DARIO LUIGI ANGELO FO
. ma che aspettaTE a batterci le mani . MISTERO BUFFO . GRAMMELOT . NOBEL . BIBLIOGRAFIA . |
mi ritengo molto creativo e un pò matto
Ho scoperto su di me che la pazzia è contro il luogo comune
la banalità - l'ovvio - il risaputo
Cancella il principio per cui ognuno pensa di essere
il punto focale della propria vita e di quella degli altri
intervista - che tempo che fa - 2015
2020
TEATRO - di df e fr -
2018
guanda ripubblica tutte le opere di dario fo e franca rame
. Darwin: ma siamo scimmie da parte di padre o di madre ?
. HIJOS DE DARWIN ! - trad spagnolo
2017
IL BARBAROSSA E LA BEFFA DI ALESSANDRIA - POSTUMO
QUASI PER CASO UNA DONNA - cristina di svezia - POSTUMO
2016
DARIO E DIO - FO+MANIN
+ 2021
2015
RAZZA DI ZINGARO
STORIA PROIBITA DELL'AMERICA - FO E ALTRI
AUTORI
NUOVO
MANUALE MINimo DELL'ATTORE - FO+RAME
un uomo bruciato vivo - FO+CAZACU
c'era un re pazzo in danimarca
2014
CIULLA - IL GRANDE
MALFATTORE - FO+SCIOTTO
UNA
CALLAS DIMENTICATA - FO+RAME
Lucrezia Borgia
- LA FIGLIA DEL PAPA
2013
il grillo canta sempre al tramonto
+grillo+casaleggio
UN CLOWN VI SEPPELLIRA +MANIN
2012
IL PAESE DEI MISTERI BUFFI
2011
FABULAZZO OSCENO
RUZZANTE
DIO E NERO
IL BOCCACCIO
2010
ARLECCHINO
L'OSCENO E' SACRO
CORREGGIO CHE DIPINGEVA APPESO AL CIELO
f.fellini d.fo. disegni geniali
2009
LA BIBBIA DEI VILLANI
SANT'AMBROGIO E L'INVENZIONE DI MILANO
UNA VITA ALL’IMPROVVISA
GIOTTO o non giotto
IL CORREGGIO
2008
L'APOCALISSE RIMANDATA
SOTTO PAGA NON SI PAGA
L'AMORE E LO SGHIGNAZZO
MICHELANGELO
2007
LA VERA STORIA DI RAVENNA
lezione sul cenacolo
tegno nelle mani occhi e orecchie
gesu e le donne
IL MONDO SECONDO FO
2006
bello figliolo che tu se raffaello
HO VISTO UN RE
SFIDA AL
QUADRATO
IL MANTEGNA
IMPOSSIBILE
unilibro -
bol - ibs
2005
2004
Morte accidentale di un anarchico. 2 atti
2003
2002
50 ANNI STORIA ITALIANA A TEATRO
2001
Mistero buffo + videocassetta
1999
JOHAN PADAN
1994
TOTO'
1992
FABULAZZO
1990
DIALOGO SU TRAGICO FOLLIA RAGIONE
1987
MANUALE MINIMO DELL'ATTORE
SANT'AMBROGIO E L'INVENZIONE DI MILANO
New York
La Luna e la voce + DVD
My First Seven Years - Plus a Few
More
Buongiorno Piemonte - it + ingl
Caravaggio al tempo di Caravaggio
Cibo per la mente - 1 e 2
L'esperienza di Villa S. Ignazio
Lavorare per progetti
Green existence
Johan
Padan
Accidental Death of an Anarchist
Battaglion Baionetta
Giochi
Vengo anch'io! No, tu no
Backgammon
Giocare e vincere a poker
Il paese dei mezaràt
ascensione di Alessandro Magno
Cenacolo di Leonardo
Lezioni di teatro + videocassetta
Ventidue cose
2000
Teatro
Cartigli infernotti e cronache
Santo jullàre Françesco + videocassetta
La vera storia di Ravenna
1998
Il diavolo con le zinne
Marino libero! Marino è innocente!
Le commedie - vol 1-12
1966-1997
principali riconoscimenti
. Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte -
1997
. Nobel per la letteratura - 1997
. laurea honoris causa Università di
Wolverhampton insieme a Franca Rame - 1999
. Premio Sonning - 1981
. Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito
Educativo e Culturale Gabriela Mistral - Cile -
2002
Per la sua indiscussa carriera artistica e
per il contributo dato allo sviluppo della cultura nazionale e
in altri paesi
. laurea honoris causa Università della
Sorbona di Parigi - 2005
. laurea honoris causa Sapienza
Università di Roma - 2006
. Laurea honoris causa in Filologia Letterature Storia -
Università degli Studi di Foggia - 2012
Col tempo, vivendo e recitando un gran numero di
commedie, drammi, monologhi satirici e ballate, a mia volta mi
sono reso conto che anche per me il teatro stava diventando, in
ogni senso, giorno dopo giorno, la mia vita.
Non si trattava
più solo di mettere in scena e rappresentare storie, lazzi e
farse. Ogni sera era segnata da un incontro con un pubblico
sempre imprevedibile nel comportamento e nelle reazioni che,
all'improvviso, ti capitava di gestire.
nuovo manuale minimo dell'attore - fb/df_fr
Il Barbarossa e la beffa di Alessandria - postumo 2017
La nascita della Repubblica milanese e del gran numero di Comuni
lombardi che si costituirono dopo l'anno Mille è uno dei più
importanti fenomeni di emancipazione civile ed economica
dell'età medievale. Decisive sono state le loro battaglie contro
Federico Barbarossa, feroce nemico della loro autonomia e dei
loro ideali sociali e religiosi. Ed è proprio sul Barbarossa che
Dario Fo punta il suo occhio critico e irriverente per portare
alla luce, in questo romanzo inedito, un episodio esemplare, la
singolarissima fondazione della città di Alessandria e la lotta
che ha aperto la strada a un nuovo corso della storia d'Europa.
Cancellando la cronaca ufficiale, forse troppo attenta a non
gettare il ridicolo sul sovrano, l'autore fa spuntare dagli
archivi un'altra verità e ricostruisce la vicenda di una
«fantastica Alessandria galleggiante», capace di resistere per
mesi all'esercito più potente del mondo occidentale, e di un
imperatore con la tragicomica ossessione dell'acqua: una vicenda
in cui l'ordinaria triste ingiustizia viene ribaltata e il
tiranno, per una volta, sconfitto.
ibs - 2017
Dario Fo punta il suo occhio critico e
irriverente sul Barbarossa per portare alla luce, in questo
romanzo inedito, un episodio esemplare, la singolarissima
fondazione della città di Alessandria e la lotta che ha aperto
la strada a un nuovo corso della storia d’Europa.
fb/dariofo - 2017
QUASI PER CASO UNA DONNA - CRISTINA DI SVEZIA - POSTUMO
2017
Fuori dagli schemi, colta, curiosa. Una
figura femminile unica per i suoi tempi. Era così Cristina di
Svezia, che nel XVII secolo si circondò di intellettuali, da Cartesio a Pascal fino a Molière e che, dopo essersi convertita
al cattolicesimo, rinunciò al trono per trasferirsi a Roma. Dove
diede vita al movimento artistico che, dopo la sua morte, portò
alla fondazione dell’Accademia dell’Arcadia.
letteradonna.it - 2016
Donna
fuori dal comune, educata dal padre come un uomo, Cristina di
Svezia viene raccontata da Dario Fo, a modo suo, in «Quasi per
caso una donna», dandole voce tra documenti e teatro. Il Premio
Nobel, morto oggi a Milano, ha esaminato i testi storici,
osservato i dipinti che la ritraggono, ripreso le cronache
dell’epoca e un pò la ha anche immaginata per restituirle la sua
straordinaria unicità nel suo ultimo libro .
ladige.it - 2016
gennaio 2017 - ultimo libro di Dario
Fo - postumo
... donna fuori dal comune, ribelle,
eroina e regina "impossibile" - fo le restituisce la sua
straordinaria unicità. Amante del teatro,
dell'arte e della letteratura, nata e cresciuta in un'Europa
travolta dalla Guerra dei Trent'anni, Cristina si troverà più
volte al crocevia di questioni religiose e di potere, di
politica e di sesso, dando prova di essere una spericolata
protagonista del suo tempo. Dario Fo le dà
voce dopo aver esaminato testi storici, osservato i dipinti che
la ritraggono, ripreso le cronache dell'epoca e dopo averla un
po' anche immaginata.
Nel suo ultimo libro
rende così omaggio alle donne comprendendone a fondo la
grandezza e la particolarità.
ansa -
2016
.
«E’ maschio!»
Alla sua nascita, le dame di corte che presenziavano al
parto esplosero in un tripudio. «E’ maschio!» gridò qualcuna di
loro. «Evviva il re!» risposero le altre nobili dame.
Ma era
una notizia falsa. Di lì a poco apparve evidente che il neonato,
nonostante la corporatura robusta e qualche tratto che poteva
indurre in inganno, era una femmina, con una capigliatura subito
folta, un viso dalla carnagione un po’ scura, sana e vivace.
Pare che invece di emettere il solito pianto dopo la sculacciata
della levatrice, la bimba avesse fatto una sonora risata. Un bel
modo davvero di presentarsi, e infatti il re non si dimostrò per
nulla contrariato all’idea di avere come successore una
femminuccia, anzi. Del resto, prima che la bambina vedesse la
luce, era già stata promulgata una legge in cui si accettava
come regnante anche una femmina. Era successo mezzo secolo prima
in Inghilterra con Elisabetta I, e dopo lo scalpore che la sua
nomina aveva suscitato in tutta Europa, col tempo quella scelta
si era rivelata felice, anzi trionfale.
Cristina aveva
un’energia strabiliante. Il padre ne era talmente entusiasta che
acquistò subito un piccolo cavallo perché la figlia potesse
cavalcarlo al più presto. Il capo delle scuderie di corte gli
fece notare che la bimba era troppo piccina, ma il re non sentì
ragioni: «Vuol dire che per ora la terrò fra le braccia
cavalcando. Anche mio padre aveva fatto così con me».
Fu di
parola. Ogni mattina usciva nel grande parco del palazzo reale
con la bimba a cavalcioni sulle spalle e la portava con sé
ovunque. Alla fine della giornata la nutrice, piuttosto
contrariata, non smetteva di esclamare: «Non si può allevare una
figliola in questo modo! Mattina e sera scorrazzata fra paludi e
boschi, questa bimba diventerà un selvatico indomabile». Il re
sorrideva, di orgoglio e di gioia.
...
Quando nacqui, la
regina mia madre, che accanto a tutte le virtù del suo sesso ne
mostrava anche tutte le debolezze, era inconsolabile. Si
aspettava una creatura di bimbo e sono capitata io che non le
apparivo degna di calzare una corona. La infastidiva questo mio
essere troppo sicura di me, alla mano con ognuno e disponibile a
qualsiasi gioco, specie se imponeva capovolte e sberleffi
chiassosi. Non mi poteva soffrire e non aveva tutti i torti
perché continuavo a rimanere scura di pelle come un moretto. Si
liberò della mia presenza accettando il consiglio di mio padre
di affidarmi ad Anna Svensson, una bella donna che tempo dopo
scoprii essere stata l’amante di mio padre e che da un paio
d’anni si era maritata con un ufficiale d’alto rango dando
subito alla luce due figlioli. Mio padre la chiamava Giunone,
abbondante di latte e di tenerezze. ...
fb/df
e jf -
guanda - dariofo.it 2016/2017
Dario
e Dio -
Copia autografata
- fo/giuseppina manin -
2016 e 2021
Per i suoi 90 anni Dario Fo ci regala una
preziosa conversazione con Giuseppina Manin sul suo senso del
sacro: dalla Genesi all’Apocalisse, dall’Inferno al Paradiso,
dal Regno dei Cieli a quello degli uomini.
Maestro di teatro e di letteratura, Dario
Fo da sempre è un ateo militante, ma anche un curioso del sacro,
che ha esplorato a più riprese in molte opere, a cominciare dal
suo capolavoro, Mistero buffo.
Il sacro, la Chiesa, i santi e i fanti nel corso del
tempo sono stati non soltanto i suoi bersagli, ma i suoi
interlocutori privilegiati. Dall’immenso patrimonio dei testi
ufficiali e apocrifi, della cultura popolare, dell’arte visiva
ha tratto spunto per riletture personalissime della Bibbia e dei
Vangeli, della figura di Maria, del rapporto di Gesù con le
donne, dell’invenzione della Chiesa e delle sue tante malefatte.
Tutto questo con ironia
provocatoria, mai blasfema o irrispettosa.
E ora, arrivato ai novant’anni, Dario Fo decide di tirare
le somme della sua lunga e avventurosa esplorazione nei misteri
più o meno buffi della fede e della religiosità.
Sollecitato da Giuseppina Manin, si diverte a fare i
conti a modo suo con Dio e quel che ne consegue: dalla Genesi
all’Apocalisse, dall’Inferno al Paradiso, dal Regno dei Cieli a
quello degli uomini.
ibs - 2016
Il discorso con Dio è un pretesto per
parlare di noi, della nostra vita e di tutti i luoghi comuni che
si sono tirati fuori sia nella religione che nella tradizione
popolare. Su quello che ci racconta la Bibbia e
altre storie legate alla Bibbia stessa.
-df
mauretta capuano - ansa - 2016
.
lei crede in dio?
CREDO IN UNA PRESENZA. SE
SCENDE GIÙ IN CORTILE VEDE CHE C’È UNA FILA DI PIANTE. SOLO UNA
HA UN FIORE. È QUELLA DI FRANCA. HA DATO IL FIORE IL PRIMO
GIORNO DI PRIMAVERA.
antonella fiori - metronews.it -
2016
.
Esiste ?
. No che non
esiste .
Sicuro ?
. Non c’è, non esiste, non ci credo .
Però ...
Però cosa ?
fb/dfefr - 2021
.
Dio non lo
amo troppo, questo Papa invece sì.
Finalmente un pontefice
che considera il denaro lo sterco del diavolo”. “In questi anni
il Paese è peggiorato moltissimo, si è addormentato. Destra e
sinistra insieme: vedremo, faremo e nessuno più s’indigna.
intervista la stampa
- alberto mattioli -
.pdf
www.rainews.it/dl/rainews/sacrificio-di-Isacco-secondo-Dario-Fo
https://youtu.be/1-lnLZ-Njx4
- mi diverto a fare i conti
con dio - 57ma fiera librai bergamo - 2016
- le affinità sono tante.
della fiaba di collodi esiste tutta un'interpretazione cristologico-esoterica. in effetti i
raffronti tra i due sono tanti.
pensaci bene, tutti e due sono figli di falegnami.
entrambi sono nati in modo a dir poco strano.
gesù per intervento dello spirito santo, pinocchio da un pezzo
di legno scolpito da geppetto.
un creatore che modella la sua creatura.
- DIO GEPPETTO ?
pag 113
.
... l’idea di ritrovarmi,
dopo, con Franca in un giardino, lei e io mutati in due begli
alberi, il suo magari con le foglie dorate come erano i suoi
capelli ... sarebbe bellissimo.
Se un qualcosa dovesse
esserci dopo, vorrei che fosse così.
fb/df - dario e dio - 17.10.2016
.
PRESENTATO AL SALONE DEL LIBRO TORINO - 2016
razza di zingaro
www.rainews.it/dl/rainews/Razza-di-zingaro-Dario-Fo
-
https://youtu.be/3MIsYP5f3Po
- interviste 2016
La vera storia di un pugile sinti che da solo sfida il regime
nazista. Un romanzo commovente, un personaggio dimenticato.
- Nel 1914, nella Germania del nord, ad Hannover, un ragazzino di otto anni
di nome Johann Trollman, accompagna un amico di un anno più grande di lui
all'allenamento di boxe nella palestra della Scuola secondaria del loro
rione ...
hoepli.it - 2015
vita di Joahnn
Trollmann, detto «Rukeli» in romaní — la sua lingua, in cui vuol dire
«albero» .
Fo sceglie di raccontare Rukeli dai primi pugni in una
palestra di Hannover, a 8 anni, fino alla morte, a 36, nel campo di
concentramento di Neuengamme, nel nord della Germania, dove viene deportato
alla fine di ottobre del 1942 perché «zingaro».
corriere.it -
http://video.corriere.it/rukeli-l-artista-boxe-ucciso-nazismo
- 2016
Uno zingaro campione di boxe sfida il nazismo.
Lui è Johann Trollmann (1907-1943), pugile sinti nella Germania
nazista, il più bravo di tutti, ma c’è un particolare: è uno zingaro. La
vita di Johann comincia subito di corsa, da quando, bambino, scopre la boxe
e sale sul ring portando con sé i valori e la tradizione della sua gente, e
guadagnando strepitose vittorie, una più emozionante dell’altra, con il
pubblico (soprattutto femminile) in visibilio. Ma uno zingaro non è come gli
altri tedeschi: come può rappresentare la grande Germania alle Olimpiadi del
1928? Le strade del successo ben presto gli vengono sbarrate, il clima
politico peggiora, il nazismo travolge tutto, anche la sua vita e quella
della sua famiglia. Non importa che Johann sia il più bravo, il titolo di
campione dei pesi mediomassimi gli verrà negato, nonostante la vittoria sul
ring. Da quel momento la sua vita diventa impossibile: prima il divorzio cui
è costretto per salvare la moglie e la figlia, poi la sterilizzazione, la
guerra cui partecipa come soldato e infine il campo di concentramento e
l’ultima sfida, quella decisiva, contro il kapò, che vincerà, e per questo
sarà punito. Con la morte. Dario Fo, grazie a una ricerca meticolosa e
storicamente ineccepibile di Paolo Cagna Ninchi, ancora una volta recupera
una vicenda vera e dimenticata e la propone in una vibrante ricostruzione
narrativa alla nostra attenzione distratta: un modo efficacissimo per
parlare indirettamente del presente che non vogliamo vedere. Solo di recente
la Germania ha riconosciuto il valore e l’autenticità di questa storia
consegnando alla famiglia Trollmann la corona di campione dei pesi
mediomassimi negata a Johann ottant’anni prima.
ibs - 2015
Me l’hanno fatto capire in mille modi, un sinti non
può diventare campione in Germania. È stata una progressione studiata ad
hoc. Prima arrivo a essere uno dei migliori dilettanti e mi tagliano fuori
dalle Olimpiadi. E adesso che sono professionista mi impediscono di fare
carriera. Mi hanno incastrato, ormai.
johann trollmann
- giugno 1933
fb/df - 2016
- HO DECISO DI RACCONTARE LA STORIA DI QUESTO
GRANDISSIMO ATLETA GRAZIE ALLA SOFFIATA DI UN GERMANISTA, DI UNO CHE STUDIA
QUESTA LINGUA E CHE CONOSCE LE OPERE ANTICHE E NUOVE. GRAZIE A QUESTO AMICO
HO CONOSCIUTO QUESTA STORIA, CHE MI HA LETTERALMENTE SCONVOLTO, ANCHE PERCHÉ
A DISTANZA DI TANTI ANNI DA QUANTO ACCADUTO NESSUNO HA MAI SCRITTO NIENTE DI
NOTO SU QUESTO PUGILE - ...
LA FINE, TRAGICA, DI TROLLMAN, È UN INNO ALLA
LIBERTÀ. PERCHÉ LUI, COME LO STESSO DARIO FO AMA RIPETERE, FECE UNA SCELTA.
MEGLIO MORTO E DEGNO, CHE VIVO SENZA DIGNITÀ.
roberto arduini - tg24.it - 2016
.
MIART GALLERY
PER LA PRIMA VOLTA, DOPO SETTANT’ANNI CON I SUOI LAVORI PITTORICI IN UNA
GALLERIA D’ARTE A MILANO. LA MOSTRA È INTITOLATA “RAZZA DI ZINGARO” ED È
TRATTA DAL LIBRO OMONIMO.
miartgallery.it -
https://vimeo.com/165479488
- 2016
.
EL CAMPEON PROIBIDO
El mensaje, para qué negarlo, queda muy claro en la
novela póstuma del escritor italiano. Fo no oculta sus armas,
las hace evidentes, más bien. Claridad, concisión,
transparencia, en pos de la eficacia narrativa ...
Con El
campeón prohibido Fo trata de dar voz a la opresión y
reivindicar a partir de un personaje singular la grandeza,
pasión y muerte de todo un pueblo, símbolo de la riqueza
cultural europea ...
En 2003, la Federación alemana de boxeo
restituyó la corona de los semipesados al gran Johann Trollmann,
aunque el mejor homenaje que se le puede hacer al “campeón
desdichado” sería leer las páginas armadas con tanta emoción por
el no menos grande Dario Fo.
enrique turpin - zendalibros.com - 2017
STORIA
PROIBITA DELL'AMERICA - Dario Fo e Jacopo
Fo, Doris Corsini, Daniela Baldacchino, Dorina Battaglino, Massimo Capotorto,
Vania Di Febo, Davide Staunovo Polacco, Claudia Rordorf e Daniela Trenti
+ versione teatrale
I film di Hollywood raccontano le storie degli indiani sconfitti. Nessuno di
essi racconta quella dell'unica tribù che non si arrese mai: i Seminole.
Eppure la società dei Seminole era a suo modo all'avanguardia, matriarcale e
pacifica, nemica della schiavitù. E la loro è una storia piena di avventure,
con protagonisti indimenticabili come John Horse, un nero scatenato capace
di truffare i bianchi vendendo per esempio per 30 volte le stesse due
tartarughe a un generale yankee e organizzare comizi-spettacolo clandestini
nelle piantagioni per conquistare gli schiavi alla causa dei Seminole. O
come Mae Tiger, condottiera meticcia che organizzerà la resistenza culturale
ed economica oltre a quella militare. O come James Billie, veterano seminole
del Vietnam che dovrà affrontare al ritorno in patria il nemico più
insidioso, la droga, e per difendere la sua tribù sbaraglierà le truppe del
narcotraffico. Sono tre, in epoche diverse e combattute su fronti e con
strategie diversissime, le grandi guerre contro gli americani: tutte
affrontate con forze impari, e nessuna di esse perduta. Cinquant'anni di
guerriglia, una clamorosa sconfitta dell'apparato militare-industriale, un
secolo prima del Vietnam. Un'incredibile storia di resistenza umana e
comunitaria, raccontata da un grande ribelle del nostro tempo.
fb/df - 2015
UN UOMO BRUCIATO VIVO - FO/CAZACU - 2015
Dario Fo incontra gli studenti del Liceo Giovio per parlare di
diritti e soprusi
Di questa infamità vergognosa noi,
spettatori spesso indifferenti, siamo del tutto colpevoli
. -DF
Vi racconto di mio padre Ion, bruciato
vivo. E degli stranieri ancora sfruttati
. -FLORINA CAZACU
presentazione teatro sociale como -
lorenzo canali - ciaocomo.it - 2016
manuale minimo dell'attore
Accade spesso che una cattiva
sorte si traduca all'istante nel più formidabile colpo
di fortuna.
A me grazie al teatro è successo proprio così.
fb/df - 2015
anche i politici sono sempre più attori e hanno imparato a recitare. ma che
attori sono?
Attori mediocri. Dei dilettanti che però hanno una
tale disponibilità di spazi da far passare per buona qualunque tiritera.
Anche un po’ vigliacchi, perché temono le reazioni del popolo.
Meglio andare in televisione, tanto lì recita anche
il pubblico.
nanni delbecchi - adnkronos - 2015
MOSTRA - PAVIA
castello visconteo - 130 opere
Questa mostra a Pavia è legata prima di tutto al mio ultimo libro:
Il manuale minimo dell’attore,
una specie di excursus sugli anni difficili del rinnovamento politico e
culturale legato ai processi della fine degli anni Sessanta. E’ la storia
dei giovani di allora, del rinnovamento che ha bisogno di trovare nei
giovani di oggi lo stesso slancio e la stessa passione riguardo alle lotte,
alla presa di coscienza, al recupero della civiltà in generale ...
Dialogare con chi guarda un’azione
scenica o un dipinto è una base fondamentale. I grandi pittori, i grandi
autori di teatro e i musicisti hanno sempre avuto il problema di coinvolgere
gli spettatori e anche i committenti.
fabrizio guerrini - laprovinciapavese.gelocal.it - 2015
https://youtu.be/5G9aOvVqfJo
- mostra pavia - 2015
La
maschera, ogni tanto, bisogna dimenticarla, buttarla via, non accettarla .
IL
MANUALE MINIMO DELL’ATTORE DIVENTA UN CORSO DI
FORMAZIONE ONLINE PER TEATRANTI E APPASSIONATI .
fb/dffr - 2022
C'E UN RE PAZZO IN DANIMARCA
Una storia d’amore, un intrigo di potere affascinante e coinvolgente
che Dario Fo ricostruisce in forma di romanzo attraverso i diari segreti dei
suoi
protagonisti.
Una storia d’amore e di follia. Un sogno rivoluzionario
che diventa realtà. Ecco il nuovo romanzo storico di Dario Fo ambientato
nella Danimarca del Settecento, protagonisti il giovane re pazzo, Cristiano
VII, la sposa quindicenne, Carolina Matilde di Gran Bretagna, il suo amante,
il medico Johann Friedrich Struensee, e il figlio del re, Federico. Una
storia poco conosciuta. Dario Fo ha recuperato documenti inediti e alcuni
diari segreti grazie ai quali ha potuto ricostruire il puzzle di una vicenda
drammatica che intreccia meravigliosamente ideali politici, passione amorosa
e lotta per il potere. Ma tutti gli ingredienti di questo romanzo sono
eccezionali. A volte la storia può cambiare strada a causa di eventi
imprevedibili come la follia. In questo caso la follia di un re unita alla
carica utopica di un medico, illuminista e rivoluzionario, e alla complicità
della giovane principessa. Tutti e tre insieme, in un triangolo d’amore
disperato, avviano riforme rivoluzionarie inimmaginabili allora come
l’abolizione della tortura, la libertà di stampa, l’abbattimento dei
privilegi di casta, la promozione della cultura e dell’istruzione. Un colpo
di stato orchestrato dalla regina madre e dalla corte porterà il medico alla
forca e la principessa all’esilio, privata dei figli. Ma il sogno della
rivoluzione, sebbene soffocato, non muore: sarà il giovane federico a
portare avanti i principi liberali assumendo il potere. Così la Danimarca
potrà rendere concreti gli ideali illuministi e diventare uno Stato moderno.
Una pagina di storia memorabile, una favola vera.
ibs - 2015
presentato dall'autore a
copenaghen - Betty Nansen Teatret - 2015
https://youtu.be/AQnU7W3zghI
ciulla
il grande malfattore - fo/piero sciotto
Dario Fo ci racconta, con la sua consueta verve e plasticità linguistica, la
storia del più grande falsario d'Italia, che
era contemporaneamente un
avventuriero, un anarchico, un genio della chimica e avvocato di se stesso.
Questa è la storia vera di Paolo Ciulla, giovane siciliano assai versato nel
disegno, che sulla fine dell’Ottocento si trasferisce a Roma per studiare
architettura. Non diventerà mai architetto, ma sarà testimone di una fine
secolo turbolenta, tra corruzione e scandali bancari, mentre nella capitale
lo sfrenato boom dell’edilizia alimenta il malaffare e arricchisce i pochi
proprio quando la crisi economica impoverisce i molti. Paolo incontra anche
le idee degli anarchici e dei socialisti, mentre sul lato professionale non
riesce a veder coronati i suoi sogni di gloria. Dopo anni vagabondi per
l’Europa, deluso e invecchiato anzitempo, Paolo torna in Sicilia dove mette
il suo genio artistico al servizio del crimine e falsifica banconote. Lo
smascheramento della banda e il conseguente processo saranno per lui il
riconoscimento di una genialità mai emersa ...
lafeltrinelli.it - 2014
Paolo Ciulla, anarchico, criminale, benefattore, è un antieroe
contemporaneo e la sua Italia è la nostra. Le sue avventure, raccontate con
stile trascinante in questo romanzo dal vero, attraversano e illuminano un
Novecento italiano che non è stato il secolo breve, ma il più lungo:
iniziato nel 1861, non è ancora finito. L’interrogatorio di Ciulla, uno dei
primi grandi processi mediatici del nostro Paese, ha il ritmo di una pièce
teatrale: quasi cieco per le sperimentazioni con gli acidi, ma ironico e
indomito, il principe dei falsari per giorni tiene testa a giudici e
pubblici ministeri. Fino all’apoteosi finale, il più grande momento di
gloria: il riconoscimento pubblico di un italianissimo genio.
dariofo.com - 2014
La mia
Lucrezia Borgia contro la corruzione - LA FIGLIA DEL PAPA
-
primo romanzo di df
Il libro, accompagnato da illustrazioni di Fo, anche quella di copertina,
diventerà anche uno spettacolo. «Qui le immagini sono circa una trentina ma
in tutto sono 120 e vorrei raccoglierle in un altro libro e poi penserò allo
spettacolo» afferma il Premio Nobel .
online-news.it - 2014 -
https://youtu.be/RRyTSQOkhp0
Lucrezia Borgia come non si racconta mai.
Non l'avvelenatrice che cambia continuamente mariti e amanti, fra cui
Pietro Bembo, ma una donna che non accetta di essere presa, manipolata .
'' È una tragedia grottesca. un anno fa quando ho cominciato a scrivere non
pensavo a un romanzo. E' venuto fuori un libro che si muove sul dialogo. I
personaggi parlano, interagiscono, litigano fra loro. Non ho fatto altro che
cercare la verità .
Ovviamente i dialoghi sono ricostruiti ma sono molto vicini alla
realtà. ''
ansa - rainews.it - 2014
In tutte le storie famose, come quella dei Borgia, si
trovano sempre diverse versioni del dramma. Nella maggior parte dei casi,
però, si scopre un intento deformante, soprattutto dal punto di vista
storico. Personalmente non ho fatto altro che ricercare la verità.
pubblicato in Francia - Portogallo - Spagna - Polonia
- Turchia - Cina --- romanzo italiano più venduto nel mondo nella prima metà
del 2014
booksblog.it
UN Clown
VI SEPPELLIRA -
dedicato al m5s
Rinnovamento o restaurazione? L'Italia è un Paese
di funamboli in bilico tra queste due scelte. Vogliamo novità:
ed ecco lo tsunami grillino. Ma vogliamo anche stabilità: voilà
il governissimo. Intanto succede di tutto: presidenti uscenti
che rientrano, elezioni "non perse" ma neanche vinte, ex premier
dati per spacciati che risorgono, candidati che cadono
crivellati dai colpi dei franchi tiratori. Scene dal declino di
un
impero? O fotogrammi di un nuovo Sessantotto? Dario Fo veste i
panni del saggio giullare per raccontare la corte senza più
miracoli della politica allo sbando. Spiega, dall'ottica
privilegiata del collega clown, chi è e dove va Beppe Grillo, il
castigamatti sbucato dalla Rete per travolgere un intero sistema
di potere. Indaga le radici dell'autolesionismo in fase
terminale che ha annientato in poche settimane gli eredi
dell'onorato Pci. E ricordando altre rivoluzioni e altre piazze,
ricostruisce in pochi tratti scanzonati e veri il filo di una
narrazione del nostro passato e del nostro presente.
Restituendoci, con rabbia e speranza, il senso del futuro.
ibs - 2013
Buuuuum !!!
Dario ! Ma cosa è successo ?
Eh, Giuseppina, c’è stato un gran botto …
Tuoni e
fulmini a febbraio . Forse una cometa
come quella dei Re Magi, in ritardo sull’Epifania .
Facciamo cinque stelle. Tutte comparse d’improvviso in piena
notte della Repubblica … Una luce inattesa,
abbagliante. Come quella cascata di meteoriti che, solo pochi
giorni prima del voto italiano, erano piovute sugli Urali. Un
bombardamento siderale, una gragnuola di corpi celesti in caduta
libera. Qualcuno si è beccato certi bozzi in testa da
tramortire, qualcun altro invece si è svegliato dal coma
… In ogni caso, in gran parte non ci siamo ancora riavuti .
estratto dal libro
Alla sua
prima uscita pubblica dopo la morte della moglie Franca Rame
Dario Fo parla dei clown un
tema caro da sempre al premio Nobel .
alla Scuola di teatro Paolo Grassi
riferendosi a grillo dice - "
preferisco vedere come va a finire un esperimento diverso con
uno che rompe gli schemi del passato piuttosto che restare in
questa inaccettabile logica dei partiti politici attuali
"
mariella tanzarella -
repubblica.it - 2013
Un clown vi
seppellirà - in italia tutto è spaventosamente vago
Di cosa parla il libro?
Io e Giuseppina Manin ci interroghiamo su fatti che sono
avvenuti nel dopoguerra, i movimenti, sia progressisti che
reazionari. Erano movimenti che avevano qualcosa di buono,
ovvero il pregio della speranza che si potessero cambiare le
cose. Nel libro, analizziamo il movimento studentesco, ma anche
le manifestazioni in cui gli operai si univano agli studenti. E,
ovviamente, i periodi bui della storia d'Italia: il terrorismo,
le stragi di Stato, le bombe.
E l'attualità?
Beh, certo, parliamo anche di oggi. Siamo arrivati a
scrivere questo testo proprio nel momento in cui compariva la
prima forma di cambiamento da tanti anni a questa parte: il
governo Monti. Ci dicevano che quella era l'unica soluzione. Ma
è stata solo una delusione. E oggi la credibilità dell'Italia
non è migliorata. Perchè qui, in questo Paese, è sempre tutto
vago, spaventosamente oscillante. È un insieme sgangherato di
disastri.
michele dori - forli24ore.it - 2013
IL GRILLO CANTA SEMPRE AL TRAMONTO
- GRILLO - CASALEGGIO
Tre voci per cambiare. Un dialogo inaspettato che mette in campo
esperienze e sensibilità diverse. La sfida è guardare là dove
nessuno vuole arrivare, cambiare davvero le regole del gioco e
fare della politica non l'arte del potere ma un modo di essere
cittadini autentici, responsabili, attivi. Nell'ideale
passeggiata tra Atene e il Pireo, richiamandosi alla classicità
degli Ateniesi che ci hanno tramandato un modello di democrazia,
Dario Fo provoca i suoi interlocutori invitandoli a parlare dei
traguardi che si prefigge il Movimento, affrontando anche le
polemiche e le critiche di questi ultimi mesi. Il lavoro, gli
immigrati, l'euro, le tasse, una nuova spending review, le
elezioni... Per tutte le persone che vogliono saperne di più sul
"comico" Grillo e sul misterioso Casaleggio, ecco un documento
che fa vedere il Movimento per quello che è. Basta leggere per
farsi un'opinione.
ibs.it - 2013
CASALEGGIO MUORE IN APRILE 2016
L'Apocalisse rimandata
- intervista
Apocalypse now?
«No, rimandata, perché nel mondo si verifica il grande
ribaltone. È un sogno, il mio, nella speranza di un risveglio.
Il pianeta riscopre l'energia da fonti naturali, il piacere di
ritrovarsi, la voglia di verità dopo tutte le bugie e i silenzi
dei capi dell'impero occidentale, interessati a nascondere la
fine delle riserve petrolifere, complici alcuni scienziati.
Mentre altri da tempo...».
Ironizza su tutto, tranne che sulle donne.
Perché le rende sempre così determinanti?
«Perché ho vicino Franca. Mi incarna l'autonomia della donna,
mai succube. In un vangelo apocrifo, alla domanda sul perché
Gesù la onori, Maddalena risponde: "perché ho l'utero". La donna
è la terra madre».
Claudia Provvedini - vivimilano.it
Un bel mattino, a Milano, a Roma,
o in qualsiasi altra città del mondo, le lampadine non si
accendono, il frigorifero è spento, niente caffè al bar, niente
benzina alle pompe. In un batter d'occhio crollano banche e
assicurazioni, il denaro non vale più. Il panettiere con forno a
legna è preso d'assalto, tornano in auge le biciclette e
l'energia prodotta dal sole, dal vento e dai combustibili
vegetali finalmente si afferma. Le guerre del petrolio non hanno
più ragione di esistere. I potenti di turno rimangono
intrappolati nelle loro ville superprotette e superaccessoriate,
mentre i politici e i religiosi paludati smettono di fare
chiacchiere inutili e razzolano insieme agli altri affamati. Le
città si svuotano e si riempiono di nuovo le campagne. E ovunque
si ritorna spontaneamente a riunirsi, a discutere.
ibs.it
Noi latini egoisti e ciechi verso
l’Apocalisse
Maestro, sono passati quattro anni dal
suo libro “L’Apocalisse rimandata”. Il prezzo del petrolio è
ancora alle stelle, è a tutt’oggi la nostra fonte primaria di
energia. Non è ancora il tempo della rivincita ecologista, come
preconizzava il suo fantasioso testo. Lo sarà mai?
Il mio discorso sull’apocalisse era evidentemente provocatorio,
ma le cose che dico sono vere. Non vogliono essere né
pagliaccesche né intimidatorie. Il fatto è che la nostra
condizione è disperata. Bisogna non sedersi, bisogna vincere
l’inerzia e promuovere momenti di partecipazione e
coinvolgimento.
letizia tortello - greenews.info - 2012
BONIFACIO VIII
- MISTERO BUFFO https://youtu.be/ckvKmLhMsUw - bonifacio VIII d https://youtu.be/YCLJqMA6Rfo - sigla https://youtu.be/uMdaQAg7rn8 - TEATRO DARIO FO E FRANCA RAME http://video.repubblica.it/vi-canto-il-mio-mistero-buffo-a-versi-e-colori - il mio mistero buffo - 2015 https://youtu.be/qfG20CGd_AI - lo zanni da mistero buffo
www.raicultura.it/ultimo-Mistero-Buffo-FILM -
www.rainews.it/-dario
. ULTIMO MISTERO
BUFFO
-
www.repubblica.it/ultimo_mistero_buffo
- 2022_2023 .
Oggi, dopo quasi mezzo secolo, torniamo in scena con una selezione di questo nostro spettacolo “dei primordi”. Non ci è stato facile decidere quali testi privilegiare. Siamo sicuri che durante questi prossimi mesi, nelle varie serate, inseriremo qua e là altri testi e soprattutto andremo recitando all’improvviso in modo a dir poco esagerato . Ma dovete capire :
per noi recitare non è solo un
mestiere, ma è anche e soprattutto un divertimento.
Che raggiunge il massimo del piacere quando riusciamo a
inventarci nuove situazioni e buttare all’aria convenzioni e
regole. Speriamo di comunicarvi questo
nostro spasso e di riuscire a sorprendervi, farvi ridere e
magari pensare.
Sono ormai più di sessant'anni che sono sul palcoscenico, abbiamo imparato soprattutto ad ascoltare il pubblico . Un attore che non sta ad ascoltare il pubblico, e non lo individua, non arriva alla fine. L'importante è scoprire i tempi di entrata, il ritmo, perché il ritmo non lo dò io direttamente. C'è un rapporto tra il pubblico e quello che io dico per cui mi ritrovo ad accelerare, a rallentare, a ritornare, e tutto per la composizione del pubblico.
C'è un pubblico per esempio che mi
porta un ritmo doppio rispetto al mio, ma c'è un altro pubblico
che rimane indietro, e come mai ? Perché ho
intravisto che qui c'è, in gran quantità, chi per la prima volta
mi vede dal vivo e quindi è sorpreso, rimane d'incanto e fa
fatica ad entrare subito nel paradosso, nell'assurdo .
Poi, quando entra, allora è come
ritrovarsi insieme : ci si incontra e si va
via insieme . Stupendo !
RAPPRESENTATO IN ITALIA E ALL'ESTERO Il termine "mistero" è usato già nel II°, III° secolo dopo Cristo per indicare uno spettacolo, una rappresentazione sacra.
Un mistero buffo è dunque uno spettacolo grottesco. Chi l'
ha inventato, è stato il popolo. Fin dai primi secoli dopo Cristo il popolo si
divertiva, e non era solo divertimento, a muovere, a giocare, come si diceva,
spettacoli in forma ironico-grottesca. Il teatro infatti, specie il teatro
grottesco, è sempre stato il mezzo primo di espressione popolare, di
comunicazione, ma anche di provocazione e di agitazione delle idee. I giullari
recitavano nei mercati, nei cortili e qualche volta addirittura dentro le
chiese. Sono loro, insieme ai comici dell'arte, gli inventori del
grammelot,
termine di origine francese coniato dai buffoni-clown-giullari. I comici
dell'arte usavano il grammelot a piene mani perché costretti sia dalla
situazione di viaggiatori in mezzo a lingue diverse, sia dalle leggi censorie
che imponevano loro di non recitare in lingua: potevano al massimo mimare ed
articolare suoni senza senso compiuto.
IL GIULLARE - ESPRESSIONE TEATRALE DEL POPOLO
con la propria cultura e i propri sentimenti di rivolta: ecco la figura che
offre a Fo i modi espressivi più consoni alle sue esigenze interpretative e
comunicative. I giullari recitavano nelle piazze, nei mercati e, assieme ai
comici dell’arte, furono gli inventori del
grammelot, sorta di lingua, di
articolazione di suoni e di azione mimica messe assieme,
nate sia dalla situazione peculiare dei giullari che viaggiavano in luoghi in
cui si parlavano lingue diverse, e quindi dalla necessità di farsi intendere un
po’ da tutti, sia dalle leggi censorie che imponevano loro di non recitare in
lingua.
«…
Fin dal Mille — dice lo stesso Fo — il giullare girava piazze e paesi, facendo
sotto forma di recitazione satirica delle vere e proprie accuse ai potenti. Egli
era una
figura che si concretizzava direttamente dal
popolo, dal quale attingeva la rabbia, per poi ritrasmettergliela mediata dal
grottesco»; questa forma di teatro popolare era «il giornale parlato e
drammatizzato del popolo».
Mistero buffo si basa sull'interpretazione di un solo attore che recita nella lingua originale dell'opera
rivisitata in dialetto padano con inflessioni venete,
lombarde e piemontesi. L’attore entra ed esce dai vari personaggi e mantiene con
il pubblico un contatto diretto, spiegando ciò che sta facendo e chiedendo anche
il suo aiuto. Dirà in seguito Fo che questo era il modo in cui i giullari
medievali intrattenevano il pubblico, sfruttando anche piccoli incidenti per
dialogare direttamente con esso: «… l'uso dell'incidente — dice — non l'ho
inventato io, per esempio un attore dell'epoca di Ruzzante, Cherea, li provocava
addirittura. A volte mentre recitava, imitava il ronzìo di una vespa, e
cominciava ad inseguirla dappertutto… questa volava per tutto il teatro, sugli
spettatori… e lui la inseguiva coinvolgendo il pubblico in questa situazione…
anche Ruzzante — continua Fo — usava il dialogo diretto con il pubblico, tipico
espediente del teatro del Cinquecento, facendolo partecipare al gioco scenico
con la coscienza della finzione costante…».
Quando nel 1997 si aggiudicò il premio Nobel per la
letteratura, tutti in Italia si sorpresero. Era atteso, da tempo, un
riconoscimento per il poeta Mario Luzi (che poi non arrivò mai), ma nessuno si
aspettava che a ritirare il premio a Stoccolma sarebbe stato un giullare, un
menestrello, anche un polemista politico e in generale un comico come Dario Fo. ilpotereelagloria.com
Mistero Buffo
la satira tagliente
del giullare sapere.it
MISTERO BUFFO
"La fame dello Zanni"
racconta la storia di una fame atavica attraverso sproloqui e contorsioni da
funambolo.
Mistero Buffo
is Dario Fo's one-man tour de force, in which he creates
his own subversive version of Biblical stories. Infused with the rhythmic drive
of a jazz improvisation, the immediacy of a newspaper headline, and the epic
scope of a historical novel, Fo and his wife/collaborator Franca Rame have
performed "Mistero Buffo throughout the world to over 10 million people.
mariopirovano.it italialibri.net
criticaletteraria.org/mistero-buffo
Mistero buffo
-
https://youtu.be/gKdKu8h-NXg
- resurrezione di lazzaro
anno in cui lo misero in scena per la prima volta a
Milano in un capannone di Porta Romana «Mistero buffo» è stato
replicato migliaia di volte in tutto il mondo aggiornandosi a
ogni replica.
Lo spettacolo nacque con l'intento di dimostrare
l'esistenza di un teatro popolare di grande valore che nulla
aveva da invidiare ai testi di tradizione erudita che erano
espressione della cultura della classe sociale dominante.
C'erano monologhi di tradizione popolare tratti da giullarate e
fabliaux del medioevo non solo italiane ma provenienti da tutta
Europa.
https://youtu.be/8SnzkOJ5xC4
- FRANCA RAME RECITA IN MISTERO BUFFO
DARIO
FO HA TENUTO E TIENE LEZIONI APERTE AL PUBBLICO SU MISTERO BUFFO
PRESSO SCUOLE - FESTIVAL NAZIONALI ED INTERNAZIONALI .
MARIO PIROVANO -
BRAVISSIMO JOHAN
PADAN - INTERPRETA MISTERO BUFFO - LISBONA -
2014
...
' eccezionale.
Soprattutto non mi fa il verso non mi imita. Dimostra una propria carica del
tutto personale una grinta di fabulatore di grande talento '
...
DARIO FO
Mistero buffo - nuova versione
.
.
. 30 maggio 1969 - prima messa in scena
presso università statale di milano
.
Ma che
aspettate a batterci le mani colonna sonora di mistero buffo - https://youtu.be/9qBlR2xycpQ .
Devo confessare che uno dei miei sogni segreti e' quello di riuscire un giorno ad entrare in televisione sedermi al posto dello speaker che da' le notizie del telegiornale e parlare, per tutto lo spazio della trasmissione in Grammelot... scommetto che nessuno se ne accorgerebbe
https://youtu.be/CLNGH0XjfeE - impara l'arte - corso di teatro - grammelot - università di alcatraz - 1986
umberto eco
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