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Myeu
per gli Egizi numerosi animali erano sacri simboleggiando le manifestazioni benefiche o malefiche delle divinità
-Così il gatto si ritrovò a impersonare la dea Bastet dal corpo di donna e la
testa di gatta protettrice della casa e della fertilità .inizialmente veniva tuttavia
raffigurata con sembianze da leone.
La parola'gatto' -'myeu' in
egiziano/geroglifici
e una mummia di gatto avvolta in bende bicoloriesposta al Museo Egizio di Torino
ancient egyptian word for 'cat' was 'mau' which means 'to see'
fb/animalfacts
.
Pare che il primo nome
per indicare il gatto fosse 'Myeou'
(onomatopeico) utilizzato in Egitto per identificare il gatto maschio,
mentre per il gatto femmina si utilizzava il termine 'Techau'
... Nel IV
secolo d.C. compare il termine 'Cattus'
che diventerà l’origine del nome gatto per la maggior parte di lingue
europee .
massimo brusadin - dalverdealrosa.it
-
aleria glaray -
www.ilvaloreitaliano.it/il-gatto-dalle-origini-alla-sua-evoluzione-nel-tempo
.
.
Io sono il gatto che lottò coraggiosamente
presso l'Albero di Acacia ad Eliopoli, la notte in cui i nemici del
Tramonto furono distrutti . CHI E QUESTO
GATTO ? Questo gatto maschio è il il dio del sole
Ra in persona che fu chiamato Mau per il discorso che il dio Sa fece su di
lui. Egli è simile a colui che lo ha creato e quindi il nome
di Ra diventa Mau. Altri, però, dicono che il gatto maschio è Shu, dio
dell'aria, che trasferì tutti i beni del dio della terra Geb ad Osiride . Il libro dei morti - 3mila aC circa I am the cat who fought bravely at the
Acacia tree to Heliopolis the night sunset enemies were destroyed.
Who is this cat? This male cat is the Sun God Ra in person who
was called Mau for the speech that God knows he made upon him: He is
similar to the one who created it, and then the name of Ra becomes Mau.
Others, however, say that the male cat is Shu, the God of air, which moved
all the goods of the Earth God Geb to Osiris. As regards the fight
which took place near the Acacia tree to Heliopolis these words refer to
the massacre of the children of the rebellion when he was given the just
reward for all the evil they had done. And speaking of the night of the
battle, these words are related to the invasion of the eastern part of the
sky by sons of rebellion from which arose a great battle in heaven and on
Earth. the book of the dead - prior to
3000 BC
The Egyptians did not distinguish between a wild
cat and a domesticated cat all cats were
known as "miu"
- or "miut" - often translated as "he or she who mews".
The origin of this
name is not clear but it seems likely that it is an onomatopoetic
reference to the sound a cat makes - mew.
However, some commentators
have suggested that it also related to the word miw - to
see.
It seems that it was rare for a cat
to be given its own specific name - rather than being called "miu" or "miut".
However, there are exceptions such as the cat named "Nedjem"
- "sweetie" - and another named "Tai Miuwette" - "the little mewer"
- who was the
companion of crown prince Thutmose - eldest son of Amenhotep
iii and
brother of Akhenaten. Little girls were often named "Miut" - literally
meaning "female cat" - displaying the Egyptians fondness for both cats
and children. ancientegyptonline.co.uk
storia del gatto dalla preistoria all'antico egitto Secondo molti studiosi, il più antico antenato del gatto
risale a circa 50 di milioni di anni fa. Al Miacis seguirono l'Hoplophoneus e il
Dinictis. Quest'ultimo sviluppò una bocca molto muscolosa con dentatura tipica
dei carnivori e la"terza palpebra" tipica dei felini. Nonostante abbiano
probabilmente antenati comuni, i gatti si sono evoluti alcuni milioni di anni
prima del cane. Il primo animale accostabile ai moderni felini è loSmilodon
detto anche "gatto con i denti a sciabola", che visse 25 milioni di anni fa. I
primi gatti moderni furono il gatto di Martelli, che si èsuccessivamente
estinto, ed il gatto di
Pallasda cui hanno origine i felini che oggi abitano
le nostre case.
Tra i 900mila ed
i 600mila anni fa, le foreste erano popolate dal gatto selvatico europeo
Felis
silvestris che nel corso delle glaciazioni migrò verso anche altre
regioni e si ridusse di taglia. Quando i ghiacci si ritirarono, gli esemplari
migrati rimasero isolati nei diversi continenti, dando vita a nuove specie come
il gatto del deserto ed il gatto selvatico africano Felis libica in Africa, o il gatto
del deserto cinese ed il gatto della giungla in Asia. Si pensa che sia il gatto
africano, più propenso ad avvicinarsi ai centri abitati, il vero
progenitore del gatto domestico. Infatti, le sue origini sono state individuate
nell'area della valle del Nilo, proprio dove, durante la civiltà dell'Antico
Egitto, il gatto comparve per la prima volta "ufficialmente" intergrato nella
vita dell'uomo.
rai.it - gattiandcats.it
La dea egizia dalla testa di gattoBastet
era in senso stretto una divinità del
culto solare fino all'arrivo dell'influenza greca sulla società egiziana, quando
ella divenne una dea lunare, ciò dovuto al fatto che i Greci la identificassero
con Artemide.
A partire dalla II Dinastia,Bastetera originariamente raffigurata come un gatto selvatico del deserto oppure come
una leonessa, e venne associata ad un felino domestico solo intorno al 1000 a.C. Bastetera comunemente accoppiata aSekhmet, la dea dalla testa di leonediMemphis,Wadjet e ad Hathor.
Bastetera la "Figlia di Ra", una designazione che la collocava nello stesso rango di
dee quali Maat e Tefnut. In più, Bastet era uno degli Occhi di Ra, titolo di un
dio "vendicatore" mandato specificamente ad annientare i nemici dell'Egitto e
dei Suoi dei. Il culto di Bastet era centrato a Bubastis dalla IV Dinastia. Nel
tardo periodo Bubastis fu la capitale dell'Egitto per una dinastia, e pochi re
annoverarono il suo nome nei loro titoli reali. Bubastis fu resa famosa da
Erodoto nel IV secolo a.C., quando egli descrisse nei suoi annali una delle
festività che avevano luogo in onore di Bastet. Scavi nelle rovine di Tell-Basta
hanno fruttato molte scoperte, incluso un cimitero di gatti sacri mummificati.Poiché i Greci
identificarono Bastet con Diana ed Artemide e Horus con Apollo, Bastet fu
annoverata nel mito di Osiride ed Iside come loro figlia (questa
associazione, comunque, non fu mai fatta prima dell'arrivo dell'ellenismo in
Egitto. Bastetè detta madre del dio
dalla testa di leone Mihos, che era anch'egli venerato a Bubastis, insieme a
Thoth). Bastetè raffigurata più
comunemente come una donna con la testa di un gatto o leone, oppure propriamente
come gatto.
che, per non disturbare
il sonno del suo gatto Muezza, addormentatosi sulla manica della sua jallaba, il
Profeta tagliò la manica del proprio abito. Al ritorno di Maometto, Muezza gli
si inchinò tre volte davanti - non è difficile immaginare il tipico stretching da
risveglio - in senso di gratitudine e ricevette in cambio
tre carezze sul dorso. Alcune leggende attribuiscono a questo gesto di benedizione la capacità dei mici
atterrare sani e salvi dall'alto sulle zampe.
Muezza era un soriano. La leggenda dice che i gatti
tabby hanno una "M" sulla fronteperché Maometto vi
appoggiava sempre la mano .
3x3 fa 9 - ecco qui le 9 vite del gatto
!
gattivity.it -
angoraturco.it
LE NOVE VITE DEL GATTO
VEDI ANCHE NUMERO 17 nell’antichità 3 era il numero perfetto e il 9
”trinità della trinità” - cioé 3 volte 3 - era considerato il
numero per eccellenza e quindi particolarmente adatto ad un animale
“fortunato” e vitale come il gatto .
PER CONTRO ANCHE IL NUMERO 7 VIENE CONSIDERATO MAGICO .
IL NOSTRO MICIO A SECONDA DEL PAESE E DELLA CULTURA VIENE CONSIDERATO A 7
OPPURE A 9 VITE ...
Si dice
che a Ulthar
che si
trova oltre il fiume Skai, nessuno possa uccidere un
gatto, e posso proprio credere che sia vero mentre
ne guardo uno che fa
le fusa davanti al fuoco. Perché il gatto è
enigmatico e intimo a cose strane che gli uomini non
possono vedere. E’ lo spirito
dell’antico Egitto e il latore di miti delle città
scomparse
di Meroë e Ophir. E’ il discendente dei signori
della giungla e l’erede dei segreti dell’Africa
sinistra e antica. La sfinge gli è cugina e gli
parla la sua stessa lingua:
ma è più antico della Sfinge e ricorda cose che essa
ha dimenticato... Howard P. Lovecraft
- I gatti di Ulthar - 1897-1922 - Mondadori 1989
ilgiornale.it
MORTE di un GATTO
L'uccisione di un gatto anche accidentale era passibile di morte .
il gatto era sacro anche perchè cacciando i topi difendeva i raccolti -
ricchezza del tempo.
le persone della casa si disperavano e
per onorare il lutto si radevano
le sopracciglia.
veniva poi imbalsamato e sepolto con ogni onore. Nei dintorni di Tebe e Menfi sono stati trovati cimiteri con
duecentomila mummie circa di gatti. Nel
Libro dei Morti egizio si affermava che il gatto possedesse nove anime e
godesse di nove vite successive. digilander.libero.it/Roccogatto -
felis-files.it - fb/ilovecats - fb/britishmuseum
LEGGENDA SULLA NASCITA DEL GATTO
Quella tra gatto e topo è una guerra che dura da sempre. Secondo un’antica
leggenda, cominciò sull’arca di Noè durante il diluvio universale. Noè si
accorse che i topi minacciavano la dispensa e allora chiese aiuto al leone che era il re degli
animali e quindi il più saggio. Questi sbuffò e dalle sue narici uscirono due
gatti, un maschio e una femmina, che in fretta risolsero il problema.
edit.hr - flickr.com
dipinto funerario 1450 ac - tomba di Nebamun -
Egitto
.
Gli egizi hanno osservato negli occhi di un gatto le varie fasi lunari
perchè con la luna piena splendono di più mentre la loro
luminosità diminuisce con la luna calante e il gatto maschio muta l'aspetto dei
suoi occhi anche in relazione al sole; infatti , quando il sole sorge, la sua
pupilla è allungata; verso mezzogiorno è rotonda e la sera non si vede affatto e
sembra che l'intero occhio sia omogeneo. edward topsell - felis-files.it - miti e leggende
Les anciens Égyptiens pensaient que les yeux
des chats reflètent la lumière du soleil , même en pleine nuit , lorsque
les humains en étaient privés.
fb/atoutchat .
.
. . SCOPERTO CIMITERO PER
GATTI IN EGITTO ... quasi
cento scheletri completi ... risalenti agli anni 75-150 dopo Cristo
nel sud dell’Egitto sul Mar Rosso ... studio pubblicato da
Antiquity. Il cimitero, rinvenuto a Berenice, «sembra
essere unico» perché contiene rare «tombe» soprattutto di gatti e
non «mummie» di felini domestici, abbastanza diffusi nell’Egitto
antico e nell’epoca romana. Nel cimitero sono stati rinvenuti anche
qualche scheletro di cane e di scimmia ... due giovani gatti avevano
ciascuno un guscio d'uovo di struzzo vicino al loro collo e tre
gatti erano sepolti con i collari di ferro. lastampa.it
- rsi.ch - focus-junior.it - 24zampe/24ore - ansa - facebook.com/lastampa.it/videos
TROVATE MUMMIE DI GATTO sette sarcofagi di
almeno 6.000 anni fa contenenti dozzine di mummie di gatto
- oltre a scarabei e coccodrilli - scoperti nel sito
piramidale a sud del Cairo - OLTRE A 100 statue di legno e una
in bronzo dedicate alla dea bastet - bast - . ESPOSIZIONE
PRESSO MUSEO DEL DISTRETTO DI SAQQARA .
https://youtu.be/EZOviJXHAXc
- facebook.com/ABCNews/videos
- 2018/2019
reperti scoperti alla base
del tempio di Bastet, dea dei gatti Scoperto in
Egitto un nuovo tesoro di animali nella necropoli di Saqqara, 30 km
a sud del Cairo, complesso piramidale patrimonio dell’Unesco. Gatti,
serpenti, manguste, leoni, cobra e coccodrilli – gli animali sono
stati conservati accanto alle piramidi di Giza, alla base del
tempio di Bastet, dea dei gatti e
dei segreti delle donne, in forma di mummie e statutte: 75, in
bronzo e in legno.
open.online - 2019
.
sarcofago a forma di gatto
con mummia e radiografia . museo egizio torino . federica maria giallombardo -
artribune.com
.
.
GATTO e DaNARO
... la presenza dei
felini aveva, prima di tutto, un’utilità pratica che era comunque
connessa addirittura alla sopravvivenza giacché un raccolto
distrutto dai topi avrebbe significato la carestia per gli esseri
umani. Di qui, dalla salvaguardia della vita umana che garantivano
con la loro opera, a considerare i gatti come sacri il passo è breve
e l’uccisione di un felino prevedeva pene severissime mentre la
morte di un gatto domestico comportava un periodo di lutto che
iniziava con la rasatura delle sopracciglia. A riprova del legame tra la presenza del
gatto e l’avvento del danaro considera che, verso la fine del
periodo imperiale egizio, quando ormai la moneta era entrata
nell'uso comune, i gatti acquistarono sempre minor “valore” e,
dimenticata evidentemente la meritoria opera eseguita nei millenni
precedenti, si cominciò (e qui sono certo inorridirete) a
sacrificarli proprio in onore della Dea Bastet. È ovvio che il numero
di piccoli animali sacrificati era direttamente proporzionale alla
ricchezza dell’offerente e ciò giustifica la presenza di migliaia e
migliaia di piccole mummie di tali animali che si ritrovano nei
depositi templari. Si ritiene, e le perizie radiografiche lo
confermano, che il sacrificio - a cura dei sacerdoti di Bastet -
avvenisse mediante lo stordimento dell’animale e la successiva
frattura delle vertebre cervicali.
Gli stessi
sacerdoti procedevano poi, sotto compenso, si intende,
all’imbalsamazione non disdegnando, verosimilmente, di “truffare” il
cliente fornendo, addirittura, false mummie; sono state infatti
radiografate mummie che solo esternamente sembrano gatti, ma che,
internamente, … non contengono niente se non pezzi di stoffa e
stracci sagomati. Una piccola digressione e curiosità, riguarda la
razza dei gatti egiziani; si trattava, verosimilmente, di quelli che
oggi sono chiamati “abissini” e che, in realtà, in Abissinia
(l’attuale Etiopia) invece proprio non esistono …
l'uomo è un sinolo un binomio di
anima e corpo . Non si può dividere la materia dalla forma : è una realtà
inscindibile; senza il binomio non può esistere la sostanza ; questo implica la
mortalità dell'uomo : l'uomo è un sinolo di materia e forma : quando si scioglie
una componente (il corpo) si rompe tutto . La forma è quel carattere comune a
tutti gli enti di una determinata specie : la forma uomo è presente in tutti gli
uomini .
Prendiamo un gatto : cosa è che rende quel gatto diverso
dagli altri gatti ? E' la materia , che fa sì che lui sia , esista ; la forma fa
sì che lui sia un gatto e non un cane . La materia individua la forma : la forma
gatto non esiste da nessuna parte : essa è solo in tutti i gatti esistenti , ma
di per sè non esiste . Quando il gatto muore la forma e la materia si
disperdono : in realtà la forma non sparisce perchè è in tutti gli altri gatti
- anche in quelli che l'han procreato .
filosofico.net
SIMBOLOGIA ANIMALI
era soprattutto sottoforma di animali che il dio si manifestava ai fedeli.
Bastano solo pochi esempi:
Horus era un falco, Thot un ibis, Bastet una gatta,
Khnum un ariete.
Un ruolo importantissimo nella religione egiziana lo aveva il gatto, chiamato
con voce onomatopeica "miaou", nome passato poi in altre lingue e da cui deriva
anche il verbo "miagolare".
La gatta, consacrata alla dea Bastet,
simboleggiava il benefico calore del sole:
il suo culto veniva celebrato soprattutto nel Basso Egitto: la città di Bubasti
(odierna Zagazig) deve il suo nome alla presenza di un tempio
dedicato a questa
dea. neraluna.net
gatto da diecimila anni ( ? ) Un gruppo di ricercatori francesi ha scoperto che il
gatto è molto più vecchio di quanto non si pensasse finora ed avrebbe almeno
5.000 anni di più
...Il felino si è probabilmente avvicinato all'uomo quando questi ha
cominciato a coltivare il grano. I topi invadevano i villaggi per fare man
bassa delle scorte di frumento. I gatti li hanno seguiti. newton.corriere.it
l'antenato del gatto moderno è vissuto circa 30 milioni di
anni fa. Gli scienziati lo chiamarono il Proailurus
che significa "primo gatto" in greco .
Il gruppo di animali cui i gatti appartengono RISALE A CIRCA
12 MILIONI DI ANNI FA . http://it.wikipedia.org/wiki/Felidae
- www.focus.it/ambiente/animali/storia-gatto
Gatti ed esseri umani convivono da circa
9000 anni
studio sul genoma felino realizzato presso la Washington University School of
Medicine di Saint Louis.
i gatti non sono del tutto addomesticati - spiega Wes Warren -
professore si genetica della Washington University - Il 'salto' dai
gatti selvaggi a quelli attuali è piuttosto recente . per
questo è stato utile trovare tracce del processo di domesticazione nel loro DNA
...
Uno dei modi per comprendere il processo di domesticazione è l'osservazione di
quelle parti del DNA che sono cambiate a causa dei rapporti con l'uomo ...
I comportamenti emersi come quelli più modificati dalla convivenza con l'uomo
sono corrispondenti a specifici settori del DNA.
Hanno a che fare con la memoria, la paura e il rapporto
azione/beneficio - una delle chiavi di
qualsiasi processo di domesticazione - non solo animale...
Noi umani abbiamo cominciato ad apprezzare i gatti quando fu evidente la loro
attitudine nella cattura dei roditori - i topi - che mettevano a rischio i
raccolti. Si ipotizza quindi che i nostri progenitori
abbiano cominciato a nutrire i felini perché 'frequentassero' le aree destinate
allo stoccaggio degli alimenti.
Per raggiungere tale obiettivo si innescò il meccanismo della 'ricompensa'.
I gatti selvatici risposero con discreta disponibilità, così progressivamente
abbandonarono la vita solitaria e le strategie di caccia per godere degli
incentivi alimentari assicurati loro dall'interesse umano ...
stefano lamorgese - rainews.it
.
Indizi domestici - Confrontando il
genoma di sette razze di gatto domestico e due di gatto
selvatico gli scienziati hanno constatato che le parti di DNA che non
combaciano sono responsabili di aspetti comportamentali legati alla paura, alla
capacità di rispondere agli stimoli e alla modulazione dell’aggressività ...
Da nomadi ad agricoltori, gli uomini hanno adottato gli esemplari più docili e
meno irruenti instaurando una reciproca collaborazione
..
Questa condizione
ha poi fissato nel loro patrimonio genetico le caratteristiche che ancora oggi
distinguono i felini selvaggi da quelli casalinghi, che sono più docili e più
empatici nei confronti delle persone.
focus.it
.
quando è avvenuta la domesticazione del
gatto, e perché è avvenuta? E’ partita dalla regione Mediterranea, soprattutto
dal Nord Africa, dall’Egitto. Fu messo nelle case ma
ancor prima nei granai, per tenere a bada i topi che hanno sempre rappresentato
una grossa perdita economica Nei granai e nei
depositi di frumento.
Possiamo far risalire la domesticazione a circa
5.000 anni prima di Cristo, con la specie Felis libica nordafricano
che poi in buona parte ha dato origine al gatto domestico come lo conosciamo
noi.
nonostante la sua spiccata indipendenza dunque, il gatto si è ben adattato a
questa unione con l’uomo.. Sicuramente mantiene la sua indipendenza e la sua
autonomia ma chi ha un gatto scopre che
dopo un po’ il nostro felino domestico è molto più simile
all’affezionato cane di quanto non si creda. In
realtà il gatto sviluppa anche un’affezione
con il suo padrone e questo è forse il
punto di differenza maggiore tra tigre e gatto.
La tigre è
sostanzialmente un felino solitario. il gatto è anche un felino sociale come il
leone. E questa è la sua doppia natura. francesco petretti - membro del comitato scientifico wwf -
lucio biancatelli - lastampa.it
.
I gatti vivono insieme all'uomo da
almeno 9.500 anni
e sono l'animale domestico più diffuso al mondo, dal Nord America
all'Europa.
Non sono amati in Australia dove la
loro importazione per mano degli europei ha contribuito all'estinzione
di diverse specie endemiche e ora i gatti selvatici sono nel mirino del
piano di eradicazione del governo. ansa - 2016
.
GATTI CONQUISTATORI E DNA
i ricercatori hanno analizzato il dna
mitocondriale (quello trasmesso sulla linea materna) dei resti di
209 gatti provenienti da più di 30 siti archeologici sparsi tra
Europa, Africa e Medio Oriente. I campioni coprivano un intervallo
temporale che partiva dal Mesolitico – il periodo immediatamente
precedente l’avvento dell’agricoltura, quando gli esseri umani
vivevano come cacciatori-raccoglitori – fino al 18esimo secolo.
L’analisi degli scienziati, inoltre, si è basata su due punti fermi.
In primo luogo, il ritrovamento dei resti di un gatto nella tomba di
un uomo vissuto 9.500 anni fa a Cipro. Secondo i ricercatori, questa
scoperta suggerisce che il legame tra esseri umani e gatti risale
almeno all’alba della rivoluzione agricola, che si è verificata
nella vicina Mezzaluna fertile circa 12mila anni fa ... i gatti originari dell’Egitto si
diffusero rapidamente in Africa ed Eurasia. Una comune linea di dna
mitocondriale, infatti, rinvenuta in mummie di gatti egiziani
databili tra la fine del IV secolo a.C. e il IV d.C. è stata
ritrovata anche in resti felini dello stesso periodo, provenienti da
Bulgaria, Turchia e Africa subsahariana. Secondo Geigl, i marinai
avrebbero portato i gatti sulle navi per lo stesso motivo: tenere
lontani i roditori.
Ma forse la scoperta più sorprendente
riguarda il fatto che resti di gatto con questa stessa linea di dna
mitocondriale, databili tra VIII-IX secolo, sono stati ritrovati in
un sito vichingo della Germania settentrionale. marco
arcidiacono - wired.it - sciencealert.com - 2016
.
i gatti domestici discendono dal gatto selvatico africano Felis
silvestris lybica e che il legame con gli esseri umani sarebbe nato
agli albori dell'agricoltura, nella Mezzaluna Fertile, circa 10.000
anni fa .. dalla Romania del Mesolitico all'Angola dei nostri
giorni, passando per l'antico Egitto e il Medioevo.
ansa - 2017
Uno studio complesso sull’origine dei
gatti sulla terra, che risale ad oltre 9.000 anni fa. Questa una
delle scoperte della ricerca pubblicata sulla rivista Nature Ecology
and Evolution, che ha preso in esame, in laboratorio, il Dna dei
resti di 200 gatti. Un’analisi approfondita, su reperti archeologi
che ha anche permesso di tracciare le diverse linee genetiche, in
base ai luoghi d’origine, chiarendo la distinzione tra gatto
selvatico e gatto domestico. Un dominio millenario che si
estende dalla Romania del mesolitico all’Angola di oggi. Non
solo, il legame con gli esseri umani risalirebbe agli albori
dell’agricoltura, durante il Neolitico in Medio Oriente. Da qui
l’animale si sarebbe trasferito nel resto del pianeta, seguendo le
migrazioni stagionali. In Egitto, sempre secondo lo
studio, in epoca classica romana, si sono spostati al seguito dei
loro padroni lungo le principali rotte marittime e terrestri. it.euronews.com - 2017
Le razze feline sono nate dal Felis silvestris africano di oltre 5
mila anni fa la specie selvatica da cui deriva il “nostro”
Felis catus che è presente con milioni di esemplari in tutto il
mondo.
Fin dai tempi degli Egizi,
Felix catus
è ancora, per molti versi, un animale misterioso. fb/focus - 2016 ingrandisci l'immagine > > >
.
quanti gatti nel mondo :
Tracce dei primi felini suggeriscono che si
svilupparono nel corso dell’Oligocene, circa trenta milioni di anni
fa, come evoluzione di animali simili a viverridi. Attualmente vi
sono 57 specie note di gatti nel mondo, tutte legate ad un antenato
ancestrale vissuto circa dieci milioni di anni fa. Ogni razza può
comprendere diverse varianti e diversi colori: si consideri ad
esempio che per il gatto persiano ne esistono più di 20 tipologie. margherita galliano_giornal.it -
2022
un micio sulle tegole intorno al 100 dC
Un archeologo inglese del Museo Gloucester City avrebbe scoperto una
antica tegola romana di circa 2000 anni fa su cui sarebbe passato un
micio.
la tegola era probabilmente stata messa ad asciugare ed era ancora
morbida. the dodo - blogs.discovery.com - 2015
impronte su un'altra tegola
del 1490 circa e su un documento del 1445. raffaele portofino - dailybest.it - 2015
Da sempre nella storia
Il fascino del gatto attraversa i continenti e le epoche. Divino, stregato,
portafortuna, nel bene e nel male è da sempre un protagonista. Innanzitutto
perché proteggeva il raccolto dai topi.
Perciò nel 1500 a.C. un faraone lo elesse addirittura a divinità: la dea
Bastet, raffigurata con la testa di gatto. Il profeta
Maometto preferì tagliare la manica di un prezioso abito piuttosto che
disturbare il suo Muezza che vi dormiva sopra e ancora oggi i gatti circolano
indisturbati nelle moschee: fatto che, all’epoca
delle
crociate, aveva scandalizzato i soldati cristiani e
che potrebbe aver contribuito alla fama “luciferina” dei gatti.
maria teresa truncellito -
truncellito.com
MA . . . DA DOVE VIENE IL gatto di casa ?
arrivò durante l'epoca glaciale
Amato e addomesticato perché salvava i raccolti dai topi, il gatto 'di casa' è
nato in Medio oriente, nella Mezza Luna Fertile. Secondo i ricercatori
americani del National Cancer Institute di Bethesda proprio questa abilità ha dato il via
al rapporto tra uomini e felini, nato in questa area del mondo e non in Egitto,
come si pensava, dove per altro veniva adorata una divinità con la sua immagine.
E' questo il risultato di uno studio pubblicato dalla rivista Science. I
genetisti guidati da Stehephen O Brien, che stanno lavorando a un
progetto
genoma per i felini, hanno analizzato il Dna mitocondriale di 979 gatti moderni,
appartenenti sia alle specie domestiche che alle cinque specie selvagge ad oggi
conosciute.
Questo materiale genetico, che si trasmette solo per via materna, e quello piu
usato per questo tipo di studi perche meno suscettibile di variazioni anche in
caso di incroci fra razze diverse. I gatti selvaggi analizzati appartengono a
specie che vivono in diverse aree del pianeta, Europa, Africa sub-Sahariana,
Cina, Asia Centrale e Medio Oriente. Dall'analisi e emerso che gli antenati dei
felini addomesticati erano proprio quelli selvatici che vivevano 130mila anni fa
nella cosiddetta Mezzaluna Fertile, un area che si estende dal Mediterraneo
Orientale alla Turchia fino all'antica Mesopotamia. Questo è esattamente il
posto dove circa dodicimila anni fa l uomo ha smesso la vita nomade e ha
iniziato a coltivare i campi spiega O Brien e dove sono stati addomesticati
quasi tutti gli altri animali domestici. I ricercatori hanno trovato almeno
cinque linee di Dna mitocondriale nei gatti moderni, concludendo che le
progenitrici sono state almeno 5 gatte, che hanno dato vita a tutti i felini
domestici che vediamo al giorno d'oggi. Secondo le loro conclusioni i gatti
selvatici sono stati attirati verso gli insediamenti umani per la presenza dei
neonati granai, e quindi dei topi al loro interno. L uomo avrebbe tollerato la
presenza dell'animale proprio per l'abilita nello scacciare i roditori, e
avrebbe portato con se questi animali nei successivi spostamenti per proteggere
i depositi di grano. Il passaggio dagli antichi granai ai divani invece non e
stato ancora datato. Questa scoperta contraddice l'ipotesi fin qui piu accreditata degli Egiziani come prima
popolazione ad addomesticare i gatti che all'epoca dei Faraoni che
sono venuti diverse migliaia di anni dopo i primi insediamenti nella Mezzaluna
Fertile, erano rispettati e considerati simili a divinita , rappresentato nel
pantheon dalla dea Bastet, una donna con testa di gatto o come un gatto vero e
proprio. In realta il primo colpo a questa teoria era stato dato tre anni fa
dalla scoperta aCipro di un cimitero, risalente
a 9500 anni fa, che conteneva
sia resti umani che felini, ma non tutti i ricercatori erano concordi sul fatto
che questo indicasse un vero e propria addomesticamento. In Europa, e
precisamente nella penisola iberica, il gatto arrivò durante l'epoca glaciale.
.
l'addomesticamento dei gatti non è iniziato in egitto ma circa 9500 anni fa - 7500 A.C. nell'era neolitica
Non sono stati gli uomini a prendere dei gatti e a metterli in
gabbia . Gli uomini semmai hanno più o meno permesso ai gatti di
addomesticarsi da soli.
claudio ottoni - università lovanio - 2017
Una seconda linea di discendenza, composta dai gatti africani che hanno
dominato l'Egitto, si è diffusa nel Mediterraneo e nella maggior parte del
Vecchio Mondo a partire dal 1500 avanti Cristo. Il gatto egiziano aveva
probabilmente dei comportamenti che lo rendevano attraente per gli esseri
umani, come ad esempio la socievolezza e la docilità. I risultati della
ricerca suggeriscono che la popolazione umana preistorica ha iniziato
probabilmente a portarsi dietro i gatti durante i viaggi lungo le rotte
del commercio per tenere sotto controllo i roditori.
casey smith - nationalgeographic.it
- 2017
CINA
uno studio pubblicato su Pnas rivelerebbe che l’addomesticamento
cinese risale al 5.300 a.c.nelle fattorie
di Quanhucun perchè i felini erano utili nella caccia ai roditori che
saccheggiavano i depositi dei raccolti.
i gatti venivano nutriti con il miglio dei contadini già 7.000 anni fa e
l'addomesticamento AVvenne piu tardi.
si presume che i gatti
di quanhucun discendessero dal gatto selvatico del vicino oriente.
GIAPPONE Neko no hi - giorno del gatto - 22
febbraio
22/2 : '2-2-2' SI PRONUNCIA NI-NI-NI CHE RICORDA IN MODO ONOMATOPEICO IL MIAGOLIO
DEL MICIO in giapponese : NYA .
CIPRO
a cipro è stata scoperta una tomba
del
7.500 a.c. dove venne
sepolto un
micio accanto ad un
essere umano. pnas.org - corriere.it - 2013
.
Mesopotamia culla di tutti i gatti del mondo Studio americano rivela che tutti i
felini discendono in realtà da un gruppo di sei loro antenati che vivevano
nell'attuale Iraq
...Science ha
identificato i progenitori dei 600 milioni di gatti domestici ... IL CUI codice
genetico del felis domesticus corrisponde a quello del gatto selvatico medio
orientale, il felis silvestris lybica, che vive da 130 mila anni nell'antica
Mesopotamia. Gli scienziati hanno identificato cinque ceppi di gatti selvatici:
oltre al mediorientale, c'è l'europeo, il sudafricano, il centro-asiatico e
quello del deserto cinese. I gatti di casa di tutto il mondo però deriverebbero
da uno solo, quello mesopotamico.
SEI GATTE PER 600 MILIONI - La storia del felice incontro tra esseri umani e
gatti sarebbe avvenuta quindi circa 10 mila anni fa nell'area della Mezzaluna
fertile, dove tra il Tigri e l'Eufrate gli uomini del neolitico cominciarono a
coltivare i campi, dando origine alla più importante rivoluzione della civiltà
umana. Ma i granai, si sa, attirano i roditori, e i roditori sono una delle
prede ideali dei piccoli felini. Così probabilmente alcuni esemplari - circa una
mezza dozzina, hanno valutato gli scienziati basandosi sulle mutazioni genetiche
- hanno cominciato ad avvicinarsi ai villaggi, dove trovavano cibo abbondante e
facile. Gli umani dal canto loro hanno salutato con favore l'arrivo di un tale
formidabile alleato, e il sodalizio si è rivelato vincente per entrambi. NON EGIZI MA NEOLITICI ... Francesca Martino - corriere.it http://it.wikipedia.org/wiki/Neolitico#La_transizione_neolitica
- ticinolive.ch/storie-gatti-curiosita
IL GATTO PERSIANO NON E PERSIANO -
IL GATTO ABISSINO NON E ABISSINO RADICI FRANCO-FINNICHE - Ciò che secondo gli studiosi risulta del tutto nuovo è
questa scoperta: che quella che oggi è conosciuta e classificata come «razza
persiana», in realtà non ha avuto origine in Persia, ma dovrebbe esserci
arrivata dall'Europa Occidentale. Lo studio ha indagato 22 distinte razze
provenienti da Corea, Cina, Turchia, Israele, Germania, Finlandia, Brasile e
Stati Uniti. Provengono tutte da un'area chiamata dagli studiosi «Fertile
Crescent», che corrisponde appunto al Medio Oriente. Ma risalendo di dna in dna
la ricercatrice californiana è giunta a verificare che il gatto 'persianò, che
porta quel nome proprio perchè lo si riteneva originario della Persia, in realtà
ha antenati europei, di origine finnico-tedesca. L'ABISSINO... EURO-ASIATICO -
Oggi i gatti di razza del mondo possono essere geneticamente divisi in quattro
grandi categorie:
Europa Occidentale, il Mediterraneo, l'Africa Orientale e
l'Asia. Tra le altre curiosità rilevate con certezza dallo studio, questa: il
cosiddetto «gatto abissino», che in Gran Bretagna porta questo nome perchè si
riteneva fosse stato introdotto in Inghilterra nel 1860 dai soldati di ritorno
dalla guerra d' Abissinia, in realtà con l'Abissinia non ha nulla a che fare: i
suoi antenati provenivano dall'Europa e dal sud est asiatico. ansa -
http://it.wikipedia.org/wiki/Felis_silvestris_catus
- http://www.ilmiogatto.net/evoluzione.htm
... La
emme nelle leggende legate al
Natale deriverebbe dall’aiuto offerto da un micio nel riscaldare
Gesù bambino mentre si trovava nella mangiatoia. Maria avrebbe
premiato e ringraziato il gatto lasciando come marchio sulla sua
fronte l’iniziale del proprio nome. ... Una storia dal mondo islamico racconta che
Maometto aveva un gatto di nome Muezza. Il gatto una volta gli salvò
la vita, ferendo un serpente che voleva attaccarlo. La M sulla
fronte dei mici servirebbe a ricordare che Maometto amava i gatti e
che questi animali dovrebbero sempre essere rispettati. ... La scienza ha approfondito il tema delle
caratteristiche del manto dei gatti tigrati e non e la presenza
della M sulla fronte pare che possa avere un’origine genetica e che
sia un segnale che contraddistingue soprattutto alcune razze, come
il gatto abissino, noto anche come gatto d’Egitto.
marta albè - greenme.it
. LA CREAZIONE DEL
GATTO Il primo giorno della creazione, Dio creò il
gatto. Il
secondo giorno della creazione, Dio creò l'uomo affinché servisse il
gatto. Il terzo giorno, Dio creò tutti gli animali
della Terra affinché servissero da cibo per il gatto. Il quarto giorno, Dio creò l'onesto e duro
lavoro affinché l'uomo potesse provvedere al benessere del gatto. Il quinto giorno della creazione, Dio creò una
pallina scintillante affinché il gatto potesse giocarci o meno, a
suo piacimento. Il sesto giorno, Dio creò la scienza
veterinaria per tenere in buona salute il gatto. Il settimo giorno della creazione, Dio pensò
di riposarsi...ma aveva da svuotare la lettiera!" lozahir.splinder.com paginainizio.com xmission.com - inglese
. Chi è più taoista di un gatto? . Chi conosce i gatti sa che sono
naturalmente saggi, naturalmente equilibrati, naturalmente sereni. . Chi conosce i gatti conosce le delizie di uno
scambio di genuine effusioni di affetto, contenute da una spontanea
eleganza.
. Perché il gatto è un animale allo stato fluido. Il gatto è aperto alla
bellezza del mondo in cui coglie scintille impercettibili agli umani. . Il gatto è un amico, un esempio, una medicina.
Una finestra aperta sula natura e sul suo naturale fluire.
. La nostra civiltà non lo ha corrotto. Lui ha già la sua. . Amarlo è facilissimo. Oppure impossibile. se ami
un gatto, lui ama te. Se lo disprezzi, gli sarai indifferente. Non
sprecherà la sua energia nell’opporsi a qualcuno.
. Nessuno è più taoista di un gatto. paola rando - il tao del
miao - truncellito.com
connessione tra gatti e Feng
Shui Studi recenti hanno dimostrato
l’incredibile capacità dei gatti
di tenersi lontano dai campi magnetici,
che per la disciplina del Feng
Shui sono fonte di energia
negativa. Del resto la straordinaria
sensibilità con cui i gatti percepiscono le energie
elettromagnetiche è ben nota anche all’etologia e alla veterinaria
tradizionale. Riprova ne sono gli
anticipi con cui avvertono lo
scatenarsi dei terremoti. Ecco quindi che per i seguaci del Feng
Shui il gatto diventa una presenza indispensabile:
basta individuare i posti che sceglie per le sue pennichelle per
capire quali sono le zone più
“sane” della casa in cui svolgere
le attività fisiologiche più importanti: dormire e mangiare. redazione - https://amicidicasa.it/feng-shui
il contrabbando dei felini al di fuori dell'antico Egitto era punito con
la morte i fenici tuttavia continuarono la vendita di gatti a personaggi
ricchi di atene e di altre città importanti dell'epoca . 1888 - più di 300.000 gatti mummificati in un cimitero egiziano
utilizzati poi in gran bretagna ed america come fertilizzanti per
l'agricoltura fb/ilovecats . puss The term “puss” is the root of the
principal word for “cat” in the Romanian term pisica
and the root of secondary words in Lithuanian (puz) and Low German puus. Some scholars suggest that “puss” could be imitative of the
hissing sound used to get a cat’s attention.
As a slang word for the female pudenda, it could be associated with the
connotation of a cat being soft, warm, and fuzzy. fb/ilovecats