valentino
zeichen
il poeta che viveva in una capanna sulLA SPONDA DEL TEVERE
PAGINA
1
- 2
.
*
Non coltivate eccessive illusioni
che la decadenza dell'Occidente
trovi la sua controtendenza in un
originale capovolgimento
che i piedi gommati prendano il posto dovuto alla
testa
e inventino nuovi passi danzanti.
2013
Ogni cosa a ogni cosa
ha detto addio
è uno dei più sorprendenti libri di poesia
pubblicati in Italia in questi anni. Un libro unitario, sorretto da un’idea di
fondo che lo innerva pagina dopo pagina, poesia dopo poesia, invenzione dopo
invenzione, arguzia dopo arguzia. Roma e la “ROMANItà” nei secoli, Roma e quanto
sopravvive di Roma, Roma come appare a chi – pellegrino, viandante o turista –
vi capiti oggi, Roma e la sua immagine bifronte, antica e moderna, accogliente e
crudele, struggente e carica di una bellezza malinconica e troppo piena.
Valentino Zeichen, il più estroso e irregolare tra gli scrittori italiani, con
Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio ha scritto il suo libro più coraggioso e
compiuto che, oltre alle caratteristiche già note di poeta ironico e sempre
controcorrente, ne rivela il pensiero robusto e la grande capacità di
costruzione e struttura. Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio è un libro sulla
bellezza e sul tempo che passa, un omaggio comico e malinconico all’idea stessa
di civiltà e mondo occidentale di cui la città eterna è simbolo ed emblema
fisico e sentimentale.
bol.it -
ebookexpress.com -
libreriauniversitaria.it
ho scritto ‘Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio’
perchè una donna mi ha lasciato. E’ stata una ferita d’amore che mi ha
reso così ‘mortalmente ferito’…
Era la tua donna da molti anni?
E’ stata con me un paio d’anni. Poi
s’è stufata perchè non sapevo decidermi e mi ha abbandonato. E allora io
sono morto. E adesso? Ho il feretro, la corona… Tutto è pronto! E non
c’è la sepoltura. Non mi seppelliscono però sono morto. Eh… si muore,
d’amore, sai?
luigia sorrentino - lapoesiaelospirito.wordpress.com
.
Ogni cosa a ogni cosa
ha detto addio
diventa un libro-opera - esposto al
museo andersen di roma
- 2018
poesia.blog.rainews.it
Valentino Zeichen
- 1938 – fiume CROAZIA
- roma 5 luglio 2016
Valentino Zeichen has lived in Rome since he was twelve, although he spent the
greater part of his
younger years hitchhiking around Europe and
Africa. His first major publication, Area di rigore, dates from 1974. It was
followed by several more, at intervals of four to five years.
Metafisica tascabile (Pocket-sized Metaphysics, 1998), has provided his selection for this year’s Poetry
International festival. His latest collection, Ogni cosa a ogni cosa ha detto
addio (All Things Said Goodbye To All Things), an ironical guide to Rome, may
not be ready in time for the festival.
Zeichen, inveterate lounger as he is, picks much of his poetry up from the
street, but for him the anecdote is not enough. His report of a flirt with a
lovely tourist soon turns into a prayer to the unapproachable muse. Similarly,
stories he finds on the science page of his newspaper, about cloning, molecular
modification, the mechanistic world view, are no more than starting points,
introductory metaphors for new quests for the essence of life. But he serves
them up with tongue firmly in cheek. Zeichen is seen by many as a somewhat
frivolous poet – the art of ‘light verse’ is still foreign to Italy – but he
says he can live with that. He has his admirers, too.
karel
van eerd
translated from
Dutch by Ko Kooman
https://it.wikipedia.org/wiki/Valentino_Zeichen
.
nato a Fiume, in Croazia, nel 1938. Figlio di un giardiniere, alla fine della
seconda guerra mondiale, quando la città di Fiume fu annessa alla Jugoslavia e
ci fu l’esodo di gran parte del popolo istriano, si trasferì con la famiglia
prima a Parma, poi a Roma sulla Via Flaminia dove muore il 5 luglio 2016.
rainews.it
LIBERTA
... questa libertà nasce da un periodo in
cui ne viene privato, quando il padre e la matrigna lo spediscono in un
riformatorio a Firenze. Ci passa l’adolescenza, il vestito a righe
da carcerato, i libri di Salgari Tolstoj e Balzac come unica compagnia, i
genitori mai pervenuti: “Papà aveva altre priorità, i tuffi, il ballo e le
scarpe”. Cresce facendo l’aiuto tipografo, poi il fattorino, poi si iscrive a
una scuola di teatro, infine sceglie di fare il poeta e basta: e ci vuole una
bella faccia tosta nel suo caso, visto che di solito i poeti e basta son ricchi
di famiglia e lui non ha una lira. Vive di poesie commissionate e pranzi e cene
scroccate, poi da un pittore amico rimedia la famosa baracca, e qui costruisce
la sua libertà.
giuseppe rizzo -
internazionale - 2016
.
VALENTINO ZEICHEN
SEMBRA AVER FATTO RITORNO DAL ' DESERTO DELLA PAGINA
BIANCA, dove ero disperso'
...
uno tra i maggiori poeti italiani contemporanei, di nuovo pronto
a proporre l'ironia che da sempre caratterizza i suoi versi, il paradosso
verbale come chiave di lettura comica e malinconica allo stesso tempo.
Nativo di Fiume vive a Roma da ormai cinquant'anni, il poeta, e la guarda
innamorato e beffardo, commosso poi critico, in ogni caso sempre
coinvolto, legato al fulcro secolare della società occidentale di cui canta la
storia e la forma.
stradanove.net
.
2017 LE POESIE
PIU BELLE
FAZI ED - 1
ANNIVERSARIO MORTE VZ
2015la sumera 2014
poesie 1963-2014 2011
POESIE GIOVANILI
TESTAMENTO DI ANITA GARIBALDI
CASA DI RIEDUCAZIONE 2010
AFORISMI D'AUTUNNO
2009
L’ALTRO MAJAKOVSKI
2006
Neomarziale
2004
Passeggiate ROMANE. Con DVD
Poesie. 1963-2003
2002
Matrigna
2000
Carla Accardi. Pietrose distanze
Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio
1997
La metafisica
tascabile |
1991
GIBILTERRA
1987
MUSEO INTERIORE
1983
TANA PER TUTTI
PAGINE DI GLORIA
1979
RICREAZIONE
1974
AREA DI RIGORE
ibs.it -
lietocolle.it -
unilibro.it -
rainews
ASCOLTA
www.teche.rai.it/personaggi/valentino-zeichen
+
AUDIOVIDEO -
POESIE .rm
|
LE POESIE PIU' BELLE
- 2017
Il problema di Valentino Zeichen è stato quello di
essere un gigante in mezzo ai nani. Nel primo anniversario della morte, che
il libro intende celebrare, si ricordi che questa notevole figura di poeta,
che nei suoi versi importò anche temi difficili e raramente trattati come
quelli riguardanti la geopolitica, la chimica e la scienza, sue grandi
passioni, è sempre stata ignorata dai maggiori premi letterari. Fuor di
polemica, con questo omaggio che intende raccogliere le sue poesie più
belle, si vuole ricordare il poeta, l’amico e soprattutto un uomo che, con
la sua coerenza intellettuale e il suo rigore, ha lasciato un segno
indelebile nel mondo culturale italiano.
fazi editore.it
La mira dell’artista deve essere superiore
a quella dell’arciere poiché punta all’infinito |
Come dirti ancora
amore mio
mia, mio, adesso
che gli aggettivi possessivi
sono istruiti di dubbi, svogliati
e disaffezionati alla proprietà
abbandonano la guardia e disertano
lasciando sguarniti i beni privati
concedendosi solo al plurale |
LA SUMERA
... tre "vecchi ragazzi" scioperati, un po' come i vitelloni felliniani, che
vivono, anzi vivacchiano, nella capitale, "contemporanei al proprio passato". La
ricerca di un centro
che appare introvabile rivela la fatica di crescere e di
cambiare in una realtà alla quale sembra difficile aderire ...
In questo sorprendente primo romanzo Valentino
Zeichen non accarezza illusioni di denuncia: l'itinerario degli anni perduti dei
protagonisti è visto, con dolente ironia, come un rondò volubile e disperato,
che raggiunge talvolta esiti di irresistibile comicità illuminando quel vuoto
così caratteristico dei nostri tempi.
fazieditore.it - 2015
Raccontando con parole precise e immaginifiche la vita
provvisoria dei tre amici Ivo, Mario e Paolo, per cui il tempo sembra
restringersi, rallentare, anche se la parte migliore dell loro vita è forse
trascorsa, Zeichen avvolge il lettore in una ragnatela di soigni fallimentari
che ruotano attorno alla figura di una donna inafferrabile. Una Sumera senza
nome, un’icona del desiderio mai appagato fino in fondo, che fa girare la vita
dei tre scioperati come se non ci fosse altro motivo al mondo per cui valga la
pena svegliarsi ogni mattina.
alessandro mezzena lona - ilpiccolo.gelocal.it - 2015
...
Immaginava che i pezzi di repertorio
del menù, misto di classico, romantico e
moderno, si sovrapponessero
come gli strati di un pasto pesante neutralizzandosi
reciprocamente e sottraendo spazio alla levitazione delle emozioni .
cap 1
giano doveva essersi
comunque salvato poichè gli arrivo' un miagolio di lontano. accese
la luce e, ricordandosi del sogno, si vergognò di averlo abbandonato.
guardò l'orologio: erano le quattro e venti. le lancette
amoreggiavano sovrapposte sul numero quattro.
adesso il gatto miagolava prepotentemente manifestando impazienza per l'attesa.
ivo si alzò dal letto e andò ad aprirgli la porta.
giano miagolava
lamentoso, senza punteggiatura.
la sumera - cap 4
.
candidato al Premio Strega 2016
Non avrei mai immaginato una cosa simile nella mia vita .. Me la
vivo con aplomb, ho modi da snob. E poi, insomma, è molto divertente poter fare
delle cose così, che capitano. Dove non c'è quella intenzionalità feroce nei
confronti dell'obiettivo. Dove tutto avviene naturalmente. In letteratura sono
stato abbastanza fortunato. Ho trovato subito gli editori. Mi hanno
bene accettato sempre.
Se 'La Sumera' sarà in corsa allo
Strega vuol dire che ho una prosa efficace , che scrivo bene ... Sono un
pericolo per molti autori.
ansa - 2016
.
COLPITO DA ICTUS emorragico
con gravi danni
IL 17 APRILE 2016 -
muore il 5 luglio 2016 per infarto .
ha SEMPRE DETTO :
' Non ho mai chiesto nulla, neanche
un prestito, anche se sapevo che lo avrei ottenuto. Avere la
Bacchelli in tarda età sarebbe il disonore della mia vita '
era stata indetta UNA raccolta
fondi DESTINATI alla figlia marta
manca zeichen e Il Consiglio dei ministri
aveva deciso l'assegnazione del
fondo Bacchelli -
con vitalizio di 24.000 euro.
ansa - repubblica - 2016
ho partecipato - violetta
Elido Fazi - editore
- aveva detto :
Bisognerebbe chiedere perché un grande poeta
come Valentino, con un bel libro come "La Sumera" sia stato
escluso anche dai dodici.
Non c'è nessuna logica
di qualità. Farei anche un appello alla Rai perchè non trasmetta la finale del
premio strega ..
È un premio che non ha più nessun senso, mette fuori strada i lettori. È un
premio legato a questioni che non hanno a che fare con la letteratura e la
bellezza. Faccio l'editore da vent'anni e almeno tre dei libri vincitori dello
Strega negli ultimi anni non li avrei pubblicati. È tutta una presa in giro
anche per i piccoli editori che devono inviare 400 copie dei loro libri. Spendono soldi e tempo e non hanno nessuna chance.
renato minore - spettacoliecultura.ilmessaggero.it -
2016
Premio Strega 2016 - la scuola cattolica di edoardo albinati
vittoria dedicata all'amico Valentino Zeichen - 'persona cara e nobile, aquila
libera che ha protetto e consigliato i miei figli e tutti noi' .
ansa - 2016
.
INTERVISTA - ESTRATTO
Dopo l’iniziale afasia, la parola è tornata pronta, anche
spedita. Scivola quasi senza intoppi. Il pensiero è lucido, scattante, ironico e
paradossale.
ci saranno versi a ricordare questo
ricovero, i giorni della ripresa, il mondo di cura che hai accanto?
... È una nuova vita, un nuovo modo di stare al
mondo, con tutte le sue regole, i suoi handicap. Non pensavo che ci
fosse questo mondo. Mi colpisce il dolore che soffro anch’io,
sono paralizzato da un braccio e da una gamba
...
un progetto allora per i giorni futuri?
Ora non posso scrivere, penso al braccio della
scrittura tanto necessario, al momento immolato Forse più tardi, con un piccolo
computer o un tablet, anche se non è la stessa cosa.
Scrivere è anche la fatica di scrivere,
è lo spazio che impari a occupare ... poi vorrei concludere il
mio nuovo romanzo.
c’è una poesia che senti più vicina al tuo stato di oggi?
Senz’altro
A Evelina,
mia madre : c’è tutta la solitudine, essere
lasciato solo, abbandonato perché colpito dalla malattia ...
renato minore - cinquantamila.it - luglio
2016
.
Valentino Zeichen non si è mai ammalato,
mai piagnucoloso, mai remissivo. A un certo punto gli è arrivato un colpo da ko
e l'ha incassato. In questi ultimi mesi, dall'ictus, aveva recuperato la parola
ma non il movimento degli arti destri. Lui che dall'Est si era portato la luce,
aveva anche nel Dna le tracce della disciplina.
Alberto Moravia scrisse: "Poeta neomarziale". La
sua poesia pareva accostarsi alla neoavanguardia. Invece esattezza, causticità,
paradosso in Zeichen non sono gesti linguistici bensì prove di trapianto:
macchine di vita che saldano luci di patrie diverse.
aurelio picca - ilgiornale.it - 2016
.
Con la scomparsa di Valentino Zeichen si spegne
una delle voci più acute e nitide della poesia italiana. Un uomo
mite, protagonista fuori dagli schemi della scena culturale, sempre
un passo indietro e sempre un passo oltre, ci mancherà molto.
presidente consiglio - matteo renzi - 5.7.2016
.
LERICI - PREMIO INTERNAZIONALE ALLA CARRIERA 2016 -
assegnato postumo dalla figlia
.
Din, din, din
sembravano monete
quelle che cadevano
sull’ondulato del tetto
ti credevo ricco !
Ma erano contraffazioni
solo pioggia e
brillanti di grandine.
Nel buio dell’estasi
mi illudevo mentre tu
rimanevi povero.
Non mi è restato che lasciarti.
lei - neomarziale
Se la linea
della tua vita
nella mano
ti pare breve
allungala con la matita
e chissà ? che l’innesto
non riesca.
poesie di avviamento - aria di rigore
|
Solo dagli astemi
ci si può aspettare
generose sorprese.
L’amica Barbara Alberti
mette in tavola una
bottiglia di champagne.
I convitati ne assaggiano appena
per non danneggiare
le loro facoltà mentali.
Me la scolo quasi tutta
alzando ulteriormente
il mio già sovrastimato
quoziente intellettuale.
a barbara alberti -
neomarziale
|
La cosa
che in fondo ho amato di più è stata la libertà.
So che ci sono regole da rispettare ma nel suo
nome avrei fatto qualunque cosa, anche al prezzo di restare poveri
-vz-
giuseppe rizzo - internazionale
- 2016
|
poesie 1963-2014
quarant’anni dopo - in un unico volume - Tutte le poesie ed alcuni inediti.
2014
guida poetica di
roma da quarant'anni
Zeichen si aggira tra le rovine romane, in una città insieme maestosa e
terribile che si offre all'occhio con la propria storia, nel suo spazio e nel
suo tempo, suggellata in schegge luminose, istantanee in un flusso mobilissimo
di figure e di personaggi. Come cartoline catalogate da un collezionista
"postumo" che si interroga su «quanto resta della gloria trascorsa» ...
Ed è una città un labirinto mentale, che mai diventa turistica o di maniera,
dove anzi il turismo pietrifica ogni rovina e dove continuamente è evocata
l'immagine dello "straniero" capace, con lo sguardo rinnovato dai precetti della
sua "guida" poetica, di irrorare di senso ciò che scorre dinanzi al suo occhio.
Dove ancora si aggirano i fantasmi di una visione possente come quella del poeta
ragazzo che calca gli antichi anonimi cimiteri, sepolti nella sua statigrafia
urbana.
renato minore - messaggero - 2014
Presumibilmente
sembro un poeta
di alta rappresentanza
sebbene la mia insufficienza cardiaca
ha per virtù medica il libro «cuore»
Abito appena sopra il livello del mare
mentre la salute, la purezza la ricchezza
e gli sport invernali
stazionano oltre i mille metri.
Perciò mi ossigeno
respirando l’aria
dei paradisi alpini
così arditamente fotografati
dagli scalatori sociali
nonostante la pericolosità
dei dislivelli.
area di rigore 1974 - poesie 1963-2014
|
Donne e sguardi
Molte donne ospitano negli occhi
dei piccoli musei preistorici
microcosmi di eventi universali
che fluttuano nell’acquario dell’iride
animali e vegetali ormai fossili
ominidi di altre ere
embrioni di specie future
orbitano intorno alle loro pupille
in un ballo che li trascina via.
La vista dell’inconscio è insostenibile
si arretra abbassando lo sguardo: è
d’obbligo l’inchino, porgendo
infinite scuse alle signore.
museo interiore
|
Nel tagliarmi le unghie dei piedi
il pensiero corre per analogia
alla forma della poesia
questa pratica mi evoca
la fine perizia tecnica
di scorciare i versi cadenti
limare le punte acuminate
arrotondare gli angoli sonori
agli aggettivi stridenti.
È bene tenere le unghie corte
lo stesso vale anche per i versi
la poesia ne guadagna in igiene
e il poeta trova una nuova Calliope
a cui ispirarsi: la musa podologa.
POESIA
Si dice che la poesia
manchi di vero slancio
che non sappia più volare
poiché non più sorretta
dai grandi angeli alati.
Che farci? È un mondo
di poeti atei che volano
preferibilmente in aereo.
casa di rieducazione 2011
|
SEMIOTICA
Come la spia rossa che
si accende sul cruscotto
e segnala al conducente,
che la benzina è alla fine,
così, anche il sentimento
che nutrivo per te
è ormai in riserva.
metafisica tascabile 1997
A
Mario Luzi
La figura che sfreccia
nei quattrocento piani
è il poeta giovane che entra
nelle tenebre del secolo XX.
Per scoprire la combinazione dell’Ermetica,
cassaforte della Metafisica,
i più ricorsero alla roulette russa,
al poeta bastò l’intelligenza.
Discende da animali virtuosi
per selezione di ibridi e
assume nuove sembianze
di uccello araldico.
Non rapace che si eleva di quota
per poi abbassarsi alle prede,
ma pilota angelico che spazia
contemplando la bellezza.
dediche
|
A EVELINA - MIA MADRE
Dove saranno finiti
la veduta marina,
il secchiello e la paletta
e i granelli di sabbia
che l’istantaneo prodigio
tramutò in attimi fuggenti
travisandoli dal nulla
in un altro nulla?
Dove sarà finito l’ovale
di mia madre
che fu il suo volto e
che il tempo ha reso medaglia?
Perché non mi sfiora più
con le sue labbra
dove sarà volato quel soffio
che raffreddava la
mia minestrina?
Dove le impronte di quel
lesto e disordinato
sparire delle cose?
In quale prigione di numeri
è rinchiuso il tempo?
Rispondimi! Dolore sapiente
autorità senza voce.
metafisica tascabile 1997
|
un ladro venuto dallo specchio
Rimanevo sullo sfondo
e l’ammiravo da dietro
mentre si truccava
alla specchiera Déco.
Un giorno, un ladro
rubò il suo riflesso.
Curiosavo assai spesso
sul retro dello specchio
per capire se ci fosse
un’invisibile porticina
un trompe-l’oeil
da cui si fuorusciva
per un’altra dimensione,
da cui si rientrava anche.
E’ sera, come mai non torna
la mia mammina ?
A Vivien
Pare che il giorno dei
defunti al Monumentale di
Milano la poeta Vivien
Lamarque s’aggirasse
serafica, jeratica fra
lapidi disadorne e orfane
che apparecchiava con un fiore
da brava cameriera
inedita
al 2017 - le poesie piu belle - VZ
|
Risvolti del territorio
Per esempio
amiamo risiedere a Parigi, a Roma
ed in vari altrove
ma non del tutto, un dubbio ci pedina
così diffidiamo di ogni luogo di residenza
poiché in qualche stanza dei loro stabili
siamo attesi per morirvi
perciò vorremmo fuggirli
e non incontrare mai quel posto designato
che molte città
per acquisire benemerenze
sono disposte ad ospitare.
|
LO SPREAD DEL TALENTO
Le anime belle ostili al patto
fra
Ricerca e industria
invocavano la Ricerca pura
purché
universitaria, e questa
parola troppo diffusa
si è
persa, dispersa. Sul trono
le subentrò
la
nuova parola : la Crescita !
E il dogma della superproduzione
invenduta, decadde.
Gli strateghi del male ci rivestono di tessuti
preferibilmente sintetici e anche tossici,
ci gonfiano d’obesità con cibi spazzatura.
E noi che scemi non siamo, più non consumiamo.
E a letto senza cena delle beffe andiamo.
inedita al 2014 - ilmessaggero.it
|
CASA DI RIEDUCAZIONE
- premio viareggio 2012
Zeichen è poeta originalissimo, ci ha sempre saputo
raccontare la sua visione delle cose e del quotidiano, come della storia e
dell'arte, con acuta ironia, amore del paradosso ed estrosa eleganza. Conserva
questi caratteri anche nella sua nuova opera, dove però si manifesta evidente un
carattere meditativo più assorto. Varie le tematiche e i personaggi presenti,
tra i quali, dall'inizio, il poeta Dano Bellezza, o il grandissimo Victor Hugo,
in un contesto in cui i luoghi, e la città di Roma in particolare, hanno un
decisivo risalto.
unilibro
IL TESTAMENTO DI ANITA GARIBALDI
Un omaggio alla donna
che meglio e più significativamente ha saputo incarnare il sacrificio
garibaldino. Scritto nel 1982, in occasione di un altro anniversario del nostro
Risorgimento, "Il testamento di Anita Garibaldi" è un monologo che il poeta
Valentino Zeichen ha voluto dedicare alla compagna di vita dell'Eroe dei due
mondi. Nelle pagine di questo ritratto, Zeichen immagina gli ultimi momenti
dell'esistenza di Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, detta Anita, una ragazza
del Sudamerica che si ritrovò a combattere per la causa italiana, sostenuta da
un grande amore, un legame forte e totale, che solo la morte riuscì a spezzare.
Nel 1849, nelle valli di Comacchio, durante la marcia forzata che seguì la
caduta della Repubblica Romana, Anita morì incinta di cinque mesi a soli
ventotto anni, dieci dei quali passati accanto a Garibaldi, che, in fuga verso
la salvezza, disperato, fu costretto ad abbandonarne il corpo, così tanto amato
in vita. Prefazione di Italo Moscati. Profilo biografico di Anita Garibaldi di
Gabriella Bacelli.
unilibro
AFORISMI D'AUTUNNO
Con questo libro, Valentino Zeichen sperimenta un genere nuovo, interamente
formato da sostanza e pensiero, dall'autore stesso definito "intelligente".
Composto pensando ai cambi di colore della natura in autunno, a metafora di una
condizione esistenziale, trae ispirazione dalla profondità di Karl Kraus,
dall'eleganza di Oscar Wilde nonché dalla raffinata leggerezza di Ennio Flaiano:
questi, infatti, sono i principali modelli di riferimento per la raccolta nonché
maestri in generale nell'arte di scrivere aforismi, forma per eccellenza di
"intelligenza organizzata". Zeichen qui, ragionando unicamente di ciò in cui
crede, e di ciò che pensa, arriva a un concentrato di parole che appaiono
rimescolate in base a una chimica sofisticata che coinvolge prima di tutto la
lingua: spesso oscura, talvolta più limpida, sempre icastica. Il risultato è una
sorta di autoritratto intellettuale in cui è esplicitato il punto di vista
dell'autore su temi importanti e definitivi quali il tempo come inganno, la
letteratura come ispirazione, l'inevitabile passaggio delle stagioni. Tante le
citazioni presenti fra le pagine e tanta l'autoironia per un'opera
caratterizzata più che mai da uno stile improntato alla concisione e
all'arguzia. Con questo libro, Valentino Zeichen dà prova
di grande eclettismo: accanto a testi brevi, composti in un periodo precedente,
troviamo testi più lunghi e altri persino narrativi per uno straordinario
compendio di poetica saggezza.
ibs
L’ALTRO MAJAKOVSKIJ
con Mirko Feliziani e Valentino
Zeichen
La gran parte dei fans occidentali di Majakovskij e dell’utopia rivoluzionaria
hanno creduto che il poeta si fosse ucciso poiché oppresso dall’ottusità dei
burocrati sovietici, i quali gli impedivano di continuare a fare dello
sperimentalismo letterario e, per l’involuzione estetica generale della
rivoluzione d’ottobre. Lui, Majakovskij! Cantore di Lenin, del compagno Stalin,
dei trionfi elettrici e siderurgici dei Soviet, era sopravvissuto a tutti gli
altri poeti. Solo l’amore poteva far deragliare la fede del poeta, farlo uscire
dai binari dell’ideologia. - VZ
armunia.eu
Neomarziale
Tra i poeti d'oggi, Valentino Zeichen è un personaggio fuori dal
comune: per il suo modo anticonformista e bohémien di vivere, per quel suo
essere affabulatore vivace e malinconico. Al di là di questo, è conosciuto
soprattutto per la sua poesia che ha il pregio della chiarezza comunicativa,
come conferma questa ultima raccolta di versi.
liberonweb.com
...
potrebbe sembrare
irriverente verso il grande maestro della satira antica, ma che invece riflette,
come un gioco di specchi, la natura di questo nostro singolare poeta, elegante e
antiretorico nella sua parvenza esibitoria, in possesso di una percezione della
realtà che lo conduce, sempre e direttamente, verso l’immediatezza della parola,
senza false cornici.
iltempo.it
Passeggiate DVD 2004
Valentino Zeichen racconta in un video, attraverso le sue poesie, i suoi ricordi
e la sua incredibile conoscenza della storia di Roma, i luoghi della città dove
vive da sempre. Luoghi che sono essi stessi tema centrale e fonte d'ispirazione
della sua ultima e fortunata raccolta poetica
Ogni cosa a ogni cosa ha detto
addio, allegata al video, che costituisce a tutt'oggi forse il vertice
assoluto dell'opera poetica di Zeichen.
Con il suo caratteristico spirito caustico e brillante, Zeichen ci accompagna in
una personalissima "passeggiata" attraverso Roma
italialibri.org
L'Univers de Valentino Zeichen représente l'un des espaces les plus
originaux de la poésie italienne actuelle
Le poète,
écrit Adriana Pilia dans sa préface au recueil, y «chatouille de mots, jusqu'au lapsus, la
forteresse tacite des attitudes, gestes, regards et opinions». La poésie de
Zeichen fonctionne en effet sur un
système d'expansion sans fin. La matière brute observée et vécue -le plus
souvent les rapports
homme-femme - semble se refléter par bribes dans une écriture qui joue une
géométrie ambiguë, un chant «laissant
derrière lui l'abîme / d'un corps dénudé / qui sidère l'amateur de paysages».
Les historiettes
individuelles et collectives se succèdent, en un certain nombre de moments
éclatés, de petites fictions
burlesques, au gré de voyages, de villes parcourues, de personnes rencontrées. Cela pourrait n'être
qu'un panel lyrique et existentiel, comme chez tant d'autres poètes, mais chez Zeichen, le travail
poétique se moque des espérances néo-réalistes. Partant le plus souvent d'une situation banale,
puis d'une métaphore qu'il va filer jusqu'à l'excès de sens, le poète ne peut s'empêcher de
déconstruire l'image qu'il met en place, par quelques piques humoristiques, mots
d'ironie ou jeux de langage.
La grandeur des sentiments, le rêve d'amour, et l'érostisme même, prégants dans
ces pages, n'apparaissent
plus dès lors comme le but esthétique du poème mais bien plutôt comme le lieu d'origine qu'une
chute comique va faire descendre de son piedestal idéal :
«j'ai absorbé du
Buscopan. / L'antispasmodique
a stoppé les contractions musculaires / dominant mes souffrances amoureuses / jusqu'à les
anéantir cruellement / et marmoriser le processus digestif / en nausées, sueurs
froides d'agonie ;
tortillements et similitudes. // Devant la perspective de laisser à l'ingénue / le soupçon d'une part légale
d'héritage /
qui l'aurait embellie de tristesse, et le tiers restant
/ aux
auteurs les moins futés de
l'autopsie, / je me suis décidé à la résurrection / pour les sauver de toute
équivoque».
Pour autant, si l'anti-lyrisme
et l'humour noir détruisent la «parade ROMANtique», l'étude que Zeichen mène sur les
rapports amoureux n'en est pas moins des plus saillantes. Ainsi de la
«puérilité
des regards masculins /
découp[ant] le corps féminin / en lucratifs détails qui, dans un imaginaire lubrique / dénué de
sens esthétique, / s'enflent jusqu'à la démesure», ou des femmes qui «se
regardent de travers /.../ s'embrochent
l'une l'autre / d'invisibles traits / empoisonnés d'allusions», pour conclure que «parmi les
degrés de la sensibilité masculine / manque celui de l'investigateur / qui
saurait démasquer les
femmes / comme le font leurs compagnes».
Lire Zeichen, c'est alors prendre
plaisir à se laisser aller au
jeu des allusions et des énigmes qui parsèment notre existence - et nos rencontres,
amoureuses ou non - sans que nous soyons toujours prêts ou aptes à les décripter.
Lionel Destremau
pretexte.club.fr
excités à en devenir érectiles
ses tétons se font pointus au point
de ressembler aux appendices charnels
des globes lumineux liberty ...
je crains que ces têtes de lecture grossières
ne rayent mes disques
|
Valentino Zeichen
|
Poésies d'abordage
royaumont éd. 1989
prétexte 14/15 |
|
La
baracca col tempo è
diventata un sistema di autodifesa dalla crescita
una parola che sento ripetere
continuamente. Ma per crescere bisogna produrre e consumare. Io prego sempre
il Signore che rimandi Karl Marx sulla terra, non per fare la rivoluzione,
ma perché questi economisti che abbiamo oggi ci stanno mandando in rovina''.
Così, senza clamore, Zeichen ha portato all’estremo quello che i fautori
della decrescita vanno predicando da tempo.
L’unica espansione, in più di quarant’anni, è stata quella di raddoppiare lo
spazio della baracca: da dodici metri quadrati a ventiquattro. «È accaduto
quindici anni fa. Il mio vicino Poldo se n’è andato e mi ha lasciato la
sua». Così ha aperto una porticina nella parete divisoria, guadagnando una
camera da letto, che usa anche come studio e luogo per ricevere gli ospiti.
lauretta colonelli - corriere.it
www.repubblica.it/cultura/2014/02/16/news/valentino_zeichen
- INTERVISTA 2014
la
casa del poeta - biennale arte venezia 2017
- IN MEMORIA
evento sulla figura del poeta a
partire alle stanze della sua vita quotidiana nella casa_baracca del
borghetto flaminio.
dsdra.it - 2017
- immagine dal manifesto dell'evento
.
.
VALENTINO ZEICHEN AL BORGHETTO FLAMINIO Per
una
Casa della Poesia
L’idea di conservare la memoria del Poeta,
attraverso la designazione della sua dimora romana in un luogo dedicato
alla poesia, è della figlia Marta Manca Zeichen che, insieme ad un
gruppo di intellettuali romani
...
La selezione dei collages di Valentino
Zeichen è a cura di Donatella Scatena e Marta Manca Zeichen.
Durante la mostra Anna Rita Chierici legge
una poesia inedita di Zeichen.
casadellarchitettura.it - febbraio 2018 - fb/VZ -
12.2.2018
il poeta che visse di nulla contro gli
sprechi : la sua dimora-baracca sarà la 'Casa della Poesia '
https://cultura.tiscali.it/Valentino-Zeichen-poesia-poeta-Roma-letteratura
- 2022
Piazza …
Se di me sopravviverà un nulla
di qualche movimento
sarà il cognome
scritto all’estremo della tabella
di una linea d’autobus
a patto che un altro poeta
acconsenta che col suo nome
si intitoli l’altro capolinea
così da poterci scambiare
delle visite
.
|
A me poco
importa se
la clonazione dell’embrione
sia eticamente condannabile
politicamente pericolosa e
implichi madri intercambiabili .
A me molto sta a cuore
il progresso della tecnica
che tolto il nucleo originario
dall’ovocita, lì venga impiantata
una cellula della mia amata .
Scienziati! Replicate
chi più non mi ama .
Mi accontenterò della copia
e in essa non esigo che
il calco dello spirito
eguagli l’originale, anzi
confido nell’imperfezione
ritenendola una miglioria .
Anche di me
fate copia
affinché l’amore sia eterno
almeno fra i nostri duplicati .
fb/poesiamondadori
|
DIARIO 2000
- Per chi avrà trascorso la maggior parte della vita nel
secolo scorso, una volta espulso da questo, per comparire nel
terzio millennio, con quale mandato o diritto giudicherà ancora
il Novecento letterario, essendone così distanziato ?
- VZ ansa.it - 2019
giovedì 21 settembre
A differenza di
molti miei colleghi poeti
ho sempre coltivato un’ambizione
letteraria leggera
dilettantesca. Mentre per i sopracitati si
trattava di
ambizione pesante, paranoica.
E a distanza di vent’anni nulla è
cambiato ogni
minimo segnale di disistima delle loro opere
si tramuta in visibile sofferenza nei loro
autori. Mi pongo
la seguente domanda: ma posso io
dopo sette o otto libri pubblicati,
considerarmi ancora
un dilettante? Un disinteressato attore
che interpreta
il ruolo di autore in questa commedia della letteratura ?
fazi editore - 2019
.
|
Chi sarei
?
Un estraneo a me stesso
che è diventato poeta
senza avere basi
letterarie .
Questo io mi costringe
a scrivere versi
pur essendo senza arte né
parte .
Io volevo diventare altro
stabilirmi in un
territorio
di modeste ambizioni .
A cosa serve, adesso
ribellarsi a un destino
che ha divorato gran parte
della mia vita ?
diario 2000 .
ogni cosa a ogni cosa ha detto addio
- 2019
|
Diario 1999 -
frammenti impressioni e poesie - inediti
pubblicati postumi da Fazi
editore
|
Sabato 30 gennaio
Fare i
conti con gli avverbi
Senza ulteriori
lumi toponomastici
cerchiamo invano
i nostri futuri recapiti
negli avverbi di luogo
che dicono si spostino
con quelli di moto
già specchi di quelli
di tempo.
Venerdì 9 aprile
Sono
troppo innanzi nel tempo
perché l’occulto passato
della prima infanzia
mi appartenga ancora.
Essendo io rinato
e morto da bambino.
Questo imprevisto iato
mi ha reso senza passato.
lunedì 11 gennaio
Se solo volessi
fingere
voli pindarici in
poesia
saprei anche
simularli
ma preferisco
parodiare
piuttosto che fare
l’albatros.
La dispettosità è più
connaturata
al mio spirito che
non l’elegia
quando da cacciatore
fiuto il librarsi in
volo
dei poeti argonauti. |
DOMENICA 23
MAGGIO
SONO PERFETTAMENTE SOLO
PERFETTA E' LA MIA SOLITUDINE
PERFEZIONATA COL TEMPO.
giovedi 18 febbraio
NON BASTA MAI IL TEMPO
PER NON FAR NIENTE.
STRATEGIA DEL MERCATO GLOBALE:
MESCOLARE GLI UOMINI
PER POTER MESCOLARE MERCI.
Lunedì 1° novembre
Se non fossi un
fottuto moralista
scriverei da ebbro
invece scrivo da
sobrio
e la spia ne è l’esito
noioso.
Pranzo in solitudine
e mi soffermo su
un dolore ignoto.
Bevo vino rosso
sulla carne rossa
come un macellaio.
Siccome m’ubriaco
ci metto tanto
anche a scrivere
una mediocre poesia.
internopoesia.com
mercoledi 27 ottobre
Dove
sta il mio fallimento ? Nel fatto che sono un
poeta, anche stimato, ma povero.
Se
avessi avuto la costanza di sopportare una
moglie noiosa e tiranna ma capace di praticare
l'editing sul romanzo, avrei potuto conquistarmi
una notorietà che non ho. pur non mancandomi la
vena narrativa, ne ho scritto uno solo, perchè
non sopporto di avere una tutrie.
cena
da elisa - diario 1999 - pag. 54 booksgoogle.it - 2018
books.google.it
|
Con
questo libro, la Fazi avvia la pubblicazione dei
diari di Valentino Zeichen, testi finora inediti
di grandissima importanza sia dal punto di vista
umano che culturale. In "Diario 1999",
annotazioni, pensieri, poesie ma anche piccole
recensioni di film e sogni, stanno insieme a
dettagliati resoconti di serate mondane, cene e
incontri, cui Zeichen partecipò assiduamente per
tutta la vita e che nel tempo gli permisero di
collezionare una cerchia di amicizie davvero
d'eccezione: un corpus di scritti prezioso e
variegato, dunque, ricco di notizie
sull'attività di letterati, poeti, artisti, noti
e meno noti, vissuti a Roma a cavallo del
Millennio. Scritto sul limitare di un secolo
decisivo, il diario del 1999 offre un assaggio
significativo di quella che è stata la capacità
d'osservazione di Zeichen che, unita al suo
spirito critico e talvolta pungente, mostrava
sempre un punto di vista originale sul mondo.
Nomi, fatti, aneddoti, commenti personali e
giudizi senza peli sulla lingua, spesso
spiazzanti, caustici, feroci, in puro stile
Zeichen, rendono bene l'idea di quelli che sono
stati i protagonisti dell'intellighenzia
italiana in un determinato giro di anni.
Amarezze, piccole gioie, riflessioni sulla
vecchiaia e sul passare del tempo sono al centro
di questo volume insieme alla constatazione
degli spietati meccanismi del sistema culturale
nostrano, spesso capace di emarginare o
accogliere con disinvolta leggerezza. Un libro
prezioso per capire l'uomo ma anche l'ottica
originale di un poeta che è stato uno dei
protagonisti assoluti della Roma intellettuale
fra vecchio e nuovo millennio, fino a diventare
figura di culto e quasi paradigma di ciò che
vuol dire vivere di poesia oggi.
fazi ed -
2018
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