max - marx -  karl ernst ludwig planck

 

mpg.de/en

max planck institute

for evolutionary anthropology

kiel 23 aprile 1858 - goettingen 4 ottobre 1947

 

SUL NOME DELLO SCIENZIATO -  singolare scoperta avvenuta in occasione della ricorrenza dei 150 anni della nascita dello scienziato, avvenuta a Kiel il 23 aprile 1858, e' stata rivelata  da un giornalista delle radio pubblica Ndr, che stava compiendo ricerche d'archivio su Max Planck.     Nei registri della chiesa di St. Nikolai a Kiel il nome del celebre fisico venne cosi' registrato all'atto del battesimo: "Karl Ernst Ludwig Marx Planck, detto Marx". 

aginews
Planck si chiamava proprio Marx e non Max .     La circostanza fu scoperta nel 2008:  Marx è un'abbreviazione  - oggi andata in disuso -  del nome latino Marcus ed è il nome che compare nel certificato di battesimo .
fb/focus

 

 

genoma neanderthal

Researchers at the Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology have completed the genome sequence of a Neandertal & the open source data is now available to the scientific community.The genome sequence was generated from a toe bone discovered in Denisova Cave in southern Siberia in 2010 .

eva.mpg.de/neandertal
phys.org - facebook.com/maxplancksociety   -   2013


era una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto ma non capiva proprio niente di fisica perchE' durante l'eclisse del 1919 è rimasto in piedi tutta la notte per vedere se sarebbe stata confermata la curvatura della luce dovuta al campo gravitazionale.

se avesse capito davvero la teoria della relatività avrebbe fatto come me e sarebbe andato a letto   .

albert einstein - a centenary volume pag 31

A new scientific truth does not triumph by convincing its opponents and making them see the light, but rather because its opponents eventually die, and a new generation grows up that is familiar with it
Max Planck, surveying his own career in his Scientific Autobiography

spaceandmotion.com

 

As Max Planck observed about science in general, only after the founders and elder statesmen of a discipline are dead and gone can real change occur and revolutionary new ideas be accepted

2think.org

 

IL QUANTO DI PLANCK

in fisica, la quantità indivisibile o il valore più piccolo fisicamente possibile di una grandezza variabile con discontinuità. Il concetto di quanto fu introdotto da Planck, che suppose che l'energia elettromagnetica irradiata dai corpi alle varie frequenze potesse essere emessa mediante un gran numero di processi elementari per quantità piccole ma finite date da: E=hv, dove h è una costante, detta costante di Planck. Einstein, successivamente, mostrò che non solo l'emissione o l'assorbimento avvenivano per quantità finite, ma che la radiazione stessa era costituita da granuli elementari di energia: i quanto di luce o fotoni. In seguito si considerarono altri tipi di quanto oltre al fotone (che è il quanto del campo elettromagnetico), e si ebbero così il gravitone, il pione, il bosone vettore intermedio ecc.
sapere.it  

 

The Concept of Quanta
When a black body is heated, electromagnetic radiation is emitted with a spectrum depending on the temperature of the body and not of its composition. Calculating the form of the spectrum, using the then established physical laws, gave an unreasonable result - the radiation in the high frequency part of the spectrum became infinite. Max Planck solved this problem by introducing the concept of quanta: the emitted radiation consists of quanta of specific energies determined by a new fundamental constant named the Planck constant.

nobelprize.org

 

 

Max Planck

considerato il padre della fisica quantistica, vinse il premio Nobel per la fisica nel 1918.

Studiando la radiazione di corpo nero scoprì che il meccanismo di emissione della radiazione non è quello ipotizzato dalla fisica classica, sotto forma di onda continua, ma di "pacchetti" discreti detti quanti. 

Planck, Max (Kiel 1858 - Gottinga 1947), fisico tedesco, considerato il padre della teoria quantistica. Conclusi gli studi presso le università di Monaco e di Berlino, ottenne nel 1885 la cattedra di fisica all'Università di Kiel.

Dal 1889 al 1928 lavorò all'Università di Berlino proseguendo l'attività didattica e di ricerca.
Nel 1900, durante le sue ricerche sulla radiazione emessa dal corpo nero, una superficie ideale che assorbe tutta l'energia incidente, egli avanzò l'ipotesi che l'energia venisse irraggiata in quantità discrete che chiamò quanti.

La legge di Planck afferma che l'energia di un singolo quanto è uguale alla frequenza della radiazione moltiplicata per una costante universale, nota come costante di Planck. Benché effettivamente rivoluzionaria, la teoria proposta, che era formulata su basi empiriche e matematiche, fu considerata un'ipotesi ad hoc per spiegare fenomeni di difficile interpretazione e non ottenne il riconoscimento che meritava. Il valore dell'ipotesi di Planck fu reso evidente dall'attività di Einstein che, nell'ambito della spiegazione dell'effetto fotoelettrico, riprese il concetto di quanto e ne diede una definizione in termini fisici. La teoria di Bohr sulla struttura atomica fu al contempo un ulteriore sviluppo e una conferma dell'ipotesi dei quanti, che deve dunque essere considerata una tappa fondamentale nella storia della fisica moderna.

Essa infatti segnò la crisi della fisica classica e la nascita della meccanica quantistica.
L'attività di ricerca di Planck fu premiata con vari riconoscimenti, tra i quali il premio Nobel per la fisica che gli  fu assegnato nel 1918. Nel 1930 Planck venne eletto presidente dell'Istituto Kaiser Wilhelm per lo sviluppo della scienza, la principale associazione degli scienziati tedeschi, che più tardi prese il nome di Istituto Max Planck.

Per aver apertamente criticato il regime nazista, Planck fu però espulso dall'Istituto, del quale assunse  nuovamente la direzione al termine della seconda guerra mondiale.

italysoft.com

gap.dcs.st-and.ac.uk

 

 

 

la verità non trionfa mai

 ma i suoi avversari finiscono col morire

mkelplank

 

WE CAN'T SOLVE PROBLEMS BY USING THE SAME KIND OF THINKING WE USED WHEN WE CREATED THEM
albert einstein

 

 

TEORIA DEL CAMPO UNIFICATO

È questa la «teoria del campo unificato» che espone, con una serie di equazioni fra loro collegate, le leggi fisiche governanti le due forze fondamentali dell'universo: gravitazione ed elettromagnetismo. I1 significato di questa teoria può essere apprezzato solo quando si pensi che virtualmente tutti i fenomeni della natura sono conseguenza di queste due forze primordiali. Fino a cento anni fa elettricità e magnetismo - se pure studiati dal tempo dell'antica Grecia - erano considerati come due fenomeni distinti. Ma gli esperimenti di Oersted e Faraday, nel XIX secolo, dimostrarono che una corrente elettrica è sempre accompagnata da un campo magnetico e, reciprocamente, che in certe condizioni forze magnetiche hanno la possibilità di indurre correnti elettriche. Questi esperimenti portarono alla scoperta del campo elettromagnetico, attraverso il quale le onde luminose, le onde-radio, e tutte le altre perturbazioni elettromagnetiche sono propagate nello spazio. Perciò elettricità e magnetismo debbono essere considerati come una sola £orza. Eccezione fatta per la gravitazione, quasi tutte le altre forze presenti nell'universo, forze di attrito, forze chimiche per mezzo delle quali gli atomi possono unirsi in molecole, forze coesive che legano particelle di materia di maggiori dimensioni, forze elastiche che permettono ai corpi di mantenere la loro forma, sono di origine elettromagnetica; esse infatti implicano l'esistenza della materia, la quale è composta di atomi che a loro volta sono composti di particelle elettriche; perciò le affinità fra i fenomeni gravitazionali ed elettromagnetici sono molto notevoli. I pianeti si muovono nel campo gravitazionale del sole; gli elettroni girano vorticosamente nel campo elettromagnetico del nucleo atomico. Oltre a ciò la terra è un grande magnete: un fatto ben noto a tutti coloro che usano la bussola; anche il sole e le stelle possiedono un campo magnetico. ...
italysoft.com

...
Tutti i tentativi compiuti per identicare l'attrazione gravitazionale come un effetto elettromagnetico, sono falliti. Einstein stesso pensò di esservi riuscito nel 1929 e pubblicò allora una teoria del campo unificato, che in seguito da lui stesso fu trovata inadeguata allo scopo. La sua nuova teoria, completata alla fine del 1949, è molto piu ambiziosa; infatti essa promulga una serie di leggi universali destinate a comprendere non solo gli sconfinati campi gravitazionali ed elettromagnetici degli spazi in terstellari, ma anche il minuscolo e potente campo nell'interno dell'atomo. È difficile dire se il grande obiettivo della teoria del campo unificato sarà del tutto raggiunto; solo anni di lavoro matematico e sperimentale potranno dirlo. Ma quando il vasto quadro cosmico sarà interamente rivelato, l'abisso fra macrocosmo e microcosmo, cioè fra il grandissimo ed il piccolissimo, sarà colmato, e l'intera costruzione dell'universo si ridurrà ad una struttura omogenea nella quale materia ed energia si confondono, e tutte le forme di moto, dalla lenta rotazione delle galassie alle disordinate fughe di elettroni, diventano semplici trasformazioni della struttura e con centrazione del campo primordiale.             

italysoft.com
Sfortunatamente, nessuna teoria singola e completa della coscienza, paragonabile alla teoria del campo unificato della fisica, è stata mai disponibile nella storia. Infatti, gli psicologi si sono sempre sentiti male equipaggiati per speculare sulla coscienza nell'ambito della struttura puramente materialistica e nei modelli meccanicistici permessi dalla scienza del 19esimo secolo.                       

ipotesi.net
...la teoria del campo unificato, che starebbe alla base dell'esperimento, enuncia che gravità e magnetismo sono collegati proprio come lo sono massa ed energia mediante la formula E=mc^2. Ufficialmente Einstein non venne mai a capo del problema, ma la soluzione potrebbe essere stata resa top secret dal governo per le sue enormi implicazioni (tra l'altro permetterebbe di viaggiare nello spazio senza bisogno di potenti razzi).
webtre.it
Dalla teoria M, o teoria delle supercorde, che è la migliore candidata per una teoria di campo unificato, deriva che possiamo adottare punti di vista matematici diversi per descrivere la stessa teoria. In uno di questi, per e- sempio, le particelle elettricamente cariche come, diciamo, quark ed elettroni vengono trattate come elementari, e i singoli poli magnetici sono trattati come solitoni. Ma c'è un altro punto di vista, egualmente valido, in cui i poli magnetici sono elementari, e le particelle dotate di carica elettrica sono solitoni.

123point.net

 

 

 

 

la gravità quantistica

La Meccanica Quantistica, nel caso della gravità, non si può più trascurare per fenomeni fisici che avvengono a scale,tempi e masse corrispondenti :

 

1.  alla distanza di Planck (Lplanck) =L planck = (h1 · G / c 3 )1/2= 1.6 · 10 -33 cm

2.  al tempo di Planck (Tplanck) =T planck = (h1 · G / c 5 )1/2= 5.4 · 10 -44 sec

3.  alla massa di Planck (Mplanck) =M planck = (h1 · c / G )1/2= 2.177 · 10 -5 gr

4.  dove si definiscono: Queste condizioni si sono verifivate nella singolarità iniziale del Big Bang

     Le costanti fisiche sono: (h1 = h/ (2 · ),
h   =1.054 · 10
-27 gr cm 2/sec è la costante di Planck
c   =2.997 · 10
10 cm/sec è la velocità della luce
G  =6.673 · 10
-8 cm 3/(gr sec 2) è la costante di gravitazione universale

E = hv
E = energia del quanto di luce
v = frequenza
h = costante universale nota come costante di Planck

naomi.bo.astro.it
wondersofphysics.com/how-max-planck-discovered-quantum-theory

 

 

 

 

IL QUANTO DI NATALE

"Era una notte buia e tempestosa...", no, non proprio. Sicuramente era notte, anzi era una sera. Una fredda sera il 14 dicembre 1900. Il secolo era appena iniziato e la fisica si portava dietro tante soluzioni, ma qualche piccolo "problemino". Sembrava tutto risolto e alcuni famosi studiosi si erano sbilanciati nell'affermare che ormai nella fisica si sapeva tutto e era solo questione di aggiustare le ultime cifre decimali nelle misure.
Eppure quei piccoli problemini non ne volevano sapere di essere ridotti alla fisica classica di newtoniana memoria. Uno di questi riguardava la radiazione emessa dai metalli incandescenti. Con i metodi classici non si riusciva a calcolare la densità di energia: risultava un valore infinito.
Probabilmente pensava a questo il quarantaduenne
Max Planck mentre camminava per le strade deserte di Berlino per recarsi alla Società di Fisica Tedesca, dove avrebbe dovuto tenere una piccola conferenza. Era molto tempo che studiava l'argomento e pensava di aver raggiunto un risultato soddisfacente. Era forse un po' agitato, perché aveva dovuto introdurre un piccolo "trucco" per fare quadrare i conti: aveva ipotizzato che l'energia fosse in pacchetti, in piccole quantità , quanti per l'appunto. Pensare a un'energia "quantizzata" era un'assurdità per l'epoca e, più tardi, Planck avrà modo di esprimere l'ostilità tra cui una nuova teoria vede la luce. Infatti, nella sua autobiografia scientifica, scriverà : "una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché' alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Cosi , quella breve conferenza in quella fredda notte berlinese, segna l'inizio del mondo contemporaneo: venticinque anni dopo nascerà , nella sua forma più solida, la meccanica quantistica a opera di Werner Heisenberg, uno di quei giovani che hanno raccolto il seme gettato da Planck. Dalla meccanica quantistica sarà poi possibile inventare il transistor, il laser, tutta la tecnologia moderna. Tutto da un "banale problemino" che nessuno riusciva a risolvere, che Planck risolse con un "trucchetto". Come tutte le cose realmente rivoluzionarie, i quanti sono partiti in sordina, senza clamore, ma poi hanno cambiato il mondo e con esso la vita di ciascuno di noi. Buon Natale e la prossima volta che premerete il tasto di un cellulare ricordatevi di Max.

uniba.it

wwwps.lnf.infn.it

 

 

 

 

 

max planck raggiunse così vette di sapere filosofico - la teoria fisica che sta alla base della tecnologia del XX secolo - dai semiconduttori ai laser.

una teoria che come disse planck fa venire le vertigini a chiunque la capisce. anche se come aggiunse l’irriverente   Feynman    chiunque creda di averla capita si sbaglia.

uniba 

 

In cent’anni la fisica quantistica ha dunque ottenuto successi straordinari. Tuttavia restano ancora aperti interrogativi formidabili .

E’ ancora aperta, per esempio, la questione del realismo: davvero un oggetto quantistico esiste solo quando qualcuno (e chi?) lo osserva? E’ ancora da sciogliere il nodo del rapporto micro-macro: quando e come gli oggetti microscopici perdono le loro bizzarre proprietà quantistiche e il loro comportamento indeterminato, per assumere le proprietà classiche e i comportamenti deterministici degli oggetti macroscopici?
Finché queste questioni, fisiche e filosofiche, verrebbe da dire di filosofia naturale, resteranno aperte, non si potrà considerare chiusa la stagione rivoluzionaria inaugurata cento anni fa dal conservatore Max Planck. 
 

zadig.it

come spesso accade nella storia del pensiero scientifico

quando Planck avanzò la sua ipotesi nessuno si accorse del carattere rivoluzionario della sua idea. Neppure Planck, sotto un certo aspetto, se ne rese ben conto. Perlomeno, Planck era certamente ben consapevole che la sua ipotesi di considerare l’energia non più come una dimensione continua e frazionabile all’infinito, ma formata da “pacchetti di energia” – appunto, i celebri “quanti” – era innovativa. Ma non si immaginava affatto quali e quante conseguenze avrebbe avuto questa sua ipotesi sull’intera fisica del Novecento. In fondo Planck aveva avanzato la sua idea per fornire una spiegazione soddisfacente dello strano comportamento dei corpi neri. La sua idea scaturiva dalle sue lunghe riflessioni sulla termodinamica e l’entropia, argomenti cui aveva dedicato anni di ricerche, soprattutto per chiarirsi le idee su un tema che gli appariva non del tutto chiaro. Proprio per questo, trovandosi di fronte al curioso comportamento dei corpi neri, che contrastava ogni predizione teorica, Planck pensò di spiegare questi effetti fisici ipotizzando che l’energia fosse distribuita in modo discontinuo, a “pacchetti di energia”. Ma proprio questa sua idea di considerare l’energia come “discreta” indusse, pochi anni dopo, nel 1905, un fisico come Albert Einstein, a formulare una convincente spiegazione dell’effetto fotoelettrico.
fabio minazzi - retedue.rsi.ch - 2013

 

 

 

https://youtu.be/R9sMxEnbha0

https://youtu.be/2024-gD4zHo

https://youtu.be/2E1OFvdNdEQ


 

 

Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori  si convincono e vedono la luce -  quanto piuttosto perché alla fine muoiono  e nasce una nuova generazione  a cui i nuovi concetti diventano familiari  !

max planck

 

www.facebook.com/nobelprize   -   fb/maxplancksociety

https://mentalfloss.com/article/502908/17-little-known-facts-about-max-planck

 

 

La scienza non può svelare il mistero fondamentale della natura

E questo perché, in ultima analisi

noi stessi siamo parte dell'enigma che stiamo cercando di risolvere

max planck

 

 

 

 

links

youtube.com/watch  - the beginning of the universe for beginners
facebook.com/maxplancksociety

http://it.wikipedia.org/wiki/Max_Planck

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