romagna
:
così federico fellini
per l'immagine
così tonino guerra per la parola
antonio_tonino_guerra
16 marzo 1920 - 21 marzo 2012 santarcangelo
Io sono tanto affezionato alla parola
perché io sono un poeta
Le immagini che sono dentro la parola
sono infinite
La parola è piena di cinema
tg
|
marchigiano di adozione - MUORE A SANTARCANGELO
A pennabilli - DOVE SONO SEPOLTE LE
SUE CENERI - C'E LA
CASA-MUSEO
SEDE DELL'ASSOCIAZIONE A LUI INTITOLATA
E DOVE GLI E STATA DEDICATA UNA VIA NEL CENTRO CITTADINO
www.toninoguerra.org
PENNABILLI 'CAPITALE DELLA BELLEZZA' - tg
.
2022 - ravenna dedica una via a tg con i versi di
'la
farfala'
.
.
.
.
biography for
tonino guerra
Le
gendary Italian
screen writer was born Antonio Guerra on the 16th of March 1920 in
Sant'Arcangelo, Italy, south of Ravenna. He wrote several short-stories, poetry and novels and in 1956 his first screenplay "Man and Wolves" (co-written
by Elio Petri) was directed by Giuseppe De Santis. Three years later he wrote
the masterpiece, "L'Avventura", which began his long coloboration with one of
the greatest directors of all times -
Michelangelo
Antonioni.
Tonino Guerra earned Oscar nominations for
the unforgettable
Blowup (1966)
by Antonioni, for
Amarcord (1973)
and for
Casanova '70 (1965)
directed by genius
Federico Fellini
.
He has worked with many other masters such as 'Francesco Rosi' on and and
'Andrei Tarkovsky' on
Nostalghia (1983).
Tonino Guerra is a multi-award
winner,
poet and one of busiest and most
important screen writers of cinema. Tonino Guerra and his wife Larisa are
great fans and supporters of such persecuted film geniuses as
Andrei Tarkovsky
Sergei
Parajanov AND
Anghelopoulos
AND
TAVIANI
.
imdb.com - att.net
DIARIO DI UN POETA
A Pordenone si è aperto il più grande progetto
espositivo mai realizzato in precedenza su Tonino Guerra, poeta, romanziere,
sceneggiatore, pittore e scultore di Santarcangelo di Romagna. A ospitare
l’evento, intitolato Diario di un poeta,
sono gli spazi della Galleria d’arte moderna ...
Guerra, che si presenta in un messaggio video,
noto per aver collaborato come sceneggiatore con registi quali
Fellini,
Antonioni, Tarkovskij, Taviani, Anghelopolus, è altresì un artista eclettico
che nella sua poliedricità ha dato vita ad
acquerelli, pastelli, dipinti, affreschi, sculture, ceramiche, libri
d’artista e grafiche. Le opere in mostra sono
un centinaio, accostate ad alcuni suoi testi poetici, per mettere in risalto
il profondo legame che legano le parole alla sua produzione artistica.
valentina cavera - insideart.eu - al 26 feb 2012 -
artemodernapordenone.it
L'arte è molto
gelosa, bisogna andare a trovarla a casa
dice TG a andrej tarkovskij parlando di arte -
fb/tg - 2018
Io non so che cos'è una casa .
Un cappotto ? O è un ombrello se piove ?
L'ho riempita di bottiglie,
stracci, anatre di legno, tende, ventagli .
Sembra che non voglia uscire mai .
Allora è una gabbia ? Che chiude qui tutti quelli
che passano . Anche un
uccello come te Sporco di neve .
Ma la roba che ci siamo detti
è così leggera
che non resta chiusa qui.
all'amico andrej tarkowskij -
https://tabanus.wordpress.com
.
TUTTI I GATTI DI TONINO
GUERRA
PIU DI 40 ACCUDITI SOPRATTUTTO DALLA MOGLIE RUSSA
Eleonora Jàblotchkina
E L'AMATISSIMO CANE GOLDEN RETRIEVER
THEO BABA
DONATO DA MICHELANGELO ANTONIONI
toninoguerra.org
Raccontava Tonino Guerra di essere stato catturato dai
nazisti per colpa del suo
gatto . Nascosto per
sfuggire alla leva di Salò, si era imprudentemente avventurato in quel di
Santarcangelo di Romagna per dar da mangiare al micio.
Un'imprudenza fatale, che gli costò una lunga prigionia in
Germania.
... Ripercorreva Tonino, con parole che muovevano insieme al sorriso e alle
lacrime, la sera della Vigilia di Natale del '44
quando, di fronte ai compagni di sventura infreddoliti, impauriti e affamati,
aveva "preparato" un sontuoso piatto di tagliatelle con i funghi ...
Nel lager ? Sì, proprio nel lager: e tutti avevano immaginato a occhi aperti i
momenti magici della preparazione della farina, del fuoco che crepitava,
del sugo che riempiva di profumo la cucina.
luigi paini - ilsole24ore - http://24o.it - 2012
.
Qui Santarcangelo - prima
edizione -
tonino_guerra_100
- 2020
scultura a
forma di albero di ciliegio ...
ricorda il ciliegio
piantato in piazza Ganganelli nel 1983 su suggerimento di Tg
riminitoday.it - chiamamicitta.it
www.olioofficina.it/la-cattedrale-delle-foglie
.
.
prima edizione di
Luoghi
dell’Anima - Italian Film Festival
- dal 2021
obiettivo è promuovere opere cinematografiche e televisive in cui
l'ambientazione è protagonista, nell'interazione tra territorio, memoria,
immaginazione e racconto.
fb/tg - 2021 -
lastampa.it - amarcort.it
facebook.com/watch -
2022
-
Il Ministero dello Sviluppo emette il 12 dicembre
2020 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica 'le
Eccellenze italiane dello spettacolo' dedicato a Tonino Guerra, nel
centenario della nascita, relativo al valore della tariffa B.
corrierenazionale.it - 2020 .
www.amarcort.it
www.associazionetoninoguerra.org
.
Le cose sono cambiate dentro di me
a questo punto c’è sempre più la voglia di stare in casa
La casa diventa il continente
La casa diventa sempre più il viaggio definitivo
raicultura.it/Tonino-Guerra
intervista - vita opere pensiero .
articolo21.org/tonino-guerra-centenario
-
riminitoday.it/tonino-guerra-100-anni
-
corriereromagna.it/poesia-tonino-guerra
facebook.com/ProLocoPennabilli/videos
-
https://youtu.be/AEce8ku4bJk
100 anni -
www.udinetoday.it/omaggio-dei-friulani-a-100-anni
facebook.com/ComunediSantarcangelo
- viaggio luminoso di una vita -
www.repubblica.it/sulle_orme_di_guerra
- www.eastjournal.net/georgia
raiplay.it/video/Speciali-di-storia-Tonino
+
raicultura.it/poeta-del-nostro-cinema
+
facebook.com
-
video raicultura
raiplay.it/La-Romagna-e-il-canto-dei-poeti
.
104 anni -
Giornate di marzo per Tonino
Associazione culturale Tonino Guerra con i Comuni di Santarcangelo e
Pennabilli
chiamamicitta.it/tra-santarcangelo-e-pennabilli-le-giornate-di-marzo-per-tonino
- 2024
.
.
RITROVATO MANOSCRITTO - 2023
gianfranco angelucci -
articolo21.org/autografo-ritrovato-di-tonino-guerra
.
La belèzza
Quand che t’à mé pórt la próima vólta
a guardè e’ Bolschoj
e’ parévva che tótt i pèlch
i fóss una muntagna d’ór
ch’ l a m caschévva madòs .
E mè a stévva sla schéina pighéda
mo tè t’à mé détt
' Sta
drètt che la belèzza l’a n pàisa ' .
|
LA
BELLEZZA Quando mi hai
portato per la prima volta
a vedere il Bolschoj
sembrava che tutti i palchi
fossero una montagna d’oro
che mi cadeva addosso .
E io stavo con la schiena piegata
ma tu mi
hai detto ' Stai dritto che la bellezza non pesa ' .
|
La mòrta
Mu me la mòrta
l’a m fa una pavéura che mai
ch’u s lasa tròpa ròba ch’l’a n s vaid
piò : i
améig, la tu faméia
al piènti de’ pasègg ch’à cl’udòur
la zénta te incuntrè una vòlta snò
. A vréa
muréi d’inveràn quand che piòv
ch’u s fa la saira prèst
e d’fura u s spòrca al schèrpi t’e’
pantèn e
u i e è la zénta cèusa ti cafè
datònda ma la stòva .
|
La morte
A me la morte
fa una paura che mai
perché si lascia troppa roba che non si
vede più :
gli amici, la tua famiglia
le piante del viale che hanno
quell’odore
la gente che hai incontrato una volta
sola .
Io vorrei morire d’inverno quando piove
che si fa sera presto
e fuori le scarpe si sporcano di fango
e la gente sta chiusa nei caffè
intorno alla stufa . |
Piano piano ti prende quella lentezza di gesti quasi da uomo primitivo e siedi
su lunghe e semplici panchine artigianali e ti pieghi a toccare l'erba
magari per accarezzare una margherita
|
quando fa brutto
a santarcangelo
la pioggia scivola via
sulle chiacchiere
della gente
che sosta
al bar della piazza
quando piove a pennabilli
le gocce scivolano via
sulle foglie degli alberi
ormai per me
da quindici, venti anni
il mare non esiste più
è finito.
...
era un mare pieno di avventura, pieno di
mistero e di infinito, che ti entravano dentro agli occhi. adesso il
mare non c’è più. è un
mare assediato. è un
mare, poveretto, ammalato.
...
quella barriera di cose che noi abbiamo fatto
là davanti e che abbiamo fatto dentro il mare per la difesa della
spiaggia sono sufficientemente orrende .
|
clicca per ingrandire
A PENNABILLI SI POSSONO LEGGERE
I SUOI VERSI
SULLE
FORMELLE
DEI DODICI MESI
I LUOGHI DELL'ANIMA
lavalmarecchia/pennabilli/i-luoghi-dell-anima
|
.
alcune formelle
.
I tappeti di foglie secche
sotto i piedi
formella di ottobre
CON LE SCIARPE DI NEBBIA
ATTORNO AL COLLO
formella di novembre
CON LE PAROLE DELLE FAVOLE
SUL FUOCO
formella di dicembre
COI RUMORI CHE LASCIANO
IMPRONTE SULLA NEVE
formella di gennaio
COI PIEDI SCALZI
A TOCCARE L'ACQUA
formella di giugno
i fiori dei mandorli
per le api affamate
formella di marzo
LA MUSICA DELLA PIOGGIA
NGLI ORECCHI
formella di settembre
.
|
Il Natale è un'odore di bontà
...
E' bello se puoi arrivare in un posto
dove trovi te stesso
|
LA DMÈNGA SPECIALMÉNT
QUANT CH' U N GN'È NISÉUN
AD CHÈSA
E A SÉMM A LÀ
VÉRS LA FÓIN AD ZÓGN
A VAGH AD FURA SE TERÀZ
PAR STÈ A SINTÓI
CHE ADLÀ DI MÉUR
LA ZITÀ LA STA ZÉTTA.
LA DOMENICA SPECIALMENTE
QUANDO NON C'È NESSUNO
IN CASA
E SIAMO LÀ
VERSO LA FINE DI GIUGNO
VADO FUORI SUL TERRAZZO
PER STARE A SENTIRE
CHE AL DI LÀ DEI MURI
LA CITTÀ STA ZITTA.
|
… U ì è dal sàiri che
pròima d’àandè a lèt
a stàgh disdai
sòura una bènca de teràz
e a gurèr la vala.
U m pèr ch’apad’aspitè
qualcadéun. E po és un amòigh
o un parént o i manda un telegràma
o se no i telefona.
Invéci l’è sultènt
l’acqua de fiòmm alazò
ch’ vu parlé sa mé.
Ci sono sere
che prima d’andare a letto
sto seduto sulla panca del terrazzo
e guardo la valle.
Mi sembra che debba aspettare
qualcuno. Puo’ essere un amico
o un parente o mi mandano
un telegramma
o altrimenti telefonano.
Invece è soltanto
l’acqua del fiume laggiù
che scivola sui sassi
che vuole parlare con me
|
LA FARFÀLA
CUNTÉNT PRÓPRI CUNTÉNT
A SÒ STÈ UNA MASA AD VÓLTI
TLA VÓITA
MÓ PIÒ DI TÓTT
QUANT CH'I M'A LIBERÈ
IN GERMANIA
CH'A M SÒ MÈSS A GUARDÈ
UNA FARFÀLA
SÉNZA LA VÒIA AD MAGNÈLA.
LA FARFALLA
CONTENTO PROPRIO CONTENTO
SONO STATO MOLTE VOLTE
NELLA VITA
MA PIÙ DI TUTTE QUANDO
MI HANNO LIBERATO
IN GERMANIA
CHE MI SONO MESSO A GUARDARE
UNA FARFALLA
SENZA LA VOGLIA DI MANGIARLA.
il polverone 1978
facebook.com/ToninoGuerra
facebook.com/ToninoGuerra/museo
- TG
|
la poesia è un tentativo di essere
farfalla
.
l'amicizia è una farfalla che si ferma sulla
spalla
.
Ho capito che il silenzio si può annusare come se fosse un odore
E senza accorgerti scopri che puoi guadagnare lunghi momenti
d’immobilità
una foglia contro i fulmini - 2006
|
in autunno il rumore di una foglia che cade
è assordante
perché con lei precipita un anno
|
La mia concezione del cinema
è sia una ricerca che un viaggio dentro l'uomo... Che poi, attorno, ci
siano paesaggi e quel che volte, ma io sto sempre lì per vedere, perché
l'uomo è venuto, che cos'è l'amore, le cose fondamentali
… Abbiamo tanti
nemici contro, però: fare dei film, ritornare a parlare dell'uomo, delle
sue piccole sfumature, cercare di rompere questo segreto di che cosa
sono i sentimenti… Bisogna ritornare a questa forma qui, bisogna finirla
di vedere il mondo come una favola così piena di esplosioni, di una
fantasia eccessivamente… Che io chiamerei “fantasticheria”, cioè
mancanza di vera fantasia.
baskerville.it |
Le
lucciole di Tonino Guerra a Castelfidardo
Una mostra unica in Italia che deriva dalla grande passione di
Tonino per la fisarmonica .. ne è testimone il fatto che negli oltre
100 film che ha sceneggiato, riecheggiano costantemente le note
dello strumento che ha reso Castelfidardo universalmente nota. Una
sinergia che ha reso possibile che Tonino prestasse il suo logo per
la 32a edizione del festival internazionale .. e che divenisse
ambasciatore della fisarmonica.
gomarche.it
|
Non era solo il più "russo"
tra gli italiani ma anche l’uomo al quale il destino aveva riservato di
essere il tramite attraverso il quale le correnti di pensiero, energie e
cultura dal Vecchio Mondo passavano in Russia
e dalla Russia in l'Europa. Era sposato con Eleonora Jàblotchkina ed è stato
amico dei più grandi e talentuosi ..
Andrej Tarkovskij - Bella Akhmadulina - Yurij Ljubimov - Yurij Norshtein -
Georgij Danelija
....
Per Guerra la vecchiaia
era .. "oggetto
incomprensibile". "Non
so perché sono vecchio, non capisco. Tutte le
mattine mi dico: Tonino, hai vissuto molti anni ormai. Ma non è vero", disse
tre anni fa in un incontro pubblico con i suoi estimatori russi quando ebbe
modo di spiegare anche da dove gli venisse la visione "cinematografica" -
"Rileggendo Castaneda
ho capito in cosa consiste la differenza tra
"guardare" e "vedere". .....
E’ stato a quel punto che ho visto la
solitudine che quella panchina voleva raccontarmi. Sono entrato nella sua
sofferenza. Ogni fiore ogni cosa racconta dolore e solitudine proprio come
ha fatto quella panchina con me. Ho capito allora che lei voleva che
qualcuno si sedesse su di lei per farle un po’ di compagnia.
E io mi sono seduto”.
larisa josìpova - tg3.rai.it - 2012
tardera a nascere un altro come te
- sergio zavoli al funerale di TG - 2012
In
tutta la riviera non c'è una camera
d'albergo che ti dia la voglia di
tornare Il turista è sempre qualcuno
che vive lontano da casa e così ha
bisogno di farsi confortare perfino dai
mobili ai muri che lo circondano
TG -
sant'arcangelo di romagna - luglio 1981
fb/tg
|
I bu
Andè a di acsè mi
bu ch' i vaga véa
che quèl chi à fat i à fat
che adèss u s'èra préima se tratòur
E pianz e' cór ma tótt, ènca mu mè
avdài ch'i à lavurè dal mièri d'an
e adès i à d'andè véa a tèsta basa
dri ma la córda lùnga de mazèl
I bu - 1972
-
I buoi - Andate a dire
ai buoi che vadano via
che il loro lavoro non ci
serve più
che oggi si fa prima ad arare
coi trattore
E poi commoviamoci pure a
pensare
alla fatica che hanno fatto
per migliaia d'anni
mentre eccoli lì che se ne
vanno
a testa bassa
dietro la corda lunga del
macello .
|
The Oxen
Go ahead and tell the oxen
that they can leave
that the work they did is done,
that it"s fast to plow with a tractor.
And let's all be moved,
including me,
thinking how hard they've worked
for
thousands and
thousands of years,
now as they depart, heads lowered,
at the end of the
butcher's long cord.
userhome.brooklyn.cuny.edu
girodivite.it
montefeltro.net
testi e storia del dialetto
i bu - poesie
romagnole - omaggio
di Antonio Bagnoli - trad Roberto
Roversi
PRESENTATO A BOLOGNA -
Biblioteca Sala Borsa
2014
|
I sacriféizi
Se mè ò studié
l'è stè par la mi ma,
ch'la fa una cròusa invéci de su nóm.
S'a cnòss tótt al zitto
ch'u i è in chèva e' mònd,
l'è stè par la mi ma, ch'la n'à viazè.
E ir a l'ò purtèda t'un cafè
a fè du pas, ch'la n' vàid bèla piò lómm.
- Mitéiv disdài. Csa vléiv! Vléiv un bignè?
|
I sacrifici
Se ho potuto studiare
lo devo a mia madre
che firma con una croce.
Se conosco tutte le città
che stanno in capo al mondo
è stato per mia madrE
che non ha mai viaggiato.
IEri l'ho portata in un caffè
a far due passi
perché quasi non ci vede più niente
- Sedetevi qua. Cosa volete? Un bignè?
|
E’
paradéis l’è brótt
s’un gnè un po’
d’animèli
s’u i mènca la
giraffa se còll lòng
e al mièri di
gazótt ch’i rèsta sòta tèra
in vòula piò te
zil pri cazadéur.
Mo cum faral se u
i capita e’ mi ba
che pasa do tre
òuri dla su vciaia
s’una gatina
biènca tla faldèda
e la mi ma ch’la
pénsa d’artruvè una gata
ch’lè andè a muréi
dalòng, d’fura da chèsa.
|
Il
paradiso è brutto
se non c’è
qualche animale se manca la giraffa
dal collo lungo e le migliaia di
uccelli che restano sotto terra non
volano più nel cielo per i cacciatori.
Ma come farà se ci capita mio babbo
che passa due o tre ore della sua
vecchiaia con una gattina bianca
sulle ginocchia e la mia mamma che
spera di ritrovare la gatta che andò
a morire lontano, fuori di casa?
|
I scarabócc
Quést l'è al murài
e quést l'è i scarabócc
ch'a féva da burdèl
se calzinàz
da mén da ch'ò tachè
andè dri me braz
par fè una réiga lònga
e quèlch invrócc
Quést l'è al murài
e quést l'è i scarabócc
|
Gli scarabocchi
Questo è il muro
questi gli scarabocchi
che facevo col gesso
da bambino
quando ho imparato
a seguire il braccio
per fare una riga lunga
e qualche svolazzo.
Questo qua è il muro
questi gli scarabocchi.
|
https://youtu.be/sZu06scMXpc
- legge il figlio andrea
primavera
dopo un inverno che ci ha tenuti
chiusi in casa
mi piace guardare un
uomo
che cammina fra le siepi e i
lenzuoli
che ride mentre porta a
spasso un animale
|
primavera
dòp un invéran
ch'u a tnéva céus ad chèsa
u m pis da guardè
un òm
ch'e' pàsa tra dal
sìvi e di lanzùl
ch'e' réid a purtè
a spas un animèli
|
le spalle
In
una fotografia su un giornale
mi sono visto le
spalle
e mi parevano
quelle di mio padre.
|
al spàli
T'una
fofograféa d'un giurnèl
a m so vést
al spàli
e' paréva
quèlli de mi ba
|
Il pero
Nel mezzo di una
spianata grande di un campo c’era un
pero da solo che aveva addosso tutte
le foglie rosse dell’autunno che
stavano per cadere. Eravamo io e
quelle foglie ad aspettare un colpo
di vento
|
E’ pàir
Te mèz d’una
spianèda granda
ad tèra arèda u i
éra un pàir da par léu
ch’l’éva m’adòs
tótt’al fòi ròssi dl’autónn
ch’al stévva par
caschè .
A sémmi mè e cal
fòi
ad aspitè un còulp
ad vént
|
La polvere
Ogni tanto mi piace
anche la polvere sul comò
e vado a letto con la camicia
e con le calze ai piedi.
Bisogna arrivare in fondo alla strada
con un cappottaccio da soldato
la valigia di cartone
e guardare avanti
senza salutare nessuno
|
La pòrbia
Ogni tènt u m pis
enca la pòrbia
sòura e’ cumò
e a vagh a lèt sla camóisa
e si calzét ti pi.
Bsògna arivé in
fònd a la strèda
s’un caputaz da suldè
la valóisa ‘d cartòun
e guardè davénti
senza saluté niséun
|
du vét ?
La próima paróla
ch’a i ò sintói
tla mi vóita
la è stè : ' du
vét ? '
A sémmi t’un
camaròun mè e la mi ma
disdài sòura dal
bali
ad furmantòun .
Alòura mè a i
avéva un an in tótt e a n e’savéva
s’è ch’ l’era al
paróli
e in do ch’ agl’i
andéva a finói
|
Dove vai ?
La prima parola
che ho sentito
nella mia vita
è stata : '
dove vai ? '
Eravamo in un
camerone io e la mia mamma
seduti su dei
sacchi
di granoturco .
Allora io avevo un
anno in tutto e non sapevo
che cos’erano le
parole
e dove andavano a
finire
|
La féin
de’ mond
Al ròdi mi
carètt
a ‘l s’è
farmè,
a ‘l pépi ad
tèra còta
a ‘l s’è
brusé la saira
a fè la vegia
tra i paier;
i méur i è
vecc
al crépi al
vén d’in zò
com’è di
fòlmin.
E’ ciòd dla
méridiéna l’è caschè
|
la fine del mondo
Le ruote dei carri
si sono fermate,
alla sera le pipe
di cotto
si sono spente
durante la veglia
nei pagliai,
i muri sono vecchi
le crepe scendono
come i fulmini.
Il chiodo della
meridiana
è cascato
campo
concentramento troisdorf germania
|
L'èlbar d'aqua
S'e' va un'instèda
chèlda
ch'la póiga al fòi a testa d'inzò
e' Marèccia l'è un èlbar d'aqua
si rèm ch'i sguélla tra la sasèra
U n'éva tórt e' poeta se da d'in èlt
u i pareva che dróinta la vala
u i fóss agli òsi biènchi d'animèli mórt
|
L'albero dell'acqua
Se va un'estate
calda
che piega le foglie a testa in giù,
il Marecchia è un albero d'acqua
coi rami che scivolano tra la sassaia.
Non aveva torto il poeta
se gli pareva che dentro la valle
ci fossero gli ossi bianchi d'animali
morti
|
da un momento all'altro dovrò pur dire a
qualcuno
che non sto cercando soltanto la mia
infanzia
ma addirittura l'infanzia del mondo
|
...
ho cominciato a scrivere in dialetto
proprio in germania
perchè intendevo rallegrare e tenere
compagnia a dei contadini romagnoli che
conoscevano bene il dialetto
e quindi parlando in dialetto era un
discorso più caldo.
TG - l'infanzia del mondo - 1946-2012
- fu prigioniero nel campo
di troisdorf in germania -
arrestato a santarcangelo il 4 o 5
agosto 1944
... ero venuto a
santarcangelo, allora deserta, perchè
dovevo dar da mangiare al gatto ...
TG
foto da fb/tg
|
.
... per esempio Se noi imparassimo a
parlare, gli animali ci capirebbero
meglio
da l'infanzia del mondo
.
La luna è l’unico astro che nasce dietro le montagne
e tramonta dentro di noi
.
|
Le orme che
lasciamo a terra
il sole, il vento e l’acqua
le cancellano
e noi
cerchiamo sempre se resta
un segno o un’ombra.
Dopo trent’anni c’è mia moglie
a Mosca che cerca le parole
nascoste tra l’erba del prato
dove soffiavamo nei palloncini
di polvere di piume
che i fiori
della cicoria lasciano nel morire.
la valle del kamasutra - 2010
|
Si
fa notte presto
Adesso sto sempre in casa
e
sposto carte o guardo
oltre i vetri della finestra
le
mandorle secche attaccate ai rami
che
arrivano fino quassù
e
sembrano pendagli alle orecchie
di
gente che non c’è più.
O
sto seduto su una sedia
vicino al camino
e
si fa notte presto
con
la luce che cade dietro le montagne
e
io vado a letto con la voglia di sognare
i
giorni che nevicava a Mosca
e
io ero innamorato.
|
. Ho paura della morte federico
. Sai Tonino forse è solo parte di un unico grande viaggio
www.toninoguerra.org
www.iatsantarcangelo.com
- museo permanente
http://museotoninoguerra.com
Amarcord
al mèni - le mani
Lo so, lo so, lo so
che un uomo, a 50 anni
ha sempre le mani pulite
e io me le lavo due o tre volte al giorno
ma è quando mi vedo le mani sporche
che io mi ricordo di quando
ero ragazzo
Ho cercato per tutta la vita di essere un poeta
Ho fatto altro ma è stato come travestirsi
Disegno fontane ma non sono un architetto
dipingo ma non raggiungerò mai le vette di
Picasso fb/tg - 2019 |