pier vittorio tondelli

- vicky -

'PIERVITTORIO'  come amava farsi chiamare

 

spolmonare   pensierare   scrociare   infartare   

dopo due righe il lettore deve essere schiavizzato  <

 

 

pagina 1 - 2

 

 

Quello che voglio da un romanzo o da un libro è che mi dia qualcosa che io non so -  che mi comunichi uno scarto nella mia visione delle cose e del mondo -  che apra una breccia nella mia coscienza.   Così imparo mi arricchisco.    Ho sempre bisogno di nuovi libri e di nuovi romanzi.    Ho profondamente bisogno di una continua ri_testualizzazione del mondo.    Perché il mondo così com’è non va bene.    Occorre un cambiamento.     E bisogna crederlo possibile.     Un libro    un buon libro    non cambia il mondo    però cambia il suo modo di parlare.     E forse anche il modo di sentirlo.

 

 

Ogni persona è costretta a crearsi una finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia, chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso .    Ma sono tutte illusioni. Io ho la mia. Non posso fare a meno di crederci  .
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e se racconto tutto ciò, di come erano folli e belli quegli anni della mia giovinezza, lo faccio affinché poi tutto taccia,  perché non posso nascondere  che ci siamo scannati con le nostre mani, che si è rovinata nel corso degli anni quella che credevamo fosse l’unica possibile storia, la nostra .

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Ogni lettore non sa mai fino in fondo quali siano le ragioni della propria passione per la lettura, Riconoscerle è importante .   Significa comprendere che solo quelle parole, quelle frasi, quelle pagine ci comunicano  'qualcosa'   che prima non sapevamo e ci aiutano a riconoscere in noi il bisogno di bellezza, di verità o di divertimento .
pvt - una conferenza emiliana - 1989 - tondelli.comune.correggio.re.it

 

 

 

Ciò che fa di un libro un'opera viva e dei lettori i veri interlocutori dell'autore

è lo spazio emozionale - l'unico in cui un testo può riuscire a sopravvivere ...
fb/pvt -19.11.2022

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Il tributo più vero che un uomo possa dare ad un suo simile :  

il ringraziamento per avergli fatto toccare la poesia

pvt

 


BIO - Correggio 14 settembre 1955 – Reggio nell'Emilia 16 dicembre 1991

Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio di Reggio Emilia nel 1955.

Nel 1980, con Altri libertini (Feltrinelli), un libro di grande succe sso europeo, inizia la sua fortunata stagione letteraria. Nel 1982 pubblica sempre per Feltrinelli, il ROMANZo Pao Pao, cui segue nel 1985 Rimini, presso Bompiani. Nel 1986 esce Biglietti agli amici, mentre cura per le Edizioni Transeuropa di Ancona i volumi antologici del "Progetto Under 25", segnando una tappa storica per la giovane narrativa italiana. Da Bompiani escono successivamente IL ROMANZo Camere Separate (1989) e la raccolta di saggi e articoli Un week-end postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta. In questi stessi anni fonda e dirige la rivista "Panta".

Tondelli muore di Aids nel 1991 ...

A prima vista l'opera di Pier Vittorio Tondelli si prospetta come un esempio convincente di un tipo di narrativa postnazionale: i protagonisti giovanili dei suoi ROMANZI e racconti si muovono con relativa facilità sulla mappa dell'Europa, e viene dato particolare risalto alle differenze regionali ed infranazionali piuttosto che a quelle nazionali. Alla luce delle osservazioni appena formulate sui rapporti tra narratività e nazione sembra opportuno affrontare la questione del carattere postnazionale dell'opera tondelliana dal punto di vista delle sue condizioni enunciative, e porre la domanda se e in quali modi si commisura al contenuto geografico dei suoi  ROMANZI    una specifica narratività postnazionale.
comune.bologna.it -
italica.rai.it  -  http://win.girodivite.it/tondelli.htm   -  https://casicritici.com/tondelli-suo-malgrado

Parallelamente agli studi, intraprese la collaborazione a diverse iniziative culturali, tra cui una radio libera e una cooperativa teatrale. A questo periodo risale, infatti, la riduzione per il teatro del romanzo Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry da lui scritta e portata in palcoscenico,   con l'aiuto di amici e compagni di scuola. Dopo aver terminato gli studi superiori, Tondelli si iscrisse al corso di laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo presso l'Università di Bologna, dove insegnavano personalità come Umberto Eco e Gianni Celati.
Il 26 febbraio 1980 si laureò con votazione 110/110 e lode, discutendo una tesi in Estetica (relatore Paolo Bagni), intitolata Letteratura epistolare come problema di teoria del romanzo. Nell'aprile del 1981 partì per il servizio militare : svolse il CAR a Orvieto e venne poi trasferito a Roma alla Caserma "Macao" del Castro Pretorio . Nell'aprile 1982 si iscrisse all'Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti, rimanendovi iscritto sino alla morte .

https://it.wikipedia.org/Pier_Vittorio_Tondelli   -   .illibraio.it/saggio-su-tondelli   -   raicultura.it/Tondelli-scrittore-totale   -   sololibri.net/pier-vittorio-tondelli-vita-opere    -    facebook.com/enosangelopier/about  - antonio spadaro su opere ricerche vita di PVT : amazon.it/VTondelli-lattesa-Antonio-Spadaro
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Pier Vittorio Tondelli

1955  -  Nasce a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, il 14 settembre.
1967 - A dodici anni incomincia a frequentare la biblioteca comunale, dove sviluppa la passione della lettura. Legge, tra gli altri, Salgari, Verne, Stevenson, Molnàr.
1969-1974  -  Frequenta il liceo classico a Correggio e partecipa alle attività oratoriane della sua parrocchia.
1975-1978  -  Si iscrive al Dams di Bologna, dove frequenta i corsi di Umberto Eco e Gianni Celati, partecipando alla "contestazione" del ’77.
1980  -  A gennaio esce da Feltrinelli Altri libertini, che ottiene subito l’attenzione di critica e pubblico. A venti giorni dall’uscita in libreria, quando già è pronta la terza edizione, il libro viene sequestrato dall’autorità giudiziaria per oscenità e vilipendio della religione. Ad aprile Tondelli parte per il servizio militare (sarà prima a Orvieto e poi a Roma).
1981  -  Nel processo celebrato a Mondovì (Cuneo), Tondelli e il suo editore vengono assolti con formula piena.
1982  -  A giugno esce da Feltrinelli il secondo romanzo, Pao Pao.
1984  -  Lavora al testo della commedia Dinner Party. Vive a Bologna ma è spesso a Firenze.
1985  -  Esce Rimini, presso Bompiani, che sarà d’ora in poi il suo nuovo editore. Prende avvio il "Progetto Under 25", che si svilupperà negli anni a seguire.
1986 - Si trasferisce a Milano. A maggio esce il primo volume del "Progetto Under 25", con il titolo Giovani Blues. Per il piccolo editore bolognese Baskerville esce il "libro privato" Biglietti agli Amici.
1987  -  A dicembre viene pubblicato il secondo volume del "Progetto Under 25", Belli & perversi.
1989  -  In primavera Bompiani pubblica Camere separate. Tondelli lavora a Un weekend postmoderno.
1990 - Esce in autunno da Bompiani il primo volume del progetto: Un weekend postmoderno.   Cronache dagli anni Ottanta. A novembre esce il terzo e ultimo volume del "Progetto Under 25", Papergang (l’editore è Transeuropa, come per gli altri due).
1991 - Ad aprile si trasferisce a Bologna. Alla fine dell’estate viene ricoverato presso l’ospedale di Reggio Emilia, dove affronta cristianamente la malattia (Aids). Muore il 16 dicembre. Viene sepolto nel piccolo cimitero di Canolo, una frazione di Correggio.

facebook.com/Pier-Vittorio-Tondelli   -   progetto under25   https://tondelli.comune.correggio.re.it  -  www.iltimoniere.it/frammenti-damore
https://open.spotify.com/playlist
- ascoltare tondelli - fb/centro documentazione pvt - 2021

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Nella primavera del 1988, Pier Vittorio Tondelli inaugura insieme alla Mondadori la collana Mouse to mouse ... La collana si ferma alla pubblicazione di due soli romanzi ...     ' Il mio obiettivo era quello di fare due o tre testi l'anno .   É stata un'esperienza che non ha potuto continuare per le note vicende del passaggio di proprietà della Mondadori ... '. -pvt
fb/pvt - 19.10.2020

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La biblioteca personale di Pier Vittorio Tondelli donata al Comune di Correggio -  15.11.2018

comune.correggio.re.it

paroleinfuga.it

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Così ritorno al punto di partenza .

Questo viaggio letterario ricco di vissuti, di esperienze, di ricordi, di volti, di amici, finisce, inevitabilmente, là dove è cominciato  :   in terra d'Emilia .     E' occorso tempo per capire, dentro di me, che pur essendo figlio di una più vasta cultura occidentale, pr essendo un inguaribile estimatore di musica pop e rock, pur essendo un consumatore di cinema americano e di letteratura della beat generation, sono anche profondamente emiliano .    E, in questo senso, legato alle mie origini in quel modo tutto particolare, generoso forse, esuberante e ansiosamente malinconico che hanno i personaggi della mia terra  .
da panta - mondadoristore

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Mi sono stancato di una città così austera, così respingente come Milano ... C'è questa nostalgia di Bologna, anche se cambiata, il bisogno di ritrovare gli amici, chissà forse le radici ... credo che tornerò a vivere lì ...
PVT qualche mese prima della morte
fb/pvt - 20.9.2019

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alle volte

mi sento veramente di benedirla

questa provincia emiliana

fb/pvt

 

 

DINNER PARTY - 1984
Nei primi mesi dell'anno scrive la prima stesura del testo teatrale Dinner Party, nella casa di via Fondazza a Bologna.
È una storia di trentenni, di una generazione a cui è difficile affibbiare delle etichette, un dramma un po' violento e un po' sofisticato. L'ho finita una settimana fa. Ci dovrò lavorare ancora un mese, ma sono soddisfatto. La commedia era un genere ancora inesplorato per me, e mi entusiasma. Conto di metterla in scena a Firenze la prossima stagione.
Ero bloccato su un nuovo romanzo -
Rimini - non riuscivo ad andare avanti, a trovare il finale giusto. Stranamente la liberazione è venuta pensando al teatro. Dinner party l'ho scritta di getto.       Due settimane di lavoro giorno e notte. Il plot era quello di un mio vecchio racconto, che doveva diventare un romanzo e invece s'è trasformato in una commedia originale, serrata ...
fb/pvt - 2014

Le persone non dovrebbero amarsi. Mai. Attacca il tuo cuore a una povera bestia a un paesaggio, a un albero, a uno scoglio .     Attaccalo a un libro, a un quadro .    Ma non inchiodarlo addosso a un'altra persona  .

dinner party

 

 

 

LA LETTERATURA OMOSESSUALE E MORTA
La narrativa e la poesia dei gay forse non sono finite con la scomparsa di Mishima, Genet, Pasolini e Tondelli.
Un buon esempio di come funzionino queste etichette, e di come si siano moltiplicate, è rappresentato da Pier Vittorio Tondelli ... Come spesso succede, allo scandalo seguì il successo. E, come spesso succede in base alla logica identitaria maturata nel corso degli anni Settanta, al successo seguì l'etichettamento. Per prima arrivò l'etichetta di scrittore giovane - probabilmente una delle più azzeccate (Tondelli scrittore generazionale, scrittore del ripiegamento nel "gruppo" dopo la stagione degli anni Settanta), ma anche quella che più ha condizionato la sua carriera successiva. Seguirono l'etichetta di scrittore gay (cui Tondelli era non poco riluttante) e quella di scrittore cattolico (curiosamente, il canone cattolico italiano degli ultimi decenni punta molto sugli omosessuali: va ricordato anche Giovanni Testori), per finire con un recentissimo e un po' inverosimile tentativo di outing postumo e inverso (l'"outing" è la rivelazione forzata dell'omosessualità di un personaggio famoso): la riesumazione delle lettere di Tondelli a Federica Gazzotti, fidanzata degli anni di liceo e poi amica della vita. Lasciando da parte le due imperiture tradizioni di "rettificare" la sessualità e il senso religioso dei personaggi famosi, sembra che negli ultimi decenni la logica delle etichette sia diventata sempre più ineludibile: un gay può essere solo uno "scrittore gay", un giovane uno "scrittore giovane"  - e in fondo anche un cattolico ha difficoltà ad essere qualcosa di più di uno "scrittore cattolico".
piero zanotti - gaynews.it


PAO PAO - 1982

avrei come un pezzente vomitato giù dall’argine e avrei detto non mi piace come vanno le storie della gente, nemmeno la mia, è come se tutto fosse troppo piccolo e racchiuso quando invece sento il mio cervello partire e volare e alzarsi mio dio fin verso quell’oltre che non posso dire -  non so - ma che ci sto a fare qui dove il Tempo m’insegue e mi bracca e non sono più io sempre diverso da un attimo all’altro e mi dimentico  -  mi dimentico le cose che cambiano   i muri    i cieli che s’illuminano   qual è la nostra vera storia ? 

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Il treno dondola dentro alla notte, la carrozza è zeppa,      mi stendo in terra a fumare, tiro una canna con del nero ottimissimo che hanno regalato gliamici del borgo qualche sera prima,     non ho fatto nessuna festa d'addio,      non mi piacciono gli addii, ho imparato a scantonarli; non esiste nulla di definitivo figuriamoci gli addii e i fazzoletti e le strizzate di mano.     Volevo imparare a non soffrire per la sua assenza; lasciavo vagare nella mia testa i pensieri di cuore come leggere condensazioni di umori, li spingevo e li soffiavo dentro di me, li lasciavo girare e circolare, permettevo loro di espandersi ed estinguersi.     Non offrivo resistenze, non li volevo trattenere, non mi volevo arrestare in loro.     Stavo cercando di non soffrire.    Solo così potevo evitare una tempesta .

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Solo io sarò la ragione del mio male, non permetterò a nessuno né ad alcuna situazione di infilarsi lì, nel godimento della mia dannazione e della mia storia distrutta poichè anch’io sono stato un ragazzo ed ho sognato e mi sembra ormai di aver perduto tutto :   tutto, meno la possibilità di eliminarmi senza alcun boia .
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Ho sempre amato le discese a valle, mi rappacificano, mi distendono .     Non sono più uno stambecco che ama inerpicarsi, salire sempre più in alto, svettare .    Preferisco il soffice down dei sentieri che riportano a casa   .

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Ma le occasioni della vita stupiscono mai abbastanza nella loro insensata frammentarietà che poi un bel giorno miracolosamente si salda in una sottile e delicata vibrazione che riaccorda e riannoda e uniforma il tono di diversi percorsi e allora , nonostante i dolori e le precarietà dei nostri anni giovanili la vita sembra rivelarsi come una misteriosa frequenza che schiude il senso e fa capire; e allora in quell’attimo abbagliante tutto pare ricomporsi nella gioia di sentirsi finalmente presenti agli occhi della propria storia, la pazzesca consapevolezza di trarre a sé tutti i fili intrigati e sparsi del proprio passato come sta accadendo a me, ora, nella luce calda di questa città in cui ogni giorno, miracolosamente, incontro qualche personaggio di questa storia .

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Ma in fondo fa bene pensare che nonostante tutto il dolore, l’esasperazione, la frustrazione della nostra esperienza, nonostante la sofferenza e le bastonate e la precarietà di questi anni,   nonostante tutto questo,   la vita si rivela ogni tanto come una sottile e delicata vibrazione che raccorda e uniforma il tono di diverse esperienze e diverse storie .
In fondo fa bene pensare che alla base dei nostri percorsi scorre una delicata armonia che ci fa incontrare e che va semplicemente rispettata anche se dura un attimo .
Le occasioni della vita sono infinite e le loro armonie si schiudono ogni tanto a dar sollievo a questo nostro pauroso vagare per sentieri che non conosciamo .

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Sarà in quella notte che deciderò di non aprire più parentesi nella mia vita senza la certezza di poterle chiudere, di non spingere più con le droghe il mio cervello in un tempo vuoto dal quale non si torna indietro se non con una sola ineliminabile certezza che io non sei tu, non lo sei mai stato   .  

fb/pvt
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Però ora so che c'è qualcosa che vibra anche dentro di me e che riannoda il senso mio con quello circostante .    Non so dire precisamente di cosa si tratti ma è qualcosa che non mi separa  e  soprattutto  che non mi divide .     ecco, questo è veero  .

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...   ma non so se il mio destino sarà rifiorire e trapiantarmi come sempre su altre storie ed altri incroci e di là di nuovo ripartire e splendere e mischiarmi e intrecciarmi oppure seccarmi e morire e dio mio finire e non conoscere più quelle riproduzioni e quei riciclaggi di me che mi facevano star bene e dirmi son contento, in fondo basta che abbia qualcuno da amare, basta un territorio di diffusione di affetto e sarò sempre salvo .
pag 95

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Ma noi non siamo macchine e l'unico modo per non soffrire dell'amore è lasciare che le storie ti sfiorino, ti accarezzino, ti penetrino quel minimo che è possibile. Non puoi voler di più.    È impossibile voler di più.   Devi lasciarti solamente sfiorare dal tuo amore, se fai tanto di alimentarlo bruci, come stai bruciando ora.

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L'amore è come un dono degli dei che si muove sulle ali del vento sempre inafferrabile e sempre inseguito -  l'amore non è mai là dove lo cerchiamo e vola via da dove lo crediamo .   Proprio per questo dell'amore e degli dei dobbiamo imparare a fare senza  .

-pvt

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Basta una sola menzogna perché il dubbio travolga tutta una vita

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La sigla PAO, che sta per Picchetto Armato Ordinario, evoca l’esperienza della caserma, punto di partenza di un romanzo in cui Tondelli narra le storie amorose e comicamente poco marziali che travolgono una compagnia di giovani durante l’anno di servizio militare. Al grigiore dell’apparato burocratico e militare questi giovani oppongono una vitalità a volte sfrenata, tra infrazioni ai codici disciplinari e una più o meno larvata resistenza alla sottomissione: nelle loro tane (docce, sgabuzzini, scantinati...) e durante le ore di libera uscita (in discoteca, negli ozi a Villa Borghese, nelle gite a Ostia...) danno facilmente sfogo alle voglie e ai discorsi, che l’autore segue con sguardo divertito e complice. Pao Pao è un testo polifonico dalle molte sorprese, che da una parte narra i mille sotterfugi e umori coi quali i giovani affrontano il rito di passaggio della caserma, e dall’altra riscopre quell’antica arte di sopravvivere che il Bel Paese incessantemente tramanda adeguandola a ogni situazione.
feltrinellieditore.it

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L'unica intenzione comune ai miei tre libri è quella di produrre un testo che abbia un andamento interno ritmico, analogo a certi ritmi musicali scelti di volta in volta .     Rimini è proprio la prima sinfonia,   in cui ci sono gli   'adagi',   i 'lenti',     i 'prestissimo',    e c'è il finale rossiniano .    Proviamo a vedere Rimini dal punto di vista di una partitura   Rimini è una grossa partitura, così come Pao Pao è una ballata di dodici mesi, una toccata e fuga .  Molto probabilmente il mio prossimo libro, tra due o tre anni, sarà un affresco della vita contemporanea di una certa mondanità, scritto secco come un pezzo di jazz .    pvt
fb/pvt - 2022

books.google.it

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pvt e la musica    :     SERATA IN SUO ONORE CON ESECUZIONE DAL VIVO DI BRANI INEDITI -  genova 2022

fb/pvt - interno4 e book pride

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 ... I poeti ufficiali si nascondono dietro le loro scrivanie e i loro libri .    Mescolano e affinano parole e rime .     Si applaudono fra loro e si complimentano, premiandosi a vicenda per le venti copie vendute .     Hai la sensazione che oltre la capacità combinatoria, oltre la perfezione formale non esista un’anima .      Nei poeti rock, più o meno maledetti che siano, questa anima è eccentricamente viva e pulsante ...  pvt
poesia e rock

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BIBLIO

- Altri libertini  - 1980
- Pao Pao - 1982
- Rimini - 1985
- Biglietti agli amici - 1987 - 1997
- Camere separate - 1989
- Un weekend postmoderno: cronache dagli anni '80  - 1990
- L'abbandono: racconti dagli anni '80 - 1993

unilibro.it
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- VIAGGIATORE SOLITARIO

postumo 2021 -   INTERVISTE E CONVERSAZIONI  1980 - 1991 -

Il titolo del romanzo  un caro omaggio a    On the road di Kerouac     :    lo scrittore emiliano,   autore di racconti e romanzi,  scabrosi e turbolenti, come Altri libertini,   che gli è costato un sequestro per turpiloquio e poi assolto,    un libro rivolto ai giovani degli anni sessanta,  gli anni del sesso,   rock'n’roll   e dell’ omosessualità .   Parla ai giovani, il neolaureato al DAMS di Bologna, entra nelle loro vite e li fa protagonisti di una vita spericolata con un linguaggio hard ...

www.24emilia.com/pv-tondelli-interviste-e-conversazioni  -  fulvio panzeri

emilia pietropaolo - www.900letterario.it/viaggiatore-solitario

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Sono anni ormai che viaggio solo. Conosco l’infinita pena del viaggiatore solitario che in un qualunque scompartimento di un treno deve chiamare il controllore per andare alla toilette e non lasciare i bagagli incustoditi;     conosco la seccatura un po’ umiliante del dover pranzare da solo in un ristorante sotto gli occhi irritati di squallide coppiette, che, in fila, ti guardano come se fosse un loro dovere avere il tuo tavolo, di cui sei soltanto uno sfigato usurpatore  …  

Ma io conosco anche l’immensa completezza di questa mia solitudine, le orecchie attente, gli occhi sempre presenti, la concentrazione, le illuminazioni interiori quando non hai nessuno all’infuori di te da mettere al corrente di una scoperta, e allora, seduto su una pietra di una qualsiasi isola greca, chiedendoti perché quel sole debba essere così forte e quel mare così azzuro e la terra così nera, ti guardi dentro, e dentro puoi rivedere i soli, le mareggiate, le burrasche e gli approdi della tua vita. Fin quando avrò fiato in gola e forza nelle gambe, e le mie braccia riusciranno a trascinare un sacco, difenderò questo mio diritto di essere solo  - uno come tanti -   nella mia completezza  .

racconti - viaggiatore solitario
fb/pvt

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BIGLIETTI AGLI AMICI

Biglietti agli amici escono la prima volta in 24 copie, consegnate da Pier Vittorio Tondelli ai destinatari dei singoli testi il giorno di Natale 1986. In seguito l'editore "underground" Baskerville pubblica un centinaio di copie che arrivano in libreria autografate dallo scrittore: i nomi per esteso degli amici vengono sostituiti dalle sole iniziali. Il libro non verra' piu' ristampato.

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SCRIVERE   -    Con Biglietti agli amici ho riscoperto il significato che può avere per un autore la pubblicazione, l'aprirsi, il comunicare .   Non so come sia avvenuto questo .    Ci sto pensando anche perché ho scadenze da rispettare con il mio editore ma, in questo momento, non ho nessuna voglia di scrivere e di darmi .   Uno scrittore è sempre conteso, credo, fra questo buttarsi fuori, scarnificarsi in pubblico e il bisogno di scappare, tornare nel silenzio  ...  pvt

tondelli.comune.correggio.re.it

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Si tratta di un libro molto intimo, quasi un breviario e non ho voluto che questo testo finisse in mano ai critici e ai giornali .    Ho riscoperto con questo libro il significato che può avere per un Autore,  la pubblicazione,  l'aprirsi,  il comunicare  .
1986  -  biglietti agli amici . fb/pvt 2021

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Ottava ora del giorno. Biglietto numero 20
E.R.

Ma io volevo baci larghi come oceani in cui perdermi e affogare, volevo baci grandi e baci lenti come un respiro cosmico, volevo bagni di baci in cui rilassarmi e finalmente imparare i suoi movimenti d’ amore.
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CRISI DI INABISSAMENTO : ABBANDONO E RITO DI PASSAGGIO ...

 ... A Milano crolli nervosi,   intensità emotive ed eccitazioni febbrili si sono succedute e rivoltate con inedita repentinità; e dov’erano trionfi e vittorie, un attimo dopo esistevano solo rovine e macerie, come peraltro dieci minuti avanti  …   

Ma io vivevo solamente negli spazi delle mie emozioni d’amore   e dove più stavo male e più le intimità erano stravolte dalla passione   e i miei pensieri dal sentimento,    e dove i miei equilibri più infranti e le mie sicurezze turbate, più mi sentivo di esserci .    Cercavo solamente grandi burrasche emotive .    Questo per me era l’unico modo di amare  .
archiviostorico.corriere.it - poetarumsilva.com

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Ottava ora della notte.  Biglietto numero 8

Fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle, l’amore è niente di più, sei tu che confondi l’amore con la vita .

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Seconda ora del giorno. Biglietto numero 14
M.M.
In quel dicembre a Berlino, nella sua casa di Koepenickerstrasse io volevo tutto. Ma era tutto, o solo qualcosa, o forse niente ?     Io volevo tutto e mi sono sempre dovuto accontentare di qualcosa.

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Settima ora della notte. Biglietto numero 7
A.P.
102. La Benda
Quando era un giovane che si esercitava nell’arte del taglio e cucito, Si Ster andò a trovare il Grande Maestro Yoshij per chiedergli il segreto della sua raffinatezza elogiata in tutto l’Impero. Con grande stupore lo vide vestito di una sola, lunga, benda bianca.
'Perché meravigliarsi ?' disse allora Yoshij. 'La Trasandatezza è una condizione dello Spirito. Il suo massimo grado consiste nel Sublime Trasandato il cui raggiungimento però necessita di una costante pratica di vita e di esercizio assiduo. Il Sublime Trasandato diventa allora l’agio delle cose.'
Uscendo dal tempio Si Ster vide una lumaca e fu illuminato.

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QUINTA ORA DEL GIORNO
Poi al mattino io che non riuscivo a dormire e nemmeno il giorno dopo giovedì , e nemmeno oggi , venerdì .   Mi sono alzato alle sei di sera per fare un paio di biglietti per il teatro , ma sarei rimasto a letto a sonnecchiare e leggere ancora per molto .    Poi ti scrivo e ti dico che sto partendo perché non gliela faccio più in tutto questo disastrato squagliamento  che sono queste giornate di febbraio,  che non ho speranze,  che torneranno presto,  però adesso niente .    Quando riceverai tutto ciò sarò a Vienna .
Alessandro mi dice : ' Non puoi continuare ad andare via quando stai male,  sopratutto quando i periodi fra una botta e l'altra  sono sempre più brevi ' .
Io dico : ' Se avessi lira di certo non vivrei qui .  Non mi piace affezionarmi alle persone e alle cose e alle stanze , ci rimetto sempre troppo .'

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Ottava ora della Notte
M.S.    -    Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quest’abbraccio e non chiedere altro perché la sua vita è solo sua e per quanto tu voglia, per quanto ti faccia impazzire non gliela cambierai in tuo favore. Fidarsi del suo abbraccio, della sua pelle contro la tua, questo ti deve essere sufficiente, lo vedrai andare via tante altre volte e poi una volta sarà l’ultima, ma tu dici, stasera, adesso, non è già l’ultima volta? Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quando ti cerca in mezzo alla folla, fidarsi del suo addio, avere più fiducia nel tuo amore che non gli cambierà la vita, ma che non dannerà la tua perché se tu lo ami, e se soffri e se vai fuori di testa questi sono problemi solo tuoi; fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle, l’amore è niente di più, sei tu che confondi l’amore con la vita.

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Abbiamo, mia cara, grandi similitudini che ci attaccano l'uno all'altra .    Forse grandi nevrosi, grandi richieste da fare al mondo, a chi amiamo, a chi vogliamo bene .    Abbiamo un'infinita' di desideri, di voglie, di slanci, di entusiasmi .     Abbiamo una sofferenza in comune che e' quella per cui ne' tu ne' io amiamo la vita e la guardiamo come una cosa estranea ai nostri percorsi e che non ci interessa piu' di tanto; benche' questa stessa dolorosa sensibilita' sia, paradossalmente, la radice di un nostro tutto particolare attaccamento al mondo .     Pochi mesi fa qualcuno ebbe modo di infilarmi con un paio di battute :   "Non si gioca con l'infinito" e "Devi solo desiderare chi sei". Piu' tardi mi saluto' con un forte abbraccio paterno :   "Pensa a quello che ti ho detto .    Pensaci semplicemente .    Solo a quello che ti ho detto .    Ne' piu' ne' meno" .   Ora tocca a me abbracciarti in quel modo  .

Questo e' l'ultimo biglietto che scrivo .
fb/pvt - biglietti agli amici - 1984 -  https://youtu.be/0uQmM-9KzFA  - legge daria bignardi

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professionalizzante - artigianale - militante

Tre tipologie di scuola di scrittura caratterizzano la via italiana all'insegnamento del creative writing   

di Stas' Gawronski  

Le iniziative volte alla pratica e all'apprendimento della scrittura creativa continuano a diffondersi a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale e incontrano un numero sempre maggiore di persone desiderose di vivere, anche solo per poco tempo, la dimensione dell'aspirante scrittore. A vent'anni dalle esperienze che hanno segnato l'avvio della stagione italiana del creative writing, in particolare il laboratorio "under 25" di Pier Vittorio Tondelli e il corso avviato nel 1984 al Teatro Verdi di Milano da Raffaele Crovi (poi ripreso da Giuseppe Pontiggia e Laura Lepri), l'insegnamento della scrittura creativa è diventato, al di là dello scetticismo di molti, una realtà con cui anche scuole e università hanno cominciato a fare i conti. 

railibro.rai.it    

immaginaria.net    

sssub.unibo.it   

http://rcslibri.corriere.it/bompiani/pantaeditoria/home.htm      

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dal 1947 Premio Riccione per il Teatro 

SEZIONE PREMIO RICCIONE PIER VITTORIO TONDELLI
Per sostenere la creatività giovanile, il concorso assegna il Premio Riccione 'Pier Vittorio Tondelli' -  riconoscimento speciale destinato agli autori  'under-30' .

istituito nel 1993, dopo alcune edizioni sperimentali il riconoscimento si è consolidato dal 1999, ricoprendo un ruolo decisivo nell’affermazione di nuovi e brillanti drammaturghi   .

IL TEATRO DEL MARE DI RICCIONE E INTITOLATO A PVT .

teatro.org      

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GLI ANNI OTTANTA
per me gli anni ottanta finirono lì, nel 1983, durante quel fine settimana dove, sotto l’apparenza di una fiesta mobile di ragazzi allegri, e anche scatenati, si rivelarono la follia dei rapporti, l’eccesso di certi riti e anche la paura. Dopo fu solamente il momento dell’osservazione e della riflessione, del lavoro sul materiale più o meno autobiografico .

roberto santoro - loccidentale.it

TONDELLI E GLI ANNI OTTANTA

Tondelli radica la sua ricerca letteraria in una domanda che si pone alla stazione di Bologna, verso la fine degli anni Ottanta: “chi sta viaggiando in questo momento?”. E ogni sua opera letteraria cerca di formulare risposte a questo interrogativo profondo, in una ricerca di appartenenza alla realtà che spesso lo scrittore si ritrova a vivere come in una sorta di estraniazione. A questa domanda fondamentale risponde attraverso il suo lungo viaggio tra le mode e la “fauna” artistica e musicale degli anni Ottanta. La sua posizione all’interno di questo viaggio è precisa: lui non è un semplice osservatore esterno, ma una persona che ha bisogno di “un accumulo di esperienze” per sentire “il sound della realtà”.
comune di scandicci - met.provincia.fi.it

su vasco rossi

In anni in cui tutto stava andando verso la normalizzazione, il carrierismo, il perbenismo, Vasco, con la sua faccia da contadino, la sua andatura da montanaro, la sua voce sguaiata da fumatore, il suo sguardo sempre un po' perso, diventava l'idolo di una diversità, di un farsi i fatti propri, di un non volersi irreggimentare che trovarono pronta e osannante una moltitudine di ragazzini.

aldo grasso - corriere.it - 2012

Un autobus si arresta davanti alla pensilina .     È quasi vuoto .      Mi va l’idea di farmi un giro solitario per Berlino …  'Buon Natale' mi dice il conducente …  e mi invita a una festa  …   D’improvviso non mi sento più in guerra  .     E so che questo sentimento non ha a che vedere con il Natale …
ragazzi a natale

 

 

 

l'abbandono

Forse si amano proprio da quel tremendo momento in cui hanno sentito l'impossibilità del loro amore.

Si amano ora perché si sono già lasciati.

pier a gennaio

Come uno scolaro diligente, sto dando il meglio di me in questi lavori a ridosso della scrittura .    Ma c'è questa consapevolezza, che per quanto mi impegni o mi adoperi, tutto sarà inutile :   che il buon risultato di un film, per esempio, non dipenderà da me, così come la messa in scena di un testo teatrale e anche un libro in cui figurerò come responsabile assoluto .    Nello stesso tempo, questa consapevolezza mi rende, in certi momenti, euforico .   Veramente libero  .    È un sentimento che ha a che fare con le stagioni, le piante, la morte, la vita  . ' Fare tutto il possibile, sapendo che sarà inutile ' .

pier a gennaio

Molto spesso non siamo affatto noi a scegliere le nostre letture,   i nostri dischi o i nostri amori,   ma sono gli accadimenti stessi che vengono a noi in un particolare momento e quello sarà l’attimo perfetto, facilissimo e inevitabile :   sentiremo un richiamo e non potremo far altro che obbedire .

fenomenologia dell'abbandono

Non vuole cambiare, vuole semplicemente staccare e in questo modo, definire meglio,  ai suoi stessi occhi un proprio momento .   Come sempre, quando un ciclo si chiude, tutto si riannoda.     Quando è maturo il tempo, gli accordi e le armonie si rivelano talmente struggenti da metterti in  ginocchio .    Pier non ha allora altra strada che la 'contemplazione' .    Il suo passeggiare per le strade di Bologna, il suo sguardo altro non fanno che accarezzare desideranti le pietre, gli angoli, i palazzi, i giardini, come se fossero essi stessi la sostanza verbale di una preghiera, di qualcosa che è troppo forte da tenersi dentro ed esplode nel suo sguardo .

l'abbandono

La separazione è un’esperienza di morte .  Non muore solo l’altro che si allontana, ma si assiste alla propria morte nel cuore della persona amata .
fenomenologia dell'abbandono

La guerra, la vera guerra è questa: non l'odio che getta le persone l'una contro l'altra ma soltanto la distanza che separa le persone che si amano .

ragazzi a natale 

In sostanza, tutti i viaggi che si fanno sono solo la figura di quell’altro viaggio all’interno di noi stessi che inizia nel momento in cui nasciamo e finisce quando dio vorrà.         Non c’è viaggio più avvincente di quello che ognuno può fare alla scoperta di sé .
E ci sono, naturalmente, molti modi per fare questo viaggio.       Amare una persona, per esempio. Vivere insieme a lei. Essere abbandonati da quella stessa persona.      Oppure ritirarsi in un deserto e abbracciare l’esperienza mistica .       Per quelli come me, troppo amanti del mondo per abbandonarlo, troppo scorticati dall’amore per cercarne un altro, c’è una sola strada :   la scoperta della solitudine .

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Sono stanco, annoiato e depresso .    Rimango in branda a slumare il soffitto :   le mani incrociate dietro la testa, la sigaretta all’angolo della bocca .    I najoni hanno cominciato da un po’ a schiamazzare .    I cucinieri sono venuti nella camerata semideserta - i beati stanno in licenza - coi fiaschi di vino dei Castelli e qualche panettoncino rubacchiato nel magazzino viveri .    Si abbracciano e gridano e cantano, guardando le foto delle ragazze .    Di questa ciurmaglia non capisco né le parole né i gesti :   per me sono arabi .    E’ ormai mezzanotte   .     Piangerei dalla rabbia  .

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Se leggete un racconto e non sentite che qualcosa cambia dentro di voi, che avete imparato nuove nozioni, che siete riusciti attraverso il testo a ricordare e rivivere e illuminare di nuove considerazioni un episodio del vostro passato, un frammento della vostra memoria, se un libro non vi mette addosso la voglia di viaggiare o di conoscere, credo sinceramente che la cosa più onesta che possiate fare è smettere e fare qualcos'altro  .
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Si era davvero troppo ingenui per non chiedersi come mai si facessero battaglie per liberare tutto e tutti, gli analfabeti e i disperati delle favelas, il popolo cileno e quello delle borgate romane, e non ci fosse una parola, nemmeno una giaculatoria, per liberare da quell’insopportabile e devastante peso un ragazzino di sedici anni travolto interiormente dalla propria diversità  : potevano liberarsi i popoli e gli stati, si poteva proclamare la rivoluzione permanente, ma sempre purché si fosse al di là dell’oceano. Quanto a noi, nessuna liberazione interiore, nessuna rivoluzione in nome della felicità .   E il Medioevo trionfava, sotto la cintura   .
l'abbandono

racconti degli anni ottanta

Entravamo negli anni Ottanta e fra i giovani iniziò la moda delle birrerie …    Molte delle vecchie osterie che abbiamo frequentato durante gli anni Settanta, rintracciandole con puntiglio nelle campagne fuori porta, passandoci preziose informazioni all’orecchio, come se si trattasse di una caccia al tesoro, ecco, molti di questi luoghi non esistono più …

fb/pvt

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UN WEEK END POST MODERNO

Tondelli con Un weekend post moderno ha raggiunto la genialità culturale e storica degli Scritti Corsari di P.P.Pasolini.
Tondelli in merito scrisse: «Un viaggio per frammenti, reportage, illuminazioni interiori, riflessioni, descrizioni, nella provincia italiana, fra i suoi gruppi teatrali, i suoi artisti, i suoi filmaker, i videoartisti… la fauna trend che da Pordenone a Lecce, da Udine a Napoli, ha contribuito a rivestire quegli stessi anni Ottanta, vacui e superficiali in apparenza, di contenuti e sperimentazioni, al punto da proporre, come capitale morale del decennio, non più una città, ma l’intera provincia italiana».

matteo pazzi -
ilmondochecipiace.it - 2015

facebook.com/centrodidocumentazionepiervittoriotondelli/videos - tondelli parla delle immagini  di juan gatti contenute nel volume

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Avremmo bisogno, un grande bisogno, di qualcuno che insegnasse ai giovani il dissenso - pvt

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Ora che non sono più quel ragazzo che corre sulla Via Emilia,    incantato dalle mille luci della notte,    preferisco pensare a Reggio,   e viverla, naturalmente,    seguendo una direttrice opposta: quella che,  da un lato,  vede la città estendersi verso il Po e,  dall’altro,  arrampicarsi verso l’Appennino  .

fb/pvt

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Se la tenerezza è continuamente intesa come segno di debolezza   allora non potrà che aversi tensione e violenza .    Bisognerà reprimere, rimuovere,   sublimare,    finché qualcosa non arriverà a spezzarsi  .

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sono partito perché mi sentivo un essere che nascondeva dentro di sé una perdita,  una scomparsa nella quale si rispecchiava il proprio, personale, annientamento .    Volevo vivere,  essere in mezzo agli altri,  ma come attraverso un letargo invisibile .    Comunque sono partito,  di notte,  in treno,  verso il nord   .

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Gente ordinaria e gente comune, gente che batte le strade provinciali e comunali, gente che fa, gente che produce, gente sottoccupata, gente incantata, gente improduttiva, gente selvatica, gente morbida, gente ubriacona, vecchia gente senza passato, giovane gente senza avvenire, gente lontana dalla cronaca e dal pettegolezzo: gente che costituirebbe a prima vista una massa anonima ma che, se indagata con solo un poco di attenzione, risolverà molte sorprese e numerosi aneddoti: insomma, gente di cui vogliamo raccontare per rendere il doveroso tributo allo zavattiano incanto del quotidiano che da sempre ci avvince, come se ci trovassimo, insomma, in un travolgente remake neorealistico, in una metafora dell’effimero e del banale .
fb/pvt

Mentre il mare si fa grigio e si ingrossa e gli alberi perdono le foglie e gli uomini della riviera si rinchiudono in casa, anche le cabine, i battelli, le sedie a sdraio, i negozi, le serrande, gli infissi delle finestre, si schiudono in se stessi, offrendosi alla salsedine spinta dal vento, alle intemperie, alla pioggia, alla neve che le invecchierà allo stesso modo in cui invecchia i corpi degli uomini. Quello che affascina della riviera adriatica, durante i mesi invernali, è dunque la scoperta della vita segreta delle cose e degli oggetti  …  Ma quello che avvince del paesaggio adriatico fuori stagione è anche il suo presentarsi come un grande contenitore, vuoto e spoglio, in cui la fantasia può liberamente ambientare i propri sogni.
un weekend postmoderno

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Volevo vivere, essere in mezzo agli altri, ma come attraverso un letargo invisibile

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Viaggiare è un modo per ricordarsi di un tempo della propria vita, di come si era o si pensava quando si attraversava l'oceano su un mercantile o ci si imbarcava su un charter notturno fra il continente e le isole britanniche .   E' proprio attraverso il viaggio, mentale o reale che sia, interiore o avventuroso, che ogni generazione costruisce la propria memoria e, a ben guardare, anche la propria leggenda  .   

sulle strade dei propri miti

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... gli uomini della riviera si chiudono in casa

e anche le cabine, i battelli, le sedie a sdraio, i negozi, le serrande, gli infissi delle finestre

si chiudono in se stessi, offrendosi alla salsedine spinta dal vento, alla pioggia

alla neve che li invecchierà allo stesso modo in cui invecchia i corpi degli uomini
un weekend postmoderno : cronache dagli anni ottanta

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Per me fare lo scrittore ha voluto dire una scrittura che si compromettesse altamente con la contemporaneità, coi gerghi, col parlato, con lo slang giovanile, con il sottofondo del Rock e delle sue subculture  :   fare lo scrittore ha significato questo ...
fb/pvt - 2023

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poeti rock
Quello che è ancora più curioso è notare come l’immagine del poeta romantico – di colui che tragicamente vive fino in fondo, fino alla morte e alla dissoluzione, il conflitto fra arte e vita, fra ragioni dell’immaginazione e ragioni della quotidianità – sopravviva, incandescente, ormai solo nell’universo rock .      I poeti ufficiali si nascondono dietro le loro scrivanie e i loro libri. Mescolano e affinano parole e rime .     Si applaudono fra loro e si complimentano, premiandosi a vicenda per le venti copie vendute .    Hai la sensazione che oltre la capacità combinatoria, oltre la perfezione formale, non esista un’anima .     Nei poeti rock, più o meno maledetti che siano, questa anima è eccentricamente viva e pulsante    .
fb/pvt - leparoleelecose.it

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la scrittura delle occasioni autobiografiche

Il volume di studi Pier Vittorio Tondelli o la scrittura delle occasioni autobiografiche contiene saggi vari dedicati all'opera di Tondelli, e si segnala per essere il primo volume, pubblicato dopo il ventesimo anniversario dalla morte dello scrittore di "Camere separate", che offre un panorama pressoché completo sul mestiere di scrittore, sulla critica, sulla produzione giornalistica e letteraria, e propone, dunque, una nuova prospettiva sulla generazione precedente e successiva a Tondelli.

ibs - 2013

SCRITTURA DELLE OCCASIONI AUTOBIOGRAFICHE

Pubblicati gli atti di un convegno su Pier Vittorio Tondelli e presentati alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
PVT non risparmiò la censura sin dal suo esordio letterario. Ma a prendere le distanze da quella sentenza fu proprio il gesuita padre Antonio Spadaro che su “La Civiltà Cattolica” scrisse: “Anche una stagione all’inferno come quella di un Tondelli può essere ricca di significato cristiano. Una chiave del sacro in Tondelli è legata proprio all’esperienza della sua omosessualità.”
... Enzo Siciliano scrive che Pier Vittorio Tondelli si “
portava addosso una saggezza di ragazzo che si sarebbe anche potuto invidiare, se appunto quel suo sorriso chiaro nella vena azzurra del suo sguardo non avesse messo sempre in fuga qualunque sentimento che non fosse di adesione”.
... Angelo Favaro ipotizza: “
Se fosse vissuto più a lungo avrebbe scritto il capolavoro della letteratura italiana e sarebbe divenuto il nuovo Pasolini o Calvino o chissà chi altro. Si muore sempre nell’incompiutezza dei propri progetti, si muore così a un certo punto, e tutto l’incompiuto consente di vivere ancora, solo in questo modo non si finisce mai di vivere.”

leone d'ambrosio - patrialetteratura-com - 2014

Ho sempre scritto, da quando avevo sedici anni  ...   Per me il fatto di scrivere è sempre stato legato al sogno, al desiderio .    Per me la scrittura, il cinema, rappresentavano un modo di evadere, in essi potevo riconoscere il mio desiderio .    Per questo ho incominciato a scrivere .    Per riappropriarmi di quello che sentivo dentro di me   .
il mestiere di scrittore
- tondelli.comune.correggio.re.it

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Com'era al di fuori della scrittura, al di fuori di ciò che ci mostrano le sue pagine, le sue parole?
“Tutti venerano gli scrittori, coloro che fanno arte, pensano siano diversi, ma sono persone normali. Hanno difetti come tutti. Anche Tondelli li aveva, moltiplicati, triplicati”, ridono insieme. Ricordano ancora. Giuliani mi dice “Era generoso, formale con tutti, ma se eri suo amico, se ci avevi a che fare, capivi che anche lui aveva il suo bel caratterino.”   ...
ad una “un'insegnante preoccupata, dopo l'uscita di Altri Libertini, che il suo ex alunno si fosse messo sulla cattiva strada -  Tondelli le  scrive una lettera: Cara Wanda, tu non lo crederai, che lo abbia voluto o meno, ho fatto del bene e portato a molti che mi hanno scritto e cercato in tutti questi anni, la forza di cercare un riscatto umano, la volontà di essere se stessi, al di là dei giudizi della gente.”    ...

Guardo la finestra del sesto piano del suo palazzo, la sua finestra. Ha una luce accesa, c'è sua madre. Di fronte c'è un parcheggio in onore del figlio, porta il suo nome “Piazzale Pier Vittorio Tondelli”.   

Correggio, la terra di Tondelli, la terra nel mezzo tra odio e amore.
ENOS ROTA AMICO DI PIER VITTORIO

rossella assanti - infooggi.it - 2013

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https://youtu.be/wJL7fibkHmg

www.facebook.com/rai3tv/video - intervista - da pao pao 1982

 

 

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La mattina d'ottobre partivo alle sette

e mi piaceva anche alzarmi presto e incrociare in bicicletta

tutti gli operai e le donne che vanno alla campagna

con le loro sporte e i loro fazzoletti
il diario del soldato acci

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LETTERA DA   FERNANDA PIVANO <<<

Caro Pier, non è vero che non ci sei più, perchè non passa giorno che qualcuno non mi parli, mi chieda, mi ricordi qualcosa che hai fatto, che hai pensato, che hai detto e così tu mi sei sempre davanti dolcissimo, sorridente, helpful come dicono i nostri amici. ricordi della tua grazia ne ho tanti, quello di un locale fumoso zeppo di ragazzi che celebravano uno di quei libri che tu hai fatto perchè avessero la gioia di veder pubblicato il loro nome e forse avrebbero dovuto portarti più riconoscenza per la tua fiducia eil tuo desiderio di aiutarli.

Un giorno senza malinconia quando mi hai chiesto un'intervista per quel tuo libro stupendo che è stato uno dei più bei ritratti di costume di quegli annie io ti avevo detto di trovarti a mezzanotte da Emilio, un posto dove andavamo tutti dopo il cinema e tu mi avevi canzonato per mesi per questo appuntamento che ti sembrava strano e forse lo era, se a te sembrava così. O la sera così buffa che ti ho conosciuto al ristorante Libera, ero con Patrizia Runfola Le Maire, cara, carissima, amica scrittrice già illustre, ancora bellissima, troppo presto scomparsa , forse ora con te negli immensi spazi profumati dell'eterenità e stavo dicendo, che sì, tanti giovani scrittori venivano a cercarmi, ma era solo perchè speravano di farsi aiutare a pubblicare i loro libri. Mentre Patrizia mi rispondeva, il cameriere mi ha portato un biglietto che ho conservato ma non riesco a trovare se no lo regalerei a Enos.

Il Biglietto diceva: "sono seduto sul tavolo alla Sua sinistra, sono un giovane scrittore e vorrei conoscerLa, ma libri ne ho già pubblicati due". Naturalmente mi sono vergognata della mia arroganza, ho guardato a sinistra e ho visto un uomo con la barba bianca, allora ho pensato a uno scherzo e mi sono messa a ridere con Patrizia.

Ma il cameriere mi ha portato un altro biglietto che diceva: "mi sono sbagliato, sono al tavolo alla Sua destra" e infatti alla mia destra c'era lui, PierVittorio Tondelli che si era alzato ricambiando il mio sorriso ed era così alto che pareva non finisse più di alzarsi, E' cominciata così, e non c'è stata volta e le volte sono state innumerevoli, che non ci siamo divertiti a parlarci.

Tranne l'ultima, quando per caso l'ho incontrato per strada e mi aveva detto che aveva lasciato la casa di Via Abbadesse e andava a riposare dalla madre.

Non mi aveva detto perchè, l'ho saputo insieme alla notizia per la quale ora sto scrivendo questo ricordo.
Ciao Pier ti voglio bene anch'io come tutti quelli che ti hanno conosciuto...
Fernanda Pivano  -  Milano 2002

fb/pvt - 2014

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Ho poco ma c’ho
album dedicato a Pvt che aveva scritto alcuni testi di canzoni negli anni ‘80, consegnati al suo amico Freak Antoni.
ora
Frankie Magellano - nome d’arte di Matteo Morgotti - è il primo a musicarle ed eseguirle tutte insieme . per uno dei brani, Camere separate, ha scritto anche il testo a partire da frasi del ritornello scritte da Tondelli.
gazzettadireggio.gelocal.it - 2014 

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Io faccio musica con le mie parole .    Per questo le cerco .    Le cerco, ma chi ti ascolta per una parola ?    Chi è capace di vivere il suono di una parola ?    Scrivere è molto importante .    Devi sapere che sono in conto la solitudine, l’isolamento e il non essere mai soddisfatti di quello che si scrive .   
-pvt
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Nessuno mi viene a cercare e io sono troppo giù di corda per intrattenere qualsivoglia relazione  .    Sto solo  .    Ho bisogno e voglia di stare solo a scrivere, canticchiare i miei motivi di testa e disperarmi ...
academia.edu

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A 27 anni sentivo in modo spietato che avrei dovuto combinare qualcosa nella vita   ..  Fare come tutti gli altri,  alzarsi presto la mattina, avere una casa,  un'attività sicura,  regolarizzarsi  .    Dolorose esperienze mi avevano fatto precipitare in un abbandono ..   dovevo ricominciare a scrivere   .
fb/pvt

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Imparai a mie spese che niente viene bene al primo colpo soprattutto quando si hanno vent’anni e non si è certo geniacci. Bisogna riscrivere, analizzare, rifare, per arrivare a qualche risultato, soprattutto se si vogliono raggiungere l’immediatezza e la freschezza, qualità faticosissime e per niente spontanee.
introduzione primo volume progetto under 25 Giovani Blues  -  http://minerva2.reggionet.it/pvt

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È un Natale stupendo .    Una di quelle cose che si scrivono sui temi a scuola: la neve fuori delle finestre della baita, il panettone, i dolcetti, le bibite e anche lo spumante, benché siamo tutti minorenni e i nostri ci abbiano proibito di bere alcolici .    ... Zigzagando lenti dai monti scendono a valle i maestri di sci, reggendo le torce:   a me sembrano tante perle di fuoco strette attorno al collo del mio amore   .    È Natale, e tutti sono felici  .

-pvt - opere: romanzi - teatro - racconti

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Credo che ognuno allevato o cresciuto in una religione abbia una propria religiosità .   Io ho sempre cercato non tanto di fare un discorso sulla fede cattolica ma di esprimere quello che è la mia religiosità, indubbiamente all’interno del cristianesimo che deve trovare o che cerca o che mette in discussione, soprattutto nel confronto con altri autori, le sue posizioni.  

-pvt

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Alle volte,   mi sento veramente di benedirla, questa provincia emiliana  .    C'è comunque una sorta di attaccamento buio alla propria terra e poi ci sono le nebbie che rendono le vie e le piazze della città quinte metafisiche di un palcoscenico in cui si recita il copione tipico di ogni provincia :   quello dell'attesa e del sogno .   -pvt

fb/pvt_giro in provincia

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A Londra per uno shopping  ? A Madrid per una processione  ? A Parigi per il coiffeur  ? A Berlino per una birra  ? Ad Amburgo per un giro in bicicletta  ?    Non saprei  .   -pvt

lafinesoltanto.wordpress.com - fb/pvt

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Scrivere non costa nulla - ripeteva Tondelli ai suoi giovani lettori e scrittori -  vivere, al contrario, costa moltissimo, a patto che se ne abbia il coraggio.
fb/pvt

 

 PERCHE SCRIVI  ?    SCRIVO PERCHE HO LETTO  !

fb/pvt

 

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- Non si vuole proprio credere che i ragazzi italiani di oggi non abbiano nulla da dire;   che siano abissalmente separati dai loro coetanei di ogni altra generazione precedente;   che produrranno soltanto graffitini e decorini,   sculturine di capelli e musichette da Tempo delle mele  .    C’è in ballo anche la grande responsabilità degli organi di informazione e dell’estabilishment culturale,    perché se tutti noi offriamo ai giovani soltanto schifezze,    che cosa mai potremo chiedere in cambio ?
pvt 1985 - fb/pvt - 2023

 

Il tributo più vero che un uomo possa dare ad un suo simile :
il ringraziamento per avergli fatto toccare la poesia

 

riccione

facebook.com/spaziotondelli

Giornata Tondelli - dal 2000 

ItaliaPierVittorioTondelli Correggio Palazzo dei Principi

promosse  dal Comune di Correggio

comune.correggio.re.it

facebook.com /centro di documentazione piervittoriotondelli

Lo Spazio Tondelli, si sa, è una nave, anzi un'isola .

Ed è nel bel mezzo del naufragio che va in scena la nostra battaglia per un teatro che osa e scuote  .

elio germano  -  fb/spaziotondelli - 18.2.2018

 

 

 

 

LA SOLITUDINE E QUESTA - FILM - 2023

Si è fatto carta assorbente del suo tempo in presa diretta, ha abbracciato la cultura della notte e l’interdisciplinarietà tra le varie forme artistiche, cinema, musica, teatro, moda, fumetto etc, tutti elementi che hanno caratterizzato il suo linguaggio ma che hanno anche fortemente condizionato quello dei narratori nati dopo di lui   .

così dice di Tondelli il regista Andrea Adriatico   .  
ciakmagazine.it - 2023

 

 

 

 

 

la sua olivetti  esposta presso   biblioteca tondelli - palazzo dei principi - correggio

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14 settembre -  auguri  vichy

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