claudio magris

 

  AMBASCIATORE DELLA CULTURA ITALIANA NEL MONDO 



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non esiste libertà senza regole
lecito cambiarle
non ignorarle


poche cose uniscono fraternamente come il ridere insieme


Collaborare con un quotidiano ti porta a rispondere costantemente ai fatti del mondo
porta a riflettere su ciò che si scrive aiutando il mestiere di scrittore
È un esercizio elastico e vigile
fb/garzanti - 2014

bibliografia

2023

narrativa

2022

traduzioni teatrali

inventarsi una vita -  cm-p.di paolo

2021

le toppe di arlecchino-esistono i colori ?

opere vol 2

2020

sulla fede - cm-giorgio pressburger
croce del sud

2019
POLENE - OCCHI DEL MARE

STORIA DI GALI GALI

tempo curvo a krems

2016

istantanee - istantaneas
testi  sul corriere 2009-15 rivisti

2015

COMPORTATI COME SE FOSSI FELICE

NON LUOGO A PROCEDERE

2014

TI DEVO TANTO DI CIO CHE SONO

zigaina

SEGRETI E NO

2012

 OPERE

LETTERATURA e ideologiA  

CM-gao xingjian

LETTERAtURA  LA MIA VENDETTA

cm - m.vargas llosa

opere

2011

livelli di guardia  - note civili

2010

IL MONDO DEGLI APOCRIFI  - aut vari

DEMOCRAZIA LEGGE E COSCIENZA - aut vari

TEATRO

2009

LETTERA INTERNAZIONALE

ARGONAUTA

DIARI

Ibsen in Italia

Alfabeti. Saggi di letteratura

2008

GLI ALFABETI DEL MONDO

2007

LA VITA NON E INNOCENTE

2006

lei dunque capira

LA STORIA NON E' FINITA

DAVANTI ALLA LEGGE

2005
L'Infinito viaggiare
Alla cieca
2003
Identità e multiculturalità
2002
Dietro le parole
2001
La mostra
Utopia e disincanto

Fra il Danubio e il mare

1999
L'anello di Clarisse
1998
Un altro mare

 

 

1997
Microcosmi  - PREMIO STREGA
1996
Il mito asburgico

Le voci

1995
Vier seltsame Leben
Donau und Post-Donau
1993
Il Conde - alla foce

1990
Danubio

1988
Stadelmann
1987
Trieste identità di frontiera
1985
Illazioni su una sciabola
1977
Lontano da dove.
1968
Wilhelm Heinse
Itaca e oltre
Microcosmi

 

unilibro - mondadori

 

L'INFINITO VIAGGIARE

Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra.

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Viaggiare non per arrivare ma per viaggiare, per arrivare più tardi possibile, per non arrivare possibilmente mai .

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Viaggiare insegna lo spaesamento, a sentirsi sempre stranieri nella vita, anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse l' unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini; non si va in Spagna o in Germania, ma fra gli spagnoli o fra i tedeschi.

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Viaggiare sentendosi sempre, nello stesso momento, nell'ignoto e a casa ma sapendo di non avere, di non possedere una casa .   Chi viaggia è sempre un randagio, uno straniero, un ospite; dorme in stanze che prima e dopo di lui albergano sconosciuti, non possiede il guanciale su cui posa il capo né il tetto che lo ripara .    E così comprende che non si può mai veramente possedere una casa, uno spazio ritagliato nell'infinito dell'universo, ma solo sostarvi, per una notte o per tutta la vita, con rispetto e gratitudine .

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Utopia e disincanto .      Molte cose cadono, quando si viaggia; certezze, valori, sentimenti, aspettative che si perdono per strada - la strada è una dura ma anche buona maestra.     Altre cose, altri valori e sentimenti si trovano, s'incontrano, si raccattano per via .   La realtà così spesso impenetrabile, d' improvviso cede, si sfalda .

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la massima 'pastrocio non è la stessa cosa di pasticcio' è di Claudio Magris . vocabolario zingarelli
Sono nella bibbia Addirittura come un suo autore, sia pure solo di poche righe. Considero la mia inclusione nello Zingarelli un vero premio, che rischia di indurmi alla vanità ben più di altri riconoscimenti.    Il vocabolario — e tanto più un principe, il principe dei vocabolari come lo Zingarelli — è il libro dei libri, una vera bibbia che racchiude il tutto e il suo significato.

blitzquotidiano.it - 2014

Magris donerà il suo archivio al Centro Manoscritti di Pavia
Ha settantasette anni ed ha scritto sempre a mano su fogli protocollo uso bollo.
Maria Antonietta Grignani - presidente del Centro pavese : Per un momento siamo andati tutti in subbuglio . È un grandissimo onore che uno scrittore del calibro di Magris abbia intenzione di affidare alla nostra custodia la maggior parte dei suoi autografi, risultato del lavoro di decenni ...  Ha detto che, volendo, potrebbe invadere l’intero Fondo Manoscritti di appunti, libri, testi e, anche se rideva, non credo scherzasse completamente ... sarà in buona compagnia: tra Montale, Gadda e tanti altri autori che sono ormai classici del Novecento.

gaia curci - laprovinciapavese.gelocal.it - 2016
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TRA I DOCUMENTI DELL'ARCHIVIO UNA LETTERA INEDITA AL PROF BIAGIO MARIN SCRITTORE E POETA ITALIANO - 2016   -  PDF
ilpiccolo.gelocal.it

 

 

 

 

 

Mario Vargas Llosa  - laurea honoris causa universita firenze   e Claudio Magris  a confronto sulla loro idea di letteratura come esperienza totale partendo dal libro di cui sono coautori La letteratura è la mia vendetta - 2012 -  che affronta il tema della letteratura come strumento politico e non solo di intrattenimento .   funzione del romanzo oggi, della letteratura come impegno, di realtà e finzione.
BIBLIOTECA DELLE OBLATE - FIRENZE - valdelsa.net  -   firenze.repubblica.it - 2014

 

 

 

Il libro come ogni viaggio non è mirato a una specifica meta

è una mescolanza di programma e casualità… Proprio come quando incontriamo qualcuno e ci fermiamo.  litighiamo oppure ci innamoriamo senza sapere bene dove ci portano i nostri passi
korazym.org

Il rapporto tra letteratura e realtà
la realtà è un quadro cubista

Nei romanzi di fantasia ai quali ho dedicato la mia vita ho sempre cercato, accanto alla descrizione di luoghi immaginari, tutte le esperienze reali.
Il rapporto tra la letteratura e la realtà è come se fosse quello tra l’atlante geografico, con le sue cartine piatte, e la Terra. In qualche modo c'è l'idea che la letteratura dia una rappresentazione che deforma la realtà di fronte a noi, ma, deformandola, ne estrae il senso più profondo.
Molti sono stati i romanzi ispirati da esperienze vere e vissute che, divenendo qualcosa d’altro, non hanno tradito le storie originali.
In questo senso ho sempre sentito la fantasia necessaria per estrarre dalla realtà quello che la realtà nella sua immediatezza; uno strumento utile a scoprirne le latenze e le potenzialità.
In fondo anche noi raccontiamo cose ‘quasi vere’, accadute a noi e poi, naturalmente e involontariamente alterate dalla finzione, anche solo sottolineandone un aspetto piuttosto che un altro.

Ho sempre cercato di scrivere storie nate da realtà obiettive infinitamente più fantastiche di quelle che avrei potuto inventare
mary adorno - wuz.it - 2013

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narrativa
Quando Claudio Magris si confrontò con la storia della narrativa moderna per l’Enciclopedia del Novecento Treccani era appena quarantenne, ma aveva già pubblicato un saggio decisivo come Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna, che lo aveva consacrato come uno dei maestri della letteratura europea. Riproporre questa voce, che mantiene intatta la sua forza critica e il suo slancio narrativo, significa immergersi nuovamente nelle inquietudini di un Occidente che, al passaggio fra XIX e XX secolo, interroga radicalmente il senso della scrittura. Da Mann a Musil, da Woolf a Joyce, a Svevo, i grandi autori cercano forme inedite per manifestare l’essenza della vita e del suo fluire .  

Ecco dunque aprirsi l’avventura di nuove tecniche narrative, ecco gli abbaglianti azzardi stilistici che reagiscono al tramonto del romanzo ottocentesco, nella tempesta e nel caos della Storia  .
treccani - 202
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TRADUZIONI TEATRALI

È difficile imbrogliare un traduttore, che è insieme uno scrittore e un vivisezionatore del testo.» In questa definizione, che eleva a forma d’arte e a esercizio critico la sfida di ricreare un’opera letteraria in una lingua diversa da quella d’origine, è racchiuso il senso profondo dell’esperienza di Claudio Magris come traduttore. Ad affascinare lo scrittore triestino è stata soprattutto la versione di classici del teatro, con testi nati quasi sempre in funzione di un allestimento, attenti alla dimensione fisica della scena, alla recitazione e alla gestualità degli attori. La battuta teatrale, diretta, immediata, esige un cortocircuito fra l’originale e la traduzione, un confronto ravvicinato, inevitabilmente spietato. Dall’adorato Ibsen, spartiacque della drammaturgia moderna, al caustico Schnitzler, critico impietoso della finis Austriae, alla Medea di Grillparzer, che fonde trame arcaiche e atmosfere borghesi, passando per il Woyzeck di Büchner, con le sue sciabolate che tagliano la parola e l’esistenza, il lavoro di Magris sui testi teatrali si è rivelato un autentico laboratorio creativo in cui sperimentare nuove forme di scrittura. Da questa esperienza è scaturita anche una messa a fuoco del ruolo del traduttore: un po’ complice e un po’ rivale, disposto a piccole infedeltà materiali in nome di una fedeltà di sostanza capace di restituire il ritmo e l’essenza più vera di un’opera. Per la prima volta raccolte in un unico volume, le versioni per il teatro del grande germanista costituiscono un appassionato omaggio a un’arte impossibile ma necessaria, un’arte che in fondo, nel suo inesauribile tentativo di afferrare un senso sempre sfuggente, assomiglia molto alla vita.
garzanti.it - 2022

 

 

 

 

inventarsi una vita
L'incontro inatteso fra due scrittori di generazioni diverse  . Claudio Magris e Paolo Di Paolo,    partendo dal turbolento ingresso negli anni Venti di questo secolo, riflettono sui passaggi fra epoche e sulla velocità del mutamento, sulla impossibilità di ' disattivare la Storia '  .    Né apocalittici né integrati, cercano uno spazio di lettura diverso del presente, e lo fanno esplorando le possibilità della scrittura, che fissa il volto "candido, comico, tragico, cinico, struggente, incantevole, repellente" del mondo .    Consapevoli del fatto che scrivere possa avvicinarci alla vita ma anche allontanarcene irrimediabilmente, cercano di aggirare molte retoriche, o almeno di metterle alla prova .    Ne risulta una meditazione a due voci sul misterioso rapporto fra il vissuto e lo scritto, sui limiti del dicibile, su ciò che sta prima e dopo ogni libro che si scrive .    La freddezza di Thomas Mann e il cuore incendiato di Ibsen, i porcellini d'India sapienti e le polene che guardano la tempesta senza timore, i boccali di birra che mettono l'universo a posto e un Kafka immaginario finalista del Premio Strega ...  Il più giovane interroga e rilancia, il maestro mette in gioco la sua esperienza e soprattutto i suoi dubbi, ma non si limita a raccontare il passato: rompe le convenzioni aneddotiche dell'autobiografia, e immagina il futuro .
ibs - 2022
Scrivere, comunicare, dare una parte di sé agli altri può essere un gesto di solidarietà, un dono, che apre un dialogo  .    Ed è soprattutto nel dialogo, nell’uscire da se stessi e nell’incontrare l’altro,   che consiste il senso dell’esistenza   . -cm
https://www.sololibri.net/Inventarsi-una-vita-Un-dialogo.html

 

 

 

 

 

 

Le toppe di Arlecchino - Esistono i colori ?

Claudio Magris pone una domanda su cui si sono confrontate nei secoli teorie diverse: tra le tante quella di Newton, secondo cui i colori nient’altro sarebbero che frequenze e lunghezze d'onda trasformate in colore dalla corteccia cerebrale che le intercetta.
cristina benussi - ilpiccolo.gelocal.it - 2021
Quanti sono i colori ? Il Grande atlante dei colori - DuMont's Farbenatlas - ne elenca 999, tante sono le sfumature cromatiche diverse che l'occhio umano riesce a distinguere, costretto tuttavia a definire ognuna di esse con una tripletta di numeri, perché non ci sono sufficienti parole per tutte queste sfumature di colori, che non esistono se non nel battito delle palpebre e nella retina che le distingue. I colori non ci sono, ma si vedono; tanti colori come le toppe del vestito di Arlecchino, ma che, a differenza di queste, si possono vedere ma non toccare. ... Il colore dice se stesso, dice un senso della vita che forse solo in quel momento si esprime in quel colore ma in quel momento, per quella persona, si esprime solo in quel colore. È come quando due sguardi s'incontrano in un attimo in un significato definitivo, in un incontro che può decidere l'essenziale della loro vita, delle loro vite, e si può dire soltanto, per un attimo senza tempo e per sempre, 'è così'.

Claudio Magris racconta i colori, ne segue le sfumature nelle parole di Goethe e Wittgenstein (fino a dubitare della loro stessa esistenza), li ammira tra le intuizioni di Newton e le vetrate di Chartres, si chiede se la rabbia sia davvero verde e come l'inquietudine possa essere bianca, se sia più profondo il blu del mare o l'azzurro dei poeti. Una riflessione preziosa sulla natura dell'uomo e delle sue emozioni.
ibs - 2021

 

 

 

 

OPERE - VOL 2
In questo secondo Meridiano, sempre a cura di Ernestina Pellegrini, vengono presentate in ordine cronologico le opere narrative e teatrali pubblicate da Magris a partire dal 1997, anno d'uscita di "Microcosmi," fino al recentissimo volume edito da Mondadori: un arco temporale che comprende alcuni testi esemplari della sua scrittura originale e creativa, come "Alla cieca" (2005) e "Non luogo a procedere" (2015). A queste opere, che costituiscono la prima e più cospicua parte del volume, si aggiunge una serie di preziose "autoantologie" d'autore, in cui vengono presentati al lettore i principali saggi, gli articoli e le "istantanee" pubblicati in varie sedi in quattro decenni di attività critica e giornalistica, soprattutto per il «Corriere della Sera», oltre a una scelta dei racconti da "Tempo curvo a Krems" (2019).
libreriauniversitaria.it - 2021

 

 

 

 

croce del sud  -  presentato a festivaletteratura mantova 2020

In questo libro l’interesse per le cose trova quasi un’esasperazione .    Si tratta di un libro dove non ho inventato nulla e questo grazie alla grandezza delle tre vite descritte, perchè mi hanno toccato per il loro mistero  .
cm - da intervista di alberto rollo - vocedimantova.it - 2020

Gli Inca li chiamavano Auca — che in mapudungun, la lingua mapuche, significa selvaggio, ribelle; è anche un termine che indica una cavalla ombrosa — perché avevano accanitamente resistito alla loro invasione e al loro dominio.
cm - corriere.it - 2020
La patria ... i cui colori, paesaggi, venti sono la familiare musica della sua esistenza ... è il luogo in cui vivono i suoi figli o quella in cui sono sepolti i suoi genitori.
cristina taglietti - corriere.it - 2020

Nel 1946, in una nota autobiografica, Janez Benigar si chiedeva se la patria di un uomo – il luogo in cui ci si sente a casa nella vita e i cui colori, paesaggi, venti sono la familiare musica dell’esistenza – è la terra in cui vivono i suoi figli o quella in cui sono sepolti i suoi genitori. Aveva particolari ragioni per porsi quella domanda, giacché fra l’una e l’altra c’erano di mezzo l’oceano e una distanza culturale ancora più grande. Come tanti altri, pure lui in Argentina sarebbe stato un gringo, un uomo che non ha morti in America .

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L’avventuriero sloveno nato a Zagabria ovvero austro-slavo – cittadino dell’impero absburgico al tramonto e simpatizzante dei progetti di un futuro Stato jugoslavo – è un uomo posato e abitudinario, incline ad una pedanteria tutta austriaca, come nella storiella del capufficio k.u.k. che raccomanda ai suoi impiegati di mettere meticolosamente in ordine le carte sparse sul loro tavolo e di buttarle poi nel cestino .   Con questa pignoleria egli parte per l’Argentina ovvero per la Patagonia e l’Araucanía, da dove non tornerà mai più e dove per diciannove anni non metterà piede in una città, salirà una sola volta su un’automobile, non vedrà mai un aeroplano e vivrà molto tempo nei wigwam, le tende del popolo indio divenuto anche il suo, tende che più tardi gli suggeriranno pure una modesta ma avviata attività di artigianato tessile, una piccola industria famigliare .

mondadori - croce del sud

 

 

 

 

IL CONDE - ALLA FOCE

A lui è sempre piaciuto quando galleggiavano gonfi da scoppiare o magari mangiati dai granchi, pronti per essere acciuffati e messi su.
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Se vuoi trovare quello che cerchi devi lasciarti andare, la corrente il vento la gente che spinge o che so io trascinano tutto dalla stessa parte, la scopa raccoglie la spazzatura, e lì alla fine ritrovi quello che volevi e ti ritrovi anche tu.
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Lo spunto è nato dalla realtà. Mentre mi trovavo in Portogallo ho letto per caso su un giornale la notiziola dei festeggiamenti a un vecchio che da molti anni ripescava i morti da un fiume.

Così Claudio Magris presenta Il Conde, pubblicato per la prima volta il 23 dicembre 1990 sul «Corriere della Sera», con il titolo "Io, pescatore di anime morte". In questo malinconico racconto ritornano alcuni dei temi più cari all'autore - l'indifferenza, l'amore, l'oblio -, personificati dalla figura di un uomo, a metà tra «un angelo custode» e «un controllore al mattatoio», che ricerca sé stesso nelle acque paludose del fiume Douro.
leggereacolori.com - 2020
mondadoristore.it/Il-Conde-Alla-foce
- leggi

 

 

 

 

POLENE -  OCCHI DEL MARE

Un piccolo gioiello di scrittura e inventiva: Claudio Magris torna con un libro che parla di mare, di donne, di navi e di letteratura. Con stile intenso e appassionante, ricco di un furore che si nutre di eros e desiderio, quella raccontata dall’autore triestino è solo apparentemente una storia degli oggetti: in realtà, vero oggetto della narrazione sono le donne, destinatarie principali dell’eros e del desiderio.
Le polene, collocate sulla prua estrema delle navi, diventano in queste pagine donne in carne ed ossa e popolano una galleria di ritratti femminili: sono sirene, sono dee, donne comuni o veggenti come Cassandra, seduttrici, madri, sono donne perverse, terribili, visionarie. Attraverso la loro forma e la loro struttura di legno, davanti agli occhi del lettore si svolge una storia colta e stravagante, documentata e luminosa: aneddoti, storie, racconti su musei e cimiteri di navi, una storia del mare e dei suoi piccoli, sconosciuti protagonisti. E anche in questo caso, è facile allontanarsi dai semplici oggetti: il mare, reale o fantasioso che sia, diventa occasione di riflettere sulla vita, le sue zone di luce e ombra, sull’infanzia e la sua spericolatezza, sulla necessità dell’approdo e, non ultima, sulla letteratura - da Octavio Prenz e Giuseppe Sgarbi a Karen Blixen e Hawthorne - come a continuare un percorso che dalla prua della nave conduce sempre in un altrove irraggiungibile.

nave di teseo - fidest.wordpress.com - ansa - 2019

restauraitalia.centrocommercialelafabbrica.com - morlacchilibri.com - books.google.it

.pdf   -  le polene nella letteratura - CM

.pdf   -  cimiteri di polene - CM

 



Tempo curvo a Krems
' Sempre vuol dire vivere o morire ?   Il vetro della clessidra si accende e si colora nella luce che lo attraversa, una luce dorata rugginosa quando la clessidra è colma di sabbia e giallorosa pallido quando si svuota '
I cinque protagonisti di questi racconti si ritrovano tutti a fare i conti con un tempo che sembra non avere inizio né fine, corrente di un fiume che conduce alla foce e alla sorgente. Il ricco e ormai vecchio industriale che inscena una beffarda ritirata dalla vita; il maestro di musica che dopo tanti anni rivede il proprio allievo in un incontro di ambigua ed elusiva crudeltà; il viaggiatore che, nella piccola e assopita cittadina di Krems, mosso da una coincidenza apparentemente insignificante, scopre il non tempo della vita e dell’amore in cui tutto è presente e simultaneo; il vecchio scrittore ospite d’onore di un premio che misura la propria estraneità al mondo e ai riti della letteratura; e infine il sopravvissuto della Grande Guerra e della grande stagione culturale della Trieste absburgica e irredentista che osserva le riprese di un film dedicato a una vicenda della sua giovinezza e di quella dei suoi amici stentando a riconoscere sé stesso e i propri compagni nei gesti e nelle battute degli attori che li interpretano. Ironicamente crudeli, malinconicamente sobri, i cinque personaggi sembrano a poco a poco attutire l’intensità delle loro esistenze, sfumando la distinzione tra finzione e realtà, con la consapevolezza che anche «le pagine invecchiano come le cose vive: fanno orecchie d’asino, si sgualciscono, avvizziscono. Come la mia pelle».
garzanti - 2019

. Era caduta la neve, che rendeva ancora più vuoto il sonnolento nulla della vecchia cittadina e induceva a vivere quel presente, quella sera, come se fosse già passata, immateriale e silenziosa come il ricordo, un soffice niente di cui il biancore non sembrava essere il segno reale ma un’immagine attutita e lontana.
da incipit

Amare è sinonimo di essere
È quasi identico al senso del non tempo .   Per me è impensabile un amore senza il mare .   Il mare, so benissimo che anche esso non è eterno, però il ' non tempo del mare '   ...   dà l’idea dell’essere  .   Quando sono al mare non voglio niente, voglio solo essere lì  .   Ha il senso dell’infinito presente e l’amore, nei momenti forti, è questo  : un infinito presente  .

...
Tempo curvo a Krems  è così un intreccio di cinque racconti con cinque protagonisti che si ritrovano a fare i conti con un tempo senza inizio né fine, come immersi nella corrente di un fiume che conduce contemporaneamente alla foce e alla sorgente. Ironicamente crudeli, malinconicamente sobrie, sono cinque esistenze ben consapevoli che anche  

' le pagine invecchiano come le cose vive: fanno orecchie d’asino, si sgualciscono, avvizziscono.    Come la mia pelle '.
riccardo liguori - futura.news -  salone del libro torino 2019

' TEMPO DI MAGRIS '  -  GENOVA - SALA DEL MAGGIOR CONSIGLIO DI PALAZZO DUCALE -  CM PRESENTA TEMPO CURVO A KREMS E CITTA DI MARE - maggio 2019

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ISTANTANEE   -    Premio Internazionale Città dello Stretto
Claudio Magris compone un florilegio di istantanee, raccolte in ordine cronologico, dal 1999 al 2016. In esse Magris ritaglia piccoli e grandi aspetti della vita quotidiana, della vita politica, della nostra intimità. Stigmatizza false credenze, modi di dire, comportamenti che nascondono abissi di incomprensione e superficialità; sottolinea piccoli gesti, nascosti, che rivelano l’ampiezza dell’animo umano. Pesca dalla storia e dalla letteratura situazioni sorprendenti, capaci di illuminare il presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una piccola commedia umana, un affresco unitario delle nostre vite nevrotiche, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre pieno di pietas dell’autore, autentico moralista (nel senso alto del termine) dei nostri tempi. Che non ci dice mai come dobbiamo essere o vivere, ma ci invita a guardarci con rigore e tenerezza.
    E alla fine di questo viaggio ci saluta con un invito :  

 

Solo quando puoi nuovamente ridere

dice una scritta letta più di trent’anni fa sulla porta del Duomo di Linz

hai veramente perdonato

irene pinamonti - leggereacolori.com - 2016
Secondo la definizione di Salvatore Battaglia nel "Grande dizionario della lingua italiana", l'istantanea è eseguita con un tempo di esposizione molto breve senza l'impiego di un sostegno. Claudio Magris compone un florilegio di istantanee, raccolte in un rigoroso ordine cronologico, dal 1999 al 2015. In esse Magris ritaglia piccoli e grandi aspetti della vita quotidiana, della vita politica, della nostra intimità. Stigmatizza false credenze, modi di dire, comportamenti che nascondono abissi di incomprensione e superficialità; sottolinea piccoli gesti, nascosti, che rivelano l'ampiezza dell'animo umano. Pesca dalla storia e dalla letteratura situazioni sorprendenti capaci di illuminare il presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una piccola commedia umana, un affresco delle nostre vite nevrotiche potentemente unitario, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre pieno di pietas dell'autore, autentico moralista (nel senso alto del termine) dei nostri tempi ...
hoepli - unilibro - ibs

 

 

 


Non luogo a procedere
tenero e appassionato -  un racconto che si infrange e si ricompone come un mare sulle tragedie, le colpe, i silenzi, le complicità, le verità cancellate dell’amore e dell’orrore.
Come in Danubio il percorso fluviale è per Magris immagine di un viaggio alle origini della cultura europea, così in Non luogo a procedere la scelta narrativa è pretesto per esplorare il rapporto inscindibile dell’umanità con la morte e la guerra.
messaggeroveneto.gelocal.it - 2015

libro violento e appassionato che racconta il rapporto dell'umanità con la morte e la guerra. Nonostante sia ambientato nel presente, il libro si dilata in tempi e luoghi anche lontani parlando di guerra, orrore, infamie cancellate e amore.
Claudio Magris racconta storie d'amore e di delirio: un uomo che sacrifica la vita alla sua costruzione; una donna erede dell'esilio ebraico e della schiavitù dei neri; e molte altre vicende tra orrore e amore, colpe e silenzi.

hoepli.iut - 2015
In questo romanzo violento, tenero e appassionato, Claudio Magris si confronta con l’ossessione della guerra di ogni tempo e paese, quasi indistinguibile dalla vita stessa: una guerra universale, rossa di sangue, nera come le stive delle navi negriere, blu come il mare che inghiotte tesori e destini, grigia come il fumo dei corpi bruciati, bianca come la calce che copre il sepolcro.
«Non luogo a procedere» è la storia di un grottesco Museo della violenza, delle sue sale e delle sue armi ognuna delle quali racconta vicende d’amore e delirio, e dell’uomo che sacrifica la vita alla sua maniacale costruzione; è la storia di una donna erede dell’esilio ebraico e della schiavitù dei neri; è la storia del mistero di un delitto rimosso tra le mura del forno crematorio nazista della Risiera di San Sabba, a Trieste. Con una narrazione totale e frantumata, Magris racconta così l’epos travolgente di tragedie, colpe, silenzi dell’amore e dell’orrore.

google.it - 2015

Leggendo il romanzo di Claudio Magris Non luogo a procedere , si è sopraffatti da un senso di rara potenza espressiva, dalla duttile padronanza esercitata su una materia che si vuole «totale». Il filo conduttore è offerto da una storia che, da bizzarra e surreale, diventa vividamente tragica. E’ introdotta da una inedita inserzione pubblicitaria: «Sottomarini usati - compro e vendo». Un uomo realmente esistito, il professor Diego de Henriquez, va raccogliendo per decenni armi di ogni genere e taglia - fucili, carri armati, cannoni, aerei, ma anche sciabole, e asce di popoli primitivi - per edificare a Trieste un Museo della Guerra.
lorenzo mondo - lastampa.it - 2015

Non credo che Trieste abbia un’anima più buia di tante altre. Come non credo vada enfatizzata, esaltata la sua multiculturalità. Voglio ricordare che Giorgio Bassani ha raccontato nelle Storie ferraresi, molto più importanti del Giardino dei Finzi Contini, cose tremende sulla sua città. Però è vero che io stesso, della Risiera sapevo molto poco. Si parlava sempre della banda Collotti, dei torturatori di Villa Triste, e non ci si soffermavano mai sul fatto che alla Risiera venivano ammazzate, bruciate persone, in un grande silenzio.
alessandro mezzena lona - alemezlo - ilpiccolo.gelocal.it - 2015
Un delitto tra le mura del forno crematorio nazista della Risiera di San Sabba a Trieste. Un mistero ripercorso attraverso le sale di un grottesco Museo della Violenza.
ilsole24ore - 2015

vince la Classifica di Qualità de la Lettura, supplemento culturale del Corriere della Sera - 2015
illibraio.it - 2015

È innegabile che stiamo vivendo la Quarta Guerra Mondiale, se consideriamo come Terza la Guerra Fredda.    L’enorme problema è che non abbiamo ancora riconosciuto questo nostro stato: siamo in guerra, ma la parola guerra non viene pronunciata da nessuno.    Eppure siamo tutti contro tutti, non capiamo chi ci è amico e chi nemico: l’Arabia Saudita, ad esempio, è un’alleata ma finanzia i campi di addestramento dell’Isis.      È come se stessimo vivendo in un idilliaco periodo di pace, però allo stesso tempo, ci cascano addosso bombe, muore gente e saltano in aria edifici.
gaia curci - laprovinciapavese.gelocal.it - 2016

PREMIO FIUGGISTORIA 2015

tradotto in olandese 2017

A Trieste c'era l'unico forno crematorio nazista in Italia

Ora ho scritto un romanzo per svelare il suo mistero  

-CM

.PDF corriere della sera

 


fiuggistoria  2016 - non luogo a procedere
...  
mi dispiace di non poter essere tra voi, in questa giornata di festa che generosamente mi regalate, ma mi è veramente impossibile.   Non solo non ho l’ubiquità, ma nemmeno la bilocazione, riservata – secondo certe tradizioni – ai santi minori.    Mi dispiace molto e so che perdo una sostanziale parte del premio, perché riconoscimenti del genere consistono anche o forse soprattutto nella festa che ci viene fatta, negli amici che ci hanno dato la loro attenzione e ci hanno scelto e si stringono intorno a noi, in quell’incontro con gli altri che è sempre il sale fondamentale della vita.
...  Anche la compagnia con cui oggi ricevo il premio è un premio ulteriore,
i compagni con i quali facciamo un pezzo di strada, anche breve, arricchiscono la nostra persona. In particolare è un piacere speciale, per me, condividere questo premio con Paolo Mieli, mio ammiraglio della squadra del “Corriere”, direttore con cui ho lavorato in profonda consonanza, che mi ha arricchito di esperienza e la cui amicizia è importante per me.
...  Anche per me il
viaggio è il senso della vita, la vita stessa, la verifica della possibilità di uscire di casa e avventurarsi nel mondo tornando alla fine a casa, accresciuti e confermati nonostante tutto nella propria identità oppure l’impossibilità di tornare a casa, l’esperienza di perdersi nel viaggio di ritorno, di diventare veramente Nessuno come l’antico Ulisse.
... 
Anch’io avrei voluto fare il regista; dopo l’esame di maturità, ho esitato tra la Facoltà di Lettere all’Università di Torino, che poi ho scelto, e il Centro Sperimentale Cinematografico di Roma. Mi sarebbe piaciuto tanto raccontare la realtà con i volti delle persone, con i colori del mondo. Ma forse, se avessi deciso di andare a Roma, sarei finito non so come e oggi non riceverei questo premio per il quale vi sono tanto grato.
Vi abbraccio
Claudio Magris

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non luogo a procedere al salone del libro 2016
Io sono spesso alla ricerca di quello che è stato cancellato dalla Storia come nomi e volti.    So di un bambino nato ad Auschwitz e morto prima di ricevere un nome -  lo scopo della letteratura è dare un nome a questo bambino .  -cm
paolo morelli - torino.mentelocale.it - 2016

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non luogo a procedere _ blameless - new york
Romanzo polifonico e palinsestico - propone una novità assoluta in campo letterario . L’autore accosta il destino della gente di colore a quello degli ebrei attraverso la figura della nonna di Luisa e del sergente afroamericano che mescola l’orrore nazista alla tratta degli schiavi africani.   -norman manea
appartenenza
Dante sapeva che l’amore per Fiorenza, appreso dall’acqua dell’Arno, doveva condurlo a sentire che la nostra patria è il mondo, come ai pesci il mare. Dobbiamo tenere sempre in mente l’immagine delle matrioske. Noi non siamo una identità, ma siamo tante identità insieme. Le une dentro le altre. Io sono triestino, certo. Ma sono italiano. Sono europeo. Sono mitteleuropeo …

Siamo matrioske
magris e manea all'iic di new york - sara fruner - lavocedinewyork.com - 2017
L’identità autentica assomiglia alle Matrioske, ognuna delle quali contiene un’altra e s’inserisce a sua volta in un’altra più grande .  Essere emiliani ha senso solo se implica essere e sentirsi italiani, il che vuol dire essere e sentirsi pure europei .
cm - corriere.it - 2009

 

 

 

 

SEGRETI E NO

La vita politica è costellata di segreti, di misteri sanguinosi, la cui verità viene occultata e confusa con una efficienza sconosciuta a quasi tutte le altre attività umane. Il potere ha sempre bisogno del segreto; non c'è Stato, per quanto liberale e democratico, che non abbia i suoi servizi segreti che operano avvolti da un'aura tenebrosa in cui la lotta col male si confonde, nell'immaginario ma spesso anche nella realtà, col male stesso. Ma c'è un'altra, molto più interessante sfera del segreto, che ha a che fare con la vita individuale e con una umanissima protezione della propria libertà. È il segreto che ha a che fare con la tutela dell'intima dignità umana - una tutela messa sempre più a repentaglio, oggi, dal nostro sistema mediatico.

amazon - 2019

In fondo siamo forse tutti -  almeno parzialmente  

- spie -  custodi di un segreto

non fosse altro che quello della nostra identità più profonda

Talmente segreta da essere ignota a noi stessi

 Il segreto invita a essere custodito ma anche a essere violato

due impulsi contraddittori e spesso ambiguamente intrecciati

...

Esiste un caso in cui la custodia del segreto si è rivelata particolarmente efficace

Parlo del segreto della Confessione

il segreto che il confessore mantiene sui peccati che gli sono stati confessati

Si tratta evidentemente di un valore considerato fondamentale nella Chiesa cattolica

instillato con talmente tanta forza nelle coscienze

da essersi mantenuto come una delle norme più rispettate

segreti e no

il segreto è sostituito dalla menzogna?
il problema è che da un lato sembra che non ci sia più non solo segreto ma nemmeno intimità personale e che dall’altro tutto è segreto e fantomatico.   Nonostante i raffinatissimi strumenti di informazione sappiamo sempre meno cosa succede nel mondo .
giacomo glossi
 - 2019

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la7.it/otto-e-mezzo -   cm : attenzione alle aberrazioni buoniste - https://youtu.be/FBXH4IphvGo  -  2019

 

 

 

cancro: dire o non dire
una verità che non è solo della malattia o della terapia o della psicologia terapeutica ma dell’esistenza stessa... La vita è una malattia mortale, ma si può riuscire a viverla pure gioiosamente e senza pensare troppo alla morte, senza permettere che la comare secca faccia troppo il gradasso.     Così almeno è vissuta Marisa, anche in quei cinque anni così duri, permettendo anche a chi stava attorno a lei di viverli meglio e questo, credo, lo deve certo alla sua capacità e volontà di verità, ma anche alla capacità di chi ha saputo dirgliela in quel modo  
panorama.it  2005

nota: magris ha perduto l'amatissima moglie malata di cancro - Marisa Madieri 1938-1996  

testimonianza toccante lucida e partecipata conclusa con una riflessione su quella che è “una verità che non è solo della malattia o della terapia o della psicologia terapeutica ma dell’esistenza stessa" ... "La vita è una malattia mortale, ma si può riuscire a viverla pure gioiosamente e senza pensare troppo alla morte, senza permettere che la comare secca faccia troppo il gradasso" ...  

it.health.yahoo.net

 

LEI DUNQUE CAPIRA'
Magris apre le porte del regno dei morti    -      A nessuno scrittore si addice la vicenda di Orfeo come a Claudio Magris. E ci si doveva attendere che, prima o poi, la sua scrittura si sarebbe prodotta nella lunga perorazione, insieme giustificazione e caparbio miserere, che, improntata sul mito orfico, costituisce il felice corpo di questo breve testo-racconto, ma anche monologo, in quanto esito di un prorompere, della spaccatura di un silenzio spesso voluto: Lei dunque capirà.
....Le apparizioni di Cristo risorto sono un unicum mai riscontrato in altre pagine. Lì il corpo diventa, sensibilmente, un'altra cosa.
Ma, al di fuori di quell'unicum, la dialettica tra l'inevitabile speranza e l'inevitabile disincanto non conosce alcuna conciliazione. Senza nessun rigurgito ROMANtico, con la paziente limpidezza del philosophe (e sa dio quanto dev'essergli costata, con tutta l'autobiografia che attraversa in sessanta paginette) Magris mette in scena, con questo testo davvero magistrale, l'oggettiva lacerazione del nostro cuore. E lascia intendere che non i morti, neppure redivivi, risponderanno al nostro grido, bensì qualcosa che - come scrisse Montale - si trova   « più in là »

luca doninelli - ilgiornale.it

Claudio Magris si muove tra esperienza personale e mito, tra volontà di fuga e intensità della presenza, tra leggerezza e tragedia, tra volontà di sapere e interrogativi cui non si può rispondere.
Con una scrittura sapiente e limpida, dall'impatto quasi musicale, Lei dunque capirà dà voce a una straordinaria figura di donna, vittima e prevaricatrice, in un disincantato e toccante omaggio alla femminilità.

elfarecremona.it

“Questo testo forse non sarebbe nato se, per caso, non mi fosse capitato di frequentare una casa di riposo, situata nel cuore di Trieste, a venti metri dai Caffè -- un luogo diviso dal resto della città da una soglia, che separa, con un passo, un mondo dall’ altro, dove sono altri rancori, gerarchie... un mondo apparentemente attutito: così mi si è creato questo senso di Aldilà, di Inferi”. “Così  mi sono chiesto cosa succederebbe se le persone che abitano quel luogo uscissero e tornassero fuori. Da tutto ciò, è nata l'atmosfera di questa casa”.
momentosera.com

LEI DUNQUE CAPIRÀ  - DIETRO IL BUIO

2011 - film  di Giorgio Pressburger - GIRATO TRA GORIZIA GRADO E TRIESTE   -   www.youtube.com/watch?v=IUim-bpFj3I

2014 - proiezione in versione originale con sottotitoli a monaco di baviera - Sprachen & Dolmetscher Institut

dal 2012 - piece teatrale  -  teatro stabile trieste  -  piccolo di milano  -  citta s.angelo pe   -   teatro francesco stabile potenza

No, non sono uscita, signor Presidente, come vede sono qui. Ancora grazie per il permesso speciale, davvero eccezionale, me ne rendo conto, non creda che non Le sia grata; anche lui era tutto emozionato, non avrebbe mai creduto di ottenerla, quando l'aveva chiesta, l'autorizzazione a entrare nella Casa, a venire a prendermi.
splendida novella dolce-amara sull’amor coniugale . Un testo tanto breve - giusto una cinquantina di pagine - quanto pregnante per intensità poetica, tenuta narrativa e levità/tersità di scrittura. L’ambito in cui si svolge la vicenda – uno scorrevolissimo e ininterrotto monologo recitato da una voce narrante femminile – è quello di una non ben precisata o meglio, ambigua e assai misteriosa Casa di Riposo .
wuz.it - ed 2013

INTERVISTA

IL LIBRO E' UN MONOLOGO FEMMINILE CHE NON TOCCA FORZATAMENTE LA MIA STORIA PERSONALE.     E' UN INSIEME DI STORIE E DI SENTIMENTI MIEI E ALTRUI CHE FORMANO UN RACCONTO.      IL DOLORE PUO' NOBILITARE ABBASSARE O RENDERE CATTIVI.
rai tre - fabio fazio

lei dunque capirà ripercorre il mito di Euridice - il fallimento del suo viaggio di ritorno dall'Ade al fianco dell'amato marito Orfeo, sceso vivo negli inferi pur di riaverla con sé.
… questa luce velata, opaca, mi piace;  mi sembra di essere sul fondo del mare, dove tutto è fermo, immobile, anche il tempo. Ci piaceva tanto scendere insieme nell'acqua blu cupa, subito profonda, in riva a quella nostra isola;  forse solo là sotto, nella fissità di quegli istanti lunghi come secoli, siamo stati felici

giulia oliva - ilpescara.it - 2013

VERSIONE TEATRALE - 2016

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Ti è sempre piaciuto scrivere, non importa cosa, scrivere punto e basta;   è il gesto che conta, gesto di poeta, gesto da re, sovrano arbitrio sulle povere vocali e consonanti .

lei dunque capirà

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premio della Fundacion Principe de Asturias per la Letteratura
il più prestigioso riconoscimento spagnolo: il suo presidente è l'erede al trono di Spagna Filippo di Borbone......La candidatura di Magris era stata proposta DA Hans Magnus Enzesberger e Ryszard Kapuscinski. Lo scrittore triestino è stato preferito, come riportano il "Corriere della Sera" e il "New York Times", Milan Kundera e Paul Auster. Nella sua motivazione la giuria ha scritto che Danubio (pubblicato in Spagna nel 1988) incorpora la migliore tradizione umanistica e rappresenta l'immagine cosmopolita della letteratura europea dell'inizio del XXI secolo". Per la giuria l'opera dello scrittore triestino rappresenta "un'Europa diversa e senza frontiere, solidale e disposta al dialogo fra le culture. Nei suoi libri lo scrittore italiano mostra, con potente voce narrativa, spazi che compongono un territorio di libertà e in questi spazi si configura un anelito: quello dell'unità europea nella sua diversità storica".  

garzantilibri.it   -   fpa.es  - 2004

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Sanremo -  Claudio Magris vince il Libro del Mare

Sono particolarmente felice di ricevere questo premio a Sanremo dove spesso sono venuto per i Martedì letterari anche per il significato che il mare riveste nella mia esistenza e nelle mie opere. Ho avuto sempre un rapporto preferenziale con il mare, che ha scandito tutti i momenti importanti della mia vita. momenti felici e momenti dolorosi. Non riesco a concepire l’amore senza il mare. Il mare è abbandono, è riposo ed energia.  

sanremonews.it  2005

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Chiavi della Città di Firenze - 2019
. Al Professor Claudio Magrisper il valore e la bellezza delle parole da lui scritte e pronunciate, in modo semplice e raffinato, in una lunga storia di vita a lui che, con le proprie riflessioni, ha attraversato e attraversa il XX secolo e la Mitteleuropa, in una prospettiva che stimola a superare i confini.
gonews.it

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1972 - PREMIO DE BENEDETTI
1980 - GOETHE MEDAILLE
1984 - S. GIUSTO D'ORO
1987 - PREMIO BAGUTTA
1987 - PREMIO ACCADEMIA DEI LINCEI
1987 - MANÈS-SPERBER-PREIS
1988 - PREMIO ANTICO FATTORE
1989 - PREMIO JUAN CARLOS I°
1990 - PRIX DU MEILLEUR LIVRE ETRANGER
1990 - PREMIO DONAULAND-STIFTUNG
1990 - PREMIO MASI CIVILTA VENETA
1991 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI STRASBURGO
1992 - PREMIO PALAZZO AL BOSCO
1992 - FORSCHUNGSPREIS DER ALEXANDER VON HUMBOLDT-STIFTUNG
1992 - PREMIO AGRIGENTO 'UNA VITA PER LA LETTERATURA'
1993 - PRIX DE FRANCE CULTURE ETRANGERE
1993 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI COPENAGHEN
1994 - 1996 - SENATORE DELLA REPUBBLICA NELLA XII LEGISLATURA
1995 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI KLAGENFURT
1997 - PREMIO STREGA
1997 - PREMIO SAN CASCIANO BAGNI PER IL GIORNALISMO CULTURALE
1998 - MEDAGLIA D'ORO AI BENEMERITI DELLA SCIENZA E CULTURA
1998 - PREMIO SPECIALE PER LA CULTURA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
1999 - OFFICER DE L'ORDRE DES ART ET LETTRES DA LA RÉPUBLIQUE FRANÇAISE
1999 - PREMIO GRINZANE PIEMONTE
1999 - MEDAGLIA D'ORO - BENEMERITI CULTURA - SCUOLA - ARTE - MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE E RICERCA SCIENTIFICA
1999 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI SZEGED
2000 - PREMIO SIKKEN

2001 - CAVALIERE DI GRAN CROCE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
DA PRESIDENTE CARLO AZEGLIO CIAMPI
2001 - PRIX MEDITERRANEE
2001 - LEIPZIGER BUCHPREIS ZUR EUROPÄISCHEN VERSTÄNDIGUNG
2001 - GRAND PRIX LITTÉRAIRE DE LA VILLE D’ANTIBES JACQUES AUDIBERTI
2001 - PREMIO ERASMIANUM
2001 - PREMIO MONDELLO
2001 - 2002 - TITULAIRE DE LA CHAIRE EUROPÉENNE DU COLLÈGE DE FRANCE
2004 - PREMIO DELLA FUNDACION PRINCIPE DE ASTURIAS PER LA LETTERATURA
2005 - premio mediterraneo per 'alla cieca'
2005 - PREMIO IL LIBRO DEL MARE
2006 - Universidad Complutense di Madrid
2006 - Università Paris X- Nanterre
2007 - PREMIO LETTERARIO VIAREGGIO-TOBINO
2007 - PREMIO ELSA MORANTE - ALLA CARRIERA
2007 - PREMIO DELLA PACE UNIONE LIBRAI TEDESCHI
2009 - Laurea ad honorem in Lettere della Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima
2009 - PREMIO EUROPEO SAGGISTICA CHARLES VEILLON 2009
2009 - FRANCOFORTE - FRIEDENSPREIS DES DEUTSCHEN BUCHHANDELS
2010 - PREMIO LETTERARIO BRUNO CAVALLINI - PORDENONE
2010 - PREMIO MILOVAN VIDAKOVIC - 'PROZEFEST' - NOVI SAD - VOIVODINA - NORD SERBIA
2010 - PREMIO MONTALE SAGGISTICA - CON ALFABETI - SARZANA 2011 - PREMIO CARLO PALMISANO SAGGISTICA - SAN SALVATORE MONFERRATO
2011 - Laurea ad honorem in Lettere della Katholieke Universiteit Leuven
2011 - Laurea ad honorem in Lettere e Filologia della Universidad de Barcelona

2011 - PREMIO MONTALE FUORI DI CASA - SARZANA - NARRATIVA
2012 - PREMIO È GIORNALISMO 2011 FONDATO DA INDRO MONTANELLI ENZO BIAGI GIORGIO BOCCA GIANCARLO ANERI
            MULTIFORME E ACUTO OSSERVATORE - IN UN MOMENTO IN CUI IL GIORNALISMO E' SPESSO 'GRIDATO' E SI DIBATTE NELLA
            RICERCA QUASI OSSESSIVA DELLO SCOOP GLI ARTICOLI DI CLAUDIO MAGRIS RAPPRESENTANO IL MESSAGGIO DELL'UOMO
            DI CULTURA CHE PENSA E VALUTA IN MANIERA SERIA SERENA E APPROFONDITA PRIMA DI SCRIVERPER LA SUA ATTIVITÀ GIORNALISTICA
            SEMPRE IMPRONTATA A PROFONDE RIFLESSIONI CULTURALI PUR CON UN LINGUAGGIO ALLA PORTATA DI TUTTI
            NEL GIORNALISMO  - C’È UN PO’ LA MANIA DELLE OPINIONI, C’È UN’ INFLAZIONE DELLE OPINIONI. CM
2012 - FIERA LIBRO DI MADRID - PRESENTE ERRI DE LUCA - ATTIVITÀ CULTURALI INAUGURATE DA CLAUDIO MAGRIS
2012 - MERIDIANO MONDADORI - RACCOLTA OPERE DEDICATE ALLA MITTELEUROPA
2012 - ORDINE AL MERITO DELLA GERMANIA - SCRITTORE OSSERVATORE POLITICO EUROPEISTA AMICO DELLA CULTURA GERMANOFONA
2012 - PREMIO ISAIAH BERLIN
2012 - CONSEGNA DELLA COMMENDA DELL'ORDINE AL MERITO DELLA GERMANIA A VILLA ALMONE ROMA
2012 - PREMIO VITTORIO DE SICA - PER LA LETTERATURA
2013 - PREMIO CESARE PAVESE
2013 - PREMIO LETTERARIO EUROPEO HELENA VAZ DA SILVA
2013 - PREMIO ALLA CARRIERA ALCESTE DE LOLLIS
2014 - XXX edizione Premio Nazionale Narrativa Bergamo
- Lectio magistralis di CM -  premio Il Calepino
2014 - premio campiello alla carriera
2014 - Universidad de Murcia
2014 - premio navicella d'oro - festival del viaggio
2014 - Laurea ad honorem della University of Timisoara
2014 - Premio fil Literatura en Lenguas Romances - GUADALAJARA
2014 - Gruppo Supplenti della Scuola candida il prof. Claudio Magris alla Presidenza della Repubblica
         
  - Ha scritto e vissuto in ogni sua opera la questione dell'incontro tra culture diverse
            con una dedizione che ricorda quella con cui in Germania Heidegger si dedicò all'enigma dell'essere
2015 - non luogo a procedere - classifica di Qualità de la Lettura -  supplemento culturale del Corriere della Sera
2015 - FIUGGISTORIA  -  premio sezione romanzo storico per non luogo a procedere
2016 - friuladria/èstoria  -  il romanzo della storia
2016 - fiamma letteraria - montenegro - per una visione che oltrepassa i confini    -   nella giuria
 mario vargas llosa  nobel 2010
2016 - PREMIO CITTA  DI  FILADELFIA  - CALABRIA
2016 - Premio Franz Kafka 2016 - Praga - MAGRIS PRIMO ITALIANO A RICEVERE IL PREMIO
2016 - Taobuk Awards for Literary Excellence  - taormina
2016 - Socrates Parresiastes edizione 2015
2017 - Premio Internazionale Città dello Stretto - Premio Italo Falcomatà
2017 - laurea honoris causa - dedika - Freie Universität di Berlino
2017 - membro onorario Associazione scrittori Macedonia
2017 - PREMIO LETTERARIO MARIO LA CAVA
2018-
2022-2024 - GIURIA  PREMIO NONINO  -   NORMAN MANEA   -   adonis

             - MAGRIS IN VIDEO - CAUSA ROTTURA COSTOLA PER ' COMICA CADUTA DALLE SCALE ' COME LUI STESSO HA DETTO 

2018 - uomo dell'anno 2018   -   Associazione Amici  Museo d’arte  Tel Aviv  -  impegno e carriera nel mondo della cultura

2019 - premio giampaolo rugarli  - san giovanni a piro - salerno

2019 - premio leone piccioni/CEPPO per  saggistica letteraria  - pistoia

2019 - Premio speciale della giuria  -  34a ed. premio letterario Giuseppe Dessì

2019 - finalista premio scanno con  tempo curvo a krems

2019 - laurea ad honorem giurisprudenza  universita di parma per attenta lettura dinamiche sociali_culture in movimento

2019 - premio scrittori per l'europa - per l' impegno europeista

2020 - lectio magistralis collegio borromeo pavia - I colori : le toppe di Arlecchino

2020 - premio mar_etica con polene occhi del mare - originalita con cui ha trattato il mare

2021 - PREMIO  DE SANCTIS ALLA CARRIERA

2021 - premio internazionale dialoghi sull'uomo

2021 - Premio Manzoni alla Carriera

2022 - PREMIO SPECIALE LATTES GRINZANE

2023 - laurea honoris  causa universita iulm milano per traduzione specialistica e interpretariato di conferenza

2024 - TESTIMONIAL apertura  museo Lets - piazza Hortis - Trieste - 13.9.2024

 

 

COLORI
Qual è il colore di una foglia  ?  Il verde che mostra a mezzogiorno o il quasi nero che vediamo di notte ?    C'è tutta una serie di teorie sulla percezione dei colori, che in fondo riflette come noi viviamo e sperimentiamo il mondo, cosa che non è meno reale del mondo stesso .   D’altro canto, l’azzurro-viola che ognuno di noi vede alla sera non è un delirio soggettivo ma una percezione oggettiva e quindi una realtà ...
 I colori, anche quando appaiono indissolubili dall’oggetto a cui sono legati, non designano tanto quell’oggetto ma ciò che esso evoca, traducendosi nel cuore di chi guarda. È questo che lega il colore alla parola e che lo rende così importante .
gaia curci - laprovinciapavese.gelocal.it - 2020

 

 

 

 

PREMIO KAFKA 2016

Quando mi hanno annunciato il conferimento del premio, credevo che si trattasse di uno scherzo . Non per falsa modestia ma sentire il mio nome legato a quello di Kafka al tempo stesso mi emoziona e mi onora.
Kafka è l’autore che più si avvicina al mio modo di concepire il mondo e con lui condivido il sentimento che la scrittura è necessaria per vivere, per cogliere il senso della vita.
Quello che colpisce è che Kafka, nonostante o grazie alla sua estrema modernità, incarnando tutti i beni e soprattutto i mali dell’uomo contemporaneo, è tra gli scrittori del ‘900 l’unico che abbia realizzato una di quelle grandi opere che danno il senso completo della vita e del sacro.
Forse prima di lui solo Dostojevskij ci ha costretto a fare i conti col bene e col male, dopo non c’è nessun altro.

buongiornoslovacchia.sk - 2016

 

 

 

Sono sempre stato affascinato dalla realtà.

Ognuno di noi sa che nelle cose accadute c'è tanta imprevedibile realtà nel bene e nel male da far concorrenza alla letteratura; anzi, talvolta, per non essere kitsch, la letteratura deve togliere qualcosa rispetto la vita reale: anche a me è capitato di farlo.
premio friuladria - ilpiccolo.it - 2016

 

 

 

... ci sono i libri che ci hanno formato, che ci hanno ferito e insieme hanno saputo curare la ferita.    I libri che permettono di conoscere e ordinare il mondo e quelli che ne svelano il caos travolgente e distruttore, l'incanto e insieme l'orrore.     I libri che fanno balenare la salvezza e quelli che si affacciano sul nulla.      Soprattutto quelli che allargano i confini della letteratura e rimandano al di là di essa.

alfabeti - meridiano pag. XVI

 

 

 

MAGRIS E L'EUTANASIA

la qualità della vita è fondamentale, ma, per una diffusa distorsione di questo concetto, può diventare un principio pericoloso, l’arroganza di decidere per gli altri quale sia il livello di tale qualità al quale la vita inizia a essere degna di venir vissuta. In tal modo si è giunti alla discriminazione, anche all’eliminazione di persone prive o considerate prive di tale livello.
L’eutanasia nei confronti dei minorati, dei disabili ...

corrieredellasera - 11.9.2014

 

 

MAGRIS E IL VANGELO

Quasi ogni giorno leggo una pagina dei Vangeli. Trovo che siano testi straordinari, forse ineguagliabili per la capacità che possiedono di parlare della vita e alla vita. Non si tratta però di una lettura consolatoria: al contrario, ti prende alla gola .
Da ragazzo ho scelto di ricevere, senza che mi venisse imposta da nessuno, una formazione cattolica .
famigliacristiana.it - 2017

 

 

 

 

DANUBIO - tradotto in 17 lingue al 2020

La vera letteratura non è quella che lusinga il lettore, confermandolo nei suoi pregiudizi e nelle sue insicurezze, bensì quella che lo incalza e lo pone in difficoltà, che lo costringe a rifare i conti col suo mondo e con le sue certezze  .

. . .

Qualunque sia l'opinione o la fede professata dagli uomini, ciò che li distingue è soprattutto la presenza o l'assenza, nel loro pensiero e nella loro persona, di questo oltre, il loro sentimento di abitare un mondo compiuto ed esaurito in se stesso oppure incompleto e aperto all'altrove  .    Il viaggio è forse sempre un cammino verso quelle lontananze che splendono rosse e viola nel cielo della sera, oltre la linea del mare e dei monti, nei paesi sui quali sorge il sole che da noi tramonta. Il viandante avanza nella sera, ogni passo lo inoltra nel tramonto e lo conduce oltre la striscia infuocata che si spegne  .

 . . .

È stata una fortuna attraversare questo continente spirituale in un momento di relativa tranquillità. Se avessi viaggiato nel 1989 avrei visto soltanto le brucianti trasformazioni del presente .    Invece ho avuto il lusso di poter indugiare, di vedere le piccole cose, un po' come l'archeologo che scende nei diversi strati della civiltà. E forse questa civiltà ho potuto capirla meglio e capire perché, in seguito, sono successe tante cose, anche contraddittorie.    -cm
rileggere danubio - premio bagutta 1986 - auditorium università svizzera italiana - corriere ticino e società dante alighieri lugano
cdt.ch

romait.it/claudio-magris-la-precisione-del-cannocchiale   -   altoadige.it/-bisogna-rileggere-danubio

 

 

 

 

LETTERA AL PADRE - FRANZ KAFKA - NUOVA TRADUZIONE DI CLAUDIO MAGRIS - 2016
- nessuna traduzione, anche eccellente, di una grande opera è definitiva ...

- I grandi capolavori devono essere tradotti pressoché a ogni generazione, perché contengono delle potenzialità nascoste, che la Storia via via estrae dal loro nucleo e dalla loro forma; contengono delle risposte brucianti a domande dell’epoca non ancora esplicitamente formulate e che essi esprimono con una forza che investe i lettori e continua a investire le generazioni che si succedono nel tempo.
illibraio.it - 2016

 

 

 

 

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ogni diversità arricchisce

perché si cresce uscendo da se stessi

e incontrando gli altri
articolo di claudio magris - corriere.it - la nostra vera malattia - 2008

 

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