Quando leggi le poesie di qualcuno
sai giA chi hai di fronte * il dolore da la possibilita
di andare fino in fondo a se stessi * Mi chiamo Zingonia Zingone
sono poeta e non uso pseudonimo
en poesía la traducción
conlleva cierta traición a la obra del autor in poesia la traduzione implica una forma di
tradimento del lavoro dell'autore - fb/zz
Los poetas somos unos fieles mentirosos pero las
mentiras nos traicionan revelando nuestra verdad- z.
noi poeti siamo fedeli
mentitori ma le menzogne ci tradiscono rivelando la nostra verità
-
fb/zz - 12.2.2019
The Power of Poetry
Poetry speaks a
universal language: the language of truth. All hearts recognize truth, even when one’s mind is
wrapped up or distracted by worldly thoughts/actions that estrange it
from truth. Poetry unites words to go beyond
words; it creates symbols that convey seeds of truth with the efficiency
of a slap, with the soothing kindness of a caress. It is an ambush for the dormant conscience. This apparently futile,
undecipherable formula has the power of shaking the center of our
Center. z.z. -
trivandrum, jan. 2012 fb/zz - 2016
nata a londra il 29 luglio 1971 Poetessa - scrittrice e traduttrice -
ha pubblicato in italiano - francese - inglese e prevalentemente in spagnolo. Cresciuta tra Italia
e Costa Rica - è laureata in Economia . pubblicazioni . 2005 - Máscara del delirio
. 2007 -
Cosmo-Agonía . 2011 - Equilibrista
del olvido - acrobat of oblivion - it-en .
2012 - Editorial Germinal . 2013 -
Los naufragios del desierto . 2017 - le tentazioni della luce - light the
temptation - it-en
. 2019 - el canto de la sulamita - songs of the shulammite
- es-en
. 2020 - viaggio del
sangue
. 2020 - escarchada por
tu fuego
. 2023 - la voliera
senza reti
. - I suoi libri sono tradotti in italiano,
francese, inglese, arabo, kannada e marathi
pubblicati in Italia, Spagna, Messico, Costa Rica,
NICARAGUA. Francia e India - Il suo poema in francese Petit cahier du
grand mirage è stato pubblicato in un libro d’artista
illustrato da Robert Lobet - 2016. - Le sue poesie appaiono in
numerose riviste letterarie e sono tradotte in svariate lingue. - Curatrice e traduttrice di raccolte
poetiche da inglese, spagnolo e italiano. - Cura per la
rivista digitale MINERVA la rubrica di poesia internazionale
'Il grido e il sussurro'. . traduzioni
in spagnolo . Alarma de Virus di marathi
Hemant Divate - 2012 . La Cruz es un camino di Daniele
Mencarelli - 2013 traduzioni in italiano . Utopia del
Solitario di Osvaldo Sauma - 2014 . Voci
di Claribel Alegría - premio Camaiore - 2016
. AMORE SENZA FINE
DI CLARIBEL ALEGRíA - 2018
.
SOLIDARIETA IRPINIA - PREMIO PRATA 2019
. Ha curato l’antologia poetica Non
scordarti di amare del turco Ataol Behramoğlu 2014
e Winds del
poeta vietnamita Chi-Trung Nguyen 2014 fonte zingonia zingone - 2017-2018
ha curato
LA raccolta di
poesie scritte durante un laboratorio nel carcere di rebibbia
e pubblicate in 'il fiore nella crepa' .
2018
ha curato l'evento ' l'istante
eterno: il vento e lo haiku ' - poesia giapponese
.
moto art roma 2019
FA PARTE DEL CONSIGLIO EDITORIALE DELLA RIVISTA LETTERARIA
EL GOLEM -
2019
.
OSPITE POETRY VILLAGE ROMA_CAFFARELLA
- festival poesia musica arti visive - 2024
.
¿Cómo se da esto de escribir preferentemente en español
siendo italiana de origen? ¿Por qué crees que se genera esta
dinámica inusual? Yo pasé mi infanciaen Costa Rica, llevé a cabo mis estudios en
inglés, y en casa siempre y sólo escuché hablar italiano. Mis
primeras composiciones poéticas (a los 12 años) fueron en inglés.
Supongo que el ritmo de las palabras que retumbaba en mí con mayor
fuerza era el de mis lecturas escolásticas. Con el tiempo, migré
hacia el italiano, en paralelo con los estudios universitarios (Economía)
que cursé en Roma, en italiano. Finalmente, al mudarme de nuevo a
Centroamérica, a los 27 años y por asuntos profesionales, encontré
mi resonancia en el idioma castellano. Es en Nicaragua donde comencé
a descubrir matices del idioma que me pertenecían desde tiempos
antiguos, y poco a poco me fui afianzando en él.
En Nicaragua también aconteció el Amor. El idioma del
amor es el idioma del corazón,
y el corazón es aquel que origina todos los latidos. Por ende,
aunque a veces pueda cometer errores en español, debidos a su
similitud con el italiano, sé que mi pulsación poética le pertenece.
Es un latido hispanoamericano. Ya el idioma de mis lecturas se ha
vuelto indiferente; a la hora de tomar la pluma entre las manos, los
versos surgen en español. Esta dinámica no aplica ni a la narrativa
ni al ensayo, géneros en los que me expreso libremente en italiano,
inglés y español . Sin embargo, en respuesta concreta a la
pregunta ¿por qué creo que se genera esta dinámica inusual?, tengo
que apelar nuevamente al misterio poético.
Paul Celan afirmaba que la poesía es una especie de regreso a casa.
¿Qué sería para ti? Parecido a Celan: es la
vía del regreso a casa, porque el camino de la poesía,
para mí, coincide con el camino espiritual.
Ese trabajo de eliminar lo superfluo para llegar a la esencia, a la
palabra precisa, a la verdad desnuda.
La poesía es búsqueda, pero hay que preguntarse ¿qué busco?
Personalmente, no creo en los ejercicios estilísticos, en la
búsqueda de la forma sin contenido. Creo más bien en el escarbado profundo.
Es allí donde se descubren horizontes siempre nuevos. Bien lo dice
el poeta argentino Hugo Mujica en su Poéticas del vacío: “El hombre,
lo supo también Pascal, es un ser finito habitado por la infinitud.” mario meléndez - panoramacultural.net - fb/zz
.
FreeFromChains A REBIBBIA - ROMA - DAL 2015 UN GRUPPO DI DETENUTI SI RIUNISCE OGNI
SETTIMANA INTORNO A ZINGONIA ZINGONE,
POETESSA, CHE PORTA CON SÉ TESTI POETICI PROVENIENTI DA DIVERSE AREE
GEOGRAFICHE, LINGUISTICHE E TEMPORALI.
I PARTECIPANTI LEGGONO A VOCE ALTA E LASCIANO CHE LA POESIA LI
ACCENDA E LI SMUOVA NEL PROFONDO.
DOPO UN PO’ DI TEMPO, E ALCUNI PRIMI ESERCIZI, ANCHE LORO HANNO
COMINCIATO A SCRIVERE, A INIZIARE UN PERCORSO DI LIBERAZIONE DA
SCHEMI MENTALI E CATENE INTERIORI. NASCE IL
PROGETTO FREEFROMCHAINS (LIBERI DALLE CATENE) CHE FORNISCE ALLE VOCI
RECLUSE UN’OPPORTUNITÀ DI TORNARE A PARLARE.
agensir.it - 2017
Festival del Non Detto
prima edizione - roma 2023 Zingonia Zingone con altri ospiti discutono su bellezza - devozione artistica - poesia - morte
I Giorni del non detto è una rassegna artistica e culturale che si
pone l’obiettivo di approfondire la linea di confine che separa e
lega l’esplicito con l’implicito, l’inteso con il sottinteso,
l’elusione del parlato con l’evidenza del gesto, attraverso letture
e dibattiti . tra gli organizzatori anche zingonia zingone .
https://leggeretutti.eu/igiorni-del-non-detto
-
lagazzettadelmezzogiorno.it/giorni-del-non-detto
No me importa lo que digan Ámame, te digo ámame
en el nocturno abrazo del silencio,
ámame
y calla como hace el amor,
tú que eres eso,
aun cuando callas.
Rózame, te digo rózame
que dulce murmullo eres
en el abrir de pétalos y no
rózame de alas,
de miel rózame;
el palmo rózame,
nacer como la semilla
que rozando posas.
Mírame, te digo mírame
espantado mírame
que suave,
desnuda
descubro
hasta el alma.
Cúbreme, te digo cúbreme
lentamente cúbreme
y súdame,
de sal y vientre súdame
de fiebre y paz súdame
de torso, bronce, penumbra
súdame
cúbreme, extiéndete
cúbreme.
Piénsame,
te digo piénsame
en la claridad piénsame
línea que huye y no,
que ayer aún,
piénsame, mañana piénsame.
Non m’importa cosa dicono Amami, ti dico amami nel notturno abbraccio del silenzio,
amami
e taci come fa l’amore,
tu che sei quello, anche quando taci.
Sfiorami, ti dico sfiorami
che dolce brusio sei
nell’aprir di petali e non
sfiorami di ali,
di miele sfiorami;
il palmo sfiorami,
nascere come il seme
che sfiorando posi.
Guardami, ti dico, guardami
spaurito guardami
che piano,
nuda
schiudo
anche l’anima.
Coprimi, ti dico coprimi
lentamente coprimi
e sudami,
di sale e ventre sudami
di smania e pace sudami
di torso, bronzo, penombra
sudami
coprimi, teso
coprimi.
Pensami, ti dico pensami
nel chiarore pensami
linea che sfugge e non,
che ieri ancora,
pensami, domani pensami. l’equilibrista dell’oblio 2011 rivistaclandestino.com
de noche en él tu reflejo
acalla el estruendo de mi marejada -zingonia fb/zz - 2019
La sua poesia si abbevera nelle acque
colloquiali di Ernesto Cardenal, si lascia sporcare da quella impura
di Pablo Neruda. Come lei, gitana per il mondo, piange il dolore
degli oppressi, ricrea i miti, intreccia il quotidiano con l'eterno.
Se
"Zingonia la città vivente mai fu"
o piuttosto fu rifugio degli emarginati e
bersaglio dei fondamentalisti del razzismo -
Zingonia la poeta vivente "è" . Alicia Partnoy raffaellieditore.com
Membro del comitato organizzatore del festival internazionale di poesia
'Kritya' (India) e responsabile della sezione di poesiaLatino americana
del festival intercontinentale delle Arti 'Mediterranea', Zingonia
esprime il suo talento soprattutto in spagnolo, una delle sue lingue,
insieme all'italiano, all'inglese e al francese. Una ricchezza che, come
spiega, le ha consentito di "leggere in lingua originale la letteratura
ispanica, anglosassone, francese e italiana e di dialogare facilmente
con i poeti internazionali, contando su una maggiore sensibilita' verso
le loro lingue madre". "L'economia mi ha guidato
verso la poesia in un modo indiretto. Ho cominciato a scrivere a 12
anni, ma ho iniziato a pubblicare solo dopo l'esperienza lavorativa in
Nicaragua dove ho trascorso cinque anni in aziende agricole. E' un Paese
povero, dove la gente vive in condizioni difficili, ma sorride a
dispetto di questo. Li' la mia sensibilita' sociale si e' risvegliata e
ho avuto modo di scavare dentro di me. Allora ho cominciato a prendere
sul serio la poesia. Il Nicaragua, poi, e' una terra di poeti, come
Rube'n Dari'o, Ernesto Cardenal, Gioconda Belli, Claribel Alegri'a.
Insomma, in Nicaragua ho ricevuto anche l'incoraggiamento ad andare
avanti ed è stato il mio trampolino. Da lì ho cominciato a partecipare
al primo Festival internazionale di poesia e poi a viaggiare e conoscere
cosi' tutti i poeti che poi mi hanno sostenuto e incoraggiato". Due volti, quello del manager e quello della poetessa, che appartengono
alla stessa donna e che forse le consentono di restare con i "piedi per
terra" anche quando la sua "anima, come il fumo di un sigaro, sale
lentamente". Così, mentre Zingonia si occupa di gestione aziendale, ogni tanto scappa
via dalla mente che procede per rigore logico e si rifugia nell'ala
destra del cervello, quella che osserva per sentire e non per decidere,
quella che "fotografa i dettagli per andare oltre", che fa della
sofferenza la regina della creazione, perché "il dolore - dice - da' la
possibilita' di andare fino in fondo a se stessi".
'Gitana per il mondo' la definisce Alicia Partnoy
adnkronos.com metaforologia.com/zingonia-zingone
Voici une poètesse italienne qui nous déclare son
appartenance humaniste et déplore la guerre et les génocides. Une
poétesse sans pseudonyme sémant ses poèmes dans le vide qui lui fait
sentir la solitude. Zingonia la poétesse tente de reconstruire une
partie des détails encores présents dans la mémoire en remémorant les
images des drames répétées
alkalimah.net - facebook/zingonia
SOLO UNA PREGUNTA
¿Cuál es el hilo conductor que dirige tus pensamientos? Me pregunto si habrá realmente un hilo conductor
que dirige mis pensamientos. Creo que no. A mí me dirige el asombro.
Asombro que se convierte en palabra, palabra que se convierte en
pensamiento. Por eso,
cuando me preguntan cómo nace mi poesíadigo que de un
latido se encarna el verso. Aquel golpe en el pecho que insemina el
óvulo de la palabra encendida. El verso nace por urgencia pero crece
para entregarse, y en esa entrega, se convierte en fundamento tangible
de la existencia, y por ende en pensamiento. Yo considero mi pensamiento
secundario al encuentro entre un texto y su lector. El encuentro
determina la validez del texto; su capacidad de “hacer acontecer” algo
legitima lo expresado, lo convierte en pensamiento fundado. Es un
proceso a la inversa. Porque la poesía es lucidez en la locura. Es hablar de lo que se desconoce con la íntima
certeza de que es irrefutable.
Es reflejo sin espejo, visión en un cuarto oscuro. ¿Dónde está entonces
el hilo conductor que dirige mis pensamientos? Yo diría que el hilo
conductor es más bien una antena que recibe y acoge un soplo. Ernesto
Cardenal en su Vida en el amor dice del ser humano “somos alambres
conductores de la corriente de alta tensión del amor”. Así mismo, para
mí el poema es el alambre conductor de la intuición que nace del asombro
y se convierte, casi milagrosamente, en el pensamiento del autor mismo,
a quien definiría más propiamente “el transcriptor”.
Puedo afirmar que he sido testigo a través de los años de la formación
de mis pensamientos.
lookingazul.blogspot.it - fb/zz
Mi poesía no tiene nacionalidad ¿En un mundo que se está cayendo a pedazos
aún hay lugar para la poesía? La poesía siempre va a existir.
La poesía es tan inútil y tan imprescindible como el amor, es parte del
ser humano. Siempre va a nacer gente con capacidad de asombro, aunque
cambien las cosas por las que uno se asombra.
¿Cómo se lleva usted con sus soledades? Yo me entiendo muy bien con ella, las
soledad es una buena compañera. No la siento como algo pesado ni
negativo, todo lo contrario. Me gusta
estar sola.
... De niña fui un poco disléxica. Me costaba mucho leer y se me confundía el orden
de las letras. Mi familia y yo vivíamos en Costa Rica, y a mí me tocaba
hablar en tres idiomas: italiano en casa, español con los amigos, inglés
en la escuela.
Obligada a un trilingüismo demasiado complicado para mi cabecita de
entonces, inconscientemente, elegí el camino más sencillo: la memoria de
los sentidos. Pero, afortunadamente, como dice Santo Tomás de Aquino, “los
sentidos son las ventanas del alma”.
vianco martinez - noticiassf.com - fb/zz - 2016
I step on silent grass Searching For a word that envelops Atom and Star I catch it in a flower Opening gently
in night's walk crossing voids lit up by crashing glasses taverns filled to rim with babble thoughts budder evergreen branching visions into primeval shades of darkness reality slowly sipped by idleness fb/zz - 21.7.2018
I versi di Khalil
Parlano la lingua del candore.
Non esiste freccia più puntuale
Della sua parola scagliata nel silenzio.
Soffio che arriva limpido,
si fa inchiostro
e si imprime sul biancore.
Cosa cerca Khalil?
Bâsim non chiede dov’è
mio papà.
Sua madre tesse e ripone la tela
in un baule di madreperla.
Tra i gomitoli affonda un ricordo.
Il bimbo salta la corda
e conta uno, due, tre…
Una palma si scuote al confine,
fa scudo alla duna dal vento feroce.
Gli occhi umidi di una donna
nel doloroso trascorrere delle ore.
BASIM SA CHE LE SUE ORIGINI SI
TROVANO
NEI MARI DEL SUD. SOGNA
DI ESSERE UN PIRATA, ALL’ARREMBAGGIO
LA NAVE È UN TRONCO MUTILATO
UNA PALMA CADUTA
ARMATO DI FIONDA VA ALL’ASSALTO
DEL GALEONE NEMICO, CERCA
IL TESORO NASCOSTO.
APRE IL BAULE DI MADREPERLA
IN FONDO C’È UNA PERGAMENA.
RICONOSCE LA TINTA CHE SFOCIA
DALLE BIANCHE MANI DI SUA MADRE.
Soraya
vende il suo corpo
compra allegria. Vende allegria, compra
oblio. Si libera dal presente
inchiodandosi alla croce della lussuria
martire del piacere e della vertigine.
Erotismo, fantasma che la abita
e spaventa: seme catapulta
che l’ha scagliata in questo mondo.
Un uomo alza dal letto i suoi occhi,
lucerna del tempo.
Depone ere di piombo.
Dorme la rosa nel suo letto.
La contempla, avvolge
i suoi petali tersi.
La luna gira muta, senza sosta
intorno allo stelo; le stelle
s’intrecciano in un nuovo ed antico
firmamento. Lui bacia i piedi
a sostegno del mondo:
le fragili, eterne dita dell’amore.
Si unisce allo stelo, consegna
la sua linfa, libero. Nutre
con tutta la sua esistenza la sua
bianca rosa.
Soraya
condanna
i racconti La sua sventura
si porta dietro
il sussurro di una favola orientale.
Come struccarsi le labbra
della carne azzannata? Come ripudiare
il satiro che abita nell’uomo?
– Soraya, vedo nascere un arcobaleno
sul tuo volto; le lacrime lavano
l’anima, sollevano la luce
inabissata nei nostri precipizi;
dell’aureola restaurata
forgiano colori nuovi. –
Il vecchio non la guarda in volto,
perso nella nostalgia ridente del cielo.
Il fetore dei suoi abiti dichiara
la sua indigenza; i suoi modi
le alte insegne dell’onore.
Soraya sfiora i piedi del cieco
con il deserto del suo sguardo:
– Sono un fiore marcito nel vizio
imposto dalla sorte, maledizione
che sopporto e compio ogni giorno
con la puntualità del diavolo;
mi disgustano l’uomo e le curve
che accompagnano la mia carne.
Odio queste mani schiave,
questa bocca affamata di orrore.
Impotente nel chiuso dell’odio,
dove niente vive in pace,
filo spinato teso, pavimento schiodato,
sgambetto.
Come un cane,
sento desideri che diventano morso,
ferita, voce che ritorna
nel tamburo dell’orecchio
una danza tribale che chiede
acqua per uccidere l’arsura,
ad irrorare una speranza screpolata,
morente, senza voce per gridare
l’odio che le cresce nelle viscere.
La poca linfa che scorre
in questa pianta del deserto.
In Andalusia vive
un
giovane di nome Bâsim. Sul suo volto
splende il sorriso del futuro.
S’inchina all’altare della Concezione.
Nella destra, un rosario.
Grano dopo grano, disfa
la lunga tela. Libera
la farfalla prigioniera nel deserto.
La arena danza
al ritmo de un suspiro cortina de
afanes que separa una madre
de su hijo. Bâsim juega, tira una semilla
de dátil, brinca con una, luego ambas
piernas, desde la tierra,
evitando bordes y dudas,
su meta es el cielo.
El niño cae y se levanta; regresa a tierra.
Lanza otra vez el hueso del dátil
e intuye que la vida se vive a saltos;
pequeño acróbata de los abismos.
El palpitar de una madre en el desierto,
gemido enterrado en la arena;
el estrechar enérgico de un hombre,
el fruto que al consumirse crece,
consumido una y otra vez.
La dimensión del tiempo oscila
entre la primera estrella del ocaso
y un niño que grita '
¡rayuela!
'.
Il principe ama la rosa
e conosce il suo aroma Con minuzia
percorre il suo sinuoso contorno.
Gioca con la corolla, attraversa il monte
morde il frutto spaccato, il fico i coralli.
Bagna il volto nelle onde, affonda
la sua carne nella carne,
demonio! L’urgenza mendicante.
La sua malefica impronta è il ricordo.
Il principe non conosce l’essenza,
il mistero; è solo un vampiro
che mendica amore
non sa altrimenti.
Di giorno perde la sua corona
ritorna alla solitudine
corteggia il ricordo.
Ostenta i petali della sua nostalgia.
Lei
non disfa
la lunga tela che giorno
dopo giorno tesse in silenzio.
Crede ancora nell’amore.
Nell’impeto del cuore
che al fiorire si chiama Bâsim.
Lei aspetta nell’ombra.
Il bimbo ride e insegue il frullo leggero
dei suoi pensieri, farfalla delirante
sopra i cactus del giardino.
Un uomo brucia nel ricordo di sua madre.
Il bimbo salta, segue il volo
fino ad arrendersi alle fiamme
che rigenerano il mondo.
Lei baciala chioma crespa di Bâsim,
amuleto contro il mal consiglio.
Crede nell’amore e nel ricordo
splende vivo un uomo. Lei carezza
suo figlio e riprende tra le mani
d’ombra la tela dell’attesa.
Poiché come l’acqua può irrompere improvvisa in pieno deserto,
conducendo al naufragio,
così la vita può offrire svolte e sviluppi sorprendenti.
Ed è così che dalla morte può nascere la vita.
Ed è appunto di morte-rinascita vissute sulla propria pelle che parla
nella postfazione del libro l’artista Giovanni Manfredini il quale, con
poche parole limpide e concise ripercorre l’enigma della sua esistenza.
E’ così
che una corona di spine, tratta dal roseto prediletto dalla Madre, per
Amore può diventare d’oro.
Così l’emblema del
dolore si trasfigura in corona vittoriosa,
quella che compare, oro su sfondo nero, sulla copertina di questo
iniziatico e profetico libro. progetto7lune.org
- 2015
Come
direbbe Baudelaire
Sento il peso dei secoli.
Come una reliquia sotto a una patina di polvere
il mio spirito si riempie di rose avvizzite,
emano un profumo misto d'audacia e muffa
e mi arrendo davanti alla tua assenza.
Il mio corpo fresco e orgoglioso
sospira immaginando l'incenso
che spargono le tue carezze,
nascondo le lacrime del tempo
in uno scrigno di madreperla,
lo seppellisco nella mia essenza
e lo adorno di filigrane.
Sono un cadavere fuori moda
inchiodato alla sua bara di ricordi
dove non entrano altre emozioni,
i sogni straripano e inondano la fossa
con semenze di diamante e petali d'oro.
Dove avrò vissuto così a lungo?
Nella penombra del tuo abbandono
o nella notte del tuo ricordo?
Le mie pupille consumate bruciano,
tanto ho sofferto la tua mancanza.
Uno specchio di mare s'intravede
e mentre scruta il mio riflesso di nebbia
l'anima in mille gocce evapora.
Sono stata una piramide di ghiaccio, moderna e forte,
tra le tue fiamme mi son sciolta, acqua benedetta.
La chiocciola
Osservo il mondo
dal mio rifugio
mi affaccio e mi ritiro
sorreggo il peso della mia solitudine
mi sposto alla ricerca di un'altra sponda
dove scaldare le mie ossa
e soleggiare i miei dubbi
dove accompagnare la mia nostalgia
con la musica delle onde.
Passo passo mi allontano da te,
passo passo mi avvicino di più.
Quando scoppiano le ombre
esco dal mio rifugio,
la notte canta
sotto un manto di stelle,
flauti e lire.
In questa quiete mi abbandono
finché avverto che il tuo primo raggio
attraversa la mia veste di seta.
Torno triste nella mia caverna.
Mi chiudo sotto la gravità del desiderio
e torno ad essere la solita,
quella sinuosa chiocciola imprigionata.
'On the road'
Dritto verso la montagna cavalca il mio eroe.
Il suo puledro color del mare galoppa e galoppa.
Un sigaro acceso tra le labbra volitive,
le mani appassionate che sorreggono le redini.
Così cavalca il mio eroe,
inseguito dal canto malinconico
di una voce sconosciuta.
Di ritorno al paese: la notte.
Il puledro stanco non regge più
il peso del padrone esaltato,
la cui mente brucia nel ricordare
il corpo della sua donna lontana.
L'oscurità avvolge i desideri più segreti
della sua passione.
Con decisione spinge gli speroni
contro il ventre del puledro.
Coperto di sudore, accelera la marcia.
Così cavalca il mio eroe nella notte,
fino a raggiungere le mie scuderie.
Il peccato divino Di fronte a te, specchio notturno,
cerco Maria e non la trovo.
Comincio il mio pellegrinaggio
pregando il tuo perdono.
Uomo nella veste di Venere
- mela rossa -
nel mio cammino verso la Mecca tu mi fermi
e mi dirigi all'Eden del nostro amore:
canti e fiori, sussurri e malinconia.
Già lo sai, anima identica alla mia,
che sono una costola del tuo limite.
Plasma con le tue mani di seta
questa creta madida in scultura eterna
e dalle vita col tuo sorriso, col tuo sguardo.
Quel paradiso lontano, rinchiuso nel peccato
non può essere altro che un'alba
brumosa e impregnata di sudore.
Intrappolami tra le tue ferme braccia,
fino alla fine del mondo lì respirerò.
Riflessioni Con il cuore
colmo delle tue introspezioni
e lasciatami andare al solito turbamento
che mi produce soltanto pensare a te - uomo o penna o anima o mente
o complesso ammaliante di elementi
definiti e indefinibili -
spinta dalla mia normale impazienza
e consapevole che la mia definizione
della profanata parola "amore"
s'avvicina molto alla tua,
mi prendo il tempo
per riflettere sulle tue profondità
e ti dico addio con un prevedibile "ti amo".
Sei stato Il tuo nome è stato
mio,
il muto scintillio del vuoto l'ha risucchiato.
Il tuo frutto nel mio ventre,
il desiderio sublime s'affogò sconsolato.
La speranza perse la strada,
la mia esistenza mutilata non è riuscita a ridere.
Ora sei solo un ricordo,
vibrante, reale ed eterno.
DE PROFUNDIS Tutti vogliono dettare
le regole della mia vita per lignaggio
affetto
buon senso
o perché frustrati
hanno dimenticato da tempo
ciò che significa
vivere.
Mi accusano di essere cieca -perdente- perché amo
la semplicità
illusa, ingenua, ottusa
apatica
perché non ho mai cercato
l’uomo perfetto,
quello che mi renderebbe felice
perché ha viaggiato
capisce d’affari
ha eredità e cervello
vuole avere figli
è gentile e affermato
ha contatti
in po’ di astuzia
principi
eleganza
una famiglia numerosa;
è un uomo sorridente
sportivo
e che non fuma.
Nell’apparenza,
uno come me. Tutti vogliono dettare la mia vita
ignorando
che non mi appartiene.
Non sono io
l’artefice di questa magia incoerente
qui Qualcuno vuole dire qualcosa
demolire il mito del lignaggio
del presunto affetto
dell’evidente buon senso
Qualcuno mi spinge a rompere gli schemi
a camminare nella verità
con la forza dei martiri
il distacco dei folli
Qualcuno accarezza il cuore trasparente
mette e toglie i pezzi
del grande geroglifico
ha la formula magica
della mia allegria
Qualcuno mi consegna la luce quotidiana. l'equilibrista dell’oblio - equilibrista del olvido - 2011
Equilibrista Camina la cuerda en equilibrio los brazos tendidos
como zozobra sonriente. Camina de punto a punto repitiéndose
sin volver la mirada o el paso
hacia el arranque.
Vira la cuerda en el viento,
trompo de asuntos al aire
se hace ovillo
se hace hueco en el centro. Sigue la cuerda el camino que llaman demencia
los brazos tendidos y sonriente.
L'EQUILIBRIsta
DELL'OBLIO TUTTI VOGLIONO
DETTARE LE REGOLE DELLA MIA VITA Mi chiamo Zingonia Zingone
sono poeta
e non uso pseudonimo Leggendo questa poesia chissà quante donne diranno “sono io Zingonia
Zingone”.
Ma lei e la sua storia sono uniche, fatte di una geografia di sogni, nel
suo nome come nel suo crescere tra l’Italia e la Costa Rica, con la sua
poesia che ha due lingue e mille destini, tradotta perfino in cinese e
in hindi.
Questo libro è la città di Zingonia da attraversare, con strade che
portano in luoghi mistici e inaspettati e con un cuore pieno di voli.
Questo equilibrio non è immobilità, ma qualcosa di teso alla verità fino
in fondo. La trasparenza in poesia è una dolorosa leggerezza che si
conquista passo passo, con estrema concentrazione. Zingonia è capace di questa miracolosa forza. isabella leardini - joaquín gálvez hounlibrointesta.glamour.it
- cittadelmonte.info
laotraesquinadelaspalabras.blogspot.it
E’ una sorta di “dialettica bipolare” quella che lascia scaturire la
poesia di Zingonia Zingone, autrice e animatrice culturale cresciuta
tra Italia e Costa Rica, Dire senza nascondere, senza celarsi dietro
eleganti e altezzose maschere di parole difficili o desuete,
evidenziando la profonda colloquialità di Ernesto Cardenal o la
conoscenza impura e deflagrante di Pablo Neruda. Nella preziosa
prefazione di Alicia Partnoy si rimanda alla riflessione lucida e
personalissima di Claribel Alegría .
Gitana per
il mondo, affranta dal dolore degli oppressi, è capace di ricreare
il mito intrecciando in maniera semplice e naturalissima il
quotidiano e l’eterno; una corda tesa sulla quale camminare con
prezioso equilibrismo, non rassegnandosi mai a precipitare nel
burrone dell’oblio.
eleonora mozziconi - davide toffoli - duendequaderni.blogspot.it -
2015
hofstra
university - usa - 2019
Passare la soglia della porta
senza sapere se sei entrato
o stai uscendo
né dove ti porta l’ingresso
che conosci bene
senza averlo mai visto. . allucinazione
forse non arriverai mai
forse l’amore
è proprio questo
orizzonte luminoso
distante e irraggiungibile . attesa prolungata
A
Osvaldo Sauma y Alfredo Trejos
a los que juegan
al solitario con o sin naipes sé que los naipes
ya se jugaron
y como siempre
a mí
me tocó la pica
los franceses alegan
que los inventaron para distraer
la melancolía de un rey
entonces sola
barajo enloquecida
las pocas probabilidades
de trébol diamante
de tu corazón
cierro los ojos
un viejo rock repite
no sabes cuánto te amo
aborrezco la cartomancia
y todo agüero
sin embargo recuerdo
que en hebreo baraja
significa bendición
no levanto la última carta
y sigo mintiéndome
algún día ganaré
.
18.4.2013
inedito concesso dall'autrice
. grazie zizi !
.
un lindo niñito pintó para mí este barquito fb/zz - 4.12.2017
. Entre los seres alados la abeja es de los pequeños pero es la principal por la dulzura de su miel fb/zz - 8.12.2017
. happy to find this old poem of mine
stranded on computer shores ... FROM ANCIENT TIMES I would love
to love you With love
that flows In the river
of truth Stars reflected On crystalline waters Moon: the quiet witness . I would love to love you Like a butterfly On your eyelids’ flapping Oh, window of the world ! I would love to love you Like the dream I had : A sand storm A silk robe A tent On a suspended dune Sparkling in the universe . fb/zz - 14.3.2018 - grazie !
Magnitudo Emilia - esposizione - libro e
mostra - roma fine art gallery 2013 '' un testo che si affaccia dalle crepe e ti guarda dentro. Ti
trema, ti urla, ti tace. Nel suo essere un insieme di frammenti in
bianco e nero è tavolozza di sfumature umane che vivono tra dialetto e
ricostruzione in questo quadro futurista appeso al cielo, affrancato
all'imprevedibilità della terra. 'Magnitudo Emilia' è lo sguardo che
cerca l'epicentro ''
adnkronos - 2013
el angulo perfecto Le parole di Zingonia sanno essere al contempo delicate e
potenti, consolatrici e struggenti, leggere ma profonde, rivelatrici
eppure misteriose. Nell’assenza di volgarità, di conflitto, di quella
rabbia fratricida che soprattutto in questi tempi tormentati abita sia
dentro che fuori di noi, si rivela la vera natura delle poesie di Zingonia, così simile alla medesima natura del paese che le ha insegnato
la bellezza, la giustizia e il rispetto che fanno della sua stessa
parola poetica un’utopia da realizzarsi in ogni istante della sua vita. recital in lingua spagnola - roma - marco cinque -
rievoluzionepoetica.blogspot.it
sfilano
automisenza volto
oggi
i figli della terra
frantumati dal muro
mattone su mattone
cadono nell’abisso
ciechi
alla forza che muove il sole
e le altre stelle
continua l’invasione
dei rinoceronti trad alba metaponte - fb/zz
- 2014
IL CONTRAPPESO La ballerina
di Degas
posiziona nella punta
della scarpetta destra
tutta la sua esistenza.
All’apice dell’equilibrio
di sfacciate piroette
e flash,
dal silenzio irrompe
un volto
che la restituisce alla sua infanzia.
Perde il contrappeso dell’oblio
e precipita
e si spezza.
La ballerina di Degas
ha avuto una volta un padre. da plaquette monografica
progetto 7LUNE - MEZZALUNA
santa
ana el salvador
2014
né tana né nido ma un’ancora insabbiata nel firmamento z. fb 20.3.2018
CHIOSTRO DEI MORTI
Scorre il mattino nel fischio
e scendo
dal treno spinta
a vagare
le arterie gremite
la sorte, in agguato
il fiato sospeso nel tuo
"ma ... che ci fai tu qui"
grazioso, affrettato
l’abbraccio che ignora
un balbettio di pensieri
il rossore
l’urto
di uno che passa e dice "donna
che corre
e strappa
fiori dal ciglio",
ma taci!
Assordante
oggetto che batte
sotto la pelle del petto
riparato ieri
dall’azzurro fisso
sul parabrezza della sera,
riparte
il treno
il fischio
l’abbaglio
l’inconscio e lo sguardo
si abbassa sul testo
sacro che dice
luce vivente
mulier viatrix
e scorre il mattino
sullo specchio ancora
in fiamme. fb/z.z.
17.XII.2014
LE TENTAZIONI DELLA
LUCE
'L'AMORE MISTICO CHE INCARNI'... E DA LÌ, LA TENSIONE TRA LA
MISTICA E LA CARNE, IL DUALISMO CHE L'AMORE, SOLO L'AMORE NON
SEPARA... «MI APRO/A QUEL CORPO EBBRO D'AMORE», L'ALTRO FIANCO,
L'ALTRA SPONDA, LA CARNE. E COSÌ SCORRE QUESTA RACCOLTA DI
POESIE, OSCILLANDO TRA UNA RIVA E L'ALTRA, NEL MEZZO, LA
TENSIONE, LA FERITA O LO SQUARCIO; NEL MEZZO LA STORIA, LA
FINITEZZA E LE PAROLE, LA POESIA ... POESIA IMPOSSIBILE PER UNA
SUTURA IMPOSSIBILE, PERCHÉ DI TENSIONE CREIAMO, DI ASSENZE
SCRIVIAMO: «MI SPOGLIO DELLE COSE/ PER INCONTRARTI
NEL NULLA», È IL DESIDERIO, LA FEDE, MA ESPRESSO IN PAROLE,
ANCORA AGGRAPPATO, ANCORA UMANO. È DI QUESTO CHE CI RALLEGRIAMO,
CHE L'IMPOSSIBILE, CIOÈ L'UNIONE, GENERI POESIE COME QUESTE,
COME QUELLA CHE SA CHE «MAI FU PATRIA/ UN CERTO TIPO DI AMORE»,
SOLO CAMMINO, POESIA DOPO POESIA, VERSO DOVE LE PAROLE FANNO
SILENZIO ... - HUGO MUJICA ibs - 2017
. L’ULTIMO LIBRO DI ZINGONIA ZINGONE È UNA
PARABOLA D’INTENSA SPIRITUALITÀ CARNALE E DI SPIRITUALE
CARNALITÀ, UN VIAGGIO ATTA RICERCA DELLA CONOSCENZA
ATTRAVERSANDO I GRANDI ENIGMI DELLA STORIA. E’ UN VIAGGIO
SOSPESO TRA LACERAZIONI E CADUTE, TRA SMARRIMENTI E
RICONOSCIMENTI. TUTTO IN QUESTO LIBRO SI FA RICERCA E TENSIONE
VERSO L’ASSOLUTO, IN UN’ACCOGLIENZA DELLA DISSONANZA E DELLA
FERITA CHE INDUCE A COMPIERE L’ESTREMO SACRIFICIO DELL’EGO, IN
UN ASCETICO ESERCIZIO DI SOTTRAZIONE CHE CONDUCE AD OSARE UN
OLTRE FINO A DIVENTARE ALTRO. UN PERCORSO DI UMILTÀ E DI
ACCOGLIENZA CHE S’IMPARA GIORNO PER GIORNO, OSSERVANDO DAI VETRI
DELLO SGUARDO, UN MONDO SPESSO INCOMPRENSIBILE NELLA SUA
PROPENSIONE AL MALE. lucia guidorizzi -
cartesensibili.wordpress.com - 2018
.
SCRIVE PER
ESORCIZZARE UNA PRESENZA: L’EFFIGE DEL SANTO. INSISTENTE.
INCARNATO. MA È UN ESERCIZIO STERILE, TANTA È LA DELIZIA NEL
PENSARLO, METTERLO AL CENTRO. È UN AUTOINGANNO. UN’IPOCRISIA. UN
MICROSCOPIO CHE MUTA QUELLA TRASPARENZA IN CELLULA VITALE. fb/zz - le tentazioni della luce
.
LA POESIA È IL FRUTTO
DI CIÒ CHE NASCONDE IL CUORE DELL'AUTORE, IL CUORE DI ZINGONIA
NASCONDE LO STESSO AMORE CHE SCATURISCE DAL CUORE DI TERESA DE
JESÚS, ALLA FINE È LA STESSA ESSENZA CHE MUOVE ENTRAMBI. OSCAR DANILO BALTODANO PALLAIS
- PROMOTOR Y ORGANIZADOR DE LA PRESENTACIÓN DEL LIBRO EN
BARCELONA - 2018
LUI CORRE
VERSO L'ORIGINE VOLENDO RAGGIuNGERE L'INFANZIA INCIAMPA CONQUISTA LA MEDAGLIA RITORNA ALLA SUA FINE: LA VITTORIOSA CADUTA DELL'UOMO pag 102
UNITI IN
UNA SOLA CARNE DIVISI DALL'ASSENZA DEL TIMORE NEGLI
OCCHI DEL BAMBINO UNA FESSURA SPUNTANO PAURE COLTELLI
CHE SQUARCERANNO LA GOLA DEL MONDO ECCO L'UOMO
FRAMMENTATO DALL'EGOISMO DELL'AMORE pag 103
IL SUO RITORNO STANOTTE ANCORA MI È APPARSO IN SOGNO
LA SUA MANO STRINGEVA TRA LE DITA IL SEGRETO DELLA MIA
INESISTENZA 'SEGUIMI' HO LETTO SUL VETRO BRUNO DEI SUOI
OCCHI IL SUO SORRISO EMERGEVA DALLE NEBBIE DEL DORMIVEGLIA
VESTIVA DI NERO E LA LUCE LO ATTRAVERSAVA CHISSÀ PERCHÈ
MI VISITA ANCORA PRESENZA SVANITA CHE VIVE NEL SEGRETO
STRETTO TRA LE DITA pag 65
L'ASSOLUTO È UNA SORGENTE CHE
SGORGANDO INVADE CHI HA SETE DI ESSERE GOCCIA NEI MIEI
OCCHI ZAMPILLA QUELL'ACQUA DI CUI SONO FINESTRA IO
TUTTA SONO FINESTRA SE CHIUDO GLI SCURI TORNO AD ESSERE
QUELLA ACCECATA DAL BUIO SUL CIGLIO DEL POZZO pag 107
DUE GABBIANI BALLANO IN UN ANGOLO DEL CIELO TRA LE ROCCE
E IL
MARE
IL
MOVIMENTO RIPETUTO E SENSUALE UN
TANGO SOSPESO E' L'ESISTENZA pag 11
MI
SPOGLIO DELLE COSE PER
INCONTRARTI NEL NULLA MA IN QUELL'UOMO SPOGLIO E VIGOROSO IL TUO RIFLESSO MI ABBAGLIA E RIACCENDE LA MIA CAPARBIA VANITA' pag 185
POGGIO IL MIO
PIEDE SULL’ERBA DEL SILENZIO CERCO UNA PAROLA CHE
RIASSUMA ATOMO E STELLA SENTIRLA IN UN FIORE CHE SI
APRE PIANO
pag 12
fb/zz - 2016 immagine del poeta spagnolo
José María Prieto
Enterrada en la comarca de tu lejanía, soy la princesa que el
sol amó. En mi tronco corre el fuego de un rito obstinado:
invocarte con incienso vivo y penetrante. Humo llenando el
vacío, danza de las apariciones.
–zingonia fb/zz - 24.10.2018
POETRY AND WAR Poetry is a weapon of
the soul, the sharpest one.
It aims from the center of Inner Truth to
destroy its lethal enemies: injustice and delusion, both derivatives of
Hate as well as cause of pain and suffering for mankind, for other
living beings, and for the planet as a whole. Poetry is a defense weapon,
to hold in place the symmetry of Creation.
War is born in the crib of injustice and misperception, and grows when
fed by Hate. War is both offspring and parent of injustice.
It’s a ruthless and violent enemy of Justice and Peace, yet it often arises
from a deep yearning for them.
Since the origins of mankind, War and Poetry have coexisted: the latter
narrating or denouncing the former; the former providing inspiration for
the latter. ... zing - san josé costa rica - 27.8. 2014 - fb/zz
23.2.2016 . I couldn't
agree more with John Henry Newman: I THINK BEST WHEN I WRITE. I CANNOT IN THE SAME WAY THINK WHEN I SPEAK . fb/zz - 13.6.2016
.
... come
sei diventata una poetessa? ... La spinta per scrivere
a me è arrivata dalla morte di mio padre : le domande sulla
vita, il dolore, la rabbia, il bisogno di sfogarmi; avevo circa dodici
anni, quando ho iniziato a comporre delle piccole prose poetiche che
definivo in inglese ' bursts of emotion ' . Durante
tutta l’adolescenza ho tenuto un diario, scrivevo lettere, racconti e
persino due piccoli romanzi sulla scia de Il tempo delle mele ...
rania hammad_intervista_bocchescucite.org/intervista-a-zingonia-zingone
- 2024
.
.
Ella,
él y Blanca Varela
La mujer tiene los ojos clavados en la pantalla
luminosa. El hombre
desde
el follaje cibernético, la mira. De la nube baja la poesía y los
bendice :
Perdidos en la niebla el colibrí y su amante. Dos
piedras lanzadas por el deseo se encuentran en el aire.
Y se
aman . Es el vuelo, sin tiempo ni espacio, el amor. No así la
fantasía, tan radicada en lo palpable .
La
materia, toda, está sujeta a las leyes del tiempo. A la caducidad .
La mujer vuelca la clepsidra sin retirar los ojos de la pantalla. El
hombre sigue, la expresión inmutable . La arena baja al fondo, y en
capas, llena el pomo .
Entonces ella habla y dice :
estoy cansada de inventarte abandono
mis entelequias y junto los bordes del océano en un punto donde
los peces rugen y el fuego en el abrazo del agua persiste
un
sitio tan parecido al instante, es el retorno a esa diligencia
querida: construir tu día minuto por minuto, como si fueras mío
milímetro por milímetro … Un desconcierto en lo alto, y la poesía
concluye :
miente la nube la luz
miente los ojos los engañados de siempre no se cansan de tanta
fábula –zingonia fb/zz - 16.11.2018
.
EN
TUS OJOS EL AZUL DE MI PLUMAJE Cuando el terco torbellino
celeste me ronda tu mirada es la luz que se refracta en mi
plumaje y matiza con trazos de añil mi transparencia. En
la verticalidad del instante, el equilibrio perfecto. El
vuelo inadvertido esfuma mi rostro en un etéreo movimiento de
sombras lunares. –zingonia
fb/zz - 19.5.2019
imagen: Giovanni di Carpegna
'ballerinablu -
la danza della pioggia' - acquarello - 2019
El
canto de la Sulamita - Poesía reunida - Songs of the Shulammite -
Collected Poems En esta poesía reunida,
Zingonia Zingone teje y desteje los hilos de su propia Odisea para que
nadie interfiera en los testimonios de su travesía, y así, amparada a
sus libros, nos revela la circunstancia de cada uno de esos nacimientos,
de esos hijos suyos que marchan empoderados en su propio surgimiento, y
en el derrotero de una vida que se busca en la ficción, aunque la
realidad impere en sus metáforas. La muerte temprana de su padre, va
a traer consigo la imperante necesidad de transmutar su dolor a través
de la palabra y ese seguirá siendo su leitmotiv, su refugio, su razón de
ser. Atrás quedaron sus conocimientos de economía. El desierto se metió
en su horizonte como un pentagrama donde escribir la música de la
redención y del camino a los adentros. Su viaje, es un viaje
introspectivo, pero trasmite las señales tangibles de ese
solitario/solidario, que inmerso en su obra escrita, busca al otro y se
complementa en él.
grupoeditorialibanez.com - 2019
CALF'S EYES EVOKE DISTANT TIMES WHEN MAN WAS BRANCH
OF THE ONLY TREE AND THE TREE LIVED UNHINDERED IN TIMELESS
SPACE
THOSE EYES WATCH ME CROSSING THE FIELD
OBSERVE EACH MOVE THE ABUSIVE CURRENT THAT GUSHES FROM MAN
I HASTEN MY PACE THE CALF RETREATS IT KNOWS WE ARE
SIBLINGS IT KNOWS ABOUT CAIN AND ABEL
letralibre.es - fb/zz
.
LOS OJOS DEL BECERRO EVOCAN TIEMPOS LEJANOS CUANDO EL HOMBRE ERA RAMA DEL MISMO ÁRBOL Y EL ÁRBOL VIVÍA SIN ACOSO EN EL ESPACIO SIDERAL
ME MIRAN
TRANSITAR EL POTRERO OBSERVAN CADA MOVIMIENTO EN LA ABUSIVA CORRIENTE QUE DEL HOMBRE MANA
ACELERO EL
PASO Y
EL BECERRO RETROCEDE SABE QUE SOMOS HERMANOS SABE DE CAÍN Y ABEL
In India Dogs are nomads Pace
the dusty Chaotic streets They know the way To the end
of all roads A young Palestinian Looking out of the bus
window Asks « Where do dogs go ? Always hustling,
dogs are » He takes my hand Shuts in the grip of dawn A
ruthless memory Children Their empty glances Licked
By dogs of hate And mothers of his land Torn from the good
Crying Discovering That all alleys Are blind
z.z./fb
VIAGGIO DEL SANGUE - 2020
davide rondoni :
Libro singolarissimo, dedicato dalla poetessa madre all’evento del
figlio – scrive Rondoni nella quarta di copertina – Ma non semplice e
dolciastro diario maternale, bensì visionaria mappa mistica e astrale,
confessione transoceanica, inaspettata ricapitolazione. Non certo mosso
dal facile imporsi di emozioni, piuttosto, vista l’età del ragazzino che
vediamo crescere tra le pagine, lungamente meditato e lavorato. Libro
che fa sorridere e che fa male. E che stupisce. Nella forma della
sincerità assoluta chiamata poesia la madre consegna al figlio ormai
cresciuto un talismano, una pietra. I colori del Nicara gua, i capelli
del figlio, le sue trovate bambinesche e sante, una storia complicata di
paternità, le inquietudini di una donna, si compongono in un affresco,
ordinato secondo i passi di un ciclo naturale. Eppure va in scena la
cosa più innaturale: la donna in qualche modo rinasce dal figlio, come
accade nella Pietà di Michelangelo, o meglio rinasce come consapevolezza
del mondo nell’esperienza della maternità: quella tutta offerta, tutta
cura, tutta tremante sorpresa.
ilviterbese.it - 2020 presentato da zz a : --- Amore sacro e amore
profano - Archeotuscia onlus - Viterbo - 14.2.2020 ---
festival internazionale di poesia palabra en el mundo venezia -
25.6.2021
Sono alte le mura del ventre che
trasforma l’embrione sviato . Gravida di emozioni e promesse porto
a casa le loro parole . Tu ascolti ogni battito i sospiri della
scarcerazione : ' accompagnali come fai con me ogni volta che
cambio scuola ' . Ti senti fratello nella mia rinnovata maternità
.
Viaggio del sangue è infatti un’opera che scopre che la possibilità
della salvezza dell’uomo è già intrinseca nell’uomo stesso, è parte
della sua realtà e natura. Un libro dedicato al figlio ma non solo,
capace di raccontare anche delle esperienze dei detenuti, di sé, del
mondo che esiste.
alessandro canzian -
laboratoripoesia.it 2020
la voliera senza reti- premio fondazione roberto farina -
presentazione di ZZ a todi - festival liberare la bellezza - 2023 Cos'hai da bramare qui, in questa voliera
dalle reti trasparenti ? Non vorrai strappare dal cielo le mie radici
? E questa
gabbia ? È il
destino, delle tue illusioni ? Il vertice, della mia arida attesa ? fb/zz - unilibro.it - 2023 https://marconofrioscrittore.wordpress.com/lettura-critica
Ti seguo sul colmo del tetto barcollante colloco i piedi nello squilibrio dei tuoi
passi mi
affido alle ali di fumo
ZING - WONDER ZIN - ZIZ -
SISTER Z - ZIZI
COME VIENE AFFETTUOSAMENTE CHIAMATA DAGLI AMICI
ON LINE