alda
merini merini alda
LA
SIGNORA
DEI NAVIGLI
PAGINA
UNO
-
DUE
- TRE
-
QUATTRO
-
CINQUE
. Non
mi manca quello che mostravi di essere mi manca quello che pensavo tu
fossi
Ognuno di noi ha vissuto qualcosa che l'ha cambiato
per sempre ...
due cose portano alla follia
l'amore e la sua mancanza
...
Amare è come bruciare
in un altro
e diventare una povera luce
che mai nessuno vedrà
se non un folle
...
Sono stanca di sentirmi
inventare Nessuno mi
conosce davvero
... La sensibilità non è donna la sensibilità è umana
Quando la trovi in un uomo diventa poesia ... Amarti è stato come conficcare una stella nel vetro di
una finestra
*
La Merini è amata dal pubblico
invidiata da certi colleghi
sfruttata da chi vuol farne soprattutto un caso.
Sa addomesticare folle ignare di poesia con una voce da oracolo
con una presenza scenica da primadonna
consapevole d'altra parte che la sua
vocazione e il suo talento sono
autentici.
corsera - un secolo di poesia
libro di poesie di Alda
Merini ...
Insieme a un video
curato da Vincenzo
Mollica
dove la Merini canta,
racconta se stessa e i
suoi amici, gli anni del
manicomio, le sue
allegrie, le sue
malinconie. E legge le
sue poesie. Nel video ci
sono anche l'incontro
con
Lucio Dalla,
che canta con lei L'anno
che verrà, e
Nancy Brilli
che legge le sue pagine.
Il poeta
mette in versi i suoi
guai migliori
per la
prima volta la poetessa
racconta il perché in un
video. Con tenera
impudicizia,
intelligenza, assoluto
candore. Un video unico,
d'intensa e singolare
bellezza, che risulterà
subito indispensabile a
ogni appassionato
lettore di Alda Merini,
integrazione "fisica",
per la prima volta,
della sua poesia. Si può
dire, sia del libro che
del video, che per
entrambi vale quel che
la Merini stessa ha
scritto in una diversa
occasione. Che si tratta
di "una ricognizione,
per epifanie, delitti,
nenie, canzoni,
disvelamenti e
apparizioni, di uno
spazio - non un luogo -
in cui... irrompe il
naturale inferno e il
naturale luminoso
dell'essere umano". Il
cofanetto contiene anche
una sorpresa
"esclusiva", rivolta al
lettore di Alda Merini.
liberonweb.com
unilibro.it
piu bella
della poesia
e stata la
mia vita
einaudi
libro
/
video
|
lettera a
mollica
Prima
di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il
cuore
E portami una lunga
pazienza
Grande come un telo
d'amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di
fronte
Perché li dentro c'è la
spia
Che ha guardato in
faccia
il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini
migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato
via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non
vivrei
clinica dell'abbandono
https://youtu.be/Q_ODQHYkEAY
V. MOLLICA
INTERVISTA MERINI
https://youtu.be/VVfIQJvc0z8
MOLLICA PER AM
- 2019
facebook.com/videos
- v.mollica e
AM al telefono con
a.celentano
|
Addio Mike
Amico dei nostri giorni
migliori,
addio
Giovane come noi
Malato di tormenti
imprecisi
Hai portato l’America in
Italia
Nelle nostre povere case
Quando non c’era niente
Quelle sere
passate davanti alla
televisione
Quelle noiosissime
serate
passate in casa
Erano rallegrate allora
da questa vivacissima
marionetta
Che parlava l’inglese
Che parlava tutti i
linguaggi possibili
E soprattutto quello
della famiglia
Hai addolcito il nostro
mondo
Che era fatto di inedia
e crepacuore
Sei stato un agente
della cultura
e pochi l’hanno capito
C’era il cuore in Mike
Bongiorno
C’era la nostra famiglia
italiana
C’erano le nostre
tavolate
Ci riunivamo per
guardarti
Giovani, vecchi e
bambini
che si tenevano per mano
Abbiamo perso un amico,
un grandissimo amico
Non ti dimenticheremo
mai
I tuoi errori, le tue
gaffes
Sono gli errori
che
hanno fatto gli Italiani
A cui tu hai voluto bene
come un padre
Come uno strano profeta
Eri tu con le sue
trovate geniali
Che parlavi di un grande
avvenire
Di cui non sappiamo più
nulla
|
Io ero una donna orologio Vasco
Ero come Emanuel Kant
Su di me si regolavano tutti:
baciavo a un’ora prestabilita.
Facevo l’amore per puro dovere
poi un giorno sorsi.
Mi ergevo con i suoi baci
E divenni una bacio dipendente.
Quell’uomo non lo vidi più Vasco.
L’unico mio desiderio
È di avere una vasca rossa piena di sangue
per lavarmi da quel ricordo.
E’ incredibile come un bacio
Possa cambiare una vita.
Nessuno riuscì più a baciarmi
come quell’uomo
nessuno mi prese più tra le braccia
come lui.
E ora che sono sola
ora che il portatore di un bacio
è diventato il portatore di un demonio
ora che lui è morto
nessuno mi difende più
da questi sgherri
..
scritta di getto e
dettata al telefono a vincenzo mollica
consegnata a los angeles a vasco rossi
su foglio dattiloscritto
- 2007
|
>
su eugenio montale e
maria luisa spaziani
<
Maria Luisa fu il tuo
gingillo felice
vi ci giocasti la
senilità
fiore di poesia
>
MONTALE
-
SPAZIANI
<
|
anche dopo morto
il poeta è utile agli
altri perché
è un’essenza
Sopravvive a se stesso
suo malgrado
|
ARNOLDO MOSCA MONDADORI
come vi siete
conosciuti?
L’andai a cercare dopo
aver visto i suoi occhi
in un’intervista
televisiva Mi colpì
la luce che aveva dentro
La trovai nel bar dove
faceva colazione la
mattina : era il
Charlie Bar
sui Navigli
giangiacomo schiavi -
milano.corriere.it -
2018
|
LA MIA CROCE
|
Abbiamo
fame di tenerezza
in un mondo dove tutto
abbonda
siamo poveri di questo
sentimento
che è come una carezza
per il nostro cuore
abbiamo bisogno di
questi piccoli gesti
che ci fanno stare bene
la tenerezza
è un amore
disinteressato e
generoso
che non chiede
nient’altro
che essere compreso e
apprezzato
|
Non mi è mai piaciuto il
mio volto
è menzognero come la
poesia.
Non si vedono lacrime
nei cupi agguati del
destino
non si vede il lupo che
mi divora.
é un volto quotidiano
che non parla nemmeno di
gloria.
.
Chi si nasconde nella
tenerezza
non conosce il fuoco
della passione
|
.
Ho cominciato a piangere
per gioco e poi ho
creduto che fosse il mio
destino
|
.
LA GENTE
QUANDO NON CAPISCE
INVENTA E QUESTO E'
MOLTO PERICOLOSO
|
.
Chi regala le ore agli
altri vive in eterno
|
.
In fondo - in questa
vita - nessuno viene mai
capito veramente
|
la Madre
quella che come me
mangiò la terra del
manicomio
credendola pastura
divina
quella che si legò ai
piedi del figlio
per essere trascinata
con lui sulla croce e ne
venne sciolta
perché continuasse a
vivere nel suo dolore
|
Maria
In te che sei
la bianca aurora
notte angelica
tu che
batti alle porte
del regno del cuore
tu che sei vissuta
della fame e della sete
di Dio
tu che non piangi
tu che non menti
e sei gravida di tutte
le cose umane
ma comunque giusta e
immacolata
bella perché la notizia
di Dio
ti ha così folgorata
Maria
|
ho difeso Maria durante
la fuga
e per lei partorivo
figlie
io mi muovevo ridendo
come a una bella festa
in quell’internamento
avevo la mia parte di
ragione
non mi sarei potuta
fermare
mettere al mondo le mie
colombe
è stato un ideale di
carità pubblica
inedito da il
segno clinico di Alda
michele caccamo
- facebook - 2012
|
L’anima innamorata
-
Corpo d’amore
|
2000
|
Un incontro con Gesù
|
2002
|
Magnificat
-
Un
incontro con Maria
|
2002
|
La carne degli angeli
|
2003
|
Poema della croce
|
2004
|
CANTICO DEI VANGELI
|
2006
|
SANTO PADRE DIVINA
POESIA
|
2008
|
addio karol
ricordo
i tuoi errori
grammaticali
nessuno di noi ha
corretto
il tuo linguaggio
i tuoi errori
grammaticali
ci hanno riempito di
errori
noi conosciamo bene
l'italiano
e sbagliamo a parlare
d'amore
da santo padre divina
poesia
ALDA MERINI RECITA
TERRA SANTA
http://video.repubblica.it/merini-recita-la-terra-santa
https://youtu.be/a9hsNKTX820
https://youtu.be/FlELj1bm1dA
|
Ieri ho sofferto il
dolore
non sapevo che avesse
una faccia sanguigna
le labbra di metallo
dure
una mancanza netta
d'orizzonti .
Il dolore è senza domani
è un muso di cavallo che
blocca
i garretti possenti
ma ieri sono caduta in
basso
le mie labbra si sono
chiuse
e lo spavento è entrato
nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno
cessato di fiorire
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di
dolore
in cui naufragavo
dormendo
ma anche allora avevo
paura
degli angeli eterni .
Ma se sono così dolci e
costanti
perchè l'immobilità mi
fa terrore ?
da :
la terra santa
|
Al centro della sua
nuova raccolta poetica
c’è la croce. Che cosa
rappresenta per lei?
«Cantare la croce
significa cantare il
dolore, ma al tempo
stesso anche la
liberazione. La croce
richiama la morte, ma è
pure la base della
risurrezione. In fondo
ognuno di noi se la
porta dentro tutta la
vita, anche come forma
di vergogna e di
derisione. Giovanni
Paolo II, in questo
senso, è una figura
unica, perché non cerca
mai di mascherare il suo
dolore».
La poesia è inscindibile
dal dolore?
«Secondo me,
l’accostamento fra
poesia e dolore è un
inganno. L’uomo comune
vive nella sofferenza,
mentre il poeta è
felice, perché asseconda
i suoi desideri più
profondi e viscerali.
Certamente, ci vuole
studio, esperienza,
volontà e soprattutto
cuore per scrivere
versi, ma se fosse vero
che non c’è poesia senza
dolore, sarebbe
preferibile che fossimo
tutti analfabeti».
alda merini -
famigliacristiana
Alda Merini, ripercorre
la vita di Maria, dalla
sua infanzia attraverso
il concepimento di Gesù,
la Sua passione e infine
la resurrezione.
L'immagine di Maria che
emerge da questo testo è
sorprendente: il suo
volto, da mistico e
immateriale, diventa di
carne e sangue.
ilquotidiano.it
POEMA DELLA CROCE
La poesia di Alda
Merini evoca, con una
forza visionaria di rara
suggestione e intensità,
il momento più tragico
ed emblematico della
vita di Cristo, per la
prima volta
rappresentato dalla
poetessa milanese
accanto alla Vergine, in
un dittico di sublime
potenza espressiva e di
altissima tensione
emotiva. Madre e figlio
appaiono infatti in
tutta la loro fragilità
umana, fatta di
smarrimento e paura,
addirittura di muta
ribellione, e nello
stesso tempo si
stagliano sulla scena
come figure
luminosissime, immense,
capaci di dialogare tra
loro con silenzi, gesti
quasi impercettibili a
occhio umano: come
l'abbraccio impossibile
tra Maria e il figlio
inchiodato
...
teatro.org - girami.it
- pasqua 2007
giovanni nuti
|
lei sa soffrire ? percepisce la sofferenza
come un ’amica o come
un’insidia ?
Io sì, so soffrire
.
E percepisco la
sofferenza come un fatto
di vita perché fa parte
della vita .
intervista di sergio
zavoli -
editorialedomani.it/sergio-zavoli-ad-alda-merini
Alda Merini, ripercorre
la vita di Maria, dalla
sua infanzia attraverso
il concepimento di Gesù,
la Sua passione e infine
la resurrezione.
L'immagine di Maria che
emerge da questo testo è
sorprendente : il suo
volto, da mistico e
immateriale, diventa di
carne e sangue .
ilquotidiano.it
POEMA DELLA CROCE
La poesia di Alda
Merini evoca, con una
forza visionaria di rara
suggestione e intensità,
il momento più tragico
ed emblematico della
vita di Cristo, per la
prima volta
rappresentato dalla
poetessa milanese
accanto alla Vergine, in
un dittico di sublime
potenza espressiva e di
altissima tensione
emotiva.
Madre e figlio
appaiono infatti in
tutta la loro fragilità
umana, fatta di
smarrimento e paura,
addirittura di muta
ribellione, e nello
stesso tempo si
stagliano sulla scena
come figure
luminosissime, immense,
capaci di dialogare tra
loro con silenzi, gesti
quasi impercettibili a
occhio umano: come
l'abbraccio impossibile
tra Maria e il figlio
inchiodato
...
teatro.org - girami.it
- pasqua 2007
.
giovanni nuti
.
|
POEMA DELLA CROCE
Ero con te, Padre
al momento della
creazione.
Non potevo non conoscere
gli elementi e
dominarli.
Cosa vuoi che sia
sollevare la pietra di
un sepolcro
in confronto alla tua
volontà di Creatore.
Tu mi hai insegnato come
è composto il mondo
e mi hai reso figlio
ma ero partecipe
della creazione.
I seguaci che mi hanno
seguito
hanno creduto in Te e in
me
Tuo figlio.
Saranno felici di
vedermi risorgere
ma io piangerò
per quelli che sono
ancora incatenati
nell'inferno
e le mie mani
faranno tacere i loro
stridori.
Povere anime
che migrano verso il
nulla.
Lo spavento
Dio
di queste profondità
cieche
di questa gente che non
ha avuto
lo splendore delle tue
redini.
Perché tu non sai
Padre
cosa vuol dire
sedere alla Tua destra
in veste di re.
Un re mite ma non
codardo
che fa da intermediario
tra la tua collera
divina
e la lussuria e la
miscredenza dell'uomo.
Io
che sono giusto
amo l'uomo
e ti chiedo perdono
attraverso questa lenta
agonia
che dura da secoli
per il mondo.
Ecco, Signore, io ti
rendo il mio spirito
in forma di bianca
colomba
che volerà verso il
cielo.
E non altrimenti
Tu hai costruito la pace
se non con gli inguini
di un uccello
che porta l'ulivo alle
tue labbra.
Padre
io risorgerò
e siederò alla Tua
destra.
|
Mistica d'amore
- MAGNIFICAT
- UN INCONTRO CON
MARIA
riunisce cinque opere di
ispirazione religiosa
composte da Alda Merini
fra il 2000 e il 2007,
racconti poetici che
hanno per protagonisti
le figure fondamentali
della fede cristiana. Le
pagine di "Corpo
d'amore" indagano
l'enigma di Gesù e il
potere del suo amore per
gli uomini, "fiamma che
sciolse tutti i
ghiacciai
dell'universo".
Riflessioni riprese nel
"Poema della croce", al
centro del quale si
staglia il teatro della
crocifissione, il luogo
terribile dove il dolore
di Dio e quello
dell'uomo convergono e
la pietà e la speranza
sembrano bandite per
sempre. In "Magnificat",
una Vergine Maria
fragile e umanissima
rivive il suo
smarrimento di fronte al
mistero della divinità
del figlio e, in
"Cantico dei Vangeli",
Pietro, Giovanni, Giuda,
Filato, Maria Maddalena
intessono con Gesù un
dialogo intenso,
ciascuno con accenti
diversi - pensosi,
drammatici o intimi. In
"Francesco", infine, il
santo di Assisi
ripercorre, in un
monologo che è a un
tempo confessione e
preghiera, le tappe
fondamentali della sua
vita, dalla rinuncia ai
beni del padre
all'attesa della morte.
Ne risulta un unico
canto di amore mistico,
dove poesia e
professione di fede si
intrecciano in versi di
potente suggestione e
grande forza espressiva.
.
Alda Merini evoca la
Vergine Madre indagando
soprattutto il suo
aspetto più umano e
femminile: la maternità.
Un'opera su una delle
figure più enigmatiche
della cristianità, che
ha appassionato scettici
e credenti di tutti i
tempi. Questo libro ci
consegna una Vergine
diversa da come eravamo
abituati a pensarla:
quella che ci viene
incontro in queste
pagine è una donna
giovane, fragile,
umanissima perché
l'autrice non ne
rappresenta la storia e
la vita, ma evoca la sua
interiorità, il suo
smarrimento il suo
stupore.
ibs.it
Maria è uno dei più
affascinanti enigmi
della cristianità:
vergine e madre, corpo
sensuale che dona la
vita e corpo spirituale
che accoglie il figlio
di Dio, intorno a lei si
sono appassionati laici
e religiosi, scettici e
credenti, e soprattutto
l'uomo semplice che
attraversa questo mondo
senza ancore sicure
contro la sofferenza e
la paura. Lei si staglia
luminosa, pudica e
silenziosa sullo sfondo
della vita di Cristo,
icona di accettazione,
amore e fede e nello
stesso tempo simbolo
eterno della femminilità
e della maternità,
concedendo solo gesti e
sguardi fuggevoli a chi
continua a interrogarsi
sul suo mistero. Come
questo libro, che ci
consegna una Vergine
diversa da come eravamo
abituati a pensarla:
quella che ci viene
incontro in queste
pagine è una donna
giovane, fragile,
umanissima, perché Alda
Merini, una delle più
grandi poetesse
italiane, non ne
rappresenta la storia e
la vita, ma evoca, con
straordinaria forza
visionaria, la sua
interiorità, il suo
smarrimento, il suo
stupore. Maria è corpo,
sangue, dolore, eppure
la sua voce sembra
provenire da uno spazio
cosmico, rarefatto,
solcato ora da
vibrazioni commosse e
ora da lampi di intensa
intimità con il lettore,
quasi a dimostrarci che
nessun mistero si può
svelare e comprendere se
non sappiamo offrigli in
cambio la nostra
autenticità. Con dieci
opere inedite di Ugo
Nespolo.
bol
.
Ella era di media
statura e di
straordinaria bellezza,
le sue movenze erano
quelle di una danzatrice
al cospetto del sole...
Se alzava le mani le sue
dita diventavano
uccelli, se muoveva i
suoi piedi pieni di
grazia la terra
diventava sorgiva. Se
cantava tutte le
creature del mondo
facevano silenzio per
udire la sua voce. Ma
sapeva essere anche
solennemente muta. I
suoi occhi nati per la
carità, esenti da
qualsiasi stanchezza,
non si chiudevano mai,
nè giorno nè notte,
perchè non volevano
perdere di vista il suo
Dio.
fb/am
Quando il cielo baciò la
terra nacque Maria.
Che vuol dire la
semplice
la buona, la colma di
grazia.
Maria è il respiro
dell'anima
è l'ultimo soffio
dell'uomo.
Maria discende in noi
è come l'acqua che si
diffonde
in tutte le membra e le
anima
e da carne inerte che
siamo noi
diventiamo viva potenza
magnificat
- un
incontro con
maria
GesU ha sofferto le
carni della donna e
dell'uomo
e sa benissimo
che il desiderio e il
piacere sono alla base
della creazione e che un
figlio non nascerA mai
se un uomo non desidera
la sua donna e se l'uomo
a sua volta non si
lascia amare dalla sua
donna.
Quindi la donna sarA Il
frumento della sua casa
- quindi la donna
sarA il pane quotidiano
- quindi la donna
sarà il male e la pietà
del male - il bene
e la pietA del bene.
Quindi la donna avrA in
sE tutte le
contraddizioni care a
GesU
- la
tenerezza e l'oblio
-
la condanna e
l'assoluzione
- il
parto e il figlio - la luce e la tenebra
AM
Il carnevale della croce
i
versi che ripercorrono
le figure salienti della
cristianità e le grandi
narrazioni evangeliche
insinuano nel discorso
spirituale una
corporeità fortissima,
che si confronta con la
più elevata tradizione
mistica, aggiungendo
quel tocco di devianza e
di pensiero paradossale
che è da sempre la cifra
esemplare della poesia
di questa autrice.
unionesarda.ilsole24ore.com
La mia religiosità è
molto pagana
Pagana e gaudente. Mi
sono sempre comportata
da grande peccatrice e
non mi sono mai pentita.
Non vado in chiesa a
mormorare, d’altra parte
le chiese sono sempre
vuote. Non prego. Ma
credo che Dio sia qui
con me. Ne avverto la
presenza, annuso il suo
odore, sento dentro di
me la pace divina.
fb/am - 2013
|
LETTERA AL PAPA -
2009
Sua Santità
Benedetto
XVI
Santo Padre, mentre La
ringrazio, La prego di
tenere conto dei
continui omaggi molto
belli fatti da alcuni
miei allievi, fra i
quali Giuliano, i quali,
pur onorandoLa, sono
assai lontani da Lei.
Noi poveri peccatori
cerchiamo di onorarLa
con disegni e preghiere,
ma non vorremmo toccare
l’ambito della superbia
in cui è facile cadere.
Grazie a Dio il
Cristianesimo trionfa ma
attenti alle false
meretrici e peccatrici
perché Dio ama i
peccatori come noi. Io
sono un guado pieno di
errori che ho fatto e di
cui mi pento. Santo
Padre ho sentito la
Terra Santa perché ho
incontrato faccia a
faccia il Signore. Io
sono vissuta nella
sporcizia, ho servito
San Francesco e avrei
voluto venire da Lei ma
me lo hanno proibito per
la mia salute e per
riguardo ad Ella.
“Peccatore come sono” ma
madre sicura che non
meritava 4 figli. Sono
belli ma non cattolici,
alcuni di loro non sanno
di essere battezzati.
Vanno a derubare la loro
mamma ma sono sempre
doni caro Santo Padre.
Questi buoni ladroni
sono la mia consolazione
e moriranno con me, con
i miei dolori. Hanno
pianto, non avevano la
mamma. Ma la mamma è
sempre stata con loro,
non li ha mai
abbandonati. Oh dolce è
stato il mio destino al
quale ho lasciato i miei
anni. Come è vera la
storia di Maddalena,
anche io come Maddalena.
Abbracci le donne sono
fredde come il ghiaccio.
Per la malattia e la
guarigione di Alda
Merini.
Ospedale San Paolo.
Milano 28 ottobre 2009
Il Sole 24
Ore - parliamoitaliano.altervista.org
-
rivistadipedagogiareligiosa.it
- 2011
.
papa francesco
cita alda merini
...
Una poetessa ha scritto
che Maria ' sapeva
essere anche
solennemente muta,
perché non voleva
perdere di vista il suo
Dio ' ...
arodiroma.it/papa-francesco-cita-alda-merini-la-potessa-aveva-intuito-le-verita-della-fede
- 2023
.
|
La parola giudica e con
ciò cerca sempre il
potere
Ma il potere è sempre
freddo
e frettoloso
|
Come vede il futuro del
mondo ?
Alla mia età cosa
vuole che le dica
..
sono alla fine.
Il mondo sta
precipitando credo sia
in mano a forze
demoniache, denaro,
vizi, droga, consumo
dell’amore come fosse
carta straccia, l’amore
vero fa gelare il sangue
e invece oggi viene
consumato in fretta
senza sentirne il
sapore.
Ai miei tempi c’era la
guerra, la povertà, ma
non siamo morti, eravamo
in un certo senso
felici, si ubbidiva al
padre, alla madre
..
oggi i genitori
sembrano assatanati,
vogliono i loro figli al
potere, alla gloria e
alla fine li rovinano.
facebook.com/persempremilano
Come vede il mondo oggi
?
Sono una
devota di
Papa Giovanni,
ma credo stiamo andando
verso la
completa distruzione.
La vita è un dono di
Dio, essa ci dà e ci
toglie. L’invidia, la
cattiveria, ma anche
l’impossibilità di
combattere queste cose,
sottraggono alla gente
parte della loro
esistenza. La gente oggi
è mossa a fare qualcosa
solo perché è costretta
ad obbedire ad un
ordine: spontaneamente è
difficile che ciò
accada, è difficile che
l’uomo obbedisca alla
sua coscienza. C’è chi
uccide e non si pente e
questo perché nessuno ha
più una guida. Tutti
dovrebbero rassegnarsi
di più, essere meno
ricchi, e ognuno
dovrebbe amare il
prossimo come fossimo
fratelli. La mia poesia
vuole essere un
messaggio divino, una
preghiera perché si
riscopra l’amore verso
gli altri.
intervista giovanni
d'
auria
- fuori da quelle
mura
Signora Merini dove
trova l’ispirazione per
scrivere
?
Ho sempre
scritto quando soffrivo.
Non ho mai riletto le
mie poesie, le scrivo di
getto.
Il Poema della Croce
l’ho scritto dopo la
degenza in ospedale. Ė
la storia di tutti i
poeti che muoiono per la
società come Cristo.
Anche Gesù ha usato la
parabola per arrivare al
cuore dell’uomo. Come
noi usiamo i versi. Ma
adesso non scrivo più.
Con immenso dispiacere
dico che la poesia non
serve a nulla, conviene
andare a sturare i
lavandini: si guadagna
di più e si pena di
meno.
La massa è ignorante e
non capisce la poesia.
Il poeta vive solo, non
cerca l’appoggio degli
altri, vive in una sua
dimensione e per questo
è più esposto alle
critiche. La gente
arriva al punto di
inventarsi le cose, fino
al punto di calunniare.
Per favore non mi parli
più di poesia. Quando
mio marito tornava a
casa dopo aver lavorato
tutto il giorno per fare
il pane a mano, mi
diceva basta non
parlarmi di pane, non lo
voglio nemmeno vedere
sulla tavola. Ebbene per
me adesso la poesia è
come il pane. Non sono
ottimista per il futuro:
manca la fiducia, la
solidarietà. E’ un mondo
di ladri e non parlo del
furto delle cose, quelle
si ricomprano; parlo del
furto della felicità. In
Italia rubano la
felicità, si è sempre
tenuti in apprensione e
in ansia. I politici
cercano di apportare
benefici solo alle
proprie famiglie, non
hanno in mente il bene
degli italiani,
non c’è il rispetto
della collettività.
intervista da voglia di
gioia - monicamelotti.it
books.google.it
.
Il senso della vita
La vita non ha senso,
anzi è la vita che ti dà
un senso,
sempre che noi la
lasciamo parlare, perché
prima dei poeti parla la
vita, dobbiamo
ascoltarla la vita.
Il poeta soffre molto di
più, però ha una dignità
che non si difende
neanche alle volte, è
bello accettare anche il
male. Una delle
prerogative del poeta,
che è anche stata la
mia, è non discutere mai
da che parte venisse il
male, l'ho accettato ed
è diventato un vestito
incandescente, è
diventato poesia, ecco
il cambiamento della
materia che diventa
fuoco, fuoco d'amore per
gli altri anche per chi
ti ha insultato
!
fb/aldamerinicamminandosulnaviglio
- da intervista
di paolo bonolis
2009
https://youtu.be/ZTalQjqLyUY
|
La
calunnia è un vocabolo
sdentato
che
quando arriva a
destinazione
mette mandibole di ferro
... La calunnia è una
logica istrionica e può
anche vertere su di noi
Del resto il più grande
calunniato è sempre
l'innocente
la vita facile - fiore
di poesia 1951-1997
|
ALDA MERINI nel CALENDARIO letterario le
fate sapienti 2009
.
Se
avess’io Se avess’io levità di una fanciulla invece di
codesto, torturato pesantissimo cuore e conoscessi la purezza
delle acque come fossi entro raccolta in miti-sacrifici
spoglierei questa insipida memoria per immergermi in te, fatto
mio uomo.
Io ti debbo i racconti piu fruttuosi della mia
terra che non dà mai spiga. e ti debbo parole come l’ape deve
miele al suo fiore. Perché t’amo caro, da sempre prima
dell’inferno prima del paradiso, prima ancora che io fossi
buttata nell’argilla del mio pavido corpo. Amore mio quanto
pesante è adducerti il mio carro che io guido nel giorno
dell’arsura alle tue mille bocche di ristoro ! Anima mia che
metti le ali e sei un bruco possente ti fa meno male l’oblio
che questo cerchio di velo.
E se
diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando
strisciavi per terra e non volevi le ali.
.
|
Io la vita l'ho goduta tutta
a dispetto di quello che altri
possono pensare Io la vita l'ho goduta
perchè mi piace anche l'inferno della vita
e la vita è spesso un inferno Per me la vita è stata bella
perchè l'ho pagata cara
.
Vedessi
com’è grande il pensiero del mare
dove il mio dolce amore oggi è andato a
pescare
vedessi com’è grande la vela del pensiero
eppure sono sola come un vecchio mistero
vedessi che coralli ci sono in fondo al mare
e lui non mi ha pescato perché doveva andare
vedessi come piango un pianto universale
un amore così bello non doveva far male.
|
AMOROSA - ALDA MERINI
CURATA DA NICOLA CROCETTI - TRA I PIÙ ATTENTI EDITORI
DI POESIA CHE HANNO AMATO E PUBBLICATO LE OPERE DELL’AUTRICE E CON PREFAZIONI
INEDITE, PRENDE IL VIA IN EDICOLA LA COLLANA ' ALDA MERINI' .
IL PRIMO VOLUME PROPONE LA RACCOLTA VUOTO D’AMORE CON LA PREFAZIONE INEDITA DEL
POETA E SCRITTORE
ALDO
NOVE .
-- QUELLA DI ALDA MERINI È STATA UNA FIGURA UNICA, NEL
PANORAMA DELLA POESIA ITALIANA . NON SOLO PERCHÉ HA TRASCESO – COSA PIÙ UNICA CHE
RARA – IL RISTRETTO CAMPO DEGLI ADDETTI AI LAVORI PER APPRODARE AL SUCCESSO
MEDIATICO, MA PERCHÉ CONTINUA A RINNOVARSI IN UN TERRITORIO LIMITE IN CUI IL
MITO DI ALDA MERINI CONTINUA A CEDERE IL PASSO ALLA POTENZA DELLA SUA OPERA E
VICEVERSA . IN LEI LA POESIA INSEGUE IL MITO CHE INSEGUE LA POESIA . ENTRAMBI
RIMANGONO, CRESCONO CON IL TEMPO . --
da
prefazione di
aldo nove
roberto galaverni - corriere.it - sett 2014 PER
ALDA MERINI .
Avendo amato, conosciuto, frequentato
una delle voci più potenti della poesia
italiana del secondo Novecento, provo
davvero ripugnanza nel vederla spesso ridotta a vacua macchinetta
generatrice di frasi da Baci Perugina . Alda
Merini donava a chiunque un pensiero . Troppi
stolti la chiamavano al telefono per estorcerle qualche frase e poi
magari farne un libretto con il marchio della “pazza della porta
accanto” . Peggio de “Le frasi di Osho” .
Purtroppo questo modo di procedere e di consumare linguaggio
funziona bene sui social, specialmente per chi di poesia non capisce
un c ... . Occorre ancora qualche anno perché venga
fatto un accurato, quanto mai complesso lavoro per separare i
capolavori che Alda ci ha donato e le frasette di ‘sta mi ...
che è pure da verificare se abbia davvero detto e/o dettato .
E sarebbe bello che quelli che ritengono poesia quattro banalità
infilate una dietro l’altra lasciassero in pace chi
alla poesia ha dedicato tutta la sua
dolorosissima, splendida vita .
P.s.: Scusate le “parolacce” . Alda ne diceva di
peggio . fb/aldo
nove -
12.2.2021
internationalwebpost.org/RILEGGENDO_POESIA:_ALDA_MERINI |
L’AMORE È SOFFERENZA, PIANTO, GIOIA, SORRISO.
L’AMORE È FELICITÀ, TRISTEZZA E TORMENTO.
NON SI AMA CON IL CUORE - SI AMA CON L’ANIMA CHE SI IMPREGNA DI STORIA, NON SI
AMA SE NON SI SOFFRE E NON SI AMA SE NON SI HA PAURA DI PERDERE.
MA QUANDO AMI VIVI, FORSE MALE, FORSE BENE, MA VIVI.
ALLORA MUORI QUANDO SMETTI DI AMARE, SCOMPARI QUANDO NON SEI PIÙ AMATO.
SE L’AMORE TI FERISCE, CURA LE TUE
CICATRICI E CREDICI, SEI VIVO.
PERCHÉ VIVI PER CHI AMI E PER CHI TI AMA. |
LA SEMPLICITÀ
È METTERSI NUDI DAVANTI AGLI ALTRI ... E NOI ABBIAMO TANTA DIFFICOLTÀ AD ESSERE
VERI CON GLI ALTRI . ABBIAMO TIMORE DI ESSERE FRAINTESI DI APPARIRE FRAGILI, DI
FINIRE ALLA MERCÈ DI CHI CI STA DI FRONTE. NON CI ESPONIAMO MAI. PERCHÉ CI MANCA
LA FORZA DI ESSERE UOMINI, QUELLA CHE CI FA ACCETTARE I NOSTRI LIMITI, CHE CE LI
FA COMPRENDERE DANDOGLI SENSO E TRASFORMANDOLI IN ENERGIA IN FORZA APPUNTO . IO
AMO LA SEMPLICITÀ CHE SI ACCOMPAGNA CON L’UMILTÀ . MI PIACCIONO I BARBONI . MI
PIACE LA GENTE CHE SA ASCOLTARE IL VENTO SULLA PROPRIA PELLE SENTIRE GLI ODORI
DELLE COSE CATTURARNE L’ANIMA . QUELLI CHE HANNO LA CARNE A CONTATTO CON LA
CARNE DEL MONDO . PERCHÉ LÌ C’È VERITÀ LÌ C’È DOLCEZZA LÌ C’È SENSIBILITÀ LÌ C’È
ANCORA AMORE .
fb/am |
L’ORDINE
IN CASA MIA C’È, MA NESSUNO LO VEDE. NOTANO TUTTI UN AVVINCENTE DISORDINE, MA NON OSANO DIRLO PERCHÉ SI SENTONO ANCHE MALE. CON IL MIO DISORDINE DEL RESTO HO GUARITO MOLTE NEVROSI. LA PERSONA CHE RESISTE PER ALMENO DUE ORE IN CASA MIA È GIÀ SULLA VIA DELLA GUARIGIONE.
SE NE VANNO TUTTI SCONVOLTI MA FELICI, RISCOPRONO FINALMENTE LE STRADE PULITE, I BAR LECCATI, I RISTORANTI FRESCHI E I CONVENEVOLI DELLE CENETTE A DUE.
IN CASA MIA NON CI SI PUÒ MAI BACIARE, TRA L’INNAMORATO E ME C’È SEMPRE A DIVIDERCI UNA GROSSA COLOMBA DI PASQUA, UN DESSERT ROVESCIATO SUL TAVOLO.
MIA FIGLIA DICE CHE SONO DISORDINATA PERCHÉ HO PAURA D’AMARE. CREDO CHE ABBIA RAGIONE.
am
|
DI SE STESSA
ALDA MERINI È UNA GRAN BELLA CREATURA. BELLA
DAL PUNTO DI VISTA UMANO. IO CREDO DI AVERE MOLTE BELLE DOTI, MOLTE BELLE
QUALITÀ UMANE; SOLO CHE UNA COSA CHE MI ANGOSCIA È LA MIA SALUTE CHE È SEMPRE
STATA UN PO’ PRECARIA FIN DALL’INFANZIA. PERCHÉ SONO ANCHE MOLTO ESUBERANTE MA
SPESSO VENGO ARCHIVIATA DALLE MALATTIE, MAGARI DA DELLE INDISPOSIZIONI LEGGERE,
ALLORA SONO PORTATA A DRAMMATIZZARE, MI ABBATTO QUANDO NON STO BENE.
2007
fb/am |
la cattiveria e degli sciocchi
di quelli che non hanno ancora capito
che non vivremo in eterno
...
CI SONO ADOLESCENZE CHE SI INNESCANO A 90 ANNI
*
ELOGIO ALLA MORTE
SE LA MORTE FOSSE UN VIVERE QUIETO
UN BEL LASCIARSI ANDARE
UN'ACQUA PURISSIMA E DELICATA
O DELIBERAZIONE DI UN VENTRE
IO MI SAREI GIÀ UCCISA.
MA POICHÉ LA MORTE È MURAGLIA
DOLORE, OSTINAZIONE VIOLENTA
IO MAGICAMENTE RESISTO.
CHE TU MI COPRA DI INSULTI
DI PEDATE, DI BACI, DI ABBANDONI
CHE TU MI LASCI E POI RITORNI SENZA UN PERCHÉ
O SENZA VARIARE DI SENSO
NEL LARGO DELLE MIE GINOCCHIA
A ME NON IMPORTA PERCHÉ TU MI FAI VIVERE
PERCHÉ MI RIPARI DA QUEL GORGO
DI INAUDITA DOLCEZZA
DA QUEL MIELE TUMEFATTO E IMPRECISO
CHE È LA MORTE DI OGNI POETA.
https://youtu.be/Vn5wg0c3wsQ
- legge AM
|
BISOGNA ESSERE SANTI
PER ESSERE ANCHE POETI
DAL GREMBO CALDO D'OGNI NOSTRO GESTO
D'OGNI NOSTRA PAROLA CHE SIA SOBRIA
PROCEDERÀ LA LIRICA PERFETTA
IN MODO NECESSARIO ED ISTINTIVO.
NOI CI PERDIAMO A VOLTE ED AFFANNIAMO
PER I VICOLI CIECHI DEL CERVELLO
SBRICIOLATI IN MIRIADI DI ESSERI
SENZA VITA DUREVOLE E COMPLETA
NOI CI PERDIAMO A VOLTE NEL PECCATO
DELLA DISCONOSCENZA DI NOI STESSI.
MA CON UN GESTO CALMO DELLA MANO
CON UN GUARDAR 'VOLUTAMENTE' BUONO
NOI CI POSSIAMO SEMPRE RICONDURRE
SULLA STRADA MAESTRA CHE LASCIAMMO
E NULLA È PIU FECONDO E PIU STUPENDO
DI QUESTO TEMPO DI CONCILIAZIONE.
2 DICEMBRE 1948 - INEDITO AL 2014
santi e poeti 1931-2009 - tre poesie
inedite - pag 23
prima poesia di alda merini
seconda : il gobbo - 22.12.1948
|
AMAMI
FINCHÈ SENTIRAI IL CALORE
DI UNA FIAMMA TREMULA
CHE SEMPRE ARDE
DIFENDENDOSI DAI VENTI DI SCOGLIERA.
SONO UN PENSIERO
CHE NON VUOLE MAI
LEGARE LE TUE MANI
LIBERE NEL MONDO
ANCHE SE VORREI
CHE FOSSERO SOLO MIE.
AMAMI
ORA CHE NON HO PAROLE
PER FARTI INNAMORARE
DEI MIEI SILENZI
PIENI DI GIOIA,
CHE NON POTRAI VEDERE.
AMAMI ANCORA
SARANNO SOLO GLI OCCHI
A DIRTI LA MIA PASSIONE
E LE MIE LABBRA
A RACCONTARTI
COSE DIFFICILI DA DIRE.
SAREMO NOI, UN GIORNO FORSE
AD ABBRACCIARE SOLO I PROFUMI DEI NOSTRI CORPI
SENZA PAURA
CHE L’ASSENZA DIVENTI UNA COSA VERA. |
MARE
CHE IO DOMINO COL PENSIERO MI HAI NASCOSTO MILLE
BUGIE E TANTE VERITÀ UN GIORNO D’APRILE È ESPLOSA UN’ONDA CHE
AVREI VOLUTO BACIARE COME UN ANIMALE FUGGE DAVANTI AL FUOCO IO SONO
FUGGITO DA TE. HO LASCIATO IL MARE PER LA TERRA E LA TERRA PER IL
MARE, HO LASCIATO IL MARE PER LA TERRA E LA TERRA PER IL MARE E HO
SBAGLIATO TUTTO PERCHÈ NON ESISTONO NÈ OMBRE NÈ LUCI MA SOLO IL
NOSTRO BREVE PENSIERO MA SOLO IL NOSTRO BISOGNO D’AMORE
IL NAVIGLIO
MI VUOLE ANCHE DI NOTTE COME LUCCIOLA APPESA SUI
PILONI VUOLE CHE CANTI LE LATRINE E I BAR FUMOSI DEI MIEI PONTI ED
IO, MALGRADO TUTTO CANTO UN POETA CHE È RISORTO DALLE CENERI INERMI DI
UN PECCATO: NON DIMENTICO MAI QUESTO DOLORE DI ESSERE SGRADITA ALLA
MIA GENTE
ipotenusa d’amore 1992 - canto milano 2007
|
|
LA SALUTE NON HA MAI PRODOTTO NIENTE
L'INFELICITÀ È UN DONO
IO MANGIO SOLO PER NUTRIRE IL DOLORE
LA PREPARAZIONE ALLA MORTE DURA UNA VITA
INTERA
una vita vissuta tra follia e poesia - 17.10.1995
- pag 47 - corriere sera - wikiquote.org
.
CONFERMATO IL VITALIZIO BACCHELLI
HANNO PARTECIPATO ALL'APPELLO
POLITICI E POETI ... TRA I QUALI :
MARIO LUZI -
MARIA LUISA SPAZIANI
.
ALDA MERINI ALLEGO' QUESTA POESIA
ALLA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO PER IL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DINI . sandro marucci - articolo21.org - 2017 |
Oh Italia forte e generosa
un tempo signora del
passato Italia mia naturale madre presso cui piango
a volte per il destino dei maggiori poeti Italia piena
di sangue e d’amore madre mia privilegiata dal suono
dal colore dall’ombra io, tua figlia degenere che ho
tanto sospirato e amato per averti nel cuore per
difendere il tuo sacro volto adesso ringrazio
i tuoi
figli al governo che tendono una mano al poeta che è
un fiore delicato.
|
. AL PICCOLO MUSEO DELLA
POESIA DI PIACENZA UNA POESIA INEDITA ED UN MANOSCRITTO DI
ALDA MERINI - OFFERTI DALLA FIGLIA EMANUELA .
https://youtu.be/uxNPj6IzdaQ
- 2020 . |
Quiètati erba dolce
che sali dalla terra
non suonare la tenera armonia
delle cose viventi
mordi la tua misura
perché il mio cuore è triste
non può dare armoni a.
Quiètati erba verde
non salire sui fossi
col tuo canto di luce
oh rimani sotterra
nuda dentro il tuo seme
com’io faccio e non do
erba di una parola .
la terra santa 1984
aldamerini.it
Vogliono rubare la mia solitudine
quel dente avvelenato che mi
morde il cuore da sempre. Vogliono rubare il ricordo di
mille amori e duemila ritrovamenti. Vogliono rubare
tutto il mio pianto e malgrado tutto continuo a ridere
continuo a mentire
Ovunque tu sia
ovunque tu, immeritatamente mi
guardi ovunque tu stabilisca io abbia una casa
fosse pure una prigione grigia io so che da qualsiasi
pietra tu puoi far scaturire un fiore nel perimetro
della mia mente
|
Le
persone capitano per caso
nella nostra vita ma non a caso. Spesso ci riempiono
di insegnamenti. A volte ci fanno volare alto altre ci
schiantano a terra insegnandoci il dolore … donandoci
tutto portandosi via tutto lasciandoci niente
Quanto ti ho amato …
tu non lo saprai mai : molto
più dell’ape che punge il suo fiore molto più della
pioggia che bagna il pineto . Ti ho amato forse se
mi è lecito dirlo più di quanto Dio ami l’uomo . E
per amarti meglio avrei voluto essere bella come il
silenzio o come una sfera di stelle . Ma le mie
proprietà erano miserevoli e tremavo tremavo di
passione senza potertelo dire .
O poesia non
venirmi addosso
sei come una montagna pesante
mi schiacci come un moscerino
poesia, non schiacciarmi
l’insetto è alacre e insonne
scalpita dentro la rete
poesia, ho tanta paura non
saltarmi addosso, ti prego
poesie per charles – inedite sino
al 1991
|
Ogni madre
congeda il proprio figlio al momento della nascita e gli dà
vita propria affinché possa diventare artista pensatore,
creatore, uomo
fb/indaginesuam
. Le madri
Se tua madre sapesse amore mio che io mi
sto traslando per amore diventerebbe la più cieca Erinni del
creato, che io sono tua madre ma se tua madre amore mio perfetto
sapesse tutto il male che ho patito e che i poeti non invecchian
mai allora le due madri innamorate l’una di Fedra e l’altra di
Edipo si alzerebbero dritte dalla tomba a piangere due parti.
premio poesie di bacchereto 1991 - incisa su pietra 2021 dal comune
di carmignano .
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QUATTRO
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altri autori
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