On the road è un romanzo da leggere
Sin dalla sua uscita - 5.9.1957
- ha avuto un successo che
nessuno si aspettava rendendolo un libro di culto di cui tutti dovrebbero averne
una copia nella propria libreria. Uno di quei libri come “100 anni di
solitudine”, “Addio alle armi”, “La casa degli spiriti” o “Dottor Zivago” che
aiutano il lettore a capire la vita e la letteratura.
Un libro appassionante soprattutto per noi italiani che non siamo abituati agli
spazi sconfinati, al fatto che per attraversare il proprio Stato ci vogliano
giorni e giorni di marcia ininterrotta su fiammanti auto anni ’40 che sfrecciano
senza fermarsi, alla descrizione di un’America rurale ma già in boom economico.
andrea iurato - termometropolitico.it
-
raicultura.it/Jack-Kerouac
.
Dean era arrivato fresco fresco a New
York la sera prima con Marylou, una ragazza bella e vivace. Erano scesi dal
Greyhound alla 50 Strada, erano entrati nel primo locale girato l’angolo per
mangiare qualcosa e si erano ritrovati da Hector, e da allora in poi il
locale di Hector era diventato per Dean un simbolo importante di New York.
Avevano speso un bel po’ di soldi in fantastiche paste glassate e bignè alla
panna.
.
Cos'è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle
persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e
disperdersi ? ... È il mondo
troppo grande che ci sovrasta, è l'Addio. Ma
intanto, ci si proietta in avanti verso una nuova, folle avventura sotto il
cielo.
Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro
restano indietro sulla pianura finché le si vede appena come macchioline che
si disperdono ? .... E' il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l'addio.
Ma noi puntiano avanti verso la prossima avventura sotto i cieli.
.
Guardai su verso il cielo oscuro e pregai Dio che
mi concedesse maggior fortuna nella vita e una migliore possibilita di far
qualcosa per la gente che amavo. Lassù nessuno badava a me.
.
Camminavo nella sera piena di lillà con
tutti i muscoli indolenziti in mezzo alle luci della 27a Strada nella Welton
nel quartiere negro di Denver, desiderando di essere un negro, sentendo che
quanto di meglio il mondo di bianchi ci aveva offerto non conteneva
abbastanza estasi per me, e neppure abbastanza vita, gioia, entusiasmo,
oscurità, musica, né notte sufficiente .
Mi fermai a una piccola baracca dove un uomo vendeva
peperoni rossi caldi in cartocci di carta; ne comprai un po’ e li mangiai,
passeggiando per le buie strade misteriose .
Desiderai di essere un messicano di Denver, o persino
un povero giapponese stremato dal lavoro, tutto fuorché quel che così
tristemente ero, un ‘uomo bianco’ disilluso .
.
... ... perché non andare in Italia? - Ma certo -
disse Dean, e poi si rese conto che facevo sul serio e mi guardò con la coda
dell’occhio per la prima volta, poiché in passato non mi ero mai impegnato
per quel che riguardava la sua travagliata esistenza, e quella era
l’occhiata di un uomo che soppesava le sue probabilità di vincita all’ultimo
momento prima della scommessa. Nei suoi occhi c’erano trionfo e insolenza,
uno sguardo diabolico, e non li distolse più dai miei per lungo tempo. Io lo
guardai a mia volta e arrossii.
.
Dissi a Terry che me ne andavo
. Lei ci aveva pensato tutta la
notte ed era rassegnata . Mi
baciò senza emozione nel vigneto e si allontanò lungo un filare
. Dopo una dozzina di passi ci
girammo, perché l'amore è un duello,
e ci guardammo per l'ultima volta
.
.
La prima volta che incontrai Dean fu poco
tempo dopo che mia moglie e io ci separammo. Avevo appena superato una seria
malattia della quale non mi prenderò la briga di parlare, se non che ebbe
qualcosa a che fare con la triste e penosa rottura e con la sensazione da parte
mia che tutto fosse morto.
...
Con l'arrivo di Dean Moriarty ebbe inizio quella parte
della mia vita che si potrebbe chiamare la mia vita lungo la strada. Prima di
allora avevo sempre sognato di andare nel West per vedere il continente, sempre
facendo piani vaghi e senza mai partire. Dean è il tipo perfetto per un viaggio
perché nacque letteralmente sulla strada.
.
Pensa se tu e io avessimo una macchina da sogno così che cosa non potremmo fare
. Lo sai che c'è una strada che va dritto
fino al Messico e oltre fino al Panama ?
... E forse addirittura fino in fondo all'America del Sud dove gli
indiani sono alti più di due metri e mangiano cocaina sulle falde delle
montagne ?
Sì ! Tu e io Sal - esploreremo
il mondo intero con un'automobile così perché amico in fondo la strada è fatta
apposta per farci girare il mondo.
Non c'è altro luogo cui possa arrivare . no
?
.
Decisi infine di
nascondermi dal mondo insieme con lei ancora per una notte e che il
mattino andasse pure all’inferno.
.
Di là dalle vie luccicanti c’era il buio e, oltre il buio, il west.
Dovevo andare
.
Beyond the glittering street was
darkness, and beyond the darkness, the West . I had to go .
.
Stavamo sdraiati sulla schiena guardando il soffitto e chiedendo che cosa avesse
combinato Dio quando aveva fatto la vita così triste.
.
Los Angeles è la più deprimente città d’America .
New York è fredda da morire nell’inverno ma in alcune strade c’è in fondo un
senso rude di cameratismo. Los Angeles è una giungla.
.
Mescolavamo le nostre anime sempre più intimamente finché sarebbe stato
estremamente difficile dirci addio.
.
tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo
abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra
unica e nobile funzione nel tempo, andare.
II – cap 6
scrosciar di musica col sax-tenore ch’era in stato di
grazia e tutti lo sapevano. Dean si stava afferrando la testa fra la folla, ed
era una folla di pazzi. Stavano tutti a incitare il sassofonista, con urli e
stralunar d’occhi, perché tenesse duro e continuasse, e lui si sollevava sulle
ginocchia e si abbassava di nuovo col suo strumento, lanciandolo alto in un
chiaro grido sopra il furore.
III - cap 4
Sai, amico, quel sax l’aveva afferrata, quella COSA: una
volta che l’ha trovata, non se l’è lasciata più scappare; non ne ho mai visto
uno che sapesse tenere una nota come lui.
Io volli sapere che cosa volesse dire quella COSA.
Ah, be’… Dean rise. Adesso mi stai chiedendo l’im-pon-de-ra-bi-le …
III – cap 5
non riuscivo a raffigurarmi questo viaggio. Era fantastico
quanto nessun altro. Non si sarebbe più andati in direzione Est-Ovest, ma verso
il magico Sud …
Amico, questo sì che ci farà finalmente raggiungere quella COSA !
IV – cap 3
atuttascuola.it
libriantichionline.com/sulla_strada
- 2021
...
E per un istante raggiunsi l'estasi
che avevo sempre desiderato conoscere: consisteva nell'entrare di netto
nelle ombre eterne superando il tempo cronologico e nell'osservare
stupefatto da lontano lo squallore del regno mortale, nella sensazione della
morte che mi incalzava spingendomi ad andare avanti, con un fantasma alle
spalle che la incalzava a sua volta, e correvo verso un trampolino dal quale
si tuffavano gli angeli per lo volare nello spazio sacro del vuoto della
non-creazione, nel potente e inconcepibile fulgore che si sprigionava dalla
luminosa Essenza della Mente, con gli innumerevoli regni dell'oblio che si
aprivano nel magico firmamento del paradiso. Sentivo un rombo
indescrivibile, un fragore che non era nelle mie orecchie ma dappertutto, e
non aveva niente a che fare con il suono. Mi resi conto di essere morto e
rinato innumerevoli volte, senza ricordare, perchè la transizione dalla vita
alla morte alla vita è così facile d eterea, una magica azione per nulla,
come addormentarsi e svegliarsi un milione di volte, la totale casualità e
la profonda ignoranza di tutto ciò.
...
Una sera che era a cena a casa mia – aveva già quel lavoro da posteggiatore a
New York – Dean mi arrivò alle spalle mentre scrivevo rapidamente a macchina e
disse: 'Dai, amico, fa’ in fretta, quelle ragazze non ci aspetteranno in
eterno'.
...
Io dissi : ' Calma, un attimo, sarò da te appena avrò finito questo capitolo '. Ed
era uno dei capitoli migliori del libro. Poi mi vestii, e via tutti e due a New
York dove ci aspettavano quelle ragazze. Mentre attraversavamo in autobus lo
strano vuoto fosforescente del Lincoln Tunnel, gomito a gomito, agitavamo le
dita e parlavamo a voce alta ed eccitata, e io stavo cominciando ad andare su di
giri come Dean. Lui era soltanto un ragazzo tremendamente eccitato dalla vita,
un imbroglione, certo, ma solo perché aveva quest’ansia di vivere e di
mescolarsi a gente che altrimenti non gli avrebbe prestato la minima attenzione.
Stava cercando di imbrogliare anche me, lo sapevo (vitto, alloggio, lezioni di
scrittura eccetera), e lui sapeva che io sapevo (questa è sempre stata la base
del nostro rapporto), ma non me ne importava niente e stavamo bene insieme;
niente dispetti, niente smancerie; ci giravamo intorno in punta di piedi come
nuovi, teneri amici. Cominciavo a imparare da lui tanto quanto lui probabilmente
imparava da me. Riguardo al mio lavoro diceva: 'Continua così, tutto quello che
fai è fantastico' .
Mentre scrivevo, mi stava alle spalle, leggeva e gridava: 'Ecco ! Proprio così ! Wow ! Ragazzi, che roba !'
e 'Incredibile !'
e si asciugava
la faccia con il fazzoletto. 'Ragazzi, wow, ci sono tante cose da fare, tante
cose da scrivere! Come si fa anche solo a cominciare a metter giù tutto sulla
carta senza modificazioni restrittive e intoppi tipo inibizioni letterarie e
terrori grammaticali … '
'Proprio
così, amico, parole sante.' E vedevo una specie di bagliore sacro lampeggiare
dalla sua eccitazione e dalle sue visioni, descritte in modo tanto torrenziale
che la gente in autobus si girava a guardare 'quel pazzo scatenato'. Nel West
aveva passato un terzo del tempo a giocare a biliardo, un terzo in galera, e un
altro terzo in biblioteca. L’avevano visto correre per le strade d’inverno, a
testa scoperta, con le braccia cariche di libri, diretto alla sala da biliardo,
o arrampicarsi sugli alberi per entrare nella soffitta di un amico e passare
giornate intere a leggere o a nascondersi dalla polizia.
...
"Che cosa vuoi dalla vita ?" le chiesi, ed era
una cosa che chiedevo sempre alle ragazze.
"Non so" disse lei "mi basta
continuare a fare la cameriera e tirare avanti." Sbadigliò.
Le misi una mano sulla bocca e le dissi di non sbadigliare. Cercai di
spiegarle la mia ansia di vivere e le cose che avremmo potuto fare insieme,
e mentre parlavo sapevo che me ne sarei andato da Denver di lì a due giorni.
Lei si girò stancamente dall'altra parte. Restammo sdraiati
sulla schiena a guardare il soffitto e a chiederci cosa avesse avuto in
mente Dio quando aveva fatto la vita così triste. Facemmo
vaghi progetti di incontrarci a Frisco.
...
Nel luglio del 1947, con circa cinquanta dollari risparmiati sul sussidio di
reduce, mi preparai a partire per la costa occidentale. Il mio amico Remi
Boncoeur mi aveva scritto da San Francisco invitandomi a imbarcarmi con lui su
un transatlantico che faceva il giro del mondo. Giurava che sarebbe riuscito a
farmi assumere in sala macchine. Io gli risposi dicendo che mi sarebbe bastato
un vecchio mercantile purché potessi fare un bel giro nel Pacifico e tornare a
casa dalla zia con abbastanza soldi da mantenermi mentre finivo il libro. Lui
scrisse che aveva una baracca a Mill City e che avrei avuto tutto il tempo che
volevo per scrivere
laggiù, mentre sbrigavamo le formalità d’imbarco. Viveva con
una ragazza di nome Lee Ann; diceva che era una cuoca fantastica e che tutto
sarebbe andato a meraviglia. Remi era un vecchio amico dei tempi di scuola, un
francese cresciuto a Parigi e un vero matto: ancora non sapevo quanto matto. E
così si aspettava di vedermi arrivare entro una decina di giorni. La zia era
assolutamente d’accordo sul mio viaggio nel West; diceva che mi avrebbe fatto
bene, che avevo lavorato troppo tutto l’inverno, sempre chiuso in casa; non
protestò nemmeno quando le dissi che avrei dovuto fare un po’ di autostop. La
sola cosa che voleva era che tornassi tutto intero. E così una mattina lasciai
il mio grosso manoscritto rimasto a metà sulla scrivania, piegai le comode
lenzuola del mio letto per l’ultima volta, presi la borsa di tela nella quale
avevo messo poche cose essenziali e partii per l’Oceano Pacifico con quei
cinquanta dollari in tasca.
...
Così in America quando il sole va giù e io siedo sul
vecchio diroccato molo sul fiume a guardare i lunghi, lunghissimi cieli
sopra il New Jersey e avverto tutta quella terra nuda che si svolge in
un’unica incredibile enorme massa fino alla Costa Occidentale, e tutta
quella strada che va, tutta la gente che sogna nell’immensità di essa, e so
che nello Iowa a quell’ora i bambini stanno certo piangendo nella terra in
cui lasciano piangere i bambini, e che stanotte usciranno le stelle, e non
sapete che Dio è l’Orsa Maggiore?, e la stella della sera deve star
tramontando e spargendo il suo fioco scintillio sulla prateria, il che
avviene proprio prima dell’arrivo della notte completa che benedice la
terra, oscura tutti i fiumi, avvolge i picchi e rimbocca le ultime spiagge,
e nessuno, nessuno sa quel che succederà di nessun altro se non il desolato
stillicidio di diventar vecchi, allora penso a Dean Moriarty, penso persino
al vecchio Dean Moriarty, il padre che mai trovammo, penso a Dean Moriarty.
...
Una volta bussai alla porta del suo - di Old Bull Lee
- appartamento negli slum della 60a Strada, a New York, e lui venne
ad aprire con una bombetta in testa, un gilet senza niente sotto e un paio di
pantaloni lunghi a righe, da baro; aveva in mano un pentolino con dei semi di
canapa e stava cercando di pestarli per metterli nelle sigarette. Aveva anche
fatto un esperimento con uno sciroppo per la tosse alla codeina: l’aveva fatto
bollire fino a ridurlo a una poltiglia nera, ma non aveva funzionato. Passava
lunghe ore coi libri di Shakespeare in grembo: il «Bardo Immortale», lo
chiamava. A New Orleans aveva cominciato a passare lunghe ore in compagnia dei
codici Maya, e anche quando parlava con gli amici teneva il libro aperto in
grembo. Una volta avevo detto: 'Cosa ci succederà quando moriremo?' e lui aveva
risposto: 'Quando si muore si muore, ecco tutto'.
...
Al tramonto rimasi a schiarirmi la gola sul fiume
Kanawha e a Charleston, nel West Virginia, camminai nella notte montanara; a
mezzanotte Ashland, nel Kentucky, e una ragazza solitaria sotto la tettoia
di un teatro chiuso . Il buio e misterioso Ohio, e Cincinnati all’alba. Poi
di nuovo i campi dell’Indiana, e St. Louis avvolto come sempre dalle sue
grandi nuvole nelle vallate, al pomeriggio. La ghiaia fangosa e i tronchi
del Montana, i piroscafi sfasciati, le vecchie insegne, l’erba e i cordami
sul fiume. Il poema senza fine. Di notte il Missouri, i campi del Kansas, le
mucche notturne del Kansas nei segreti spazi aperti, paesi di rimorchi con
un mare ad ogni fine di strada; l’alba in Abilene . I prati del Kansas
orientale diventano le alture del Kansas occidentale che si arrampicano su
per le colline della notte del West .
...
Avevo fatto tredicimila chilometri in giro per il
continente americano ed ero di ritorno a Times Square; e proprio nel mezzo
di un’ora di punta, per di più, a guardare con i miei occhi resi innocenti
dalla strada l’assoluta pazzia e il fantastico andirivieni di New York con i
suoi milioni e milioni di uomini che si prendono a gomitate all’infinito fra
loro per un dollaro, il pazzo sogno: afferrare, prendere, dare, sospirare,
morire, solo per poter essere sepolti in quell’orribile necropoli dietro a
Long Island City. Le alte torri del paese : l’altro limite del paese, il
luogo dov’è nata l’America del Dollaro . Stetti fermo a un
ingresso della metropolitana cercando di farmi venire il coraggio
sufficiente a raccogliere una bella cicca lunga, e tutte le volte che mi
chinavo una gran folla mi scorreva attorno e me la toglieva dalla vista, e
finalmente fu calpestata .
...
sapevano che eravamo in bolletta e non avevamo
parenti lungo la strada o qualcuno cui telegrafare per i soldi . I
poliziotti americani sono in una stato di guerra psicologica contro quei
cittadini che non riescono a impressionarli con documenti importanti e con
minacce . È un corpo di polizia vittoriano; fa capolino da
cadenti finestre e pretende di indagare su tutto, ed è capace di fabbricare
crimini se non ne esistono tali da soddisfarli . '
Nove parti di delitto, una di noia diceva Luis-Ferdinande Céline. '
dean
era talmente furioso che voleva tornare in virginia e ammazzare il
poliziotto non appena avesse avuto una pistola .
...
Tutto si stava confondendo. Tutto stava andando in malora. Sapevo che la mia
storia con Lucille non sarebbe durata a lungo. Lei mi voleva diverso, mi voleva
come piaceva a lei. Era sposata con uno scaricatore di porto che la trattava
male. Io l’avrei sposata, se avesse divorziato, e avrei preso anche la bambina
piccola e tutto il resto; ma non c’erano nemmeno i soldi per il divorzio, e
l’intera storia era senza speranza.
E poi Lucille non mi avrebbe mai capito, perché
a
me piacciono troppe cose, e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a
correre da una stella cadente all'altra finché non precipito. Questa è la
notte, e quel che ti combina. Non avevo niente da offrire a nessuno, eccetto
la mia stessa confusione .
II cap 4
Besides
which, she would never understand me because
I like too many things and get all
confused and hung-up running from one falling star to another till i drop.
This is the night, what it does to you . I had nothing to offer anybody
except my own confusion ...
...
Noi due insieme, Sai, potremmo girare il mondo intero con una macchina come
questa perché è chiaro, amico mio, basta seguire la strada e prima o poi si fa
il giro del mondo. Non può finire in nessun altro posto, no?
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