CAT
IN AN EMPTY
APARTMENT
kot w pustym mieszkaniu
DIE - YOU CAN'T DO THAT TO A CAT.
SINCE WHAT CAN A CAT DO
IN AN EMPTY APARTMENT?
CLIMB THE WALLS?
RUB UP AGAINST THE FURNITURE ?
NOTHING SEEMS DIFFERENT HERE,
BUT NOTHING IS THE SAME.
NOTHING HAS BEEN MOVED,
BUT THERE'S MORE SPACE.
AND AT NIGHTTIME NO LAMPS ARE LIT.
FOOTSTEPS ON THE STAIRCASE,
BUT THEY'RE NEW ONES.
THE HAND THAT PUTS FISH ON THE SAUCER
HAS CHANGED, TOO.
SOMETHING DOESN'T START
AT ITS USUAL TIME.
SOMETHING DOESN'T HAPPEN
AS IT SHOULD.
SOMEONE WAS ALWAYS, ALWAYS HERE,
THEN SUDDENLY DISAPPEARED
AND STUBBORNLY STAYS DISAPPEARED.
EVERY CLOSET HAS BEEN EXAMINED.
EVERY SHELF HAS BEEN EXPLORED.
EXCAVATIONS UNDER THE CARPET TURNED UP NOTHING.
A COMMANDMENT WAS EVEN BROKEN,
PAPERS SCATTERED EVERYWHERE.
WHAT REMAINS TO BE DONE.
JUST SLEEP AND WAIT.
JUST WAIT TILL HE TURNS UP,
JUST LET HIM SHOW HIS FACE.
WILL HE EVER GET A LESSON
ON WHAT NOT TO DO TO A CAT.
SIDLE TOWARD HIM
AS IF UNWILLING
AND EVER SO SLOW
ON VISIBLY OFFENDED PAWS,
AND NO LEAPS OR SQUEALS AT LEAST TO START.
https://youtu.be/cyEOGHSmocI
- legge WS - sub it
italiano - francese
doodle di google -
compleanno 90 anni |
un gato
en un piso vacío
Morir, eso a un gato no se le
hace.
Porque, ¿que puede hacer un gato
en un piso vacío?
Subirse por las paredes.
Restregarse contra los muebles.
Nada aquí ha cambiado,
pero nada es como antes.
Nada ha cambiado de sitio,
pero nada está en su sitio.
Y la luz sigue apagada al anochecer.
Se oyen pasos en la escalera,
pero no los esperados.
Una mano deja pescado en el plato
y no es, tampoco, la de antes.
Algo no empieza
a la hora de siempre.
Algo no sucede
según lo establecido.
Alguien estaba aquí, estaba siempre,
y de repente desapareció
y se empeña en no estar.
Se ha buscado ya en los armarios,
se han recorrido los estantes.
Se ha comprobado bajo la alfombra.
Incluso se ha roto la veda
de esparcir papeles.
¿Qué más se puede hacer?
Dormir y esperar.
¡Ay, cuando él regrese,
ay, cuando aparezca!
Se enterará de que estas no son maneras
de tratar a un gato.
Como quien no quiere la cosa,
habrá que acercársele,
despacito,
sobre unas patitas, muy, muy ofendidas.
Y, de entrada, nada de brincos ni maullidos
www.poesiaspoemas.com/wislawa-szymborska
behance.net
|
L'OMBRA
LA MIA OMBRA E' COME UN BUFFONE
DIETRO LA REGINA. QUANDO LEI SI ALZA,
IL BUFFONE SULLA PARETE BALZA
E SBATTE NEL SOFFITTO COL TESTONE.
IL CHE FORSE A SUO MODO DUOLE
NEL MONDO BIDIMENSIONALE.
FORSE AL BUFFONE NON VA LA MIA CORTE
E PREFERIREBBE UN DIVERSO RUOLO.
LA REGINA SI SPORGE DAL BALCONE
E DAL BALCONE LUI SI BUTTA GIU'.
COSI' HANNO DIVISO OGNI AZIONE,
PERO' A UNO NE TOCCA ASSAI DI PIU'.
SI E' PRESO, IL MERLO, I GESTI LIBERALI,
IL PATHOS CON LA SUA IMPUDENZA
E TUTTO CIO' PER CUI NON HO LA FORZA
CORONA, SCETTRO, MANTELLO REGALE.
LIEVE SARO', AH, NELL'AGITARE IL BRACCIO,
AH, LIEVE NEL VOLTARE INDIETRO IL CAPO,
SIRE, NELL'ORA DEL NOSTRO COMMIATO,
SIRE, ALLA STAZIONE FERROVIARIA.
SIRE, IN QUEL MOMENTO SARA' IL BUFFONE
A SDRAIARSI SUI BINARI DELLA STAZIONE.
|
gli
animali del circo
gli orsi battono le zampe ritmicamente
la scimmia in tuta gialla va in bicicletta
il leone salta nel cerchio fiammeggiante
schiocca la frusta e suona la musichetta
schiocca e culla gli occhi degli animali
l’elefante regge un vaso sulla testa
e i cani ballano con passi uguali
mi vergogno molto io umano
divertimento pessimo quel giorno
gli applausi scrosciavano a cascata
benché la mano più lunga di una frusta
gettasse sulla sabbia un’ombra affilata
discorso ufficio oggetti smarriti - adelphi
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|
UN RACCONTO
INIZIATO
ALLA NASCITA D¹UN BIMBO
IL MONDO NON È MAI PRONTO.
LE NOSTRE NAVI ANCORA NON SON TORNATE
DALLA FINLANDIA.
CI ATTENDE ANCORA IL VALICO DEL GOTTARDO.
DOBBIAMO ELUDERE LE GUARDIE
NEL DESERTO DI THOR,
APRIRCI LA STRADA PER LE FOGNE
FINO AL CENTRO DI VARSAVIA,
TROVARE IL MODO DI ARRIVARE AL RE HARALD COTE,
E ASPETTARE CHE CADA IL MINISTRO FOUCHÉ.
SOLO AD ACAPULCO
RICOMINCEREMO TUTTO DA CAPO.
SI È ESAURITA LA NOSTRA SCORTA DI BENDE,
FIAMMIFERI , ARGOMENTI , AMIGDALE E ACQUA.
NON ABBIAMO CAMION , NÉ IL SOSTEGNO DEI MING.
CON QUESTO RONZINO
NON CORROMPEREMO LO SCERIFFO.
NIENTE NUOVE SU QUELLI FATTI SCHIAVI DAI TURCHI.
CI MANCA UNA CAVERNA PIÙ CALDA
PER I GRANDI FREDDI
E QUALCUNO CHE CONOSCA LA LINGUA HARARI.
NON SAPPIAMO DI CHI FIDARCI A NINIVE.
QUALI CONDIZIONI PORRÀ IL PRINCIPE-CARDINALE,
QUALI NOMI SIANO ANCORA NEI CASSETTI DI BERIA.
DICONO CHE CARLO MARTELLO
ATTACCHERÀ ALL'ALBA.
IN QUESTA SITUAZIONE RABBONIAMO CHEOPE,
PRESENTIAMOCI SPONTANEAMENTE,
CAMBIAMO RELIGIONE,
FINGIAMO DI ESSERE AMICI DEL DOGE
E DI NON AVERE A CHE FARE CON LA TRIBÙ KWABE.
SI APPROSSIMA IL TEMPO DI ACCENDERE I FUOCHI.
TELEGRAFIAMO ALLA NONNA CHE VENGA DAL PAESE.
SCIOGLIAMO I NODI SULLE CORREGGE DELLA YURTA.
PURCHE' IL PARTO SIA LIEVE
E IL BIMBO CRESCA SANO.
POSSA ESSERE TALVOLTA FELICE
E SCAVALCARE GLI ABISSI.
CHE ABBIA UN CUORE CAPACE DI RESISTERE,
E L'INTELLETTO VIGILE E LUNGIMIRANTE.
MA NON COSÌ LUNGIMIRANTE
DA VEDERE IL FUTURO.
RISPARMIATEGLI QUESTO DONO,
O POTENZE CELESTI.
|
RISO
LA RAGAZZINA CHE ERO
LA CONOSCO, OVVIAMENTE.
HO QUALCHE FOTOGRAFIA
DELLA SUA BREVE VITA.
PROVO UN'ALLEGRA PIETA'
PER UN PAIO DI POESIOLE.
RICORDO ALCUNI FATTI.
MA
PERCHE' CHI E' QUI CON ME
RIDA E MI ABBRACCI
RAMMENTO SOLO UNA STORIELLA:
L'AMORE INFANTILE
DI QUELLA BRUTTINA.
RACCONTO
DI COM'ERA INNAMORATA
DI UNO STUDENTE,
CIOE' VOLEVA
CHE LUI LA GUARDASSE.
RACCONTO
COME GLI CORSE INCONTRO
CON UNA BENDA SULLA TESTA SANA,
PERCHE', AHIME, AH, LE CHIEDESSE
COS'ERA SUCCESSO.
BUFFA PICCINA.
COME POTEVA SAPERE
CHE ANCHE LA DISPERAZIONE
DA' BENEFICI
SE SI HA LA FORTUNA
DI VIVERE PIU' A LUNGO.
LE PAGHERO' UN DOLCETTO,
LE PAGHERO' IL CINEMA.
VATTENE, NON HO TEMPO.
EPPURE VEDI
CHE LA LUCE E' SPENTA.
CERTO CAPISCI
CHE LA PORTA E' CHIUSA.
NON SCUOTERE LA MANIGLIA -
QUELLO CHE HA RISO,
QUELLO CHE MI HA ABBRACCIATO,
NON E' IL TUO STUDENTE.
FARESTI MEGLIO A TORNARE
DA DOVE SEI VENUTA.
NON TI DEVO NULLA,
DONNA QUALUNQUE,
CHE SA SOLO
QUANDO
TRADIRE UN SEGRETO ALTRUI.
NON GUARDARCI COSI'
CON QUEI TUOI OCCHI
TROPPO APERTI,
COME GLI OCCHI DEI MORTI.
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ESEMPIO
Una bufera
di notte
ha strappato tutte le foglie dell'albero
tranne una fogliolina
lasciata
a dondolarsi in un a solo sul ramo nudo.
Con
questo esempio
la Violenza dimostra
che certo -
a volte le piace scherzare un po'.
due
punti/qui
|
LA MOGLIE DI
LOT
GUARDAI INDIETRO,
DICONO, PER CURIOSITÀ
MA POTEVO AVERE, CURIOSITÀ A PARTE, ALTRI
MOTIVI .
GUARDAI INDIETRO RIMPIANGENDO LA MIA COPPA D'ARGENTO .
PER DISTRAZIONE - MENTRE ALLACCIAVO IL
SANDALO . PER
NON DOVER PIÙ GUARDARE LA NUCA PROBA
DI MIO MARITO, LOT .
PER L'IMPROVVISA CERTEZZA CHE SE FOSSI MORTA
NON SI SAREBBE NEPPURE FERMATO .
PER LA DISOBBEDIENZA DEGLI UMILI .
PER TENDERE L'ORECCHIO AGLI INSEGUITORI .
COLPITA DAL SILENZIO, SPERANDO CHE DIO CI
AVESSE RIPENSATO .
LE NOSTRE DUE FIGLIE STAVANO GIÀ SPARENDO
OLTRE LA CIMA DEL COLLE .
SENTII IN ME LA VECCHIAIA . IL DISTACCO .
LA FUTILITÀ DEL VAGARE . IL TORPORE .
GUARDAI INDIETRO POSANDO PER TERRA IL MIO
FAGOTTO .
GUARDAI INDIETRO NON SAPENDO DOVE METTERE IL PIEDE .
SUL MIO SENTIERO ERANO APPARSI SERPENTI
RAGNI, TOPI DI CAMPO E PICCOLI AVVOLTOI .
NON PIÙ BUONI NÉ CATTIVI - OGNI COSA VIVENTE
SEMPLICEMENTE STRISCIAVA E SALTAVA IN UN
PANICO COLLETTIVO .
GUARDAI INDIETRO PER SOLITUDINE .
PER LA VERGOGNA DI FUGGIRE DI NASCOSTO .
PER LA VOGLIA DI GRIDARE, DI TORNARE .
O FORSE FU SOLO UN COLPO DI VENTO
CHE MI SCIOLSE I CAPELLI E ALZÒ LA VESTE .
MI PARVE CHE DAI MURI DI SODOMA LO VEDESSERO
E SCOPPIASSERO IN RISA FRAGOROSE PIÙ E PIÙ
VOLTE .
GUARDAI INDIETRO PER L'IRA .
PER SAZIARMI DELLA LORO GRANDE ROVINA .
GUARDAI INDIETRO PER TUTTI QUESTI MOTIVI .
GUARDAI INDIETRO NON PER MIA VOLONTÀ .
FU SOLO UNA ROCCIA A GIRARSI, RINGHIANDO
SOTTO DI ME .
FU UN CREPACCIO A TAGLIARMI D'IMPROVVISO LA
STRADA . SUL
BORDO TROTTERELLAVA UN CRICETO RITTO SU DUE ZAMPETTE .
E FU ALLORA CHE ENTRAMBI CI VOLTAMMO A
GUARDARE .
NO, NO. IO CONTINUAVO A CORRERE
MI TRASCINAVO E SOLLEVAVO
FINCHÉ IL BUIO NON PIOMBÒ DAL CIELO
E CON ESSO GHIAIA ROVENTE ED UCCELLI MORTI .
MANCANDOMI L'ARIA, MI RIGIRAI PIÙ VOLTE .
CHI MI AVESSE VISTO POTEVA PENSARE CHE
DANZASSI .
NON ESCLUDO CHE I MIEI OCCHI FOSSERO APERTI .
È POSSIBILE CHE IO SIA CADUTA CON IL VISO
RIVOLTO ALLA CITTÀ .
grande numero - ws - a cura di pietro marchesani - 2009 |
IMPRESSO NELLA MEMORIA
SI AMARONO TRA I NOCCIOLI
SOTTO SOLI DI RUGIADA
RACCOLSERO NEI CAPELLI
FOGLIE E TERRA BAGNATA.
CUORE DELLA RONDINE
ABBI PIETÀ DI LORO.
IN GINOCCHIO SULLA RIVA
PETTINARONO LE FOGLIE
E I PESCI SI ACCOSTAVANO
LUCENTI NELLE SCAGLIE.
CUORE DELLA RONDINE
ABBI PIETÀ DI LORO.
I RIFLESSI DEGLI ALBERI _
FUMO SULLO SCIABORDIO.
RONDINE, FA' CH'ESSI MAI
CONOSCANO L'OBLIO.
RONDINE, SPINA DI NUBE
ANCORA DELL'ATMOSFERA
ICARO PERFEZIONATO
FRAC ASCESO IN CIELO
RONDINE, CALLIGRAFA
LANCETTA SENZA MINUTI
PRIMO GOTICO ALATO
STRABISMO NEI CIELI
RONDINE, SILENZIO ACUTO
LUTTO FESTANTE
AUREOLA DEGLI AMANTI
ABBI PIETÀ DI LORO.
|
NULLA E' IN REGALO
NULLA È IN REGALO, TUTTO È IN PRESTITO.
SONO INDEBITATA FINO AL COLLO.
SARÒ COSTRETTA A PAGARE PER ME
CON ME STESSA,
A RENDERE LA VITA IN CAMBIO DELLA VITA.
E' COSÌ CHE STANNO LE COSE,
IL CUORE VA RESO
E IL FEGATO VA RESO
E OGNI SINGOLO DITO.
E' TROPPO TARDI PER IMPUGNARE IL CONTRATTO.
QUANTO DEVO
MI SARÀ TOLTO CON LA PELLE.
ME NE VADO PER IL MONDO
TRA UNA FOLLA DI ALTRI DEBITORI.
SU ALCUNI GRAVA L'OBBLIGO
DI PAGARE LE ALI.
ALTRI DOVRANNO, PER AMORE O PER FORZA,
RENDERE CONTO DELLE FOGLIE.
NELLA COLONNA DARE
OGNI TESSUTO CHE È IN NOI.
NON UN CIGLIO, NON UN PEDUNCOLO
DA CONSERVARE PER SEMPRE.
L'INVENTARIO È PRECISO
E A QUANTO PARE
CI TOCCHERÀ RESTARE CON NIENTE.
NON RIESCO A RICORDARE
DOVE, QUANDO E PERCHÉ
HO PERMESSO DI APRIRMI
QUEL CONTO.
CHIAMIAMO ANIMA
LA PROTESTA CONTRO DI ESSO.
ED QUESTA È L'UNICA COSA
CHE NON C'È NELL'INVENTARIO
|
Il cielo
Da qui bisogna cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un'apertura e nulla più,
ma spalancata.
Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa,
per osservare il cielo.
L'ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
e mi solleva da sotto.
Persino le montagne più alte
non sono più vicine al cielo
delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n'è più
che in un altro.
La nuvola è schiacciata dal cielo
inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso
cade da cielo a cielo.
Friabili, fluenti, rocciose,
infuocate ed eteree,
distese di cielo,
briciole di cielo,
folate e cataste di cielo.
Il cielo è
onnipresente
Perfino nel buio sotto la pelle.
Mangio il cielo,
evacuo il cielo.
Sono una trappola
in una trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in
risposta ad una domanda.
La divisione in
cielo e terra
non è il modo appropriato
di pensare a questa totalità.
Permette solo di sopravvivere
a un indirizzo più esatto,
più facile da trovare,
se dovessero
cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione.
vista con granello di
sabbia
trad pietro
marchesani
|
THE
SKY
WE SHOULD HAVE STARTED FROM
THIS : THE SKY.
A WINDOW WITHOUT A SILL, FRAME, OR PANE.
AN OPENING AND NOTHING MORE,
BUT OPEN WIDE.
I NEED NOT WAIT FOR A CLEAR NIGHT
NOR CRANE MY NECK
TO EXAMINE THE SKY.
I HAVE THE SKY AT MY BACK, AT HAND,
AND ON MY
EYELIDS.
THE SKY WRAPS ME SNUGLY
AND LIFTS ME FROM BELOW.
EVEN THE HIGHEST MOUNTAINS
ARE NO NEARER THE SKY
THAN THE DEEPEST VALLEYS.
THERE IS NO MORE SKY IN ONE PLACE
THAN ANOTHER.
A CLOUD IS CRUSHED BY SKY
AS RUTHLESSLY
AS A GRAVE.
A MOLE IS AS ENRAPTURED
AS A WING-FLUTTERING OWL.
A OBJECT FALLING INTO A PRECIPICE
FALLS FROM THE SKY INTO SKY.
GRANULAR, LIQUID, CRAGGY,
FIERY AND VOLATILE
EXPANSES OF SKY, CRUMBS OF SKY,
PUFFS AND SNATCHES OF SKY.
THE SKY IS OMNIPRESENT
EVEN IN DARKNESS UNDER THE SKIN.
I EAT SKY, I EXCRETE SKY.
I AM A TRAP INSIDE A TRAP,
AN INHABITED INHABITANT,
AN EMBRACED EMBRACE,
A QUESTION IN ANSWER TO A QUESTION.
TO DIVIDE EARTH AND SKY
IS NOT THE CORRECT WAY
TO CONSIDER THIS WHOLE.
IT MERELY ALLOWS SURVIVAL
UNDER A MORE PRECISE ADDRESS,
QUICKER TO BE FOUND
IF I WERE TO BE LOOKED UP.
MY CALL WORDS
ARE DELIGHT AND DESPAIR.
|
SULLA MORTE SENZA
ESAGERARE
NON S'INTENDE DI
SCHERZI
STELLE, PONTI
TESSITURA MINIERE LAVORO DEI CAMPI
COSTRUZIONE DI NAVI E COTTURA DI DOLCI.
QUANDO CONVERSIAMO DEL DOMANI
INTROMETTE LA SUA ULTIMA PAROLA
A SPROPOSITO.
NON SA FARE NEPPURE CIÒ
CHE ATTIENE AL SUO MESTIERE
NÉ SCAVARE UNA FOSSA
NÉ METTERE INSIEME UNA BARA
NÉ RASSETTARE IL DISORDINE CHE LASCIA.
OCCUPATA A UCCIDERE
LO FA IN MODO MALDESTRO
SENZA METODO NÉ ABILITÀ.
COME SE CON OGNUNO DI NOI STESSE IMPARANDO.
VADA PER I TRIONFI
MA QUANTE DISFATTE
COLPI A VUOTO
E TENTATIVI RIPETUTI DA CAPO !
A VOLTE LE MANCA LA FORZA
DI FAR CADERE UNA MOSCA IN VOLO.
PIÙ DI UN BRUCO
LA BATTE IN VELOCITÀ.
TUTTI QUEI BULBI BACCELLI
ANTENNE PINNE TRACHEE
PIUMAGGI NUZIALI E PELAME INVERNALE
TESTIMONIANO I RITARDI
DEL SUO SVOGLIATO LAVORO.
LA CATTIVA VOLONTÀ NON BASTA
E PERFINO IL NOSTRO AIUTO CON GUERRE
E RIVOLUZIONI
È ALMENO FIN ORA INSUFFICIENTE.
I CUORI BATTONO
NELLE UOVA CRESCONO GLI SCHELETRI DEI
NEONATI
DAI SEMI SPUNTANO LE PRIME DUE FOGLIOLINE
E SPESSO ANCHE GRANDI ALBERI ALL'ORIZZONTE.
CHI NE AFFERMA L'ONNIPOTENZA
È LUI STESSO LA PROVA VIVENTE
CHE ESSA ONNIPOTENTE NON È.
NON C'È UNA SOLA VITA
CHE ALMENO PER UN ATTIMO
NON SIA STA IMMORTALE.
LA MORTE
È SEMPRE IN RITARDO SU QUELL'ATTIMO.
INVANO SCUOTE LA MANIGLIA
D'UNA PORTA INVISIBILE.
A NESSUNO PUÒ SOTTRARRE
IL TEMPO RAGGIUNTO.
versione inglese
|
OGNI CASO
Poteva accadere.
Doveva accadere.
E’ accaduto prima.
Dopo.
Più vicino.
Più lontano.
E’ accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo.
Perché la gente.
Perché a sinistra.
Perché a destra.
Perché la pioggia.
Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia,
un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano
una gamba
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei?
Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco
e tu proprio da lì?
Non c’è fine al mio stupore
al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
listen how fast your heart beats in me
https://youtu.be/k30l41M3JaA
-
https://youtu.be/4WsAi7GviAY
teatro nuovo milano - 2013
OGNI CASO - HO CONOSCIUTO IL DOLORE
roberto vecchioni
|
16 MAGGIO 1973
Una delle tante date
Che non mi dicono più nulla.
Dove sono andata quel giorno
che cosa ho fatto – non lo so.
Se lì vicino fosse stato commesso un delitto
- non avrei un alibi.
Il sole sfolgorò e si spense
senza che ci facessi caso.
La terra ruotò
e non ne presi nota.
Mi sarebbe più lieve pensare
di essere morta per poco,
piuttosto che ammettere di non ricordare nulla
benché sia vissuta senza interruzioni.
Non ero un fantasma dopotutto
respiravo mangiavo
si sentiva
il rumore dei miei passi
e le impronte delle mie dita
dovevano restare sulle maniglie.
Lo specchio rifletteva la mia immagine.
Indossavo qualcosa d'un qualche colore.
Certamente più d'uno mi vide
Forse quel giorno
trovai una cosa andata perduta.
Forse ne persi una trovata poi.
Ero colma di emozioni e impressioni.
Adesso tutto questo è come
Tanti puntini tra parentesi.
Dove mi ero rintanata,
dove mi ero cacciata –
niente male come scherzetto
perdermi di vista così.
Scuoto la mia memoria –
forse tra i suoi rami qualcosa
addormentato da anni
si leverà con un frullo.
No.
Evidentemente chiedo troppo
addirittura un intero secondo.
|
VISTA CON GRANELLO DI SABBIA
LO CHIAMIAMO GRANELLO DI SABBIA.
MA LUI NON CHIAMA SE STESSO
NÉ GRANELLO, NÉ SABBIA.
FA A MENO DI NOME
GENERALE, INDIVIDUALE,
INSTABILE, STABILE,
SCORRETTO O CORRETTO.
NON GLI IMPORTA DEL NOSTRO SGUARDO, DEL TOCCO
NON SI SENTE GUARDATO E TOCCATO.
E CHE SIA CADUTO SUL DAVANZALE
È SOLO UN'AVVENTURA NOSTRA, NON SUA.
PER LUI È COME CADERE SU UNA COSA QUALUNQUE,
SENZA LA CERTEZZA DI ESSERE GIÀ CADUTO
O DI CADERE ANCORA.
DALLA FINESTRA C'È UNA BELLA VISTA SUL LAGO,
MA QUELLA VISTA, LEI, NON SI VEDE.
SENZA COLORE E SENZA FORMA,
SENZA VOCE, SENZA ODORE E DOLORE
È IL SUO STARE IN QUESTO MONDO.
SENZA FONDO LO STARE DEL FONDO DEL LAGO
E SENZA SPONDE QUELLO DELLE SPONDE.
NÉ BAGNATO NÉ ASCIUTTO QUELLO DELLA SUA ACQUA.
NÉ AL SINGOLARE NÉ AL PLURALE QUELLO DELLE ONDE,
CHE MORMORANO SORDE AL PROPRIO MORMORIO
INTORNO A PIETRE NON PICCOLE, NON GRANDI.
E IL TUTTO SOTTO UN CIELO PER NATURA SENZA CIELO,
DOVE IL SOLE TRAMONTA NON TRAMONTANDO AFFATTO
E SI NASCONDE NON NASCONDENDOSI
DIETRO UNA NUVOLA IGNARA.
IL VENTO LA SCOMPIGLIA SENZA ALTRI MOTIVI
SE NON QUELLO DI SOFFIARE.
PASSA UN SECONDO.
UN ALTRO SECONDO.
UN TERZO SECONDO.
MA SONO SOLO TRE SECONDI NOSTRI.
IL TEMPO PASSÒ COME UN MESSO
CON UNA NOTIZIA URGENTE.
MA È SOLO UN PARAGONE NOSTRO.
INVENTATO IL PERSONAGGIO, INSINUATA LA FRETTA,
E LA NOTIZIA INUMANA.
gente sul ponte 1986
|
la poiana
LA POIANA NON
HA NULLA DA RIMPROVERARSI.
GLI SCRUPOLI SONO ESTRANEI ALLA PANTERA NERA.
QUANDO IL PIRANHA COLPISCE
NON DUBITA DELLA BONTÀ DELLE PROPRIE AZIONI.
SE I SERPENTI AVESSERO MANI
LE REPUTEREBBERO MANI PULITE.
UNO SCIACALLO NON CONOSCE RIMORSO.
IL LEONE E IL PIDOCCHIO
NON ESITANO UN ISTANTE DURANTE L’ATTACCO.
E PERCHÉ MAI DOVREBBERO FARLO
DAL MOMENTO CHE SANNO DI ESSERE
DALLA PARTE DEL GIUSTO?
NONOSTANTE IL CUORE DELL’ORCA ASSASSINA
PESI 100 CHILI
IN OGNI ALTRO SENSO SA ESSERE MOLTO LEGGERO
NON C’È NULLA DI PIÙ ANIMALE
DELLA COSCIENZA PULITA
SUL TERZO PIANETA DEL SISTEMA SOLARE.
prima versione
LODE DELLA CATTIVA
CONSIDERAZIONE DI SÉ
Una poiana
non ha nulla da rimproverarsi.
Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera.
I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni.
Il serpente a sonagli si accetta senza riserve.
Uno sciacallo autocritico non esiste.
La locusta, l'alligatore, la trichina e il tafano
vivono come vivono e ne sono contenti.
Il cuore dell'orca pesa cento chili
ma sotto un altro aspetto è leggero.
Non c’è nulla di più animale
della coscienza pulita
sul terzo pianeta del Sole.
seconda versione |
DEVO MOLTO A QUELLI CHE NON AMO
Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro
e questo l'amore non può darlo
né riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come una meridiana,
capisco
ciò che l'amore non capisce
perdono
ciò che l'amore non perdonerebbe mai.
Da un incontro a una lettera
passa non un'eternità
ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene
i concerti sono ascoltati fino in fondo
le cattedrali visitate
i paesaggi nitidi.
E quando ci separano
sette monti e fiumi
sono monti e fiumi
che trovi su ogni atlante.
È merito loro
se vivo in tre dimensioni
in uno spazio non lirico e non retorico
con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.
- Non devo loro nulla -
direbbe l'amore
su questa questione aperta.
ringraziamento - vista con
granello di sabbia
trad p.marchesani
|