Noi non siamo esseri umani che vivono un'esperienza spirituale
Siamo esseri spirituali che vivono una esperienza umana
.
intervista a jean guitton
Non si può parlare di fede e scienza nel
Ventesimo secolo senza perlomeno accennare a un'altra grande
figura a lei ben nota: padre
Teilhard de Chardin. Lei ha
scritto, nel suo libro Chaque jour que Dieu fait: «Non oso
dirlo, ma potremmo augurarci un futuro Teilhard-guittoniano,
ovvero una sintesi tra le teorie di Teilhard, che è un genio, da
un lato, e le idee di Guitton dall'altro, il quale non è un
genio ma è dotato di un solido buon senso». Che cosa ha inteso
dire con ciò?
Intendevo dire che sono
sì per Teilhard de Chardin, a condizione di correggere le
esagerazioni del suo pensiero, che tendono a uscire dal seminato
rispetto alla fede cattolica. Benché nel Vangelo di San Giovanni
leggiamo che Cristo afferma di essere l'Alfa e l'Omega, sino a
Teilhard de Chardin Cristo è stato visto soltanto come alfa,
ovvero come principio della storia umana e non come omega,
ovvero come termine. La genialità di Teilhard consiste appunto
nell'aver quindi collocato Cristo al centro del futuro ed è
interessante notare che, con la teoria dell'evoluzione, la
scienza gli ha sostanzialmente dato ragione. Teilhard ha così
brillantemente risolto uno dei più gravi problemi del pensiero
religioso: per il cristiano Cristo non può che essere al centro
dell'universo e non già stretto entro i limiti di quel breve
periodo storico che è la Rivelazione.
liberalfondazione.it
-
uniba.it
is Pope opening door
to Teilhard de Chardin ?
With a quick mention of Pierre Teilhard de
Chardin, Pope Benedict XVI may have signaled a willingness to
explore the work of the controversial French Jesuit figure,
despite widespread concerns about his orthodoxy, writes John
Allen of the National Catholic Reporter. The Holy Father spoke
approvingly of Teilhard's reference to the universe as a "living
host" on July 2009.
catholicculture.org - 2009
Ratzinger cita il gesuita sul quale pende ancora il monitum del Sant'
Uffizio - 2009
plenaria Pontificio Consiglio cultura
- esame proposta di petizione al Papa per rimozione monitum
Sant’Uffizio
agensir.it - 2017
Teilhard de Chardin confida
Se
mai mi fossi immaginato di essere io che prendevo il pane
consacrato e che me ne nutrivo, oh, in quale luce comprendo ora
che è lui, al contrario, che mi prende e mi attira a sE -
stpauls.it
.
The
point of all evolution up to this stage
is the
creation of a collective
organism of Mind
.
Nella scala cosmica solo il fantastico
ha possibilità di essere veritiero
sulla fantasia
PTDC
L’eredità di Pierre Teilhard de Chardin a 50 anni dalla sua
scomparsa
sul piano dell'interazione tra scienza e fede, Pierre Teilhard
de Chardin resta una figura esemplare. Un certo numero di punti
del suo pensiero, è vero, restano in questione e necessitano
importanti chiarimenti anche di natura teologica. Se Teilhard
non ha potuto conoscere gli sviluppi della scienza della seconda
metà del ventesimo secolo, i suoi punti di vista non sono stati
contraddetti. Un punto, però, si distacca dalla visione
scientifica oggi dominante: Teilhard non ha acconsentito alla
teoria “sintetica” dell'evoluzione, nella quale le mutazioni
casuali continuano ad avere un ruolo determinante, perché egli
teneva di più all'ortogenesi. Questo termine indica la presenza
di una finalità nell'evoluzione, iscritta nel movimento della
vita in tensione verso una realizzazione più alta. Qui c'è un
punto decisivo di conflitto tra una visione riduttiva della
natura e la visione cristiana legata alla nozione di
Provvidenza. Su questo punto Teilhard, che non può essere
sospettato di disprezzo di fronte alla scienza, è ripreso dai
suoi discepoli che intendono opporsi al razionalismo e al
positivismo. Egli ricorda a tutti le esigenze di una visione
cristiana della creazione, nella quale l'uomo occupa un posto
unico ed in cui tutto è orientato verso il Cristo.
disf.org
Dibattito
sull'evoluzionismo
«Teilhard de Chardin non nega l’importanza della casualità di
alcuni meccanismi evolutivi. Ma grazie al suo lavoro di
paleontologo mette in evidenza che il fine dell’evoluzione è un
muoversi verso strutture cerebrali sempre più complesse e quindi
verso la coscienza. Al contrario di quello che affermano i
darwinisti più radicali, l’essere pensante è necessario
all’economia dell’universo. Più grave è il problema della
presenza della sofferenza fin dall’inizio della vita. Questione
che si affronta, a mio parere, chiedendo ai teologi una seria
riflessione sulla teologia della croce. Non sembri un paradosso
che ciò che per decenni è sembrato un attacco del materialismo
ateo alla teologia, oggi si ricompone ai piedi della croce. Ecco
alcuni buoni esempi di come di fronte a posizioni apparentemente
opposte, sia importante cercare percorsi di sintesi piuttosto
che lo scontro».
andrea bernardini - toscanaoggi.it
Il pericolo maggiore che possa temere l’umanità OGGI
non è una catastrofe che venga dal di fuori
non è né la fame né
la peste .
è invece quella malattia spirituale - lA più terribile -
perché il più direttamente umano dei flagelli
che è la perdita del gusto di vivere
PTDC
La noosfera
Il termine noosfera indica la "sfera del pensiero umano" e
deriva dall'unione della parola greca "nous", che significa
mente, e della parola sfera, in analogia con i termini
"atmosfera" e "biosfera".
Nella teoria originale di Vladimir Vernadsky , la noosfera è la
terza fase dello sviluppo della Terra, successiva alla geosfera
(materia inanimata) e alla biosfera (vita biologica). Così come
la nascita della vita ha trasformato in maniera significativa la
geosfera, così la nascita della conoscenza ha trasformato
radicalmente la biosfera. A differenza di quanto affermato dai
teorici dell'ipotesi Gaia (elaborata nel 1979 da James Lovelock
e Lynn Margulis) o dagli studiosi del cyberspazio, la noosfera,
secondo Vernadsky, emerge nel momento in cui l'umanità,
attraverso la capacità di realizzare reazioni nucleari, è in
grado di trasformare gli elementi chimici.
Per Pierre Teilhard de Chardin, la noosfera è una specie di
“coscienza collettiva” degli esseri umani che scaturisce
dall'interazione fra le menti umane. La noosfera si è sviluppata
con l'organizzazione e l'interazione degli esseri umani a mano a
mano che essi hanno popolato la Terra. Più l'umanità si
organizza in forma di reti sociali complesse , più la noosfera
acquisisce consapevolezza. Questa è un'estensione della Legge di
Complessità e Coscienza di Teilhard , legge che descrive la
natura dell'evoluzione dell'universo.
Pierre Teilhard de Chardin sostenne,
inoltre, che la noosfera sta espandendosi verso una crescente
integrazione e unificazione che culminerà in quello che egli
definisce Punto Omega, che costituisce il fine della storia.
Alcuni studiosi hanno visto
Internet come un processo che sta realizzando la noosfera.
datamanager.it
The
New Theology
O tuo parlar m' inganna o il mi tenta Dante - Purgatorio XVI - 136
Other epigone of the modernist heresy,
that were smarter and wicker, remained to perpetuate it and make
it triumph “under the veil of strange texts”. That’s why
Teilhard de Chardin
explained to a Dominican Father that left the Church, that he
respected his decision, but said that he would stay in the
Church, to keep on fighting from within the Church.
“Basically, as you, I consider that the Church (as all alive
realities, after some time) gets to a “mutation” period
or a period of “necessary reforms”. After more than two thousand
years, it is unavoidable… Mankind is about to change. How would
the Christianity not make it? More precisely, I consider that
the Reform mentioned is not an institution’s or costumes’ matter,
but a matter of Faith. Well, this fundamental gesture of
generation of a new Faith for the earth, I believe (and I
suppose that you also have the same opinion) just Christianity
can do. I am convinced about this: it is from a new Christology,
extended to the organic dimensions of our new universe, that
tomorrow’s religion prepares itself to come out. By saying this,
(and it is right here that we disagree: but does not life go on
by trials?) I have not yet found a better way for me to promote
what I anticipate unless I work the reform from within [the
Church]. Very sincerely (not indenting to be critical towards
your attitude), I cannot see in the ROMAN trunk but a big enough
and diversified enough biological sustaining to operate and to
support the so-longed-for transformation. Let us work each one
on his place. All that goes up, converges. Very kindly yours”
(Teilhard de Chardin, Carta, apud
Itinéraires, n0 91, pp. 114-143, e apud Savoir et Servir, n0 56,
p. 75.Bolded mine. And I ask you not to judge me a partisan of
these magazines that I quoted).
The
Religion of Man in the Modernism and in the Vatican II
Teilhard
wrote
from Jersey, to his cousin Margareth Teilhard, on April
8, 1919:
"He [Auguste Valensin] told me that, about the universe
consistence in Christo, Blondel has so audacious perspectives
that he does not dare to follow him so far – however, he told me
that Rousselot does not hesitate to do so.
I ignored this aspect
of Blondel’s thoughts and I will ask someone to explain it to
me."
(Teilhard de
Chardin, Gênesis de um Pensamento, p. 347 in Blondel e Teilhard
de Chardin – Correspodência comentada por Henri de Lubac, Moraes
Editores, Lisboa – São Paulo, 1968, pp. 59-60).
www.montfort.org.br/eng/papers/brescia.html
Pierre Teilhard de Chardin
Sarcenat Alvernia 1881
- New York 1955
Paleontologo, geologo, filosofo e
teologo francese.
.....è solo se l'uomo dirà sì al suo compito e alla sua responsabilità
universale che l'evoluzione potrà proseguire.
Perché ciò accada è necessario che l'uomo si renda conto del valore biologico (morfogenetico)
dell'azione morale e che ammetta la natura organica dei legami interindividuali.
Teilhard legge anche la storia della coscienza e ancora una volta proprio nel
movimento della coscienza fino ad oggi trova motivo di fede nell'avvenire
dell'uomo e dell'universo: l'uomo d'oggi porta in sé, tra gli altri, Platone e
Agostino ma mentre loro credevano in coscienza d'impegnare, attraverso
l'esercizio del proprio pensiero e della propria libertà, una piccolissima parte
di mondo quanto a spazio e durata, oggi un uomo che agisca alla massima
coscienza possibile sa che la sua scelta ha una ripercussione su miriadi di
secoli e di esseri viventi. Sente in se stesso le responsabilità e la forza di
un Universo intero. Vi è un'azione umana che matura a poco a poco sotto la
moltitudine degli atti individuali. La monade umana è da tempo costituita.
Quella che si sviluppa è l'animazione (l'assimilazione) dell'universo da parte
della monade, la realizzazione cioè di un pensiero umano consumato.
korazym.org
- mnhn.fr/teilhard
gaiamind.com/Teilhard.html
Ratzinger cita il gesuita Pierre Teilhard de Chardin
Ratzinger cita il gesuita Pierre Teilhard
de Chardin, sul quale pende ancora il «monitum» del Sant'
Uffizio .... Benedetto XVI ha
«riabilitato» Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), il
«gesuita proibito», altrimenti definito «il Darwin cattolico»:
uno dei più grandi teologi del ' 900, oltre che paleontologo,
tra gli ispiratori del Concilio, sul quale tuttavia pende ancora
il monitum del Sant' Uffizio che il 30 giugno 1962 arrivò a
esortare «tutti gli Ordinari e i superiori di Istituti
Religiosi, i Rettori di Seminari e i Direttori delle Università,
a difendere gli spiriti, particolarmente dei giovani, dai
pericoli delle opere di Pierre Theilard de Chardin e dei suoi
discepoli». Perciò bisognava vederlo, Benedetto XVI, il grande
teologo che da giovane partecipò al Concilio e ha guidato l' ex
Sant' Uffizio per 23 anni, mentre nella cattedrale di Aosta
celebrava venerdì i Vespri ed elogiava «la grande visione che ha
avuto anche Teilhard de Chardin»: l' idea paolina che «alla fine
avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia
vivente». Solo una citazione, ma importante, collegata alla
Lettera ai Romani, in un' omelia che il Papa non aveva scritto:
parole tanto più significative perché spontanee. Già in Principi
di teologia cattolica, nel 1987, l' allora cardinale aveva
riconosciuto l' influenza del pensiero di padre Teilhard de
Chardin nella Gaudium et Spes, la costituzione del Concilio
Vaticano II sul rapporto tra Chiesa e mondo contemporaneo.
Certo, da quando il Sant' Uffizio parlava di «ambiguità ed
errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica», molta
acqua è passata sotto i ponti. Come dice Padre Federico
Lombardi, portavoce vaticano: «Nessuno si sognerebbe ormai di
dire che è un autore eterodosso e non va studiato!». Però, fa
notare il teologo Gianni Gennari, «quel monitum del Sant'Uffizio
non è mai stato ritirato: Teilhard de Chardin parlava di
"materia divina" e per questo fu accusato pure di panteismo! È
molto significativo che Benedetto XVI dica oggi le stesse cose
che il giovane teologo progressista Ratzinger avrebbe detto nel
1960: con buona pace di chi vorrebbe far credere che la Chiesa
stia seppellendo il Concilio e attacca anche Karl Rahner,
maestro e collega di Ratzinger». Il teologo Vito Mancuso scrisse
sul Corriere una «lettera aperta» perché il gesuita francese
fosse riabilitato: «Fu perseguitato per aver introdotto il
metodo evolutivo nel pensiero teologico e uno sguardo ottimista,
non ingenuo!, verso il mondo e la scienza: sono piacevolmente
sorpreso, le parole di Benedetto XVI hanno davvero grande
importanza». Gian Guido Vecchi Il filosofo Pierre Teilhard de
Chardin, nato nel 1881 aOrcines, è stato un gesuita francese,
filosofo e paleontologo. In vita, era noto per le sue idee di
scienziato evoluzionista
aosta - vecchi gian guido - archiviostorico.corriere.it - 2009
... la mistica della
materia l’aveva posseduto del resto sin da giovane, quando in
devozione a un ritratto del Sacro Cuore, ne aveva visto
dissolvere i contorni. Come se «la separazione tra il Cristo e
il mondo circostante si fosse trasformata in una fascia vibrante
in cui tutti i limiti si confondevano... vi passavano scie
fosforescenti, che rivelavano un loro continuo sgorgare di vita
fino alle sfere estreme della Materia». Al noviziato presso i
gesuiti ad Aix en Provence nel 1899, dodici anni più tardi era
seguita l’ordinazione nel Sussex. Giacché gli studenti gesuiti
s’erano dovuti esiliare in Inghilterra sotto la Terza
Repubblica. Ma nel frattempo aveva applicato tutte le sue altre
energie alle scienze naturali. Anche in Egitto dove insegnò dal
1905 per tre anni. E fu in quest’Oriente bevuto avidamente nella
sua luce, e nei suoi deserti che sentì di potersi tuffare in Dio
per mezzo della Natura. Nel 1912, lavorò al laboratorio di
paleontologia del Muséum d’Histoire Naturelle di Parigi e ad
Altamira in Spagna. Ma poi arrivò la grande Guerra e Teilhard
venne mobilitato come infermiere in un reggimento coloniale. Una
medaglia al valore e il cavalierato della Legion d’onore,
premiarono il suo coraggio. Dopodiché proseguì gli studi alla
Sorbona e prese tre lauree in geologia, botanica e zoologia.
Maître de conférence ...
Il 15 marzo 1954, durante un pranzo al Consolato di Francia,
Padre Teilhard confidò ad alcuni parenti: «Desidererei morire il
giorno della Resurrezione». Agli inizi del 1955 in una lettera
il desiderio era già evoluto a quasi certezza: «Se non ho preso
abbagli, chiedo al Signore di morire il giorno di Pasqua». E il
10 aprile 1955, in una splendida giornata, dopo aver assistito
alla solenne funzione nella Cattedrale di San Patrizio, Teilhard
si recò a un concerto, poi a casa di amici. Colloquiò elegante e
mite, e sorseggiando il té crollò per un infarto. Era quel
giorno della sua morte appunto una domenica di Pasqua...
geminello alvi - www.ilgiornale.it
Teilhard was seen by the Vatican as a threat to
the integrity of the faith. Rome insisted that his religious
writings should not be published; he was forbidden to teach or
even to speak publicly on religious subjects; he was banished
from his native country. Yet his ideas were disseminated
informally and sometimes secretly by friends and colleagues in
the church. He became a hero and a role model for a whole
generation of younger priests and theologians. He set the stage for the renewal movements which finally came to flower in the
era of Vatican II.
crosscurrents.org/chardin.htm
L'ENERGIA UMANA
I saggi
raccolti da Teilhard ne 'L'energia umana', ipotizzando una
continuità evolutiva tra la materia e l'uomo, rappresentano il
punto di giunzione delle sue attività di teologo, filosofo e
scienziato. L'autore, professando che l'anima spirituale è
creata solo 'in corpore' e opera 'solo' con il concorso della
materia, ammette una noosfera collegata al resto del mondo e l'esistenza
di una scienza 'naturale' non solo del corpo umano ma anche
dell'uomo intero.
saggiatore.it -
internetbookshop.it -
perso.orange.fr
Riconosciuto
uomo di scienza
(geologia e paleontologia), pensatore originale
sintetizzò l'evoluzione (cosmica ed umana) e gesuita di profonda
spiritualità (attiva e mistica nello stesso tempo), Teilhard de
Chardin fu oggetto di viva controversia. Nel 1958 il Padre
Generale Janssens dovette comunicare alla Compagnia di Gesù che
un decreto del Sant'Uffizio imponeva alle congregazioni
religiose di ritirare le opere di Theilard dalle biblioteche.
Rivalutato dopo la sua morte, le sue opere sono state tradotte
in moltissime lingue, ed il suo pensiero ha aiutato molti ad
incontrare la fede cristiana.
old.gesuiti.it
Il fenomeno umano
Il volume presenta l'edizione italiana di un classico della
letteratura scientifica, filosofica e religiosa del XX secolo.
L'opera maggiore di Teilhard de Chardin, sacerdote, gesuita e
scienziato.
ins.it
Un sentimento di stupore ci
invaderebbe se osservassimo il cielo stellato con l'ausilio di
un telescopio e con la guida di un esperto astronomo. Non meno
straordinaria è la sensazione di affondare lo sguardo
dell'intelletto in tutta la dimensione spazio-temporale
dell'universo, accompagnati da Pierre Teilhard de Chardin. È un viaggio entusiasmante alla ricerca delle nostre più lontane
origini, per individuare le tenui tracce che portano all'Uomo, e
per capire, soprattutto, se l'intero moto evolutivo abbia una
direzione privilegiata e un fecondo, ulteriore sviluppo.
Teilhard prende in considerazione la totalità del fenomeno: non
solo l'Uomo come espressione ultima della Materia altamente
organizzata, ma anche l'Uomo che sente l'esigenza insopprimibile
di prolungare l'evoluzione nel «più essere» e nello spirituale.
In un'epoca di frammentazione del sapere e di smarrimento per le
irrisorie dimensioni della terra nella struttura complessiva
dell'universo, Teilhard de Chardin offre una visione unitaria e
incoraggiante per l'Uomo, che vive la sua avventura umana,
inserita nell'avventura dell'universo.
L'opera, pubblicata postuma nel 1955, è ormai considerata un
classico della letteratura scientifica e filosofica del XX
secolo, e viene qui riedita in una nuova traduzione italiana di
Fabio Mantovani, presidente dell'Associazione Italiana Pierre
Teilhard de Chardin, e con una puntuale introduzione di Lodovico
Galleni, docente di zoologia generale all'università di Pisa.
queriniana.it
IL
MIO TESTAMENTO FILOSOFICO
Quasi
una pièce teatrale divisa in tre parti in cui l'autore
(co-protagonista) si confida al suo pubblico con il cuore in
mano. Tre sono gli atti: la sua morte (ambientata all'interno
della sua camera), i suoi funerali (a Les Invalides di Parigi),
il suo Giudizio (in cielo, di fronte al Tribunale di Cristo).
Guitton si trova a tu per tu con vari personaggi (dal Diavolo
all'Angelo custode, da Pascal a Bergson, da de Gaulle a
Mittérrand) venuti a tentarlo e a porgli domande sulla sua
esistenza e sulla sua fede. In tal modo l'autore si troverà a
disquisire dei perché della fede, del legame tra fede e ragione,
del senso del male, dell'amore e della vita, rivivendo in una
sola notte tutta la sua esperienza, dai suoi maestri, ai suoi
peccati, ai suoi amori. Ne esce una "Commedia" che sfiora tutti
i registri dell'umano.
ibs - 2012
.
Someday
after we have mastered the winds the waves the tides and gravity
we shall harness the energies of Love
And then for the second time in history Mankind will have
discovered Fire
.
Sfide antropologiche di oggi. lettura di
Pierre Teilhard de Chardin per una evangelizzazione rinnovata a
50 anni dal Concilio Vaticano II.
Pontificia Università Gregoriana - amedeo lomonaco -
radiovaticana.it - 2012 -
AUDIO
Dio si presenta e si dona agli uomini con una realtà e una
ricchezza molto diversa a seconda della fede della fedeltà della
purezza che trova in ciascuno.
*
BENEDETTA SII TU
ASPRA MATERIA
GLEBA STERILE DURA ROCCIA
TU CHE CEDI SOLO ALLA VIOLENZA
E CI COSTRINGI A LAVORARE
SE VOGLIAMO MANGIARE.
BENEDETTA SII TU
PERICOLOSA MATERIA
MARE VIOLENTO
INDOMABILE
PASSIONE
TU CHE CI DIVORI
SE NON T’INCATENIAMO.
BENEDETTA SII TU
POSSENTE MATERIA
EVOLUZIONE IRRESISTIBILE
REALTÀ SEMPRE
NASCENTE
TU CHE SPEZZANDO AD OGNI MOMENTO
I NOSTRI SCHEMI
CI COSTRINGI A INSEGUIRE
ANCORA E SEMPRE LA
VERITÀ.
BENEDETTA SII TU
UNIVERSALE MATERIA
DURATA SENZA FINE
ETERE SENZA SPONDE
TRIPLICE ABISSO DELLE STELLE
DEGLI ATOMI
E DELLE GENERAZIONI
TU CHE ECCEDENDO E DISSOLVENDO
LE NOSTRE ANGUSTE
MISURE
CI
RIVELI LE DIMENSIONI DI DIO.
la puissance spiritelle de la matière - jersey 8 agosto
1919
*
the world is round so that
friendship may encircle it
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