FESTA DEL GATTO -
CAT DAY -
iniziativa ideata nel 1990
dalla giornalista e gattofila Claudia Angeletti la quale
attraverso le pagine della rivista ' TuttoGatto
' ha promosso un referendum tra i lettori per
scegliere il giorno dell'anno più consono a festeggiare questo nostro
straordinario amico.
nota
: la Giornata internazionale del gatto cadrebbe
l'
8 agosto
- indetta nel 2002 dall'International Fund for Animal Welfare Ifaw e altre
organizzazioni per la tutela dei felini di casa.
Sono state proposte molte date tra cui vogliamo
ricordare il 26 maggio dedicato a San Filippo Neri -
che tanto amava i gatti - e
il 21 marzo perché a primavera nascono i gattini - segno della vita che si
rinnova . Ma la data scelta è stata quella del
17 febbraio
proposta da Oriella Del Col con le seguenti motivazioni
febbraio - conosciuto anche come mese delle streghe - perché è il mese posto sotto il segno zodiacale dell'Acquario a cui
appartengono
gli
spiriti intuitivi liberi e anticonformisti
come
solo i gatti sanno esserlo. Per quanto riguarda il
giorno 17 la scelta è stata bivalente.
17
Nel bacino del
Mediterraneo, soprattutto presso i popoli di origine latina - Spagna Francia e
Italia questo numero è considerato sfortunato perché in numeri ROMANi il 17 si
scrive:
XVII che anagrammato
diviene ' VIXI ' cioè ' sono vissuto - sono morto '
ma il gatto con le
sue sette vite può dire di aver vissuto ma di non essere morto e d'avere
esorcizzato così la morte. Nel nord Europa invece questo numero ha un valore
positivo che significa tra l'altro vivere ' una vita per sette volte ' . Ed
anche in questo caso calza a pennello al gatto.
17 è anche 1x7 - 1 vita per 7 volte - nel nord
europa 17 è un numero benefico.
Si è voluto così ripristinare una tradizione molto antica. Ad esempio, in
Egitto, si adorava la dea Bastet, divinità dal corpo umano e dalla testa di
gatta, associata alla gioia, alla musica, alla sensualità e alla danza. Una
volta all'anno numerosissime persone si riunivano presso il delta del Nilo per
festeggiarla. Tra i Celti, ai piedi dei Menhir, si svolgevano cerimonie sacre,
alle quali partecipavano i gatti come tramite tra cielo e terra. Inoltre nei
culti pre-colombiani, in onore del mese PAX, associato al Felino sacro, si
tenevano spettacolari feste.
Ma anche ai nostri giorni ci sono paesi che ricordano il nostro amico a quattro
zampe. Ad esempio in India, ogni sei mesi si festeggia, come simbolo dell'amore
e della maternità, la dea Sashti che cavalca un gatto bianco. Nel tempio di
Nikko, in Giappone, il celebre Gatto Dormiente riceve tuttora offerte da
turisti e fedeli.
Tornando al nostro paese, nel 1991 l' A.M.A. (Associazione del Mondo Animale) a
Firenze e il Club del Gatto a Roma hanno celebrato la Festa Nazionale del Gatto
ottenendo dalle Poste, per l'occasione, l'annullo filatelico. Da quell'anno le
due Associazioni stampano una cartolina commemorativa usando dei disegni donati
da artisti gattofili. Dallo stesso anno, monsignor Canciani, a Roma, ha
istituito per quella data, una messa con la benedizione dei gatti e dei loro
compagni umani. A Firenze ogni anno viene organizzata "Gattart" una mostra
collettiva di pittori specializzati in gatti. L'eco delle manifestazioni si è
diffuso a macchia d'olio e negli anni seguenti Genova, Trieste, Parma, Milano e
Perugia hanno deciso di festeggiare la ricorrenza con varie iniziative. Ma di
anno in anno altre città si aggiungono all'elenco, desiderose di dedicare un
giorno all'anno al dolce amico che ci dona tanta gioia e buonumore!
arte.triesteincontra.it
www.zampamica.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Felis_silvestris_catus
www.amoreaquattrozampe.it/giornata-nazionale-gatto
https://rivistanatura.com/il-giorno-piu-cat-friendly-dellanno
facebook.com/niaguaitaofficial/videos
- l'arrivo del gatto nel mondo
festa
del gatto, 17 febbraio
storia del gatto - la rinascita con
l'Illuminismo
In Francia e in Inghilterra divenne alla moda
possedere un gatto, soprattutto fra i nobili e gli intellettuali. Con
l'Illuminismo tutti gli animali rinasce il rispetto per gli animali in generale,
e con lo studio delle malattie infettive, il comportamento del gatto, sempre
dedito alla pulizia del mantello e dall'aspetto mai sporco, ne hanno fatto un
animale particolarmente apprezzato. In alcune regioni d'Europa l'uccisione
volontaria di un gatto divenne reato e in alcuni diritti fondiari, di questo
periodo, venne addirittura dichiarato utile, se non obbligatorio, possedere un
gatto nelle tenute agricole.
Anche Leonardo Da Vinci
dedicò molta della sua attenzione al comportamento del gatto, lasciando appunti
e disegni. Il cardinale
Richelieu fu noto per le
sue attenzioni a per il suo amore verso i gatti. Nel 1871 a Londra si tiene
la prima mostra FELINA
e nel 1935 a Torino la prima mostra felina italiana.
rai.it
.
.
.
.
VENERDI 17 - GIORNATA ANTI-SUPERSTIZIONE dal 2014
ORGANIZZATA DAL
CICAP - COMITATO ITALIANO PER IL CONTROLLO DELLE AFFERMAZIONI SUL
PARANORMALE. SUPERSTIZIONE ITALIANA .
-
eptacaidecafobia -
DAL GRECO
πτακαίδεκα/DICIASSETTE
- E
ΌΒΟΣ PHÓBOS/PAURA
- PAURA DEL NUMERO
17 ABBINATO A VENERDÌ
-
RITENUTO PARTICOLARMENTE SFORTUNATO IN ITALIA E ALTRI PAESI DI ORIGINE GRECO-LATINA.
-
MEDIOEVO
-
IL GATTO NERO
ERA
COLLEGATO ALLE
STREGHE
PERCHÈ USCIVA DI
NOTTE
E IL COLORE ERA ASSOCIATO A
LUTTO E INFERNO. I CAVALLI DELL'EPOCA NON VEDENDO BENE IL GATTO
NERO DURANTE LA NOTTE SI SPAVENTAVANO DISARCIONANDO IL CAVALIERE.
-
PITAGORA -
GRECIA
ANTICA - IL NUMERO 17 ERA
RIFIUTATO DAI PITAGORICI
PERCHE TRA IL
16 E IL 18
USATI NELLA
RAPPRESENTAZIONE DEI QUADRILATERI 4X4 E 3X6
.
-
ANTICO
TESTAMENTO -
IL
DILUVIO UNIVERSALE COMINCIÒ IL 17 DEL
SECONDO MESE - GENESI 7-11.
-
BIBBIA
-
DI VENERDÌ
SAREBBE MORTO
GESÙ.
-
ROMA
-
SULLE TOMBE
DELL'ANTICA ROMA SI LEGGEVA VIXI/VISSI EQUIVALENTE A SONO MORTO/HO VISSUTO -
ANAGRAMMA DI XVII=17 NUMERO ROMANO.
-
TEUTOBURGO -
FORSE LA PAURA
DEL NUMERO 17 DERIVA DALLA BATTAGLIA DI TEUTOBURGO DEL 9 D.C. COMBATTUTA
TRA I ROMANI E I GERMANI DI ARMINIO E DALLA DISTRUZIONE DELLE
LEGIONI 17, 18 E 19
- DOPO QUELLA DATA
QUESTI NUMERI RITENUTI INFAUSTI NON FURONO PIÙ ATTRIBUITI A NESSUNA
LEGIONE.
-
SMORFIA
-
NELLA SMORFIA NAPOLETANA IL 17 È SINONIMO DI
DISGRAZIA.
http://it.wikipedia.org/wiki/Eptacaidecafobia
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LE SETTE VITE DEL GATTO
Non vi è una fonte certa ma pare che, secondo la
tradizione, il numero in molte religioni possegga una simbologia molto forte.
In quella buddista, a esempio, è il numero della
completezza e sette sono
gli dei della felicità.
Nella religione
ebraica il numero è
legato alle braccia
del candelabro
Menorah, in quella
cristiana sono i
doni dello Spirito
Santo e nell’Islam sette sono i doni fondamentali di Allah.
Secondo le credenze popolari, si pensava che il
gatto fosse in grado di tornare in vita dopo la morte.
Ma in realtà il merito di questa nomea è proprio garantito dalle sue
potenzialità e
capacità di recupero veloce.
La possibilità di superare rapidamente interventi, fratture, ferite gravi lo
rende quasi una divinità. Fondamentalmente questa predisposizione è data da un
formato corporeo piccolo, che gli consente un impatto minore in caso di cadute.
Ovviamente la regola non è fissa, infatti
in Inghilterra si pensa che il gatto sia tenutario di ben 9 vite. La frase
recita “to have nine lives as a cat”, dove il numero è legato al diavolo.
viola yael - pets.greenstyle.it
.
.
l'antenato del gatto moderno è
vissuto circa 30 milioni di anni fa.
Gli
scienziati lo chiamarono il Proailurus che significa
"primo gatto" in greco.
Il gruppo di animali cui i gatti appartengono risale a circa 12 milioni di anni
fa.
AMARE I GATTI -
AILUROFILIA
- CONTRARIO AILUROFOBIA
DAL GRECO ÁILUROS - GATTO E PHÍLOS - AMICO - AMANTE
GIULIO CESARE - NAPOLEONE - ENRICO II - CARLO XI AVEVANO PAURA DEI GATTI
Nei culti
pre-colombiani in onore del mese Pax associato al felino sacro, si tenevano
spettacolari feste.
In India la dea Sashti che cavalca un gatto bianco è simbolo
di amore e maternità,
in Giappone il Gatto Dormiente riceve tuttora offerte da
turisti e fedeli.
Sacro per gli Egizi e osannato dai
Celti, quatto quatto Fuffi
ha conquistato spazio fra le odi di Neruda e i versi di Baudelaire, ma ha
lasciato la sua zampata anche fra le celebri pagine di
Blake,
Eliot e molte
opere iconografiche.
davide pompei - orvietonews.it
GATTO & ALTRE CULTURE
Nella cultura
buddhistica
al gatto, insieme al serpente, si rimprovera di non essersi commosso davanti al
Buddha.
In
Cina
era considerato benefico e veniva mimato nelle danze agrarie (granet).
In
India
rappresentava kramrisc, ossia “la beatitudine del mondo animale. Infatti
troviamo molte statue di gatti asceti che la rappresentano.
Nell’antico
Egitto
era venerato sotto l’aspetto del Gatto divino, dea Baster, benefattrice e
protettrice dell’uomo.
Troviamo anche numerose opere d’arte che la rappresentano con un coltello in una
zampa, mentre taglia la testa al serpente Apophis, il Drago delle tenebre. Il
gatto rappresenta in questo caso la forza felina al servizio dell’uomo.
Nella tradizione
celtica questo
animale è stato considerato Cenn Chaitt, testa di gatto; col soprannome
dell’usurpatore Cairpre che, occupando il potere supremo, causò la rovina dell’Irlanda.
Nel
Galles uno dei
tre flagelli dell’isola di Anglesey è un gatto abbandonato dalla scrofa mitica
Henwen (Bianca-vecchia).
Nella tradizione il gatto scritto
qatt è
piuttosto favorevole tranne se è nero.
Il Gatto è dotato di baraka, un gatto perfettamente nero possiede qualità
magiche e la sua carne viene mangiata per liberarsi dalla magia.
In
Persia
quando si tormenta un gatto nero si rischia di avere a che fare, sotto questa
apparenza, con il proprio hemzad (genio nato insieme all’uomo per tenergli
compagni e di nuocere così a se stesso).
Secondo altri è uno spirito malefico che bisogna salutare quando entra di notte
in una camera. A volte il gatto è ritenuto un servo dell’inferno.
I Nias di Sumatra
ritengono che il gatto aiuti a scagliare le anime colpevoli nelle acque
infernali.
Per gli indiani d’America del nord, il gatto selvatico è un simbolo di
destrezza, di riflessione e di ingegnosità, osservatore e furbo.
akkuaria.com
ilguerriero.it
In Grecia si credeva che il gatto fosse stato creato da
Artemide. Artemide non rappresenta una donna come
le altre: è una cacciatrice dai tratti mascolini che evitava le compagnie
maschili; è anche conosciuta con il nome di Ecate
(la dea degli Inferi-Plutone) e Diana
(la dea selvaggia della caccia-Marte); è la dea delle foreste e degli animali
selvatici, sorella di Apollo. Artemide ed Apollo erano fratelli gemelli ed
ambedue associati alla morte - Apollo
era ritenuto causa della morte improvvisa degli uomini ed
Artemide di quella delle donne. Artemide aveva una natura spietata, associata
alla vita selvaggia, era considerata una dea pericolosa. In un mito ROMANo
Diana-Artemide assume la forma di un gatto
astrologiamorpurghiana.it
sacro agli egizi
Una delle loro feste più importanti vedeva protagonista
una divinità egiziana con la testa di gatto e il corpo umano
Bastet dea della fertilità.
525 a.C. - Cambise re di Persia
conquistò la città egiziana di Pelusio "armando" i suoi cavalieri con i
gatti che legarono ai propri scudi.
Poichè questi felini erano considerati sacri, temendo di ucciderli o anche di
ferirli, i pelusiani rinunciarono al combattimento
- leggenda tramandata da Polieno scrittore macedone del 2° secolo d.C.
Medioevo - gatto nero
In Europa, dall'anno 1000 fino al 1700, milioni e milioni di gatti in
particolare neri vennero massacrati e/o bruciati vivi perchè ritenute
creature demoniache - streghe - spiriti maligni .
I gatti furono per secoli
oggetto di culto da parte dei pagani e la Chiesa
cristiana pensò per contrapporsi, di considerarli
nemici della fede, l'incarnazione del diavolo. In quel periodo nacquero numerose
leggende e storie che oggi riterremmo assurde sui gatti, dove però erano sempre
visti come mostri malefici e satanici.
XIV secolo -
cittadina francese
molte persone vennero colpite da una malattia del sistema nervoso nota come "Ballo
di San Vito".
Le cause dell'epidemia vennero attribuite ai gatti, e così, tutti quelli che
furono trovati in paese vennero arsi vivi nella piazza principale.
Da quell'episodio nacque la macabra
tradizione di ardere vivi i gatti, che durò fino alla seconda metà del XVIII
secolo. Questa tradizione consisteva nel chiudere in gabbiette di ferro,
annualmente, tredici gatti e bruciarli vivi, per tutelare la popolazione dalle
malattie.
XV secolo - papa
Innocanzo VIII
dichiarò aperta la
caccia alle streghe e ogni
persona che veniva vista in compagnia di un gatto o nutrire un gatto era
accusata di tale crimine. Moltissime persone persero la vita e vennero
orrendamente bruciate e condannate per crimini che non avevano commesso. Tempi
duri per gli amanti dei gatti. Oggigiorno, soprattutto in alcune
località italiane, il gatto
nero è considerato portatore di sfortuna a chi attraversa la strada.
germania
In certi paesi tedeschi si crede che se un gatto si lecca la zampa e se la
strofina sul muso, di lì a poco entrerà in casa una persona dall'aspetto
gradevole.
polonia e transilvania
Ancora oggi sopravvive l'usanza di sacrificare un gatto prima di un matrimonio.
cinquegiorni.it
GATTO IN LATINO
cattus
- Noun m - noun masculine
feles - Noun f - noun feminine
felis - noun feminine
catta - noun
feminine
catto
fēlis
murilegus - noun masculine
.
non dire gatto se non ce l'hai nel sacco
- ante victoriam ne canas triumphum
quando il gatto non c'è i topi ballano
- audacem reddit felis absentia murem
http://it.glosbe.com/it/la/gatto
.
Una leggenda
racconta che un giorno
Buddha mise i suoi gatti di guardia all'albero della Sura.
I mici, però, bevvero il portentoso liquido che
usciva dalla pianta, caddero in catalessi e si svegliarono vispi come prima.
Per questo in oriente i gatti sono il
simbolo della rinascita.
fb/leggende dei gatti
.
secondo il buddismo
quando una persona moriva, accanto al corpo veniva posto un gatto,
ovviamente la cripta possedeva una fessura per permettere al felino di
uscire liberamente. Se il gatto lo faceva, si era sicuri che l’anima del
defunto si fosse reincarnata nel corpo dell’animale. Solo in questo modo, si
poteva raggiungere la libertà verso l’ascensione.
Per l’ordine buddista Fo Guang Shan, invece, i gatti
sono dei piccoli monaci, ovvero come persone che hanno già raggiunto
l’illuminazione. dominella trunfio -
greenme.it
nyā にゃ
Giappone
-
giornata del gatto - 22 febbraio
22.2 si PRONUNCIA
NI-NI-NI
CHE RICORDA IL MIAGOLIO
DEL MICIO in giapponese :
NYA
Neko no Hi Giorno
dei Gatti
ねこ の ひ
nyan nyan nyan miao miao miao ニャンニャンニャン
.
STELE DI METTERNICH - METROPOLITAN MUSEUM OF ART - NEW YORK -
https://mediterraneoantico.it/La-Stele-Metternich_.pdf
-
https://it.wikipedia.org/Stele_di_Metternich
.
Formula III : Per
la guarigione di una gatta morsicata 9-35
Formula per l’incantesimo di un gatto.
Recitare: O Ra, vieni da
tua figlia, poiché uno scorpione l’ha punta su di una strada
solitaria. Che il suo grido possa raggiungere il cielo, così che sia
ascoltato sulle tue vie! Essendo il veleno entrato nel suo corpo,
esso ha percorso la sua carne e lei vi ha posto la sua bocca; ecco,
il veleno era nel suo corpo. Vieni dunque con la tua potenza, con la
tua collera, con la tua avidità di sangue !
Ecco, esso è nascosto
davanti a te, ma è entrato in tutte le membra di questa gatta sotto
le mie dita. Non temere, non temere, mia splendida figlia ! Ecco, io
sono dietro a te. Io, io ho gettato a terra il veleno che era in
tutte le membra di questa gatta.
.
O tu, gatta : la tua testa è la testa di Ra, il signore
delle Due Terre, che percuote il popolo dei nemici; il terrore di lui è in
tutte le terre e in tutti i viventi, eternamente .
O tu, gatta : i tuoi occhi sono
l’occhio del signore dello Splendido (Occhio), che illumina le Due Terre col
suo occhio, che illumina il viso sul cammino dell’oscurità .
O tu, gatta : il tuo naso è il naso
di Thot, il due volte grande, il signore di Hermopolis, il capo delle Due
Terre, che dà l’alito al naso di ogni uomo .
O tu, gatta : le tue orecchie sono le orecchie del
Signore Universale, che ascolta la voce di ogni uomo quando (lo) invocano,
che giudica nella terra intera .
O tu, gatta : la tua bocca è la bocca di Atum, il
signore della vita, che ha unito le cose. Egli ha fatto sì che le cose
fossero unite e ti ha salvato da ogni veleno .
O tu, gatta : la tua nuca è la nuca di Neheb-kau, colui
che presiede al Grande Castello, che fa vivere gli uomini con l’attività
delle sue mani . O tu, gatta :
il tuo petto è il petto di Thot, signore della giustizia. Egli ti ha dato
l’alito per far respirare la tua gola; ha dato l’alito per il suo interno .
O tu, gatta : il tuo cuore è
il cuore di Ptah. Egli ha guarito il tuo cuore dal cattivo veleno che era in
ogni tuo membro . O tu,
gatta : le tue mani sono le mani della grande Enneade e della piccola
Enneade. Essa ha liberato la tua mano dal veleno di qualsivoglia serpente .
O tu, gatta : il tuo corpo è
il corpo di Osiri, signore di Busiri. (Egli ha fatto sì che) il veleno non
compia nel tuo corpo tutto ciò che esso vorrebbe .
O tu, gatta : le tue cosce sono le
cosce di Montu; egli ha messo ritte le tue cosce ed ha portato a terra il
veleno ! O tu, gatta : le tue
tibie sono le tibie di Khonsu, che attraversa ogni giorno tutte le terre;
egli ha gettato a terra il veleno .
O tu, gatta : i tuoi piedi sono i piedi di Amon, il
grande, il dio signore di Tebe. Egli ha reso saldi i tuoi piedi, ha
abbattuto il veleno . O tu,
gatta : le tue gambe sono le gambe di Horus, colui che protegge suo padre
Osiri e che ha restituito Seth al male che aveva fatto .
O tu, gatta : le tue suole sono le
suole di Ra; egli ha versato (?) il veleno per terra .
O tu, gatta : le tue interiora sono
le interiora di Mehet-uret .
Possa il veleno delle (tue) interiora essere
gettato a terra e reso inoffensivo in tutte le tue membra, nelle membra
degli dei in cielo e nelle membra degli dei in terra . Possano essi far
cadere (a terra) tutto il veleno che è in te, (poiché) non c’è membro in te
che sia privo di un dio . Possano essi far cadere (a terra) e rendere
inoffensivo il veleno di ogni serpente – maschio o femmina, di ogni
scorpione, di ogni verme, che è in tutte le membra di questa gatta che è
ammalata . Ecco, Isi ha filato e Neftis ha tessuto contro il veleno. Che
questa magnifica benda e questo scongiuro possano allontanar(lo), grazie a
ciò che ha detto Ra-Harakhte, il grande dio, che presiede a tutti i templi .
O malvagio veleno che sei in qualsivoglia membro di questa gatta che è
ammalata : vieni (fuori), esci sulla terra !
.
Formula IV : Per la
guarigione di una gatta 35-37
Altra formula. Recitare:
Ra, vieni da tua figlia ! Shu, vieni da tua moglie! Isi, vieni da tua
sorella! Salvatela dal maligno veleno che è in ogni suo membro! O voi dei,
venite, spargete (a terra) il malvagio veleno che è in ogni membro della
gatta ammalata ! stele di metternich
- pag 17-18 – alberto elli – mediterraneo antico .
gatto biblico - leggende
Dopo la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso e l’uccisione di Abele da parte di
Caino, Giacobbe, il terzo figlio di Adamo, si lamenta di voler tornare in
paradiso.
Un gatto, commosso per la disperazione del fanciullo, decide di accompagnarlo
grazie alla sua capacità di vedere nel buio. Dopo un lungo viaggio, dal bastone
di Giacobbe spuntano germogli e fiori (tale sarà l’origine della bacchetta del
prestigiatore): sono alla porta del paradiso, custodita da un angelo di fuoco.
Il gatto dice di piantare il bastone che produrrà le sementi che si spargeranno
sulla terra arida e inospitale.
L’angelo raccomanda loro di trasmettere ai discendenti il segreto del cammino
verso il paradiso. Secondo la leggenda esistono sulla terra un uomo e un gatto
depositari di questo segreto …
.
Un’altra leggenda biblica vede un topo di Satana che
rosicchia lo scafo dell’Arca di Noè, per annientare l’umanità.
Il gatto, creato da Dio, uccide il topo e salva tutti.
.
Una leggenda racconta che un micio si sdraiò affianco a Gesù nella stalla di
Betlemme per riscaldarlo e proteggerlo dal freddo. Da allora tutti i gatti
tigrati portano una M sulla fronte in onore delle Madonna.
.
Secondo un’altra leggenda riportata dal reverendo G.J.
Ousley in un libro del 1023, mentre Gesù nasceva nella stalla di betlemme, sulla
paglia accanto a lui una gatta dava alla luce i suoi piccoli
...
.
Una leggenda russa narra di un cane e di un gatto che fanno la guardia alla
porta del paradiso. Lucifero cerca di entrare assumendo le sembianze di un topo:
il cane lo lascia passare mentre il gatto gli si avventa contro e lo uccide.
.
In Cina e in Giappone si racconta che alla morte di
Buddha, tutti gli animali erano riuniti intorno alle sue spoglie. Un gatto
uccise un topo e per aver ucciso un essere vivente in quel giorno sacro venne
escluso dallo zodiaco.
.
Una leggenda racconta che un giorno Buddha mise i suoi gatti di guardia
all'albero della Sura. I mici, però, bevvero il portentoso liquido che usciva
dalla pianta, caddero in catalessi e si svegliarono vispi come prima. Per questo
in Oriente i gatti sono il simbolo della rinascita.
clinicaveterinaria.org
SEGUE PAGINA 1A
FILMOGRAFIA |
CAT HAIKU
WHY DO YOU PURR CAT ?
IS IT BECAUSE
YOU LOVE ME
OR CAT BEING CAT ?
THE FOOD IN MY BOWL
IS OLD AND
MORE TO THE POINT
CONTAINS NO TUNA.
MY BRAIN WALNUT SIZED.
YOURS LARGEST AMONG
PRIMATES. YET
WHO LEAVES FOR WORK ?
YOUR MOUTH IS
MOVING, UP
AND DOWN EMITTING NOISE.
I'VE LOST INTEREST.
THE DOG WAGS HIS TAIL
SEEKING APPROVAL.
SEE MINE ?
DIFFERENT MESSAGE.
CATS CAN'T STEAL THE
BREATH OF
CHILDREN. BUT IF MY TAIL'S
PULLED AGAIN I'LL LEARN.
MOST PROBLEMS CAN BE
IGNORED. THE MORE
DIFFICULT
ONES CAN BE SLEPT THROUGH.
MY AFFECTION IS
CONDITIONAL.
DON'T STAND UP
IT'S YOUR LAP I LOVE.
I DON'T MIND BEING
TEASED ANY MORE THAN
YOU MIND A
SKIN GRAFT OR TWO.
SO YOU CALL THIS
THING YOUR
"CAT CARRIER." I CALL
THESE MY "BLADES OF DEATH."
TOY MICE DANCING YARN
MEOWING SOUNDS. I'M
CONVINCED
YOU'RE AN IDIOT.
|
And the quiet cat
sitting by the post
Perceives the moon
Holding up
my purring cat
to the moon I sighed.
Following each other
my cats stop
when it thunders.
The moon
had a cat's mustache
For a second
jack kerouac
All’ombra del verde
negli occhi del gatto
un forte colore aureo
Bosha 1900-1941
Un temporale: il gatto
dorme nel fango
sui Sutra
Soseki 1867-1916
haiku
|
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