pier vittorio tondelli - vicky - 'PIERVITTORIO' come amava farsi chiamare
spolmonare pensierare scrociare infartare > dopo due righe il lettore deve essere schiavizzato <
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Quello che voglio da un romanzo o da un libro è che mi dia qualcosa che io non so - che mi comunichi uno scarto nella mia visione delle cose e del mondo - che apra una breccia nella mia coscienza. Così imparo mi arricchisco. Ho sempre bisogno di nuovi libri e di nuovi romanzi. Ho profondamente bisogno di una continua ri_testualizzazione del mondo. Perché il mondo così com’è non va bene. Occorre un cambiamento. E bisogna crederlo possibile. Un libro un buon libro non cambia il mondo però cambia il suo modo di parlare. E forse anche il modo di sentirlo.
Ogni persona è costretta a crearsi una
finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia,
chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso . Ma sono tutte illusioni.
Io ho la mia. Non posso fare a meno di crederci . fb/pvt e se racconto tutto ciò, di come erano folli e belli quegli anni della mia giovinezza, lo faccio affinché poi tutto taccia, perché non posso nascondere che ci siamo scannati con le nostre mani, che si è rovinata nel corso degli anni quella che credevamo fosse l’unica possibile storia, la nostra . fb/pvt
Ogni lettore non sa mai fino in fondo quali
siano le ragioni della propria passione per la lettura, Riconoscerle
è importante . Significa comprendere che solo quelle
parole, quelle frasi, quelle pagine ci comunicano 'qualcosa'
che prima non sapevamo e ci aiutano a riconoscere in noi il bisogno
di bellezza, di verità o di divertimento .
Ciò che fa di un libro un'opera viva e dei lettori i veri interlocutori dell'autore
è lo spazio emozionale - l'unico in cui un
testo può riuscire a sopravvivere ... . Il tributo più vero che un uomo possa dare ad un suo simile : il ringraziamento per avergli fatto toccare la poesia pvt
BIO - Correggio 14 settembre 1955 – Reggio nell'Emilia 16 dicembre 1991 Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio di Reggio Emilia nel 1955. Nel 1980, con Altri libertini (Feltrinelli), un libro di grande succe sso europeo, inizia la sua fortunata stagione letteraria. Nel 1982 pubblica sempre per Feltrinelli, il ROMANZo Pao Pao, cui segue nel 1985 Rimini, presso Bompiani. Nel 1986 esce Biglietti agli amici, mentre cura per le Edizioni Transeuropa di Ancona i volumi antologici del "Progetto Under 25", segnando una tappa storica per la giovane narrativa italiana. Da Bompiani escono successivamente IL ROMANZo Camere Separate (1989) e la raccolta di saggi e articoli Un week-end postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta. In questi stessi anni fonda e dirige la rivista "Panta". Tondelli muore di Aids nel 1991 ...
A prima vista l'opera di Pier Vittorio Tondelli si prospetta come un esempio
convincente di un tipo di narrativa postnazionale: i protagonisti giovanili dei
suoi ROMANZI e racconti si muovono con relativa facilità sulla mappa
dell'Europa, e viene dato particolare risalto alle differenze regionali ed infranazionali piuttosto che a quelle nazionali. Alla luce delle osservazioni
appena formulate sui rapporti tra narratività e nazione sembra opportuno
affrontare la questione del carattere postnazionale dell'opera tondelliana dal
punto di vista delle sue condizioni enunciative, e porre la domanda se e in
quali modi si commisura al contenuto geografico dei suoi ROMANZI una specifica narratività postnazionale.
Parallelamente agli
studi, intraprese la collaborazione a diverse iniziative culturali,
tra cui una radio libera e una cooperativa teatrale. A questo
periodo risale, infatti, la
riduzione per il teatro del romanzo Il
piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry da lui scritta e
portata in palcoscenico,
con l'aiuto di amici e compagni di scuola. Dopo aver terminato gli
studi superiori, Tondelli si iscrisse al corso di laurea in
Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo presso l'Università di
Bologna, dove insegnavano personalità come Umberto Eco e Gianni
Celati.
https://it.wikipedia.org/Pier_Vittorio_Tondelli
-
.illibraio.it/saggio-su-tondelli
-
raicultura.it/Tondelli-scrittore-totale
-
sololibri.net/pier-vittorio-tondelli-vita-opere
-
facebook.com/enosangelopier/about
- antonio spadaro su opere ricerche vita di PVT :
amazon.it/VTondelli-lattesa-Antonio-Spadaro Pier Vittorio Tondelli
1955 -
Nasce a Correggio, in provincia di Reggio
Emilia, il 14 settembre.
facebook.com/Pier-Vittorio-Tondelli
- progetto under25
:
https://tondelli.comune.correggio.re.it
-
www.iltimoniere.it/frammenti-damore ...
Nella primavera del
1988, Pier Vittorio Tondelli inaugura insieme alla Mondadori la
collana Mouse to mouse
... La collana si ferma alla pubblicazione di due soli romanzi ...
' Il mio obiettivo era quello di fare due o
tre testi l'anno . É stata un'esperienza che non ha
potuto continuare per le note vicende del passaggio di proprietà
della Mondadori ... '. -pvt ... La biblioteca personale di Pier Vittorio Tondelli donata al Comune di Correggio - 15.11.2018 comune.correggio.re.it paroleinfuga.it
.
Questo viaggio
letterario ricco di vissuti, di esperienze, di ricordi, di volti, di
amici, finisce, inevitabilmente, là dove è cominciato :
in terra d'Emilia . E' occorso tempo per
capire, dentro di me, che pur essendo figlio di una più vasta
cultura occidentale, pr essendo un inguaribile estimatore di musica
pop e rock, pur essendo un consumatore di cinema americano e di
letteratura della beat generation, sono anche profondamente emiliano
. E, in questo senso, legato alle mie origini in
quel modo tutto particolare, generoso forse, esuberante e
ansiosamente malinconico che hanno i personaggi della mia terra
. .
Mi sono stancato di una città così austera,
così respingente come Milano ... C'è questa nostalgia di Bologna,
anche se cambiata, il bisogno di ritrovare gli amici, chissà forse
le radici ... credo che tornerò a vivere lì ... .
alle volte mi sento veramente di benedirla questa provincia emiliana fb/pvt
DINNER PARTY - 1984 Le persone non dovrebbero amarsi. Mai. Attacca il tuo cuore a una povera bestia a un paesaggio, a un albero, a uno scoglio . Attaccalo a un libro, a un quadro . Ma non inchiodarlo addosso a un'altra persona . dinner party
LA LETTERATURA OMOSESSUALE E MORTA
PAO PAO - 1982 - avrei come un pezzente vomitato giù dall’argine e avrei detto non mi piace come vanno le storie della gente, nemmeno la mia, è come se tutto fosse troppo piccolo e racchiuso quando invece sento il mio cervello partire e volare e alzarsi mio dio fin verso quell’oltre che non posso dire - non so - ma che ci sto a fare qui dove il Tempo m’insegue e mi bracca e non sono più io sempre diverso da un attimo all’altro e mi dimentico - mi dimentico le cose che cambiano i muri i cieli che s’illuminano qual è la nostra vera storia ? . Il treno dondola dentro alla notte, la carrozza è zeppa, mi stendo in terra a fumare, tiro una canna con del nero ottimissimo che hanno regalato gliamici del borgo qualche sera prima, non ho fatto nessuna festa d'addio, non mi piacciono gli addii, ho imparato a scantonarli; non esiste nulla di definitivo figuriamoci gli addii e i fazzoletti e le strizzate di mano. Volevo imparare a non soffrire per la sua assenza; lasciavo vagare nella mia testa i pensieri di cuore come leggere condensazioni di umori, li spingevo e li soffiavo dentro di me, li lasciavo girare e circolare, permettevo loro di espandersi ed estinguersi. Non offrivo resistenze, non li volevo trattenere, non mi volevo arrestare in loro. Stavo cercando di non soffrire. Solo così potevo evitare una tempesta . .
Solo io sarò la ragione del mio male, non permetterò a nessuno né ad
alcuna situazione di infilarsi lì, nel godimento della mia
dannazione e della mia storia distrutta poichè anch’io sono stato un
ragazzo ed ho sognato e mi sembra ormai di aver perduto tutto :
tutto, meno la possibilità di eliminarmi senza alcun boia . . Ma le occasioni della vita stupiscono mai abbastanza nella loro insensata frammentarietà che poi un bel giorno miracolosamente si salda in una sottile e delicata vibrazione che riaccorda e riannoda e uniforma il tono di diversi percorsi e allora , nonostante i dolori e le precarietà dei nostri anni giovanili la vita sembra rivelarsi come una misteriosa frequenza che schiude il senso e fa capire; e allora in quell’attimo abbagliante tutto pare ricomporsi nella gioia di sentirsi finalmente presenti agli occhi della propria storia, la pazzesca consapevolezza di trarre a sé tutti i fili intrigati e sparsi del proprio passato come sta accadendo a me, ora, nella luce calda di questa città in cui ogni giorno, miracolosamente, incontro qualche personaggio di questa storia .
. ... Sarà in quella notte che deciderò di non aprire più parentesi nella mia vita senza la certezza di poterle chiudere, di non spingere più con le droghe il mio cervello in un tempo vuoto dal quale non si torna indietro se non con una sola ineliminabile certezza che io non sei tu, non lo sei mai stato .
fb/pvt Però ora so che c'è qualcosa che vibra anche dentro di me e che riannoda il senso mio con quello circostante . Non so dire precisamente di cosa si tratti ma è qualcosa che non mi separa e soprattutto che non mi divide . ecco, questo è veero . .
... ma non so se il mio destino
sarà rifiorire e trapiantarmi come sempre su altre storie ed altri
incroci e di là di nuovo ripartire e splendere e mischiarmi e
intrecciarmi oppure seccarmi e morire e dio mio finire e non
conoscere più quelle riproduzioni e quei riciclaggi di me che mi
facevano star bene e dirmi son contento, in fondo basta che abbia
qualcuno da amare, basta un territorio di diffusione di affetto e
sarò sempre salvo . . Ma noi non siamo macchine e l'unico modo per non soffrire dell'amore è lasciare che le storie ti sfiorino, ti accarezzino, ti penetrino quel minimo che è possibile. Non puoi voler di più. È impossibile voler di più. Devi lasciarti solamente sfiorare dal tuo amore, se fai tanto di alimentarlo bruci, come stai bruciando ora. . L'amore è come un dono degli dei che si muove sulle ali del vento sempre inafferrabile e sempre inseguito - l'amore non è mai là dove lo cerchiamo e vola via da dove lo crediamo . Proprio per questo dell'amore e degli dei dobbiamo imparare a fare senza . -pvt
. .
L'unica intenzione comune ai miei tre
libri è quella di produrre un testo che abbia un andamento interno
ritmico, analogo a certi ritmi musicali scelti di volta in volta .
Rimini è proprio la prima sinfonia, in cui ci sono gli
'adagi', i 'lenti', i
'prestissimo', e c'è il finale rossiniano .
Proviamo a vedere Rimini dal punto di vista di una partitura
Rimini è una grossa partitura, così come Pao Pao è una ballata di
dodici mesi, una toccata e fuga . Molto probabilmente il mio
prossimo libro, tra due o tre anni, sarà un affresco della vita
contemporanea di una certa mondanità, scritto secco come un pezzo di
jazz .
pvt books.google.it . pvt e la musica : SERATA IN SUO ONORE CON ESECUZIONE DAL VIVO DI BRANI INEDITI - genova 2022 fb/pvt - interno4 e book pride .
...
I poeti ufficiali si nascondono dietro
le loro scrivanie e i loro libri . Mescolano e
affinano parole e rime . Si applaudono fra
loro e si complimentano, premiandosi a vicenda per le venti copie
vendute . Hai la sensazione che oltre la
capacità combinatoria, oltre la perfezione formale non esista
un’anima . Nei
poeti rock, più o meno maledetti che
siano, questa anima è eccentricamente viva e pulsante ...
pvt .
BIBLIO
- Altri libertini -
1980
unilibro.it postumo 2021 - INTERVISTE E CONVERSAZIONI 1980 - 1991 - Il titolo del romanzo un caro omaggio a On the road di Kerouac : lo scrittore emiliano, autore di racconti e romanzi, scabrosi e turbolenti, come Altri libertini, che gli è costato un sequestro per turpiloquio e poi assolto, un libro rivolto ai giovani degli anni sessanta, gli anni del sesso, rock'n’roll e dell’ omosessualità . Parla ai giovani, il neolaureato al DAMS di Bologna, entra nelle loro vite e li fa protagonisti di una vita spericolata con un linguaggio hard ... www.24emilia.com/pv-tondelli-interviste-e-conversazioni - fulvio panzeri emilia pietropaolo - www.900letterario.it/viaggiatore-solitario
. Ma io conosco anche l’immensa completezza di questa mia solitudine, le orecchie attente, gli occhi sempre presenti, la concentrazione, le illuminazioni interiori quando non hai nessuno all’infuori di te da mettere al corrente di una scoperta, e allora, seduto su una pietra di una qualsiasi isola greca, chiedendoti perché quel sole debba essere così forte e quel mare così azzuro e la terra così nera, ti guardi dentro, e dentro puoi rivedere i soli, le mareggiate, le burrasche e gli approdi della tua vita. Fin quando avrò fiato in gola e forza nelle gambe, e le mie braccia riusciranno a trascinare un sacco, difenderò questo mio diritto di essere solo - uno come tanti - nella mia completezza .
racconti
- viaggiatore solitario .
BIGLIETTI AGLI AMICI Biglietti agli amici escono la prima volta in 24 copie, consegnate da Pier Vittorio Tondelli ai destinatari dei singoli testi il giorno di Natale 1986. In seguito l'editore "underground" Baskerville pubblica un centinaio di copie che arrivano in libreria autografate dallo scrittore: i nomi per esteso degli amici vengono sostituiti dalle sole iniziali. Il libro non verra' piu' ristampato. . SCRIVERE - Con Biglietti agli amici ho riscoperto il significato che può avere per un autore la pubblicazione, l'aprirsi, il comunicare . Non so come sia avvenuto questo . Ci sto pensando anche perché ho scadenze da rispettare con il mio editore ma, in questo momento, non ho nessuna voglia di scrivere e di darmi . Uno scrittore è sempre conteso, credo, fra questo buttarsi fuori, scarnificarsi in pubblico e il bisogno di scappare, tornare nel silenzio ... pvt tondelli.comune.correggio.re.it .
Si tratta di un libro molto intimo, quasi
un breviario e non ho voluto che questo testo finisse in mano ai
critici e ai giornali . Ho riscoperto con questo
libro il significato che può avere per un Autore, la
pubblicazione, l'aprirsi, il comunicare . .
Ottava ora del giorno.
Biglietto numero 20
Ma io volevo baci larghi come oceani in cui
perdermi e affogare, volevo baci grandi e baci lenti come un respiro
cosmico, volevo bagni di baci in cui rilassarmi e finalmente
imparare i suoi movimenti d’ amore. CRISI DI INABISSAMENTO : ABBANDONO E RITO DI PASSAGGIO ... ... A Milano crolli nervosi, intensità emotive ed eccitazioni febbrili si sono succedute e rivoltate con inedita repentinità; e dov’erano trionfi e vittorie, un attimo dopo esistevano solo rovine e macerie, come peraltro dieci minuti avanti …
Ma io vivevo solamente negli spazi delle mie
emozioni d’amore e dove più stavo male e più le intimità erano
stravolte dalla passione e i miei pensieri dal sentimento, e dove i
miei equilibri più infranti e le mie sicurezze turbate, più mi
sentivo di esserci . Cercavo solamente grandi burrasche emotive .
Questo per me era l’unico modo di amare . ... Ottava ora della notte. Biglietto numero 8 Fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle, l’amore è niente di più, sei tu che confondi l’amore con la vita . ...
Seconda ora del giorno.
Biglietto numero 14 ...
Settima ora della notte.
Biglietto numero 7 ...
QUINTA ORA DEL GIORNO
...
Ottava ora della Notte ... Abbiamo, mia cara, grandi similitudini che ci attaccano l'uno all'altra . Forse grandi nevrosi, grandi richieste da fare al mondo, a chi amiamo, a chi vogliamo bene . Abbiamo un'infinita' di desideri, di voglie, di slanci, di entusiasmi . Abbiamo una sofferenza in comune che e' quella per cui ne' tu ne' io amiamo la vita e la guardiamo come una cosa estranea ai nostri percorsi e che non ci interessa piu' di tanto; benche' questa stessa dolorosa sensibilita' sia, paradossalmente, la radice di un nostro tutto particolare attaccamento al mondo . Pochi mesi fa qualcuno ebbe modo di infilarmi con un paio di battute : "Non si gioca con l'infinito" e "Devi solo desiderare chi sei". Piu' tardi mi saluto' con un forte abbraccio paterno : "Pensa a quello che ti ho detto . Pensaci semplicemente . Solo a quello che ti ho detto . Ne' piu' ne' meno" . Ora tocca a me abbracciarti in quel modo .
Questo e' l'ultimo biglietto che scrivo . . . . .
professionalizzante - artigianale - militante Tre tipologie di scuola di scrittura caratterizzano la via italiana all'insegnamento del creative writing di Stas' Gawronski Le iniziative volte alla pratica e all'apprendimento della scrittura creativa continuano a diffondersi a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale e incontrano un numero sempre maggiore di persone desiderose di vivere, anche solo per poco tempo, la dimensione dell'aspirante scrittore. A vent'anni dalle esperienze che hanno segnato l'avvio della stagione italiana del creative writing, in particolare il laboratorio "under 25" di Pier Vittorio Tondelli e il corso avviato nel 1984 al Teatro Verdi di Milano da Raffaele Crovi (poi ripreso da Giuseppe Pontiggia e Laura Lepri), l'insegnamento della scrittura creativa è diventato, al di là dello scetticismo di molti, una realtà con cui anche scuole e università hanno cominciato a fare i conti. railibro.rai.it immaginaria.net sssub.unibo.it http://rcslibri.corriere.it/bompiani/pantaeditoria/home.htm . dal 1947 Premio Riccione per il Teatro
SEZIONE PREMIO RICCIONE PIER VITTORIO TONDELLI istituito nel 1993, dopo alcune edizioni sperimentali il riconoscimento si è consolidato dal 1999, ricoprendo un ruolo decisivo nell’affermazione di nuovi e brillanti drammaturghi . IL TEATRO DEL MARE DI RICCIONE E INTITOLATO A PVT . teatro.org romagnaoggi.it comune.correggio.re.it . . . .
GLI ANNI OTTANTA roberto santoro - loccidentale.it TONDELLI E GLI ANNI OTTANTA
Tondelli radica la sua ricerca letteraria in una domanda
che si pone alla stazione di Bologna, verso la fine degli anni Ottanta: “chi sta
viaggiando in questo momento?”. E ogni sua opera letteraria cerca di formulare
risposte a questo interrogativo profondo, in una ricerca di appartenenza alla
realtà che spesso lo scrittore si ritrova a vivere come in una sorta di
estraniazione. A questa domanda fondamentale risponde attraverso il suo lungo
viaggio tra le mode e la “fauna” artistica e musicale degli anni Ottanta. La sua
posizione all’interno di questo viaggio è precisa: lui non è un semplice
osservatore esterno, ma una persona che ha bisogno di “un accumulo di
esperienze” per sentire “il sound della realtà”. su vasco rossi In anni in cui tutto stava andando verso la normalizzazione, il carrierismo, il perbenismo, Vasco, con la sua faccia da contadino, la sua andatura da montanaro, la sua voce sguaiata da fumatore, il suo sguardo sempre un po' perso, diventava l'idolo di una diversità, di un farsi i fatti propri, di un non volersi irreggimentare che trovarono pronta e osannante una moltitudine di ragazzini. aldo grasso - corriere.it - 2012
Un autobus si arresta
davanti alla pensilina . È quasi vuoto .
Mi va l’idea di farmi un giro solitario per Berlino … 'Buon
Natale' mi dice il conducente … e mi invita a una festa
… D’improvviso non mi sento più in guerra .
E so che questo sentimento non ha a che vedere con il Natale …
l'abbandono Forse si amano proprio da quel tremendo momento in cui hanno sentito l'impossibilità del loro amore. Si amano ora perché si sono già lasciati. pier a gennaio Come uno scolaro diligente, sto dando il meglio di me in questi lavori a ridosso della scrittura . Ma c'è questa consapevolezza, che per quanto mi impegni o mi adoperi, tutto sarà inutile : che il buon risultato di un film, per esempio, non dipenderà da me, così come la messa in scena di un testo teatrale e anche un libro in cui figurerò come responsabile assoluto . Nello stesso tempo, questa consapevolezza mi rende, in certi momenti, euforico . Veramente libero . È un sentimento che ha a che fare con le stagioni, le piante, la morte, la vita . ' Fare tutto il possibile, sapendo che sarà inutile ' . pier a gennaio Molto spesso non siamo affatto noi a scegliere le nostre letture, i nostri dischi o i nostri amori, ma sono gli accadimenti stessi che vengono a noi in un particolare momento e quello sarà l’attimo perfetto, facilissimo e inevitabile : sentiremo un richiamo e non potremo far altro che obbedire . fenomenologia dell'abbandono Non vuole cambiare, vuole semplicemente staccare e in questo modo, definire meglio, ai suoi stessi occhi un proprio momento . Come sempre, quando un ciclo si chiude, tutto si riannoda. Quando è maturo il tempo, gli accordi e le armonie si rivelano talmente struggenti da metterti in ginocchio . Pier non ha allora altra strada che la 'contemplazione' . Il suo passeggiare per le strade di Bologna, il suo sguardo altro non fanno che accarezzare desideranti le pietre, gli angoli, i palazzi, i giardini, come se fossero essi stessi la sostanza verbale di una preghiera, di qualcosa che è troppo forte da tenersi dentro ed esplode nel suo sguardo . l'abbandono
La separazione è un’esperienza di morte .
Non muore solo l’altro che si allontana, ma si assiste alla propria
morte nel cuore della persona amata . La guerra, la vera guerra è questa: non l'odio che getta le persone l'una contro l'altra ma soltanto la distanza che separa le persone che si amano . ragazzi a natale
In sostanza, tutti i viaggi che si fanno sono solo la
figura di quell’altro viaggio all’interno di noi stessi che inizia nel momento
in cui nasciamo e finisce quando dio vorrà. Non c’è viaggio più avvincente di
quello che ognuno può fare alla scoperta di sé . ... Sono stanco, annoiato e depresso . Rimango in branda a slumare il soffitto : le mani incrociate dietro la testa, la sigaretta all’angolo della bocca . I najoni hanno cominciato da un po’ a schiamazzare . I cucinieri sono venuti nella camerata semideserta - i beati stanno in licenza - coi fiaschi di vino dei Castelli e qualche panettoncino rubacchiato nel magazzino viveri . Si abbracciano e gridano e cantano, guardando le foto delle ragazze . Di questa ciurmaglia non capisco né le parole né i gesti : per me sono arabi . E’ ormai mezzanotte . Piangerei dalla rabbia . ...
Se leggete un racconto e non sentite che
qualcosa cambia dentro di voi, che avete imparato nuove nozioni, che
siete riusciti attraverso il testo a ricordare e rivivere e
illuminare di nuove considerazioni un episodio del vostro passato,
un frammento della vostra memoria, se un libro non vi mette addosso
la voglia di viaggiare o di conoscere, credo sinceramente che la
cosa più onesta che possiate fare è smettere e fare qualcos'altro
.
Si era davvero troppo ingenui per
non chiedersi come mai si facessero battaglie per liberare tutto e tutti, gli
analfabeti e i disperati delle favelas, il popolo cileno e quello delle borgate
romane, e non ci fosse una parola, nemmeno una giaculatoria, per liberare da
quell’insopportabile e devastante peso un ragazzino di sedici anni travolto
interiormente dalla propria diversità : potevano liberarsi i popoli e gli stati,
si poteva proclamare la rivoluzione permanente, ma sempre purché si fosse al di
là dell’oceano. Quanto a noi, nessuna liberazione interiore, nessuna rivoluzione
in nome della felicità . E il Medioevo trionfava, sotto la cintura . racconti degli anni ottanta Entravamo negli anni Ottanta e fra i giovani iniziò la moda delle birrerie … Molte delle vecchie osterie che abbiamo frequentato durante gli anni Settanta, rintracciandole con puntiglio nelle campagne fuori porta, passandoci preziose informazioni all’orecchio, come se si trattasse di una caccia al tesoro, ecco, molti di questi luoghi non esistono più … fb/pvt .
UN WEEK END POST MODERNO
Tondelli con Un weekend post moderno ha
raggiunto la genialità culturale e storica degli Scritti Corsari di
P.P.Pasolini. facebook.com/centrodidocumentazionepiervittoriotondelli/videos - tondelli parla delle immagini di juan gatti contenute nel volume . Avremmo bisogno, un grande bisogno, di qualcuno che insegnasse ai giovani il dissenso - pvt . Ora che non sono più quel ragazzo che corre sulla Via Emilia, incantato dalle mille luci della notte, preferisco pensare a Reggio, e viverla, naturalmente, seguendo una direttrice opposta: quella che, da un lato, vede la città estendersi verso il Po e, dall’altro, arrampicarsi verso l’Appennino . fb/pvt . Se la tenerezza è continuamente intesa come segno di debolezza allora non potrà che aversi tensione e violenza . Bisognerà reprimere, rimuovere, sublimare, finché qualcosa non arriverà a spezzarsi . . sono partito perché mi sentivo un essere che nascondeva dentro di sé una perdita, una scomparsa nella quale si rispecchiava il proprio, personale, annientamento . Volevo vivere, essere in mezzo agli altri, ma come attraverso un letargo invisibile . Comunque sono partito, di notte, in treno, verso il nord . .
Gente ordinaria e gente comune, gente che
batte le strade provinciali e comunali, gente che fa, gente che
produce, gente sottoccupata, gente incantata, gente improduttiva,
gente selvatica, gente morbida, gente ubriacona, vecchia gente senza
passato, giovane gente senza avvenire, gente lontana dalla cronaca e
dal pettegolezzo: gente che costituirebbe a prima vista una massa
anonima ma che, se indagata con solo un poco di attenzione,
risolverà molte sorprese e numerosi aneddoti: insomma, gente di cui
vogliamo raccontare per rendere il doveroso tributo allo zavattiano
incanto del quotidiano che da sempre ci avvince, come se ci
trovassimo, insomma, in un travolgente remake neorealistico, in una
metafora dell’effimero e del banale .
Mentre il mare si fa grigio
e si ingrossa e gli alberi perdono le foglie e gli uomini della riviera
si rinchiudono in casa, anche le cabine, i battelli, le sedie a sdraio, i
negozi, le serrande, gli infissi delle finestre, si schiudono in se stessi,
offrendosi alla salsedine spinta dal vento, alle intemperie, alla pioggia, alla
neve che le invecchierà allo stesso modo in cui invecchia i corpi degli uomini.
Quello che affascina della riviera adriatica, durante i mesi invernali, è dunque
la scoperta della vita segreta delle cose e degli oggetti … Ma
quello che avvince del paesaggio adriatico fuori stagione è anche il suo
presentarsi come un grande contenitore, vuoto e spoglio, in cui la fantasia può
liberamente ambientare i propri sogni. ... Volevo vivere, essere in mezzo agli altri, ma come attraverso un letargo invisibile ... Viaggiare è un modo per ricordarsi di un tempo della propria vita, di come si era o si pensava quando si attraversava l'oceano su un mercantile o ci si imbarcava su un charter notturno fra il continente e le isole britanniche . E' proprio attraverso il viaggio, mentale o reale che sia, interiore o avventuroso, che ogni generazione costruisce la propria memoria e, a ben guardare, anche la propria leggenda . sulle strade dei propri miti ... ... gli uomini della riviera si chiudono in casa e anche le cabine, i battelli, le sedie a sdraio, i negozi, le serrande, gli infissi delle finestre si chiudono in se stessi, offrendosi alla salsedine spinta dal vento, alla pioggia
alla neve che li
invecchierà allo stesso modo in cui invecchia i corpi degli uomini . . -
Per me fare lo scrittore ha voluto dire una scrittura che si
compromettesse altamente con la contemporaneità, coi gerghi, col
parlato, con lo slang giovanile, con il sottofondo del Rock e delle
sue subculture : fare lo scrittore ha significato
questo ... .
poeti rock . .
la scrittura delle occasioni autobiografiche Il volume di studi Pier Vittorio Tondelli o la scrittura delle occasioni autobiografiche contiene saggi vari dedicati all'opera di Tondelli, e si segnala per essere il primo volume, pubblicato dopo il ventesimo anniversario dalla morte dello scrittore di "Camere separate", che offre un panorama pressoché completo sul mestiere di scrittore, sulla critica, sulla produzione giornalistica e letteraria, e propone, dunque, una nuova prospettiva sulla generazione precedente e successiva a Tondelli. ibs - 2013 SCRITTURA DELLE OCCASIONI AUTOBIOGRAFICHE
Pubblicati gli atti
di un convegno su Pier Vittorio Tondelli e presentati alla Biblioteca Nazionale
Centrale di Roma.
Ho
sempre scritto, da quando avevo
sedici anni ... Per me il fatto di scrivere è sempre
stato legato al sogno, al desiderio . Per me la
scrittura, il cinema, rappresentavano un modo di evadere, in essi
potevo riconoscere il mio desiderio . Per questo
ho incominciato a scrivere . Per riappropriarmi di
quello che sentivo dentro di me . . Com'era al di fuori della scrittura, al
di fuori di ciò che ci mostrano le sue pagine, le sue parole? Guardo la finestra del sesto piano del suo palazzo, la sua finestra. Ha una luce accesa, c'è sua madre. Di fronte c'è un parcheggio in onore del figlio, porta il suo nome “Piazzale Pier Vittorio Tondelli”. Correggio, la
terra di Tondelli, la terra nel mezzo tra odio e amore. .
www.facebook.com/rai3tv/video - intervista - da pao pao 1982
. La mattina d'ottobre partivo alle sette e mi piaceva anche alzarmi presto e incrociare in bicicletta tutti gli operai e le donne che vanno alla campagna
con le loro sporte e i loro fazzoletti .
LETTERA DA FERNANDA PIVANO <<< Caro Pier, non è vero che non ci sei più, perchè non passa giorno che qualcuno non mi parli, mi chieda, mi ricordi qualcosa che hai fatto, che hai pensato, che hai detto e così tu mi sei sempre davanti dolcissimo, sorridente, helpful come dicono i nostri amici. ricordi della tua grazia ne ho tanti, quello di un locale fumoso zeppo di ragazzi che celebravano uno di quei libri che tu hai fatto perchè avessero la gioia di veder pubblicato il loro nome e forse avrebbero dovuto portarti più riconoscenza per la tua fiducia eil tuo desiderio di aiutarli. Un giorno senza malinconia quando mi hai chiesto un'intervista per quel tuo libro stupendo che è stato uno dei più bei ritratti di costume di quegli annie io ti avevo detto di trovarti a mezzanotte da Emilio, un posto dove andavamo tutti dopo il cinema e tu mi avevi canzonato per mesi per questo appuntamento che ti sembrava strano e forse lo era, se a te sembrava così. O la sera così buffa che ti ho conosciuto al ristorante Libera, ero con Patrizia Runfola Le Maire, cara, carissima, amica scrittrice già illustre, ancora bellissima, troppo presto scomparsa , forse ora con te negli immensi spazi profumati dell'eterenità e stavo dicendo, che sì, tanti giovani scrittori venivano a cercarmi, ma era solo perchè speravano di farsi aiutare a pubblicare i loro libri. Mentre Patrizia mi rispondeva, il cameriere mi ha portato un biglietto che ho conservato ma non riesco a trovare se no lo regalerei a Enos. Il Biglietto diceva: "sono seduto sul tavolo alla Sua sinistra, sono un giovane scrittore e vorrei conoscerLa, ma libri ne ho già pubblicati due". Naturalmente mi sono vergognata della mia arroganza, ho guardato a sinistra e ho visto un uomo con la barba bianca, allora ho pensato a uno scherzo e mi sono messa a ridere con Patrizia. Ma il cameriere mi ha portato un altro biglietto che diceva: "mi sono sbagliato, sono al tavolo alla Sua destra" e infatti alla mia destra c'era lui, PierVittorio Tondelli che si era alzato ricambiando il mio sorriso ed era così alto che pareva non finisse più di alzarsi, E' cominciata così, e non c'è stata volta e le volte sono state innumerevoli, che non ci siamo divertiti a parlarci. Tranne l'ultima, quando per caso l'ho incontrato per strada e mi aveva detto che aveva lasciato la casa di Via Abbadesse e andava a riposare dalla madre.
Non mi aveva detto perchè, l'ho saputo insieme alla
notizia per la quale ora sto scrivendo questo ricordo. . *
Ho poco ma c’ho .
Io faccio musica con le mie parole .
Per questo le cerco .
Le cerco, ma chi ti ascolta per una parola ?
Chi è capace di vivere il suono di una parola ?
Scrivere è molto importante . Devi sapere che
sono in conto la solitudine, l’isolamento e il non essere mai
soddisfatti di quello che si scrive .
Nessuno mi viene a cercare
e io sono troppo giù di corda per intrattenere
qualsivoglia relazione . Sto solo .
Ho bisogno e voglia di stare solo a
scrivere,
canticchiare i miei motivi di testa e disperarmi ... .
A 27 anni
sentivo in modo spietato che avrei dovuto
combinare qualcosa nella vita .. Fare come tutti gli
altri, alzarsi presto la mattina, avere una casa,
un'attività sicura, regolarizzarsi .
Dolorose esperienze mi avevano fatto precipitare in un abbandono ..
dovevo ricominciare a scrivere
. .
Imparai a mie spese che
niente viene bene al primo colpo soprattutto quando si hanno vent’anni e non si
è certo geniacci. Bisogna riscrivere, analizzare, rifare, per arrivare a qualche
risultato, soprattutto se si vogliono raggiungere l’immediatezza e la
freschezza, qualità faticosissime e per niente spontanee. . È un Natale stupendo . Una di quelle cose che si scrivono sui temi a scuola: la neve fuori delle finestre della baita, il panettone, i dolcetti, le bibite e anche lo spumante, benché siamo tutti minorenni e i nostri ci abbiano proibito di bere alcolici . ... Zigzagando lenti dai monti scendono a valle i maestri di sci, reggendo le torce: a me sembrano tante perle di fuoco strette attorno al collo del mio amore . È Natale, e tutti sono felici . -pvt - opere: romanzi - teatro - racconti . Credo che ognuno allevato o cresciuto in una religione abbia una propria religiosità . Io ho sempre cercato non tanto di fare un discorso sulla fede cattolica ma di esprimere quello che è la mia religiosità, indubbiamente all’interno del cristianesimo che deve trovare o che cerca o che mette in discussione, soprattutto nel confronto con altri autori, le sue posizioni. -pvt . Alle volte, mi sento veramente di benedirla, questa provincia emiliana . C'è comunque una sorta di attaccamento buio alla propria terra e poi ci sono le nebbie che rendono le vie e le piazze della città quinte metafisiche di un palcoscenico in cui si recita il copione tipico di ogni provincia : quello dell'attesa e del sogno . -pvt fb/pvt_giro in provincia . A Londra per uno shopping ? A Madrid per una processione ? A Parigi per il coiffeur ? A Berlino per una birra ? Ad Amburgo per un giro in bicicletta ? Non saprei . -pvt lafinesoltanto.wordpress.com - fb/pvt .
Scrivere
non costa nulla - ripeteva Tondelli ai
suoi giovani lettori e scrittori - vivere, al
contrario, costa moltissimo, a patto che se ne abbia il coraggio.
PERCHE SCRIVI ? SCRIVO PERCHE HO LETTO ! fb/pvt
*
- Non si vuole proprio credere
che i ragazzi italiani di oggi non abbiano nulla da dire; che siano
abissalmente separati dai loro coetanei di ogni altra generazione precedente;
che produrranno soltanto graffitini e decorini,
sculturine di capelli e musichette da Tempo delle mele .
C’è in ballo anche la grande responsabilità degli
organi di informazione e dell’estabilishment culturale, perché
se tutti noi offriamo ai giovani soltanto schifezze, che cosa
mai potremo chiedere in cambio ?
LA SOLITUDINE E QUESTA - FILM - 2023 Si è fatto carta assorbente del suo tempo in presa diretta, ha abbracciato la cultura della notte e l’interdisciplinarietà tra le varie forme artistiche, cinema, musica, teatro, moda, fumetto etc, tutti elementi che hanno caratterizzato il suo linguaggio ma che hanno anche fortemente condizionato quello dei narratori nati dopo di lui .
così dice di Tondelli il
regista Andrea Adriatico .
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la sua olivetti esposta presso biblioteca tondelli - palazzo dei principi - correggio fb/pvt .
14 settembre - auguri vichy
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