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Chocolate war erupts
in Ivory Coast
It could be any one of Africa's wars where political and ethnic tension
is stoked by competition for natural resources. Except that this is Ivory Coast
and the fight is not for gold or diamonds or timber or oil. It is for chocolate.
Cocoa plantations from this west African state supply the raw ingredient for
almost half the world's chocolate, worth an estimated $350m (£198m) a year,
which means there is wealth and power to be reaped from the yellow, green and
red pods. To the relief of chocolate makers such as Nestlé and Cadbury Schweppes, the
cocoa war has not dented Ivory Coast's output - last year it harvested 1.4m of
the world's 3m tonnes. But that may change. The director of the cocoa
cooperative in Gagnoa said yields were down this year because indigenous farmers
were unable or unwilling to replace the arduous labour of those expelled. "They
don't have the experience to maintain the plantations."
guardian.co.uk
quale
principale consumatore mondiale di cacao e sede di numerosi produttori di
cioccolato, deve assicurarsi che i bambini non siano sfruttati per produrlo. Il
Parlamento ha dato il suo consenso a un nuovo Accordo internazionale sul
commercio e la produzione del cacao, e ha colto l'occasione per informare su
cause ed effetti del lavoro minorile nei campi di cacao. ...
"Un numero preoccupante di bambini sono coinvolti
in attività pericolose nei campi di cacao. ... Tutti i responsabili politici e
le parti interessate nella produzione del cioccolato devono essere all'altezza
delle proprie responsabilità per eliminare il lavoro minorile dalla produzione
del cacao" ha detto il relatore Vital Moreira (S&D,
PT) in un dibattito prima del voto con il Commissario europeo per lo sviluppo
Andris Piebalgs.
... L'Accordo internazionale sul cacao ... nonostante sia mirato ad accrescere
la responsabilità sociale e ambientale, non affronta esplicitamente il problema
del lavoro minorile. ... oltre 215 milioni di bambini in tutto il mondo sono
utilizzati come manodopera minorile. europarl.europa.eu
The dark side of Chocolate
Sono 378 mila i bambini coinvolti. Nel 2001 l'agenzia internazionale per la
tutela dell'infanzia dallo sfruttamento del lavoro minorile - ILO
- stimava che fossero 378.000 i bambini coinvolti
nelle piantagioni della Costa d'Avorio. Dal 2003 Save the children 5 denuncia
come in Costa d'Avorio ci sia lo sfruttamento sistematico dello schiavismo
minorile nelle piantagioni di cacao. Ad oggi non ci sono dati chiari, ma la
situazione di forte instabilità nel nord-ovest del paese, dove lo stato ancora
non ha il pieno controllo del territorio, è stato dimostrato come crei sacche di
tratta dello schiavismo minorile, soprattutto dal Mali e dal Burkina Faso. Il
tutto stimolato dal fenomeno dell'abbandono delle terre. Molti contadini delle
etnie autoctone sono scappati dalle proprie piantagioni durante la crisi
elettorale e al loro ritorno hanno trovato occupanti provenienti da paesi vicini
che usano ampiamente la manodopera minorile per la coltivazione del cacao. leonardo mala' - repubblica.it
almeno per 11 milioni di
persone in Africa occidentale che dipendono dal cacao per il loro reddito; per
Costa d'Avorio o Ghana dove il cacao è la principale voce dell'export. Si
calcola che questa sostituzione comporti una diminuzione di consumo di
80-120mila tonnellate di semi di cacao, ovvero una perdita di introiti per il
Ghana pari a 600 miliardi di lire, per la Costa d'Avorio a 1.600 miliardi. Senza
dimenticare che il prezzo di acquisto del cacao è dimezzato. (Ma Ctm si ostina a
pagare il cacao quasi il doppio del prezzo di mercato).
Ma che cosa sono queste cifre di fronte ai 3.893 miliardi di fatturato delle
industrie dolciarie che producono cioccolato, il dolce italiano con la maggior
propensione all'export, 41,5% della produzione?
dati
Il Sole - 24 ore - nigrizia.it
PACKAGING SUDAFRICANO
DV Chocolate di Pieter De Villiers
ha voluto e saputo ispirare con la sua passione i
designer sudafricani Jane Says ginevra bria - artribune.com - 2015
*
La guerra del cioccolato
Il Parlamento europeo di Strasburgo ha deciso: nella ricetta del cioccolato i
grassi vegetali possono sostituire fino a un massimo del 5% il burro di cacao.
Una nuova direttiva - contro la quale i puristi del gusto annunciano barricate -
stabilisce anche quali sono i sei grassi vegetali che si potranno usare. In
gioco ci sono poco meno di 2.000 miliardi di lire, la cifra, cioè, che i
produttori di cacao hanno incassato finora ogni anno con le esportazioni.
L'assemblea di Strasburgo ha respinto molti emendamenti, compreso quello che
chiedeva una chiara indicazione sull'etichetta della presenza di prodotti
vegetali e il divieto di usare organismi geneticamente modificati tra le materie
grasse alternative al burro di cacao.
IL CACAO, CIBO DEGLI DEI
La pianta del cacao
predilige i climi equatoriali: temperature fra i 20 e i 30 gradi. E' perenne e
può raggiungere i sei metri d'altezza. I frutti spuntano direttamente dai rami,
possono misurare fino a 30 centimetri di lunghezza e pesare dai due etti al
chilo. All'interno di ogni frutto vi sono semi grandi come fave, racchiusi in
una mucillagine bianca. E' da quei semi che deriva il cacao ed è dalla loro
fermentazione che parte il processo attraverso il quale si arriva al burro di
cacao, elemento base per la produzione del cioccolato.
I GRASSI VEGETALI
L'Unione Europea ha
indicato sei tipi di grassi vegetali con i quali si potrà sostituire non più del
5% del burro di cacao. 1 - Burro d'illipè
2 - Olio di palma
3 - Grasso o stearina di shorea
4 - Burro di karité
5 - Burro di kokum
6 - Grasso di nocciolo di mango
*
CIOCCOLATO ILLEGALE
Per l'ong Mighty Earth l'80% delle foreste della Costa
d'Avorio, principale esportatrice di fave di cacao dato che è da lì che arriva
il 40% del cioccolato al mondo, sono scomparse negli ultimi 50 anni. Non basta:
il cioccolato che giunge sulle nostre tavole è spesso "illegale", dato che parte
delle fave proviene da aree che dovevano essere protette ma, grazie a un sistema
di corruzione e favoritismi, viene mischiato alle partite legali di fave. giacomo talignani -
repubblica.it - 2017
*
Conservazione
Per conservare al meglio il cioccolato è
bene prendere qualche piccola precauzione. Innanzitutto il cioccolato non ama il
frigorifero: il freddo, dopo aver indurito l’interno del cioccolato, lo ricopre
di un velo di umidità che gli toglie lucentezza conferendogli un aspetto
biancastro e uccidendone il gusto. Neanche il caldo è l’ideale: la superficie
del cioccolato si scioglie al di sopra dei 28° C, poi, raffreddandosi, diventa
biancastra per la cristallizzazione del burro di cacao. Questa alterazione
dell’aspetto, pur non rendendolo inadatto al consumo, nuoce al piacere della
degustazione; la temperatura ideale per il cioccolato è, quindi, tra i 5 e i 18°
C.
Anche la luce può essere responsabile della decomposizione del burro di cacao,
quindi si consiglia di conservare il cioccolato in un luogo asciutto,
all’interno di una scatola chiusa, al riparo dagli odori ambientali, che
potrebbero rovinarne l’aroma.
Infine, si ricordi che il cioccolato fondente si conserva per due anni, mentre
quello al latte per 6-8 mesi.
CONSERVARE IL CIOCCOLATO IN ESTATE Il burro di cacao si degrada anche per effetto della luce,
per cui dobbiamo avere sempre l’avvertenza di conservare la cioccolata al riparo
della luce. Per mantenere inalterate le sue qualità organolettiche dobbiamo
avere l’avvertenza di conservare la cioccolata in un luogo asciutto, in una
scatola chiusa, ad una temperatura che si aggiri tra i 15 e i 18° C e al riparo
da altri odori che, come ogni prodotto grasso, finirebbe con l’assorbire.
Cristiana Lo Nigro - www.targatocn.it
Dal cacao al cioccolato
Il
grande botanico, Carlo von Linné, non fu certo il primo a riconoscere i grandi
pregi della pianta alla quale diede il
nome botanico di "Theobroma
Cacao L." Il significato di "Theobroma" è "Cibo degli Dei" e, come tale, il cacao era già stato
riconosciuto dai Toltechi, dai Maya e dagli Aztechi che ci
hanno tramandato il nome di "cacauatl".
I Maya
lo coltivavano già attorno all’anno 600 nell’America Centrale. Utilizzavano le
fave per preparare una bevanda molto nutriente chiamata "Xocolatl",
nome dal quale deriva certamente l’attuale "cioccolato".
... Gli
Aztechi : preparavano il "Xocolatl" : fave di cacao tostate, macinate, poi mescolate
con acqua e droghe e sbattute a schiuma
chocosuisse.ch
Il naturalista svedese Carl von Linné, italianizzato in
Carlo Linneo (1707-78), chiamò
il cacao theobroma, cioè "alimento degli dei": "gli
uni attribuirono questa enfasi al fatto che allo scienziato la cioccolata
piaceva moltissimo; altri al desiderio che egli aveva di far piacere al suo
confessore; altri infine alla sua galanteria, poiché la prima a introdurre la
cioccolata era stata una regina".
vinit.net
unico frutto al mondo
che cresce dal tronco e
non dai rami
I semi di cacao
sono all'interno del frutto
Ogni pianta fornisce 1-2 kg di
semi secchi. Il cacao secco mercantile,
che ha una resa del 50% rispetto al seme
raccolto, si ottiene mediante
lieve fermentazione, essiccamento e macinazione
dei semi stessi.
I cambiamenti climatici interessano tutto il mondo,
compresa la striscia di territorio che si estende per 20° a nord e a sud
dell'equatore, quella in cui vivono le piante di cacao: più della metà del cacao
oggi lavorato proviene da soli due paesi, la Costa d'Avorio e il Ghana. Ma presto questi posti non saranno più adatti alla coltivazione del cacao
a causa dei cambiamenti climatici, che renderanno più arida tutta la zona
d'interesse. Oltre a
lanciare un monito al mondo intero per reagire attivamente e nell'immediato ai
cambiamenti climatici, la Mars ha iniziato a collaborare con la comunità
scientifica per trovare una soluzione. curioctopus.guru - affaritaliani.it - orizzontenergia.it
- 2017
a causa dei cambiamenti
climatici, ma anche dello sfruttamento da parte dell'uomo e dell'aumento di
domanda (gli asiatici hanno cominciato a mangiarne di più), nel giro di pochi
decenni il cacao ha iniziato a scarseggiare ... si stima che
entro il 2050 le condizioni meteorologiche
saranno troppo estreme per poter favorire la crescita. Niente pianta, niente
cioccolato. eleonora cozzella -
repubblica.it - 2018
meaning 'of the new world' is the
original cacao consumed by the Maya and is prized today as by far the best
tasting cacao variety. Maya lords grew criollo cacao trees in gardens and small
plantations all over Central America. However, difficulties in cultivation mean
that today criollo cacao is only used by specialist chocolate makers like Ah
Cacao who care about great tasting chocolate above all else. Forestero
meaning 'foreign' a wild relative
to criollo, was discovered in the Amazon jungle. Forestero cacao doesn't have
the fine taste of criollo and is known as 'bulk' cacao in the industry. Even so,
forestero now accounts for over 90% of the cacao grown in the world due to its
resistance to disease. The poor taste of forestero cacao is one of the reasons
that candy bar manufacturers started to add so much milk and sugar to their
chocolate flavored snacks (the high cost of good cacao is another reason). Trinitario
meaning 'from Trinidad' cacao seems
to have been created by an accidental cross-fertilization of criollo and
forestero cacao trees on the island of Trinidad in around 1730. Trinitario cacao
combines some of the superior criollo taste with the hardiness of forestero.
ahcacao.com
richart.it
Cacao criollo– cacao nobile, i semi sono bianchi, non molto amari e profumati è la
qualità che si trova per lo più in America centrale e nel nord del Sudamerica, è
la qualità più cara fra tutte Cacao forastero– cacao di consumo, si
tratta della tipologia dai semi viola e dal gusto amaro, viene dall’Africa
occidentale, dal Brasile e dall’Asia orientale. E’ la qualità più a buon mercato Cacao Trinitario (ibrido dei primi due) è una
via di mezzo fra i primi due e viene dall’Amazzonia anche se si coltiva in
Messico, Colombia, Caraibi e Venezuela. La produzione è limitata
portalebenessere.com
Conoscerlo -
dalla a alla zeta .PDF occorre fare una selezione dei Cru i
vari tipi di piante di cacao che cresciute in luoghi diversi presentano
caratteri diversi. . Il cacao del Madagascar possiede una forte acidità
e sentori di frutti rossi
per questo può legarsi con ingredienti
per così dire fruttati
. Dal Venezuela provengono invece fave di cacao dal
gusto più morbido e aromatico
che possono facilmente accompagnare la
nocciola e le creme
. In Ecuador troviamo l'Arriba dai sentori floreali
e note citriche bilanciate
. in Africa e in particolare in
Ghana il cioccolato presenta un gusto robusto e
più amaro e a Sao Tomè
. in Congo al naso è più tostato con note
organolettiche che vanno dall'erbaceo alla liquirizia.
. Nel territorio di Santo Domingo il cacao ritorna a
possedere sentori quali la liquirizia e i frutti di bosco
. nel mar dei Caraibi sull'isola di Trinidad si
presenta più profumato corposo e con sentori di castagna
Il cioccolato proviene da tre importanti varietà
di cacao :
.Criollo più raro e
pregiato, aromatico ed elegante
. Forasteroche
costituisce l'85% della produzione mondiale, con un sapore più marcato e
persistente
. Trinitario ottenuto
dall'incrocio dei due tipi precedenti
carattere aromatico
del Criollo e buona resa produttiva del Forasteroma è
cacao lievemente piccante
gamberorosso.it
*
La legislazione regola in modo molto stretto le percentuali degli ingredienti di
base
e definisce vari tipi di cioccolato.
I nomi cioccolato al latte - extra
fino ecc…
hanno una
precisa relazione con le percentuali degli ingredienti.
cioccolato classico
minimo
35% di sostanza secca totale di cacao
14% di cacao secco sgrassato
18% di burro di cacao Cioccolato extra
cacao almeno 45% - il burro di cacao 28% Cioccolato finissimo o superiore
cacao almeno 43% Cioccolato al latte
minimo
20% di sostanza secca di cacao
non meno del 2,5% di cacao secco sgrassato
sostanza secca proveniente dal latte almeno 14%
grasso butirrico almeno 3,5%
burro di cacao e grassi del latte almeno 25%
saccarosio non più del 55%
Cioccolato bianco
burro di cacao almeno 20%
sostanza secca proveniente dal latte almeno 14%
grasso butirrico almeno 3,5%
saccarosio non più del 55%
CIOCCOLATO PER CLIMI CALDI solido anche se esposto per oltre 3 ore a una temperatura
superiore ai 40°C . il cioccolato normale
inizia il processo di scioglimento intorno a 34°C. Il segreto sta nello zucchero che viene
ridotto in particelle più piccole e ricoperto con un minore strato di grasso .
brevetto depositato da Cadbury acquisita dal gruppo americano
Kraft.
questo particolare cioccolato chiamato "cioccolato
tollerante alla temperatura" sarà venduto solo nei Paesi
più caldi come India e Brasile. it.ibtimes.com - dal 2012
IL CIOCCOLATO DEl
SOLDATo Il
cioccolato fece il suo ingresso trionfale nella vita di alcuni bambini
italiani, per loro sfortuna presenti alla seconda guerra mondiale,
grazie agli Americani. Sono tante le foto di questi uomini, spesso
giganteschi, che regalano ai bambini la loro razione di cioccolato.
Anche le nostre forze armate ne erano dotate e pare che non fosse dal
gusto troppo buono, onde evitarne un consumo eccessivo. Ora è notizia
recente che il Ministero della Difesa rimetta in vendita questo formato
di cioccolato ! Oggi per ricordare quei soldati che hanno
portato un momento di gioia ai bambini sperimentiamo una ricetta … con
qualcosa che di più americano non si può : il burro di arachidi . fb/cioccolatoemiliazaini 1913 https://it.wikipedia.org/wiki/Cioccolato_delle_forze_armate_statunitensi www.fonderiadelcacao.it/cioccolatomilitare . Nove tavolette di cioccolato di 103 anni fa
sono state scoperte in una scatola appartenuta al soldato richard
bullimore - reggimento Leicestershire - prima guerra
mondiale ... Solo una delle 10 tavolette era stato mangiata e la
scatoletta è stata venduta all'asta ... ansa - 2018
It often surprises pet owners to discover that for
animals, chocolate is poisonous in sufficient dosages. Specifically
it is the drugs in chocolate, theobromine and caffeine (of the drug
class methylxanthines), that are toxic to pets. Only a moderate
amount needs to be eaten by an animal, typically a dog, in order to
be poisonous (approx. 1/2 oz. of baking chocolate per pound of body
weight and less in some animals)
La teobromina contenuta nel cioccolato è tossica per
i cani, i cavalli ed altri piccoli animali che sono incapaci di
metabolizzarla .
Se un animale mangia del cioccolato in quantità
consistente, la teobromina può permanere nel suo sangue fino a 20
ore, provocandogli disturbi che possono andare dalle convulsioni
all'attacco cardiaco all'emorragia interna fino - nei casi peggiori
- alla morte. Il primo trattamento, da eseguirsi entro due ore
dall'ingestione, consiste nel provocare il vomito.
È quindi necessario interpellare un
veterinario.
. bastano pochi grammi di cioccolato
fondente per avvelenare un gatto.
BETTER THAN
CHOCOLATE
Cioccolato bollente
Crema cioccolata e paprika
Come l’acqua per il cioccolato
Despair
La finestra di fronte
Fragola e cioccolato
Grazie per la cioccolata
Hot chocolate
Nero Wolf - sfida al cioccolato
Pane e cioccolata
La piccola cioccolataia
Il profumo del mosto selvatico
Quattro passi fra le nuvole Italia
Il soldato di cioccolata
La torta in cielo
Vaniglia e cioccolato
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato
LEZIONI DI CIOCCOLATO
Ultimi della classe
LEZIONI DI CIOCCOLATO 2
EMOTIVI ANONIMI
Italia 1984
GB - USA 2000
USA - 1999
GB 1988
Italia 1981
Messico 1992
Germania 1978
GB - It - P - TK 2003
Cuba 1993
Francia 2000
GB - Francia 1992
Italia 1971
Italia 1974
Francia 1931
USA 1994
Italia 1942
USA 1941
Italia 1973
Italia 2004
USA 1971 - REMAKE 2005
ITALIA 2007
ITALIA 2008
ITALIA 2011
FRANCIA 2011
Ne morse svelto un pezzo Quando i suoi denti affondarono oltre lo
strato esterno, non incontrarono, fortunatamente, un liquido, ma un
ripieno compatto, di consistenza leggermente granulosa e ancora più
fondente della copertura.
Ogni tanto s’imbatteva in una minuscola scaglia di mandorla tostata,
avvolta in un velo di croccante caramello, lampi di dolcezza nelle
tenebre del cioccolato.
Molto in lontananza percepiva adesso anche un sentore di liquore, ma
più come assenza, così come in una notte d’estate una brezza calda
fa pensare al sole, ormai scomparso da ore dietro l’orizzonte.
Con un sospiro soddisfatto Jo infilò in bocca il resto della
pralina.
Solo quando aprì gli occhi, si rese conto che doveva averli chiusi
mentre degustava quella delizia, perché, senza che se ne fosse
accorto, l’uomo dietro il bancone gli si era avvicinato e lo stava
osservando. la bottega del cioccolato – philibert schogt
Forrest Gump - R.
Zemeckis - 1995 - Tom Hanks
mamma diceva
sempre che
la vita è come una
scatola di cioccolatini
non sai mai quello che
ti capita
mama always said life was like a box of chocolates you never know what you're gonna get