La letteratura ha il potere di ridare vita ai
desaparecidos
Perché l'oblio collettivo è la morte
Viaggio in Argentina ricordando
con rabbia Durante la dittatura ero una militante, non nella lotta armata,
ma nello schieramento di sinistra certamente sì. Ricordo la paura, quasi
paranoica, che provavamo. Per i militari noi studenti, in particolare
quelli di lettere e filosofia, eravamo tutti dei potenziali criminali.
Mi trovavo a "ripulire" la casa con l'incubo di una perquisizione in
ogni momento. Qualsiasi cosa avessero trovato poteva essere elemento
d'accusa. Una volta, mentre partivo per la Francia, fui bloccata
all'aeroporto perché avevo nella borsa un libro di Tolstoj. Un autore
russo costituiva di per sé motivo di grave allarme .
.
Quelle
Argentine la littérature de ce pays nous raconte-t-elle? Pour Elsa
Osorio, écrivaine prolifique qui porte un regard aussi sévère
qu’amoureux sur la littérature, il n’existe pas de «littérature neutre
ou apolitique. Cette posture-là est perverse car elle est un parti pris
politique non assumé». Et de réfuter bec et ongles les polémiques
stériles, le principe «du narrateur neutre».
Pour Osorioil
existe la bonne et la mauvaise littérature . libération 2014 - salon du livre paris
- fb/eo
BIOGRAFia
Scrittrice,
sceneggiatrice, docente di corsi di scrittura creativa, nata a Buenos
Aires dove vive - 15.11.1953 - a Madrid ha insegnato lettere. Ha scritto
sceneggiature cinematografiche e televisive.
Ha ottenuto in Argentina il Premio Nazionale di Letteratura, il premio
per la miglior sceneggiatura, il premio Amnistía Internacional per la
sua attività in difesa dei diritti umani . wuz.it
¿en
cuántos idiomas han sido traducidas sus novelas? - en 25 idiomas
-
enorsai.com.ar/pelsa-osorio
intervista 2021
Elsa Osorio nació en Buenos Aires
- 15.11.1953 . en Madrid diò cursos de narrativa - Publicó Ritos privados
1982 - Reina mugre 1989
- Beatriz Guido,
Mentir la verdad, COmo tenerlo todo - Las Malas
lenguas . Escribió guiones
cinematográficos, - Ya no hay hombres, Yo, la otra, La lección de tango
- y televisivos . Fue columnista especializada en lenguaje y política .
Obtuvo el Premio Nacional de Literatura, Premio al mejor guión de
comedia, Premio al Periodismo de humor, entre otros. Su novela A
veinte años, Luz 1998ha sido un éxito de ventas en
España, y sus derechos de traducción han sido vendidos a veinte países .
TÍTULOS PUBLICADOS Ritos privados 1982
Reina mugre 1989
Beatriz Guido
Mentir la verdad 1991
Cómo tenerlo todo 1996
Las Malas lenguas 1998
A veinte años, Luz 1998
Cómo tenerlo todo - pseudonimo Bárbara Lagrand 2004
cielo de tango 2006
SETTE NOTTI DI INSONNIA 2009
LA CAPITANA - LA COMANDANTE MIKA 2012
ALL'IMPROVVISO LA VERITA - 2016
DOPPIO FONDO - 2017
PREMIOS Y DISTINCIONES 1983: Premio Nacional de Literatura en
Argentina
Premio al mejor guión de Comedia
Premio al Periodismo de Humor
2000: Finalista en el Premio Femina, Francia
2001: Plessis Robinson
2001: Segundo Premio Literario de Amnistía Internacional
xornal.com
vincitrice della diciassettesima edizione del Premio
Letterario Giuseppe Acerbi
Narrativa per conoscere ed avvicinare i popoli - 2009
PREMIO ROMA - SCRITTURE STRANIERE - 2010
CHEVALIER DE L'ORDRE DES ARTS ET DES
LETTRES - renforcer les lien culturel - 2014
Other interests Elsa Osorio works actively in the field of
human rights,
a theme that dominates a lot of her novels. She has won awards from
Amnesty International and has also won Argentina's principal literary
award, the Premio Nacional de Literatura.
mundoandino.com
il prossimo romanzo? È un poliziesco basato su un fatto storico. Mi piace comporre senza contraddire la storia, anzi, facendone uso.
Ma i personaggi sono completamente inventati, non come Mika. Continuerò però a scrivere anche racconti fantastici.
Credo che un autore scriva quello che ha necessità di scrivere. cristina guarnieri - ilmanifesto.info
I vent'anni di Luz Una desaparecida di nome Liliana, una prostituta coraggiosa e con un
cuore grandissimo, un aguzzino sadico e fedele al regime, una famiglia
per bene al potere oligarchico dell'Argentina degli anni '70, un uomo
confuso e triste, una ragazza alla ricerca della sua vera identità...
tantissimi i personaggi di questo libro; le loro vite, come degli
anelli, si intrecciano per formare una catena che nel bene o nel male li
legherà per sempre.
Ricco di momenti drammatici ma anche di fatti spiritosi e di risate, di
lampi di gelida follia e di atti di eroismo, questo ROMANZo ti cattura
fino all'ultima pagina.
Scritto nel presente con dei lunghissimi flash back questo ROMANZo ,
basato su storie vere avvenute durante la dittatura in Argentina, ha il
pregio di fondere insieme drammi politici, la tensione di un giallo e la
forza dei sentimenti. dooyoo.it
Buenos Aires, 1976, Liliana è una sovversiva detenuta. Per la storia
sarà una desaparecida, ma per un sergente rappresenta la soluzione ai
problemi della sua donna. Liliana, infatti, è in attesa di una bambina.
In origine la bimba viene destinata a Miriam, la compagna del sergente
carceriere, che non può avere figli. Poi, però, la bambina viene data
alla figlia del colonnello Dufau, uno degli uomini più potenti del
regime, che ha perduto la sua durante il parto. Questa è la storia di
quella bambina, Luz, che una volta cresciuta, grazie all'affetto di suo
marito, anch'egli figlio di un desaparecido, ripercorre la propria
esistenza in un indagine che la porterà a Madrid sulle tracce del suo
vero padre. unilibro.it -
bol.it
Les fantômes sortent maintenant
de ces minutes du procès, de ces pages déjà jaunies par le temps, et
peuplent mes jours et mes nuits. Je vois cette fille, Beatriz, la jambe
cassée, au camp de détention, qui se traîne aux toilettes et y trouve
les lettres et le journal intime de sa mère que l'on a accrochés pour se
torcher le cul. Je l'imagine essayant de cacher sous ses vêtements ces
papiers de sa mère qui s'est suicidée peu de temps auparavant, folle d'horreur
devant le destin de sa fille. C'est exprès qu'ils ont placé là ces
papiers, pour qu'elle les y trouve, comme si ses tortures physiques n'étaient
pas suffisantes. Et cet homme que ni l'électricité sur les gencives, le
bout des seins, partout, ni les séances systématiques et rythmiques de
coups de baguettes en bois, ni les testicules tordus, ni la pendaison,
ni les pieds écorchés à la lame de rasoir, ne parviennent à faire s'évanouir
ni parler, et à qui on présente un linge tâché de sang: "c'est de ta
fille", lui disent-ils, elle a 12 ans sa fille, voyons s'il va
collaborer, s'il va parler maintenant.
mescontemplationsetmesdigressions.com - 2014
. VERSIONi TEATRALi IN FRANCIA E IN ARGENTINA
- dal 2014
Gian Carlo Zanon Te agradezco tu texto de
I giorni e le notti "La letteratura ha il
potere di ridare vita ai desaparecidos" tan oportuno hoy, que
la indignación me sacude al leer un artículo en un conocido diario
de mi país, que convoca a la sociedad al olvido, peor aún, a la
tergiversación absoluta de los hechos. Ese texto
humilla la memoria de nuestros muertos,
nombra a sus asesinos: defensores del Estado y a la justicia que les
dio la oportunidad de un juicio que ellos no dieron a sus víctimas:
odio.
Es buenosaber que escribir es un arma contra
el olvido, -EO
fb/eo - 10.3.2016
C’è gente,
perfino le nonne di plaza de Mayo, convinta che Luz sia esistita
davvero. Ecco, la letteratura pur essendo una menzogna può
toccare la verità in una maniera più forte della testimonianza diretta.
-EO
wlodek goldkorn - repubblica-it - gian carlo zanon -
igiornielenotti.it
. TRADOTTO ANCHE IN
turco - finlandese - POLACCO
-
spagnolo - arabo - CINESE TRADIZIONALE
.
LA LETTERATURA HA IL POTERE DI
RIDARE VITA AI DESAPARECIDOS .PDF
L'angolo visuale del mio
racconto è però differente
In genere, le indagini sono
state condotte dai parenti degli scomparsi. Nonne, nonni, zii, suoceri,
cugini: adulti che si sono messi a cercare ex neonati giunti intorno ai
20 anni. Proprio nelle settimane scorse il poeta Juan Gelman, mio
connazionale, è riuscito a rintracciare in Uruguay la nipote, al termine
di infinite peripezie. Nel racconto, invece, è una ragazza non reclamata
da nessuno che percepisce qualcosa di o scuro e tormentato nelle proprie
origini e decide di intraprendere il cammino a ritroso. Con l'aiuto di
altri personaggi, ravveduti dopo essere stati complici o conniventi,
scelti un po' come esempio di una società che non volle vedere ma poi ha
dovuto, per forza, togliersi la benda». e.botti - corriere della sera No toda la sociedad es culpable Osorio cuenta que tiene la sensación de que hay mucha gente que guarda
secretos. “No creo que todos seamos culpables –plantea la escritora–. Si
alguien no quiso ver lo que pasaba y ahora se da cuenta, le digo ‘bienvenido
de este lado’. Mucha gente, que siempre vivió acá, me dijo que se enteró
del robo de bebés por mi novela. Lo primero que pensé es en qué país
había vivido esa persona que me hacía un comentario así... Después
comprendí que los tiempos son diferentes en cada una de las personas, y
no me parece lo mismo el que secuestró a un chico, el que se apropió, el
que torturó, que alguien que no quiso ver. No todos somos culpables y no
toda la sociedad civil apoyó el golpe militar y la dictadura. A una
persona que puede tomar conciencia, abrir los ojos y querer que esto no
pase más en la Argentina, yo le digo:
Bienvenida pagina12.com.ar
Dans votre œuvre, la perception de l'éternité se fait à travers des
gestes extrêmement simples, des gestes modeste qui se répètent depuis
des générations sans le moindre effet de couleur locale ou d'exotisme
historique.
Pensez-vous qu'un personnage se révèle avant tout dans son quotidien,
dans son " labeur " ?
Je ne sais si un personnage se révèle avant tout dans son quotidien. Je
sais que le quotidien me paraît être le lieu où se produit, où se
déploie le mieux cette représentation du monde et de la vie qui m'occupe.
Sans compter que, ayant à voir avec l'instant, s'y manifeste ce qui pour
moi est du domaine de l'absolu, d'une certaine mesure de l'éternité.
Tout ce qui dit (je pense à certaines anciennes photographies sépia) la
légèreté et le poids de l'instant, son incroyable éternité. Ce que c'est
que d'être là à un moment donné sur cette terre qui n'en finit pas de
tourner! Je travaille, c'est
vrai, sur cet aspect du temps.
Pour tout dire quand j'ai entrepris La Demande je me suis sentie très
influencée, très concernée par la forme, le principe du haïku, qui est
comme vous savez la description extrêmement dépouillée, acérée de l'instant,
et de son éternité.
Mon intention première était de mettre en place une sorte de huis clos
entre le maître et la servante, une suite,
un ensemble d'instants. Ce qu'en fin de
compte je n'ai pas fait, car j'ai compris qu'il fallait au texte un
commencement et une fin. J'ai compris que ça devait être une histoire.
Mais je pense que le livre s'en ressent encore. Et c'est bien comme ça.
La marque est là. pagesperso-orange.fr
Non si può guardare al futuro
nascondendo fatti così gravi
che sono accaduti nel passato
spiega la scrittrice argentina
da anni impegnata nella difesa dei diritti umani in occasione del suo
soggiorno
in Italia per il conferimento del Premio Internazionale delle
Biblioteche di Roma a lei assegnato per l’anno 2007.
rainews24
lezioni di tango
biblioteche di roma 2007
-
vince elsa osorio con lezioni di tango Ana è una giovane ricercatrice di sociologia, nata a Buenos Aires ma
emigrata con la famiglia in Francia da bambina; Luis invece è un regista
argentino in piena crisi creativa, ombroso e taciturno, arrivato fino a
Parigi alla ricerca di finanziatori stranieri per la sua attività, che
nell'Argentina squassata dalla crisi economica non trova più alcun
possibile sbocco. Quando, una sera, i due si conoscono per caso ballando
il tango in un locale parigino, emerge tutto un passato che li accomuna,
a partire dall'incontro avvenuto un secolo fa tra il bisnonno di lei,
Hernan Lasalle, grande ballerino di tango, e la bisnonna di lui,
domestica di casa Lasalle, che di Hernan fu amante e allieva di ballo.
wuz.it
unilibro.it nel romanzo la giovane Ana, cresciuta in Francia odiando la sua famiglia
argentina, torna a Buenos Aires e finisce per ammirare quel popolo
tradito dai suoi capi ma desideroso di riscatto. Anch’io ho per l’Argentina un sentimento ambivalente,
amore-odio.
Sembra
incredibile che in un paese con tante risorse quasi metà della
popolazione sia sotto la soglia di povertà. Per mettere in evidenza
l’origine di questo contrasto, nel ROMANZo ho rievocato la ricca
Argentina a cavallo tra Otto e Novecento, l’epoca d’oro in cui la
nazione richiamava capitali, progetti e mano d’opera da tutto il mondo.
Dopo il primo colpo di stato, all’inizio degli anni ’20, questa
ricchezza è rimasta bloccata nelle mani di pochi. E pensare che
l’Argentina produce sette volte più di quello che sarebbe sufficiente al
benessere a tutti. d.pizzagalli - wuz.it
Elsa Osorio en España en el primer mundo ¿no intenta también
desentenderse de Argentina? No quiero desentendermeaunque admito que no tengo una relación muy
clara con mi país.
Quiero que se haga justicia. Me importa mucho todo lo
relacionado con los derechos humanos. Aunque en la novela mi objetivo es
literario: no escribo para enseñarle nada a nadie. Pero si sirve para
que un chico pueda encontrar su identidad, mejor. Creo que gracias a la
ficción uno puede acercarse a la verdad histórica. Yo tomo muchas voces
internas tratando de meterme en los personajes. Es el caso de Miriam,
una prostituta a la que su novio, El Bestia [un militar fornido
especializado en tumbar puertas durante los operativos de detención, le había prometido un niño, y sin tener ninguna idea política, humanamente
establece una alianza con Liliana para que ésta escape. Se trata de un
acuerdo que difícilmente pudo haberse dado entre hombres. elsaosorio.com
La escritora argentina Elsa Osorio reivindica la
unidad y la identidad de Argentina en su nueva novela "Cielo de Tango",
una historia de pasión sobre una saga de dos familias pertenecientes a
los extremos de la escala social en Buenos Aires, que se verán unidas
por este baile y su cultura
El tango es una metáfora del abrazo
dijo hoy Osorio (Buenos Aires,
1952 durante su presentación de la obra, en la que explicó que "dos
cuerpos que se entrelazan hacen que dos personas se entiendan antes",
como los protagonistas de la historia que, separados por la tradición
social de su país, rompen las barreras y "se encuentran en otra vida, en
el cielo del tango al bailar ar.entertainment.yahoo.com
parigi ha portato alla luce E VALORIZZATO il
tangoche ERA PREROGATIVA DELLE prostitute.
gli UOMINI argentini INFATTI non VOLEVANO che le loro
donne lo ballassero. poi fu danzato davanti al papa
PIO X per dimostrare quanto potesse essere semplicemente un ballo
sensuale e allegro che somiglia alla MILONGA E NON UNA DANZA
TRISTE.
tristi erano le parole che ricordavano la terra natia
la NOSTALGIA L'IDENTITA etc.
durante la prima guerra mondiale QUESTO BALLO cominciò ad unire lE
PERSONE alla ricerca dell'identità .
gli
argentini sono un insieme di tante diversità e differenze e non HANNO
origini europee come pensano in molti.
il tango è una forma di abbraccio totale è CONSENTE il
recupero di una memoria collettiva .
riassunto intervista radio.it
Lezioni di tango Elsa Osorio, nata a Buenos Aires e attualmente residente a Madrid,
vincitrice in Argentina del Premio nazionale di letteratura, già autrice DEL ROMANZo , sempre pubblicato da Guanda, I vent'anni di Luz, ispirato
ai casi di neonati rubati alle donne incinte fatte "desaparecer", e
soltanto dopo la fine della dittatura portati a pubblica conoscenza
dall'Associazione delle Nonne della Plaza de Mayo. Protagonista
dell'ultimo ROMANZo è ancora una volta l'Argentina, descritta attraverso
gli occhi di due emigrati a Parigi: Ana, sfuggita con la famiglia alla
repressione del regime militare negli anni Settanta, e Luis, costretto a
lasciare l'Argentina in seguito alla crisi economica del 2001.
L'incontro casuale e la scoperta della comune passione per il tango sono
all'inizio di una storia personale che, attraverso le radici comuni dei
due protagonisti, ripercorre la Storiadell'Argentina, dalla fine
dell'Ottocento, lungo tutto il Novecento, passando dalle prime lotte
sindacali al peronismo, agli anni della dittatuta e, infine, al crack
dell'economia negli anni più recenti. c.camplani - users.unimi.it
Tango
dont le titre original est
Cielo de Tango, n'atteint peut-être pas tout à fait la hauteur de son
ambition de grande fresque littéraire de Buenos Aires. Le style reste
sage et relativement commun, du moins dans la traduction, tandis que la
composition égare parfois un peu le lecteur en raison des multiples
ruptures de la narration qui saute sans cesse de personnages et d'époques
à d'autres sans l'unité et la fluidité qui caractérisent l'éxécution
d'un bon tango, qu'il soit traditionnel ou contemporain. Mais il a au
moins les mérites de la vitalité et de l'originalité et, avant tout,
celui de parvenir à entraîner son lecteur dans l'histoire moderne de
l'Argentine, dans sa mémoire collective et l'univers passionnant et
passionné du tango argentin qui lui est consubstantiel.
republique des lettres
astore.amazon.fr
Che cosa deve ancora accadere
in Argentina affinché si possa parlare di una vera democrazia? Credo che si debbano educare i cittadini
più che i politici, che sono
necessari... ma e' piu importante votare coloro che li votano affinche'
scelgano dei rappresenti che non siano come quelli che ci sono stati
durante gli anni Novanta che hanno portato il paese alla rovina… In ogni
caso e' difficile da comprendere il peronismo, molto difficile…Perché
negli anni Novanta c'era un presidente peronista che era Carlitos Menem
e oggi abbiamo un altro presidente peronista che è Kirchner… Due
presidenti e due governi che non hanno davvero niente in comune …"
l.sorrentino rainews24
Pour Elsa Osorio il n’existe
pas de littérature neutre ou apolitique. Cette posture-là est perverse
car elle est un parti pris politique non assumé.
il existe la bonne et la mauvaise littérature. libération - fb/eo - 2014
Il tema della “memoria” è
ricorrente nei tuoi libri, perché? Io non mi prefiggo alcun scopo quando scrivo,non
voglio insegnare niente a nessuno, ciò che conta mi si impone con forza
ed io lascio che emerga. Ma sono consapevole che la narrativa ha il
potere di svelare la verità con più forza di quanto possa fare un
testimone. E così cerco di raccontare, nel modo più semplice e senza
allusioni, quella storia che voglio che assolutamente si conosca. Mi
piace comporre, è invenzione di personaggi e fatti di una storia che
conosco o indago. cosa significa oggi essere scrittrice e
sceneggiatrice? Significa essere il giocoliere -
il menestrello di
questa epoca claudia caramaschi - wuz.it
SETTE NOTTI DI INSONNIA
Alcuni hanno visto sparire amici e parenti, altri
hanno saggiato gli artigli delle sevizie nelle carni, altri ancora hanno
finto improvvise amnesie per salvarsi: chi ha vissuto nell'Argentina
funestata dalla dittatura sa bene che la frattura tra passato e
presente, tra ragione e immaginazione, è difficile da sanare. Come
Laura, la protagonista della vicenda che dà il titolo alla raccolta:
l'incontro casuale con il suo aguzzino ventisei anni dopo la prigionia
la getta nell'angoscia, ma quando scopre che adesso è lei a fargli
paura, riesce finalmente ad affrontare i sensi di colpa e i fantasmi
della memoria. O come Gabi, che aspetta ansiosa le lettere del suo
fratello gemello, fuggito o desaparecido, senza rinunciare alla speranza.
Spesso in queste storie, dopo tanta angoscia e incertezza, si schiude la
possibilità di un riscatto e di un nuovo inizio. Può nascere dalla
dolorosa accettazione di un amore mai sopito per un uomo terribile; da
un incontro fortuito in treno che permette di riappropriarsi di
un'identità rubata; dal pentimento di una sequestratrice, generato
dall'affetto per la bambina rapita. Attraverso dodici racconti di
impronta cortazariana, in bilico tra il reale e il fantastico, Elsa
Osorio mescola le tragedie della storia alle inquietudini del
quotidiano, sciogliendo i grumi di dolore che rendono le notti insonni.
ibs
.
La
comandante Mika - LA CAPITANA - LA MILIZIANA Nonostante una vita avventurosa e piena come un romanzo, la comandante
Mika è realmente esistita. Elsa Osorio ne ricostruisce la vita
intrecciando al racconto le testimonianze di chi l'ha conosciuta
direttamente, le sue lettere e i suoi scritti. Nasce così il ritratto
straordinario dell'unica donna che ha comandato un manipolo di uomini
durante la guerra civile spagnola. Osorio racconta la comandante Mika a
partire dall'adolescenza in Argentina, nel fermento della Buenos Aires
degli anni Venti, per poi passare agli anni di Parigi, nella cerchia
intellettuale trotskista e quindi alla Berlino degli anni Trenta. Mika e
il marito, l'amatissimo Hippo, si trasferiranno poi in Spagna, dove
arrivano proprio pochi giorni prima del golpe nazionalista e dove non
possono non sposare la causa repubblicana.
unilibro - 2012
El libro es el relato
fascinante de una vida fascinante, la de una mujer que por convicción y
coherencia hizo suya una guerra que en principio no le correspondía,
consciente de que ahí se jugaba la libertad y la justicia para el género
humano y de que todos ellos se encontraban “en el corazón de la Historia”.
El homenaje de Elsa Osorio, en su gran impulso ético, parece extenderse
a cuantos combatieron entonces por ideales tan nobles. Entre las
anotaciones de Mika Feldman, un apunte: “Hay hechos que piden ser
narrados”. Sin duda la documentada y sólida historia de La Capitana que
nos ofrece Elsa Osorio es uno de ellos.
ernesto calabuig - lecultural.es
Me gustaron mucho las palabras de
Luis Sepúlveda y
las de Juan Manuel Vera cuando presentaron mi novela. Muchos pero muchos
amigos acompañándome: y tantos otros que no conozco desafiando el frìo
intenso de Madrid. Un cálido encuentro en La buena vida y la certeza de
que un camino se abre en la memoria de Mika. Esos momentos en que uno se
dice que valió la pena el esfuerzo. Gracias a todos.
elsa osorio - facebook
A Berlino Mika conosce anche l’altra faccia
dell’oppressione, quella del comunismo sovietico: ha il volto di Jan
Well, come si faceva chiamare in Germania, agente del Pcus invaghito di
Mika e da lei respinto con rabbia. Lo stesso uomo che ritroverà in
Spagna cinque anni dopo, durante la guerra civile. Questa volta si
chiama Andrei Kozlov ed è il consigliere sovietico dei miliziani, ma il
suo vero compito è stroncare le formazioni politiche non ortodosse, come
il Poum, il Partito operaio di unificazione marxista nel quale milita
Mika. La “capitana” è già l’eroina che ha guidato la fuga rocambolesca
della sua milizia dalla cattedrale assediata di Siguenza,
ricongiungendola al resto della truppa, e che ha resistito con i suoi
uomini settimane in trincea alle porte di Madrid, nel fango e fra i
proiettili dei falangisti. Ma per Well-Kozlov è l’eterna ossessione. E
un nemico politico. Non l’ha mai dimenticata, e poiché non può averla,
la perseguita, la incarcera, tenta di violentarla. Non ci riuscirà, ma
l’avventura di Mika in Spagna finisce lì. valeria gandus -
ilfattoquotidiano.it - 2012 - foto da elsa osorio - facebook tradotto in
tedesco - italiano - olandese - francese - latino_americano
Elsa Osorio - facebook I ''miliziani'', si
ricorderà, erano i volontari che si opposero al generale Francisco
Franco, che era insorto contro le sinistre che avevano vinto le elezioni
e dato luogo al Governo repubblicano del Fronte Popolare: fu l'inizio
della guerra civile, che durò dal Luglio 1936 al 1° Aprile 1939, con la
vittoria dei nazionalisti di Franco - che era collegato agli altri
regimi nazifascisti - e causò centinaia di migliaia di morti). Volontari
accorsero, per aiutare gli antifascisti spagnoli, da molti Paesi
stranieri - le ''brigate internazionali'' - sia europei che non europei
(ricordiamo, fra gli altri, i due grandi scrittori americani
Hemingway e Dos Passos). Non bastò: la Spagna piombò nel fascismo, del quale si
sarebbe liberata solo dopo decenni. ...
franco bianco - paneacqua.eu
.
eLSA OSORIO : Esta especie de
Che Guevara mujer tuviera el lugar que merece en nuestra historia, que
otros escritores e historiadores se animen a acercarse a la vida de esta
persona extraordinaria . Julián López -
revistaenie.clarin.com
.
Elle vivait. Elsa Osorio la fait revivre. Elsa Osorio retrouve les traces de Mika Etchebéhère, née Micaela
Feldman, qui a été l'une des seules figures féminines, outre la «
Pasionaria », de la guerre civile en Espagne. Non contente d'avoir
enquêté sur Mika, la « Capitana », dirigeante d'une unité de combat du
POUM en 1936-37, Elsa Osorio a même retrouvé ses carnets, rencontré ses
amis, ses correspondants, puisque l'extraordinaire Mika est décédée en
1992 à l'âge de 90 ans. ... « Elle était courbée contre le parapet, ses yeux
fouillaient les lueurs de l'aube, essayant de distinguer au loin les
silhouettes de ses garçons, une lame d'angoisse plantée dans sa poitrine,
et les éclats sans pitié des mortiers, les crépitements des
mitrailleuses. »'' « Ses garçons » : des hommes
plus âgés qu'elle, qui la respectent tellement qu'ils n'osent même pas
l'imaginer en femme, et rabrouent les gaillards des autres unités qui
leur demandent si par hasard elle couche avec quelqu'un. Elle ne couche
pas. Elle est toujours debout, à nos côtés, dit l'un. Et alors, que
fait-elle, là-bas, cachée dans un coin ? Elle nettoie son fusil, cette
arme qu'elle ne voudra jamais abandonner et qu'elle refusera de rendre
aux Brigades Internationales soutenues par l'URSS. Un autre monde. En
mai 68, elle se déguise en bourgeoise de la rue Gay-Lussac pour échapper
aux CRS, et elle explique aux jeunes gens pourquoi il faut mettre des
gants pour dépaver les rues. '' bertrand du chambon - livre.expeert.com/fr - 2012 I és que la Mika -i això també ho deixa
clar Elsa Osorio- va ser coherent amb la seva militància revolucionària
durant tota la seva llarga vida. Una vida que va transcórrer durant tot
el segle XX -de 1902 fins a 1992-, que Osorio ressegueix en forma de
puzle -juxtaposant les diverses situacions que anava vivint en cada
escenari no de manera cronològica i successiva- i que manté l'interès
del lector fins a la darrera pàgina. Però més enllà de les virtuts
literàries de la novel•la, La Capitana esdevé un exercici de recuperació
de la memòria històrica que avui és més imprescindible que mai.
pelai pagès - laurora.netpor.org - facebook/osorio
Exaltant et passionné ce livre
ressuscite une magnifique Indignée
claire julliard - le Nouvel Observateur
—¿Qué opina de
la posibilidad de que Micaela sea declarada Ciudadana Destacada post
mortem? Estoy muy contenta. Desde el principio de
esta búsqueda no dejaba de pensar cómo una mujer que había llevado una
vida así fuera ignorada. Así que cuando me contaron que se presentaba el
proyecto me puse feliz porque, de alguna manera, he vivido con ella.
Además, me parece que sinceramente se lo merece porque es un ejemplo de
lucha. victoria rodríguez - unosantafe.com.ar
. lo scrittore che ruolo
ha? Deve raccontare i suoi personaggi.
Senza metterci l'ideologia. Ne I vent'anni di Luz, faccio parlare anche
i boia e spiego che qualcuno di essi era perfino capace di amare. Ma è
evidente che il lettore, alla fine, sa come la penso.
è capace di perdonare? Voglio
giustizia, non perdono. La verità non può essere oggetto di un
negoziato. di papa bergoglio che ne
pensa? faceva parte della gerarchia
cattolica argentina. E
la gerarchia era complice della dittatura. Vedo però che i preti
impegnati nella lotta lo appoggiano. E vedo che riceve i teologi della
liberazione, che ne parlano bene. Quindi ho speranza. Comunque sarebbe
cosa ottima se aprisse gli archivi.
wlodek goldkorn - repubblica.it
.
El facebook me recuerda
que hace ya 5 años que no presento una novela en Argentina, Espero que
antes de fin de año salga la nueva y que Mika -que está en el limbo-
vuelva a librerías. fb/eo
Me deslumbra la vida que llevaban, esa vida
depurada, rica, libre y comprometida, única, ética y bella, la vida de
las ideas, de las emociones, de la pasión compartida por un mundo mejor
. Los veo tan felices en el cuaderno azul .
la capitana - fb/eo
... En Madrid una calle
lleva su nombre, la conocieron jóvenes y no tanto de
varios países. Estoy segura de que Mika estaría
muy contenta de los logros de las mujeres en los últimos años ...
estratto da fb/eo - 13.10.2021
.
.
All'improvviso, la verità -
Conversazione con Elsa Osorio
Elsa Osorio si racconta in un'intensa conversazione con Cristina
Guarnieri sui temi a lei cari: la scrittura e la
vita, la finzione e la Storia, i desaparecidos e la Giustizia
Universale. Tra il fantastico - inteso come varco rispetto al
silenzio imposto dalla dittatura - e la memoria - urgenza interiore di
recuperare una speranza collettiva - Elsa salva
dall'oblio figure che la storia ufficiale ha cancellato. Erede
delle immense narrazioni del continente più a sud del mondo, la
scrittrice si fa testimone dell'abbraccio delle differenze, invitando il
lettore a osare vivere la vita come un tango. La sua voce attraversa il
Novecento e il policromo mondo argentino che, inabissatosi
nell'esperienza del male radicale, si muove oggi fra tentativi di parola
e ricerca della verità. Luz, "luce", si chiama la protagonista
dell'opera che l'ha consacrata a livello internazionale. Una luce in
fondo al tunnel, la via d'uscita da un vicolo cieco. Con interviste a
Carlos Slepoy, avvocato dei processi di Madrid, e agli scrittori Inés
Carland, Javier Rovira e Claudia Chamudis.
ibs - unilibro
LA SCRITTRICE IN ITALIA PER LA
PRESENTAZIONE DEL LIBRO - FUTURA FESTIVAL - 2017
DOPPIO FONDO
: Qué alegría ver la primera cubierta de
una nueva novela que llevó años escribirla.
Dentro de dos o tres horas,
cuando termine de revisar las galeras , será la última vez. Después ya
correrá su suerte en libro. No podré cambiarlo más. Es el momento de
despedirnos. Buen camino te deseo 'Doble fondo'. fb/eo -
28.9.2017
Saint Nazaire, paseando por
los renglones. Frente a las casas donde imaginé que vivían
Marie Le Boulec y Geneviève, el monumento y el paisaje que miraba Juana
desde su ventana, el Jardín de Plantes donde su asesino se encontró con
el piloto, el banco frente al mar donde Muriel y Marcel esperaron a
Matías, en el último capítulo, me pregunto si no podría cambiar el
argumento, advertirle del peligro. Pero no, Doble fondo ya se publicó y
es necesario que ella muera en el primer capítulo para seguir viviendo
en la memoria . fb/eo - 13.11.2018
Doble fondo aporta, entre
otras cosas, el testimonio directo de víctimas, la siempre incansable
necesidad de que lo acontecido salga a la luz y, por desgracia, la idea
de lo cómodo que nos resulta muchas veces mirar para otro lado, sobre
todo cuando lo que se dice o cuenta sucede al otro lado de mar, lejos de
nuestro cotidianidad . esperanza castro - elimparcial.es -
2018
Un admirable roman, attachant, d’une grande
profondeur, si riche qu’il peut se relire plusieurs fois tant il y a à
découvrir. serge perraud - lelitteraire.com - 2018
C'est un livre fait d'ombres, et d'amour. De
larmes de rage, de douleurs, mais nourri d'espoir, et d'une lucidité
étonnante. Un livre dont le titre français Double fond, signale
judicieusement une narration complexe et des événements relatés par
fragments. Ce puzzle politico-policier nous promène de l'Argentine au
temps de la dictature militaire de Jorge Videla (1976-1981), à la France
dans les années 2004. Deux récits n'ayant apparemment rien en commun
vont finir par s'emboîter et se répondre. Pour l'anecdote, Elsa Osorio a
puisé ce kaléidoscope dans le passé des siens qui l'a bien aidé à
échafauder la structure.
jean-rémi barland - laprovence.com
.
Captivant,
bouleversant, édifiant et incontournable, Double fond nous prend à la
gorge et ne nous lâche plus. L’odeur de la mort, l’odeur de la peur. - L’odeur de la peur grimpe aux murs, elle
raréfie l’air, elle est plus forte que la saleté, que les torchons
sales, plus forte que tout - cathy garcia - lacauselitteraire.fr
. J’avais aimé cette double façade de la
maison du Front de mer. C’est là que vivait sa voisine qui recherche la
vérité sur sa mort. fb/eo -
saint-nazaire.maville.com
. Elsa
Osorio
torna nel nuovo romanzo Doppio fondo sul tema della memoria. La
dittatura argentina raccontata sotto forma di un noir che si svolge tra
Buenos Aires e Parigi. Il tema della memoria è molto caro anche a Luis
Sepulveda, che nel suo ultimo libro ricorre alla memoria per
raccontare la sua esperienza di militante politico.
feltrinelli - 2017 Nel giugno del 2004 il
cadavere di una donna viene ripescato al largo di Turballe, un
tranquillo villaggio di pescatori in Bretagna. La giornalista Muriel Le
Bris, combattiva e appassionata, si ritrova suo malgrado a coprire la
cronaca locale; fin dall’inizio, però, fiuta qualche anomalia in quello
che all’apparenza potrebbe sembrare un suicidio. La giovane reporter non
può ancora sapere che quel caso darà una svolta imprevista alla sua
carriera e soprattutto che riporterà a galla gli orrori della dittatura
argentina. In parallelo, ma in un’epoca e in un continente diversi,
si dipana la vicenda di Juana Alurralde. Siamo a Buenos Aires nel 1977,
in piena dittatura, e la giovane militante dei Montoneros viene
catturata insieme al figlio di tre anni. La loro destinazione è l’ESMA,
l’inferno della tortura. Juana resiste e adotta una propria strategia,
che le permette di sfuggire ai famigerati «voli della morte» e
soprattutto di mettere in salvo il suo bambino. La fuga la condurrà
verso Parigi, dove dovrà affrontare, di nuovo, rinunce drammatiche, e
fingersi pentita della sua militanza passata. Quasi trent’anni dopo
le due vicende si incrociano e spetterà alla caparbia Muriel
ricostruire la storia di quella donna dal grande coraggio e dalle molte
vite. In un romanzo di commovente intensità, Elsa Osorio racconta il
nodo irrisolto della Guerra sporca argentina in un’ottica non
convenzionale, che mette al centro il rapporto vittima-carnefice,
sondandolo con una acutezza e una sensibilità profondissime. Anche la
tragedia nella tragedia, quella dei figli dei desaparecidos, assume note
inedite nella vicenda di quel figlio, Matías, abbandonato dalla madre
per amore, che diventando uomo non può fare a meno di cercarla e di
giudicare le sue scelte.
ebook.it
quanto c’è di elsa osorio nei tuoi romanzi ? È impossibile per uno
scrittore non essere in quello che scrive.
È normale distanziarsi da sé stessi per
non raccontare sempre della tua vita, ma è altrettanto chiaro che uno
non smette di parlare di sé, fosse solo a livello di inconscio. Il
personaggio dell’ex guerrigliera montonera che diventa una spia della
Marina è tipico di una generazione. A me per fortuna questo non
successe, e nemmeno di essere catturata. Tuttavia la coscienza di essere
una sopravissuta ce l’ho. Quando la settimana scorsa ho ripassato il
romanzo, ho notato che c’era qualcosa legata alla mia vita, ma è un
elemento biografico e non desidero parlare di questo. Rimane che nella
scrittura è impossibile non mettere in luce qualcosa di tuo
... c.madricardo - ytali.com -
.
la letteratura cosa e quanto può fare? Scrivere significa dare parole
a questi fatti ed è importante soprattutto per il recupero della
memoria storica. Credo che i popoli debbano tornare al loro passato per
poter vivere il presente. per lei quanto è difficile
scriverne? Ci sono riuscita solo a
distanza di 20 anni dal golpe: per molto tempo non sono stata in grado
di farlo, non per cause esterne, ma per una sorta di mia evoluzione
interiore. Scrivendo riesco anche a capire meglio quello che nella vita
mi sfugge ed è molto diverso da me: mettendomi nei panni di personaggi
ripugnanti come i torturatori, riesco a decifrare meglio anche il loro
lato di esseri umani. iltorinese.it
.
presentato dall'autrice al lido marinelli
- santa maria di leuca - lecce- giugno 2017
SEPULVEDA LEGGE ALCUNE PAGINE AL
SALONE DEL LIBRO DI TORINO - immagine: LS e EO a milano - maggio 2017
letteratura.rai.it
- intervista
.
--- La dittatura ha
spezzato in due la nostra vita. E lo ha fatto nel periodo in cui
iniziavamo ad avere figli e una vita lavorativa. Io ho vissuto un esilio
interno, nascosta per un po’ in Argentina con il mio ex marito; poi in
Francia ed infine siamo ritornati. Ma non potevo lavorare perché vigeva
la legge di sicurezza nazionale ed ero stata licenziata. Non ho mai
fatto parte di gruppi armati; semplicemente ho sempre pensato con la mia
testa e al massimo ho avuto rapporti con il sindacato. -EO ...
--- Per molto tempo non sono stata in grado di scrivere; non perché
qualcuno me lo impedisse, ma per una sorta di mia evoluzione interiore.
Ci sono riuscita solo dopo 20 anni dal golpe. -EO
laura goria - intervista marieclaire - largine.it
...
--- Uno escribe lo que necesita escribir.
Hoy, a la muerte en la novela le diríamos femicidio. Está la delicada
cuestión de una mujer prisionera que mantiene una relación con un
marino, pero él no le gusta ni tiene el síndrome de Estocolmo. Pienso
que esta novela puede ser muy cuestionada, porque ella, en algún punto,
cuestiona todo. Yo no pretendo dar ninguna lectura ideológica.
Es muy difícil de entender, por eso es mejor narrar.
patricio zunini - infobae.com
.
¿estuviste exiliada? No. Viví la dictadura en la Argentina
y me considero una sobreviviente. A mí no me
pasó nada de lo que estoy contando, no fui prisionera, no es mi
biografía, pero soy alguien que hace unos cuantos años, desde que
escribí mi primera novela, quise que se supiera que en la Argentina se
habían robado chicos, se había torturado a personas, que hubo "vuelos de
la muerte". Sé que la memoria es importante, pero no tengo la soberbia
ni creo que mis libros determinen algo. daniel gigena intervista lanacion.com.ar
.
Je crois que
la littérature a ce pouvoir de faire comprendre une histoire qui s’est
déroulée dans d’autres pays. vous étiez en Argentine
lors de la coupe du monde ? Oui. Et tout
le monde devenait fou à cause du football, j’en étais stupéfaite. J’ai
mal vécu ce moment. La scène que je décris dans le roman, où tout le
monde saute de joie dans un restaurant, est bien réelle. Ce n’est pas
anecdotique car celui qui ne sautait pas pouvait être soupçonné. Mais le
jugement est difficile, parce que c’était un moment de joie collective.
Le football peut faire tout oublier. La société a besoin de relâchement.
gilles heuré - telerama.fr
.
Cuando te metés en el personaje, descubrís que
tiene su propia vida
***
lo scrittore che ruolo ha? Deve raccontare i suoi personaggi. Senza metterci
l'ideologia. Ne I vent'anni di Luz, faccio parlare anche i boia e spiego
che qualcuno di essi era perfino capace di amare. Ma è evidente che il
lettore, alla fine, sa come la penso. quanta invenzione c'è nella memoria? Senza invenzione non esiste la memoria. Prenda la
storia di Mika Etchebehere. Volevo raccontare la sua vicenda. Ho dovuto
far lavorare la mia immaginazione; mi sono inventata le sue crisi di
gelosia, i sentimenti. La letteratura ha un potere enorme. È in grado di
cambiare le persone. come si fa a superare la paura? Agendo. L'importante è uscire dalla situazione
della vittima. Il mio modo di agire è usare la parola. La parola cambia
il mondo. wlodek goldkorn - repubblica.it .
centro ideazione donna
- eo
a firenze - giardino dei ciliegi - 2023 Il miracolo della letteratura sta nella capacità
di dare nome a quelle persone che non sono tra di noi, però non sono
ufficialmente morte. Queste persone hanno bisogno di essere contornate
dalle nostre storie. La letteratura dà un nome a ciò che altrimenti
sarebbe solo assenza. intervista 2014 - wlodek
goldkorn_repubblica.it ilgiardinodeiciliegi.firenze.it - 2023
***
FACEBOOK
Hoy recibí una carta de M. Gueganno,que me hace
saber" au nom de la Ministre de Culture et de la Communication" que
se me otorga el diploma de "Chevalier de l'ordre des Arts et de
Lettres" "Votre écriture permet de tisser et
de renforcer les liens culturels de deux pays et de porter des
refléxions autour des droits de l'homme"
- ¡Qué honor! Lo comparto.
fb/eo - 6.12.2014
.
En el día de la mujer, quiero rendir
homenaje a la memoria de Mika
Etchebéhère, militante revolucionaria, comprometida con los tiempos
que le tocó vivir hasta el tuétano, lúcida y responsable,
consecuente con sus ideales hasta el último día de su vida. Y libre
como un pájaro.
Me preguntan por qué en mi narrativa las mujeres son tan fuertes, y
digo que no es feminismo, es fidelidad histórica, en mi país están
las Madres, las Abuelas. Y tantas luchadoras.
fb/eo - mar 2016
.
.
.
.
Se
llama Infiorata, una tradición en el “paese” Patú, en la Puglia.
De una plaza a otra, a los largo de una calle del pueblo, que llaman
via delle Bellezza, reunidos en grupos, pegan flores silvestres
sobre variados dibujos, tipo mandalas, o figurativos. Me emocionó
verlos. De niños a mayores, haciendo sus obras de arte floridas, con
entusiasmo, unidos, hermanados, las casas
abiertas, las sonrisas francas. Les
pregunté por las flores, pude olerlas y llevarme algunas, compartir
con ellos este rito. Y de pronto un fuerte deseo de vernos a
nosotros, porteños, a nosotros, argentinos, aunque sea por una
noche, como la de Infiorata, haciendo algo bello juntos. Algo, como
dicen en Patú, que nos de claridad, significado, dirección. Difícil
¿no? Disculpen lo cursi de mi mensaje, es que esta gente de la
Puglia me ha conmovido. fb/eo - 18.6.2017
.
Sigo viajando
sin moverme de casa con
los recuerdos que me trae Facebook . Hoy en Patú, un pueblo de
la mágicaPuglia.
Continuo a viaggiare senza
muovermi di casa con i ricordi che Facebook mi ripropone .
Oggi a Patu, un villaggio della magica Puglia. fb/eo -
17.6.2020
.
Qué felices los días
que pasamos en ese « paese » , Patù en la
Puglia, partcipando de esta hermosa tradición, infiorata. Qué
felices los debates en esos escenarios mágicos, las charlas y las
risas en las comidas y paseos, qué felices encuentros con colegas y
lectores, qué felices lecturas , colores, mar, sabores. Qué felices
éramos de poder ir de un lado al otro, de vernos y escucharnos,
conocernos, intercambiar, tocarnos, y no nos dábamos cuenta.
fb/eo - 18.6.2021
.
.
.
.
Apoyo con entusiasmo
el proyecto de de ley de creación del Instituto Nacional del Libro
Argentino. Hoy más que nunca es necesario.
#ConLibrosHayFuturo - fb/eo - 22.4.2019
.
¿ qué
pasa, chiques ? ¿ qué me perdí ?
Leo varios comentarios
enardecidos contra el inclusivo, como si alguna reflexión pudiera
decidir por los hablantes, como si algún argumento pudiera frenar lo
que dice el inclusivo, y lo que dice esa furia loca que despierta en
algunEs. Si no te gusta, no lo emplees, que nadie te obliga, como
nadie puede prohibir que una sociedad viva espeje en su habla .
fb/eo - 12.1.2020
.
In omaggio a Borges, in
Argentina, si festeggia il giorno del lettore
. Un abbraccio a coloro che danno un senso al mio
lavoro, mi incoraggiano, mi rivelano ciò che non so quando scrivo,
incastrano le loro storie alle mie, le completano, scrivono sui miei
libri e mi scrivono, mi mandano messaggi, mi raccontano storie, mi
ricevono nella loro terra con affetto, (quando potevamo muoverci) mi
visitano a Buenos Aires (quando questo era possibile) o dove sono,
mi collegano con qualcosa profondamente vivo e vero, e soprattutto
mi rallegrano la vita: i miei lettori. Leggo con più interesse le
pagine del club dei lettori, o commenti delle librerie rispetto alla critica specializzata, Se c'è qualcosa che
amo di Facebook è il contatto diretto con voi, avec vous mese
cin cin lecteurs, con voi cari lettori, mit dir o come so dica in
tedesco, portoghese, turco e arabo. Sono in debito con voi e
prometto di rispettare. fb/eo - 24.8.2020
En homenaje a Borges, en Argentina, se
festeja el día de lector. Un abrazo a quienes dan sentido a mi
trabajo, me animan, me revelan lo que no sé cuando escribo, enredan
sus historias a las mías, las completan, escriben sobre mis libros y
me escriben, me mandan mensajes, me cuentan historias, me reciben en
su tierra con cariño, (( cuando podíamos movernos) me visitan en
Buenos Aires ( cuando esto era posible) o donde esté, me conectan
con algo profundamente vivo y verdadero, y sobre todo me alegran la
vida: mis lectores. Leo con más interés las páginas de club de
lectores, o comentarios de librerías que la crítica especializada,
Si hay algo que amo del Facebook es el contacto directo con ustedes,
avec vous mes chers lecteurs, con voi cari lecttori, mit dir o como
se diga en alemán, holandés portugués, turco y en árabe. Me sé en
deuda con ustedes y prometo cumplir.
.
Necesito cielos,
estar entre las nubes fb/eo - 10.9.2020
.
Grazie Quino, per tutto quello
che ci hai dato, chi non si è sentito rappresentato dalla tua
Mafalda e dal suo modo di guardare il mondo .
La nostra Mafalda .
fb/eo - 30.9.2020
.
FELIZ CUMPLE, LUZ
Hace veinte años, Luz salió tímidamente , vestida de Alba, una
editorial de Barcelona. Desde entonces no sé si ella me acompaña, o
soy yo quien la acompaño, por todos lados. Mi nombre está siempre
ligado al suyo, yo soy la autora de Luz , no Luz , mi personaje. A
veces siento que vivo una vida vicaria y que Luz ha tomado toda la
vida. Pero entiendo que así sea, Ahora que cumpliste 20 años, Luz,
quiero decirte gracias no solo por lo que pasó con vos, cuando ya
eras libro, sino antes, porque la lucha por tu identidad, tu
esperanza, me contagiaron un entusiasmo que yo ya no tenía, un deseo
fuerte de que se supiera que en la Argentina se robaban niños. Y
justo ahí : los juicios de Madrid, estar en el lugar preciso, un
camino abierto, nietos buscándose, la alegría. No existía en la
realidad nadie como vos cuando te escribí, el primer caso coincidió
con tu salida a librerías en España ( En Argentina nadie quería
publicarlo y si salió fue porque lo eligió el jefe mexicano de un
grupo que estaba en Argentina, duró un par de meses hasta que la
levantaron por un "error administrativo" ) Pero Luz siguió
expandiéndose, contando la que ya no era su historia sino la de
tantos otros nietos, consiguiendo adeptos, sumándose, sin
proponérselo, a la campaña por la identidad. Y evocar esas época me
permitió tomar ese miedo rancio de entonces por las astas,
enfrentarlo, hacerlo palabras, emociones, acciones. Quiero decirle
gracias a Myriam, la puta, porque también ella me enseñó y hasta me
hizo reir y pensar desde otros lugares. Tuve que ponerle límites,
porque casi me come la novela, pero ahí quedó mostrando que todos
podemos cambiar. Y a Eduardo, pobrecito, tan débil tan negador y tan
buen tipo, no me quedó otra que matarlo en la segunda parte, y a
Dolores, con ella fue más fácil identificarse, hasta al Bestia le
digo gracias, aunque debía ducharme largo rato después de
escribirlo, pudo mostrarme que los asesinos no son de otro planeta
sino de éste. A Mariana no le agradezco nada, odio las Marianas,
tanto ahora como entonces.
FELIZ CUMPLE 20, LUZ ! fb/eo - 12.12.2020
.
Y cuando se
hunde en el mar le pido mis deseos, uno tras otro, del más amplio
registro . Hace años . ¿ Si me los concede ?
Ya
saber lo que quiero me parece bastante . fb/eo -
10.2.2021
Qué bien me hizo ese aluvión de saludos y
buenos deseos para mi cumpleaños. Tanta gente desde distintos
lugares queriendo que esté muy bien y me vaya mejor es ya una una
manera de empezar feliz y decido que seguiré por ese camino, tanta
buena onda TIENE que tener consecuencias. He tratado de agradecer
uno por uno, en el muro, en mensajes, pero aquí mi gran abrazo para
todos. Y uno especial para los colegas que se han acordado. Y para
los siempre fieles lectores. Y para los amigos de siempre y los
nuevos. Estoy muy contenta, de veras. Amo el facebook. fb/eo