FRANCO MODIGLIANI
Roma 18 giugno 1918 - Cambridge 25 settembre 2003
&
John Maynard Keynes
welcome modigliani
...
giocare sul mercato di
Internet è estremamente rischioso perché la rapidità dei cambiamenti
e l'impossibilità di prevedere l'incidenza sul valore di
un'impresa da parte dei concorrenti impedisce ogni previsione di
successo di un titolo. Il mercato come "bolla
speculativa"? Sembrerebbe proprio di sì. Per
Modigliani la situazione è questa: l'acquirente guadagna per via
dell'aumento del prezzo, ma per poter giustificare un alto
rapporto prezzi al rendimento è necessario che la crescita sia
forte e duratura ...
pochi italiani, forse, amano
l'Italia come l'ama Franco Modigliani. Un rapporto struggente,
malinconico, forte come sanno essere struggenti, malinconici
e forti solo gli amori contrastati. Cresciuti sul dolore, il
tradimento, la diffidenza, la riconciliazione, la serenità ritrovata, la
delusione.
I contratti che
diventano indissolubili costituiscono un danno e hanno contribuito
alla
crescita della disoccupazione giovanile, in particolare delle donne. Anche
questo è un fenomeno tutto italiano. In Germania addirittura avviene il
contrario: la disoccupazione giovanile ha il tasso più basso. Quando le imprese
non possono mandare via nessuno non assumono neppure, e in particolare non
assumono i giovani. Quindi sono a favore dei contratti che permettono una
maggiore flessibilità, inclusi i contratti di lavoro interinale. Questi ultimi
hanno prodotto risultati ottimi ovunque, e buoni risultati anche in Italia. In
Europa vi è una varietà di esperienze in materia di flessibilità, ma in generale
si può dire che i paesi che hanno fatto grandi progressi nella lotta alla
disoccupazione, come Irlanda, Spagna e Inghilterra, hanno spinto di più in
direzione della liberalizzazione del mercato del lavoro. Fino a qualche anno fa
l’Inghilterra aveva tassi del 10-11 per cento, simili a quelli italiani. Oggi la
disoccupazione è scesa a livelli molto bassi.
Non ho particolare
simpatia per il governo italiano, che non è il mio. Credo che sia uno
sbaglio muoversi verso un liberismo privo di senso. L’accordo evita i conflitti
ed è utile in qualunque sistema. Ma il conflitto attuale è su punti molto
particolari, non riguarda salari e prezzi. Ciò significa minore disponibilità,
anche se non credo che voglia dire la fine di ogni collaborazione. Senza dubbio
il governo intende ancora evitare lo scontro, ma occorre essere in due a
volerlo.
rassegna.it
Il premio Nobel per l'economia,
che da anni viveva negli Stati Uniti, racconta il suo rapporto
con la patria
d'origine :
...
italiani, non fate i furbi
GIAN ANTONIO STELLA -
corriere della sera - 20.04.98
Serena ...
un disastro
... Era venuta da
Bologna a trovare dei miei cugini che avevano un grande giardino. Giocammo ad
"acchiapparella" o qualcosa del genere. Io l'avevo presa per la mano per correre più
in fretta e l'avevo fatta cadere. Aveva le prime calze di seta
e si ruppero. Non le dico ! Tornò a casa e disse a suo padre: "Pensa che quel cretino
di Franco Modigliani gioca ancora come i bambini". Ci rivedemmo ... quel che doveva succedere successe ...
...
«Io ho un enorme rispetto per gli
italiani
come produttori, risparmiatori, consumatori. Enorme. Le capacità imprenditoriali
degli italiani sono uniche al mondo. Se avesse un sistema politico, amministrativo, sociale serio l'Italia sarebbe il primo Paese al mondo. Davanti
a tutti. Anche agli Stati
Uniti».
Solo che ... «Guardi: la pecca
più grande degli italiani, il loro vizio peggiore, il difetto più
imperdonabile è la furbizia. Non pagar le tasse o imbrogliare l'Inps per molti è normale. Se puoi lo fai. Ahi
ahi ... La sola cosa che mi consola è che hanno imparato a non fare i furbi come
produttori. Perché nel resto del mondo non te lo perdonano. Ma una volta ...
Pensi che un giorno comprammo un servizio completo di piatti di Vietri: non ci arrivò mai. Dico: un servizio intero. Pagato.
Che gran Paese, se non fossimo così
furbi...».
http://web.mit.edu
«Arrivato negli States mi fu subito
evidente come il sistema universitario fosse più umano ed efficiente rispetto
alla insopportabile impersonalità delle università italiane: pochi baroni che
insegnavano a masse di studenti sconosciuti, attorniati da piccole folle di
petulanti e servili assistenti. Il cameratismo e l’amicizia che spesso nascono
tra professori e studenti è una delle caratteristiche dell’insegnamento
superiore degli Stati Uniti e una delle ragioni del suo indubbio successo».
beniamino andrea - linkiesta.it - 2011
Franco Modigliani
Roma 18 giugno 1918 - Cambridge 25 settembre 2003
La
sua famiglia, di religione ebraica, appartiene alla borghesia medio-alta della
capitale. Il padre Enrico è un noto pediatra.
I primi anni scolastici non sono particolarmente brillanti. Nel 1932, inoltre,
il padre Enrico muore dopo un intervento chirurgico non riuscito. Nei tre anni successivi il profitto scolastico
cala ulteriormente, ma il trasferimento al Liceo Visconti, all'epoca il più
prestigioso della capitale, gli fornisce nuove motivazioni.
Ritrovato l'entusiasmo per gli studi, conclude il Liceo con un anno di
anticipo e si iscrive all'università. Inizialmente è indeciso sull'opportunità di
seguire le carriera del padre iscrivendosi alla facoltà di Medicina. È il
desiderio dei familiari ma, alla fine, Medicina viene scartata: la scelta
viene motivata da una bassa tolleranza per la sofferenza e la vista del
sangue.
Si iscrive così alla facoltà legge. Una laurea che consente l'accesso a
possibilità di carriera, anche molto diverse tra loro. L'economia entra per la
prima volta nei suoi interessi quando partecipa ad una competizione
organizzata dai Littoriali della Cultura (il nome della organizzazione degli
studenti sotto il fascismo) sulle dottrine economiche.
Intervista
a Franco Modigliani
:
Internet e la rivoluzione del
mercato mondiale
educational.rai.it
Il suo "saggio", con una certa sorpresa dell'autore, vince il primo premio.
Comincia così ad
occuparsi di Economia, un interesse che però deve portare avanti da solo dato
che l'Università
fascista non concedeva grande spazio alle discipline economiche. Frequentando i Littoriali entra in contatto con
diversi giovani antifascisti e comincia la sua opposizione politica al regime.
Quando, nel 1938, il governo emana le lezzi razziali Modigliani decide di
andarsene dall'Italia.
Si trasferisce a Parigi presso i genitori della fidanzata, Serena Calabi, che
sposa nel maggio del 1939.
Prova ad iscriversi alla Sorbonne ma i corsi che frequenta gli sembrano banali
e privi di stimoli.
A giugno torna brevemente in Italia per discutere la sua Tesi di laurea e
diventa dottore in Legge.
Siamo ormai alla vigilia della seconda guerra mondiale. Intuendo l'imminente
conflitto Modigliani e la famiglia decidono ancora una volta di partire.
New York gli accoglie nell'agosto del '39, pochi giorni prima dell'ultimatum
di Hitler alla Polonia.
Modigliani capisce che la permanenza in America non sarà di breve durata.
Ottiene di partecipare gratuitamente ai corsi della facoltà di Politica e
Scienze sociali della New School for Social Research, un'istituzione appena creata per assistere i tanti
studenti in fuga dall'Europa. Di giorno lavora in una libreria, la sera è dedicata allo studio. Un periodo
duro, ma estremamente stimolante. Nel '42 comincia la carriera
universitaria al New Jersey College.
Nel '48 viene chiamato ad insegnare a Chigago alla University of Illinois,
dove conosce un brillante studente appena laureato, Richard Brumberg.
Con lui realizza le basi del suo lavoro più noto. L'ipotesi del "ciclo vitale"
del risparmio.
Modigliani giunge alle conclusioni che la maggior parte delle persone tende ad
avere un livello stabile di consumo per tutta la vita e perciò l'aspettativa
del reddito rimane la variabile principale nel definire l'atteggiamento dei
risparmiatori.
Siccome il reddito tende a seguire una curva a forma di campana durante una
vita, (basso all'inizio, alto a metà, e di nuovo basso dopo il pensionamento),
i giovani saranno i maggiori mutuatari, le persone di mezza età saranno i
maggiori risparmiatori, e gli anziani spenderanno questi risparmi.
La prematura scomparsa del giovane Brumberg interrompe per alcuni anni lo
sviluppo della teoria. La versione finale e revisionata della "Ipotesi sul
ciclo del risparmio" fu pubblicata solo nel 1980.
Nel 1985 gli viene conferito il premio Nobel per
le sue pionieristiche analisi sul risparmio e sui mercati finanziari
> nobelprize.org
Un riferimento alla già citata analisi del comportamento del risparmio e al
teorema sui mercati finanziari, sviluppato assieme a Merton Miller.
Questo teorema fornisce un quadro analitico di riferimento per capire le strutture
del capitale delle imprese. Modigliani e Miller dimostravano che il valore di una impresa è direttamente
legato al rapporto tra debito e capitale.
Diventa consulente per il tesoro
americano, per la Federal Reserve e per numerose banche europee.
Come uno dei massimi rappresentanti viventi della scuola post-Keynesiana,
partecipa attivamente al dibattito sulle politiche economiche, sia negli
Stati Uniti che in Europa, insistendo sulla necessità di dare priorità alla piena occupazione.
educational.rai.it
la differenza fra queste due scuole
di pensiero è che i non-monetaristi accettano quello che considerano come il
fondamentale messaggio pratico della Teoria Generale di Keynes, che l'economia
di mercato, cioè, è soggetta a fluttuazioni nel prodotto, nella disoccupazione e
nei prezzi, che devono essere corrette. I monetaristi, d'altro canto, mantengono
fermo il punto che non vi è alcun bisogno di stabilizzare l'economia finché la
crescita dell'offerta di moneta segue una regola prestabilita. Che se anche vi
fosse bisogno di stabilizzare l'economia, non abbiamo la capacità di farlo, e
che anche se potessimo farlo non dovremmo affidare alle autorità il necessario
potere discrezionale.
villanobel.provincia.imperia.it
John Maynard Keynes
5 giugno 1883 Cambridge England
21 aprile 1946 Firle England
La saggezza del mondo
insegna che è cosa migliore per la reputazione
fallire in modo convenzionale
anziché riuscire in modo anticonvenzionale
la difficoltà non sta nelle
idee nuove
ma nell'emancipazione da quelle vecchie
pazzi al potere i quali odono voci nell’aria
distillano le loro frenesie da qualche
scribacchino accademico
di pochi anni addietro
non so che cosa renderebbe più
conservatore un uomo
se il non conoscere null'altro che il
presente
oppure null'altro che il passato
dobbiamo inventare una nuova saggezza
per una nuova epoca
Contro la stupidità
anche gli dei sono impotenti
Ci vorrebbe il
Signore
Ma dovrebbe scendere lui di persona
- non mandare il Figlio
non è il momento dei bambini
le conseguenze economiche della pace
in the long-run we are all dead
The long run happens when all of the variable elements in a model are fully
adjusted.
It is an intellectual experiment
J.M. KEYNES 1883 - 1946 british
economist
Pioneer of the theory of full employment, and with many other
interests from book collecting to probability theory. His
influence on economics was such that the thirty-year boom in
Western industrial countries (1945-75) has been called the Age
of Keynes.
After graduating, Keynes entered the civil service
and simultaneously managed to work on a dissertation - often
during office hours - which earned him a fellowship at King's
College. He also emerged as a member of the Bloomsbury group of
intellectuals and artists.
In the early years of Bloomsbury, Keynes
was also exclusively gay. But in 1923 he shocked the group by
marrying Russian ballerina Lydia Lopokova. The happy marriage
seems to have made an ex-gay out of Keynes - according to one ,
he never again pursued men sexually.
Following the outbreak of World War
One, Keynes joined the Treasury, and in the wake of the
Versailles peace treaty, he published The Economic Consequences
of Peace, in which he criticised the exorbitant demands for war
reparations from defeated Germany and prophetically predicted a
German revenge. The best-selling book made him world famous
http://bloomsbury.denise-randle.co.uk/keynes.htm
Keynes -
psicologia dell'investitore
sosteneva che i mercati
raggiungono l'efficienza nel momento in cui i prezzi riflettono accuratamente il loro valore fondamentale (inteso
come la sommatoria scontata del flusso di dividendi futuri attesi). In realtà,
però, non è difficile riscontrare
come la volatilità delle attività finanziarie, osservata sui mercati reali, sia
superiore a quella ipotizzabile
attraverso variazioni delle aspettative razionali.
Ne deduciamo, quindi, che la quantità di informazioni che arrivano
quotidianamente sui mercati è relativamente scarsa rispetto alla variabilità
dei prezzi riscontrata.
Di conseguenza, la teoria economica tradizionale ha difficoltà a spiegare
determinate oscillazioni di valori.
finanzaonline.com
antiseri
su keynes
Lo studioso era
convinto che il mondo avrebbe avuto un altro futuro se i vincitori del primo
conflitto avessero capito che i problemi più gravi non erano territoriali o
politici, bensì economici
Dario Antiseri - Avvenire
la «finta» pace
1919 - Le conseguenze
economiche della pace di John Maynard Keynes 1883-1950
Ci sarà una nuova guerra, «davanti alla quale appariranno trascurabili gli
orrori della recente guerra tedesca» - scoppierà, una guerra, insomma «che
distruggerà, chiunque ne sarà il vincitore, la civiltà e il progresso della
nostra generazione
lavocedifiore.org
the economic consequences of the peace
economic
critique of the 1920 Treaty of Versailles written by the famous economist
who was a member of the
British peace delegation until he quit with disgust.
www.econlib.org/library/Enc/bios/Keynes.html
www.filosofico.net
|
Institute Professors Emeriti Franco Modigliani -
left - and Paul A. Samuelson, both Nobel
Laureates in
Economics, address a full Kresge Auditorium during yesterday’s Ford/MIT
Nobel
Laureate Lecture Series.
tech.mit.edu
oneri e onori della flessibilità
vantaggi della flessibilità
Il professor
Franco Modigliani accetta di rispondere ad alcune domande sull’attualità
politico-sindacale italiana, pur precisando che alcune delle questioni trattate
attengono alla politica interna del nostro paese, e pertanto, non essendo
cittadino italiano, non si sente di esprimere giudizi dal suo osservatorio del Mit..
Non
ho particolare simpatia per il governo italiano, che non è il
mio. Credo che sia uno sbaglio muoversi verso un liberismo privo
di senso. L’accordo evita i conflitti ed è utile in qualunque
sistema. Ma il conflitto attuale è su punti molto particolari,
non riguarda salari e prezzi. Ciò significa minore disponibilità,
anche se non credo che voglia dire la fine di ogni
collaborazione. Senza dubbio il governo intende ancora evitare lo
scontro, ma occorre essere in due a volerlo.
archivio.rassegna.it/2002
25 settembre 2003
Addio a Franco Modigliani Il
premio Nobel per l'economia è morto all'alba nella sua casa di
Cambridge
.
L'attenzione
di Modigliani, Cavaliere della Repubblica italiana, è sempre stata puntata ai
temi dell'occupazione, dell'inflazione, degli investimenti, della spesa
pubblica: "Reddito, interesse, inflazione" e "Consumo, risparmio, finanza" le sue opere più
note. Nel 1998 presenta assieme ad altri sei
economisti il "Manifesto contro la disoccupazione in Europa". In Usa Modigliani
è stato consulente del tesoro americano e della Fed e di diverse banche europee.
2004
I am Franco Modigliani, sorry if just
now I received your message. I would like to talk to you Mr. Manzo.
And if you allow
me I would like to do it in Italian ...
Ecco, Franco Modigliani era anche questo. A differenza di altri che di
nobel (e di nobile) hanno poco
o nulla e non ti richiamano mai, lui era un uomo che dava fiducia al giovane
giornalista mai conosciuto prima.
Dal Mit a Milano, un'ora di telefonata a carico suo. E mai l'aver perso una
partita di calcio mi fu più facile, per me tifoso incallito. Anche questo era il nobel Franco Modigliani.
Non solo libri e teorie macroeconomiche. ...
vita.it
L'Accademia
dei Lincei ha ricordato Franco Modigliani, premio Nobel nel 1985, scomparso il
25 settembre del 2003. Sono rimaste nella storia del Premio Nobel le parole pronunciate da
Modigliani nel corso della cerimonia di assegnazione del prestigioso
riconoscimento, nel dicembre del 1985.
''Nella mia vita non ho
mai creduto nel nazionalismo nel senso di 'my country, wright or wrong' Sono
nato italiano, ma ho lasciato l'Italia quando ho ritenuto in coscienza che quel
paese si comportasse in modo immorale, prima con le leggi razziali e poi con
l'alleanza militare con Hitler. Ho amato l'America che mi ha accolto e dove ho
studiato e insegnato. Ma non ho interpretato il mio essere americano come una
ceca adesione a tutto cio' che l'America fa''.
culturalweb.it
Per l'economista
italo-americano, esule dal nostro paese in seguito alle leggi razziali ma
protagonista - fino alla sua recente scomparsa - del nostro dibattito di
politica economica, la ricerca economica e l'impegno sociale sono sempre stati
strettamente connessi. Le sue teorie e le sue proposte di politica economica
verranno ora riconsiderate e discusse da alcuni tra i maggiori economisti di
oggi.
adnkronos
25 SETTEMBRE 2003 -
DECIMO
ANNIVERSARIO
Paul Samuelson : “
he never did really leave Italy
” - sebbene egli sia stato una delle vittime più illustri del regime fascista e
delle persecuzioni razziali . Modigliani “ a mind never at rest
” non ha mai fatto mancare al suo paese di origine
l’apporto originale delle sue riflessioni teoriche e delle sue analisi dei
principali problemi
economici e sociali.
Il rapporto scientifico e intellettuale che Modigliani ebbe con l’Italia
riguardò i molteplici aspetti della sua professione di economista, professore,
consigliere economico, opinionista.
Fu importantissimo il lungo sodalizio con il Servizio Studi della Banca
d’Italia. Avviatasi nei primi anni sessanta, questa collaborazione raggiunse i
suoi momenti di maggiore intensità nel corso del decennio, portando
all’elaborazione del primo modello econometrico dell’economia italiana. Ultimato
e reso pubblico nel 1970, il modello ha contribuito al processo di
modernizzazione della politica monetaria e al rafforzamento del prestigio della
banca centrale, anche a livello internazionale. Lo stesso Carlo Azeglio Ciampi
osservò come “la costruzione del modello econometrico fu un momento importante,
non tanto perché la Banca si dotò di un nuovo strumento di ricerca,
ma perché esso influenzò il metodo di lavoro,
l’impostazione della ricerca; concorse a cambiamenti fondamentali nel modo
d’essere e di operare del Servizio Studi”. bloglive.it - 2013
ITALIANI NEL MONDO - FRANCO
MODIGLIANI
L'IMPEGNO CIVILE DI UN ECONOMISTA
scritti dedicati ai temi dell’economia e della società italiana
dal dopoguerra
fino alla fine del XX secolo..
m. ferrante - italiannetwork.it
pagina
1 -
2
links
http://almaz.com/nobel/economics/1985a.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Franco_Modigliani
www.nobelprize.org
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