Se mi
sente, dove si trova ora, le mando le mie parole mancate
quelle
tenerezze che non ci siamo mai scambiate fb/mc - 14.11.2022
.
Dalla
cima non si va più da nessuna parte si può solo
scendere fb/mc - 22.10.2023
disegno da fb/mc - 19.9.2022
.
Si scrive per sentire storie mai
lette
Storie personali con l'ambizione
che diventino di altri
fb/mc - 10.7.2018
Ogni scrittore teme la carta bianca
ovvero la pagina intonsa che aspetta parole
Spero di riempire la mia con belle storie senza macchiarla !
twitter/mc 5.10.2021
wole soyinka - incontri speciali a
collisioni 2015 - fb/mc
e festival letteratura mantova 2015 con
vargas llosa
.
L'AMORE E' UN FALLIMENTO ...
ALTRIMENTI NON SAREBBE AMORE
rainews24 - 19.6.2016
.
I ponti
gli piacevano
uniscono separazioni come una stretta di mano unisce due persone
I ponti cuciono strappi, annullano vuoti,
avvicinano lontananze la casa dei sette ponti
.
Sole d'estate, brucia e fugge veloce.
Incameriamo luce in vacanze di pace Libro da leggere: "L'ultima estate di
Klingsor" H. Hesse. Divertitevi
fb/mc - 24.6.2019
.
Ho attraversato l'inferno e poi ho
cercato di salvarmi con la letteratura
twitter - 20.3.2017
.
.
Alberi nuovi cresceranno ancora Tra molti
anni bambini li vedranno L’erba strappata tornerà più verde Il tempo ricuce ferite
nella terra Non
quelle inferte dagli uomini alla stessa Quando vedremo il mare senza plastica ? Quando respireremo aria migliore ? Quando i bambini
cresceranno forti e giocheranno allegri come un tempo tra boschi nuovi venati di silenzio ? Forse capiterà ma il giorno atteso Sarà lontano e noi poveri vecchi Figli della memoria portentosa Di una natura in tutto il suo splendore. Non ci
saremo più fb/mc - 5.11.2018 - facebook.com/rai3tv/videos
- clima .
Non abbandoniamo le mani, creiamo
scuole di manualità
che vada di pari passo alla
tecnologia
Vorrei insegnare ai ragazzini la
manualità fb/mc - 10.12.2020 -
a destra : beccaccia fb/mc 10.2.2021 . .
.
Bon
Nadèl al mont intríach scióri e poaréth sans e piurès beùs e thenthìars . Cade la
neve lenta sulle vie torna il Natale col suo breve sorriso
cammineremo nella notte Santa e i nostri passi non fanno più rumore .
fb/mc - 24.12.2021
.
.
.
.
Per evitare
molta violenza sulle donne, occorre
educare i bambini alla non violenza . I maschietti, dai 3 ai 6
anni, vanno addestrati, chè crescano dritti . Come quando si
drizzavano gli alberelli storti fasciandoli con una garza
attorno a un paletto . Dolcezza non violenza, garza non fil di
ferro . fb/mc - 8.3.2017
Dopo 16
anni di avventure per boschi e montagne,
il mio migliore amico Roci,
bastardino dal muso dolce, se nè andato con discrezione e
silenzio. Garrese sotto al mio ginocchio,
in salita é sempre stato il più forte dei due.
A dimostrazione che tenacia e amore servono più del talento.
Attento e riservato, era vissuto così, quasi senza abbaiare . fb/mc -
10.12.2018
.
.
coronavirus
- Non sono più andato al bar, non spendo
un euro, leggo e scrivo. Non sono
virologo, parlo a nome della povera gente.
Servono meno parole e più fatti. Tra poche
parole è più difficile nascondersi, come tra pochi alberi,
come diceva Gómez Dávila .
liberoquotidiano.it - 2020
Cerchiamo tra le pieghe del
dramma, che umilia la primavera, e le nostre vite attonite,
una Pasqua più vera, più intima .
La
Pasqua dimenticata che farà risorgere una perduta saggezza
. fb/mc -
12.4.2020
Hanno operato
all'inferno, hanno lavorato tra le fiamme, alcuni si son
bruciati per aiutare gli altri, i contagiati dal virus e
tutti i malati .
Un abbraccio di grazie agli
"infernieri" che hanno sfidato l'inferno .
twitter/mc - 12.5.2020
infiliamo
un paio di ciaspe al 2020 e invitiamolo a sparire
galleggiando veloce . Spaliamo la neve al
2021, che trovi il sentiero pulito e non ci castighi come il
suo compare appena dissolto . Auguri
. fb/mc - 31.12.2020
.
. un
mondo che si reputa civile dovrebbe abolire per sempre la
guerra . come
si fa a godere dell'amicizia, di una gita, una scalata, una
bottiglia sul tavolo, quando sappiamo che da qualche parte
esseri umani muoiono sotto le bombe, hanno paura, stringono
i figli ? le guerre uccidono anche l'animo di
chi non le fa . annientano le piccole gioie di tutti .
almeno, di chi non usa il cuore solo per campare .
fb/mc 8.3.2022
C'è una festa mite e continua a
maggio. I canti degli uccelli e
degli urogalli in amore non esagerano in eccessi di suoni.
Se la raccontano e basta. Tutto il giorno, con brusii
tranquilli e pause di silenzio.
Se, come affermava Mozart, "la musica è tra le note", tra i
canti di primavera c'è la vita che ritorna, riprende,
rinasce. Ma da qualche parte i trilli vengono soppressi dai
cannoni. Da qualche
parte non c'è primavera. fb/mc - 3.5.2022
.
.
Luglio un tempo era il mese del fieno, il
suo profumo visitava il paese. Entrava dalle porte aperte,
le api lavoravano. A sera i contadini battevano le falci,
ognuna cantava con voce d'argento, tutte diverse da far
riconosce il proprietario. Rimangono visioni, ricordi,
nostalgie, vestigia lontane del tempo che fu.
fb/mc - 19.7.2023
.
Il
Cristo risorto nella Val Zemola
risorge con i
virgulti nuovi del bosco
E la vita continua
h 4 mt - albero abbattuto dalla tempesta
fb/mc - 14.10.2019
Sono le persone che animano i posti
è la gente che conta
E guai a dimenticare il passato
che
ha tracciato il presente
e chissà come ci vedranno tra
cinquant'anni future vintage festival
2019 -
mattinopadova.gelocal.it
- video .
Se intendi
scalare una montagna non guardare mai la cima ma quel mezzo metro alla volta
che ti sta davanti agli occhi . Senza rendertene conto
ti troverai in cima
fb/mc - 25.9.2019
. Ieri a scialpinismo mi son danneggiato una
spalla Potevano essere entrambe . E anche la testa
. Morale ? Sono fortunato fb/mc - 14.2.2021
corona inonda di vita la pagina
è un rapinatore di storie
l'estremo testimone e quindi salvatore
di una civiltà mille volte calpestata
la stampa - 2013
.
VENTI RACCONTI ALLEGRI ED UNO TRISTEuna raccolta di ’20
racconti tristi’ in cui prendono vita personaggi e fatti che
appartengono alla sua memoria di uomo delle montagne.
Punta il dito contro un’educazione atavica e 'naturale’ che
tenga in considerazione il proprio utile e incoraggi la tendenza
alla sopraffazione dell’altro, narra con un linguaggio diretto e
non privo di comicità le avventure dell’evoluzione, attraverso
piccole vite a loro modo esemplari.
letteratura.rai - 2012 Dopo aver raccontato
i momenti drammatici che hanno marchiato la sua infanzia in un
libro parzialmente autobiografico, Mauro Corona abbandona i toni
più cupi per passare a una narrazione più agile e leggera.
"Basta drammi, disgrazie e morti ammazzati", esiste un tempo per
alleviare l'animo dal dolore, per recuperare storie antiche
perdute tra i boschi, racconti veri che l'autore ha ascoltato e
raccolto in giro, a Erto e dintorni. Momenti di vita di montagna
e di paese che diventano aneddoti, episodi esilaranti,
addirittura miti e leggende da tramandare alle generazioni
future. Storie come quella di Rostapita, Clausura e
Santamantiglia, riuniti per ammazzare il maiale ma troppo
ubriachi per riuscire a farlo, o
come quella di don Chino, prete in gioventù affascinante ora
anziano e acciaccato tanto da non riuscire a inerpicarsi per
benedire la casa più arroccata del paese, quella di Polte che,
per ripagarlo del mancato servizio, quasi lo ammazza
lanciandogli addosso una forma di formaggio.
Espedienti, soluzioni per guadagnarsi in qualche modo la vita,
storie bizzarre e anche un po' magiche che non mancano di far
riflettere, ma soprattutto: "roba
da ridere, in un mondo che non sa più ridere". bol.it - lafeltrinelli.it
- ebook mondadori - 2012
FINALISTA PREMIO CHIARA 2013
Stanco di storie tristi, reali o
immaginarie, Mauro Corona ha deciso che è arrivato il momento
dell'allegria basta disgrazie o
morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. E quale modo
migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche
perdute tra i boschi? "Barzellette letterarie" come quella di Rostapita,
Clausura e Santamaria, riuniti per ammazzare il maiale ma troppo
ubriachi per riuscirci davvero, o racconti che l'autore ha
raccolto a Erto e dintorni, nei paesi e nelle osterie, come
quello di don Chino, prete anziano, incapace di arrampicarsi
fino alla casa più arroccata del borgo e di Polte che, per
ripagarlo della mancata benedizione, quasi lo uccide
lanciandogli addosso una forma di formaggio. Così, scolpiti
dalle sapienti mani di Corona, momenti di vita di montagna,
episodi tragicomici ed esilaranti diventano novelle, piccole
grandi leggende da tramandare alle generazioni future. Chi legge
percepisce subito quanto l'autore si sia divertito nello
scrivere - "come mi sono sempre divertito a fare libri, a
raccontarmi storie per rimanere a galla" dice -, eppure lui
stesso ammette di essersi accorto, procedendo nella stesura, di
non essere stato fedele fino in fondo all'intento iniziale: a
ben guardare, infatti, le storie raccolte in questo volume non
sono tanto allegre. Traggono tutte origine da fallimenti,
solitudini, tristezze, "ricordano gente semplice, vissuta senza
luci di ribalta, passata al buio del mondo in silenzio". inmondadori.it - 2012 IL TITOLO ?
Un’esigenza fonetica .
Ne avrei potuti scrivere diciotto o ventitré ma sarebbe suonato
male . Pensiamo a Márquez : Ottantasette anni di solitudine
sarebbe stato un titolo impresentabile !
.
LA FINE DEL
MONDO STORTO
Finché l’uomo non sparirà dal pianeta,
farà di tutto e ce la metterà tutta per farsi male e per star
male . Poi si estinguerà .
Ma sarà colpa sua . L’uomo sarà l’unico essere
vivente ad autoestinguersi per imbecillità .
Amen .
-mc
.
Di colpo tutto ciò
che era creduto essenziale si rivela inutile. E questa nuova e
fatale consapevolezza, unita all’incapacità di fare qualcosa con
le mani, dissemina il terrore tra la gente.
...
La casa
perfetta è quella dove, stando seduti e allungando le mani,
si può raggiungere tutto ciò che serve
.
...
Un giorno
il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il
carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un
vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle
caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro, hanno occhi
smarriti e il terrore stringe i loro cuori. E ora come
faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni
a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a
illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto
silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la
musica dei locali. Rapidamente gli uomini si accorgono
che tutto il benessere conquistato, fatto di oggetti
meravigliosi e tecnologia all'avanguardia, è perfettamente
inutile . facebook/corona Nel libro "la fine del mondo storto"
immaginai mancasse l'elettricità . La gente non sapeva più come
cavarsela . Era un'ipotesi, un'utopia balzana diventata ahimè
realtà in questa notte di tregenda del 29 ottobre 2018 . fb/mc - 30.10.2018
Le strade sono ormai vuote, scure, sembrano miniere .
Su tutto domina il pallido grigiore dell'inverno .
Notte giorno ardono i falò, l'unica luce che ancora parla di
vita . Le vetrine, che un tempo contenevano ogni
bendidio, sono state spaccate, svuotate di tutto quel che
c'era da mangiare o da vestire . Nelle boutique,
i tagli di alta moda non esistono più, sono stati bruciati
per scaldare, visto che da indossare erano scomodi, per non
dire impossibili. I musei hanno subito saccheggi,
distruzione, furti. Quel che era di legno è stato preso e
bruciato nella corsa al riscaldamento .
Tutto, tranne gli attrezzi da lavoro .
la fine del mondo storto - fb/mc - 12.3.2020
.
La ballata della donna ertana
- I maschi sono impauriti dalle donne.
per questo le umiliano
E lei venne annientata dal dolore
che l’aveva pettinata giorno dopo giorno
finché alla fine le si era rotto il cuore
e disse “basta qui non ne posso più”.
Questa è la sua storia ma non solo
è quella delle tante come lei
donne stanche di un mondo sempre più solo
che va in alto senza mai star meglio.
scianta le
nine, scianta le viole,
scianta chile da nèrt che le
vèint mole.
scianta le nine, scianta le
thedige,
scianta chile da nèrt che fè
fadige.
cantano i
fiori, cantano le viole,
cantano le ertane che vendono
mole,
cantano i fiori, cantano le
rondini,
cantano le ertane che faticano.
La
ballata della donna ertana,
romanzo scritto nel dialetto del
suo paese, Erto, in provincia di
Pordenone (con testo a fronte in
italiano e disegni inediti dello
stesso autore.
Dopo aver celebrato le sue
montagne e i loro segreti e aver
dato vita a epici personaggi
nati tra i boschi, Corona presta
la sua voce calda e potente a
una donna, per raccontarne la
vita costellata di sventure ma
sorretta da un incrollabile
coraggio. Come tante madri e
mogli vissute in società
patriarcali, la protagonista di
questa ballata è tormentata
dalla fatica dei giorni e dalla
brutalità degli uomini: alle
spalle ha il lavoro nei campi o
dentro casa, gli abusi di un
marito violento, anni svuotati
di ogni gioia tranne l’amore per
i figli. Davanti a sé nessuna
speranza, se non l’attesa della
morte per “mettere le ali e
volare in paradiso”. Finché un
giorno dei forestieri arrivano
in paese per costruire una diga,
portando finalmente un po’ di
benessere… Ancora non sa, la
donna ertana, che il 9 ottobre
del 1963 sarà proprio quella
diga a provocare l’apocalisse. daringtodo.com - 2011 In questa grande ballata,
impreziosita dalle vibranti
illustrazioni dell’autore, Mauro
Corona canta la forza e
l’orgoglio di tutte le donne
capaci di affrontare a testa
alta le durezze dell’esistenza:
e lo fa attingendo al dialetto
della sua terra, una lingua
impastata di sudore e sangue,
schioccante come i rami che si
spezzano sotto il peso della
neve, dolce come la carezza di
una madre.
ibs
- 2011 http://issuu.com/librimondadori/docs/corona_ballata-donna-ertana
- leggi on line
Il canto delle
manére Santo Corona della Val Martin era
nato il 21 settembre 1879 a
mezzodì. Figlio di Giulian
Fupietro e Alba Caterina
Carrara, ebbe subito il destino
segnato. Da secoli la sua era
stirpe di boscaioli e boscaiolo
dové diventare anche lui. Del
resto, a quei tempi, lassù i
mestieri eran quelli:
artigiano, contadino, boscaiolo,
bracconiere o contrabbandiere.
Spesso tutti insieme. Infatti
Santo faceva anche l'artigiano e
il falciatore sui pascoli alti.
Ma era arte di rincalzo, robe di
quando non era tempo da tronchi:
un mese d'estate e uno
d'inverno. Il resto dell'anno
Santo era boscaiolo, e di quelli
in gamba.
facebook/corona Stai attento quando tagli un
albero perché gli dai le gambe. . Può darsi che uno di quei pezzi si
rivolti e venga addosso. Un albero tagliato può sempre muoversi
e camminare. Quando gli hai tirato via la natura, che è quella
di stare fermo, non puoi più controllarlo e non sai mai cosa fa. canto delle manere - il consiglio del
nonno - fb/mc - 2014
non ricordo una carezza di mia madre o un regalo .. niente ..
l'abbandono totale.
E di mio padre ricordo invece che ci legava col fil di ferro
me al melo e mio fratello al pero
e giù olio di ricino . E giù cinghiate .
E quando avevo sei anni ho visto mia madre per terra
picchiata a sangue da mio padre . io
mi sono salvato anche scrivendo mauro corona
.
orsa
DANIZA -
non sappiamo vivere insieme agli
animali invece di educare si elimina il
problema . sono sessanta e passa anni che cammino in montagna e faccio
attenzione ad ogni rumore, anche alla frasca che si muove e mi
tengo lontano se sento qualcosa.
quando si esce nella natura si è a rischio . la natura non
perdona .
l'orsa daniza aveva assalito un raccoglitore di funghi per
proteggere i suoi cuccioli - fb/mc -agosto
2014 Ci sono riusciti.
l'hanno tolta di
mezzo.
non c'è spazio ormai per gli animali a casa loro.
Buoni a nulla
capaci di tutto.
L'uomo 'feroce idiota' ha colpito ancora.
Hanno ottenuto quello che volevano e
adesso l'hanno addormentata per sempre. Io capisco anche gli
allevatori e i contadini che si lamentavano: in questo Paese
disastrato, per ottenere il risarcimento di una mucca morta ci
vogliono cinque anni e un capo di bestiame, al giorno d'oggi, è
un patrimonio che non si può perdere.
Tuttavia, c'era il modo di far convivere le varie esigenze senza
arrivare a questa brutalità. l'orsa muore - sembra a causa
della narcosi per catturarla - fb/mc - larepubblica.it
- settembre 2014
.
orsa k12
Sapete una cosa? Non avete
risolto un bel niente. Lo dico a voi, uomini che avete
sparato all’orsa e lo dico a chi
vi ha ordinato di farlo.
Preparatevi pure a sparare
ancora, armate i vostri fucili. Finché l’uomo attraverserà
la strada di un’orsa con i
cuccioli finché quell’orsa
avrà paura aggredirà per
difenderli. Ogni madre, di
qualsiasi specie sia, difende i
propri piccoli. È l’uomo,
non l’orsa, che non è al suo
posto. Gli orsi se ne fregano di
noi, non ci aggrediscono ma
se una femmina ha i cuccioli
allora è meglio starle distante.
Punto. L’orsa lì doveva essere e
lì doveva continuare a stare. -MC - lastampa.it - 14.8.2017
.
ORSO M49
M49
deve restare libero.
Non va né catturato e neppure,
solo a dirlo mi arrabbio,
ammazzato. Poi va tenuto sotto
controllo. Anche se qualche
genio ha avuto la brillante idea
di levargli il radiocollare. Non
deve essere messo in una
“prigione”.
intervisa - ladige.it - 2019
.
.
Finché l’uomo attraverserà la strada di un’orsa con i
cuccioli
finché quell’orsa avrà paura aggredirà per difenderli .
Ogni madre, di qualsiasi specie sia, difende i propri
piccoli. È l’uomo, non l’orsa, che non è al suo posto .
Gli orsi se ne fregano di noi, non ci aggrediscono, ma se
una femmina ha i cuccioli allora è meglio starle distante .
Punto . rai.it - 2023 .
.
Solo
nella Naturaho trovato
l'intesa perenne, poiché la
Natura perdona sempre e sorride
ai deleteri mutamenti dell'animo
umano .
fb/mc - 31.10.2023
«Quassú non passa mai nessuno,
leggo, scrivo, scolpisco, vado a camminare conRoci - IL SUO
CANE . L’ho trovato
a passo Sant’Osvaldo, l’inverno di dieci anni fa.
Buttato nella neve, semiassiderato. Con i massaggi di
vino caldo si è ripreso. Non voglio pensare a quando se
ne andrà, sarà la disperazione».
«La notorietà l’ho cercata, ma non immaginavo che si
portasse dietro tanta pressione, invidia, ostilità.
Forse l’antipatia viene anche dall’eccesso di presenza,
ho la sensazione di essere diventato un po’ noioso. E
allora via».
«Una volta giocavo a morra in osteria ed è capitato che
mi scappasse qualche bestemmia. Sono finito su internet:
qualche farabutto mi ha ripreso con il telefonino, di
nascosto. E poi parlano di privacy».
luciano santin - messaggeroveneto.it - 2013
Mauro Corona, la bandana, la barba incolta e dura, la
magrezza e il muscolo a vista, l’occhio maschio e il
vino. È questo che cercano coloro che ogni anno vengono
ad ascoltarti e che comperano i tuoi libri? Un cliché? Non sono intelligente. Né
cretino.
Ho capito che l’umanità vuole
personaggi e ne ho creato uno.Devi andare in televisione per
vendere libri. Ho capito il carisma della televisione e
mi sono creato un cliché. Ma ora, raggiunto quello che
volevo, sto tornando a
grandi passi a recuperare la mia figura.
Che non è quella dello spaccone ma del timido, positivo.
Mi spoglio di questa figura che mi è diventata
antipatica. Ma ho dovuto giocarci, per trovare uno
spazio. Ora però il gioco sta diventando noioso.
Coraggioso e bevitore: non bevo più da due anni e mezzo.
Ti dirò di più: non intendo nemmeno andare avanti con la
storia del personaggio pubblico. Vado al FilmFestival di
Trento perché ci vado da più di quarant’anni, e perché è
la mia città.
Ma non calcherò altre scene.
r.m.grosselli - ladige.it - 2014
.
EUTANASIA
Non voglio nessun
accanimento terapeutico, ho fatto già il testamento dal
notaio. Se sono capace di muovermi, scomparirò in
qualche anfratto o foiba. Se mi prende un ictus o sono
in balia di altri ho già deciso i miei killer.
La vita è la mia e non dei bigotti bacchettoni come
Giovanardi. Se sarò malato terminale, dovranno
ammazzarmi. Ho scritto chi deve darmi una pasticca. E’
una carta firmata da me e da tre persone. Sono tutti
miei cari amici. Se invece perdo 20 chili in un mese, ti
fanno gli esami e ti dicono che hai un focolaio o un
nodulo, allora vado in una bella foiba con una cassa di
vino e di sigari toscani. Mi lascio morire lì, di fame e
di sete.
Tutte le morti sono orrende. Meglio questa che vedere i
parenti intorno che dicono ‘Poverino, dai, che ce la
fai’ mentre non vedono l’ora che crepi. Ma non voglio
fare gesti eclatanti come Monicelli.
La tomba? Cosí poi gli amici
vengono a trovarmi per fare finta e invece dicono 'È
morto il bastardo'? Vorrei essere dimenticato. Casomai
la cremazione e le ceneri nel cesso.
Sono una m... non mi piaccio. Avrei voluto
fare di più, essere più leale, meno vanitoso. Quando
sono da solo e mi guardo allo specchio, mi faccio
schifo, anche fisicamente.
Sono una brutta bestia, un
cattivo essere umano, ma non nel senso di cattiveria
d’animo. E’ che sono vile. intervista - la zanzara - radio 24
gisella ruccia - ilfattoquotidiano.it -
2015
SCARPE PER LA MONTAGNA FIRMATE CORONA
1% del ricavato deSTINATo ad
erto
maurocoronascarpe.it -
2013
Il dolore sopportato in silenzio
rende forti nello spirito
ma anche fragili
disinteressati alla vita e privi
di ogni difesa fb/mc - 13.1.2016
galantuomo e grande virtuoso
della parola che acciuffava
scritta e la portava in voce. Un
uomo è immortale nella misura in
cui ha fatto star bene il suo
prossimo.
fb/mc 13.10.2016
kurt
tiene d'occhio le bozze. buona
serata fb/mc - 2.2.2017
SIMBOLO
DI SAGGEZZA - NON IO, IL GUFO
fb/mc - 9.6.2020