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- 2 * non
esiste libertà senza regole
lecito cambiarle
non ignorarle poche cose uniscono fraternamente
come il ridere insieme
Collaborare con un quotidiano ti porta a
rispondere costantemente ai fatti del mondo
porta a riflettere su ciò che si scrive aiutando il mestiere di
scrittore
È un esercizio elastico e vigile fb/garzanti - 2014
bibliografia
2023
narrativa
2022
traduzioni teatrali
inventarsi una vita -
cm-p.di paolo
2021
le toppe di arlecchino-esistono i colori ?
opere vol 2
2020
sulla fede - cm-giorgio
pressburger croce del sud
2019 POLENE - OCCHI DEL
MARE
STORIA DI GALI GALI
tempo curvo a krems
2016
istantanee - istantaneas testi sul corriere 2009-15
rivisti
2005
L'Infinito
viaggiare
Alla cieca
2003
Identità e
multiculturalità 2002
Dietro le parole
2001
La mostra
Utopia e disincanto
Fra il Danubio e il mare
1999
L'anello di
Clarisse
1998
Un altro mare
1997
Microcosmi -
PREMIO STREGA
1996 Il mito asburgico
Le voci
1995
Vier seltsame Leben
Donau und Post-Donau
1993
Il Conde
- alla foce
1990
Danubio
1988
Stadelmann
1987
Trieste identità
di frontiera
1985
Illazioni su una
sciabola
1977
Lontano da dove.
1968
Wilhelm Heinse
Itaca e oltre
Microcosmi
unilibro -
mondadori
L'INFINITO VIAGGIARE
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti
della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli
strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire
o giudicano un’altra.
.
Viaggiare non per arrivare ma per
viaggiare, per arrivare più tardi possibile, per non
arrivare possibilmente mai .
.
Viaggiare
insegna lo spaesamento, a sentirsi sempre stranieri nella vita,
anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse
l' unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta
del viaggio sono gli uomini; non si va in Spagna o in Germania,
ma fra gli spagnoli o fra i tedeschi.
.
Viaggiare sentendosi sempre, nello stesso momento,
nell'ignoto e a casa ma sapendo di non avere, di non
possedere una casa . Chi viaggia è sempre un
randagio, uno straniero, un ospite; dorme in stanze che
prima e dopo di lui albergano sconosciuti, non possiede
il guanciale su cui posa il capo né il tetto che lo
ripara . E così comprende che non si
può mai veramente possedere una casa, uno spazio
ritagliato nell'infinito dell'universo, ma solo
sostarvi, per una notte o per tutta la vita, con
rispetto e gratitudine .
.
Utopia e
disincanto . Molte cose
cadono, quando si viaggia; certezze, valori, sentimenti,
aspettative che si perdono per strada - la strada è una
dura ma anche buona maestra.
Altre cose, altri valori e sentimenti si trovano, s'incontrano, si raccattano per via . La realtà così spesso
impenetrabile, d' improvviso cede, si sfalda .
...
la massima 'pastrocio
non è la stessa cosa di pasticcio'
è di Claudio Magris .
vocabolario
zingarelli Sono nella bibbia Addirittura come un suo
autore, sia pure solo di poche righe. Considero la mia
inclusione nello Zingarelli
un vero premio, che
rischia di indurmi alla vanità ben più di altri
riconoscimenti. Il
vocabolario — e tanto più
un principe, il principe dei vocabolari come lo
Zingarelli — è il libro dei libri, una vera bibbia che
racchiude il tutto e il suo significato.
blitzquotidiano.it - 2014
Magris donerà il suo archivio al Centro
Manoscritti di Pavia Ha settantasette anni ed
ha scritto sempre a mano su fogli protocollo uso bollo.
Maria Antonietta Grignani - presidente del Centro pavese
: Per un momento siamo andati tutti in subbuglio
. È un grandissimo onore che uno
scrittore del calibro di Magris abbia intenzione di
affidare alla nostra custodia la maggior parte dei suoi
autografi, risultato del lavoro di decenni
... Ha detto che, volendo,
potrebbe invadere l’intero Fondo
Manoscritti di appunti, libri, testi e, anche se
rideva, non credo scherzasse completamente ... sarà in
buona compagnia: tra
Montale, Gadda e tanti
altri autori che sono ormai classici del Novecento.
gaia curci - laprovinciapavese.gelocal.it - 2016
. TRA I DOCUMENTI DELL'ARCHIVIO UNA
LETTERA INEDITA AL PROF BIAGIO MARIN SCRITTORE E POETA
ITALIANO - 2016 -
PDF
ilpiccolo.gelocal.it
Mario Vargas Llosa -
laurea honoris causa universita firenze -
e Claudio
Magris a confronto sulla loro idea di letteratura come esperienza totale
partendo dal libro di cui sono coautori La letteratura è la mia vendetta - 2012 -
che affronta il tema della
letteratura come strumento politico e non solo di
intrattenimento . funzione del romanzo oggi, della
letteratura come impegno, di realtà e finzione.
BIBLIOTECA DELLE OBLATE - FIRENZE - valdelsa.net -
firenze.repubblica.it - 2014
Il libro come ogni viaggio non è mirato a
una specifica meta
è una mescolanza di programma e casualità… Proprio come quando incontriamo qualcuno e ci
fermiamo. litighiamo oppure ci innamoriamo senza sapere
bene dove ci portano i nostri passi korazym.org
Il rapporto tra
letteratura e realtà la realtà è un quadro cubista
Nei romanzi di fantasia ai quali ho dedicato la mia vita ho
sempre cercato, accanto alla descrizione di luoghi immaginari,
tutte le esperienze reali.
Il rapporto tra la letteratura e la realtà è come se fosse
quello tra l’atlante geografico, con le sue cartine piatte, e la
Terra. In qualche modo c'è l'idea che la letteratura dia una
rappresentazione che deforma la realtà di fronte a noi, ma,
deformandola, ne estrae il senso più profondo.
Molti sono stati i romanzi ispirati da esperienze vere e vissute
che, divenendo qualcosa d’altro, non hanno tradito le storie
originali.
In questo senso ho sempre sentito la fantasia necessaria per
estrarre dalla realtà quello che la realtà nella sua
immediatezza; uno strumento utile a scoprirne le latenze e le
potenzialità.
In fondo anche noi raccontiamo cose ‘quasi vere’, accadute a noi
e poi, naturalmente e involontariamente alterate dalla finzione,
anche solo sottolineandone un aspetto piuttosto che un altro.
Ho sempre cercato
di scrivere storie nate da realtà obiettive infinitamente più
fantastiche di quelle che avrei potuto inventare mary
adorno - wuz.it - 2013
*
narrativa Quando Claudio Magris si
confrontò con la storia della narrativa moderna per
l’Enciclopedia del Novecento Treccani era appena quarantenne, ma
aveva già pubblicato un saggio decisivo come Il mito absburgico
nella letteratura austriaca moderna, che lo aveva consacrato
come uno dei maestri della letteratura europea. Riproporre
questa voce, che mantiene intatta la sua forza critica e il suo
slancio narrativo, significa immergersi nuovamente nelle
inquietudini di un Occidente che, al passaggio fra XIX e XX
secolo, interroga radicalmente il senso della scrittura. Da Mann
a Musil, da Woolf a Joyce, a Svevo, i grandi autori cercano
forme inedite per manifestare l’essenza della vita e del suo
fluire .
Ecco dunque aprirsi
l’avventura di nuove tecniche narrative, ecco gli abbaglianti
azzardi stilistici che reagiscono al tramonto del romanzo
ottocentesco, nella tempesta e nel caos della Storia .
treccani - 2023
TRADUZIONI TEATRALI
È difficile imbrogliare un
traduttore, che è insieme uno scrittore e un vivisezionatore del
testo.» In questa definizione, che eleva a forma d’arte e a
esercizio critico la sfida di ricreare un’opera letteraria in
una lingua diversa da quella d’origine, è racchiuso il senso
profondo dell’esperienza di Claudio Magris come traduttore. Ad
affascinare lo scrittore triestino è stata soprattutto la
versione di classici del teatro, con testi nati quasi sempre in
funzione di un allestimento, attenti alla dimensione fisica
della scena, alla recitazione e alla gestualità degli attori. La
battuta teatrale, diretta, immediata, esige un cortocircuito fra
l’originale e la traduzione, un confronto ravvicinato,
inevitabilmente spietato. Dall’adorato Ibsen, spartiacque della
drammaturgia moderna, al caustico Schnitzler, critico impietoso
della finis Austriae, alla Medea di Grillparzer, che fonde trame
arcaiche e atmosfere borghesi, passando per il Woyzeck di
Büchner, con le sue sciabolate che tagliano la parola e
l’esistenza, il lavoro di Magris sui testi teatrali si è
rivelato un autentico laboratorio creativo in cui sperimentare
nuove forme di scrittura. Da questa esperienza è scaturita anche
una messa a fuoco del ruolo del traduttore: un po’ complice e un
po’ rivale, disposto a piccole infedeltà materiali in nome di
una fedeltà di sostanza capace di restituire il ritmo e
l’essenza più vera di un’opera. Per la prima volta raccolte in
un unico volume, le versioni per il teatro del grande germanista
costituiscono un appassionato omaggio a un’arte impossibile ma
necessaria, un’arte che in fondo, nel suo inesauribile tentativo
di afferrare un senso sempre sfuggente, assomiglia molto alla
vita. garzanti.it - 2022
inventarsi una vita L'incontro inatteso fra due scrittori di generazioni
diverse . Claudio Magris e Paolo Di
Paolo, partendo dal turbolento ingresso
negli anni Venti di questo secolo, riflettono sui passaggi fra
epoche e sulla velocità del mutamento, sulla impossibilità di '
disattivare la Storia ' .
Né apocalittici né integrati, cercano uno spazio di lettura
diverso del presente, e lo fanno esplorando le possibilità della
scrittura, che fissa il volto "candido, comico, tragico, cinico,
struggente, incantevole, repellente" del mondo .
Consapevoli del fatto che scrivere possa avvicinarci alla vita
ma anche allontanarcene irrimediabilmente, cercano di aggirare
molte retoriche, o almeno di metterle alla prova .
Ne risulta una meditazione a due voci sul misterioso rapporto
fra il vissuto e lo scritto, sui limiti del dicibile, su ciò che
sta prima e dopo ogni libro che si scrive . La
freddezza di Thomas Mann e il cuore incendiato di Ibsen, i
porcellini d'India sapienti e le polene che guardano la tempesta
senza timore, i boccali di birra che mettono l'universo a posto
e un Kafka immaginario finalista del Premio Strega ... Il
più giovane interroga e rilancia, il maestro mette in gioco la
sua esperienza e soprattutto i suoi dubbi, ma non si limita a
raccontare il passato: rompe le convenzioni aneddotiche
dell'autobiografia, e immagina il futuro . ibs - 2022 Scrivere, comunicare,
dare una parte di sé agli altri può essere un gesto di
solidarietà, un dono, che apre un dialogo .
Ed è soprattutto nel dialogo, nell’uscire da se stessi e
nell’incontrare l’altro, che consiste il senso
dell’esistenza .
-cm
https://www.sololibri.net/Inventarsi-una-vita-Un-dialogo.html
Le toppe di Arlecchino - Esistono i colori ?
Claudio Magris pone una domanda su cui si
sono confrontate nei secoli teorie diverse: tra le tante quella
di Newton, secondo cui i colori nient’altro sarebbero che
frequenze e lunghezze d'onda trasformate in colore dalla
corteccia cerebrale che le intercetta. cristina benussi -
ilpiccolo.gelocal.it - 2021 Quanti sono i colori ? Il
Grande atlante dei colori - DuMont's Farbenatlas - ne elenca
999, tante sono le sfumature cromatiche diverse che l'occhio
umano riesce a distinguere, costretto tuttavia a definire ognuna
di esse con una tripletta di numeri, perché non ci sono
sufficienti parole per tutte queste sfumature di colori, che non
esistono se non nel battito delle palpebre e nella retina che le
distingue. I colori non ci sono, ma si vedono; tanti colori come
le toppe del vestito di Arlecchino, ma che, a differenza di
queste, si possono vedere ma non toccare. ... Il colore dice se
stesso, dice un senso della vita che forse solo in quel momento
si esprime in quel colore ma in quel momento, per quella
persona, si esprime solo in quel colore. È come quando due
sguardi s'incontrano in un attimo in un significato definitivo,
in un incontro che può decidere l'essenziale della loro vita,
delle loro vite, e si può dire soltanto, per un attimo senza
tempo e per sempre, 'è così'.
Claudio Magris racconta i colori, ne segue
le sfumature nelle parole di Goethe e Wittgenstein (fino a
dubitare della loro stessa esistenza), li ammira tra le
intuizioni di Newton e le vetrate di Chartres, si chiede se la
rabbia sia davvero verde e come l'inquietudine possa essere
bianca, se sia più profondo il blu del mare o l'azzurro dei
poeti. Una riflessione preziosa sulla natura dell'uomo e delle
sue emozioni. ibs - 2021
OPERE -
VOL 2 In questo secondo Meridiano, sempre a
cura di Ernestina Pellegrini, vengono presentate in ordine
cronologico le opere narrative e teatrali pubblicate da Magris a
partire dal 1997, anno d'uscita di "Microcosmi," fino al
recentissimo volume edito da Mondadori: un arco temporale che
comprende alcuni testi esemplari della sua scrittura originale e
creativa, come "Alla cieca" (2005) e "Non luogo a procedere"
(2015). A queste opere, che costituiscono la prima e più
cospicua parte del volume, si aggiunge una serie di preziose
"autoantologie" d'autore, in cui vengono presentati al lettore i
principali saggi, gli articoli e le "istantanee" pubblicati in
varie sedi in quattro decenni di attività critica e
giornalistica, soprattutto per il «Corriere della Sera», oltre a
una scelta dei racconti da "Tempo curvo a Krems" (2019). libreriauniversitaria.it -
2021
croce del
sud -
presentato a festivaletteratura mantova 2020
In questo libro l’interesse per le cose trova quasi
un’esasperazione . Si tratta di un libro dove
non ho inventato nulla e questo grazie alla grandezza delle tre
vite descritte, perchè mi hanno toccato per il loro mistero
. cm - da intervista di alberto rollo -
vocedimantova.it - 2020 GliIncali
chiamavanoAuca — che in
mapudungun, la lingua mapuche, significa selvaggio, ribelle; è
anche un termine che indica una cavalla ombrosa — perché avevano
accanitamente resistito alla loro invasione e al loro dominio.
cm - corriere.it - 2020 La
patria ... i cui colori, paesaggi, venti sono la
familiare musica della sua esistenza ... è il luogo in cui
vivono i suoi figli o quella in cui sono sepolti
i suoi genitori. cristina taglietti -
corriere.it - 2020
Nel 1946, in una nota autobiografica, Janez Benigar si chiedeva
se la patria di un uomo – il luogo in cui ci si sente a casa
nella vita e i cui colori, paesaggi, venti sono la familiare
musica dell’esistenza – è la terra in cui vivono i suoi figli o
quella in cui sono sepolti i suoi genitori. Aveva particolari
ragioni per porsi quella domanda, giacché fra l’una e l’altra
c’erano di mezzo l’oceano e una distanza culturale ancora più
grande. Come tanti altri, pure lui in Argentina sarebbe stato un
gringo, un uomo che non ha morti in America .
... L’avventuriero sloveno nato a Zagabria ovvero
austro-slavo – cittadino dell’impero absburgico al tramonto e
simpatizzante dei progetti di un futuro Stato jugoslavo – è un
uomo posato e abitudinario, incline ad una pedanteria tutta
austriaca, come nella storiella del capufficio k.u.k. che
raccomanda ai suoi impiegati di mettere meticolosamente in
ordine le carte sparse sul loro tavolo e di buttarle poi nel
cestino . Con questa pignoleria egli parte per
l’Argentina ovvero per la Patagonia e l’Araucanía, da dove non
tornerà mai più e dove per diciannove anni non metterà piede in
una città, salirà una sola volta su un’automobile, non vedrà mai
un aeroplano e vivrà molto tempo nei wigwam, le tende del popolo
indio divenuto anche il suo, tende che più tardi gli
suggeriranno pure una modesta ma avviata attività di artigianato
tessile, una piccola industria famigliare .
mondadori - croce del sud
IL CONDE - ALLA FOCE
A lui è sempre piaciuto quando galleggiavano gonfi da scoppiare
o magari mangiati dai granchi, pronti per essere acciuffati e
messi su. . Se vuoi trovare quello che cerchi devi
lasciarti andare, la corrente il vento la gente che spinge o che
so io trascinano tutto dalla stessa parte, la scopa raccoglie la
spazzatura, e lì alla fine ritrovi quello che volevi e ti
ritrovi anche tu. . Lo spunto è nato dalla realtà. Mentre
mi trovavo in Portogallo ho letto per caso su un giornale la
notiziola dei festeggiamenti a un vecchio che da molti anni
ripescava i morti da un fiume.
Così Claudio Magris presenta Il Conde,
pubblicato per la prima volta il 23
dicembre 1990 sul «Corriere della Sera», con il titolo
"Io, pescatore di anime morte". In questo malinconico racconto
ritornano alcuni dei temi più cari all'autore - l'indifferenza,
l'amore, l'oblio -, personificati dalla figura di un uomo, a
metà tra «un angelo custode» e «un controllore al mattatoio»,
che ricerca sé stesso nelle acque paludose del fiume Douro. leggereacolori.com
- 2020 mondadoristore.it/Il-Conde-Alla-foce
- leggi
POLENE - OCCHI DEL MARE
Un piccolo gioiello di scrittura e
inventiva: Claudio Magris torna con un
libro che parla di mare, di donne, di navi e di letteratura.
Con stile intenso e appassionante, ricco di un furore che si
nutre di eros e desiderio, quella raccontata dall’autore
triestino è solo apparentemente una storia degli oggetti: in
realtà, vero oggetto della narrazione sono le donne,
destinatarie principali dell’eros e del desiderio. Le polene,
collocate sulla prua estrema delle navi, diventano in
queste pagine donne in carne ed ossa e popolano una galleria di
ritratti femminili: sono sirene, sono dee, donne comuni o
veggenti come Cassandra, seduttrici, madri, sono donne perverse,
terribili, visionarie. Attraverso la loro forma e la loro
struttura di legno, davanti agli occhi del lettore si svolge una
storia colta e stravagante, documentata e luminosa: aneddoti,
storie, racconti su musei e cimiteri di navi, una storia del
mare e dei suoi piccoli, sconosciuti protagonisti. E anche in
questo caso, è facile allontanarsi dai semplici oggetti: il
mare, reale o fantasioso che sia, diventa occasione di
riflettere sulla vita, le sue zone di luce e ombra,
sull’infanzia e la sua spericolatezza, sulla necessità
dell’approdo e, non ultima, sulla letteratura - da Octavio Prenz
e Giuseppe Sgarbi a Karen Blixen e Hawthorne - come a continuare
un percorso che dalla prua della nave conduce sempre in un
altrove irraggiungibile.
nave di teseo - fidest.wordpress.com -
ansa - 2019
Tempo
curvo a Krems 'Sempre
vuol dire vivere o morire ? Il vetro della clessidra
si accende e si colora nella luce che lo attraversa, una luce
dorata rugginosa quando la clessidra è colma di sabbia e
giallorosa pallido quando si svuota ' I cinque
protagonisti di questi racconti si ritrovano tutti a fare i
conti con un tempo che sembra non avere inizio né fine, corrente
di un fiume che conduce alla foce e alla sorgente. Il ricco e
ormai vecchio industriale che inscena una beffarda ritirata
dalla vita; il maestro di musica che dopo tanti anni rivede il
proprio allievo in un incontro di ambigua ed elusiva crudeltà;
il viaggiatore che, nella piccola e assopita cittadina di Krems,
mosso da una coincidenza apparentemente insignificante, scopre
il non tempo della vita e dell’amore in cui tutto è presente e
simultaneo; il vecchio scrittore ospite d’onore di un premio che
misura la propria estraneità al mondo e ai riti della
letteratura; e infine il sopravvissuto della Grande Guerra e
della grande stagione culturale della Trieste absburgica e
irredentista che osserva le riprese di un film dedicato a una
vicenda della sua giovinezza e di quella dei suoi amici
stentando a riconoscere sé stesso e i propri compagni nei gesti
e nelle battute degli attori che li interpretano. Ironicamente
crudeli, malinconicamente sobri, i cinque personaggi sembrano a
poco a poco attutire l’intensità delle loro esistenze, sfumando
la distinzione tra finzione e realtà, con la consapevolezza che
anche «le pagine invecchiano come le cose vive: fanno
orecchie d’asino, si sgualciscono, avvizziscono. Come la mia
pelle». garzanti - 2019
.
Era
caduta la neve, che rendeva ancora più vuoto il sonnolento nulla
della vecchia cittadina e induceva a vivere quel presente,
quella sera, come se fosse già passata, immateriale e silenziosa
come il ricordo, un soffice niente di cui il biancore non
sembrava essere il segno reale ma un’immagine attutita e
lontana. da incipit
Amare è
sinonimo di essere È quasi identico
al senso del non tempo . Per me è impensabile un
amore senza il mare . Il mare, so benissimo che
anche esso non è eterno, però il ' non tempo del mare '
... dà l’idea dell’essere . Quando
sono al mare non voglio niente, voglio solo essere lì .
Ha il senso dell’infinito presente e l’amore, nei momenti forti,
è questo : un infinito presente .
... Tempo
curvo a Krems è così un intreccio di cinque racconti con
cinque protagonisti che si ritrovano a fare i conti con un tempo
senza inizio né fine, come immersi nella corrente di un fiume
che conduce contemporaneamente alla foce e alla sorgente.
Ironicamente crudeli, malinconicamente sobrie, sono cinque
esistenze ben consapevoli che anche
' le pagine invecchiano come le cose
vive: fanno orecchie d’asino, si sgualciscono, avvizziscono.
Come la mia pelle '. riccardo liguori - futura.news - salone del libro torino
2019
' TEMPO DI MAGRIS ' - GENOVA - SALA DEL MAGGIOR
CONSIGLIO DI PALAZZO DUCALE - CM PRESENTA TEMPO CURVO A
KREMS E CITTA DI MARE - maggio 2019
.
ISTANTANEE -
Premio Internazionale Città dello Stretto Claudio Magris
compone un florilegio di istantanee, raccolte in ordine
cronologico, dal 1999 al 2016. In esse Magris ritaglia piccoli e
grandi aspetti della vita quotidiana,
della vita politica, della nostra intimità. Stigmatizza false
credenze, modi di dire, comportamenti che nascondono abissi di
incomprensione e superficialità; sottolinea piccoli gesti,
nascosti, che rivelano l’ampiezza dell’animo umano. Pesca dalla
storia e dalla letteratura situazioni sorprendenti, capaci di
illuminare il presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una
piccola commedia umana, un affresco unitario delle nostre vite
nevrotiche, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre
pieno di pietas dell’autore, autentico moralista (nel senso alto
del termine) dei nostri tempi. Che non ci dice mai come dobbiamo
essere o vivere, ma ci invita a guardarci con rigore e
tenerezza. E alla fine di questo viaggio ci
saluta con un invito:
Solo quando puoi nuovamente ridere
dice una scritta letta più di trent’anni
fa sulla porta del Duomo di Linz
hai veramente perdonato
irene pinamonti - leggereacolori.com - 2016 Secondo la definizione di Salvatore
Battaglia nel "Grande dizionario della lingua italiana",
l'istantanea è eseguita con un tempo di esposizione molto breve
senza l'impiego di un sostegno. Claudio Magris compone un
florilegio di istantanee, raccolte in un rigoroso ordine
cronologico, dal 1999 al 2015. In esse Magris ritaglia piccoli e
grandi aspetti della vita quotidiana, della vita politica, della
nostra intimità. Stigmatizza false credenze, modi di dire,
comportamenti che nascondono abissi di incomprensione e
superficialità; sottolinea piccoli gesti, nascosti, che rivelano
l'ampiezza dell'animo umano. Pesca dalla storia e dalla
letteratura situazioni sorprendenti capaci di illuminare il
presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una piccola commedia
umana, un affresco delle nostre vite nevrotiche potentemente
unitario, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre
pieno di pietas dell'autore, autentico moralista (nel senso alto
del termine) dei nostri tempi ...
hoepli - unilibro - ibs
Non luogo a procedere tenero e appassionato
- un racconto che si infrange e si ricompone come
un mare sulle tragedie, le colpe, i silenzi, le complicità, le
verità cancellate dell’amore e dell’orrore.
Come in Danubio il percorso fluviale è per Magris immagine di un
viaggio alle origini della cultura europea, così in Non luogo a
procedere la scelta narrativa è pretesto per esplorare il
rapporto inscindibile dell’umanità con la morte e la guerra. messaggeroveneto.gelocal.it
- 2015
libro violento e
appassionato che racconta il rapporto dell'umanità con la morte
e la guerra. Nonostante sia ambientato nel presente, il libro si
dilata in tempi e luoghi anche lontani parlando di guerra,
orrore, infamie cancellate e amore.
Claudio Magris racconta storie d'amore e di delirio: un uomo che
sacrifica la vita alla sua costruzione; una donna erede
dell'esilio ebraico e della schiavitù dei neri; e molte altre
vicende tra orrore e amore, colpe e silenzi. hoepli.iut - 2015 In questo romanzo violento, tenero
e appassionato, Claudio Magris si confronta con l’ossessione
della guerra di ogni tempo e paese, quasi indistinguibile dalla
vita stessa: una guerra universale, rossa di sangue, nera come
le stive delle navi negriere, blu come il mare che inghiotte
tesori e destini, grigia come il fumo dei corpi bruciati, bianca
come la calce che copre il sepolcro.
«Non luogo a procedere» è la storia di un grottesco Museo della
violenza, delle sue sale e delle sue armi ognuna delle quali
racconta vicende d’amore e delirio, e dell’uomo che sacrifica la
vita alla sua maniacale costruzione; è la storia di una donna
erede dell’esilio ebraico e della schiavitù dei neri; è la
storia del mistero di un delitto rimosso tra le mura del forno
crematorio nazista della Risiera di San Sabba, a Trieste. Con
una narrazione totale e frantumata, Magris racconta così l’epos
travolgente di tragedie, colpe, silenzi dell’amore e
dell’orrore. google.it - 2015
Leggendo il romanzo di
Claudio Magris Non luogo a procedere , si è sopraffatti da un
senso di rara potenza espressiva, dalla duttile padronanza
esercitata su una materia che si vuole «totale». Il filo
conduttore è offerto da una storia che, da bizzarra e surreale,
diventa vividamente tragica. E’ introdotta da una inedita
inserzione pubblicitaria: «Sottomarini usati - compro e vendo».
Un uomo realmente esistito, il professor Diego de Henriquez, va
raccogliendo per decenni armi di ogni genere e taglia - fucili,
carri armati, cannoni, aerei, ma anche sciabole, e asce di
popoli primitivi - per edificare a Trieste un Museo della
Guerra.
lorenzo mondo - lastampa.it - 2015
Non credo che Trieste
abbia un’anima più buia di tante altre. Come non credo vada
enfatizzata, esaltata la sua multiculturalità. Voglio ricordare
che Giorgio Bassani ha raccontato
nelle Storie ferraresi, molto più
importanti del Giardino dei Finzi Contini,
cose tremende sulla sua città. Però è vero che io stesso, della
Risiera sapevo molto poco. Si parlava sempre della banda
Collotti, dei torturatori di Villa Triste, e non ci si
soffermavano mai sul fatto che alla Risiera venivano ammazzate,
bruciate persone, in un grande silenzio.
alessandro mezzena lona - alemezlo - ilpiccolo.gelocal.it - 2015 Un delitto tra le mura del forno
crematorio nazista della Risiera di San Sabba a Trieste. Un
mistero ripercorso attraverso le sale di un grottesco Museo
della Violenza. ilsole24ore - 2015
vince la Classifica di Qualità de la Lettura, supplemento
culturale del Corriere della Sera - 2015 illibraio.it - 2015
È innegabile che stiamo
vivendo la Quarta Guerra Mondiale, se consideriamo come Terza la
Guerra Fredda. L’enorme problema è che non
abbiamo ancora riconosciuto questo nostro stato: siamo in
guerra, ma la parola guerra non viene pronunciata da nessuno.
Eppure siamo tutti contro tutti, non capiamo chi ci è amico e
chi nemico: l’Arabia Saudita, ad esempio, è un’alleata ma
finanzia i campi di addestramento dell’Isis.
È come se stessimo vivendo in un idilliaco periodo di pace, però
allo stesso tempo, ci cascano addosso bombe, muore gente e
saltano in aria edifici.
gaia curci - laprovinciapavese.gelocal.it - 2016
PREMIO FIUGGISTORIA 2015
tradotto in olandese 2017
A Trieste c'era l'unico forno crematorio nazista
in Italia
Ora ho scritto un romanzo per svelare il suo
mistero
fiuggistoria 2016 - non luogo a procedere ... mi dispiace di non
poter essere tra voi, in questa
giornata di festa che generosamente mi regalate, ma mi è
veramente impossibile. Non solo
non ho l’ubiquità, ma nemmeno la bilocazione, riservata –
secondo certe tradizioni – ai santi minori. Mi dispiace molto e so che perdo una sostanziale parte
del premio, perché riconoscimenti del genere consistono anche o
forse soprattutto nella festa che ci viene fatta, negli amici
che ci hanno dato la loro attenzione e ci hanno scelto e si
stringono intorno a noi, in quell’incontro con gli altri che è
sempre il sale fondamentale della vita.
...Anche la compagnia con cui oggi
ricevo il premio è un premio ulteriore, i compagni con i quali facciamo un pezzo
di strada, anche breve,
arricchiscono la nostra persona. In particolare è un piacere
speciale, per me, condividere questo premio con Paolo Mieli, mio
ammiraglio della squadra del “Corriere”, direttore con cui ho
lavorato in profonda consonanza, che mi ha arricchito di
esperienza e la cui amicizia è importante per me.
...Anche per me il viaggio è il senso della vita,
la vita stessa, la verifica della possibilità di uscire di casa
e avventurarsi nel mondo tornando alla fine a casa, accresciuti
e confermati nonostante tutto nella propria identità oppure
l’impossibilità di tornare a casa, l’esperienza di perdersi nel
viaggio di ritorno, di diventare veramente Nessuno come l’antico
Ulisse.
...
Anch’io avrei voluto fare il regista;
dopo l’esame di maturità, ho esitato tra la Facoltà di Lettere
all’Università di Torino, che poi ho scelto, e il Centro
Sperimentale Cinematografico di Roma. Mi sarebbe piaciuto tanto
raccontare la realtà con i volti delle persone, con i colori del
mondo. Ma forse, se avessi deciso di andare a Roma, sarei finito
non so come e oggi non riceverei questo premio per il quale vi sono tanto grato.
Vi abbraccio
Claudio Magris .
non luogo
a procedere al salone del libro 2016 Io sono spesso alla ricerca
di quello che è stato cancellato dalla Storia come nomi e volti.
So di un bambino nato ad Auschwitz e morto prima di ricevere un
nome - lo scopo della letteratura è dare un nome a questo
bambino . -cm paolo
morelli - torino.mentelocale.it - 2016
.
non luogo a procedere _ blameless - new york Romanzo
polifonico e palinsestico - propone una novità assoluta in campo
letterario . L’autore accosta il destino della gente di colore a
quello degli ebrei attraverso la figura della nonna di Luisa e
del sergente afroamericano che mescola l’orrore nazista alla
tratta degli schiavi africani.
-norman manea
appartenenza
Dante sapeva che l’amore per Fiorenza, appreso dall’acqua
dell’Arno, doveva condurlo a sentire che la nostra patria è il
mondo, come ai pesci il mare. Dobbiamo tenere sempre in mente
l’immagine delle matrioske. Noi non siamo una identità, ma siamo
tante identità insieme. Le une dentro le altre. Io sono
triestino, certo. Ma sono italiano. Sono europeo. Sono
mitteleuropeo …
Siamo
matrioske magris e manea
all'iic di new york - sara fruner - lavocedinewyork.com - 2017 L’identità autentica assomiglia
alle Matrioske,
ognuna delle quali contiene un’altra e s’inserisce a sua volta
in un’altra più grande . Essere emiliani ha senso solo se
implica essere e sentirsi italiani, il che vuol dire essere e
sentirsi pure europei . cm - corriere.it - 2009
SEGRETI E NO
La vita politica è costellata di segreti,
di misteri sanguinosi, la cui verità viene occultata e confusa
con una efficienza sconosciuta a quasi tutte le altre attività
umane. Il potere ha sempre bisogno del segreto; non c'è Stato,
per quanto liberale e democratico, che non abbia i suoi servizi
segreti che operano avvolti da un'aura tenebrosa in cui la lotta
col male si confonde, nell'immaginario ma spesso anche nella
realtà, col male stesso. Ma c'è un'altra, molto più interessante
sfera del segreto, che ha a che fare con la vita individuale e
con una umanissima protezione della propria libertà. È il
segreto che ha a che fare con la tutela dell'intima dignità
umana - una tutela messa sempre più a repentaglio, oggi, dal
nostro sistema mediatico.
amazon - 2019
In fondo siamo forse tutti - almeno
parzialmente
-
spie - custodi di un segreto
non fosse altro che quello della nostra identità più profonda
Talmente segreta da essere ignota a noi stessi
Il segreto invita a essere custodito ma anche a essere violato
due impulsi contraddittori e spesso ambiguamente intrecciati
...
Esiste un caso in cui la custodia del segreto si è rivelata
particolarmente efficace
Parlo del segreto della Confessione
il segreto che il confessore mantiene sui peccati che gli sono
stati confessati
Si tratta evidentemente di un valore considerato fondamentale
nella Chiesa cattolica
instillato con talmente tanta forza nelle coscienze
da essersi mantenuto come una delle norme più rispettate
segreti e no
il segreto è sostituito dalla menzogna? il problema è che da un lato sembra che non ci sia più non solo
segreto ma nemmeno intimità personale e che dall’altro tutto è
segreto e fantomatico. Nonostante i raffinatissimi strumenti di
informazione sappiamo sempre meno cosa succede nel mondo . giacomo glossi
-
2019
cancro: dire o non dire
una verità che non è solo
della malattia o della terapia o della psicologia terapeutica ma
dell’esistenza stessa... La vita è una malattia mortale, ma si può
riuscire a viverla pure gioiosamente e senza pensare troppo alla
morte, senza permettere che la comare secca faccia troppo il
gradasso. Così almeno è vissuta Marisa,
anche in quei cinque anni così duri, permettendo anche a chi stava
attorno a lei di viverli meglio e questo, credo, lo deve certo alla
sua capacità e volontà di verità, ma anche alla capacità di chi ha
saputo dirgliela in quel modo - panorama.it 2005
nota: magris ha perduto l'amatissima moglie malata di
cancro - Marisa
Madieri 1938-1996
testimonianza toccante
lucida e partecipata conclusa con una riflessione su quella che è
“una verità che non è solo della malattia o della terapia o della
psicologia terapeutica ma dell’esistenza stessa" ... "La vita è una
malattia mortale, ma si può riuscire a viverla pure gioiosamente e
senza pensare troppo alla morte, senza permettere che la comare
secca faccia troppo il gradasso"...
it.health.yahoo.net
LEI DUNQUE CAPIRA' Magris apre le porte del regno dei morti -
A nessuno scrittore si addice la vicenda di Orfeo come a Claudio
Magris. E ci si doveva attendere che, prima o poi, la sua
scrittura si sarebbe prodotta nella lunga perorazione, insieme
giustificazione e caparbio miserere, che, improntata sul mito
orfico, costituisce il felice corpo di questo breve
testo-racconto, ma anche monologo, in quanto esito di un
prorompere, della spaccatura di un silenzio spesso voluto:
Lei dunque
capirà. ....Le apparizioni di Cristo risorto sono un unicum mai
riscontrato in altre pagine. Lì il corpo diventa, sensibilmente,
un'altra cosa.
Ma, al di fuori di quell'unicum, la dialettica tra l'inevitabile
speranza e l'inevitabile disincanto non conosce alcuna
conciliazione. Senza nessun rigurgito ROMANtico, con la paziente
limpidezza del philosophe (e sa dio quanto dev'essergli costata,
con tutta l'autobiografia che attraversa in sessanta paginette)
Magris mette in scena, con questo testo davvero magistrale,
l'oggettiva lacerazione del nostro cuore. E lascia intendere che
non i morti, neppure redivivi, risponderanno al nostro grido,
bensì qualcosa che - come scrisse Montale - si trova
« più in là »
luca doninelli - ilgiornale.it
Claudio Magris si muove
tra esperienza personale e mito, tra volontà di fuga e intensità
della presenza, tra leggerezza e tragedia, tra volontà di sapere
e interrogativi cui non si può rispondere.
Con una scrittura sapiente e limpida, dall'impatto quasi
musicale, Lei dunque capirà dà voce a una straordinaria figura
di donna, vittima e prevaricatrice, in un disincantato e
toccante omaggio alla femminilità.
elfarecremona.it
“Questo testo forse non
sarebbe nato se, per caso, non mi fosse capitato di frequentare
una casa di riposo, situata nel cuore di Trieste, a venti metri
dai Caffè -- un luogo diviso dal resto della città da una
soglia, che separa, con un passo, un mondo dall’ altro, dove
sono altri rancori, gerarchie... un mondo apparentemente
attutito: così mi si è creato questo senso di Aldilà, di
Inferi”. “Così mi sono chiesto cosa succederebbe se le
persone che abitano quel luogo uscissero e tornassero fuori. Da
tutto ciò, è nata l'atmosfera di questa casa”.
momentosera.com
2014 - proiezione in versione originale con
sottotitoli a monaco di baviera - Sprachen & Dolmetscher
Institut
dal 2012 - piece teatrale - teatro stabile trieste
- piccolo di milano - citta s.angelo pe
-
teatro francesco stabile potenza
No, non sono uscita,
signor Presidente, come vede sono qui. Ancora grazie per il
permesso speciale, davvero eccezionale, me ne rendo conto, non
creda che non Le sia grata; anche lui era tutto emozionato, non
avrebbe mai creduto di ottenerla, quando l'aveva chiesta,
l'autorizzazione a entrare nella Casa, a venire a prendermi.
splendida novella dolce-amara sull’amor coniugale . Un testo
tanto breve - giusto una cinquantina di pagine - quanto
pregnante per intensità poetica, tenuta narrativa e levità/tersità
di scrittura. L’ambito in cui si svolge la vicenda – uno
scorrevolissimo e ininterrotto monologo recitato da una voce
narrante femminile – è quello di una non ben precisata o meglio,
ambigua e assai misteriosa Casa di Riposo . wuz.it - ed 2013
INTERVISTA
IL LIBRO E'
UN MONOLOGO FEMMINILE CHE NON TOCCA FORZATAMENTE LA MIA STORIA
PERSONALE. E' UN
INSIEME DI STORIE E DI SENTIMENTI MIEI E ALTRUI CHE FORMANO UN
RACCONTO. IL
DOLORE PUO' NOBILITARE ABBASSARE O RENDERE CATTIVI.
rai tre - fabio fazio
lei dunque
capirà ripercorre il mito di
Euridice - il fallimento del suo viaggio di
ritorno dall'Ade al fianco dell'amato marito Orfeo, sceso vivo
negli inferi pur di riaverla con sé. … questa luce velata, opaca, mi piace; mi sembra di
essere sul fondo del mare, dove tutto è fermo, immobile, anche
il tempo. Ci piaceva tanto scendere insieme nell'acqua blu cupa,
subito profonda, in riva a quella nostra isola; forse solo là
sotto, nella fissità di quegli istanti lunghi come secoli, siamo
stati felici… giulia oliva - ilpescara.it - 2013
VERSIONE TEATRALE - 2016
.
Ti è sempre piaciuto scrivere, non
importa cosa, scrivere punto e basta; è il gesto che
conta, gesto di poeta, gesto da re, sovrano arbitrio sulle
povere vocali e consonanti .
lei dunque capirà
.
premio
della Fundacion Principe de Asturias per la Letteratura il più prestigioso
riconoscimento spagnolo: il suo presidente è l'erede al trono di
Spagna Filippo di Borbone......La candidatura di Magris era stata
proposta DA Hans
Magnus Enzesberger e Ryszard Kapuscinski. Lo scrittore
triestino è stato preferito, come riportano il "Corriere della Sera"
e il "New York Times", Milan Kundera e Paul Auster. Nella sua
motivazione la giuria ha scritto che Danubio (pubblicato in Spagna
nel 1988) incorpora la migliore tradizione umanistica e rappresenta
l'immagine cosmopolita della letteratura europea dell'inizio del XXI
secolo". Per la giuria l'opera dello scrittore triestino rappresenta
"un'Europa diversa e senza frontiere, solidale e disposta al dialogo
fra le culture. Nei suoi libri lo scrittore italiano mostra, con
potente voce narrativa, spazi che compongono un territorio di
libertà e in questi spazi si configura un anelito: quello dell'unità
europea nella sua diversità storica".
garzantilibri.it -
fpa.es - 2004
.
Sanremo -
Claudio Magris vince il Libro del Mare
Sono particolarmente felice di
ricevere questo premio a Sanremo dove spesso sono venuto per i
Martedì letterari anche per il significato che il mare riveste
nella mia esistenza e nelle mie opere. Ho avuto sempre un
rapporto preferenziale con il mare, che ha scandito tutti i
momenti importanti della mia vita. momenti felici e momenti
dolorosi. Non riesco a concepire l’amore senza il mare. Il mare
è abbandono, è riposo ed energia.
sanremonews.it
2005
.
Chiavi della
Città di Firenze - 2019 . Al
Professor Claudio Magrisper il valore e
la bellezza delle parole da lui scritte
e pronunciate, in modo semplice e
raffinato, in una lunga storia di vita a
lui che, con le proprie riflessioni, ha
attraversato e attraversa il XX secolo e
la Mitteleuropa, in una prospettiva che
stimola a superare i confini. gonews.it
.
.
1972 - PREMIO DE BENEDETTI 1980 - GOETHE MEDAILLE
1984 - S. GIUSTO D'ORO
1987 - PREMIO BAGUTTA
1987 - PREMIO ACCADEMIA DEI LINCEI
1987 - MANÈS-SPERBER-PREIS
1988 - PREMIO ANTICO FATTORE
1989 - PREMIO JUAN CARLOS I°
1990 - PRIX DU
MEILLEUR LIVRE ETRANGER
1990 - PREMIO DONAULAND-STIFTUNG
1990 - PREMIO MASI CIVILTA VENETA
1991 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI
STRASBURGO
1992 - PREMIO PALAZZO AL BOSCO
1992 - FORSCHUNGSPREIS DER ALEXANDER VON
HUMBOLDT-STIFTUNG
1992 - PREMIO AGRIGENTO 'UNA VITA PER LA
LETTERATURA'
1993 - PRIX DE FRANCE CULTURE ETRANGERE
1993 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI
COPENAGHEN
1994 - 1996 - SENATORE DELLA REPUBBLICA
NELLA XII LEGISLATURA
1995 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI
KLAGENFURT
1997 - PREMIO STREGA
1997 - PREMIO SAN CASCIANO BAGNI PER IL
GIORNALISMO CULTURALE
1998 - MEDAGLIA D'ORO AI BENEMERITI DELLA
SCIENZA E CULTURA
1998 - PREMIO SPECIALE PER LA CULTURA DELLA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
1999 - OFFICER DE L'ORDRE DES ART ET LETTRES
DA LA RÉPUBLIQUE FRANÇAISE
1999 - PREMIO GRINZANE PIEMONTE
1999 - MEDAGLIA D'ORO - BENEMERITI CULTURA -
SCUOLA - ARTE - MINISTERO PUBBLICA
ISTRUZIONE E RICERCA SCIENTIFICA
1999 - LAUREA AD HONOREM UNIVERSITA DI
SZEGED
2000 - PREMIO SIKKEN
2001 - CAVALIERE DI GRAN CROCE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
DA PRESIDENTE CARLO AZEGLIO CIAMPI
2001 - PRIX MEDITERRANEE
2001 - LEIPZIGER BUCHPREIS ZUR EUROPÄISCHEN
VERSTÄNDIGUNG
2001 - GRAND PRIX LITTÉRAIRE DE LA VILLE
D’ANTIBES JACQUES AUDIBERTI
2001 - PREMIO ERASMIANUM
2001 - PREMIO MONDELLO
2001 - 2002 - TITULAIRE DE LA CHAIRE
EUROPÉENNE DU COLLÈGE DE FRANCE
2004 - PREMIO DELLA FUNDACION PRINCIPE DE
ASTURIAS PER LA LETTERATURA
2005 - premio mediterraneo per 'alla cieca' 2005 - PREMIO IL LIBRO DEL MARE 2006 - Universidad
Complutense di Madrid 2006 - Università
Paris X- Nanterre
2007 - PREMIO LETTERARIO VIAREGGIO-TOBINO
2007 - PREMIO ELSA MORANTE - ALLA CARRIERA
2007 - PREMIO DELLA PACE UNIONE LIBRAI
TEDESCHI 2009 - Laurea ad
honorem in Lettere della Universidad
Nacional Mayor de San Marcos di Lima
2009 - PREMIO EUROPEO SAGGISTICA CHARLES
VEILLON 2009
2009 - FRANCOFORTE - FRIEDENSPREIS DES
DEUTSCHEN BUCHHANDELS
2010 - PREMIO
LETTERARIO BRUNO CAVALLINI - PORDENONE
2010 - PREMIO MILOVAN VIDAKOVIC -
'PROZEFEST' - NOVI SAD - VOIVODINA - NORD
SERBIA
2010 - PREMIO MONTALE SAGGISTICA - CON
ALFABETI - SARZANA 2011 - PREMIO CARLO
PALMISANO SAGGISTICA - SAN SALVATORE
MONFERRATO 2011 -
Laurea ad honorem in Lettere della
Katholieke Universiteit Leuven
2011 - Laurea ad honorem in Lettere e
Filologia della Universidad de Barcelona
2011 - PREMIO MONTALE FUORI DI CASA -
SARZANA - NARRATIVA
2012 - PREMIO È GIORNALISMO 2011 FONDATO DA INDRO
MONTANELLI ENZO BIAGI GIORGIO BOCCA
GIANCARLO ANERI MULTIFORME E ACUTO
OSSERVATORE - IN UN MOMENTO IN CUI IL
GIORNALISMO E' SPESSO 'GRIDATO' E SI DIBATTE
NELLA RICERCA QUASI OSSESSIVA DELLO SCOOP
GLI ARTICOLI DI CLAUDIO MAGRIS RAPPRESENTANO
IL MESSAGGIO DELL'UOMO DI CULTURA CHE
PENSA E VALUTA IN MANIERA SERIA SERENA E
APPROFONDITA PRIMA DI SCRIVERPER LA SUA
ATTIVITÀ GIORNALISTICA SEMPRE IMPRONTATA A PROFONDE
RIFLESSIONI CULTURALI PUR CON UN LINGUAGGIO
ALLA PORTATA DI TUTTI NEL GIORNALISMO
-
C’È UN PO’ LA MANIA
DELLE OPINIONI, C’È UN’ INFLAZIONE DELLE
OPINIONI. CM
2012 - FIERA LIBRO DI MADRID - PRESENTE ERRI
DE LUCA - ATTIVITÀ CULTURALI INAUGURATE DA
CLAUDIO MAGRIS
2012 - MERIDIANO MONDADORI - RACCOLTA OPERE
DEDICATE ALLA MITTELEUROPA
2012 - ORDINE AL MERITO DELLA GERMANIA -
SCRITTORE OSSERVATORE POLITICO EUROPEISTA
AMICO DELLA CULTURA GERMANOFONA
2012 - PREMIO ISAIAH BERLIN
2012 - CONSEGNA DELLA COMMENDA DELL'ORDINE
AL MERITO DELLA GERMANIA A VILLA ALMONE ROMA
2012 - PREMIO VITTORIO DE SICA - PER LA
LETTERATURA
2013 - PREMIO CESARE PAVESE
2013 - PREMIO LETTERARIO EUROPEO HELENA VAZ
DA SILVA 2013 - PREMIO ALLA CARRIERA ALCESTE DE
LOLLIS
2014 - XXX edizione Premio Nazionale
Narrativa Bergamo
- Lectio
magistralis di CM - premio Il
Calepino 2014 - premio campiello alla
carriera
2014 - Universidad de Murcia
2014 - premio navicella d'oro - festival del
viaggio
2014 - Laurea ad honorem della University of
Timisoara
2014 - Premio fil Literatura en Lenguas
Romances - GUADALAJARA
2014 - Gruppo Supplenti della Scuola candida
il prof. Claudio Magris alla Presidenza
della Repubblica - Ha scritto e vissuto in
ogni sua opera la questione dell'incontro
tra culture diverse
con una
dedizione che ricorda quella con cui in
Germania Heidegger si dedicò all'enigma
dell'essere 2015 - non
luogo a procedere - classifica di Qualità de
la Lettura - supplemento culturale del
Corriere della Sera
2015 -
FIUGGISTORIA - premio
sezione romanzo storico per non luogo a
procedere
2016 - friuladria/èstoria - il romanzo della
storia
2016 - fiamma letteraria - montenegro - per
una visione che oltrepassa i confini
- nella giuriamario vargas llosa nobel 2010
2016 - PREMIO CITTA DI
FILADELFIA - CALABRIA
2016 - Premio Franz Kafka 2016 - Praga -
MAGRIS PRIMO ITALIANO A RICEVERE IL PREMIO
2016 - Taobuk Awards for Literary Excellence
- taormina 2016 - Socrates
Parresiastes edizione 2015 2017 - Premio Internazionale Città dello Stretto -
Premio Italo Falcomatà 2017 -
laurea honoris causa - dedika - Freie
Universität di Berlino 2017 - membro
onorario Associazione scrittori Macedonia
2017 - PREMIO LETTERARIO MARIO LA CAVA
2018-2022-2024
- GIURIA PREMIO NONINO - NORMAN MANEA
- adonis
-
MAGRIS IN VIDEO - CAUSA ROTTURA COSTOLA PER
' COMICA CADUTA DALLE SCALE ' COME LUI
STESSO HA DETTO
2018 - uomo dell'anno
2018 - Associazione
Amici Museo d’arte Tel Aviv
- impegno e carriera nel mondo della
cultura
2019 - premio giampaolo rugarli - san
giovanni a piro - salerno
2019 - premio leone piccioni/CEPPO per
saggistica letteraria - pistoia
2019 - Premio speciale della giuria -
34a ed. premio letterario Giuseppe Dessì
2019 - finalista premio scanno con
tempo curvo a krems
2019 - laurea ad honorem giurisprudenza universita di parma
per attenta lettura dinamiche
sociali_culture in movimento
2019 - premio scrittori per l'europa - per
l' impegno europeista
2020 - lectio magistralis collegio borromeo
pavia - I colori : le toppe di Arlecchino
2020 - premio mar_etica con polene occhi del
mare - originalita con cui ha trattato il
mare
2021 - PREMIO DE SANCTIS ALLA CARRIERA
2021 - premio internazionale dialoghi
sull'uomo
2021 - Premio Manzoni alla Carriera
2022 - PREMIO SPECIALE LATTES GRINZANE
2023 - laurea honoris causa universita
iulm milano per traduzione specialistica e
interpretariato di conferenza
COLORI Qual è il colore di una foglia ?
Il verde che mostra a
mezzogiorno o il quasi nero che vediamo di notte ? C'è tutta una serie di teorie
sulla percezione dei colori, che in fondo riflette come noi
viviamo e sperimentiamo il mondo, cosa che non è meno reale del
mondo stesso . D’altro canto, l’azzurro-viola che
ognuno di noi vede alla sera non è un delirio soggettivo ma una
percezione oggettiva e quindi una realtà ... I
colori, anche quando appaiono indissolubili dall’oggetto a cui
sono legati, non designano tanto quell’oggetto ma ciò che esso
evoca, traducendosi nel cuore di chi guarda. È questo che lega
il colore alla parola e che lo rende così importante .
gaia curci - laprovinciapavese.gelocal.it - 2020
PREMIO KAFKA 2016
Quando mi hanno annunciato il
conferimento del premio, credevo che si trattasse di uno scherzo
. Non per falsa modestia ma sentire il mio nome legato a quello
di Kafka al tempo stesso mi emoziona e mi onora. Kafka è l’autore che più si avvicina al
mio modo di concepire il mondo e con lui condivido il sentimento
che la scrittura è necessaria per vivere, per cogliere il senso
della vita. Quello che colpisce è che
Kafka, nonostante o grazie alla sua estrema modernità,
incarnando tutti i beni e soprattutto i mali dell’uomo
contemporaneo, è tra gli scrittori del ‘900 l’unico che abbia
realizzato una di quelle grandi opere che danno il senso
completo della vita e del sacro. Forse prima di lui solo
Dostojevskij ci ha costretto a fare i conti col bene e col male,
dopo non c’è nessun altro. buongiornoslovacchia.sk - 2016
Sono sempre stato affascinato dalla
realtà.
Ognuno di noi sa che nelle cose accadute
c'è tanta imprevedibile realtà nel bene e nel male da far
concorrenza alla letteratura; anzi, talvolta, per non essere
kitsch, la letteratura deve togliere qualcosa rispetto la vita
reale: anche a me è capitato di farlo.
premio friuladria - ilpiccolo.it - 2016
...ci sono i
libri che ci hanno formato, che ci hanno ferito e insieme
hanno saputo curare la ferita. I libri che permettono di
conoscere e ordinare il mondo e quelli che ne svelano il caos
travolgente e distruttore, l'incanto e insieme l'orrore.
I
libri che fanno balenare la
salvezza e quelli che si affacciano sul nulla. Soprattutto quelli che allargano i confini della
letteratura e rimandano al di là di essa.
alfabeti
- meridiano
pag. XVI
MAGRIS E L'EUTANASIA
la qualità della
vita è fondamentale, ma, per una diffusa distorsione di
questo concetto,può diventare un principio pericoloso,
l’arroganza di decidere per gli altri
quale sia il livello ditale qualità al quale la vita
inizia a essere degna di venir vissuta. In tal modo si è giunti
alladiscriminazione, anche all’eliminazione di
persone prive o considerate prive di tale livello.
L’eutanasia nei confronti dei minorati, dei disabili ...
corrieredellasera - 11.9.2014
MAGRIS E IL VANGELO
Quasi ogni giorno leggo una pagina dei
Vangeli. Trovo che siano testi straordinari, forse
ineguagliabili per la capacità che possiedono di parlare della
vita e alla vita. Non si tratta però di una lettura
consolatoria: al contrario, ti prende alla gola . Da ragazzo ho scelto di ricevere, senza
che mi venisse imposta da nessuno, una formazione cattolica .
famigliacristiana.it - 2017
DANUBIO- tradotto
in 17 lingue al 2020
La vera letteratura non è quella che
lusinga il lettore, confermandolo nei suoi pregiudizi e nelle
sue insicurezze, bensì quella che lo incalza e lo pone in
difficoltà, che lo costringe a rifare i conti col suo mondo e
con le sue certezze .
. . .
Qualunque sia l'opinione o la fede professata dagli uomini, ciò
che li distingue è soprattutto la presenza o l'assenza, nel loro
pensiero e nella loro persona, di questo oltre, il loro
sentimento di abitare un mondo compiuto ed esaurito in se stesso
oppure incompleto e aperto all'altrove .
Il viaggio è forse sempre un cammino verso quelle lontananze che
splendono rosse e viola nel cielo della sera, oltre la linea del
mare e dei monti, nei paesi sui quali sorge il sole che da noi
tramonta. Il viandante avanza nella sera, ogni passo lo inoltra
nel tramonto e lo conduce oltre la striscia infuocata che si
spegne .
. . .
È stata una fortuna attraversare questo
continente spirituale in un momento di relativa tranquillità. Se
avessi viaggiato nel 1989 avrei visto soltanto le brucianti
trasformazioni del presente . Invece ho avuto il lusso di poter
indugiare, di vedere le piccole cose, un po' come l'archeologo
che scende nei diversi strati della civiltà. E forse questa
civiltà ho potuto capirla meglio e capire perché, in seguito,
sono successe tante cose, anche contraddittorie. -cm rileggere danubio- premio bagutta
1986 - auditorium università
svizzera italiana - corriere
ticino e società
dante alighieri
lugano
cdt.ch
LETTERA AL PADRE -
FRANZ KAFKA- NUOVA TRADUZIONE DI
CLAUDIO MAGRIS - 2016 - nessuna traduzione, anche eccellente, di una
grande opera è definitiva ...
- I grandi capolavori devono essere tradotti pressoché a ogni generazione,
perché contengono delle potenzialità nascoste, che la Storia via via estrae dal
loro nucleo e dalla loro forma; contengono delle risposte brucianti a domande
dell’epoca non ancora esplicitamente formulate e che essi esprimono con una
forza che investe i lettori e continua a investire le generazioni che si
succedono nel tempo. illibraio.it - 2016
*
ogni diversità arricchisce
perché si
cresce uscendo da se stessi
e incontrando gli altri articolo di claudio magris - corriere.it - la
nostra vera malattia - 2008