dino buzzati
traverso
cronaca di un’amicizia
È un saggio storico-critico, arricchito da fotografie e
documenti originali (di cui preziosi inediti), che narra l'amicizia tra due
uomini e lo scrittore-giornalista Dino Buzzati ed il sacerdote modenese don Zeno
Saltini, fondatore di Nomadelfia , che approdano, pur compiendo cammini diversi,
ad un'unica aspirazione: la Bontà. Le loro parole ed i loro atti ci lanciano una
provocazione... o semplicemente una "proposta", lasciandoci scavare, con
l'ausilio esclusivo della nostra sensibilità, dentro di noi. Il libro
ripercorre, inoltre, la storia della "città della fraternità" fondata da don
Zeno (sita, oggi, nella maremma toscana), che s'intreccia con la grande Storia
ed i grandi personaggi dell'Italia del Novecento.
Il coraggio della bontà. Dino Buzzati e don Zeno Saltini. Cronaca di un'amicizia
di Sara Di Santo Prada
libreriauniversitaria.it
non
tramonterà mai la fiaba della bicicletta
E il prossimo anno, sarà
data di nuovo la partenza e l'anno dopo ancora, di primavera in primavera... Finchè (ma vivremo ancora noi?) le persone ragionevoli diranno che è assurdo
continuare; a quei tempi le biciclette saranno diventate rare, ferravecchi quasi
comici, usati da pochi nostalgici maniaci, e voci si leveranno dando la baia al
Giro.
No, non mollare,
bicicletta. A costo di apparir ridicola, salpa ancora, in un fresco mattino di
maggio, via per le antiche strade dell'Italia. Noi viaggeremo per lo più in
treno-razzo, allora, la forza atomica ci risparmierà le minime fatiche, saremo
potentissimi e civili. Tu non badarci, bicicletta. Vola, tu, con le tue piccole
energie, per monti e valli, suda, fatica e soffri. Dalla sperduta baita scenderà
ancora il taglialegna a gridarti evviva, i pescatori saliranno dalla spiaggia, i
contabili abbandoneranno i libri mastri, il fabbro lascerà spegnere il fuoco per
venire a farti festa, i poeti, i sognatori, le creature umili e buone ancora si
assieperanno ai bordi delle strade, dimenticando per merito tuo miserie e
stenti.
E le ragazze ti copriran
di fiori.
dino buzzati - corriere della sera -
june 14, 1949
biciveneto.it
18ma
tappa Giro d'Italia dedicata a Dino Buzzati
comune di belluno
e ait_dolomiti
- 2014
Ho visto correre il tempo, ahimè, quanti anni e mesi e
giorni, in mezzo a noi uomini, cambiandoci la faccia a poco a poco; e la sua
velocità spaventosa, benché non cronometrata, presumo sia molto più alta di
qualsiasi media totalizzata da qualsiasi corridore in bicicletta, in auto o in
aeroplano-razzo da che mondo è mondo. -DB
corsera 20 maggio 1949 - DB al giro d'Italia 1981
.
Ho visto correre i celeri
treni all'approssimarsi del crepuscolo, coi loro
finestrini già illuminati e i sogni e le
fantasie pertinenti attraverso la campagna
solitaria; ed erano bellissimi.
dino buzzati al giro d'italia
.
a buzzati è sempre piaciuta la musica e ai musicisti
è sempre piaciuto il suo
modo di scrivere
.
Quel mio primo libro
era intitolato Barnabo delle montagne ed era una
storia molto semplice, la storia di guardicaccia
che dovevano anche custodire una polveriera in
montagne simili alle Dolomiti, minacciati da
certi briganti errabondi che andavano da una
parte all'altra del confine. Una cosa molto
semplice, il senso della montagna era espresso
abbastanza felicemente e il romanzo ebbe un
certo successo di pubblico. Mentre il secondo
libro, che ho scritto due anni dopo per ragazzi
o bambini, Il segreto del bosco vecchio, ha
avuto scarso successo.
raicultura.it
.
POEMA A
FUMETTI
primo fumetto
'd'arte' della letteratura italiana - 1969 -
PERSONAGGI -
Orfi - Eura -
Uomo - Trudi - Diavolo Custode
"Ho sempre letto Buzzati con grande passione, e lo ritengo uno dei grandissimi
scrittori del nostro secolo. In ogni suo libro si trovano suggestioni musicali
di notevole interesse; per esempio ne Il grande ritratto il super-calcolatore
creato a immagine e somiglianza di una donna si esprime attraverso suoni di vera
e propria musica elettronica. Ma sono tantissimi i casi che si potrebbero
citare; sicuramente Buzzati era un autore che aveva uno spiccato senso musicale
e un orecchio
raffinatissimo. Non è quindi un caso che tanti musicisti a lui contemporanei lo scegliessero come librettista e collaboratore. L'idea di fare
qualcosa su Poema a fumetti la coltivo da diversi anni; credo che per un
musicista fare "qualcosa" su Orfeo sia un richiamo a cui è impossibile
sottrarsi...Per me Orfeo è diventato con un processo naturale e quasi
inspiegabile Orfi, e Euridice nella mia immaginazione ha il bellissimo volto di
Eura. Forse a conquistarmi sono state proprio le immagini di Buzzati, la loro
grande carica evocativa, la loro capacità di raccontare il mistero della morte e
dell'amore con tratti invece semplici e quotidiani, così come Buzzati sapeva
fare benissimo con la scrittura. Poi c'è un particolare, alla fine, che ancora
una volta scarta rispetto alla storia più tradizionale di Orfeo: anche se Orfi
perde Eura per sempre, qualcosa di lei gli rimane, e gli rimarrà per sempre. Ma
anche qui non voglio svelare nulla di più".
filippo
del como -
sistemamusica.it
www.ilgiornale.it/news/paperone - da
disney a diabolik
Il Poema a Fumetti
è un’estremizzazione,
rappresenta la polarità contraria a quella della modernità.
Ed è per questo che la rivisitazione è in chiave moderna. Buzzati sfida la
modernità sempre. Sfida la tendenza odierna ad appiattire tutto, a cancellare le
forme misteriose del vivere quotidiano. Non si tratta di narrativa psichedelica
o visionaria, quanto di una presa d’atto del mistero che avvolge la vita e che
la tecnica, la velocità non riescono a coprire. Lui sentiva la necessità del
mito, è la sua vocazione. Tutti i suoi racconti
sono miti peraltro ricavati anche dalla cultura orientale.
Non dimentichiamo che era un grande lettore de “Le mille e una notte”.
fausto gianfranceschi - ilsussidiario.net
.
Ti ricordi
la sera che i due si
baciavano e tu, solo ? Chopin discese
dalle mansarde di Dio ti colpì per sempre alla
nuca facendoti grande e infelice .
... Ti ricordi quando a tarda
notte dinanzi al portone della tua casa e la
luna stava tramontando dietro i tetti di Milano,
e l’amico tuo ti diceva: non è spaventoso tutto
questo, la vita il lavoro i soldi il successi
l’amore ?
Tu rispondevi sì sì .
È in fondo a tutto la
morte ?
Non sarebbe meglio
spararsi ?
Tu rispondevi sì sì .
Non capivi che solo questa
angoscia era la bellezza, la luce, il sale della
vita .
Poi naturalmente lasciavi
perdere il sonno, l’alcol, la giovinezza,
rimandavi . Anche qui la sera gli
amico si accompagnano a casa alternativamente e
parlano fitto in continuazione .
Benché sarebbe proibito, ricordando ricordando,
oh la perduta angoscia, gli incubi, l’angustia,
i dolori sociali perduti .
Tutti
sani qua, uguali, appagati, cara infelicità !
poema a fumetti
.
fumetto di morte e mistero
In
Poema a fumetti
Dino Buzzati presenta e ridisegna alcuni suoi temi
a
volte attraverso un puntuale ed esplicito riferimento a sue opere letterarie
precedenti
cultura.rai.it
riedizione Poema a fumetti
- 1969
rimasto per decenni irreperibile nelle librerie
Si tratta a tutti gli effetti di un graphic novel
in cui Buzzati parla di se stesso, affrontando nelle sue oltre 200 tavole a
colori tutti i temi a lui più cari: a partire dall’eterno dialogo tra la vita e
la morte per arrivare alla contaminazione di generi differenti, passando per
l'avanguardia della forma ed un velato erotismo che suscitò non poco scalpore.
mangaforever.net - 2009
poema a fumetti a teatro -
itinerante - 2013/2014
Dino Buzzati è un
autore difficile da portare a teatro ma fa scaturire repentino l’applauso collettivo . È una
lettura semplice, senza forzare troppo le parti, nonostante la voce impostata
dell’attore che raggiunge stentorea anche le ultime file ... Nel mentre, su un
sottile velo, teso davanti al narratore ed alla pianista, vengono proiettate le
208 tavole a colori del libro: sembra di tornare all’infanzia, quando guardavamo
le immagini mentre i nostri genitori ci leggevano la storia della sera.
Il soggetto però non è adatto ad un pubblico di bambini, secondo Buzzati avrebbe
turbato anche i suoi contemporanei tant’è che, come vuole la storia, nel 1968
consegna alla moglie il manoscritto sigillato in una busta bianca,
raccomandandole di riporlo per farlo pubblicare solo dopo vent’anni perché al
momento la società non è pronta.
artegrafica.persinsala.it - ilgiornaledelfriuli.net - 2013-2014
poema a fumetti
Si sfogheranno
tutti, ahimè. Non ha più niente da inventare
questo vecchio scrittore, sentenzieranno, e si è
messo a fare i giochi infantili. Ai critici
letterari il libro sembrerà uno scantonamento,
una fuga; i critici d'arte ne diranno peste e
corna. Ma non importa. Capita nella vita di fare
cose che piacciono senza riserve, cose che
vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me
una di queste cose, come "Il deserto dei
Tartari", come "Un amore" .
DB prima dell'uscita
del libro - 1969
gli scrivani
Nella sala immensa stanno, allineati, centinaia, migliaia di tavoli. Su ogni
tavolo una macchina da scrivere.
Ad ogni tavolo un uomo seduto. In centinaia, in
migliaia stiamo scrivendo i rapporti, le storie e le favole per il Nostro
Signore e Padrone.
Noi siamo gli scrivani del Re. ... Sono rimasto solo nel
cupo silenzio.
Ho acceso la lampada. E, al piccolo lume, circondato dal buio, io
scrivo, scrivo.
da gli scrivani - racconto breve
PN - Dolomiti Bellunesi - l'orso dino
L'orso, battezzato "Dino", in onore di Dino Buzzati, è stato identificato dai
genetisti con la sigla certamente più "scientifica" ma un po' più fredda, di M-5.
potrebbe avere dai 4 ai 6 anni e provenire dalla slovenia.
Si tratta di un orso "nuovo", ovvero il cui DNA non è mai stato trovato nei
campioni raccolti fino ad oggi sulle Alpi.
parks.it - 2009
L'orso fa disperare cacciando animali nelle fattorie e diventa una
star di facebook anche perche non ha mai messo in pericolo esseri umani - 2010
La famosa invasione degli orsi in Sicilia - 1945, fiaba
illustrata da Buzzati e raffigura una sorta di «orsopoli» con tanto di navi,
draghi e treni
ilgiornale.it - 2010
UCCISO ORSO DINO. SI DICE CHE AVESSE LA RABBIA MA ERA SOLO FERITO AL COLLO
- ucciso da un cacciatore il 15 marzo in Slovenia. L'animale è
stato abbattuto a Vrhnika, a metà strada tra Postumia e Lubiana, da un
cacciatore sloveno su un carnaio, appositamente installato per attirarlo.
corriere - 2011
dino aveva un radio collare dal 2009
troppo stretto che gli aveva provocato una ferita al collo perchè non aveva il
cosiddetto “drop off”, dispositivo di sgancio automatico a tempo, che permette
di liberare il collo dell’animale nel momento in cui, crescendo, questo diventa
troppo stretto.
Dino, che aveva ormai raggiunto i due quintali e 20 di peso per un’altezza di
oltre due metri, ha iniziato a sentire una stretta al collo e si è ferito per
cercare di liberarsi, causandosi un infezione i cui sintomi sono stati scambiati
per rabbia. Non appena l’animale ha varcato i confini italiani per andare nella
sua terra d’origine, l’orso non ha avuto scampo. L’aspetto più amaro è il costo
del “drop off”: sarebbero bastati 400 euro per salvargli la vita.
leiweb.it - 2011
SEMBRA CHE AVESSE UNA COMPAGNA E UN FIGLIO CUI VERREBBE DATO IL NOME 'DINO' IN
ONORE DEL FAMOSO PADRE E PER CONTINUARE IL RICORDO DELLO SRITTORE BUZZATI - 2011
BUZZATI SCRIVEVA ...
Una
valle dove vivono gli orsi
non occorre essere poeti per capirlo, è più bella di una valle senza orsi.
La
sopravvivenza di questo magnifico personaggio non è infatti solo un nudo dato
faunistico, ma leggenda, avventura, continuazione di una vita antichissima,
cessata la quale ci sentiremmo tutti un poco più poveri e sminuiti
.
db.parks.it
Dino Buzzati ...
scrisse e disegnò «La famosa invasione degli
orsi in Sicilia» in
qualità di zio per intrattenere le nipoti
pubblicandola tra il gennaio e l'aprile 1945 sul
Corriere della Sera fino a quando il quotidiano
dovette sospendere le pubblicazioni in seguito
alla Liberazione e la storia rimase incompleta.
L'autore la rivide, la completò e la pubblicò
nello stesso anno.
giancarlo zappoli - mymovies.it - 2019
Ci sono orsi e orsi
Prendiamo per esempio La famosa invasione degli orsi in
Sicilia di Dino Buzzati. Illustrata dallo stesso scrittore, è una fiaba
in cui si racconta della guerra tra il Granduca di Sicilia e Re Leonzio, sovrano
degli orsi. Una guerra in cui saranno coinvolti il sanguinario Gatto Mammone,
gli spettri di Rocca Demona e i cinghiali volanti di Molfetta, fino alla
vittoria che insedierà Leonzio sul trono di una Sicilia remotissima e
fantastica. L’ultima edizione è un Oscar Mondadori del 2010 e continua a
conquistare ragazzini in età scuola media (ma anche un po’ prima).
Ma gli orsi sono spesso personaggi di libri per bambini dove gli animali
ripropongono gesti e comportamenti, nonché pensieri, degli uomini e delle donne.
Ecco allora orsi con il grembiule (e ogni bambini interpellato vi dirà senza
pensarci su che quella è la mamma) e orsi che leggono il giornale (e anche qui
già da piccoli nessun dubbio che quello sia il papà). Ma allora come rompere gli
schemi di stereotipi maschili e femminili che nei libri per i più piccoli sono
così presenti e così scontati (già, se non che stereotipi sarebbero)? Bisogna
inventare un altro modo di raccontare il mondo ai ragazzini o la nostra
letteratura per l’infanzia è ricca di storie senza stereotipi e basta andarli a
cercare. Buzzati, non c’è dubbio, aiuta.
fiorani.blogautore.repubblica.it
- 2012
La famosa invasione degli orsi in
Sicilia
www.z3xmi.it/La-famosa-invasione-degli-orsi-in-Sicilia
-
/www.ildolomiti.it/altra-montagna/fedele-il-fumettista-lorenzo-mattotti
La storia racconta l'impossibilita' di convivenza tra gli uomini
e gli animali, in una Sicilia remota e fuori dal tempo, dove alla fine gli
animali prenderanno le distanze dagli esseri umani.
dino buzzati dapprima disegno' le tavole illustrate e poi creo'
tutta la storia .
E' una fiaba per bambini e il mondo dei piu' piccoli e'
fantastico. E' un mondo nel quale noi adulti non entreremo mai .
marco betta ex direttore artistico del teatro
massimo di palermo
adnkronos.com - 2013
adattamento animato del regista e
fumettista Lorenzo Mattotti . presentato A
CANNES
nella sezione Un Certain Regard .
lastampa - 2015 -
lorenzo vigano' - corriere.it - 2019
Pochi lo sapranno, ma
Walt Disney propose a Buzzati 39 milioni anche
per i diritti de “La famosa invasione degli orsi
in Sicilia”, ma l’autore rifiutò per paura che
la Disney snaturasse la storia.
/it.italy24.press
- 2022 Ma
che importa - dirà qualcuno - se l’orso
scomparisse dalle Alpi ?
È un po’ come chiedere perché sarebbe un guaio
se il Cenacolo di Leonardo andasse in polvere.
Sarebbe un incanto spezzato senza rimedio, una
nuova sconfitta della già mortificatissima
natura; perché quanto più si estende sulla terra
vergine il dominio dell’uomo, tanto più
diminuiscono le sue possibilità di salvezza, e a
un certo punto egli si troverà prigioniero di se
stesso, gli verrà meno il respiro e per un
angolo di autentico bosco sarà disposto a dar
via tutte le sue diaboliche città ma sarà troppo
tardi, delle antiche foreste non rimarrà più una
fogliolina .
corriere della sera - 1948
- Mi parve che gli orsi
fossero una buona idea . E mi misi a fare
il primo disegno, che era appunto la grande
battaglia tra gli orsi scesi dalle montagne e
l’esercito del granduca . Scrivere la storia fu
il meno .
oscarmondadori.it - 2017
SULLE DOLOMITI
--
Bisogna che mi decida finalmente a scrivere qualcosa sulla terra dove sono nato.
Ne ho la voglia da parecchie centinaia d’anni ma non riuscivo mai a partire.
Perché si dà questo curiosissimo caso: se qualsiasi italiano di qualsiasi
regione proclama che la sua terra è stupenda e che ci sono meravigliosi
monumenti e meravigliosi paesaggi e così via, nessuno trova niente da dire. Ma
se io dico che la mia terra è uno dei posti più belli non già dell’Italia ma
dell’intero globo terracqueo, tutti cascano dalle nuvole e mi fissano con
divertita curiosità.
La mia patria
infatti si chiama Belluno e benché sia capoluogo di provincia, vado
constatando da decenni che quasi nessuno tranne i bellunesi, sappia dove sia (e
molti anzi ne ignorano perfino l’esistenza). Intanto, per cominciare, quei
pochissimi che credono di saperne qualche cosa, si sbagliano due volte. “Ah,
Belluno! - dicono immancabilmente - è in Friuli vero?”.
E invece non è vero niente. Perché non si dice Frìuli, ma
Friùli, con l’accento sull’u. E soprattutto perché Belluno non si trova
affatto nel Friuli. (Il quale corrisponde alla vallata del Tagliamento mentre
Belluno è sulla riva del Piave).
Altra cosa mortificante. La maggior fama
della mia terra presso gli italiani è di essere un vivaio di ottime donne di
servizio. Balie, bambinaie, cameriere, domestiche, serve: ecco la gloria della
contrada che mi ha dato i natali. Distintissimi seguono, quali celebrità,
Gerolamo Segato il pietrificatore dei cadaveri, il dottor Pagello amante di
George Sand e il Papa Gregorio della Colomba, nell’ordine. Ma sono rinomanze
assai esigue, per la verità, ristrette all’ambito delle persone cosiddette
colte. Cosicché, nella mente dell’italiano medio, la
parola Belluno fa sorgere soltanto due idee: il Frìuli con l’accento sbagliato.
E le serve. Per il resto, zero via zero. --
infodolomiti.it
doppiozero.com/le-dolomiti-di-dino-buzzati
-
lastampa.it/sulle_dolomiti_di_dino_buzzati
Ricordiamoci che la natura sta diventando una
autentica ricchezza .
Di tale
ricchezza le Dolomiti sono una miniera
prodigiosa che il mondo sempre più ci invidierà
... Ma se la si sfrutta ciecamente, per la
smania di pomparne i soldi, un bel giorno non ne
resterà una briciola ... Sono montagne delicate,
basta poco a deturparle, un giorno pagheremo il
conto. Un giorno, quando le Dolomiti saranno
tutte un autodromo, la loro poesia andrà a farsi
benedire.
-DB
corriere 5.8.1952
.
Per capirle, le Dolomiti, veramente,
occorre un po’ di più. E non vogliamo dire arrampicate in piena regola. Bastano
i sentieri. Entrare, avventurarsi un poco fra le crode, toccarle, ascoltarne i
silenzi, sentirne la misteriosa vita. -db
L’amministrazione comunale di cortina finanzia un progetto
fotografico legato ai 50 anni dall’ultima ascensione sulle Dolomiti ampezzane di
Dino Buzzati.
a.s. - corrierealpi.gelocal.it - 2016
.
FILM -
LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA
- 2019
-
facebook.com/InvasioneOrsiFilm
.
Tornate alle montagne
- disse lentamente Leonzio -
Lasciate questa città dove avete trovato la
ricchezza, ma non la pace dell'animo.
Toglietevi di dosso quei ridicoli vestiti.
Buttate via l'oro.
Gettate i cannoni, i fucili e tutte le altre
diavolerie che gli uomini vi hanno insegnato.
Tornate quelli che eravate prima.
Come si viveva felici in quelle erme spelonche
aperte ai venti, altro che in questi malinconici
palazzi pieni di scarafaggi e di polvere !
I funghi delle foreste e il miele selvatico vi
parranno ancora il cibo più squisito.
Oh, bevete ancora l'acqua pura delle sorgenti,
non il vino che rovina la salute.
Sarà triste staccarvi da tante belle cose, lo
so, ma dopo vi sentirete più contenti, e
diventerete anche più belli.
Siamo ingrassati, amici miei, ecco la verità,
abbiamo messo su pancia .
- Oh, perdonaci, buon re - dissero tutti -
Vedrai che ti ubbidiremo .
la famosa invasione degli orsi in sicilia
.
Dunque ascoltiamo senza batter ciglia
la famosa invasione degli
orsi in Sicilia .
La quale fu nel tempo dei
tempi
quando le bestie erano
buone e gli uomini empi .
In quegli anni la Sicilia
non era
come adesso ma in un’altra
maniera :
alte montagne si levavano
al cielo
con la cima coperta di
gelo
e in mezzo alle montagne i
vulcani
che avevano la forma di
pani .
Specialmente uno ce n’era
con un fumo che pareva una
bandiera
e di notte ululava come
ossesso
- non ha finito di ulular
neppure adesso .
Nelle buie caverne di
queste montagne
vivevano gli orsi
mangiando castagne
funghi, licheni, bacche di
ginepro, tartufi
e se ne cibavano finché
erano stufi .
1945
.
Scrivere per i bambini
è molto più difficile che scrivere per i grandi, i quali più o meno si sa come
la pensino. I ragazzi sono i lettori più aperti, più disinteressati, insomma i
meglio disposti per accogliere il discorso umano di uno scrittore. Dicendo
questo io non intendo affatto affermare che siano i più sprovveduti. Al
contrario, penso che piacere a un ragazzo sia una cosa difficilissima. Innanzi
tutto perché bisogna raccontargli delle storie che stiano in piedi, in secondo
luogo perché bisogna adoperare un linguaggio immediato che vada dritto al cuore.
Un ragazzo capisce subito quando uno scrittore fa sul serio e quando, invece,
cerca di barare. intervista 1971 silviabonanni.it - parolario.it -
frizzifrizzi.it
.
Una biblioteca
davanti al bosco di Dino Buzzati
somadida - cadore
alla soglia del bosco nasce una
cascina che ospita migliaia di volumi in consultazione del camminatore o
dell’avventuriero. Una
biblioteca tutta particolare che impreziosisce il paesaggio che non si faticherà
a chiamare come parco letterario.
insideart.eu - 2013
Qui, Ermanno Olmi girò parte del magnifico Il segreto del
bosco vecchio - lo scrittore veniva spesso a
camminarci e si pensa che ne trasse parte dell´ispirazione per la sua foresta
immaginaria.
la Repubblica di Venezia attingeva dalla Foresta del Cansiglio a un centinaio di
chilometri i remi di faggio per le sue navi mentre gli abeti di Somadida
diventavano le antenne delle sue galere. Vigeva tuttavia il divieto di tagliare
qualsiasi albero finché non fosse in età più che adulta cosicché il bosco
rimanesse integro.
margherita d'amico - repubblica.it - 2013 .
il segreto del bosco vecchio
Il tempo meraviglioso che s’ingrandisce d’ora in ora,
inghiottendo senza pausa la vita, e accumula con pazienza gli
anni, diventando sempre più immenso .
...
I boschi di Valle di Fondo hanno due nuovi padroni : il colonnello Procolo, un
uomo che non sorride mai, e suo nipote Benvenuto, un orfano che vuole soltanto
essere amato. Il colonnello, però, non conosce tenerezza, e la presenza di
Benvenuto lo inquieta tanto da indurlo a desiderarne la morte . Ma né Matteo,
vento gradasso, né il malvagio topo con cui Procolo si è alleato riusciranno a
far del male al ragazzo, protetto dai Geni che abitano il bosco ... Illustrazioni
dell'autore . Età di lettura : da 11 anni.
ibs -
studenti.it/il-segreto-del-bosco-vecchio
Per te tutto deve ancora cominciare.
Io invece sto per finire ormai. Ci
sono cose che non ritornano. Quando sarà il tuo turno non lasciartele sfuggire
perché poi quello che è stato è stato.
Il segreto del bosco vecchio
.
Montagna e deserto
sono le facce dell'unica metafora della solitudine e i due
luoghi figurativi in cui si colloca l'immaginazione "metafisica" di Dino
Buzzati. Da un punto di vista esistenziale montagna e deserto diventano
figurazione privilegiata del disagio, dell'angoscia, del tempo distruttore,
della morte, luoghi naturalmente simbolici e soggetti all'ambiguità del simbolo
, infatti vi è connesso anche il coesistere di una tensione salvifica , di
rifugio regressivo e di una tensione distruttiva .
In sostanza la scrittura di Buzzati non conosce realismo e
la narratività del materiale fantasmatico, di per sè frammentario e ripetitivo,
è assicurata dal particolare moralismo dello scrittore, che esistenzializza la
produzione psichica, ricavando dai fantasmi parabole di vita e di morte, di
coraggio e di destino, di colpa e di dovere.
m.allo - aetnanet.org
www.montagna.tv/159500/dino-buzzati
.
Il tiglio di Buzzati
Una brutta sorpresa accoglie i visitatori che giungono a Vamorel dalla Valpiana.
Il “tiglio di Buzzati”, uno dei simboli del territorio limanese, è stato
rovinato dal forte vento ..
Situato sulla sinistra rispetto alla strada, l’albero e il prato che lo
circonda sono conosciuti come uno dei luoghi più cari a Dino Buzzati che amava
molto Valmorel e, secondo le testimonianze, aveva l’abitudine di sedersi ai
piedi del tiglio e cercare lì l’ispirazione per le proprie opere letterarie e
artistiche.
... La caduta dell’albero ha suscitato amarezza e stupore negli abitanti limanesi,
per cui il tiglio è un punto di riferimento, e nei turisti, per cui è una sorta
di punto di arrivo. L’albero è infatti l’ultima tappa dell’itinerario artistico
e naturalistico «I miracoli di Val Morel, il sentiero che ispirò Dino Buzzati»,
prima di raggiungere la piazza di Valmorel.
Dalla frazione di Giaon, il sentiero raggiunge la parte alta del comune,
ripercorrendo i luoghi che ispirarono lo scrittore e il pittore bellunese che
gli offrirono lo spunto per immaginare il capitello di Santa Rita, diventato il
simbolo dell’opera “I miracoli di Val Morel”, il cui dipinto originale
realizzato dallo stesso Buzzati è oggi conservato in municipio.
espresso.repubblica.it - 13.8.2008
IL TIGLIO
ABBATTUTO
Il maltempo che ha colpito il Bellunese a Ferragosto ha
privato Limana di un simbolo: il tiglio caro a Dino Buzzati. L'albero sotto il
quale lo scrittore e giornalista bellunese sostava a meditare e contemplare la
Valbelluna è stato abbattuto dalle forti raffiche di vento.
ilgazzettino.it
Dispiace molto non solo perché era un albero
secolare, di età presunta tra i 250 e i 300 anni -
commentano Alex Segat e Moreno Gioli, consiglieri
comunali con delega alle politiche agricole e alla cultura e turismo
- ma anche per il valore che aveva, per la sua storia,
conosciuta anche al di fuori della nostra provincia. Oggi il panorama è
cambiato, ma da lì Buzzati aveva di fronte la Valbelluna.
gazzettino.it - 4.9.2015
.
comune di limana - dipinto di buzzati restaurato nel 2023
... Limana è molto legata a Buzzati e siamo
onorati di mantenere vivo il ricordo di
questo legame con numerose iniziative che da
sempre promuoviamo .
Ridare ora nuova luce al suo ultimo dipinto,
così come lui ha dato luce all’incantata
Valmorel con il suo ultimo racconto, ci
sembra un giusto modo per rendergli onore
- conclude il sindaco De
Zanet .
bellunopress.it/nuova-vita-per-il-dipinto-di-dino-buzzati
.
le K
Stephano Roi voudrait être marin, mais
lors d'une sortie en mer avec son père, il aperçoit "un squale effrayant et mystérieux" qu'il est le seul à voir; c'est
le K qui a jeté son dévolu sur lui. Il lui faudra toute
sa
vie pour comprendre pourquoi le K le cherche.
La première phrase:
"Quand Stephano Roi eut douze ans, il demanda comme cadeau
à son père, qui était capitaine au long cours et maître d'un beau
voilier, de l'emmener à bord avec lui."
perso.wanadoo.fr
Buzzati se sert de l'ironie et de l'humour pour exorciser le vertige et le vide.
Il transforme les faits divers et les
problèmes de société en les faisant dériver vers l'absurde ou le surréel, de
façon à ce qu'ils livrent leur message.
L'ironie permet de mieux connaître l'histoire de son temps, de faire ressortir
ce que l'on ne voit pas encore
par manque de recul.
Ainsi, ses récits suivent souvent une distorsion du temps ou un état dans lequel
la frontière entre la réalité
quotidienne et le pseudo-réel qui hante le sommeil devient très étroite. Les
angoisses, les désirs, les illusions,
tout se confond entre réalité et fiction, et lorsque l'humour s'ajoute au récit,
le lecteur perd pied avec sa propre
réalité et redécouvre le monde qui l'entoure.
membres.multimania.fr
www.fantasticfiction.co.uk/b/dino-buzzati
Ses façons de raconter qui lui sont propres, sèches,
linéaires, désenchantées et souvent pathétiques. La langue est simple, dépouillée. Les êtres et les choses sont dessinés avec
une force tranquille et leur
portée métaphysique ne nous semble jamais indissociable de leur présence
charnelle.
L’activité de Buzzati est loin de se limiter au récit fantastique. On lui doit
des poésies burlesques, des scénarios
de cinéma, des textes pour le théâtre, plusieurs livrets d’opéra. Son œuvre
picturale et graphique est inséparable
de son œuvre narrative.
alalettre.com
rosannadelpiano.perso.sfr.fr/
O AUMENTO
— QUER DIZER QUE ACHA MESMO QUE O AUMENTO ... ?
— NÃO RESTA A MENOR DÚVIDA, MEU FILHO: SERIA O MESMO QUE ESTAR COM UMA CORDA NO
PESCOÇO .
— BEM, COMENDADOR, EU LHE AGRADEÇO. O SENHOR ME POUPOU DE UM GRANDE
ABORRECIMENTO .
— NÃO PRECISA AGRADECER ... VÁ, VOLTE CONTENTE, VOLTE TRANQÜILO PARA O SEU
TRABALHO . E, MEU CARO BATTISTELA, SAIBA QUE O MEU DESGOSTO É APENAS UM : O DE NÃO
PODER FAZER PELO SENHOR — EU LHE JURO — UM POUCO MAIS DO QUE FIZ .
da l'aumento - sessanta racconti
releituras.com/dbuzzati
Un po' più in là della solitudine c'è la persona che ami
sessanta racconti
. il n'est jamais trop tard pour se barrer
. et que signifie la
vie, s'il n'y a pas le mal, le remords, les pleurs
. cette abominable manie de ne pas dire tout de suite qui l’on est !
. quel poids, la présence de
dieu quand on ne la désire pas !
. fantasy
should be as close as possible to journalism
brainyquote.com
http://evene.lefigaro.fr/celebre/biographie/dino-buzzati-886.php
|
vajont
Un sasso é caduto in un bicchiere,
l'acqua é uscita sulla tovaglia. Tutto qua. Solo che il sasso era
grande come una montagna, il bicchiere alto centinaia di metri e
giù sulla tovaglia stavano migliaia di creature umane che non
potevano difendersi.
E non é che si sia rotto il
bicchiere . non si può dar della bestia a chi lo ha costruito
perché il bicchiere era fatto bene a regola d'arte,
testimonianza della tenacia e del coraggio umano. La diga del
Vajont era ed é un capolavoro. Anche dal punto di vista
estetico ... Intatto, e giustamente, è il prestigio
dell'ingegnere, dal progettista, dal costruttore, dal tecnico,
dall'operaio, giù fino all'ultimo manovale che ha sgobbato per la diga
del Vajont, ma la diga, non per colpa sua è costata diecimila morti. I
quali morti non sono della Cina o delle Molucche, ma erano gente della
mia terra che parlavano come me, avevano facce di famiglia e chissà
quante volte ci siamo incontrati e ci siamo dati la mano e abbiamo
chiacchierato insieme. E il monte che si e' rotto e ha fatto lo
sterminio è uno dei monti della mia vita il cui profilo è impresso nel
mio animo e mi rimarrà per sempre. Ragione per cui chi scrive si trova
ad avere la gola secca e le parole di circostanza non gli vengono. Le
parole incredulità, orrore, pietà, costernazione, rabbia, pianto, lutto,
gli restano dentro col loro peso crudele.
natura crudele - articolo dettato al telefono da dino buzzati
al corriere della sera - 11 ottobre1963
- retedigreen.com
La diga del Vajont era ed è un capolavoro.
Era ed è ? Come sarebbe "era ed è" ?
Sì, per forza ! Perché la diga del Vajont non era
crollata come pareva al primo
momento.
No, figurati
!
Era là, ben salda
.
Come ha detto Buzzati.
corriere della sera - venerdì 11 ottobre 1963
erewhon.ticonuno.it
|
Usciamo dal forte della
routine, liberiamoci dell'idea che la sicurezza sia un qualcosa in più rispetto a quanto quotidianamente facciamo e che ci fa vedere la prevenzione come una
minaccia perché ci costringe a cambiare le nostre rassicuranti abitudini.
La prevenzione è qualcosa
di diverso
:
è prepararsi ad affrontare il futuro con atteggiamento aperto e flessibile.
Ciò
non solo favorirà la sicurezza, ma sarà di grande aiuto anche di fronte alle
situazioni che saranno
sempre più mutevoli ed impreviste e, in quanto tali,
incerte ed insicure. Ricordiamoci che uno dei
più grandi esperti di futuro – Alvin Toffler – di fronte alla domanda su quali saranno le certezze del futuro
risponde:
l'unica
certezza del futuro è l'incertezza
ceper.it
utopia come non-città
luogo di solitudine perfetta, dove l’uomo ritrova se stesso e si
misura con il
mistero di un'evento che potrebbe realizzarsi ma non si realizza mai
italialibri.net
pedalava l'italia tutta
dino buzzati si pone la questione:
serve "una faccenda stramba come il giro d'italia?". subito risponde:
"certo che serve: è un caposaldo del ROMANticismo assediato dalle squallide
forze del progresso"
repubblica.it
Cordigliera Patagonica
Dino Buzzati sul Corriere della Sera la descriveva così :
Un’immensa
guglia che dalla sommità di una selvaggia bastionata balza al cielo per circa
seicento metri con profilo pauroso. Immaginate una dolomite ricoperta da un
vitreo smalto glaciale. Le difficoltà risultano moltiplicate
corriere sera
tradotti i racconti di dino buzzati in siria
la casa editrice siriana Dar
al Ahali pubblica una selezione di ventidue racconti di Dino Buzzati
tradotti in arabo dall'ambasciatore siriano in Italia Samir al Kassir .
arabmonitor.info - aki-adnkronos int - 2006
DINO BUZZATI A SAN PIETROBURGO
Festival dei comics - Boomfest è basato su mostre,
workshop e incontri con autori in musei, gallerie e librerie della città,
coinvolgendo ospiti a livello internazionale dalla Francia, Germania, Svizzera,
Finlandia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Estonia, Russia, dal Belgio e Canada
comicus.it - 2008 |
...
LA LEGGE LO PERMETTE - LE SUE
CENERI VERRANNO DISPERSE SULLE DOLOMITI
Almerina Antoniazzi - moglie dello scrittore - 2010
.
Quando scriveva Dino non
sprecava una parola E così quando dipingeva non sprecava una pennellata
...
mario perazzi - corriere.it
un
pittore il quale per hobby ... ha fatto anche lo scrittore e il
giornalista.
Il mondo invece crede che sia viceversa e
le mie pitture quindi non le può prendere sul serio
- 1967
ilgiorno.quotidiano.net
Molti hanno visto in Dino Buzzati un certo qual tono freddo e aristocratico
più nobile che altoborghese ... un presunto cinico distacco
dalle cose e dagli uomini. Invece no. Il linguaggio del corpo nega ...
Le mani sui fianchi, una grattatina in testa, la sigaretta assaporata tenendola
verso l’interno della mano, gli ampi gesti delle braccia, il sorriso
malizioso... Era un uomo passionale. A modo suo, con discrezione. Certo, «un
perfetto gentiluomo»,
«un solitario piacevolissimo, abbastanza d’accordo con se stesso e con la vita»,
come scrisse Eugenio
Montale.
Ma anche uno che s’arrabbiava un po’ quando gli si parlava di «scrittori
impegnati»: «Non vedo perché uno scrittore debba essere impegnato politicamente.
No. Moralmente sì, politicamente no».
. . La
qualità migliore del giornalismo coincide con la qualità migliore della
letteratura . .
... Se parli, mangi, bevi, dormi normalmente,
allora vuol dire che non puoi essere innamorato.
Essere innamorati è come avere un bubbone in faccia. Impossibile non vederlo».
... la dolce Almerina, che fu moglie e musa dello scrittore.
E la malattia, e la morte, che troviamo sempre acquattate da qualche parte
nell’opera di Buzzati, pronte a colpire..
E la celebre foto di lui con il bastone, con passo incerto ... «Chiede uno
specchio». Perché «voglio vedere che colore ha la
morte». Un duro? Un eroico soldato che mostra il
petto al nemico assente?
«va incontro alla morte da soldato e che la tua
esistenza sbagliata almeno finisca bene. Vendicati finalmente della sorte,
nessuno ti chiamerà eroe o alcunché di simile, ma proprio per questo vale la
pena. Varca con piede fermo il limite dell’ombra, diritto come a una parata, e
sorridi anche, se ci riesci. Dopo tutto la coscienza non è troppo pesante e Dio
saprà perdonare.”.
È Il deserto dei Tartari. È la vita
di Buzzati.
documentario Auditorium Milano - Milano Doc Festival
daniele abbiati - ilgiornale.it
http://alfonsofuggetta.org
Passo un periodo in cui non faccio nulla,
in cui vedo passare miseramente la vita, in cui mi accorgo del mio terribile
egoismo, m’accorgo che sono intelligente come tutti gli altri uomini, che
davanti a me si apre l’aurea porta della mediocrità, per sempre .
Senza una briciola di volontà, con un orgoglio infame, non riuscirò a nulla
. da lettera giovanile al
suo amico arturo brambilla
.
.
.
Faccio moltissimi
sogni, sogni terribili, meravigliosi . Degli incubi bellissimi
...
Il primo era
uno spicchio di luna, solo uno spicchio, però, perfettamente
orizzontale, chissà perché mi svegliai urlando. Il secondo una testa
di donna posata su un piatto, ma niente affatto macabra, con una
collana di perle attorno alla fronte, che girava lentamente. Anni
dopo, inspiegabilmente, ritrovai questa immagine in un libro. Il
terzo fu alla vigilia di un’operazione. Sognai che mentre mi
portavano in sala operatoria, una specie di diavolo mi diceva: ‘tu
credi che ti operino, eh? Invece non esisti’. Voleva dire che ero
già morto.
donatella bisutti -
pangea.news/dino-buzzati
- 2022
.
.
.
Il fatto è questo
io mi trovo vittima di un
crudele equivoco. Sono un
pittore il quale per hobby durante un periodo alquanto
prolungato ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Il mondo invece crede
che sia viceversa e le mie pitture quindi non le puO prendere
sul serio. La pittura per me non è un hobby ma il mestiere -
hobby per me è
scrivere. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa.
Che dipinga o che scriva io
perseguo il medesimo scopo che è quello di raccontare delle storie
- 1967
Storie
dipinte - appunto com'era il titolo della prima
personale tenuta da Buzzati nel 1958 nella milanese Galleria dei Re Magi.
Da quell'esposizione prende avvio questo volume - una
raccolta inedita che presenta cinquantatre dipinti narrativi -
scene accompagnate da brevi didascalie - apologhi
figurati - figli della stessa ispirazione dei
romanzi delle cronache e dei racconti. Racconti da
guardare scritti col pennello invece che con la macchina per scrivere che aprono
un'ulteriore porta sull'universo poetico talvolta
inquietante del grande artista.
librimondadori.it -
2013
... in un dipinto di Dino Buzzati, Il
Duomo di Milano è raffigurato come una montagna dolomitica con
guglie, pinnacoli, e pascoli verdi al posto del cemento.
Buzzati era talmente appassionato di alpinismo che più volte ha
raccontato e scritto che quasi tutte le notti a Milano sognava di
arrampicare sulle sue Dolomiti !
onalim.it
.
- novità - e-book - Il turno di notte lo fanno le stelle - inedito di
Erri De Luca
Presenti
Margherita Hack
e
Mauro Corona
primaonline.it - trentinocorrierealpi.gelocal.it - 2012
.
I miracoli di
Val Morel
pubblicato poco prima
della morte racconta alcuni miracoli immaginari attribuiti a Santa
Rita - corredati da ex voto tutti disegnati da Dino Buzzati .
Uno degli ex voto conservato a Limana - Val Morel - Belluno sarà
esposto nella cappella accanto all'urna di Santa Rita .
spoletonline.com - maggio/luglio 2013
|
.
2006 - centenario della nascita
un francobollo dedicato allo scrittore bellunese.
Un modo per
ricordare uno dei protagonisti della
cultura italiana del Novecento.
Dotato di una innata
sensibilità nei confronti della natura
.
lanuovaecologia.it
- 2006 -
https://youtu.be/RB-qZXb68uM mostra .
A 50 anni dalla morte la Fondazione
Corriere della Sera rende omaggio al grande scrittore e giornalista nella sala a
lui dedicata
corriere.it - 2022 -
https://youtu.be/ltwK33jytaM
-
rainews_fulcis - 2022
50 anni ...
Un libro ti aspetta
... la Provincia di Bolzano vuole premiare i lettori,
festeggiare i libri ed i loro autori, con l’invito ad andare in biblioteca,
prendere un libro in prestito e ricevere in dono un libro di Dino Buzzati.
fb/dbd - amicodelpopolo.it - 2022
facebook.com/videos
- Buzz@ti/AMO - a casa sua - 2022
loscarpone.cai.it/dino-buzzati-ricordo-sezione-cai-belluno
- 2023
.
feltre - Galleria Rizzarda - dopo
''valli mai viste ... un'altra venezia'' : paesaggio interiore di
dino buzzati - in mostra i carteggi relativi al
suo ultimo decennio .
2022-2023
.
Il Teatro
Comunale di Belluno cambia nome: diventerà Teatro Dino Buzzati .
newsinquota.it - 2022
Il sindaco : Un atto dovuto
e un momento storico : i bellunesi lo amano
profondamente . E' stato un autore immenso .
ildolomiti.it - 2023
.
CONCORSO LETTERARIO : Sulle tracce di Dino BuzzatI -
organizzato dal Csv Belluno Treviso -
dal 2023
.
.
|
pettirosso gigante 1970
-
simbolo di oltre le vette - decima edizione 2006
|
Il Giornalismo, per me,
non è stato un secondo mestiere ma un aspetto del mio mestiere .
L'optimum del giornalismo coincide con l'optimum della letteratura,
E non vedo come la pratica del giornalismo, se si tratta di buon
giornalismo, possa nuocere a uno scrittore . Certe
esperienze di cronaca, anzi, penso che siano nettamente vantaggiose
agli effetti artistici .
corriere d'informazione - 11.6.1966
La pittura per me non è un hobby ma il mestiere .
Hobby per me è scrivere .
Ma dipingere e scrivere per me sono in
fondo la stessa cosa. Che dipinga o scriva, io perseguo il medesimo
scopo, che è quello di raccontare delle storie .
db
Poi vorrei fare
qualche cosa d’altro o studiare o suonare il piano, o scrivere
qualche capolavoro ma mi viene un'apatia spaventosa e sento che il
mio cervello si spappola nella vita attiva .
lettere
a brambilla
Quello che si dovrebbe insegnare nelle
scuole è quella che io chiamo 'decenza' o 'pulizia del carattere'
.
Si dovrebbe
imparare fin da piccoli a non vantarsi, a non voler comparire più di
quanto non si sia in realtà, insomma a non essere cafoni .
Questo è il maggior difetto degli Italiani . Basta che uno
sappia guidare un’auto per sentirsi autorizzato a dire che corre la
Millemiglia .
db
.
Se una persona
diventa il tuo luogo
dove pensi di andartene ?
db
|
|
Allegorie inquietanti, spunti surreali, invenzioni
fantascientifiche, dati di cronaca o di pseudocronaca, che sembrano rimandare a
possibili realtà metafisiche, coesistono nelle sue pagine piene di una atmosfera
magica, di un senso di angoscia dinanzi alla paradossalità del destino.
Buzzati,
intellettuale raffinato e scettico, coltiva le proprie idiosincrasie
restituendole in forme narrative e visive, dove l'avvenimento fantastico
costituisce una possibilità di fuga dalla realtà piccolo-borghese. Spesso il
"favoloso" dei ROMANZI di Buzzati nasce da motivi autenticamente fiabeschi,
derivati dalla cultura dell'autore caratterizzata da un gusto nordico o
addirittura "gotico".
www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_buzzati.htm
|
sull'insegnamento lo scrittore diceva
ho fatto le elementari e poi 8 anni di
studi classici
non c’è mai stato nessuno se non indirettamente perché era una
brava persona che mi avesse insegnato a non dire bugie ... a tenere fede alla
parola data. Nessuno niente non esiste questo neanche nelle scuole elementari.
Poi insegnano quella che è la cultura affidando tutto il resto alle famiglie
ma molte volte le famiglie non sono in grado per vari motivi d’insegnare
come si deve vivere su questo mondo
francesco dal mas - avvenire.it - 2009
.
IL GRANDE RITRATTO
C'è chi ha definito Il grande
ritratto come uno dei primi se non addirittura "il
primo romanzo italiano di fantascienza",
in quanto appare svincolato sia dal gusto fumettistico degli
albori del genere in Italia sia dall'influenza
dell'intellettualismo anglosassone. Il
romanzo suscitò però, alla sua uscita, una certa delusione e
molti dubbi perfino tra la critica solitamente favorevole
all'autore, in quanto apparteneva "a un
genere allora considerato troppo
«basso» da un sistema
letterario che già faticava molto ad accettare il fantastico".
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_ritratto
Ora non ditemi, vi prego :
perché
vai discorrendo di queste orribili tristezze, la vita è già breve e
difficile per se stessa, amareggiarci di proposito è cretino;
in fin dei conti queste tristezze non ci riguardano, riguardano solo
te. No, io rispondo, purtroppo riguardano anche
voi, sarebbe bello, lo so, che non vi riguardassero.
Perché questa faccenda delle gobbe del prato accade a tutti, e
ciascuno di noi, mi sono spiegato finalmente, è proprietario di un
giardino dove succedono quei dolorosi fenomeni. È
un’antica storia che si è ripetuta dal principio dei secoli, anche
per voi si ripeterà. E non è uno scherzetto
letterario, le cose stanno proprio così. Naturalmente mi domando
anche se in qualche giardino sorgerà un giorno una gobba che mi
riguarda, magari una gobbettina di secondo o terzo ordine, appena
un’increspatura del prato che di giorno, quando il sole batte
dall’alto, manco si riuscirà a vedere. Comunque una persona al
mondo, almeno una, vi incespicherà. Può darsi che, per colpa del
mio dannato carattere, io muoia solo come un cane in fondo a un
vecchio e deserto corridoio .
Eppure una persona quella sera inciamperà
nella gobbetta cresciuta nel giardino e inciamperà anche la notte
successiva e ogni volta penserà, perdonate la mia speranza, con un
filo di rimpianto penserà a
un certo tipo che si chiamava Dino Buzzati
. le gobbe nel
giardino - la boutique del mistero - 1968
teatrofagile.it
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