Ion
Deaconescu
Il Comitato Promotore del 12º Premio Internazionale
Trieste-Poesia che annualmente premia un poeta di fama mondiale ha deciso per
l'anno 2010, di assegnare tale riconoscimento al poeta rumeno Ion Deaconescu,
autore di volumi di liriche e saggi riguardanti la poesia europea.
Autore di un'opera meditativa che nasce da un'attenta osservazione del reale,
protesa a scoprire quella che è stata definita la "grammatica dell'evento" o
"ortografia del sogno".
La poesia del poeta rumeno è pervasa da un'ansia metafisica che talvolta, nella
sua ricerca, diventa preghiera, ponendo la sua produzione poetica all'interno
della grande tradizione lirica del suo paese.
Quella di Deaconescu, come ha ben sottolineato il poeta siciliano Luciano Zinna
"è poesia fluida, essenziale, comunicabile, nella sua raggiunta maturità che la
traduzione nella nostra lingua ... ci consente finalmente di captare
nell'ampiezza dei suoi voli".
triestepoesia.org -
2010
riconoscimento alle voci piu' significative della grande poesia internazionale.
Descritto da Luzi come «una voce ferma nella poesia
europea», Deaconescu sara' premiato per la sua attenta osservazione del reale,
protesa a scoprire la "grammatica dell'evento" e "l'ortografia del sogno".
La sua poesia e' pervasa da un'ansia metafisica che talvolta, nella sua ricerca,
diventa preghiera, e l'intera sua opera si colloca all'interno della grande
tradizione lirica del suo paese.
adnkronos
Segretario dei Poeti del Mondo - Presidente fondatore dell'Accademia
Internazionale Mihai Eminescu e Direttore Editoriale Europa -
preside della Facoltà di Giornalismo Università di Craiova
exploziv-news.ro - 2011
UNA VOCE FERMA NELLA POESIA
EUROPEA
Si dice che la poesia rappresenti un ospite metafisico o una forma
universalmente valida di ribellione (cioè la posizione dell'autore) come
incarnazione di sintesi, sottoposte a mutamento perpetuo.
In base a ciò la poesia di Ion Deaconescu diventa la sostanza e la rinascita
superiore del dubbio e dell'interrogarsi sulla condizione umana, di fronte ai
quali perfino il mondo è colmo di stupore di estasi trascendentale.
"Ereditando una ricca tradizione lirica, che fondamentalmente ha le sue origini
nel lavoro dell'ultimo notevole poeta romantico Eminescu, Deaconescu struttura
la sua poesia in storie Genuine dell'Essere in cerca di identità ovunque e
soprattutto nelle lacrime e nel pianto.
Il poeta disegna liricamente il profilo della società contemporanea dove il suo
tormento interiore sembra essere raffinato alla maniera del Botticelli e delle
armonie di Debussy (Georges Astalos)."
La peculiarità della poesia di Deaconescu risiede nella chiarezza - le metafore
non sono mai raggruppate forzatamente, ma sembrano essere nell'aria,
perfettamente organizzata, non come artificio, perché il giudizio non è sospeso
da vibrazioni affettive in un sereno, bilanciato stile poetico
Dotato di un possente temperamento lirico, Deaconescu è un poeta straordinario e
i suoi versi escono da uno spazio miracoloso, che sfida la prospettiva del
lettore, e il suo poema diventa amore, celebrazione, perdita, e infine, eco.
Non c'è chiave per decodificare la sua visione a vantaggio del sognatore, ma ci
sono letture che moltiplicheranno il significato e la filosofia
dell'introspezione. Il suo urlo poetico è in fiore come un albero di albicocche,
recuperando la sua identità in memorie onorate dal tempo o nelle palpebre che
prenderanno l'esclusiva di tutti i misteri dei momenti abituati a stati irreali.
Ion Deaconescu è il poeta. Ma un poeta insolito nella poesia europea
contemporanea, imponendo il domandarsi come realizzazione dentro e dal mondo, e
il suo sguardo subisce esso stesso una metamorfosi sorprendente nel rinnovamento
dell'irreale.
Gli specchi che aspirano all'eternità, le maschere ingannevoli che coprono
risate e lacrime, dubbio, il verbo ribelle, l'età della luce, le tracce
attraverso l'acqua, la contraddittoria eternità, le parole non nate sono motivi
ricorrenti cari al poeta che stupisce sempre la nostra immaginazione ed
emotività. Ciò che sembra essere nuovo nei versi di Deaconescu nell'originale
interpretazione delle immagini e pensieri, è il modo estremamente personale di
descriversi realisticamente, una poetica di profondo tumulto, che tenta di
affermare attitudini e consapevolezza, un forte sentimento di responsabilità per
il mondo alla ricerca di una sua identità.
La poetica di Deaconescu è caratterizzata dalla nostalgia, dalla tristezza che
emerge da un romantico abisso, discretamente adornata, con virile delicatezza,
piena d'amore. La sua poetica parimenti intellettuale e passionale. In entrambi
i casi, la frase convoglia fiducia nel mondo, scritta e plasmata da un segno di
creatività.
Egli ha composto più di 30 volumi di poesie, molti dei quali tradotti in diverse
lingue.
Ion Deaconescu è una voce ferma nella poesia europea, che egli ha reso
ancora più nobile con la sua lucente e seria creazione radicata nel cielo e che
sembra una pianta rara che germoglia nelle mani del lettore.
triestepoesia -
fedele boffoli
anforah.altervista.org
Mario Luzi
ION DEACONESCU
was born in
Romania, on march the 7th, 1947. His published poetic works include: Apparatus
for photographing the soul, 1981; Glass of mist, 1985; The eternity of the
instant, 1986; Mask for the voice, 1987; Grammar of chance, 1991; Proof of
loneliness, 1993; Rethorics of he Mirror, 1995; Zero Dynamic, 1995; The garden
of the desert, 1997; The Wound of the Darkness, 1998; Wings of Light, 2009;
Cognelicoterrant, 2010; The Damnation of the Poet, 2011. As Guillevic says, "the
poetry by Ion Deaconescu is the search for a way in which to live completely the
world and the self; it si, at the same time, the search and the fear for the
strangeness. A pretty poetic sensibility a a gift for the image that raises up
the daily life to the highness of a dreamed horizon". And Rafael Alberti has
said about him: "In his poems it sprouts the transparency of clear water
at that misterious hour when, from the bottom it raises the unnamable face of
the deep and enigmatic. With the exciting tremor of the nitid and abisal things,
I do read the poems by Ion Deaconescu, his poetry do enlarge the boundaries of
the truly poetic writing."
festivaldepoesiademedellin.org
Ion Deaconescu
poeta, scrittore, romanziere, critico
letterario e traduttore. È nato il 7 marzo 1947.
Si è laureato alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bucarest e alla
Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Craiova.
È docente presso la Facoltà di Scienze Sociali dell'Università di
Craiova. Ha pubblicato oltre 50 volumi tra poesie,
romanzi, critica letteraria e traduzioni e ha ottenuto numerosi
riconoscimenti nazionali e internazionali: la piuma d'oro
FIROM Macedonia, il premio Racin, il premio Trieste Poesia, etc.
È presidente dell’Accademia Internazionale "Mihai Eminescu”.
La sua poesia è stata tradotta in francese, italiano , portoghese
, serbo , macedone , inglese, turco , ungherese, etc.
elena merazzi - protagonisteinrete.it
anforah.altervista.org
Laudis Charta ob affirmata Opera et Studia -
VII ed. Premio Accademico Internazionale Letteratura Contemporanea L. A.
Seneca - Castello Normanno-Svevo_Sannicandro di Bari - 2023
corrierepl.it
maggiori pubblicazioni
Apparecchio per fotografare l’anima 1981
Il vaso di brina 1985
Il grido della memoria 1985
L’eternità dell’istante 1986
Maschera per la voce 1987
Prova di solitudine 1993
La retorica dello specchio 1995
La tentazione 1995
Zero dinamico 1995
L'ESTASI DEL NULLA 2003
PAPAVERO ERRANTE
2010
Poesie per Nataşa 2018
LA CENERE DEL CUORE 2019
ibs
La cenere del cuore
edito in lingua rumena e italiana - forte canto d'amore e tributo di
memoria per la perdita della persona amata : natascia .
giornaledicomo.it
"Ion Deaconescu, alla disperazione, allo
schianto del dolore contrappone i ricordi, tasselli di un mosaico che
ricompongono il passato, lo fissano
in una dimensione di un tempo dilatato, un presente ampliato secondo le
esigenze della memoria che non ha confini, allarga e restringe i ricordi
continuamente, facendoli rivivere:
Adesso,
ti sento ovunque, nella mia stessa ombra
nello specchio che rifiuta
il mio sguardo
nella porta che non si chiude
nel profumo delle
lenzuola
ma soprattutto nella mia lacrima
che diventerà fiume,
mare, oceano
abisso di effimera impermanenza
Il miracolo della poesia è questo : la
parola che si fa luce, memoria, rinascita che sconfigge la morte.
-laura garavaglia -
lacasadellapoesiadicomo.it
Immaginazioni senza corpo
Sono lontano da te
nel paese dove le case si
costruiscono
sulle colline e le creste montuose
come nidi di uccelli
vicini al cielo .
Ovunque ci sono fuori sconosciuti
che diffondono fragranze
di terra e rugiada .
Qui, le persone si guardano negli
occhi
si salutano come se si conoscessero da una vita .
Ti cerco tra le strade
nei negozi, nei parchi
ovunque, ma non ti trovo
vedo soltanto immagini
e forme senza corpo .
E mi chiedo
dove sei
con le mani colme di ombra e di
rugiada ?
|
Muri di indifferenza
I libri cadono nella biblioteca mattoni
che crollano dalle vecchie mura forse è
segno che le loro pagine si nascondono
negli angoli della stanza forse hanno
paura o vergogna di essere letti ?
Anche la lampada si spegne la tenda è
pesante e oscura la luce. Ti chiamo, ma
la voce si spezza contro i muri
dell’indifferenza poi il silenzio
diventa fuoco che arde nel mio corpo . |
Una
parola, l’ultima
La mia casa è senza indirizzo
le lettere spedite
non hanno avuto risposta
anche se ogni giorno attendo
l’arrivo del postini
che ripete 'niente' .
È come se non esistessi
da quando sei partita .
Ma so chec’è ancora tempo
per dirti una parola,
una sola
l’ultima.
|
|
Solo chi ha perso
la persona amata entrerà dentro l’universo amoroso e affettivo
di Jon Deaconescu con naturalezza, e soffrirà con lui, con la
sua poesia, quello che ha già sofferto in proprio e nel silenzio
del suo cuore. ottavio rossani -
poesia.corriere.it |
Ion Deaconescu,
to despair, to the crash of sorrow contrasts memories, pieces of a
mosaic that recompose the past, fix it in a dimension of a dilated time,
a present enlarged according to the needs of memory that has no
boundaries, enlarges and It narrows the memories continually, making
them relive :
Now, I hear you everywhere, in my own shadow,/in the mirror that rejects
my gaze,/in the door that does not close,/in the scent of the
sheets,/but especially in my tear/that will become river, Sea,
Ocean,/abyss of Ephemeris impermanence .
The Miracle of Poetry is this: the word that becomes
light, memory, rebirth that defeats death.
-garavan - unilibro - 2019
PRESENTAZIONE PINACOTECA CIVICA DI COMO - 22.10.2019
POESIE
.PDF
libroitaliano.it
|
L’estasi del nulla
Le ossa di questo
cielo, scheletri senza ombra
Si sbriciolano nel tempo delle ninfee
Delle acque in cui affonda
Un’altra luce, un altro frutto
Come un dio del niente
Vincitore al giudizio degli astri
Caduti in disgrazia.
Lontano, oltre le passioni
La paura diventa felicità
quando la mancata
parola
Non può più tradire i confini della neve
E gli sconosciuti segni
sulla guancia
dell’istante
Nascono cicatrici e il grido
E’ sentito come un ricordo.
Questo Niente, la dolce brezza
Sopra gli occhi degli angeli annoiati e
freddi,
Ci stordisce con tante vittorie
E ci circonda con i cadaveri dell’alba
E gli ingannevoli inizi
Con fantasmi e ombre solenni.
Svegliatevi poeti
dalle parole addormentate chiuse negli
specchi della notte il vento ha rotto la
vostra Lira nel mistero ancora non detto
di terra fuoco acqua ed eco mentre il
sangue convulso non poteva aspettare è
diventato un Niagara un fiume d’amore
e di disperazione svegliatevi poeti
per diventare un arcobaleno sopra le
palpebre dei ricordi l’orologio batte il
segno delle vocali nell’esplosione che
avverrà dei verbi rinati dopo tanto
silenzio
|
L’eco soltanto l’eco
a Emil Cioran
Dimenticami, o
Signore, ti prego di dimenticarmi
voglio restare libero
non vezzeggiato dai
tuoi amori
con i cimiteri mobili nell’anima
con l’ombra che m’aveva abbandonato
lasciandomi il corpo di scorta
Non pensarmi più
e salvami dimenticandomi
grida qualcosa nella carne dopo la vita
ma non è vero che devo sentire la spinta del
grido
scegliendo il deserto e la paura del tempo
e l’occhio insonne dell’imperdonabile
ricordo
che trafigge la caducità
come un presentimento
di un indulgente
crepuscolo
Scordami così come la pioggia scorda
il baobab e le statue nere bruciate dal sole
il deserto e la sabbia che non sopportano
più
la fame delle clessidre
Perché hai scelto soltanto me tuo appoggio
bastone e spalla fidata
quando per te la solitudine è vita e sogno
inebriante profumo e dolce veleno
culla per i gigli e oasi nel deserto
mitigata dallo sguardo tollerante
Scordami, ora sei rimasto solo
come un’idea in cui non puoi nasconderti
se una volta una lacrima sarà
nel tuo occhio rivolto verso se stesso
chiamami e verrà la tua stessa
eco, soltanto l’eco.
1 gennaio 1988
|
PIOPPO PELLEGRINO
Mi minaccia la
presenza
Di alzare le mani, di consegnarmi.
Chi sei ?
Metà essere,
Metà divinità pagana.
Rimani così, timorosa,
Come un pioppo pellegrino nel deserto.
LA GRAMMATICA DEL CASO
Non ti ho chiesto che prezzo ha avuto
Il caso che ti ha ferito
Nemmeno l'aria che ti soffoca
Con ogni parola
Parla il volto
In attesa e l'alfabeto
Fatto da venditori che sanno
Chiarificare i suoni del sonno mattutino
E la voce sognante
nel silenzio dell'
inverno
Racconta
Perché le parole sbagliano
E si chiudono nella solitudine
I sogni che rifiutano le statue di ombra
Non ti ho chiesto mai
Perché il caso ha fatto che tu sentissi
Il grido della grotta dopo la luce ?
|
LA STESSA
La torre Eiffel ci
guarda con superbia
Antica e giovani ancora noi
Solo il cielo è rimasto lo stesso.
IL
TEMPO DELLA PIOGGIA
Non ho le parole
dovute
Per maledire quel tempo della pioggia
Venuto all'improvviso.
Giovani innamorati passeggiavano
Come niente fosse successo.
Nel caffé traditore
Aspetto ancora la donna amata
Per andar altrove, per le strade.
È possibile che lei ci arrivi,
Ma non mi riconoscerà più.
Mai più.
laboratoripoesia.it/ion-deaconescu
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VIDEO
www.youtube.com/watch?v=M8QDV-PB_tM&feature=youtu.be
- italia
www.youtube.com/watch?v=iTA_H2uUltU -
fontana liri
La parola sospesa
nel chiaroscuro dell'intenzione
come un pipistrello nel sorriso
della caverna stupita