Abdolah Kader
pseudonimo di Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani
ARAK IRAN 12 DICEMBRE 1954
Il dovere di essere scrittore
ho iniziato a scrivere in olandese a 33 anni, rinunciando alla lingua fārsī . per uno scrittore abbandonare la lingua madre è doloroso, ma sono contento d'averlo fatto .
sono diventato uno scrittore migliore .
Sul suo viso emergono, a prima vista,
i baffi, per quanto sporgono compatti dal profilo, come se il volto
fosse cresciuto intorno e non viceversa. Poi la precisione e la
decisione dei gesti quando parla, come se a ciascuno volesse dare un
preciso significato. La sua abitudine a parlare coi gesti arriva da
lontano, dalla sua esperienza di figlio di sordomuto, riversata in
tutte le sue sfumature nel personaggio di Ismail in 'Scrittura
cuneiforme' ...
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Quale può essere la funzione della poesia e
della letteratura di ponte per la costruzione di un mondo ancora con
idee universalistiche e non solo schiacciata dalla globalizzazione?
rainews24.it |
In gioventù avevo due sogni: diventare uno scrittore famoso e diventare presidente. Ma la vita decise sempre diversamente. Improvvisamente mi sono trovato ad Amsterdam, città di nebbia, di pioggia e di freddo. Allora ho inforcato la mia bici e sono andato a scuola. Come ogni emigrato non ho avuto tempo di aspettare. Nella mia scrittura c’è confluenza tra olandese e persiano: si tratta di un nuovo olandese. Ho studiato fisica e matematica e pertanto scrivo con le regole della matematica e con la poesia della lingua persiana che in nederlandese, per via del suo carattere piovoso, diventa prosa che contiene poesia. Noi immigrati abbiamo cambiato i colori dell’Olanda. L’Italia ha ancora paura, ma non può continuare a vivere di una bellezza superflua. Ormai la situazione è pronta per una letteratura ed un cinema fatti anche di altri colori. bol.it . HO COMINCIATO A SCRIVERE IN NEDERLANDESE CON 150 PAROLE. LO STESSO NUMERO DI PAROLE USATE PER PARLARE CON MIO PADRE SORDOMUTO E CHE NON SAPEVA LEGGERE. VOLEVO USARE PAROLE SEMPLICI MA PESANTI. OGNI PAROLA NE CONTENEVA MOLTE ALTRE.
le piramidi egiziane Sono molto semplici e
molto forti, e ci raccontano una storia molto grande e antica. Ho
provato nello stesso modo a scrivere. In modo semplice ma forte: una
pietra, una pietra, una pietra, per un libro semplice e forte. I've fought for freedom. But for me, freedom can be a nightmare. The Dutch language in my mind is overflowing the banks of my mother tongue. Sometimes I cry out: help, bring in the sandbags, the dike of my mother tongue is about to burst! But I'm the attacker. That's the tragedy of a writer on the run. I'm a whale who can swim in Dutch waters. web.uniud.it . Kader Abdolah - scrittore iraniano perseguitato dallo scià e da Khomeini ed esule in Olanda dal 1988. Al secolo Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani, ha scelto come pseudonimo la fusione di due nomi – Kader e Abdolah – che furono di due esponenti dell’opposizione assassinati dagli ayatollah. Con questo pseudonimo ha scritto i primi racconti in persiano. In Olanda ha imparato la lingua e nel ‘93 il debutto con la raccolta di novelle De adelaars (Le aquile), una panoramica dolorosa sulla condizione degli esuli.
per lei l’olandese
è la lingua della libertà. ma scrive ancora qualcosa nella sua
lingua natale?
francesca del vecchio - manifesto.it Gli studenti non possono cambiare le cose, perché non esiste alcun contatto tra loro e il popolo. Quando ero all’Università volevo cambiare il mondo, e non funzionò . Gli studenti non possono fare nulla in Patria, ma sono un termometro . Se oggi gridano il loro desiderio di libertà, sappiamo che tra vent'anni la otterremo. Quindi c'è speranza . lastampa.it Una volta pensavo che fosse possibile fare tutto decidere tutto, ma poi ho capito che a volte sono gli altri a decidere per te. Non avevo alcuna intenzione di studiare il nederlandese, ma all'improvviso ho dovuto farlo, altrimenti sarei morto, sia da un punto di vista creativo che spirituale. La vita ha deciso, e io ho obbedito alla vita .
lastampa.it
sono più bravi di noi,
hanno una comprensione più profonda . E le donne in particolare hanno
un ruolo importante in Iran nel creare le condizioni per un vero
cambiamento . Noi pensavamo di cambiare il Paese con una rivoluzione,
invece loro non credono in un mezzo di rottura violenta . Hanno
ragione . La rivoluzione non fa che peggiorare le cose. È meglio
procedere passo dopo passo . La nuova generazione l’ha capito e
questa è la grande spinta verso il futuro . Dopo il lavoro
prendo la mia bici olandese e percorro
circa trenta chilometri al giorno . Mi serve per
recuperare la freschezza e per potermi reimmergere nella lingua
olandese il giorno dopo .
I miei personaggi sono un po’ malinconici e anche io lo sono, ma
sono anche un tipo tosto, un tipo da maratone !
Scrivere in clandestinità è scrivere sul
crinale fra la vita e la morte che usa la violenza contro di te
che tortura i tuoi
amici e distrugge le tue parole
|
.
Il pallone e la stella
- racconto inedito
.
il faraone d'olanda
in cerca di lavoro, di una casa, di pane da
mangiare, ma tutti vogliono tornare a casa, alle proprie radici.
Anch'io sto invecchiando e pensando a cosa ho fatto nella mia vita.
Fuggire è stato giusto e cambiare lingua in cui scrivevo corretto ?
È stato giusto lasciare che morisse mio padre senza essere presente.
Sono un piccolo scrittore, mille anni prima di me Omero ha scritto
l'Odissea. Dopo essere diventato eroe
Ulisse voleva tornare a casa.
Mia madre, che ha la stessa età che aveva la Regina Elisabetta, non
vuole morire prima che io torni a casa. Con la scrittura
potrò raccontare il rientro in Iran e salutare mia madre.
La letteratura è l'unico modo . -AK
IL SENTIERO DELLE BABBUCCE GIALLE
- FINALISTA PREMIO LATTES GRINZANE 2021 Scrivere in un'altra lingua dà allo scrittore un'enorme libertà, ma con il suo approccio Sultan è andato oltre . I suoi quaderni sono ora sulla mia scrivania e nel frattempo ne ho ricavato un mucchio di appunti miei . All'inizio pensavo che i suoi fossero stati raccolti in modo libero e disconnesso, ma quando mi ci sono addentrato ho scoperto una serie di linee invisibili che univano il tutto . Quelle linee sono i sentieri su cui la vita l'ha portato di volta in volta. E io ho intenzione di seguirli .
...
... flussi migratori in europa di
rifugiati in fuga dai conflitti in medio oriente ... la sua idea a
riguardo? maria camilla brunetti - doppiozero.com/reportage - intervista - 2020
Un pappagallo volò
sull'Ijssel PRESENTATO A MILANO DALL'AUTORE - 2016
The King - De koning - IL RE
- 2012 Ho lasciato morti dietro di me, i miei compagni di lotta sono in carcere o sono sepolti in qualche cimitero, mentre io vengo ricevuto ovunque come un re. Ho un obbligo verso di loro e devo onorarlo, o la mia fuga sarà una sconfitta.
La letteratura è la sola che
può cambiare il mondo - lo ha sempre fatto e gli scrittori sono più
importanti dei presidenti.
Il potere è sempre il potere e se a volte è positivo spesso diventa
pericoloso. Ma come scrittore puoi dare il potere ai tuoi lettori.
Ho lasciato morti dietro di me,
i miei compagni di lotta sono in carcere o sepolti in qualche
cimitero, mentre io vengo ricevuto ovunque come un re". Come i
precedenti romanzi di Kader Abdolah, anche "Il re" è frutto di una
febbrile urgenza di scrivere, di un dovere etico della memoria.
Siamo nella Persia a cavallo tra Otto e Novecento, al centro del
Grande Gioco tra Russia, Francia e Inghilterra per il dominio
asiatico. Ma è anche l'alba della globalizzazione, una brezza
incessante spazza via tradizioni millenarie per portare modernità e
profondi cambiamenti. Debole, ostinato, vendicativo, più interessato
alle duecentotrenta donne del suo harem e alla gatta Sharmin che ai
problemi dell'Iran, lo scià Naser non sa intercettare gli snodi
cruciali della storia, ma proprio per questo mantiene il fascino
umano del perdente legato a un mondo che scompare. A lui si
contrappone il visir Mirza Kabir trisavolo dell'autore - che lotta
invece per un futuro di progresso, sognando la costruzione di
scuole, fabbriche, ferrovie, ospedali e il diffondersi dei vaccini.
Con "Il re" si ritrova l'Abdolah de "La Casa della Moschea", il
cantastorie affabulatore che rievoca profumi e atmosfere da mille e
una notte, ma soprattutto un interprete del suo tempo, capace di
cogliere il parallelo tra l'arrivo del telegrafo nella Persia di
Naser e quello di internet nell'Iran di oggi.
lo scrittore alla libreria lirus di milano - maggio 2013 e Chiasso Letteraria - Festival internazionale di letteratura - 2013 .
IL CORVO
Evidente l'ispirazione autobiografica del romanzo, il cui
titolo rimanda al corvo che costantemente compare nei racconti della tradizione
persiana con un ruolo di messaggero e testimone, che punta su una lingua che si
arricchisce di colore e ispirazione nell'incontro tra Oriente e Occidente, e in
cui l'avven tura di una vita diventa quella di un intero popolo di migranti
sospeso tra due mondi, che trova nell'apertura e nello scambio la via per dare
nuovi orizzonti alle proprie radici.
non è solo la storia di
Refid Foaq alias Kader Abdolah. Ogni pagina del
suo travagliato viaggio verso una destinazione ignota ci fa pensare alle
tragedie dei barconi carichi di migranti di cui abbiamo letto di recente, a vite
di cui non sappiamo nulla, ad ambizioni stroncate, ad umiliazioni inghiottite,
ad una volontà di andare avanti ad ogni costo e nonostante tutto.
IPERBOREA CASA EDITRICE COMUNICA CHE lo scrittore
rinuncia ai diritti d'autore sulle 10.000 copie CHE VERRANNO stampate.
https://youtu.be/V3kuiyrLZQw -
presentazione del libro a milano - castello sforzesco - 2013
LA CASA DELLA MOSCHEA
Da secoli la famiglia di Aga Jan, ricco mercante di tappeti e capo
del bazar, ha legato i suoi destini alla moschea di Senjan, nel
cuore della Persia. La dimora adiacente alla moschea è pervasa da
miti e antiche tradizioni, immagine armoniosa di una società che sta
per essere attraversata dagli sconvolgimenti del presente, come fa
presagire la massa di formiche che invade il cortile della casa
nell'incipit DEL ROMANZo . Il piccolo centro religioso di Senjan
rischia di rimanere lontano sia dalla modernizzazione
filo-occidentale imposta dallo scià che dall'intransigente reazione
oscurantista che si prepara nella roccaforte degli ayatollah di Qom.
Proprio da Qom arriva un giorno il giovane imam Ghalghal, per
prendere in moglie Seddiq, figlia dell'imam Alsaberi e, quando
questi muore accidentalmente sarà lui a sostituirlo. Se dapprima
sembra che la moschea abbia finalmente trovato una guida forte,
all'entusiasmo succede presto lo sgomento: le sue parole si fanno
sempre più arroganti e tentano di sfociare nell'azione violenta,
quando Farah Diba, moglie dello scià e immagine dell'emancipazione
femminile, arriva in città per inaugurare un cinema e si trova
assediata da una folla sobillata da Ghalghal, che dopo la mancata
sommossa, sfugge alla polizia e raggiunge Khomeini per preparare la
rivoluzione dall'esilio. Sospesa tra un mitico passato e un
drammatico presente, IL ROMANZo è un cuore pulsante di vite e di
storia, da cui si osservano gli eventi che cambieranno il volto
dell'Iran.
ibs
Scrittura
cuneiforme
zam.it
www.festivaletteratura.it
Scrivo con i piedi in Olanda e la testa nella mia terra ... La fuga non è altro che il ritorno al luogo da cui sei fuggito. In questo momento sono seduto alla mia scrivania nel sottotetto e guardo fuori dalla finestra. Tutto è nuovo qui, il terreno odora ancora di pesce, gli alberi sono giovani, i nidi degli uccelli sono fatti di ramoscelli teneri, non esistono parole antiche, antiche storie d’amore, né l’odio di antiche liti. Negli appunti di mio padre, invece, tutto è antico, le montagne, il pozzo, la grotta, la scrittura cuneiforme, persino la ferrovia, e per questo non oso metter mano alla penna. Non penso che si possa scrivere UN ROMANZo su questa terra nuova - scrittura cuneiforme
l’incontro tra Persia e occidente, tra impervie montagne iraniane e dune olandesi, tra poesia, icastica e lieve, e una lingua sobria ed essenziale, intesse motivi inattesi e preziosi, figure mitiche e fiabesche nella trama della nostra cultura. www.365bookmark.it . Ritratti e un vecchio sogno - rinascita dell'afrikaans
all'Olanda e alla Persia si aggiunge un nuovo scenario, il Sud
Africa, strettamente congiunto con la nuova vita dell'esule
iraniano, che questa volta nella finzione letteraria si chiama Davud
ed è un giornalista trasferitosi per motivi politici nei Paesi
Bassi. Senza questa seconda parte della sua esistenza, che lo ha
costretto a familiarizzare con il nederlandese (inteso come
espressione di una nuova identità), il viaggio nel Paese del
post-apartheid avrebbe assunto un diverso significato. |
Il viaggio delle bottiglie
vuote cafeletterario.it
Non si fugge mai da qualcosa
si torna sempre indietro. Andare via non esiste Tornare sì. Si
vola lontano, si vola in alto, ma si ricade sempre sul luogo dal
quale si è partiti. benché fosse la legge della fuga non volevo
cadere nello stesso posto. Volevo crescere....
viaggio delle bottiglie vuote |
BIO Kader Abdolah born 1954 in Iran studied physics in Tehran and was active in the student resistance. He published two novels about life under the Khomeini regime before fleeing his homeland in 1985. At the invitation of the United Nations, he arrived in the Netherlands as a political refugee in 1988. He quickly mastered the language and has now written and published four books: The Eagles 1993, a collection of short stories which won an award for bestselling literary debut; The Girls and the Partisans 1995; The Journey of the Empty Bottles 1997; and Cuneiform 2000. In 1997, Abdolah received the Dutch Media Prize for his collected columns from De Volkskrant. wordswithoutborders.org Kader Abdolah ha pubblicato due libri nel suo paese prima di essere costretto all’esilio. festivaletteratura.it
Kader Abdolah - Arak Iran 12
dicembre 1954 Dopo aver pubblicato due raccolte di racconti, adottando come pseudonimo i nomi di due esponenti dell'opposizione, Kader e Abdolah, assassinati dal regime iraniano degli ayatollah, le autorità scoprono in lui un membro attivo dell'opposizione, una circostanza che lo costringe ad abbandonare il suo paese nel 1985, insieme alla moglie, per trasferirsi in Turchia. Vi rimane tre anni, fino a quando entra in contatto ad Ankara con una delegazione olandese delle Nazioni Unite. Decide così di rifugiarsi nei Paesi Bassi dove ottiene lo status di rifugiato politico. http://it.wikipedia.org/wiki/Kader_Abdolah www.girodivite.it/antenati/xxisec/_abdolah.htm
BIBLIO IN ITALIANO 2022 IL FARAONE D'OLANDA
2020 2018 UNO SCIA' ALLA CORTE D'EUROPA - salam europa ! 2016 Un pappagallo volò sull'Ijssel 2013 IL CORVO 2012 IL RE 2010 IL MESSAGGERO 2008 LA CASA DELLA MOSCHEA 2007 RITRATTI E UN VECCHIO SOGNO 2006 My Father's Notebook
2005 unilibro
Ordine del Leone dei Paesi Bassi BEST SELLER 2008 - CORANO premio grinzane 2009 - narrativa straniera - La casa della moschea Letterature 2009 - I MOTI DELLA LUNA - KADER ABDOLAH legge l'inedito L'ayatollah e la luna 2016 - PREMIO LETTERARIO GIUSEPPE ACERBI PER IL ROMANZO IL CORVO - MANTOVA
2021 - FINALISTA PREMIO LATTES GRINZANE https://it.wikipedia.org/wiki/Kader_Abdolah . ospite a pordenonelegge e salone del libro torino - 2021 PRESENTE AL FESTIVALETTERATURA MANTOVA - IO SONO DIVENTATO LA SCRITTURA - 2022
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best seller 2008 - Corano
- MESSAGGERO per migliorare la comprensione interculturale ... il comandante del corpo di polizia di Amsterdam-Amstelland ha annunciato che i suoi agenti potranno comprare a meta' prezzo la traduzione, a coprire la differenza ci pensera' lui.
Abdolah ha impiegato oltre due anni per il
lavoro, ha tradotto direttamente dall'arabo classico una vecchia
copia di proprieta' del padre, con l'ausilio di quattro versioni in
persiano e cinque olandesi. Non basta, Abdolah ha anche consultato
un'opera medievale di interpretazione del testo dell'esperto
coranico Tabani. In caso di disperazione, ha raccontato, si e'
rivolto al suo vecchio zio ultranovantenne che vive in Iran.
lei ha recentemente pubblicato una sua versione del
Corano. Che cosa l'ha spinta a tradurlo?
IL MESSAGGERO
Dopo aver raccolto nel Corano le rivelazioni di Allah a Maometto, Zayd, figlio adottivo e cronista del Messaggero, sente l'urgenza di
consegnare ai posteri la storia della sua vita. Perché "non si può
capire il Corano se non si capisce Mohammad: un sognatore, un
gaudente, un amante delle donne e della vita", ma soprattutto "un
uomo curioso". Zayd parte alla ricerca di testimoni del suo tempo -
mercanti, poeti, studiosi, nemici o familiari del suo signore - cui
cede la parola per ripercorrere la vicenda del profeta e condottiero
che ha cambiato la storia. Dagli anni delle sue prime spedizioni
come carovaniere, dei suoi primi contatti con la civiltà persiana,
egiziana e bizantina, ai giorni della ricerca di una risposta al
mistero del creato e di un riscatto del suo popolo
dall'arretratezza. Prende forma così un ritratto composito e
affascinante di Maometto, che restituisce tutti i suoi sentimenti e
tutta la sua umanità: un profondo senso religioso convive con gusti
libertini, la pazienza con l'ira, la mistica con un mondano cinismo.
Ma, attenzione, avverte l'autore, che si conferma acuto testimone
del suo tempo e costruttore di ponti tra culture: questo è un
racconto, una personalissima ed eterodossa reinvenzione letteraria.
Perché Kader Abdolah mescola storia e immaginazione, cronaca e
poesia, nella consapevolezza della complessità di un'avventura
umana, religiosa e politica che l'Occidente non può eludere, e a cui
ci si può avvicinare anche con la sagace leggerezza di una storia
romanzata.
ibs
CORANO - il libro di cui in Occidente oggi si parla di più su cui tutti intervengono e che nessuno o quasi conosce ak
Sono caduto improvvisamente dalle alte montagne della Persia sulla fredda, umida terra d'Olanda, a imparare una lingua fredda e umida . Non aveva ritmo, non aveva musica, era piatta come il Paese . Ma dovevo conquistarla, altrimenti non sarei sopravvissuto : e allora divenne bella, divenne la mia casa . Ora vivo in questa lingua . ibs.it
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