MARGHERITA
HACK
MARGA PER
IL MARITO ALDO DE ROSA
welcome hack
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andrebbero
insegnati valori comuni a credenti e non .
il perdono . non
fare del male agli altri . la solidarieta .
soprattutto
bisognerebbe imparare a dubitare
a diventare
scettici
SIAMO FATTI DI STELLE
Quarta di copertina
In una Trieste quasi incantata, seduti su una panchina del porto
vecchio, Margherita Hack e Marco Morelli si immergono in un dialogo
appassionato e sincero sulle piccole e grandi questioni della vita. Da
Galileo alla religione, dalla politica ai giovani di oggi, dalle favole di
quand'era bambina all'incontro con il marito Aldo De Rosa, dalla Firenze
degli anni Venti alla casuale scoperta delle stelle, la Hack passa in
rassegna novantuno anni eccezionali, regalandoci il ritratto ironico e
anticonformista di una donna «laica e ribelle». *** «Mi piaceva tanto
giocare al Bobolino con gli altri figlioli. Per mattinate e pomeriggi
interi! Tutte le vacanze si passavano là, anche perché allora i soldi non
erano molti e andare al mare o in montagna era un lusso per pochi. Quindi
spesso si restava in città e si andava ai giardini dove si giocava a palla,
a nascondino, a' acchiappino, a rincorrersi. Oppure ci divertivamo con le
palline con cui si faceva il giro d'Italia e il giro di Francia... Ci
passavo ore e ore a giocare con le palline ed ero fortunata ad avere la
ghiaia in giardino, anche perché chi disponeva solo di un marciapiede o di
un cortile col pavimento in pietra, disegnava la pista col gesso e al posto
delle palline usava i tappi delle gazzose. Comunque ero fortunata perché
potevo davvero giocare quanto mi pareva, i miei erano per lasciarmi libera,
si fidavano e io potevo scavallare quanto volevo. Non mi gridavano
continuamente "non correre! non sudare! non ti sporcare!" come invece
succedeva alla maggioranza degli altri bambini. E poi, non avevo tanti
pensieri, allora. Da bambini si sta bene, siamo liberi ed io non stavo certo
a pensare a chissà cosa».
bookrepublic.it - 2013
Siamo fatti di stelle
-
ultimo libro scritto con
Marco Morelli - direttore del Museo di
scienze planetarie di Prato
Morelli e Hack hanno parlato di piccole e grandi
questioni . da aneddoti personali - l’incontro
con il marito Aldo compagno di una vita - a Galileo e la religione, dalla
Firenze della sua gioventù alle stelle. E ovviamente alla politica.
luca boldrini - lanazione.it - 2014
C'E QUALCUNO LA FUORI ? - UFO TRA NOI ? BISCHERATE !
libro-testamento di Margherita
Hack e viviano domenici
La Nasa va a caccia di alieni e lo fa a partire dai pianeti ‘terrestri’,
composti di roccia e metalli con un nucleo centrale di metalli fusi. Uno
studio appena pubblicato dice che solo nella Via Lattea ci sono 8,8 miliardi
di stelle con pianeti simili al nostro. Dai dati dell’ente spaziale Usa,
inoltre, risulta che una stella su cinque simili al Sole ha un pianeta come
la Terra. Osservazioni e dati che portano all’ingenua equazione pianeta
‘terrestre’ uguale vita.
A chiarire arriva Margherita Hack .
Credo del tutto probabile che ci sia
vita in altri mondi abitati, ma credo anche che non avremo mai modo di
incontrare un extraterrestre. Le distanze non ce lo permettono. In
conclusione penso che siamo destinati alla solitudine. Ma questo non vuol
dire che dobbiamo rinunciare a cercare
!
la Hack invita alla prudenza e cita uno dei paradossi piu’ illustri - Enrico
Fermi: “Dove sono tutti?” chiese il premio Nobel ai suoi colleghi che
parlavano della presenza “sicura” di alieni nell’universo.
periodicodaily.com - 2013
C'è qualcuno là fuori, oltre i confini del Sistema
solare, alle estremità della nostra galassia, nello spazio intergalattico?
Considerando l'esperienza e i dati osservativi, dovremmo concludere che
nell'universo siamo soli, eppure da parecchi millenni gli uomini popolano il
cielo di figure bizzarre, omini verdi e dischi volanti che cambiano aspetto
a seconda della cultura e del gusto dell'epoca. E, come si scopre in questo
libro, tra gli sponsor degli alieni non ci sono soltanto visionari e
scrittori fantasiosi, ma anche illustri scienziati come Keplero, al quale si
deve la scoperta delle leggi che regolano i movimenti dei pianeti... e pure
una descrizione particolareggiata dell'aspetto dei seleniti e delle città
lunari! Per i sostenitori della fantarcheologia, poi, l'inseguimento dei
nostri fratelli spaziali è un'ossessione che ha portato a vedere "prove" del
passaggio di alieni sulla Terra tra i graffiti delle caverne o le figure
scolpite su antichissimi monumenti: nelle loro congetture gli extraterrestri
avrebbero eretto piramidi un po' ovunque, costruito le enormi statue di
pietra dell'Isola di Pasqua e trasmesso ai nostri antenati i rudimenti della
civiltà. In un racconto disseminato di curiosità e rivelazioni, gli autori
ripercorrono la lunga storia della ricerca di altri esseri intelligenti e
interrogano la scienza sull'enigma della pluralità dei mondi, consapevoli
che, malgrado nessuno conosca la risposta, la domanda è fra quelle più
affascinanti di sempre.
ibs - 2013
BIBLIOGRAFIA
2013
siamo fatti di stelle - hack - morelli
C'E QUALCUNO LA FUORI ? - HACK - DOMENICI
ITALIA SI ITALIA NO
2012
STELLE DA PAURA
IL LUNGO RACCONTO DELL'ORIGINE - HACK - FERRERI - COSSARD
Io credo - Dialogo fra un’atea e un prete
SOTTO UNA CUPOLA STELLATA
HACk ! come io vedo il mondo
I GATTI DELLA MIA VITA - hack - costa
CIO DI CUI NON SI PUO PARLARE
LA STELLA PIU LONTANA
IL CIELO INTORNO A NOI
IL SOLE NON E ADESSO
I MIEI PRIMI NOVANTANNI
NOVE VITE COME I GATTI
2011
IL MIO INFINITO
LA MIA VITA IN BICICLETTA
L'AQUILA VOLTA LA CARTA
NOTTE TRA LE STELLE
TUTTO COMINCIA DALLE STELLE
L'ANIMA DELLA TERRA
PERCHE SONO VEGETARIANA
2010
LIBERA SCIENZA IN LIBERO STATO
2008
PERCHE LE STELLE NON CI CADONO IN TESTA ?
Le mie favole. Da Pinocchio a Harry Potter passando per Berlusconi
Così parlano le
stelle - universo spiegato ai ragazzi
che cos'è l'universo ? + cd
2007
IL MIO ZOO SOTTO LE STELLE
L'UNIVERSO NEL TERZO MILLENIO
2006
L'universo di
Margherita
50 ANNI DI CARTA
GEOGRAFICA
2005
Dove nascono le stelle
Le galassie
Qualcosa di inaspettato.
Idee per diventare astrofisico
L'idea del tempo
2004
Una vita tra le
stelle
Origine e fine dell'universo
2003
Alla scoperta del
sistema solare
La mia Firenze
2002
Vi racconto
l'astronomia
Storia dell'astronomia
Etica, biodiversità, biotecnologie, emergenze ambientali
2000
L'amica delle stelle.
1999
Sette variazioni
sul cielo
1969
Stellar
spectroscopy
unilibro.it
riconoscimenti
http://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_Hack#Onorificenze_e_riconoscimenti
NON HO ALCUN MERITO AD ESSERE
VEGETARIANA. LO SONO DALLA NASCITA
Vegetariana per nascita, sente dunque ora la necessità di ribadire la sua
scelta e di spiegare le sue ragioni in un libro che in poche settimane ha
già venduto più di 10 mila copie.
«Non mangio carne perché amo gli animali e li
rispetto. Ma ci sono anche ragioni scientifiche: non posso pensare di
mangiare carne di animali provenienti da allevamenti intensivi dove non
sono più animali ma macchine da carne. Sono rimpinzati di
antibiotici e vivono in
maniera innaturale. Quindi le loro sono carni malate. Anche
Veronesi spiega
che c'è una frequenza maggiore di cancro intestinale in chi mangia molta
carne».
Che però è una scelta tutto sommato facile in un Paese mediterraneo come il
nostro. In altre zone del pianeta non è così semplice adottare una dieta «veg»...
«Un esquimese
deve mangiare per forza pesce. non ha altro. E dove c'è la miseria non hanno
certo tempo di pensare ai diritti degli animali. Ma sono casi estremi».
Lei parla anche di tutela degli animali anche al di là
dell'ambito specifico dell'alimentazione. Ma è proprio dal mondo della
scienza a cui lei stessa appartiene che viene spesso la giustificazione
della vivisezione e della sperimentazione animale...
«Vi si potrebbe fare ricorso in misura molto inferiore. A volte si fanno
esperimenti che sono assolutamente inutili. Per altri ci si potrebbe servire
delle cellule. Se ci sono casi in cui la
sperimentazione animale è assolutamente necessaria allora che la si
effettui in anestesia pensando alla sofferenza dell'animale. Purtroppo
l'Europa ha approvato una legge che da questo punto di vista è peggiore di
quella italiana».
alessandro sala - corriere.it - 2012
Credo che uccidere qualsiasi
creatura vivente sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo
differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano
.
Dal punto di vista etico è straziante pensare a
quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da
carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi
rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la
gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre
specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la
sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.
perche sono vegetariana - 2011
.
I MIEI PRIMI NOVANTANNI
Primo: puntare all'infinito .
Secondo: evitare i cattivi maestri. E anche ascoltare quelli buoni, che a Margherita Hack non sono mancati: i genitori, raro esempio di libertà e coerenza
durante il fascismo, la maestra Borromeo e la sua passione per
l'insegnamento, Otto Struve che la invita ad Harvard, ma anche Aldo,
paziente compagno di una vita .
Tra autobiografia e prontuario di
sopravvivenza, la scienziata ricorda l'importanza dei principi che a lei
sono stati utili tutta la vita: l'etica del lavoro, l'ostinazione, l'impegno
civile e morale, la fiducia in se stessi e nelle proprie idee .
Si chiede: se
rinascessi adesso cosa mi aspetterebbe ? Cosa riuscirei a realizzare ? E
aggiunge una riflessione provocatoria: il ruolo secondario dei giovani e
delle donne è colpa di una società cieca e maschilista o anche di giovani
troppo arrendevoli e donne incapaci di pretendere ciò che meritano ?
unilibro - 2012
rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media
- video rai - i miei primi 90 anni
La felicità è essere contenti di quello che
si ha . E io non posso proprio lamentarmi . Ho avuto tanto senza mai
scendere a compromessi . Ho battagliato, certo . Ma fa parte del
gioco .
Nove vite come i gatti : I miei primi novant'anni
Ironica, irriverente,
ostinata, Margherita Hack ha attraversato il Novecento con lo sguardo
rivolto verso il cielo per indagare l'universo, ma ha sempre voluto tenere
"i piedi ben saldi per terra", mettendo la propria intelligenza e
sensibilità al servizio di tutti. Diventata un simbolo della passione
scientifica e civile in Italia, la Hack ripercorre la propria entusiasmante
esistenza: racconta l'adolescenza in tempo di guerra e la scoperta
dell'astrofisica, ricorda l'importanza dei principi che hanno guidato la sua
vita, dall'etica del lavoro all'impegno sociale, testimonia la sua
partecipazione alle vicende del nostro Paese e riflette sul futuro della
ricerca scientifica in Italia. Il suo è il racconto di una donna di scienza
controcorrente, che a oltre novant'anni si diverte ancora a provocare
scompiglio e che rappresenta per tutti noi un raro esempio di libertà e
coerenza. amazon -
nove
vite come i gatti - i
miei primi novant'anni laici e ribelli
Tre bypass - mi sono arresa - ora è
Tatiana che fa tutto
autonoma, indipendente, incarnazione del
libero pensatore, si è dovuta arrendere di recente al tempo che
passa. Dopo una vita insieme (lei e Aldo De Rosa si sono conosciuti
adolescenti e sposati nel ' 44) hanno sempre «fatto da soli»
senza aiuti domestici, vigilando su una piccola tribù di un
cane e tre gatti
nella casa di Trieste con giardino selvaggio,
da sempre «non curato» - per quanto amorosamente seguito - da
Margherita in persona. A novembre 2007 però Aldo è caduto e si è
rotto il femore e Margherita è stata operata al cuore, tre
bypass. «Non si poteva andare avanti più a far da soli».
agnese maria luisa - corriere.it
SECONDO LEI
LA BADANTE '
PULISCE TROPPO
... TUTTO IL GIORNO ... '
Voglio stare in pace
- come va va
ha deciso di non
operarsi al cuore nonostante un riacutizzarsi
di alcuni problemi cardiaci. «Preferisco così, volevo stare in pace, inutile
campare cinque anni di più male, meglio stare a casa con il mio lavoro e i
miei animali . Preferisco così e faccio anche
risparmiare l'Asl - ha aggiunto non senza una nota ironica .
corrierefiorentino.corriere.it - 2012
SOFFRO IL MAL D'AUTOBUS
"E' più probabile
che esistano altri universi e altre forme di vita rispetto ai nostri, dove
potrebbero valere leggi diverse da quelle di Newton".
"La vita si basa su una combinazione tra carbonio e
acqua, il carbonio è talmente diffuso che è altamente possibile che si sia
ricombinato altrove per dare il via a forme di vita magari più elementari della
nostra".
"Aspetto la risposta sul liquido trovato dalla sonda Titano su Saturno"
"E' un'avventura umana affascinante, ma si può fare le
stesse cose a prezzo minore con le macchine".
Ma lei nello spazio ci sarebbe andata?
Alza le spalle: "Non ci ho mai
pensato, soffro anche il mal d'autobus e poi sono nata troppo presto", ride dei
suoi 90 anni.
giulia santerini - repubblica.it - 2012
.
La mia vita in bicicletta
è uno di
quei libri che tutti i ciclisti amatoriali, professionisti o semplici
appassionati dovrebbero possedere. La Hack ci ha recentemente lasciati, ma
il suo pensiero, le sue scoperte e le sue iniziative rimarranno. Così come i
suoi tanti libri, che ci raccontano la persona più che la scienziata, con in
primo piano lo sport e il rispetto degli animali. Margherita è stata
un’ottima atleta da ragazza e per tutta la vita ha sempre promosso
l’attività fisica con la bicicletta indicata come mezzo ideale di
locomozione:
Camminare a
me non va, in bicicletta vo’ meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco
tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà
.
suipedali.it
- 2013
.
la bici aiuta a vivere meglio perché è silenziosa, umana, pulita, ottimista,
allegra
.
IL MIO INFINITO
Fin dagli esordi, dell'umanità, la volta stellata è sempre stata la culla,
di dèi e cosmogonie, racconti per esorcizzare, il mistero della vita e della
morte. Nel contempo, in ogni civiltà, alla visione religiosa del mondo si
sono, contrapposte menti curiose che hanno cercato spiegazioni razionali dei
fenomeni naturali e celesti. Questo libro racconta come si è evoluta la
nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del
mondo, dagli astronomi, della Grecia classica alla nascita della scienza
moderna con Galileo e Keplero, alle scoperte di Newton - per arrivare
all'astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del Novecento.
Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere:
l'origine dell'universo e della vita. Ci interroga sulla natura del nostro
universo: è tutto ciò che esiste ? È finito o infinito nel tempo e nello
spazio ? È uno fra tanti? Com'è possibile che da una caotica zuppa di
particelle elementari si sia originato il Cosmo gerarchicamente ordinato, le
stelle e galassie, dai cui elementi è nata la vita biologica evolutasi fino
ad arrivare a quello straordinario strumento di conoscenza che è il cervello
umano ? A tanta meraviglia si può rispondere invocando un Creatore,
oppure accettando la bellezza di un mondo governato dalle leggi della
materia, senza altri fini.
ibs - 2011
WE DON'T NEED
TO CHANGE ANYTHING
The international astronomical union is ready to approve an
unpublished map of the solar system and the "admission criteria" for new
celestial bodies, and whether to define them as planets. "We do not need to
change anything", said the Florentine astronomer, residing in Trieste,
Margherita Hack. "A planet", she said, "is a body which revolves around the sun,
and as far as new planets go there is, for now, Ub 313, which is beyond Pluto.
It could be called the tenth planet". "As for Ceres", specified the
astrophysicist, "it is the first minor planet which was discovered in 1801 by
Giuseppe Piazzi and Charon is the satellite of Pluto". But could there be still
others? "It is very probable that, with new and more powerful instruments, we
will find other planets and minor planets in addition to Pluto".
agi - 2011
"ricetta"
dell'astrofisica Margherita Hack
Ripensare al nucleare
costruire i
termovalorizzatori e adottare una condotta individuale che permetta di
risparmiare quotidianamente energia".
libri in cantina - susegana TV -
agenziaradicale.com
primo parco astronomico d'Italia
due mostre celebrano la nascita del Parco Astronomico: si intitolano «Nel Fuoco
del Sole» ed «Esplorare le strade del cielo. Dal passato al presente»
organizzate dall’Osservatorio Astronomico di Torino dell’Istituto Nazionale di
Astrofisica e dall’Archivio di Stato di Torino.
Sarà la voce di Margherita Hack a commentare lo spettacolo
del planetario dedicato al viaggio nello spazio e nel tempo: dal big bang alle
galassie, fino al nostro Sistema solare.
lastampa.it
- 2007
Crede che l’astronomia sia una finestra temporale che ci permette uno sguardo
sul passato?
Sì, più lontano guardiamo nello spazio,
più lontano guardiamo nel tempo. Se guardiamo una galassia a 10 miliardi di anni
luce, la vediamo com’era 10 miliardi di anni fa, il Sole lo vediamo com’era
circa 8 minuti fa e la Luna poco piú di un secondo fa. Questa finestra temporale
ci permette di vedere direttamente com’era l’universo 13 miliardi di anni fa.
Chiara Piccaluga
- cooperazione.ch
INTELLIGENZA BIANCA E NERA - IL CASO WATSON NOBEL 1962 NON TROPPO
ELEMENTARE
Watson non tiene presente che le
differenze nel colore della pelle sono irrilevanti.
Come se tra i bianchi non ci fossero intelligenti o scemi
tanto quanto tra i neri.
m.hack
ilgiornale.it
WATSON
sospeso dalle sue responsabilità amministrative dal Cold Spring Harbor
Laboratory
mortificato
Non posso che presentare le mie scuse senza riserve. Non
e' quello che volevo dire.
E soprattutto non vi sono alcune basi scientifiche.
reuters - ansa - londra 19 ott 2007
poesia
africana
|
Mancano i fondi per la ricerca
professori universitari - economisti - sociologi -
chimici - fisici - matematici - contro la riduzione delle risorse. Margherita Hack
Tra i primi firmatari
repubblica.it - 2012
CONCERTO DELLE STELLE - teatro
Verdi - Trieste
il ricavato sara' devoluto
al recupero di 'Urania carsica'
- l'osservatorio voluto proprio
dall'astrofisica a Basovizza carso triestino e oggi fuori servizio per problemi
di sicurezza.
agi - luglio 2013
diventa realtà
l'ultimo sogno di Margherita Hack
arriverà nella succursale di Basovizza
dell'Osservatorio astronomico il nuovissimo telescopio che andrà a completare la
cupola ristrutturata di Urania Carsica. E potrà così riprendere l'intensa
attività di divulgazione di un centro che tra il 1998 e il 2010 contò oltre
ventimila visitatori, un terzo dei quali da fuori regione e parecchie centinaia
dall'estero.
fabio pagan - ilpiccolo.gelocal.it - 2015
.
Sono nata il 12 giugno 1922 in
una città bellissima, Firenze
Non ci crederete ma il caso ha
voluto che la strada dove sono nata
si chiamasse proprio via
Centostelle
mh
.
La famosa astrofisica non parla di
pulsar e quasar.
Racconta emozioni e sentimenti, la lunga storia d'amore col
marito, la passione per lo sport
Margherita Hack - la voglia di vivere diecimila anni
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Margherita, evidentemente, è un nome
troppo vezzoso e così
il marito - suo marito da
62 anni - la chiama Marga, che le sta benissimo.
Marga è in calzoni comodi, felpa, mocassini robusti. Ha un bel sorriso
naturale e gli occhi limpidi e celesti come quand'era giovane. Cammina
veloce, sale bene le scale del suo giardino, una casa in cima a una salita
dove si arriva col fiatone, accolti da un cane e da
tre gatte, che si chiamano Jenny, Trappola e
Cicciolina.
.... Si sono conosciuti da bambini, a Firenze, dove lei abitava
profeticamente in via Centostelle. "Io avevo 11 anni e lui 13, ci
incontravamo ai giardini pubblici. Giocavamo a guardie e ladri, noi s'era
sempre i ladri. Facevamo anche grandi tornei di palla e corse di resistenza.
Ci arrampicavamo sugli alberi, e io lo battevo sempre". La loro
frequentazione si interrompe per dieci anni: il padre di Aldo, commissario
di polizia, viene trasferito, prima all'Aquila, poi a Palermo. "Ci siamo
ritrovati all'università e a dire il vero ci eravamo piuttosto antipatici.
Si leticava sempre, non mi ricordo poi com'è finita che ci siamo innamorati
e addirittura sposati".
Da ragazza,
campionessa di salto in lungo e di
salto in alto, Marga era fascista: "Si era tutti
nazionalisti, si andava alle adunate, si faceva sport, ci si divertiva un
mondo. ( OGGI CONFESSA CHE NON RIFAREBBE ALCUNA GARA
SE DOVESSE RIFARE IL SALUTO FASCISTA ) .... Sono stata fascista fino al '38, fino al giorno in cui entrarono in
vigore le leggi razziali. Avevo una professoressa di scienze bravissima, si
chiamava Enrica Calabresi, con un centinaio di pubblicazioni al suo attivo,
che era ebrea e da un giorno all'altro non venne più a scuola. Cercammo di
informarci, di sapere che cosa le era capitato e solo dopo la guerra venimmo
a sapere che era stata rinchiusa a Santa Verdiana, il carcere femminile di
Firenze, e venti giorni dopo morì suicida: si avvelenò".
Nel '44, a febbraio, Margherita e Aldo si sposano. "Io non avevo nessuna
voglia di sposarmi.
Considero il matrimonio una
cosa inutile. In chiesa poi! Mi vergognavo come
un cane. Ma i genitori di Aldo erano religiosi, erano credenti, ci
tenevano... Il mio abito da sposa? Un cappotto rivoltato. Celeste, credo. E
cosa portavo sotto non me lo ricordo neppure. Niente di speciale comunque.
Anche Aldo aveva un cappotto rivoltato. Una cerimonia semplicissima, eravamo
sette o otto persone in tutto. Nessun pranzo di nozze. Andammo lui e io da
soli a mangiare in una trattoria a piazzale Michelangiolo. Mangiammo certi
spaghetti al pomodoro così cattivi che ancora me li ricordo. Ci voleva la
tessera per mangiare: si staccavano i bollini".
Oggi c'è molta retorica attorno alla
maternità. Io preferisco i gatti.
Atea, e in
modo granitico, lo è diventata prestissimo. Non crede in nessun sublime
orologiaio: "L'idea che esista Dio mi sembra talmente assurda! Non c'è né
Dio, né l'aldilà, né l'anima.
Quello che noi
chiamiamo anima è il nostro cervello.
Non credo
nella vita dopo la morte e tanto meno credo a un paradiso in versione
condominiale, dove rincontrare parenti, amici, nemici, conoscenti. Non mi
soddisfa. Certo, può essere consolatorio: un po' come credere alla
Befana...". Ma professarsi così strenuamente atea non è, alla fine, una
forma di fede anche quella? "Dice? La verità è che non me n'è mai fregato
nulla della religione, a esser sincera".
Né della religione né della morte: "Non me ne preoccupo minimamente.
Io la penso come Epicuro. Quando c'è la morte non ci
sono io, e quando ci sono io non c'è la morte.
Della malattia sì, ho paura: ho paura di soffrire, di non essere più
autonoma, per questo sono così favorevole all'eutanasia. La vita e la morte
appartengono all'uomo e non a Dio. Uno Stato laico e non teocratico deve
riconoscere il diritto all'eutanasia come all'aborto, ai pacs, al divorzio,
alla ricerca sulle cellule staminali embrionali". Lo ripete ogni volta che
può. Quando va in televisione per esempio. La sua tv è piccola e un po'
sbilenca: la accende soltanto per guardare i telegiornali e i dibattiti,
essenzialmente su Rai3 e la7. Confessa di avere un debole - sarà perché è
animalista - per Il commissario Rex;
quanto ai reality li etichetta come "tutte bischerate".
.... condivide la celebre affermazione di Kant:
"Due cose mi riempiono l'animo di crescente meraviglia e di timore: il cielo
stellato sopra di me e la legge morale dentro di me".
La legge morale benissimo, anche la meraviglia di fronte alle stelle, ma non
certo il timore: "È sbagliato provare questo senso di annientamento. Anzi:
quel che sento io è proprio il contrario. È una grande soddisfazione al
pensiero che noi siamo così piccini, viviamo così poco, eppure negli ultimi
cento anni siamo riusciti a capire così tanto di astrofisica, c'è stata
un'accelerazione incredibile".
Se avesse la bacchetta magica chiederebbe di
poter campare altri diecimila anni, perché è
curiosissima del futuro: "Altri diecimila anni per scoprire cos'è la materia
oscura, arrivare al primo istante del big bang, vedere tutte le conseguenze
meravigliose che avrà la mappatura del dna". Se potesse o dovesse
trasferirsi su Marte, in fondo il meno inospitale fra i pianeti del sistema
solare, porterebbe con sé "Guerra e Pace, la Montagna incantata, Vivaldi,
Mozart e Bach. E anche la mia amatissima bicicletta: su Marte sicuramente
non c'è traffico".
In bici - per ora
sulle salite e sulle discese di Trieste - ci va ancora, mentre ultimamente
ha rinunciato alle partite di pallavolo: "Ho le ginocchia di titanio, non
posso più saltare". Moni Ovadia l'ha definita una straordinaria
affabulatrice: "Forse perché quando faccio le conferenze o tengo lezione,
riesco a sorprendere chi mi ascolta dicendo cose meno ovvie. Mica faccio
come gli americani però, che raccontano tutte quelle barzellette!".
Da brava affabulatrice ha scelto la favola delle favole, Pinocchio, come
"libro di una vita" di cui andrà a parlare a Roma il prossimo giugno nella
basilica (aiuto, una chiesa!) di San Lorenzo in Lucina: "Pinocchio perché è
il libro sul quale ho imparato a leggere. Perché è il libro delle avventure.
Perché c'è dentro tanti insegnamenti che si attagliano a oggi: i ladri
fuori, gli onesti in galera...".
Già, i libri......"È il tempo, è il tempo che mi manca. Quando riuscirò a
leggere tutto questo?".
12 febbraio 2006 - laura laurenzi
- trieste - repubblica.it
a un passo dalle stelle
Crede che la nostra scuola dell'obbligo dia ai giovani gli
strumenti sufficienti per rapportarsi a questa professione?
Sicuramente no. Sarebbe desiderabile che l'età
della scuola dell'obbligo fosse innalzata. In più aggiungo che di questi tempi
stiamo assistendo ad un'ulteriore processo nemico della qualità
dell'insegnamento superiore: l'industrializzazione delle scuole. Queste ultime
per avere fondi s'ingegnano sempre più ad attirare un maggior numero di studenti
rinunciando però al livello qualitativo.
"Scientific journalism is too important to be left
to journalists", cosa pensa di questa frase è di Richard Dawkins,
celebre biologo evoluzionista e divulgatore scientifico?
Quest'affermazione va interpretata in un duplice
senso. Se da una parte è vero che sarebbe opportuno che di queste particolari
materie si occupassero gli addetti ai lavori bisogna ricordare che non sempre
gli stessi sono buoni divulgatori, in grado cioè di esprimersi chiaramente
facendo capire al grande pubblico l'essenza e apprezzare l'importanza delle loro
scoperte. Fare il divulgatore è una dote: chi decide di farlo ama spiegare e
chiarire in modo semplice cose complesse anche ai non addetti ai lavori. Per
questo sarebbe auspicabile che, laddove lo scienziato non abbia la vocazione del
divulgatore esistessero giornalisti scientifici specializzati. Un esempio è dato
dalla scuola di giornalismo scientifico, al termine del quale viene rilasciato
un diploma di laurea breve di Trieste.
E degli extra-terrestri?
Credere di essere l'unica forma di vita
nell'Universo è senza dubbio errato. Oggi sappiamo con certezza che esistono
altri e moti sistemi planetari extra-solari: basti pensare che dal 1995 ad oggi
se ne sono scoperti un centinaio. Quindi è molto probabile che esista una forma
di vita anche se non possiamo sapere quali tipi di vite siano in grado di
sviluppare questi sistemi. Sicuramente bisogna escludere invece l'idea che si
possa venire in contatto con altre civiltà o viaggiare da un sistema all'altro
con una certa facilità. Questa non è più astrofisica ma fantascienza. Sarebbe
anche opportuno cercare di saper riconoscere i fenomeni naturali di cui magari è
ignota ancora la fenomenologia e discernere il discrimine tra dicerie fantasiose
e scienza.
Infine, cosa sono per lei il cielo e le stelle?
Sono sempre un bello spettacolo e forse proprio perché sono il mio campo
di ricerca, quei puntini luminosi nel blu sono in grado di stupirmi ogni volta
che scopro qualcosa di nuovo.
kataweb.it
trieste - città della scienza
Quali sono secondo lei le tre scoperte
scientifiche più significative dall'anno 1000 a oggi?
"Galileo con la scoperta del cannocchiale e
l'osservazione dei corpi celesti; Newton, e la scoperta che la
stessa legge che fa cadere i corpi è quella che regola il
movimento della luna attorno al sole e infine, in questo secolo,
l'espansione dell'universo."
Qual è a suo parere l'identikit del
bravo scienziato?
"Beh, sicuramente a chi affronta queste materie
la matematica e la fisica devono piacere. Poi bisogna avere
costanza e applicazione. Ci si accorge delle reali attitudini
scientifiche quando si fa la tesi, cioè quando si incomincia a
fare ricerca. Lì si vede se uno ha iniziativa ed è portato alla
ricerca. Ad esempio ci può essere lo studente che magari non
aveva sempre 30 e 30 e lode agli esami, ma che ha più iniziativa
di chi invece faceva esami sempre ottimi. Quindi è la tesi il
banco di prova per appurare la propria attitudine allo studio di
queste materie."
www.trieste.com
CON
ACUME E SPIRITO
Entrare
in contatto con Margherita Hack non è stato difficile come la sua notorietà
potrebbe far temere. Una breve ricerca su Internet mi ha portato dal
sito dell'Università di Trieste all'Osservatorio Astronomico e poi al suo
numero di telefono e di posta elettronica. Un mio messaggio ha ricevuto semplice
e cordiale risposta quasi subito, poi abbiamo fissato un appuntamento
per i primi di aprile; ha preferito un colloquio telefonico, che
si è svolto con la tranquilla ironia a cui lei ci ha abituati dallo schermo. Lei
è da molti anni direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste; l'ha
portato agli attuali alti livelli di prestigio anche internazionale; ampliandolo
con succursali decentrate; da quando si è laureata in fisica e poi
anche astrofisica, ha compiuto ricerche presso osservatori italiani, francesi,
americani - la prestigiosa Berkeley-, olandesi; si è occupata di astronomia
stellare ottica e ultravioletta, di spettroscopia stellare, di evoluzione
stellare, di radioastronomia; ha elaborato teorie nuove poi convalidate
dai satelliti; ha pubblicato circa duecento libri; ha ricevuto premi
prestigiosi, ad esempio dall'Accademia dei Lincei di cui è socia dalla
Presidenza del Consiglio Insomma
una donna di grande valore e senza rigidità formali difensive
Cosa
pensa delle nuove teorie sulla complessità?
Complessità?
veramente non me ne sono mai occupata
Ha
trovato difficoltà, essendo donna, per affermarsi in ambito scientifico?
Non particolarmente, ho lavorato di
più, ma se uno vuole arrivare, se ha costanza, ce la può fare.
Come
mai ci sono poche donne che si occupano di scienza?
Non sono poi tanto poche, saranno
perlomeno un trenta per cento, se si pensa all'inizio secolo, le donne non erano
ammesse all'università e neppure ai licei, allora era un problema. Mentre nelle
arti , nella letteratura, se uno ha capacità riesce anche senza una preparazione
specifica, nella scienza è necessaria una preparazione di base, che per le donne
era molto più difficile avere, non avendo accesso all'università. . Se in
passato c'è stata qualche donna scienziate, in generale era dai padri o dai
fratelli che acquistavano quell'educazione che non potevano acquistare dalla
scuola pubblica; da questo è venuta la convinzione della gente che le donne
riescono meglio nelle materie artistiche e non sono adatte a quelle
scientifiche, ma questo non è vero, infatti ora che le ragazze hanno accesso a
tutti gli studi, non si nota assolutamente una inadeguatezza, anzi . Fra le
ricercatrici, le dottorande, su tutte le materie c'è un 50% di ragazze e in
particolare nelle materie scientifiche una quaranta, sicuramente un trenta per
cento
Il
suo personaggio, che ha avuto tanto successo sui media, nato per sua volontà
o è successo per caso, così, senza volere?
Direi
per caso. Ma
di solito gli scienziati non sono conosciuti dal grande pubblico Quando
sono stata messa alla direzione dell'Osservatorio, era sconosciuto e volevamo
che diventasse noto a livello internazionale; mi sono data da fare,
per far sì che fosse conosciuto e di prestigio; questa opera di divulgazione
mi ha fatto conoscere; abbiamo fatto parecchia divulgazione, sono
andata più volte in televisione, la televisione crea un personaggio .
Certo
lei è così simpatica, come dire, così simpaticamente competente che ha
avuto un grande successo.. E
sì, come dice Michele Placido su Repubblica, quando uno appare in televisione
una volta, diventa subito un santino da pregare
Quaderni
del laboratorio. Trieste
Marea.it - 2004
FECONDAZIONE - COMITATO RICERCA SALUTE
L'embrione non e' persona : e' un ammasso
di cellule indifferenziate che possono dare
origine ad un nuovo individuo ma possono anche generare un aborto o
addirittura un tumore. Perche' si possa parlare di individuo occorre che si
sia quantomeno creata una mente che non puo' che poggiare su cellule
nervose.
TRA I
FIRMATARI GARATTINI MONTALCINI ED HACK
Un essere umano è colui
che ha coscienza di sé. E' un essere formato. Ma parlare di un grumo di
cellule che hanno l'anima, me lo lasci dire, è ridicolo.
2005
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Margherita Hack
La sua attività scientifica riguarda principalmente
l'astrofisica stellare e della Galassia. È autrice di numerosi libri
di divulgazione astronomica e ha fondato la rivista "L'astronomia".
Margherita Hack donna dell'anno 2005
TRA I NUMEROSISSIMI PREMI E RICONOSCIMENTI RICEVUTI e riceve
.... La popolare astrofisica e scienziata di fama internazionale e' da sempre
impegnata anche nella battaglie per i
diritti civili e sociali e per la
tutela dei piu' deboli.
studiocelentano.it
cenni biografici
Il padre Roberto Hack di religione protestante e la madre di
fede cattolica erano entrambi aderenti alla Società Teosofica Italiana.
dopo aver compiuto gli studi senza sostenere gli esami di maturità a causa
dello scoppio della seconda guerra mondiale presso il Liceo Classico
"Galileo" di Firenze si è laureata in fisica nel 1945 con
tesi di
astrofisica sulle Cefeidi realizzata a Firenze presso l'osservatorio
di Arcetri.
In gioventù fu campionessa di salto in alto e in lungo. Nel febbraio 1944 ha
sposato Aldo De Rosa.
professoressa ordinaria di astronomia all'Università di Trieste dal 1964 al 1º novembre 1992 anno nel quale fu collocata "fuori ruolo" per anzianità e
la sua Cattedra fu messa a concorso ... poi passata al ruolo di
professore emerito dal 1998.
direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste dal 1985
al 1991 e dal 1994 al 1997.
membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei - socio nazionale nella classe di
scienze fisiche matematiche e naturali - astronomia geodesia geofisica e
applicazioni .
In Italia ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua
attività nell'utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di
rinomanza internazionale.
nel 1978 fonda la rivista bimensile L'Astronomia
. il primo numero viene pubblicato
nel novembre 1979.
con Corrado Lamberti si occupa poi della rivista
di divulgazione scientifica e di cultura astronomica Le Stelle.
PRIMA DONNA A DIRIGERE UN
OSSERVATORIO
ASTRONOMICO A TRIESTE 1964-1987 . HA LAVORATO CON LE AGENZIE SPAZIALI
AMERICANA ED EUROPEA NASA ED
ESA.
http://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_Hack
giacomo
leopardi margherita hack
-
storia dell'astronomia
dalle origini al duemila e oltre
saggio scritto "a quattro
mani" con Giacomo Leopardi . Si tratta di una storia dell'Astronomia davvero speciale, tracciata da
due autori solo in apparenza fra loro estranei e lontani. Il poeta
dell'infinito e l'eminente astrofisica sono uniti infatti da una
identica passione: la scoperta del cielo.
La
seconda parte del libro, scritta da Margherita Hack con un linguaggio
che unisce precisione e chiarezza, comincia dove Giacomo Leopardi
finisce e si proietta sino a illustrare le prospettive aperte sul XXI
secolo dalle straordinarie conquiste più recenti. Dalla esplorazione del sistema planetario alla moderna cosmologia, sia
con Hubble sia con le osservazioni delle supernove, attraverso
l'astrofisica delle alte energie, la scienziata accompagna il lettore
nell'esplorazione dell'evoluzione astronomica degli ultimi due secoli,
anni in cui, in continua accelerazione, è successo molto di più che
nei precedenti due millenni.
matematica.unibocconi.it - 2002
emsf.rai.it
- quando
morirò le mie cellule continueranno a svolazzare libere nell'universo
!
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non aver
paura della morte perché finché siamo vivi non c’è la morte
quando c’è la morte non ci siamo più noi -
per questo io
non ho paura !
***
Non è necessario avere una religione per avere una morale
Perchè se non si riesce a distinguere il bene dal male
quella che manca è la sensibilità
non la religione
***
La scienza non riesce a dare una risposta totale Quindi
il mistero c'è certamente .
Se quando morirò dovessi scoprire che c'è la vita eterna
direi a Dio che ho sbagliato .
E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati
Gesù è stato certamente la
maggior personalità della storia
Il suo insegnamento se è resistito
per 2000 anni significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale
ha trasmesso valori che sono
essenziali anche per un non credente
dove nascono le stelle 2004 - pag 198
***
Stella, mia unica stella,
Nella povertà della notte sola
Per me, solo, rifulgi
Nella mia solitudine rifulgi
Ma, per me, stella
Che mai non finirai d’illuminare
Un tempo ti è concesso troppo breve
Mi elargisci una luce
Che la disperazione in me
Non fa che acuire.
stella mia unica stella -
giuseppe ungaretti
https://youtu.be/Boc6BoOfQoA
- legge
margherita hack
ai
giovani vorrei dare un consiglio
scegliere la professione che interessa di più. Quando
dovrete decidere cosa studiare non pensate solo a cosa vi permette di
trovare lavoro ma a quello che vi piace veramente. Poi fatelo seriamente.
Alle ragazze in particolare consiglio di avere più fiducia in se stesse e
pretendere che i loro diritti vengano rispettati.
LE SUE RACCOMANDAZIONI PRIVATE
gli amici
più vicini a cui la Hack aveva negli ultimi giorni affidato la
raccomandazione di preoccuparsi del marito del cane e dei suoi gatti adorati
si tengono in contatto e si preoccupano. La fidata aiutante di casa Hack
rimasta senza “padrona” potrebbe avere bisogno di aiuto . C’è da pensare a
chi è rimasto solo e in una condizione assolutamente fragile.
ilpiccolo.gelocal.it - 2013
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Margherita Hack. La stella infinita. L'ultima
intervista
Damilano Igor - Lacalamita Cinzia
«La frase che mio marito
mi ha ripetuto di più negli anni è
' Marga, dove sei
? '
Ma non quand’ero fuori
casa. Proprio qui dentro.. io in una stanza, lui in un’altra. E, a cadenza
regolare, il suo '
Marga dove sei ?
' lo dice ancora. E io rispondo “Aspetta,
tra un po’ arrivo”. Ma non sempre arrivo subito».
Se n'è andata a novantun anni Margherita Hack. Una grande scienziata che non
si è mai tirata indietro di fronte alle battaglie civili in cui credeva.
Un'intervista fresca, vivace, una conversazione fra amici sul divano
dell'astronomia, fra i suoi libri e i suoi gatti, in un dialogo aperto e a
tratti scherzoso che spazia su tanti argomenti: dal matrimonio alla politica
passando per la religione, il rapporto con l'informatica, l'amore per gli
animali e la dieta vegetariana, i giovani, la sua Trieste.
ibs - alberti ed - 2013
EBOOK CON I SUOI SCRITTI
ebook.unita.it
Dettagli
Il rapporto tra Margherita Hack e l’Unità risale a molto, molto tempo fa. In
un’intervista rilasciata nel 1999 lei stessa racconta che cominciò a leggere
il giornale negli anni Cinquanta e non ha più smesso. Il primo articolo a
sua firma risale al 1980. Poi ne sono seguiti molti altri sui temi più
disparati: la scienza, naturalmente, ma anche la religione, lo sport, la
politica, il rispetto per gli animali.
Margherita Hack, astrofisica, prima donna a dirigere un osservatorio
astronomico in Italia, se n’è andata il 30 giugno 2013, lasciandoci tutti un
po’ più soli. Ci mancheranno le sue parole appassionate e coraggiose,
limpide e semplici. A chi l’ha seguita in questi anni, vogliamo ricordarla
proprio attraverso quelle parole, ovvero attraverso una selezione dei suoi
articoli scritti per l’Unità. C’è la rubrica “Pan di stelle”, nata nel 2011
come un commento veloce e spietato ai fatti di attualità, e diventata poi un
blog tra i più seguiti dai lettori del giornale on line. Ma ci sono anche
gli articoli più lunghi e alcune interviste. Ne emerge un ritratto
sfaccettato di questa scienziata di valore capace di parlare di stelle e di
vegetariani, di Leopardi e di Ingrid Betancourt, di Berlusconi e di
economia, di sinistra e di religione. E, infine, ci sono i ricordi di chi
l’ha conosciuta e apprezzata in vita: dai suoi allievi all'astronauta
Umberto Guidoni, al presidente Napolitano.
2013
pagina
uno -
due -
welcome hack
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