fuoco della tua adolescenza mai perduta : ' Il mondo è così bello, e io ho tanta pena di morire ! '' . E’ questo che non capisco - ma la colpa non è tua . di questo mondo e degli altri books.google.it |
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Figlio
è un essere che Dio ci ha prestato per fare un corso intensivo di come amare
qualcuno più che noi stessi, di come cambiare i nostri peggiori difetti per
dargli migliore esempio, per apprendere ad avere coraggio.
Sí. È questo ! |
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E se il cuore non ha capito, non arriva ad esser menzogna il detto della bocca ma piuttosto assenza |
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È un
difetto comune degli uomini
di dire più facilmente quello che credono che gli altri vogliono sentire
piuttosto che attenersi alla verità
. Tuttavia, perché gli uomini possano
attenersi alla verità dovranno prima conoscere gli errori
. E commetterli. |
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Ler e imaginar são
duas das três portas principais - a curiosidade é a terceira - por onde se
acede ao conhecimento das coisas. Sem antes ter aberto de par em par as
portas da imaginação, da curiosidade e da leitura - não esqueçamos que quem
diz leitura diz estudo - não se vai muito longe na compreensão do
mundo e de si mesmo. |
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La parola più importante è senz'altro no .
No all'intolleranza e all'ineguaglianza, soprattutto . Non dimentico parole
altrettanto importanti come amore, onestà, solidarietà. Ma per prima cosa
bisogna sempre dire di no a tutto ciò che lo merita . |
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a
proposito di storia, il professore sostiene una tesi rivoluzionaria: che
nelle scuole andrebbe insegnata alla rovescia. Cioè a partire dal presente
rivolti all'indietro. |
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Quante persone, oggi intolleranti,
ancora ieri erano tolleranti ? Tollerare significa consentire,
subire, ammettere, sopportare, soffrire, permettere, in poche parole, la
tolleranza è il non opporsi a qualcosa o a qualcuno, pur avendo il potere di
farlo .
A primeira vez que estive em
Veneza, usei
o meu tempo na descoberta pessoal da epiderme da cidade, pondo
escrupulosamente os pés e os olhos onde milhões de outras pessoas haviam
posto já os seus . Por esta inocente falta de originalidade me atire
a primeira pedra quem nunca cometeu outras maiores. Desta vez, porém,
revisitados todos os lugares conhe- cidos e novamente certificado das
excelentes razões turísticas de Veneza, decidi-me a virar as costas às
magnificências ribeirinhas do Canal Grande e penetrei no interior da cidade
. Fugi deliberadamente aos espaços abertos e deixei-me perder,
sem mapa nem roteiro, pelas ruas mais tortuosas e abandonadas (as calli),
até dar por mim no coração obscuro de uma cidade que enfim se revelava . |
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Nuestra única defensa contra la muerte es el amor js
Non c’è più orizzonte. Se
dessi un altro passo
Si la preocupación está en tener, tener, tener cada vez
se preocupará uno menos por ser, ser y ser
Disentir es uno de los dos derechos que le faltan a la Declaración de Derechos Humanos ... Disentir es un acto irrenunciable de conciencia js - elpais.com
gradini ingresso fondazione jose saramago
quem pensa sabe dizer não e essa palavra é uma revolução - murale di opiemme - 2018 . |
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Yo no escribo por amor, sino por desasosiego escribo por que no me
gusta el mundo donde estoy viviendo
Parlo tanto, fin troppo
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Mi objetivo (en Las pequeñas memorias) no es
otro que el de recuperar, reconstruir, reconstituir el niño que fui
. Esencialmente, a mi parecer, las adolescencias se
parecen todas. Solo las infancias son únicas . En
cierto modo, mi libro puede entenderse como el pago de una deuda .
Creo que todo lo que soy se lo debo a aquel niño . Fue
él mi arquitecto .
MY NAME IS JOSÉ DE SOUSA SARAMAGO, BETTER KNOWN AS JOSÉ SARAMAGO. I WAS BORN IN VILLAGE CALLED AZINHAGA, LOCATED IN THE DISTRICT OF GOLEGÃ SANTARÉM. MY ID SAYS I WAS BORN ON 18 NOVEMBER 1922, BUT THAT IS NOT TRUE. I WAS BORN ON THE 16TH, BUT AS THE DECLARATION OF MY BIRTH WAS MADE TWO DAYS TOO LATE, THEY CHANGED MY BIRTHDAY TO THE 18TH SO AS NOT TO PAY THE FINE.
I DIVIDE MY TIME BETWEEM LISBON AND
LANZAROTE. I AM A WRITER, BY WHICH I MEAN
THAT I WRITE. I HAVE THE INFINITE
PRIVILEGE OF MAKING A LIVING FROM WHAT I WRITE. I'M NOT SURE THERE
IS MUCH MORE TO SAY ...
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josé de sousa saramago
saramago : soprannome
dato in paese alla famiglia del padre e nome di una pianta erbacea :
fb/fundaçãoJS ' Quello che devo ai miei nonni non ha prezzo. Non erano persone intellettuali, mia nonna e mio nonno. Sapevano ciò che è necessario sapere per fare la loro vita. Quando ho ricevuto il premio Nobel a Stoccolma ho pensato che fosse un mio obbligo morale ricordare queste due persone ' . si trasferisce a lisbona giovanissimo abbandonando gli studi universitari per difficoltà economiche . lavora per vivere come fabbro - disegnatore - correttore di bozze - traduttore e giornalista . il suo acuto modo di osservare e di entrare nel dettaglio del pensiero è coinvolgente . ' nemmeno per il premio nobel rinuncio ai miei ideali politici ' - nel 1998 pur col dissenso del vaticano gli viene conferito il nobel per la letteratura . premio grinzane 2006 . SCRIVE CON PASSIONE NONOSTANTE LA LEUCEMIA CHE LO PORTERA ALLA MORTE NEL 2010 .
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